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120 Pages·2011·0.43 MB·Italian
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collanaquaderni 64 Per un curricolo Interculturale: quali matematiche, scienze, letterature e immagini IV Seminario Nazionale Senigallia 3-4-5 settembre 2010 Realizzato da FOCSIV - Volontari nel mondo A cura di Giovanna Cipollari Esperta di Educazione Interculturale Comunità Volontari per il Mondo Ha collaborato Damiano Sabuzi Giuliani Ufficio Pubblicazioni e Promozione FOCSIV - Volontari nel mondo Realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali nel- __________________ l’ambito del progetto “Immigrati boliviani e peruviani: cittadini attivi attraverso una concreta i1nclCusoinofenree”n zLa. 383/2000 lettera F) anno finanziario 2008. collanaquaderni 64 Indice Premessa Sergio Marelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Introduzione Giovanna Cipollari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Caratteristiche dell’Educazione matematica in Cina Rongbao Tu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 La revisione del curricolo di matematica in chiave interculturale Franco Favilli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Le Scienze della Natura nella costruzione di dinamiche relazionali tra sistemi Elena Camino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Prolegomeni a un curriculum vitae di letteratura mondiale del XXI secolo in Italia Armando Gnisci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Quale futuro per un nuovo umanesimo? Aluisi Tosolini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 Riflessioni La revisione di curricula scolastici per la costruzione di una cittadinanza cosmopolita Giovanna Cipollari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 Appendice __________________ La proposta FOCSIV per l'Educazione Interculturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112 1 Conferenza 5 collanaquaderni 64 Premessa Sergio Marelli Segretario Generale FOCSIV - Volontari nel mondo Il Seminario Nazionale di Educazione Interculturale rappresenta ormai un appunta- mento annuale per riflettere sulla revisione dei curricoli scolastici in un momento di grande trasformazione. Il Seminario è promosso dal mondo del Volontariato e in spe- cie dalle Organizzazioni Non Governative (ONG) che operano nella Cooperazione Internazionale con la consapevolezza che la costruzione di un “Mundus Novus” risiede in un’inversione di rotta in grado di denunciare la profonda ingiustizia che ca- ratterizza l’attuale società e proporre alternative sostenibili, giuste a livello delle po- litiche collettive e dei comportamenti individuali. L’80% delle risorse del nostro pianeta è gestito dal 20% della popolazione mondia- le rappresentata dai G8 o - al massimo - dai G20, mentre al rimanente 80% della popolazione mondiale non restano che le briciole, ovvero il 20% delle risorse plane- tarie. Questa contrapposizione, che genera soprattutto analfabetismo, povertà, ma- lattie, guerre nell’emisfero Sud del globo terrestre può essere tollerata solo sulla base dell’ignoranza e della menzogna. Se fino a ieri, chiusi nell’angusta realtà degli stati nazionali, molti potevano asserire di “non sapere”, oggi tutti sanno quello che sta accadendo, ma tacitano le coscienze adeguandosi ad una cultura basata sul para- digma della “disgiunzione” che genera visioni deterministiche, nutrite di fatalismo e irresponsabilità. “Cosi va il mondo!”: i poveri sono tali perché vivono in fasce climatiche sfavorevoli; le guerre in Africa scaturiscono dall’incapacità delle giovani democrazie di gestire i conflitti inter-etnici; le malattie sono causate da mancanza d’igiene… Sono queste le affermazioni che circolano non per strada, ma nei libri di testo che, nell’era della glo- balizzazione e dell’interdipendenza planetaria, continuano a sostenere, anacronisti- camente, un’analisi che separa il Sud dal Nord del mondo, quasi che si trattasse di due realtà autonome e indipendenti. Le stesse discipline confermano una visione ridut- tiva e meccanicistica della realtà, ancorata a vecchi schemi mentali di stampo indivi- dualista e utilitarista, contro una “visione olistica” che dimostra come la realtà non sia separabile, in quanto tutto e interconnesso e correlato. Giovanni Paolo II osservava, in proposito, nell’Enciclica Sollicitudo rei socialis che «si tratta dell’interdipendenza, s_e__n_ti_t_a_ _c_o__m__e_ _s_is_t_ema determinante di relazioni nel mondo contemporaneo, nelle sue c1omCponofenreennztia economica, culturale, politica e religiosa, e assunta come categoria 7 Per un curricolo interculturale: quali matematiche, scienze, letterature e immagini? morale» (n. 38). Ed aggiungeva: «Quando l’interdipendenza viene così riconosciuta, la correlativa risposta, come atteggiamento morale e sociale, come ‘virtù’, è la soli- darietà. Questa, dunque, non è un sentimento di vaga compassione o di superficia- le intenerimento per i mali di tante persone, vicine o lontane. Al contrario, è la deter- minazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente responsabili di tutti» (ibid.). La questione ambientale, il disagio giovanile, la minaccia nucleare rappresentano or- mai questioni globali che da un lato mettono in crisi la logica del tornaconto perso- nale e dall’altro richiedono un’inversione di tendenza che superi il paradigma della disgiunzione a favore di quello della congiunzione. Una cultura dell’interdipendenza rappresenta la base formativa delle nuove generazioni che devono prendere coscien- za dei legami e degli intrecci che legano tutti in un’etica della corresponsabilità. Di qui l’istanza di una nuova educazione che nell’arco degli ultimi decenni ha attra- versato tante fasi: