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Carteggio: 1893-1942 PDF

188 Pages·2007·2.394 MB·Italian
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centro di studi «aldo palazzeschi» Università degli Studi di Firenze Facoltà di Lettere e Filosofia quaderni aldo palazzeschi nuova serie 17 La collana ospita ricerche di area italianistica compiute da allievi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze, giudicate meritevoli di pubblicazione dal Consiglio Direttivo del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi». La Facoltà fiorentina intende in questo modo onorare la memoria e la patria sollecitudine di Aldo Palazzeschi, che l’ha costituita erede del suo patrimonio ed esecutrice della sua volontà. Benedetto Croce - Guido Mazzoni Carteggio 1893-1942 a cura di Michele Monserrati Società Editrice Fiorentina © 2007Società Editrice Fiorentina via G.Benivieni 1 - 50132Firenze tel. 055 5532924 fax 055 5532085 [email protected] www.sefeditrice.it isbn 978-88-6032-024-7 Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata In copertina Benedetto Croce (1910) e Guido Mazzoni (1934) indice Introduzione ix Nota al testo xli carteggio 1893-1942 1893 3 1894 5 1895 15 1896 22 1897 26 1898 28 1899 32 1900 37 1901 42 1902 43 1903 48 1904 52 1905 65 1906 74 1907 83 1908 88 1909 89 1910 94 1911 96 1912 103 1913 105 1919 107 1920 108 1921 111 1926 115 1927 117 1929 119 1930 120 1932 126 1942 129 Indice delle lettere 133 Indice dei nomi 139 introduzione Gli studi per sé stessi, anche quelli che paiono distaccati dalla pratica, come il gusto per la poesia o la diligenza nel- l’indagine filologica, hanno sempre il potere di introdurre negli animi qualcosa di universale, che contrasta e tempera l’esclusiva caccia delle utilità immediate. Benedetto Croce, Contributo alla critica di me stesso 1. Le lettere tra Croce e Guido Mazzoni qui raccolte mettono di fronte due personalità tra di loro assai diverse per cultura e tempe- ramento, due figure antitetiche che trovano tuttavia un punto di incontro nella comune passione per l’erudizione e le ricerche stori- che d’archivio. Al di là dell’ambito letterario, l’occasione principa- le che li mise insieme fu la chiamata per entrambi nel 1910 a rico- prire la carica di senatori del Regno, dando inizio così a un lungo periodo di militanza politica e di impegno istituzionale, che non modificò tuttavia la sostanza del loro rapporto. Il legame che da questi documenti si riporta alla luce è da ricollegare alla più vasta rete di relazioni che Croce intratteneva con i rappresentanti della cosiddetta “scuola storica”: basti pensare al carteggio tra il filosofo e Francesco Novati1, legato all’ambiente torinese del «Giornale stori- 1 Carteggio Croce-Novati, a cura e con introduzione di Alberto Brambilla, Bologna, Il Mulino, 1999. Per un excursussul «Giornale storico», dagli esordi ai nostri gior- ni, cfr. Arnaldo Di Benedetto, Sekundärliteratur. Critici, eruditi, letterati, Fi- renze, Società Editrice Fiorentina, 2005, pp. 31-42. Su Francesco Novati si vedano gli studi di Ferruccio Monterosso, Francesco Novati: esordi, varietà di interessi x carteggio 1893-1942 co», così come significativo è il carteggio con Alessandro D’Anco- na2, per l’ambiente pisano, o con Francesco Torraca3per quello par- tenopeo. Mazzoni dunque rappresentava il tramite fiorentino di quella scuola critica e dietro di lui si intravede una serie di rappor- ti amichevoli che legavano Croce ad alcuni eruditi di Firenze come Ermenegildo Pistelli o bibliotecari come Augusto Franchetti e For- tunato Pintor. Il carteggio tra i due, seppure breve e frammentario, testimonia cinquant’anni di amicizia e collaborazione, che hanno inizio il giorno in cui Severino Ferrari, nell’estate del 1893, ebbe un incontro a Roma con Croce, poiché entrambi erano membri di una commissione di esame. Fu in quell’occasione che Croce venne a sapere della stima che di lui aveva Guido Mazzoni e così decise di inviargli in dono una co- pia dei Teatri di Napoli, il suo poderoso libro d’esordio. L’incontro av- viene in un momento cruciale per gli studi di Croce, che proprio in quel periodo aveva cominciato a elaborare i suoi primi scritti teorici, nati da una di quelle «spinte improvvise e irresistibili»4a chiarire, in- nanzitutto a se stesso, il metodo storiografico da usare. Nascono così nel febbraio o marzo del 1893La storia ridotta sotto il concetto genera- le dell’arte e, l’anno seguente, La critica letteraria: scritti che si pone- vano in polemica con l’orientamento positivista degli studi storici e letterari di fine Ottocento, sottolineando la necessità per lo studioso di acquisire strumenti metodologici chiari e funzionali. D’altro canto Mazzoni a quella data aveva già in parte percorso le tappe di una car- riera accademica e intellettuale iniziata precocemente, dopo aver tra- scorso gli anni di formazione a Pisa e a Bologna, presso il magistero intellettuali. Il «Giornale storico», studi di cultura popolare, in «Cultura e Scuola», ottobre-dicembre, 1980, pp. 24-33; Id., Francesco Novati: i suoi studi medievali, in ivi, gennaio-marzo, 1981, pp. 42-52; Id., Francesco Novati: i suoi studi di letteratu- ra moderna, in ivi, aprile-giugno, 1981, pp. 24-34(i tre saggi sono ora riproposti, con modifiche, nel volume Id., Critici del metodo storico, Viareggio/Lucca, Mau- ro Baroni, 2004, pp. 139-192). 2 Carteggio D’Ancona-Croce, a cura di Davide Conrieri, introduzione di Mario Fu- bini, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1977. 3 Carteggio fra Benedetto Croce e Francesco Torraca, a cura di Ettore Guerriero, Pre- sentazionedi Giovanni Pugliese Carratelli, Galatina, Congedo, 1979. 4 Benedetto Croce, Contributo alla critica di me stesso, a cura di Giuseppe Galas- so, Milano, Adelphi, 1989, p. 32.

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