Marche, Stati della Chiesa, 1765
Un gran tumulto scuote il giorno di mercato a Rocca San Severo. Un uomo apparentemente selvaggio, alto e massiccio, semina il terrore tra la popolazione. In realtà, l'uomo è il colonnello Caio Fabrizio d'Avalos, detto Marte. Assalito dai briganti, è stato lasciato per morto nei boschi. Felicita Corbo, sorella del Marchese Bencivoglio, è l'unica a farsi avanti per soccorrerlo. La bellezza della giovane vedova non è mai stata messa in dubbio, al contrario del suo buonsenso. E quella circostanza non fa eccezione. D'impulso, Felicita fa trasportare il presunto selvaggio all'interno del castello Bencivoglio, senza immaginare che proprio quella fosse la sua destinazione. Il colonnello d'Avalos era diretto alla Rocca con propositi di vendetta. Un libertino privo di scrupoli ha sedotto e spinto al suicidio la ragazza che lui avrebbe dovuto sposare e il nome di quell'uomo è Marchese Cristoforo Bencivoglio. Il fratello di Felicita. Della bella creatura bruna che lo ha soccorso e difeso, e poi portato in salvo e fatto curare. La bella creatura che rischia di trafiggere il suo cuore più di quanto lui abbia ormai voglia di trafiggere quello di un miserabile seduttore. I Bencivoglio sono, però, una famiglia complicata e Caio potrebbe scoprire che le cose non stanno proprio come sembrano. E che il desiderio di vendetta rischia di fargli perdere una delle cose più preziose che il destino abbia messo sulla sua strada.
(Il romanzo è già stato pubblicato in cartaceo nel 2007 con il titolo 'La preda magnifica')
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