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Come si studia la società. Una «Cassetta degli attrezzi» per le scienze sociali PDF

228 Pages·1993·9.237 MB·Italian
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JON ELSTER "COME SI STUDIA LA SOCIETÀ a, Una «cassetta degli attrezzi» per le scienze sociali UNIVERSALE PAPERBACKS IL MULINO UNIVERSALE PAPERBACKS IL MULINO 274. JON ELSTER COME SI STUDIA LA SOCIETÀ Una «cassetta degli attrezzi» per le scienze sociali IL MULINO ISBN 88-15-03807-8 * Edizione originale: Nuts and Bolts for the Social Sciences, Cambridge, Cambridge University Press, 1989. Copyright © 1989 by Jon Elster. Copyright © 1993 by Società editrice il Mulino, Bologna. Traduzione di Paola Palminiello. E vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettua- ta, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non auto- rizzata. INDICE Prefazione PARTE PRIMA: INTRODUZIONE I Meccanismi 11 PARTE SECONDA: L'AZIONE UMANA II. Desideri e opportunità II. La scelta razionale IV. Quando la razionalità fallisce Ne Miopia e previdenza VI. Egoismo e altruismo VII. I sentimenti VII. Selezione naturale e sociale IDE Il rafforzamento PARTE TERZA: L'INTERAZIONE X. Conseguenze non intenzionali XI. L'equilibrio XII. Le norme sociali XIII. L’azione collettiva XIV. La contrattazione XV. Le istituzioni sociali XVI. Il cambiamento sociale Bibliografia Digitized by the Internet Archive in 2022 with funding from Kahle/Austin Foundation https://archive.org/details/comesistudialaso0000elst PREFAZIONE Molti anni fa mi sono imbattuto in un libro scritto da un matematico tedesco del diciannovesimo secolo, Felix Klein, intitolato Mazerzatica elementare da un punto di vi- sta avanzato. Non l'ho mai letto, ma il titolo mi ha colpito. In modo analogo il presente volume potrebbe forse essere sottotitolato Scienze sociali elementari da un punto di vista avanzato. O si dovrebbe dire, al contrario, scienze sociali avanzate da un punto di vista elementare? In questo caso, il mio modello sarebbe un breve e meraviglioso libro di Richard Feynman, QFD, che spiega al grande pubblico l'elettrodinamica quantistica. Il paragone non è presun- tuoso come si potrebbe pensare. Da una parte, si può rite- nere che la capacità di Feynman di andare al cuore della materia, evitando i tecnicismi ma nello stesso tempo con- servando il rigore, sia insuperata nella storia della scienza, e in ogni caso superiore alla mia. Dall’altra, l’elettrodina- mica quantistica presenta difficoltà ben maggiori delle questioni qui considerate. A conti fatti, il lettore potrà perciò trovare la mia esposizione altrettanto comprensibi- le. L’intenzione del libro è quella di introdurre ai mecca- nismi causali che fungono da unità di base delle scienze sociali. Sebbene non sia un «fai da te», esso potrebbe ser- vire come un «leggi da te» in preparazione di nuovi studi. Il lettore dovrebbe essere prudente nell’affrontare il capi- tolo sul rafforzamento, una materia in cui le mie cono- scenze sono limitate, ma che è troppo importante per es- sere trascurata. Spero di aver detto cose corrette, ma chi conosce meglio l’argomento potrà trovare superficiale la mia trattazione. Una parola sullo stile. Ho cercato di evitare le discus- sioni inutili e l’insistenza sulle ovvietà, di essere onesto 3 circa le inevitabili semplificazioni, di scrivere con sempli- cità e senza ricorrere a termini gergali, di rispettare l’intel- ligenza del lettore tanto quanto la sua ignoranza. Mi baso su esempi, diagrammi ed esposizioni non tecniche, dato che, a parte un solo caso, non penso vi sia bisogno di al- tro. L'eccezione è il capitolo sulla contrattazione, la cui relazione con la ricerca in corso è paragonabile a quella tra il disegno di un bambino e una fotografia. La mia spe- ranza è che gli altri capitoli assomiglino a dipinti impres- sionisti, in cui la luce e l'ombra compensano la sfocatura. Le molte note svolgono diverse funzioni. Esse servono soprattutto a ricordare che le cose sono più complicate di quanto il testo potrebbe suggerire; sottolineano i legami tra i capitoli, che potrebbero altrimenti non essere notati; analizzano quel genere di paradossi e curiosità che gli scienziati sociali amano spesso all'eccesso. In tedesco E/ster significa «gazza ladra», qualcuno che ruba le cose preziose degli altri. Dato che questo libro non contiene citazioni o riferimenti ai lavori di altri autori, può sembrare che tutte le idee in esso espresse siano mie. La bibliografia ha lo scopo sia di dissipare questa impres- sione, sia di servire da guida per studi ulteriori. Come alcuni dei miei altri libri, anche questo è nato da lezioni tenute all’Università di Chicago. Seno grato ai miei studenti per avermi messo con le spalle al muro tutte le volte che intuivano un’ambiguità, un’incoerenza o un autentico errore. Ringrazio anche George Ainslie, Ingrid Creppell, Stephen Holmes, Arthur Stinchcombe e Cass Sunstein per i loro commenti a una prima versione del la- voro.

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