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Capitalismo f PDF

56 Pages·2013·14.71 MB·Italian
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I DEI LIBRI DEL MESE Maggio 2002 - Anno XIX - N. 5 €5,00 Capitalismo NON DOCETj \ì * I! ti \ X y \ f I li \ V. \ ' - z S V \\ >$'/ ./ . >^ i? iì> f * m Gerusalemme \ \ iìhv* \ \V * j < 't \ L*O J * > >. $ 2 > ; * come Sarajevo « zX ?^ \s i 2 Si x No *yf HAvi < ??\\ n'f4yz >*S ?? >N 4 v V N / O Y N 4 L'ultima GRIFFE dell'Azienda BARICCO Oliver SACKS il piccolo chimico Ciao PAZ! Zanardi & Co. al cinema Premio Calvino e Premio Biocca i vincitori e i nuovi bandi I COMUNISTI che NON capivano la TELEVISIONE Hòlderlin, Foucault, de Beauvoir, Henry James, Shakespeare MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA N.5 LetterE Negazionisti sarete voi to". Anche le profonde e acute riflessioni filo- capo supremo), e acquista peso precisamen- Per Ruggiero Romano sofiche, storiche e teologiche del Damiani. te nel suo arbitrario costrutto ad sensum. Se Francesco Germinario si voleva spendere una parola sulla traduzio- C C ne, era l'occasione giusta (anche perché la si aro direttore, aro direttore, Un dibattito possibile era sempre resa, finora, con un italianissimo 0 5 gennaio è morto a Parigi Ruggiero leggo la recensione che un tale Francesco "lavorare per il Fiihrer"). Nell'accogliere i ri- Romano all'età di 78 anni: la notizia è sci- Germinario fa nel numero di aprile del volu- lievi alle sbavature editoriali, comunque spa- me La contesa di Parma, da me postfato. Vi Caro direttore, rute, di un "libro monstre" cui io prima e volata nei giornali italiani (a parte qualche lodevole eccezione: "La Repubblica", Lu- vengo presentato come "un tale Franco Da- un'intera équipe di revisori pazienti e sagaci cio Villari; "L'Unità", Clemente Ancona; miani, salito agli onori delle cronache per aver mi riferisco all'articolo del professor poi hanno lavorato senza tirar via mai, tengo "Il Mattino", Giuseppe Galasso) con un propinato ai suoi studenti, durante le ore di Tranfaglia sulla cultura di destra pubblicato tuttavia a dire che ciò non entra ancora nel colonnino o un box. Me ne dolgo non per storia, testi di pubblicisti negazionisti". Com- sul numero di marzo. Leggo da parecchi an- merito del lavoro di versione. Vi entrerebbe- Ruggiero, ma per la stampa italiana e per i pleto l'informazione: sono salito (mio malgra- ni questa rivista anche se politicamente non ro viceversa quelle "traduzioni dal tedesco nostri colleghi. "Le Monde", con le presti- do) non agli onori ma alla tortura delle crona- mi è molto vicina, ma sono convinto che la (con originale fra parentesi) palesemente er- giose firme di Maurice Aymard e Nathan che per aver letto, nell'ambito di una serie di cultura non debba avere confini ideologici e rate o imprecise", se non fosse che nel libro Watchel, ha dato ben altro rilievo a questa lezioni sulla seconda guerra mondiale, anche inoltre ritengo "L'Indice" un'ottima rivista. l'autore cita di norma l'espressione tedesca perdita. Romano è stato un protagonista un paragrafo di Jurgen Graf e uno di Richard Sono però stato colpito di come si sia persa per scrupolo euristico nei casi in cui da essa della storiografia europea nella seconda Harwood, tra l'altro con notevole successo di- un'occasione per dimostrare come una rivi- è per qualche motivo costretto a discostarsi. metà del secolo: napoletano di famiglia e dattico. Per tale inaudita iniziativa (si tratta di sta di cultura possa affrontare questi argo- Io questa la chiamo acribia. Di Kershaw pri- di cultura - sono stato "maleducato a Na- testi acquistabili in libreria e reperibili in In- menti dando spazio alle diverse opinioni co- ma, mia (nel mio piccolo) poi. Quanto all'i- poli" diceva con l'usuale ironia - fu allievo ternet, che nessuna legge né norma statale né sì da determinare un confronto. talianità della formula "a quest'altezza di dell'Istituto per gli Studi Storici appena scolastica proibisce di acquistare e di leggere), Roberto Gatta, Garlasco (Pv) tempo", e non "di tempz" (che, nella sua mo- fondato da Croce, si fece le ossa con Fede- sono stato sottoposto a due ispezioni ministe- Molte delle nostre recensioni, e la gran par-derata ricercatezza, vuol compenetrarsi del rico Chabod primo direttore della presti- riali, durate complessivamente un anno e te dei "Segnali", vogliono essere contributi a quadro di progressiva escalation di un pro- giosa istituzione. Giunto a Parigi nel '47 mezzo e che mi hanno visto completamente un dibattito possibile, che "L'Indice" ben vo- cesso di radicalizzazione), personalmente entrò in contatto con Lucien Febvre e Fer- prosciolto; sono stato oggetto (prima di ciò, lentieri ospiterebbe in queste pagine. Apprezzo non ho dubbi. Ma ben venga il dissenso. nand Braudel: quest'ultimo, di cui fu stret- fra la prima e la seconda ispezione) di una molto la sua sollecitazione, spero che venga ac- Alessio Catania to collaboratore, firmò con lui Navires et manifestazione di duemila persone (studenti colta, e non soltanto per il testo di Tranfaglia. marchandises à l'entrée du port de Livorne di tutta la provincia ma non i miei, guidati da Francamente, vorrei evitare di prolungare (Armand Colin, 1951). Fu eletto giovanis- personaggi estranei alla scuola e che dei fatti una querelle piuttosto insensata, tanto più che simo Directeur d'Etudes all'Ecole Pratique sapevano solo la versione scandalistica data i miei rilievi critici a traduzione e cura reda- Hider tradotto male? des Hautes Etudes per insegnare "storia dal "Gazzettino") che chiedevano il mio li- zionale erano "equilibrati" da altre considera- geografica". Detto in breve, uno degli uo- cenziamento in tronco, e la vicenda ha fornito zioni positive o comunque giustificative. Sta di mini di punta della seconda generazione lo spunto per tre interrogazioni parlamentari, Caro direttore, fatto che sono molti gli errori sintattici, verbo delle "Annales". Ma non sta a me dire qua- due alla Camera e una al Senato. Bell'esempio al singolare e soggetto al plurale (e viceversa). le sia stato il suo contributo in questo am- di pluralismo, di rispetto delle idee e del lavo- nel recensire il secondo tomo della bio- Troppi, per un libro di tale importanza. Sta bito: non ne ho lo specifica competenza e ro altrui, no? Questa, del resto, è la scuola sta- grafia hitleriana di Ian Kershaw sulT'Tndice" anche di fatto che in tanti anni di letture non non intendo sostituirmi ad altri. So tutta- tale e questa è l'Italia. Non ho quindi "propi- di aprile, Gustavo Corni avanza alcune riser- ho mai incontrato in italiano l'espressione "a via che divenne uno dei massimi specialisti nato" un bel nulla, ma ho esercitato il mio do- ve su versione e cura editoriale del volume. quest'altezza di tempo". Sarei sinceramente del mercato dei prezzi nel Regno di Napo- vere di insegnante e il mio diritto alla libertà In veste di traduttore dell'opera, mi vien fat- curioso di sapere da lui quale grande autore li e di storia economica in Europa: i volu- d'insegnamento, tanto sbandierato dalle sini- to di notare, anzitutto, la conferma di un mo- della letteratura italiana contemporanea la usi mi sono per larga parte editi da Einaudi. stre a proposito della vertenza dei libri di te- do di concepire la traduzione come una sor- con tale frequenza. Ogni volta che il tradutto- Sul finire degli anni cinquanta passò a in- sto e contro l'"imposizione fascista del libro ta di ricopiatura in altro codice, il cui metro re potrebbe scrivere "a questo punto", "in que- segnare storia economica dell'America la- unico", fornendo agli studenti informazioni di giudizio sia dato dalla dimensione tutta ste circostanze", "in questa specifica congiun- tina dopo la Conquista: i volumi sono edi- da approfondire, alternative alla vulgata do- negativa dello scarto. Al di là dell'intuita sol- tura"... o simili, preferisce una locuzione che ti ai quattro capi del mondo. L'antropolo- minante. Non facevano forse così gli inse- lecitudine dell'editore di far uscire il volume, personalmente ho trovato molto strana. Ma è gia culturale e l'etnografia storica alla John gnanti antifascisti durante il ventennio? Gli non credo si possa giudicare sulla scorta di questione di gusti. D'altro canto, un recensore Murra lo hanno avuto tra i pionieri e i pro- autori da me letti non sono "pubblicisti" ma sviste e tanto meno di refusi, ferma restando è un recensore! Quanto alle traduzioni dal te- tagonisti negli ultimi decenni. Qui mi pre- storici, e non sono "negazionisti" più di quan- la necessità di evitarli, un universo concet- desco, non ho sottomano l'originale inglese; me piuttosto ricordare il suo anticonformi- to lo siano gli storici di regime che ancora og- tuale stilisticamente connotato come quello ho recensito il libro italiano e ho trovato in smo di studioso e di promotore geniale di gi negano la realtà delle foibe e dei crimini di Kershaw. Pure, al valore pregnante - non- molte traduzioni di termini (o frasi) tedeschi innovativi progetti, l'uomo che seppe met- partigiani dopo la seconda guerra mondiale. Il ché decisivo in sede ermeneutica - dell'atto errori e imprecisioni Non so se il traduttore tere in piedi la Storia d'Italia (con Corrado signor Germinario, che a quanto mi dicono si di versione il professor Corni non risultereb- sia fedele al testo di Kershaw. Sinceramente, Vivanti) e l'Enciclopedia Einaudi; nella ca- fregia a sua volta del titolo di storico, dovreb- be affatto insensibile, se è vero che riserva conoscendo Kershaw personalmente molto be- sa dello Struzzo introdusse Braudel e il be sapere che, contrariamente a quanto avve- giusta attenzione al concetto di "lavorare in- ne da tanti anni e sapendo quale sia la sua per- meglio delle "Annales". Quel Braudel che niva negli anni della guerra fredda, quando contro al Fiihrer" (working towards the Fùh- fetta conoscenza del tedesco, ho i miei dubbi. era già stato bocciato da un celebre storico erano gli intellettuali dell'Est a fuggire all'O- rer), locuzione che in Kershaw assurge a pi- Resto comunque disponibile a sottoporre al pisano che giudicò il Mediterraneo brau- vest, ora accade il contrario: Jurgen Graf, in- lastro di un'ipotesi interpretativa globale del traduttore una lista di quelli che secondo me deliano una Via col vento della storiogra- seguito da un mandato