dall’Educazione allo Sviluppo all’Educazione alla Pace; dall’Edu- cazione alla Mondialità all’Educazione all’Interculturalità. Oggi più propriamente in ambiente ONG si parla di Educazione alla cittadinanza globale arrivando cosi ad uno sguardo nuovo, olistico, capace di rispettare tutte le diversità pur abbracciandole tutte insieme. La scuola, ambito privilegiato e primario di formazione dei futuri cittadini, dovrebbe ef- ficacemente contribuire alla conoscenza di questo nuovo orizzonte fornendo strumenti, saperi e capacità per poter vivere in pienezza per crescere senza le paure e le chiusu- re generate dalla disinformazione. Con un simile percorso, l’incontro con l’altro, con il diverso non è più momento di imbarbarimento o di colonizzazione disumana, come è accaduto nel passato, ma - viceversa - è occasione di coevoluzione verso un processo di umanizzazione che passa attraverso il naturale sentimento cosmico, che appartiene a tutti ed è di tutti. FOCSIV, la Federazione di 63 organismi di ispirazione cristiana di sevizio internazio- nale volontario crede fermamente nei principi richiamati anche dagli Orientamenti pa- storali della Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo decennio, la quale avver- te “la necessità di educare alla cittadinanza responsabile” prendendo in considerazione il fatto che “L’attuale dinamica sociale appare segnata da una forte tendenza individualistica che svaluta la dimensione sociale, fino a ridurla a una co- strizione necessaria e a un prezzo da pagare per ottenere un risultato vantaggioso per il proprio interesse. Nella visione cristiana l’uomo non si realizza da solo, ma gra- zie alla collaborazione con gli altri e ricercando il bene comune. Per questo appare necessaria una seria educazione alla socialità e alla cittadinanza, mediante un’am- p__ia__ _d__if_f_u_s_io__n_e_ __d_ei principi della dottrina sociale della Chiesa, anche rilanciando l1e sCcounofelree ndzai formazione all’impegno sociale e politico. Una cura particolare andrà 8 collanaquaderni 64 riservata al servizio civile e alle esperienze di volontariato in Italia e all’estero. Si do- vrà sostenere la crescita di una nuova generazione di laici cristiani, capaci di impe- gnarsi a livello politico con competenza e rigore morale».1 Anche quest’anno la FOCSIV, soprattutto grazie alla competenza e alla dedizione dell’Organismo socio Comunità Volontari per il Mondo, aggiunge un altro tassello fondamentale al lavoro portato avanti fin dal 1978.2 __________________ 1 Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita del buon Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 (n. 93). 2 In appendice: “La proposta FOCSIV per l’educazione Interculturale” che sintetizza tutto il lavoro della Federazione dal 1978 ad oggi. 9 Per un curricolo interculturale: quali matematiche, scienze, letterature e immagini? Introduzione Giovanna Cipollari Esperta di Educazione Interculturale CVM (Comunità Volontari per il Mondo) Nella suggestiva sede della Rotonda di Senigallia si è svolto nei giorni 3-4-5 settem- bre 2010 il IV Seminario Nazionale di Educazione Interculturale dal titolo “Per un curricolo interculturale: quali matematiche, scienze, letterature e immagini?”” Esperti di materie scientifiche hanno dialogato con quelli delle discipline umanistiche, Ricercatori dell’Università Nazionale si sono confrontati con il presidente dell’Acca- demia Matematica della Normal University di Nanjing (Cina) nel comune intento di promuovere una riflessione sulla revisione dei curricoli e dei saperi scolastici le cui naturali connessioni superano rigide separazioni ad anacronistiche letture di stampo specialistico, ancora presenti nell’impostazione dell’insegnamento tradizionale. Matematica e letteratura, arte, scienza e storia sono sguardi, modi di vedere e nar- rare la realtà che va interpretata da molteplici punti di vista, tutti concorrenti ad ap- profondire la conoscenza del mondo da intendere come un intreccio di trame che si sostengono a vicenda pur nel riconoscimento delle singole specificità. Il Seminario, che ha visto la partecipazione di circa 200 docenti ed operatori educa- tivi, si è aperto con i saluti di Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia, a cui si sono aggiunti quelli del dott. Vinicio Ongini rappresentante del MIUR, dell’onorevole Letizia De Torre, Membro della VII Commissione della Cultura della Camera, della dott.sa Marcelli, ispettrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, di Maurizio Petrelli, Presidente Associazioni Ong italiane, di Don Mario Moriconi, presidente CVM. La sessione della mattina del 3 settembre dal titolo “La Ricerca Scientifica per una ri- nascita culturale” è stata introdotta da un breve incipit del prof. Antonio Brusa, coor- dinatore della sessione stessa. Nella metafora del telescopio il prof. Brusa ha esorta- to ad osservare le discipline in modo nuovo, quali strumenti di crescita personale, utili al cittadino per orientarsi nel mondo e per capire i problemi attuali, così da acquisi- re dispositivi essenziali per compiere scelte responsabili, in una concezione della cul- tura quale elemento di liberazione e di partecipazione democratica. Dopo quest’invito la parola è stata data al prof. Rongobau Tu, docente di matematica a__ll_a_ _N__a_n__ji_n_g__ N___o_rmal University (Cina) che ha esposto i principi guida dell’Educazione m1 aCteomnfaerteicnaza in Cina. In un felice connubio tra il pensiero di Confucio e “l’imparare 10

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Ahmed Kouruma, di Nadine Gordimer, di Chinua Achebe, di Wole Soyinka, di. Ngugi wa Thiong'o, di Nuruddin Farah, scrittori spesso della fuga in esilio e della.
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