Description:In questo secondo, autonomo volume de Il Sole dell’Avvenire, Valerio Evangelisti continua a seguire le vicende di alcune famiglie emiliano-romagnole attraverso i grandi cambiamenti che investono la regione, e l’Italia intera, in un arco temporale che va dal 1900 al 1920. Sono anni densi di eventi: dall’affermarsi del movimento operaio, cooperativo e socialista, con le sue varie anime e tendenze, ai grandi scioperi generali promossi dai sindacalisti rivoluzionari; dalle imprese coloniali alla Settimana Rossa del 1914; dalla Prima guerra mondiale al “biennio rosso” 1919-1920, fino all’affacciarsi dello squadrismo fascista. Se nella parte iniziale della vicenda si insisteva sulla trasformazione di un territorio, da malsano in prospero e produttivo, in Chi ha del ferro ha del pane l’autore pone l’accento sul mutamento dei rapporti politici e sociali. Indirizzato a governare e risolvere l’enorme problema nato dagli assetti economici: la tragedia della disoccupazione e della precarietà. Come nel volume precedente, testimoni e partecipi di un periodo storico così drammatico sono personaggi inseriti in processi di cui intuiscono appena la portata. Eleuteria, ragazza fragile e incapace di ribellarsi alle avversità, fino a una sorprendente evoluzione; Reglio, giovane ribelle involontario, che cerca in ogni modo di sottrarsi al servizio militare e alle compagnie di disciplina, cioè all’autorità dello Stato; la piccola e fragile Narda, che col suo spontaneo eroismo riscatterà l’onore di un ramo familiare che sembrava macchiato dalla vigliaccheria e dal tradimento. Ciò è narrato attraverso piccoli episodi, ora tragici ora umoristici, che vedono in scena personaggi spesso picareschi, litigiosi o astuti, ingenui o determinati. Impegnati a cercare di sopravvivere in un mondo sempre più difficile, a contatto con le grandi figure del loro tempo. Ma sullo sfondo, o forse in primo piano, è il passaggio epocale dal mondo rurale all’agricoltura di tipo industriale, nonché l’opera paziente di edificazione di una società capace di volgere il progresso a favore dei più umili e sfruttati. Operazione fallita: il Sole dell’Avvenire sarà spento sul nascere. Ma non per sempre. Un grande romanzo narrato senza traccia di enfasi o di retorica, come è nello stile di Valerio Evangelisti.