di cattura svizzero per Terzo Reich (macchina statale avente il pro- sono errori e imprecisioni. fia! Mi chiedo quanti siano gli studiosi di reato di opinione, si è rifugiato in Bielorussia prio nucleo propulsivo in un febbrile sforzo Gustavo Corni ogni nazionalità che hanno tratto profitto (e prima in Iran). I lettori faranno poi un po' di anticipazione dei presumibili desideri del dai suoi scritti, seminari o conferenze. Dal- fatica, in mancanza di altri ragguagli, a capire la sua vocazione all'intransigenza intellet- cosa c'entri il "sedevacantismo" con la secon- tuale e da una naturale disposizione al liti- da guerra mondiale. Preciso peraltro che sono Questo numero gio per ragioni non futili, trasse solo disagi seguace della Tesi di Cassiciacum, che sostie- personali. Ne fecero un "carattere diffici- ne la vacanza "formale" della Santa Sede. Mi le". Cinico per gioco, Ruggiero Romano pare evidente che l'informazione sia buttata lì Il signore in copertina, come si comprenderà dal titolo che l'affianca, è Lord Keynes seminava idee intelligenti, frizzi, ironia e solo per dare l'idea di un fanatico stravagante, in un bel ritratto di Pericoli; Keynes, e le tendenze del capitalismo contemporaneo, so- sarcasmo che scavavano dentro e hanno ma evidentemente oggi le recensioni si fanno no infatti al centro di un'analisi di Riccardo Bellofiore tra le più interessanti - e certa- scatenato "storiche" rivalità. Se ne è an- così. Infine contesto il... contesto in cui la re- mente controverse - delle nostre pagine dedicate alla saggistica. Un ahra studio che pe- dato con Romano un italiano fuori dal co- censione è inserita: "destra estrema". Non mi netra senza timori nel territorio delle polemiche è il lavoro di Angelo d'Orsi su Geru- ro, che ha onorato il nostro Paese, spen- considero di destra, dato che il cattolico ritie- salemme e Sarajevo, e ancora con un intento dichiaratamente innovativo viene segna- dendo la sua vita a Parigi senza mai di- ne la topografia politica uno specchietto per lata nella pagina delle Scienze la recensione a un progetto di revisione della gerarchia menticare la sua identità di italiano; co- le allodole con cui la Rivoluzione inganna gli nelle scienze della natura. Foucault, la de Beauvoir, la condizione femminile nelle te- struendo così la cultura europea ben prima ingenui: destra e sinistra sono le due facce del- stimonianze da vari angoli del pianeta, il massacro dei nativi americani, un Freud sco- che apparisse l'euro. Lo sguardo pungen- la Rivoluzione, io cerco umilmente di essere nosciuto, visto attraverso gli occhi del figlio Martin, e poi la guerra e il terrorismo, so- te, il tono scanzonato e un po' guascone, lo uomo della Verità e della Tradizione. Peraltro no alcune delle proposte che più facilmente possono richiamare l'attenzione del letto- straordinario gusto per la vita e la strava- il Germinario avrebbe fatto un buon servizio re, cui qui le suggeriamo in una prima rapida selezione. gante intelligenza di Ruggiero gli amici ai lettori se avesse specificato che una delle due maggiori case editrici "revisioniste" italia- Nelle pagine dedicate ai nostri scrittori, spicca naturalmente per la sua forte at- l'hanno ben conosciuta e non la dimen- ne è trotzkista, che la maggiore tra quelle fran- tualità lo studio sull'ultimo prodotto di Baricco, Next. Le memorie di von Rezzori, la ticheranno. Ma è molto triste avvedersi cesi è anarchica, che il fondatore del revisio- nuova traduzione di un Henry James molto amato, la poesia di Apollinaire, un Se- dell'assordante silenzio che ha circondato nismo era un antinazista socialista deportato a neca odontoiatrico, e poi due godibili studi su Shakespeare e Hòlderlin (e dedichia- in Italia, e insisto in Italia, la sua scompar- Buchenwald e che uno dei suoi maggiori mo, a ciascuno, una intera pagina) sono le proposte più forti della parte che raccon- sa a cinque mesi dalla morte. In moltissimi esponenti in Italia, Cesare Saletta, è comuni- ta le letterature. gli debbono più di qualcosa, in pochi se ne ricordano... sta. Destra estrema o sinistra estrema? Ci sono poi, naturalmente, i film, i Segnali, le Schede, ma c'è soprattutto il nostro in- Cesare de Seta Franco Damiani, Venezia-Mestre vito a rammentarvi che a metà mese Torino ospita la nuova edizione della Fiera del Li- bro. Noi vi partecipiamo, abbiamo uno stand, lanciamo dopo il successo dello scorso Damiani conferma quanto scritto su di lui; e anno un concorso per (potenziali) collaboratori alle recensioni, organizziamo insieme cioè: a) legge in classe pubblicisti negazionisti; al Premio Calvino il convegno "Bersaglio mancato? L'immagine della letteratura nella Le immagini che illustrano questo nume- b) è un "sedevacantista". Per il resto, vale il 'cultura' dei giornali" (sabato 18 maggio, ore 15, al Caffè Letterario), pubblichiamo an- ro sono tratte da Joe Sacco, Falestina, Mon- giudizio del magico Faine a proposito delle che, per l'occasione, uno "speciale" che viene distribuito ai visitatori della Fiera. dadori, 2002, recensito a pagina 6. astrazioni dei giacobini: "La carta sopporta tut- N. 5 SommariO POLITICA POESIA ESTETICA 5 Gerusalemme. Il sacro e il politico 22 FRIEDRICH HÒLDERLIN Tutte le liriche, 34 BILL BECKLEY (a cura di) Sticky Sublime, e JoZE PlRJEVEC Le guerre jugoslave, di Angelo d'Orsi di Enrico De Angelis di Alessandro Carrera 6 Gli Usa nell'età del terrore, di Aldo Amati 23 ANNA BOSCHETTI La poesie partout. Apollinare, VALERIO MAGRELLI Vedersi vedersi, di Simona Munari Guerra e pace dopo le torri, di me homme-époque, di Flavia Mariotti JOE SACCO Palestina, di Chiara Bongiovanni GILBERTO SACERDOTI Vendo vento, di Giorgio Luzzi EFFETTO FILM 7 LUCIANO CANFORA Critica della retorica democratica, R.S. THOMAS L'assente fra le stelle, di Francesco Rognoni di Pier Paolo Portinaro 35 ANDREJ TARKOVSKIJ Diari. Martirologio (1970-1986), di Alberto Corsani GUIDO CALOGERO Le regole della democrazia e le ragioni del socialismo, di Franco Sbarberi LETTERATURE ANTICHE DAVIDE D'ALTO Robert Altman, di Anna Abbate 24 ATENEO I deipnosofisti, di Simone Beta PAOLA CRISTALLI Victor Fleming. Via col vento, di Sara Cortellazzo BABELE FRANCESCO CITTÌ e CAMILLO NERI Seneca nel Novecento, di Mario Seita 7 Democrazia, di Bruno Bongiovanni COMUNICAZIONE STORIA MEDIOEVO 36 ANGELO SEMERARO Altre aurore. La metacomunicazione 8 BENJAMIN CONSTANT La libertà degli antichi paragonata 25 dRiO SBaEbRrTin FaO SSSaInEtRam IIa tloa voro nel Medioevo, nGeIAi NcoDnOtMesEtNi IdCiO r eClaRzAiPoInS eI,I dfri iGgoiorvifaenrnoi dFeiol rceenrtvineoll o, aN aqpuoellelao ndee,i dmi oMdaeurnriiz ieo L GUIrGifIf oM ASCILLI MIGLIORINI PAOLA GUGLIELMOTTI Comunità e territorio, di Bruno Bongiovanni DARIA FREZZA II leader, la folla, la democrazia nel di Luigi Provero FABRIZIO BILLI (a cura di) Saggi sulla comunicazione politica contemporanea, di Rita Giaccari discorso pubblico americano, di Giovanni Borgognone 9 BRUNELLO MANTELLI Germania rossa, di Mario Caciagli SOCIETÀ AdLi ECSlSaAuNdDioR AN aMtoINliE RBI Tra continuità e rottura, 26 STEFANIA BARTOLONI (a cura di) A volto scoperto. SEGNALI Donne e diritti umani, di Anna Bravo 37 I giochi del potere, di Laura Balbo 10 DAVID E. STANNARD Olocausto americano, AYSE SARACGIL II maschio camaleonte, di Santina Mobiglia 38 Paz! di Renato de Maria, di Dario Buzzolan di Piergiorgio Odifreddi e Paolo Vingon KRZYSZTOF POMIAN Che cos'è la storia, di Angelo d'Orsi ARTE 39 A torto o a ragione di Istvan Szabo, di Simona Argentieri ECONOMIA 27 HANS BELTING II culto delle immagini, di Michele Bacci 40 Premio Paola Biocca: la vincitrice 41 Premio Italo Calvino: i vincitori 11 MICHEL AGLIETTA e GIORGIO LUNGHINI Sul capitalismo contemporaneo, di Riccardo Bellofiore PSICOANALISI 42 Il Novecento di Allende ed Esquivel, di Eva Milano Martin Eden: Facciamo due conti, di Piersandro Pallavicini NARRATORI ITALIANI 28 WILLIAM F. FRY Una dolce follia, di Mauro Mancia MARTIN FREUD Mio padre Sigmund Freud, 12 ALESSANDRO BARICCO Next, di Giuseppe Antonelli di Roberto Speziale-Bagliacca SCHEDE 13 GIUSEPPE GENNA Nel nome di Ishmael, di Bruno Pischedda 43 NARRATORI ITALIANI DAVIDE BARILLI Musica per lo zar, di Giuseppe Traina di Francesco Rognoni, Giuliana Olivero, SCIENZE 14 ANNA MARIA CARPI II principe scarlatto, Cristina Lanfranco, Camilla Valletti e Monica Bardi di Luisa Ricaldone e Franco Brioschi 29 OLIVER SACKS Zio Tungsteno, di Graeme Thomson 44 POESIA MARIANELLO MARIANELLI Lezioni di fisarmonica, e Silvia Maglioni di Alessandro Fo di Giuseppe Dolei 30 ELENA GAGLIASSO Verso un'epistemologia del mondo 15 LAURA PARIANI Quando Dio ballava il tango e GIULIANA vivente, di Davide Lovisolo 45 dLEi TDTaEnRiAelTeU RREo cca, Mariolina Bertini, Annalisa Bertoni, OLIVERO II calcio di Grazia, di Maria Vittoria Vittori Barbara Destefanis, Teresa Prudente, ANTONELL A CILENTO Una lunga notte, di Silvio Perrella Stefano Manferlotti, Anna De Biasio e Gian Paolo Serino PREMIO ITALO CALVINO 16 MAROSIA CASTALDI Che chiamiamo anima, di Andrea Cortellessa 30 Il bando del t 47 ANTROPOLOGIA di Francesco Ronzon ANDREA BAJANI Morto un papa, di Francesco Guglieri 48 SOCIETÀ 17 ANDREA CARRARO La lucertola, di Massimo Arcangeli PREMIO PAOLA BIOCCA di Luca Storti, Daniele Rocca, Annamaria Amato, CARMINE ABATE Tra due mari, di Alberto Cavaglion 31 Il bando del concorso Manuela Iannetti, Odillo Vidoni e Roberto Salerno 49 INTERNAZIONALE LETTERATURE di Giovanni Borgognone, Barbara Destefanis, 18 GREGOR VON REZZORI Memorie di un antisemita, BIOETICA Claudio Vercelli, Daniele Rocca, Marco Gervasoni di Marina Ghedini 31 SERENA FOGLIA II posto delle fragole. La scelta di morire e Francesco Cassata HEINER MULLER Germania 3. Spettri sull'Uomo Morto, con dignità, di Alberto Asero 50 FILOSOFIA di Patrizio Collini DEMETRIO NERI La bioetica in laboratorio, di Anna Maria Sberveglieri, Sergio Cremaschi, 19 PIERRE-JEAN JOUVE II Don Giovanni di Mozart, di Domenico Ribatti Guido Bonino, Giovanni Borgognone, Marco Montori di Luca Scarlini e Corrado Ocone HENRY JAMES Quel che sapeva Maisie, di Lara Fortugno FILOSOFIA 51 POLITICA DANIEL PLCOULY Paulette e Roger, di Paola Ghinelli di Giovanni Borgognone, Maurizio Griffo, 20 LAURA DE GIORGI La rivoluzione d'inchiostro. 