Description:Quando nel 1867 Villiers pubblicò sulla “Revue des Lettres et des Arts”, da lui fondata, il lungo racconto Claire Lenoir, la grande fabbrica dell’occultismo lavorava a pieno regime: come scrisse Coleridge, «il mondo naturale e i misteri più reconditi della vita, dell’intelletto e persino delle facoltà mentali furono attirati come per incantesimo dentro il cerchio magico delle formule matematiche». E il nuovo ethos scientifico e positivistico portò a galla tutta una fauna notturna di ipnotizzatori, mistici, seguaci di dottrine esoteriche, dilettanti del mesmerismo, alchimisti, collezionisti di riviste specializzate nel paranormale. Lontano sia dagli eccessi del razionalismo, come dalla pletora di dilettanti dell’occulto, Villiers raccontò con umorismo colto e finissimo – a tratti con un velenoso, quanto sublime sarcasmo – i tormenti e le angosce intellettuali di questa fine-Ottocento. Nelle dense e aspre discussioni tra i protagonisti di Claire Lenoir – la cristiana e all’apparenza spiritualissima Claire, suo marito, l’hegeliano Césaire, il materialista Tribulat Bonhomet, ironica incarnazione del più sciocco positivismo –, si riflettono gli umori del secolo, gli eccessi dello scientismo così come l’aspirazione metafisica. Villiers passò per simbolista, tardo-romantico, decadente. Ma Claire Lenoir ci porta oltre quelle etichette, alla scoperta di uno scrittore abitato da più dèmoni in lotta tra loro, un idealista assetato di razionalismo, che seppe cogliere l’unheimlich – il «perturbante» – senza scomodare fantasmi ed esseri diabolici, nel cuore stesso delle fantasie di onnipotenza e di persecuzione dell’uomo moderno.