Durante la guerra di Corea, mentre i cinesi e l'esercito del nord avanzano, un vecchio contadino e sua moglie fuggono dal loro villaggio. Per evitare una colonna di jeep e carri armati americani, si gettano in un fossato dove trovano un ragazzo coperto di sangue. Ben presto esplode il conflitto tra l'istintiva generosità della donna e la diffidenza del marito. Attraverso l'odissea di questi profughi persi in un paesaggio apocalittico e ridotti ai loro bisogni più elementari, si delinea anche il contrasto tra un universo contadino, ancora in contatto con la sacralità della natura, e le devastazioni prodotte dalla moderne tecnologie: un contrasto che alludde a quello tra la spiritualità orientale e la cultura dell'Occidente.