32 eM BICiHoEpLo lFitOicUaC Ae UliLbTe rIIa dliissmcoor, sdoi, Mlaa rsitao Erilae,o nlao rvae Sraitnàn a Alessio Gagliardi e Claudio Vercelli Lineamenti di storia del giornalismo cinese SIMONE DE BEAUVOIR Per una morale dell'ambiguità, e FANG FANG II sole del crepuscolo, di Stefania Stafutti di Paolo Tamassia STRUMENTI SAGGISTICA LETTERARIA 33 IGOR ALEKSANDER Come si costruisce una mente, 52 LUCIEN TESNIÈRE Elementi di sintassi strutturale, di Alfredo Paternoster di Pier Marco Bertinetto 21 FRANK KERMODE II linguaggio di Shakespeare GIANLUCA GARELLI (a cura di) Filosofie del tragico, MARIO VITTI Storia della letteratura neogreca, e HAROLD BLOOM Shakespeare, di Francesco Rognoni di Andrea Pinotti di Caterina Carpinato N.5 che sia sbagliato negare ai minorenni la da BUENOS AIRES loro sessualità e si esprime a favore della Francesca Ambrogetti proposta di abbassare l'età del consenso sessuale negli Stati Uniti. Ritiene che non Due edizioni in meno di un mese: un ci sia nulla di sbagliato in relazioni ses- fenomeno editoriale inedito in un'Argen- suali fra adolescenti e adulti, purché que- tina in crisi. Ancora più significativo se si sti non siano in una posizione di potere, pensa che Elpalacio de los patos, l'ultimo come per esempio insegnanti e ministri di romanzo della scrittrice e storiografa Ma- culto. E a causa di queste posizioni Levi- ria Esther de Miguel, è stato pubblicato a ne è stata tacciata di appoggiare la pedo- dicembre, il mese più difficile di questi filia, una realtà di particolare attualità con ultimi travagliati tempi. Metafora della gli scandali all'interno della Chiesa catto- decadenza argentina, il libro è ambienta- lica statunitense esplosi negli ultimi mesi. to in uno stabile che esiste veramente in In realtà l'autrice non difende affatto i pe- uno dei quartieri più eleganti di Buenos dofili. Sostiene però che nella sfera della Aires, che tutti conoscono appunto come sessualità ci sia una differenza fra rischi il "palacio de los patos". Dove pato (pape- veri e rischi immaginari. Secondo Levine, ro) sta per squattrinato o ricco decaduto. l'Aids, le maternità non volute, l'incesto e L'edificio, un lussuoso palazzo in stile lo stupro sono rischi veri. I rapporti ses- francese, suddiviso in appartamenti, è sta- suali fra adolescenti oppure teenager e to costruito negli anni trenta per ospitare VILLAGGIO GLOBALE adulti sono invece rischi immaginari. "E alcune famiglie della buona società argen- la reazione al mio libro", afferma, "è un tina che impoverite dalla crisi di quei esempio del tipo di isterismo collettivo tempi avevano dovuto abbandonare le lo- scrittore ricalca su quelle di Erec e Eni- da NEW YORK sul quale scrivo". ro belle e aristocratiche case. Un suggesti- de, sicché il romanzo finisce col rappre- Andrea Visconti [email protected] vo scenario scelto da Maria Esther de Mi- sentare tre mondi diversi - quello degli guel per raccontare un defitto che scon- accademici, quello della borghesia e volge la vita degli abitanti del palazzo. La Prima ancora di uscire nelle librerie a quello delle Ong - e i due soli sentimen- vittima-simbolo è la bellissima e sofistica- maggio, Harmful to Minor era già uno dei da PARIGI ti sociali possibili: l'individualismo e la ta Josefina Benegas Lynch, discendente di libri più controversi dell'anno. La sua ca- Fabio Varlotta solidarietà. In un balzo letterario, tra una nota famiglia dell'aristocrazia terriera sa editrice - la University of Minnesota Erec e Pedro, tra Enide e Myriam, il argentina. I primi sospetti ricadono sul Press - a metà aprile aveva già ricevuto Primo romanzo magico, a metà fra il ro- tempo si annulla, perché, ha detto l'au- marito, ma le cose come in ogni romanzo ottocento e-mail a proposito di questo li- mantico e il soprannaturale, per Mireille tore: "La gente altruista, che dedica la giallo che si rispetti non sono mai quello bro di Judith Levine, e la stragrande mag- Calmel, esordiente francese che ha avuto sua vita agli altri, per me sono i cavalieri che sembrano. Quando entra in scena un gioranza erano negativi. E Harmful to Mi- l'infanzia contrassegnata da una grave e che hanno perpetuato nella nostra so- detective trasandato e apparentemente nor (letteralmente, "Pericoloso per i mi- misteriosa malattia per la quale era stata cietà i valori di solidarietà e sacrificio per distratto, i misteri cominciano a scioglier- norenni") sta scatenando un putiferio di data per spacciata dai medici. Nata nel cambiare le condizioni di diseguaglian- si ed emerge una complessa trama di vite livello tale da avere costretto la casa edi- sud della Francia nel 1964, Mireille sem- za". E così, una volta di più, Vàzquez intrecciate che porta alla soluzione dell'e- trice universitaria a rivedere la procedura brò spegnersi a partire dagli otto anni. I Montalbàn finisce con lo scrivere un li- nigma. La storia si svolge alla fine del se- attraverso cui esamina potenziali testi. Il medici parlavano di un virus misterioso, di bro politico (ma è possibile scrivere buo- colo scorso, quando si cominciava a capi- sottotitolo, che tradotto sarebbe "I rischi una leucemia. Quando le speranze sem- ni libri che non lo siano?), per conclude- re che non sarebbe stato possibile rimon- derivanti dal proteggere i bambini dal bravano perdute, Mireille cominciò a scri- re con Myriam che lottare contro la fa- tare la china, e attraverso la descrizione sesso", sintetizza il punti di vista di Levi- vere, per trascorrere quegli anni di buio ed me, la miseria e l'ingiustizia è oggi l'uni- degli abitanti del palazzo l'autrice presen- ne, autrice di libri nonché redattrice del esorcizzare la morte, perché - come dice co modo per fare la rivoluzione. ta uno spaccato della società argentina. settimanale "Business Week". Sostiene oggi - era convinta che "fin quando aves- Mettendo insieme come in un puzzle ciò si scritto sarei rimasta in vita". Inspiega- che trapela dalle toccanti storie personali bilmente, dopo un paio d'anni guarì com- e dalle saghe familiari, si può facilmente da Parigi, Giuseppe Merlino pletamente e ricominciò a camminare. Se- ricostruire la storia del paese e tentare di guì un corso scolastico per corrisponden- capire con i fatti di ieri i problemi di og- za e si immerse nella scrittura, che l'aveva gi. Maria Esther de Miguel è autrice di va- È stato un Salon du livre, questo del marzo 2002, carico di riconferme: quel che salvata: duecentocinquanta poesie, canzo- ri romanzi storici di successo in America si andava dicendo prima tra chiacchiere e conversazioni risultava, all'osservazione, ni, romanzi brevi, racconti. Il ritorno alla Latina: La amante del Restaurador, Las vero e visibile. L'editoria francese è sempre meno gallocentrica, traduce di più e vita la spinse a vivere pienamente le espe- batallas del Belgrano, El general, el pintor meglio; è sempre più brava nel congegnare opere collettive, pluridisciplinari, didat- rienze, e quando, nel 1985, i medici sen- y la dama, Un dandy en la corte del rey tiche, accurate e acute; le case editrici regionali desiderano avere visibilità e comin- tenziarono che era sterile, immediatamen- Alfonso. ciano ad averla; le edizioni di poesia - fragili come ovunque - resistono bene; la let- te mise al mondo due bambini. Nel 1995 teratura di invenzione non regge il passo con le scienze umane, ove si scrivono gran- ottenne un finanziamento statale per scri- Idi "romanzi" di interpretazione o di ricostruzione; all'estero, la vendita di libri in vere un'opera prima, e nacque così Le lit lingua francese migliora, e così anche quella di dizionari, lessici e sussidi linguistici, d'Alienor, che cinque anni dopo venne ac- da MADRID e da ciò si traggono lieti auspici. quistato da un editore. Già venduti i dirit- Franco Mimmi Bello e maestoso - oltre che comodo e funzionale - il padiglione italiano (che ri- ti per sette paesi stranieri, fra cui l'Italia. Il produce la Biblioteca Palatina di Parma), adatto alla circostanza sia per la sua ori- romanzo è ambientato a Poitiers, nel gine sia per la sontuosità; agli architetti presenti non è piaciuto, giudicandolo, essi, Torna Manuel Vàzquez Montalbàn, troppo "decorativo" e-poco "disegnato". Minuscola ma infocata la contestazione 1137. Afienor d'Aquitania, duchessa quin- con un titolo decisamente inatteso: Erec contro i sottosegretari italiani: alle cronache amplificate e arcinote aggiungerei solo dicenne che trabocca temperamento e y Enide (edizioni Areté), ovvero i due la presenza, sul finale, del grido, inatteso, di "fellone! fellone!", obliquo segno del- fascino, accoglie a corte Loanna de protagonisti dell'omonimo romanzo ar- la letterarietà dominante. Grimwald, sua coetanea e nuova dama di turiano di Chrétien de Troyes. Ma che ci Tra i due scritti d'occasione, di maggiore rilievo, dedicati al salon: un dialogo Fu- compagnia. Fra le due nasce un legame fa, l'autore di tanti saggi politici e di al- maroli-Ossola ("Sole 24 ORE", 17 marzo 2002) e un'intervista a Pietro Citati di fortissimo, ma Afienor non sa che Loanna trettanti romanzi a sfondo pure politico Bruno Corty ("Figaro Littéraire", 21 marzo 2002), inneggiante, il primo, ai temi - discendente di genti magiche, legata a (inclusi i gialli di Pepe Carvalho), con - aratissimi - delle differenze nazionali preziosissime per l'Europa, e allo storico al- Merlino - è in missione: è stata inviata per una storia del dodicesimo secolo? Sem- ternarsi di leadership culturale tra Francia e Italia, rilevando invece, il secondo, l'af- far sì che, un giorno, Afienor sposi Enrico plice: la prende e la trasporta in un ro- fievolirsi di scambi e influenze tra la cultura francese e quella italiana, il rimpiccio- Plantageneta, 0 futuro re d'Inghilterra. Ma manzo dei tempi nostri, attratto dalla te- lirsi delle due culture letterarie rispetto a quella russa, ad esempio, o a quella anglo- un tradimento imprevisto fa sì che la mano si di fondo dell'avventura intesa come americana, e infine l'attrazione che la lingua francese, diversamente da quella italia- di Afienor sia imprevedibilmente offerta a prova, della necessità di riconquistare na, ancora esercita nei confronti di scrittori stranieri - vedi Cioran o Kundera - che Luigi VII, cupo re di Francia. Ma Loanna ogni giorno l'amore dell'essere amato. la usano e la trasformano: paradossalmente è proprio questo secondo intervento, non demorde e segue la sua dama: finché Così, mentre un professore di letteratura stizzoso e sfiduciato, a riuscire più interessante perché, al contrario della retorica Afienor non darà un figlio maschio al con- medievale al termine della sua carriera, celebrativa, rivela un lembo di verità. sorte, c'è sempre speranza di darla in spo- Julio Matasanz, pronuncia una conferen- Da Baricco a Ferrerò, da Ammaniti a Veronesi, da La Capria a De Luca, da Ca- sa a Enrico. Un melange di sentimenti e di za su Erec et Enide nel giorno in cui vie- lasso a Tamaro, da Arbasino a Jaeggy, tutti hanno avuto piccoli bagni di folla e mol- sovrannaturale si sposa con verve nell'e- ta attenzione. ne insignito del Premio Carlomagno, sua sordio di Mireille Calmel. Sullo sfondo Ancora due ultime osservazioni. La prima riguarda la tardiva ma lodevole fioritu- moglie Madrona, gravemente ammalata, della secolare rivalità franco-inglese e della ra di traduzioni in francese di grandi classici italiani (Ariosto, Tasso, Leopardi ecc.) sogna solo di vedere riunita per Natale battaglia fra la Chiesa e la fede pagana, tut- accolte da case editrici importanti; questa costante e silenziosa rimonta dei classici tutta la famiglia, ovvero anche il figlio to si svolge in un turbine di sentimenti e di e l'uso, quasi di breviario, che ne fa il lettore comune sono un fascinoso tema di ri- Pedro e la compagna di lui, Myriam, che flessione. La seconda osservazione riguarda, invece, l'entusiasmo con il quale l'edi- passioni, in cui la Storia si intreccia con la lavorano come medico e infermiera di toria e la stampa francese hanno accolto il romanzo giallo italiano, riconoscendogli vicenda di Afienor, "una donna d'iniziati- una Ong in un paese del Centroamerica. estro, vitalità e un'eccezionale solidità di strutture inventive (molti buoni autori) e va, d'azione, piena di umorismo e di amo- E sono proprio le peripezie di questa di strutture produttive (eccellenti collane editoriali). re, che controlla il proprio destino". coppia, in fuga dai paramilitari, che lo Politica Da Gerusalemme a Sarajevo: l'infinita storia delle vecchie e nuove guerre di Angelo d'Orsi GERUSALEMME nes". A guardare la copertina Gerusalemme era già amatissi- Una città, dunque, Gerusa- dubbio sulla chiave interpreta- vien voglia di partire subito per ma da coloro che vi passavano, lemme, che simboleggia con la tiva dominante di questo libro IL SACRO E IL POLITICO "la Santità", al-Quds, come suo- per la dolcezza del clima, l'ab- sua stessa travagliata esistenza serissimo: non mi pare che si a cura di Farouk Mardam-Bey na il nome arabo: Gerusalem- bondanza delle acque, e la sua l'ingiustizia che si sta consuman- possa in modo così univoco at- ed Elias Sanbar me, "la dimora della Santità". stessa vocazione dichiarata (e, do in Palestina. Una città che ri- tribuire quasi per intero le re- ed. orig. 2000, trad. dal francese Una struggente immagine cre- ripeto, sostanzialmente, vinci- chiama per più di un aspetto Sa- sponsabilità dell'infinita mat- . di Giuliana Lomazzi, spuscolare di una città bellissi- trice) di città della pace, che si rajevo: altra guerra, altra storia, tanza jugoslava alla protervia ma, vista dall'alto, con cupole traduceva in ricchezza di luoghi altre umane stoltezze, altra cri- serba, al sogno miloseviciano pp. 292, €29, di chiese cristiane, moschee, si- di culto, in presenza di ingegni, minosa indifferenza di chi può e della "Grande Serbia", e così Bollati Boringhieri, Torino 2002 nagoghe, templi (i minareti, do- in confronto di lingue, in richia- non vuole, altra angosciosa im- via. Naturalmente, emergono le lorosamente, sono quasi scom- mo di visitatori. potenza di chi vorrebbe, ma non stupidita, le ambizioni perso- Joze Pirjevec parsi, travolti dall'irresistibile Il califfo 'Umar, che entra in ha i mezzi per intervenire. Sa- nali, partitiche e "nazionali" di procedere dei bulldozer e dei Gerusalemme nel 636, offrirà un rajevo, altra culla dei popoli, in- Tudjiman e di una classe politi- LE GUERRE JUGOSLAVE tank israeliani, nel '48, nel '67, esempio di gestione intelligente crocio di genti e di fedi, cuore ca formatasi nelle pieghe del 1991-1999 nell'esordio del nuovo millen- e, nell'insieme, tollerante del po- della Jugoslavia martoriata da un regime titoista e rivelatasi al di pp. XIX-748, €33,57, nio). Sì, perché Gerusalemme, tere, creando un modello a cui decennio esatto di guerre: alle sotto di ogni aspettativa; ma ri- Einaudi, Torino 2001 forse più di qualunque altro po- sostanzialmente la città si atterrà porte di casa. Chi non ha pianto mane una propensione dell'au- sto del nostro mondo, è "città nei secoli successivi, pur con le sui morti innocenti, sugli sfregi a tore a stabilire la responsabilità Oh, dove siete, guerre di plurale", come scrivono i cura- parentesi cruente dei crociati e una città così gentile, sulla di- serba come nettissimamente porci e di rose, / guerre tori del volume. dei loro nemici, in un terribile struzione della sua stupenda bi- preponderante. E qualche pa- di secessione e successione? / E il libro, sia pure in modo jeu de massacre, che comporta la blioteca? Ora un altro libro - rola più severa, in un libro che oh, dove siete, guerre sante e non organico, offre una ricogni- distruzione dei templi del "ne- una ricerca ponderosissima, arti- di opinioni aspre ne ha molte, fredde, / guerre di trenta, zione storica di lunghissimo sugli Stati Uniti, il suo allea- guerre di cento anni, / di sei periodo, facendo giustizia di to subordinato britannico e giorni e di sette settimane, molte pseudoverità su cui la Nato, per quel che con- / voi, grandi guerre lampo sen- poggiano non solo certe giu- cerne il Kosovo ce la si sa- stificazioni ideologiche dei rebbe potuta legittimamente za fine? / finite siete, lì a pezzi e governanti israeliani, ma an- aspettare. bocconi, / dentro il niente del niente di ogni niente: / qui, se a che la gran parte dei com- Certo l'autore non tace, più una guerra non ci pensa una pa- menti degli "osservatori" eu- in generale, le responsabilità ce, / un'altra pace ci ha lì pronta ropei e degli "amici" ameri- dell'amministrazione statuni- cani. tense, arrogante e spesso poli- la guerra... La vicenda dell'"Onorata", ticamente inetta, l'impotenza Così Edoardo Sanguineti (La dell'"Illuminata" (altri appel- di un'Europa spettatrice più ballata della guerra) una ventina lativi arabi per Gerusalem- che attrice e soprattutto la de- di anni or sono. Le guerre non me), è una catena di occupa- bolezza e sovente la flagrante accennano a finire: sono anzi en- zioni, conflitti, ritorni; eppu- inutilità dell'Onu. Emergono, trate prepotentemente nella no- re questa catena, al di là degli poi, le nefandezze dei "signo- stra quotidianità, ne scandisco- orrori - in realtà abbastanza ri della guerra", a capo di no i ritmi, ci tolgono vita, gioia, limitati, se si guarda all'arco spezzoni di esercito regolare speranza. Per questa volta non temporale della sua esistenza, o di reparti irregolari o addi- parlerò della dròle de guerre in di oltre cinquemila anni - mi- rittura di bande criminali: in Afghanistan, incominciata con la steriosamente ha realizzato tal senso, la martoriata terra ricerca di Osama bin Laden e ogni volta, pur tra difficoltà jugoslava ha sperimentato del suo amico Omar, ricerca na- enormi, il ritorno della pace, quelle che è d'uso ormai defi- turalmente rivelatasi vana: e ora, la vittoria della convivenza, il nire le "nuove guerre", delle cessati o quasi i bombardamenti prevalere della spiritualità. quali una componente essen- E, inutilmente, nel corso dei ziale è, accanto al netto pre- (ma sempre sul punto di essere secoli, cananei e gebusei, fi- valere delle vittime civili, pro- ripresi e portati avanti ad infini- gli di Davide e assiri, egizi e prio la commistione tra attori tum, come sta accadendo in persiani, romani e bizantini, militari classici, forze di poh- Iraq, da ormai oltre dieci anni), crociati e ottomani si sono zia e forze paramilitari in ge- trasformatasi in qualcosa di cui guerreggiati, succedendosi in nere, e criminalità comune. non abbiamo una vera cognizio- un vorticoso fiotto di eventi Un vero, atroce laboratorio ne. Già: abbiamo ancora tutti in la cui conclusione è, nella per queste guerre, le guerre mente l'immagine virtuale dei presente, disperatissima si- del nuovo secolo, quello che due che scappano in motociclet- tuazione, lontana dall'essere incomincia dalla fine dell'era ta, o forse addirittura su di un intravista da chiunque. bipolare. velocipede, personaggi a metà tra Miinchausen e Flash Gor- Gerusalemme, città davve- Un libro come questo, an- don. ro "globale", non si è lascia- che se non si condivida la li- ta mai completamente posse- nea forse ipergiudicante del- Non fu, questa, la sola scioc- dere; città "non possessiva e l'autore e la sua tesi di fondo, chezza che ebbe libera cittadi- non posseduta", scrive Salah è un tristemente necessario nanza nel mercato della comuni- Stétié. Capitale storica e cul- repertorio. Pirjevec esprime cazione globale. Sta proprio qui il turale, geografica e spirituale tuttavia la convinzione che, se problema numero uno; delle di quel crocevia di uomini e non altro, questo tragico de- guerre contemporanee, e in spe- profeti che è la Palestina, cennio abbia fatto compiere cie delle cosiddette "nuove guer- re", abbiamo un'idea piuttosto "zona di passaggio e conflitti", mico", la sopraffazione fisica, colata e ammirevole per docu- "un notevole balzo in avanti al "luogo privilegiato di incontri economica, giuridica, politica. mentazione e struttura - ci dà la diritto internazionale", riducen- indiretta e confusa, deduttiva più fra i tre vecchi continenti", Nell'ultimo mezzo secolo, gli possibilità di seguire l'ingarbu- do i rischi di azioni unilaterali che induttiva; i materiali conosci- "luogo di mescolanza di popo- abitanti della "Santità" hanno gliata matassa; e sono ancora la- senza risposta, introducendo tivi sono scarsi, e certo non ci aiu- li" (Moubarac), in realtà solo subito espulsioni e immissioni crime e sangue. sanzioni per chi finora non ne ta il mondo dell'informazione dalla prima e dalla seconda oc- forzate, prevaricazioni d'ogni aveva. Ma non mi sento di con- (trasformatasi inesorabilmente in cupazione israeliana - fonda- genere (con sprazzi di tolleranza La ricostruzione di Joze dividere tale ottimismo: almeno comunicazione), schiacciato tra zione di Israele nel '48 e Guer- forzata), persino opere di selvag- Pirjevec (che insegna a fino a che non vedremo qualcu- pesantissima censura militare e ra dei sei giorni del '67 - ha ac- gia urbanizzazione che hanno fi- Trieste e ha lavorato prevalen- no, per esempio, costringere diabolici meccanismi di spettaco- quistato, in due successive on- nito per guastare, prima delle temente nel prestigioso Istituto Israele a rispettare le varie riso- larizzazione. date, una fisionomia, pur sem- cannonate dei carri con la stella Nobel di Oslo) ha per oggetto luzioni dell'Onu che la concer- Le uniche cose utili sono, in pre parzialmente, ebrea, paral- a cinque punte e prima delle tutti i conflitti degli anni no- nono. E ritirarsi definitivamente tale situazione, qualche re- lelamente riducendosi, sulla ba- bombe dei kamikaze, la fisiono- vanta (Slovenia, Croazia, Bo- dai territori occupati a partire portage e, soprattutto, ricostru- se di politiche che a voler essere mia della città. La quale se ne sta snia, con i riflussi e gli esiti suc- dal 1967, rinunciando - e con zioni storiche. Storia immedia- generosi bisogna definire di lì, davanti a noi e alla nostra in- cessivi, che occupano per inte- ciò ritorno al mio punto di par- ta, in qualche caso, ma anche "pulizia" etnica e religiosa, lo differenza, proclamata - fin dal ro il decennio, fino all'ultima tenza - a quello schiaffo inflitto storia di respiro più ampio, co- spazio degli islamici e dei cri- 1980 - "capitale eterna e unica guerra della Nato contro quel all'intera civiltà mediterranea, me questo bel libro a più voci stiani delle diverse confessioni. d'Israele", e dunque perciò sot- che della Repubblica Federale all'Europa e al mondo tutto con su Gerusalemme, curato da due Luogo simbolo, evidentemente, tratta alla sua pluralità, alla sua rimaneva, la guerra "umanita- la proclamazione di Gerusalem- membri della redazione della per tutti se a tutti è cara; mentre apertura davvero multiculturale, ria" del Kosovo). Mi permetto me "capitale unica ed eterna di "Revue d'études palestinien- nel passato anche più remoto alla sua universalità. tuttavia di esprimere qualche Israele". • Politica re o l'allargamento della Nato. Gli Usa nell'età Anche il rapporto con i partner La Palestina dalla rassegnazione all'odio europei va misurato sulla loro ef- del terrore fettiva capacità di contribuire al- la nuova missione. Washington di Chiara Bongiovanni sollecita gli alleati a ricercare di Aldo Amati una specializzazione militare an- che tramite la politica europea di Joe Sacco presunti atti eroici o le stragi più efferate. Spo- G standosi tutti i giorni negli affollati taxi collettivi li attentati dell'I 1 settem- sicurezza e difesa. PALESTINA da Gerusalemme a Hebron, Ramallah, Nablus, bre hanno riportato dram- maticamente la politica estera al In Medio Oriente il nodo da ed. orig. 1993, trad. dall'inglese di Daniele BroSlalic,c o entra nelle case dei palestinesi, siede con lo- ro nelle piccole stanze sempre uguali, con tappeti centro dell'interesse degli ameri- sdoghete rimane il conflitto pp. 141, € 17, Mondadori, Milano 2002 e cuscini in terra, un tavolino basso al centro per cani. I rapporti internazionali israelo-palestinese. Dopo nume- il vassoio del tè, qualche immagine incorniciata al- dell'amministrazione Bush sono rosi segnali contraddittori, l'am- S tate pur certi che dovunque andiate ci le pareti vuote di mobili, donne silenziose e bam- stati rapidamente rivisti nell'otti- ministrazione statunitense ha ri- sono degli universi paralleli, non soltan- bini vocianti che abbiamo purtroppo imparato a ca della lotta al terrorismo glo- preso l'iniziativa diplomatica to nei fumetti Marvel". La Palestina come riconoscere a colpo d'occhio nei telegiornali. E bale. Il rapido smantellamento coinvolgendo gli alleati del mon- universo parallelo, la striscia di Gaza come ascolta. Ogni stanza una famiglia, ogni stanza una del regime talebano in Afghani- do arabo (Arabia Saudita, Egitto quarta dimensione dello Stato di Israele. donna che gli offre un bicchierino di tè zucchera- stan ha rafforzato l'unilaterali- e Giordania). Una pace, anche Un fumetto sulla prima Intifada può di primo to all'inverosimile, ogni stanza un racconto di so- smo latente, malgrado lo scopo fragile e temporanea, potrebbe acchito sembrare un gioco irriverente, e, se così praffazioni quotidiane, incarcerazioni, torture. sia stato raggiunto con l'appog- aprire la strada a un intervento fosse, la sua pubblicazione in questi mesi sareb- I racconti si assomigliano tutti, ed è proprio il gio di una coalizione internazio- in Iraq nell'autunno, all'indoma- be decisamente macabra e fuori luogo. Ma leg- loro ossessivo ripetersi, da Balata a Nablus a Jaba- nale. Se la minaccia è "asim- ni delle elezioni per il rinnovo gere in quest'ottica il fumettista americano signi- lia, che comunica il senso di esistenze sottoposte a metrica", proveniente da parti del Congresso americano. A ficherebbe snaturare completamente il senso del una continua occupazione militare, lo sfinimento remote del mondo e non diretta- Washington sembra faticosa- suo lavoro. Sacco ha scelto una strada inedita della ragione, che si dissolve in mille piccole pre- mente portata da stati, gli Stati mente prevalere l'idea di preve- che unisce le tecniche classiche del reportage al- potenze, e la crescita dell'odio. Le voci dei pale- Uniti sembrano rispondere con nire con ogni mezzo la prolifera- le modalità espressive delle graphic novels ameri- stinesi che si affollano intomo all'americano per la politica delle "mani sciolte". zione delle armi di distruzione di cane, da Eisner a Spiegelmann. Palestina è un re- ripetergli mille volta la stessa testimonianza di fa- Sul piano diplomatico e ope- massa, anche pagando un alto portage a fumetti realizzato, dopo un soggiorno tica e dolore servono, come qualunque buon re- rativo non sono più le coalizioni prezzo in termini di vite umane, di due mesi in Israele e nei Territori Occupati, portage, indipendentemente dal mezzo espressivo che determinano le missioni, ma e la possibile destabilizzazione tra il 1991 e il 1992 (in seguito Sacco ha pubbli- scelto, a comprendere e non a giudicare. Se que- le alleanze a geometria variabile politico-militare nella regione. cato altri due reportage sulla guerra nell'ex Ju- sto fumetto fosse stato pubblicato in Italia qual- vanno costruite in funzione della Anche sullo scacchiere asiatico goslavia: Christmas with Karadzic, storia breve che anno prima avrebbe certo avuto meno lettori, lotta contro il terrorismo. Il mul- ITI settembre ha avuto un im- del 1997, e Safe area Gorazde: the war in Easternm a sarebbe stato un utile strumento, un campa- tilateralismo e la diplomazia del- patto sostanziale: il Pakistan è Bosnia 1994-1995, mai tradotti in italiano). nello d'allarme che avvertiva dell'imminente peri- la "coalizione dei volontari", divenuto un anello cruciale del Con un bianco e nero crudo e caricaturale che colo, che mostrava, attraverso i volti di uomini e aperta a ogni contributo politi- containment del terrorismo in riprende, rinnovandola, la tradizione dell'under- donne deformati dalla paura e dal rancore, come co, finanziario, di intelligence, Asia, e gli Stati Uniti si sono di- ground americano di Robert Cmmb e compagni, la situazione fosse insostenibile e destinata a dege- ha avuto finora sostanziale suc- rettamente impegnati a mediare Sacco ci presenta innanzi tutto se stesso, un omi- nerare. Oggi, seguendo giorno per giorno l'orrore cesso, e il merito va ascritto so- un accordo con New Delhi sul ciattolo occhialuto, passabilmente ingenuo e bo- delle infinite stragi reciproche, le espressive tavo- prattutto al segretario di stato contenzioso del Kashmir. Le rioso, alla costante ricerca di testimonianze, dram- le di Sacco ci servono per vedere uno dei tanti Powell. Tuttavia la sensazione è animosità con la Cina, anch'essa matiche fino allo spasimo, da inserire nel suo percorsi che ha portato dalla rassegnazione all'o- che si tratti di un multilaterali- alle prese con movimenti terrori- scoop a fumetti. Ma quello che trova e ci propone dio, dall'ammirazione per i ragazzini delle sassaio- smo di corto respiro, à la carte, stici al suo interno, sono passate non sono i grandi eventi, le storie da copertina, i le all'esaltazione del sacrificio umano. utile a proiettare il nuovo con- in secondo piano, lasciando il cetto di sicurezza laddove gli in- posto a una relazione non con- teressi americani spingono. flittuale di realpolitik. La Nato perde sempre più ra- Il ripensamento dell'azione pidamente la sua connotazio- politico-diplomatica americana Guerra e pace pone nella stessa ottica, e con le (pp. 224, € 13,50, Simone, ne tipica di organizzazione di di- si accompagna al rapido adegua- una forte riflessione critica, Il Roma 2002), e c'è anche Sfida fesa collettiva per trasformarsi in mento della dottrina militare ri- teatro del bene e del male all'ordine mondiale (pp. 144, uno strumento di stabilità e sicu- spetto a possibili azioni terrori- dopo le torri (pp. 208, € 12,50, Edizioni € 11,36, Donzelli, Roma 2002) rezza in Europa (Balcani, Cauca- stiche condotte con armi chimi- Gruppo Abele, Torino 2002), dove Andrea de Guttry e Fa- so) e "fuori a- che, batteriolo- una raccolta volutamente di- brizio Pagani propongono un rea" (soprattutto giche e nucleari. Lm settembre ha aperto in somogenea di voci scomode tempestivo studio di scienza Asia Centrale) I libri Il conflitto in libreria uno scaffale che - Chomsky, Arundhati Roy, giuridica, e di analisi politica, verso regimi rite- Afghanistan ha s'è subito affollato di testi e di Galeano e Said, Bello, Susan tra Casa Bianca, Onu, Nato, nuti cruciali nel- Kurt M. Campbell e Michele evidenziato il studi, su guerra, terrorismo, Sontag, un folto numero d'in- Kabul, e il peace-keeping dell'I- Hournoy, To Prevali. An Ame- la lotta al fonda- ruolo essenzia- politica militare, diritto inter- tellettuali indiani e africani - saf. Ma di terrorismo il massi- rican Strategy for the Campaign mentalismo isla- against Terrorism, Csis Press, le delle nuove nazionale. Il primo testo da co- che mettono a confronto le ra- mo esperto è senza dubbio mico. Le Nazio- 2001 tecnologie e de- noscere, ed è diventato già un gioni della guerra e le ragioni Walter Laqueur, autore de II ni Unite, già im- gli strumenti di classico, è Guerra senza limiti della pace. nuovo terrorismo (pp. 340, popolari all'in- Paul Kennedy, Niall Fergu- intelligence per (pp. 200, € 14,46, Libreria € 16, Corbaccio, Milano terno dell'ammi- son, John Lewis Gaddis, Maxi- colpire con pre- Editrice Goriziana, Gorizia Di guerra e di pace ragio- 2002), un lavoro del 1998 che nistrazione Bush ne Singer, Abbas Amanat, Ha- cisione a grande 2002), dove due colonnelli ci- na anche Bernard-Henry però conserva una sorprenden- prima dell'11 rold Hongju Koh, Charles Hill distanza, men- nesi analizzano la nuova conce- Lévy in I dannati della guerra te attualità e offre comunque settembre, han- e Paul Bracken, The Age of tre sul terreno zione della "guerra simmetri- (pp. 284, € 17, il Saggiatore, un supporto bibliografico ra- no assolto all'e- Terror. America and the World acquistano un ca" e arrivano alla drammatica Milano 2002), titolo con un'eco gionato d'un migliaio di titoli. after September 11, a cura di sclusivo compito ruolo fonda- conclusione che l'abisso tra fanoniana che riproduce cin- E poi esperto di shayin-ka- Strobe Talbott e Nayan Chan- di fornire la cor- mentale repar- guerra e non-guerra è presso- que reportage di guerre dimen- mikaze, mujahiddin e reti spio- da, Basic Books Press, 2001 nice legale per ti speciali alta- ché colmato. Nella stessa otti- ticate ma soprattutto una lunga nistiche mediorientali Guido l'intervento in How did this happen? Terro- mente specializ- ca, con un intento prevalente- serie di appunti preparati per Olimpio, giornalista del "Cor- Afghanistan. rism and the new war, a cura zati, in grado di mente descrittivo e con un do- "Le Monde" sulle ragioni della riere", che in La rete del terrore Analogamente, di James F. Hoge Jr e Gideon colpire con for- vizioso impianto bibliografico disperazione dei popoli. Sce- (pp. 180, € 14,50, Sperling & nei prossimi me- Rose, Public Affairs, New za preponde- di cento pagine e di duemila- glie una lettura opposta, e di- Kupfer, Milano 2002) ha ana- si, di fronte a un York, 2002 rante e ritirarsi cinquecento testi segnalati, chiaratamente cattivista, Prima lizzato la complessa macchina probabile rifiuto rapidamente. Il Umberto Rapetto, colonnello guerra mondiale (pp. 128, ideologica e militare dei terro- di Saddam Hussein di aprire il ventilato possesso e uso di armi della Finanza, uno dei maggio- € 11,50, Koiné, Roma 2002), risti della guerra santa. Sulle paese agli ispettori incaricati di nucleari da parte di gruppi terro- ri esperti italiani d'informatica, dove Aldo Di Lello, responsa- paure che le nuove tecnologie indagare sui programmi militari ristici ha fornito anche lo spunto e Roberto Di Nunzio han- bile delle pagine culturali del in mano ai terroristi scatenano iracheni, il Consiglio di sicurez- per rivedere la tradizionale dot- no scritto Le nuove guerre "Secolo d'Italia", vede in quan- in ogni angolo del pianeta za potrebbe condannare ufficial- trina sulla deterrenza nucleare. (pp. 494, € 10,28, Rizzoli, Mi- to è accaduto ITI settembre la Adriana Bazzi, giornalista mente il regime di Baghdad e L'amministrazione statunitense lano 2002). linea di proiezione di un com- scientifica, ha appena pubbli- aprire la strada all'intervento mi- ha aperto il dibattito su una nuo- plesso conflitto di civiltà, rifiu- cato Bioterrorismo (pp. 170, Guerra e politica (pp. 196, litare in Iraq. va deterrenza fondata su armi tando quelle che vengono defi- € 12, Laterza, Roma-Bari € 12,95, Il Sole 24 ORE, Mila- nucleari tattiche potenzialmente nite "le interpretazioni mini- 2002), che racconta le ango- La collaborazione contro il no 2002) affronta il tema del- capaci di distruggere i depositi maliste" dell'operazione milita- scianti prospettive che le armi terrorismo con la nuova Russia la risposta da dare al terrori- interrati di armi convenzionali o re Enduring Freedom. chimiche e biologiche prospet- di Putin acquista un carattere smo internazionale che - so- chimico/batteriologiche e colpi- tano al nostro immediato futu- strategico e dovrebbe resistere ai stengono gli autori della rac- Sulle interconnessioni che il re il nemico nei bunker irrag- ro, ma recupera anche i misteri radicati pregiudizi delle buro- colta, noti giornalisti e docenti terrorismo e la campagna in giungibili anche per le armi con- irrisolti delle guerre recenti, crazie e alle sostanziali diversità universitari - non può esse- Afghanistan attivano con il di- venzionali più sofisticate. • dalla sindrome del Golfo all'u- di giudizio su importanti proble- re soltanto quella militare, ma ritto internazionale c'è un utile ranio impoverito del Kosovo. matiche come la difesa missilisti- comporta una nuova capacità repertorio normativo di Sergio ca, la non proliferazione nuclea- [email protected] di governo a livello globale. Si Zeuli, Terrorismo internaziona- MC Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica I La democrazia è un dialogo ragionante di Franco Sbarberi Democrazia, s.f. Otane, chi era costui? Un tenenti, i quali, in presenza della democrazia, si personaggio di fantasia messo in scena da organizzano e trasformano il governo dei più nel Guido Calogero del socialismo come teoria eco- Erodoto (Storie, III, 80-83). Discutendo delle loro governo. Quando entra in gioco il numero nomica della giustizia. Per com- forme di governo, Otane si dissocia da chi di- il governo politico diventa insomma egemonia LE REGOLE DELLA piere questa operazione Calo- fende l'oligarchia e la monarchia. E opta per il sociale. Per esorcizzare la disgregatrice potenza DEMOCRAZIA E LE gero privilegia un liberalismo governo dei molti (cioè dei più), il quale si fre- sociale del numero Aristotele propone allora, RAGIONI DEL SOCIALISMO svincolato dagli assunti liberisti gia del "nome più bello", isonomia. Che signi- con la politìa, correttivi di ordine censitario e e un socialismo che metta in di- introd. di Norberto Bobbio, fica eguaglianza per tutti della legge. Il termi- rappresentativo. scussione non la produzione ca- ne "democrazia" compare, sempre in Erodoto, Lungo è poi il cammino della democrazia dei a cura di Thomas Casadei, pitalistica come tale, bensì i cri- più tardi, in contesto storico, laddove si fa ri- moderni. Per Hobbes il termine equivale ad pp. 148, €15,50, teri di distribuzione della ric- ferimento al fatto che distene istituì in Atene, anarchia (Leviathan, XIX). Per Spinoza è il go- Diabasis, Reggio Emilia 2001 chezza. dopo la caduta di Ippia, "le tribù e la demo- verno della società su se stessa (Tractatus theo- Dietro la ricerca della connes- crazia" (VI, 131, 1). La democrazia è dunque logico-politicus, XVI). Per Rousseau, al contra- Uscita in prima edizione a sione fra le idee di giustizia e li- sì, per la tradizione classica, una forma di go- rio, la democrazia, sempre "diretta", è adatta a Roma nel 1968, questa bertà c'è un proposito di apo- verno, ma non originaria come la monarchia e un popolo di dèi, non agli uomini (Du contrai raccolta di scritti politici di stolato laico, l'assunzione che l'aristocrazia. E il frutto di una conquista. Ed social, III, 4). E comunque con le rivoluzioni Calogero vede ora la luce, dietro ogni persona c'è una per- è il governo "quantitativo" del numero. E sta- politiche di fine Settecento che numero e rap- con un'accurata introduzione sona che vale come te e che po- to del resto congetturato, in sede filologica e presentanza si compenetrano. Per Robespierre di Thomas Casadei, nella "Bi- stula "parità di diritti". L'eman- storiografica, che abbia avuto inizialmente un la democrazia "è uno stato in cui il popolo so- blioteca di cultura civile" del- cipazione vera non si risolve significato negativo. Inventata cioè dagli av- vrano fa da solo ciò che può fare da solo e per la Diabasis diretta da Mauri- semplicemente in un'azione non versari, è stata fatta poi propria dai sostenito- ri. Democrazia è comunque il potere del de- mezzo di delegati ciò che non può fare da solo" zio Viroli. I primi due saggi, impedita e non costretta, ma mos: una circoscrizione amministrativa del- (Discours, X, 92). E ormai la rappresentanza che L'abbiccì della demo- nell'agire giusto, "nel dare a l'Attica, ma anche il popolo riunito in assem- doma il numero, consentendogli nel contempo crazia e La giustizia e ognuno tanta libertà blea. La democrazia, del resto, sino al XVIII di affermarsi. Ciò non impedisce a Tocqueville la libertà, furono quanto sia compati- secolo, è concepita come "diretta", cioè onni- di considerare detestabile la massima che in po- scritti negli anni del- bile con una pari li- partecipativa e assembleare. Di qui deriva la litica la maggioranza ha il diritto di fare tutto. la militanza azioni- bertà degli altri". Al costante denuncia circa la sua impraticabilità, Nel Manifesto il programma politico di sta; il terzo, I diritti valore dell'unità del- o anche, come in Platone, circa la sua intrinse- Marx ed Engels, riprendendo in chiave positi- dell'uomo e la natura \ TE RESOtE : la giustizia e della li- ca mediocrità. va la riflessione di Aristotele, prevede invece la della politica, risale E LE RAGION! bertà corrisponde, "conquista della democrazia", ovvero la tra- invece al 1964. Nella DEI SOCIALISMO per Calogero, il valo- re dell'unità demo- La folgorazione arriva però da Aristotele, per sformazione della maggioranza proletaria in prefazione del 1968, cratica, come espres- il quale si può operare in vista del bene comune classe dominante. Le antinomie della democra- Calogero aveva ri- sione del dovere di o in vista dell'interesse di qualcuno. In quest'ul- zia non possono però a tutt'oggi dirsi risolte. cordato che al cen- ascoltare e di tener timo caso sono in azione forme di governo de- Insieme di regole da tutti contrattate, tirannide tro del libro vi è un conto delle opinioni generate: "La tirannide è infatti una monarchia di una maggioranza insidiata dal plebiscitari- tema di fondo: e delle preferenze al- che persegue l'interesse del monarca, l'oligar- smo, veicolo politico di progressivo riequili- "quello dei nessi inscindibili trui. Il dialogo ragionante è l'es- chia quello dei ricchi, la democrazia poi l'inte- brio sociale. Quante altre cose ancora è la de- che legano le istituzioni della li- senza della democrazia perché resse dei poveri" (Politica, III, 1279b). Aristote- mocrazia possibile? bertà politica con gli ordina- presuppone cittadini liberi ed le sa cioè che i più sono i non abbienti e i nulla- BRUNO BONGIOVANNI menti della giustizia sociale, e egualmente interessati alla for- delle conseguenze che da tale mazione delle scelte pubbliche connessione derivano per la in un clima di tolleranza e di re- teoria della politica, del diritto e ciproco rispetto. dello stato". La battaglia per Demagoghi reale e democrazia formale non re il modello dello stato sociale Ricorda giustamente Casadei l'universalizzazione dei diritti fa che aumentare. Sul secondo e l'aver dato impulso al "som- (come in precedenza Gabriele civili era stata iniziata dall'intera versante, l'autore si riaccosta, movimento" del mondo colo- Giannantoni, Salvatore Veca e e maggioranze facendo propria un'indicazione niale, e a demonizzare oltre mi- famiglia liberale. Ma soltanto Stefano Petrucciani) che la filo- del programma di ricerca gram- sura quelli occidentali, sul cui l'ala radicale del liberalismo e il sofia del dialogo di Calogero ha di Pier Paolo Portinaro sciano, agli elitisti - gli eredi conto va anche la progressiva movimento socialista nel suo in- avuto il merito di anticipare te- moderni del realismo classico - corruzione - per imitazione - sieme si erano prima battuti per mi cruciali sia dell'etica del di- e delinea uno schema di lettura delle oligarchie comuniste. l'universalizzazione dei diritti scorso di Karl Otto Apel sia Luciano Canfora della storia universa- Ma non è questo il politici e poi per l'acquisizione della democrazia deliberativa le in termini di anali- punto. Dove il reali- dei diritti sociali. In questa im- di Jurgen Habermas. Ma occor- CRITICA DELLA RETORICA si delle oligarchie, smo di Canfora tra- presa, tra la fine dell'Ottocento re aggiungere che la giustizia DEMOCRATICA che gli consente un balla, pur nella con- e i primi decenni del Novecen- sociale e la politica democratica pp. 120, €9,50, sintetico bilancio del sapevolezza della to, si erano distinti soprattutto non si alimentano soltanto con secolo appena con- complessità delle si- gli anglosassoni, da John Smart le mediazioni teoriche e con l'e- Laterza, Roma-Bari 2002 cluso: "Le oligarchie < :OTOC\ tuazioni storiche, è Mill a Léonard T. Hobhouse, tica dell'altruismo, ma anche fi I! \ftl H.|;i< \ legate alla ricchezza ! IRMH KVHIA nell'ostinazione a dai fondatori della Fabian So- con la mobilitazione di massa e Euna grande scuola di giu- vincono, quelle ideo- voler coniugare la ciety a Harold Laski, tra i più l'esplicitazione del dissenso. La dizio quella del realismo logiche perdono". disincantata diagno- lucidi a comprendere che senza politica, infatti, vive e cresce politico, a cui gli storici anti- Si può trarre da ciò si (si è aperto nei una tutela generalizzata dei di- nel conflitto. chisti si alimentano (e farem- una lezione per la si- rapporti tra Nord e ritti civili e politici e senza un Calogero è perfettamente mo bene a frequentarla tutti nistra? Le nozze tra Sud del mondo un quadro di certezze pubbliche in consapevole che la conflittua- di più, riforme degli studi per- questa e il realismo ff; ìmm-ì ìm&Mn uovo "ciclo di cui materia economico-sociale non lità, in un quadro costituzionale mettendo). Canfora la rinfor- politico sono, è noto, nessuno può imma- esistono le condizioni di una di regole condivise e rispettate, problematiche. Abbracciando il ginare, oltre che la durata, la equal liberty. Nell'Italia fra le è un elemento fisiologico di una za attingendo alla tradizione realismo nella sua versione hard ferocia") a una filosofia della due guerre, Carlo Rosselli era moderna democrazia e non una marxista una più controversa le- (quello della forza) essa si è con- storia progressiva, che si avvin- stato colui che aveva riproposto patologia da evitare; ma, anzi- zione. Sul primo versante, le pa- dannata alla durezza delle rivo- ghia al precario assunto di una per primo l'idea suggestiva del- ché evidenziare la contrapposi- gine dedicate al processo a So- luzioni e alla disumanità di regi- "maggior coscienza della ne- la libertà eguale, cercando di zione delle alternative politiche crate, che aprono riprendendo mi totalitari. Accogliendo il rea- cessità di uguaglianza". Quan- contemperare le ragioni dell'au- e degli interessi materiali, come temi del precedente Un mestiere lismo nella sua versione soft to accaduto nei processi di de- tonomia degli individui con Gobetti e Rosselli, privilegia l'u- pericoloso. La vita quotidiana dei (quello dei compromessi con l'e- colonizzazione non offre su ciò quelle della giustizia sociale, ma nità di propositi in vista del be- filosofi greci (Sellerio, 2000; cfr. sistente) ha finito invece per ve- assicurazioni. Il realismo può nel 1937 i sicari francesi di Mus- ne comune. Il tasto su cui batte "L'Indice", 2000, n. 10), aiuta- nir meno ai suoi ideali e com- soltanto ribadire la sua univer- solini avevano interrotto violen- e ribatte non è la reazione pun- no a comprendere quale sia il promettere la sua identità. Qual- sale sfiducia nella palingenesi temente la sua ricerca. tuale alle ingiustizie perpetrate tallone d'Achille della retorica che concessione di troppo all'i- egualitaria, che globalmente Il socialismo liberale di Ros- dai potenti, bensì l'habitus democratica, il fatto cioè che il perrealismo induce Canfora a presenta oggi condizioni ancor selli aveva collocato il liberali- amandi alios che dissolve i gret- volere della maggioranza, a cui sorvolare un po' troppo bene- più sfavorevoli di quante ne smo e il socialismo in una se- ti confini dell'egoismo indivi- così volentieri si appellano i volmente sugli errori e sui costi avesse ieri in Occidente, e sug- quenza storico-politica diffe- duale. Questa ricerca febbrile "fondamentalisti" della demo- umani della via spartachista al- gerirci che il sommovimento dell'unità è stata evidenziata an- renziata, anche se idealmente crazia, è un concetto problema- l'eguaglianza. Filtra dalle maglie del pianeta dei naufraghi po- che da Bobbio, convinto, non mirata all'arricchimento pro- tico, soprattutto quando le mag- della sua lettura un'implicita trebbe travolgere anche quella diversamente da chi scrive, che gressivo del valore della libertà. gioranze sono manipolate da teodicea storica, che lo porta a civiltà in cui almeno era possi- Il liberalsocialismo di Calogero ciò abbia molto a che fare, sia oligarchi e demagoghi. Nella relativizzare il male dei regimi bile esercitare il "pericoloso nasce invece dal proposito di pure in un contesto laico, con pratica delle società occidentali, comunisti in virtù dei loro r ffet- mestiere" della critica. • dimostrare la complementarietà "la lezione evangelica". • ti sistemici, in particolare l'aver a cominciare dal modello ameri- inscindibile del liberalismo co- costretto l'Occidente ad adotta- cano, il divario tra democrazia [email protected] me teoria politica della libertà e [email protected] Storia Liberi ostano alla sua adozione nelle Rivoluzione tro cui incanalare il racconto. Si La sconfitta navale priva la società moderne. prendano, ad esempio, le vicende Francia della flotta e ridimensio- La libertà dei moderni è quin- militari, che hanno largo spazio na inevitabilmente la portata del- di influire di almeno altrettanto politica di e Impero nel libro. Le capacità strategiche le sue iniziative. Fino a quella da- quella degli antichi. Certo essa di Napoleone risultano eccezio- ta la prospettiva di uno sbarco in ha una prospettiva più ampia, nali anzitutto perché il materiale Inghilterra e la possibilità di di Maurizio Griffo inclusiva di cure e preoccupa- Luigi Mascilli Migliorini umano adoperato trova in lui una esportare oltremanica la Rivolu- zioni sconosciute al mondo convincente personificazione del- zione aveva una sua, sia pur pro- NAPOLEONE Benjamin Constant classico, ma questo è il portato le idealità rivoluzionarie, sia blematica, plausibilità. Dopo dell'evoluzione storica e riman- pp. 654, € 30, quando vengono declinate in ter- Trafalgar, l'avventura napoleoni- LA LIBERTÀ da a una morfologia sociale di- Salerno, Roma 2001 mini di eguaghanza delle oppor- ca si vede costretta all'orizzonte DEGLI ANTICHI, versamente ricca e articolata. tunità e non più di disequilibrio continentale europeo; i profili ri- PARAGONATA La città antica era geografica- Per descrivere la struttura cernale all'interno dell'armata, sia voluzionari si stemperano e si ac- A QUELLA DEI MODERNI mente ristretta, attraversata da di questa biografia si può quando si presentano come affer- centuano quelli imperiali. La per- a cura di Giovanni Paoletti, conflitti militari, e assediata dal- immaginare un disegno a cer- mazione della nazione unita con- dita della flotta costringe Napo- la schiavitù: da qui la dedizione chi concentrici e in parte so- tro le vecchie dinastie europee. leone al vano tentativo di un'ege- introd. di Pier Paolo Portinaro, totale alla vita pubblica e il pa- vrapposti che riproducono Pure, la forza della nazione in ar- monia continentale per imporre pp LXII-169, €8,26, triottismo senza residui. Al con- mi viene poi utilizzata per costrui- il blocco economico e commer- ciascuno il profilo del prota- Einaudi, Torino 2001 trario, negli stati moderni cia- re un edificio imperiale che è gui- ciale verso l'Inghilterra. Blocco gonista su scale sempre diver- scuno ha anche altri interessi dato soprattutto dalla preoccupa- che si configura come un'impro- se. Napoleone è anzitutto l'ar- Benjamin Constant cui attendere, e non può dedi- chetipo dell'eroe romantico; l'uo- zione di fondare e consolidare pria ideologia in contrasto con la care tutto il proprio tempo alla una nuova dinastia. realtà del tempo e "con lo spirito mo che, per quanto imbevuto di LA LIBERTÀ politica. profondo dell'epoca". In definiti- cultura illuminista e partecipe dei DEGLI ANTICHI Che nella visione di Constant Se questa è la cornice generale va, limitata allo scenario dell'Eu- valori della Rivoluzione francese, PARAGONATA le connessioni fra mondo antico incarna contemporaneamente, del lavoro, a essa corrispon- ropa continentale, la politica A QUELLA DEI MODERNI e moderno siano molteplici e neha sua vicenda biografica ed de una nitida periodizzazione estera napoleonica risulta sempre non riassumibili in comode for- che fissa la scansione biografica squilibrata. La radice rivoluzio- a cura di Luca Arnaudo, epocale, il superamento di quegli mule lo si intende leggendo un in modo da marcarne i punti di naria e la precaria legittimità ren- pp. XXXVI-61, € 10,33, altro intervento dedicato ai rap- ideali e la loro ricomposizione in svolta essenziali. Alle due estre- dono l'impero un convitato im- un quadro diverso. La sua biogra- liberilibri, Macerata 2001 porti tra letteratura e libertà mità della parabola napoleonica possibile dell'equilibrio europeo. fia è la "la storia di una Rivoluzio- che troviamo nell'edizione del stanno le date del 1793 e del Sul piano della resa storiogra- ne che si era fatta impero"; con- Giovanni Paoletti discorso curata da Luca Arnau- 1812. La preistoria di Bonaparte fica Trafalgar inserisce nel rac- temporaneamente, però, per una do. Sfatando un'opinione cor- finisce quando, in rotta con Pao- conto una nota di disincanto: i lunga stagione la storia francese ILLUSIONI E LIBERTÀ rente che collegava il fiorire li, decide di non tornare più in fuochi delle conquiste militari sembra coincidere con l'esistenza BENJAMIN CONSTANT delle arti con l'esistenza di un Corsica. Quasi venti anni dopo, brillano con un fascino maggio- di un uomo sempre pronto a se- E GLI ANTICHI potere assoluto, Constant di- la conclusione disastrosa della re, perché la sorte dell'eroe è già guire "un disegno suggestivo e mostra che nell'antica Roma la campagna di Russia segna la fine segnata. In altri termini il reali- pp. 226, € 18,08, impreciso", che nel suo delinearsi letteratura conobbe la sua mi- di quella "singolare coincidenza smo storiografico serve a uno Carocci, Roma 2001 segna una coincidenza, a tratti gliore stagione durante la fase tra avventura collettiva e vita scopo espressivo che riporta alla stupefacente, tra vicenda perso- repubblicana per declinare nel- personale". Quasi a metà strada prima e più ampia cornice: Na- Fra XVIII e XIX secolo l'età imperiale. nale e spirito dei tempi. tra questi due momenti, il punto poleone come epitome del ro- Benjamin Constant fu il Le coordinate storiografiche In ogni momento della parabo- di svolta è in un episodio che manticismo, annuncio enigmati- più lucido teorico del nascen- del discorso di Constant sono la questa doppia chiave di identi- non vede Napoleone protagoni- co e numinoso della modernità. te liberalismo, ma solo da ricostruite con attenzione nel ficazione fornisce l'orizzonte en- sta: la disfatta di Trafalgar. (M.G.) qualche decennio si assiste a saggio introduttivo all'edizione un pieno apprezzamento del einaudiana da Giovanni Paolet- suo pensiero. Mentre prose- ti, che ha anche pubblicato un volume dedicato al tema di gue l'edizione critica delle o- Razza americana Constant e gli antichi. La mo- pere, in Italia escono nografia allinea inol- contemporaneamente due ristampe di un tre molti utili mate- di Giovanni Borgognone riali per avvicinarsi suo scritto famoso: il all'argomento. discorso sulla liber- tà degli antichi e dei Rimane da spende- Daria Frezza valori della razza "superiore" da parte di quelle moderni. A lungo re qualche parola sul "inferiori", prima che a queste ultime venissero questo testo è stato saggio di Pier Paolo IL LEADER, LA FOLLA, LA DEMOCRAZIA concessi i pieni diritti deha cittadinanza. letto soprattutto co- paragLoni alitbae ratà q dueeglllai damei icmhio,d erni Portinaro che accom- NEL DISCORSO PUBBLICO AMERICANO Le teorie di Gustave Le Bon sulla psychologie me una difesa della li- pagna la ristampa 1880-1941 des foules ebbero grande risonanza nel discorso einaudiana. Giusta- pubblico americano. Si fece così strada la folla bertà negativa o pri- pp. 336, €21,69, Carocci, Roma 2001 mente Portinaro sot- come "entità patologica fagocitante l'indivi- vata contrapposta alla tolinea come il libera- duo". Ne discese, in opposizione, l'esigenza so- libertà tutta risolta M lismo sia irriducibile a assa, folla, leader sono temi la cui for- ciologica di una nuova rappresentazione dell'in- nella vita pubblica una vulgata univoca, tuna sul continente americano può dividualismo, meno rivolto alla cura del partico- delle antiche città-sta- ma vada riportato a essere studiata solo alla luce della mutua in- lare, e più attento ai problemi generali deha so- to. Tuttavia, per Constant la li- una genesi complessa. In estre- fluenza tra Europa e Stati Uniti. Nella se- cietà. Dewey, Mead, Croly, Lippmann e altri bertà dei moderni non si esauri- ma sintesi, alla sua origine si conda metà dell'Ottocento, con l'immigra- posero così l'accento su un possibile legame "sa- sce in una dimensione pura- può scorgere una triplice matri- zione dal Vecchio continente, venne importato no" dell'individuo con la comunità. Ma questa mente egoistica. Fin dall'inizio ce. Il repubblicanesimo, inteso in America il socialismo di stampo europeo, che elaborazione fu travolta, nel primo dopoguerra, del discorso si ricorda con chia- come dottrina dell'opposizione da una parte ispirò gli ideali delle forme collet- dall'ondata del relativismo pohtico, antropolo- rezza che la libertà moderna al potere dispotico più che co- tive di protesta, e dall'altra provocò frequenti gico e linguistico. Si diffusero, contestualmente, comprende anche "il me una forma di go- polemiche sull'inquinamento della "razza" an- varie forme di irrazionalismo. Nel contempo, le diritto di dire la pro- verno coerente. Il cri- glosassone. Secondo la stampa moderata, infat- riflessioni di molti studiosi sull'incompetenza pria opinione"; quel- stianesimo, come pri- ti, gli agitatori erano quasi tutti alien proleta- dell'uomo comune favorirono l'affermarsi di lo di "riunirsi con al- ma religione che rico- rians, costituivano una imported class, le cui teo- teorie elitario-tecnocratiche, e finirono talvolta tri individui"; e quel- nosce l'eguaglianza di rie di sovversione sociale si configuravano come con l'approdare persino a progetti di "fascismo lo "d'influire sull'am- tutti gli uomini. Il co- "corpi estranei" nella cultura pohtica america- americano". In un'epoca di gravi disagi, nasceva ministrazione del go- stituzionalismo, come na. H mob (da "mobile", nel senso di "instabi- in diversi strati deha società la richiesta di una verno" tanto attra- tecnica della limita- le") era la folla in rivolta, costituita dai bad leadership capace di guidare il paese fuori dalla verso "la nomina dei zione del potere e workmen, ossia quella massa di lavoratori dalla crisi. La figura carismatica di Franklin Delano funzionari" quanto delle garanzie indivi- Roosevelt rispose a quelle esigenze. connotazione etnica "non-americana", imbevu- "a mezzo di rimo- duali. Tuttavia anche ta delle dottrine socialiste europee. L'idea conclusiva del libro - che avrebbe po- stranze, petizioni, ri- questa molteplice e Lo stesso presidente Theodore Roosevelt tuto dedicare più ampio spazio a Woodrow chieste, che l'autorità variegata derivazione è più o meno obbliga- non esaurisce la ric- esaltò la "razza americana" con i caratteri reto- Wilson, alle sue intuizioni sulla massificazione ta a prendere in considerazio- chezza di tradizioni e di apporti rici che avevano da sempre contraddistinto gli deha pohtica e sulla costruzione del consenso - ne". Ancora, quando ragiona che il liberalismo rivela a un'at- elogi deh'anglosassonismo: la forza dei pionieri, è che l'emergenza bellica, oltre a produrre al- sull'impossibilità di riproporre tenta analisi storico-concettuale. la tempra dura e la capacità di concepire nelle larmi per una "dittatura presidenziale" e per lo un istituto come l'ostracismo, Più che un'ideologia fra le tante menti "grandi imperi". Persino un rappresen- "strapotere dell'esecutivo", contribuì in grande Constant pone innanzi tutto comparse negli ultimi secoli, es- tante deh'American Federation of Labor, John misura all'impegno intellettuale per la coesione un'obiezione che richiama la di- so appare sempre più come il R. Commons, espresse preoccupazione per la sociale, all'esaltazione del "popolo", alla demo- mensione pubblica della citta- necessario orizzonte della civiltà degenerazione della popolazione americana. E lizione scientifica del "dogma della razza" e al- dinanza: "Nessuno ha il diritto moderna. E come tale rinasce e un sociologo della Columbia, John W. Burgess, la costruzione di una cultura civica interetnica e di strappare il cittadino alla sua si rinnova a ogni stagione. • auspicò un lungo processo di assimilazione dei interrazziale. patria", e solo dopo enumera le altre condizioni "private" che [email protected] N.5 Storia Contro il Kaiser Sicuramente un modello per i venne molto presto, prima del neggiavano alla rivoluzione e e d i z i o ni partiti della Seconda Internazio- volgere del secolo, quando i contribuivano all'instabilità po- nale fu la Spd nei due decenni a rappresentanti della Spd co- htica in una società dilaniata da m e d u sa contro Kohl cavallo di Otto e Novecento. Lo minciarono a votare alcune spe- tutte le crisi possibili. I dati del- fu per la forma organizzativa del se militari, nel parlamento di le elezioni, insieme a quelli del- di Mario Caciagli partito e per la forza di penetra- Berlino come nei Landtage, e la diffusione delle rispettive or- Ha sbatter a zione nel territorio, per la capa- continuarono per sostenere le ganizzazioni e della composi- Georges Fenech cità di mobilitare e di arruolare imprese coloniali. Finché, il 4 zione sociale degli iscritti, ci ri- Tolleranza zero Brunello Mantelli milioni di lavoratori, per l'ela- agosto 1914, non ebbe luogo al cordano l'insediamento sociale pp. 192, euro 12,91 borazione dell'ideologia predo- Bundestag la storica votazione a e territoriale della Spd e della GERMANIA ROSSA minante e per le strategie politi- favore dei crediti di guerra alla Kpd: proprio il radicamento di Michel Foucault Biopolitica e liberalismo IL SOCIALISMO TEDESCO che messe in atto. Oltre che a quale si unì quasi tutto il grup- entrambi i partiti e la solidità pp. 224, euro 15,50 DAL 1848 AD OGGI questi aspetti, Mantelli dedica po parlamentare socialista. delle rispettive subculture, con pp. 114, € 11,88, sufficiente spazio a un altro L'integrazione nello stato-na- tutti i loro riti e i loro miti, fini- Aldous Huxley Thélème, Torino 2001 aspetto importante, talvolta tra- zione ebbe il sopravvento sulla rono con il rafforzarne l'arroc- Scienza, libertà e pace scurato da quegli storici dei par- lotta per la democratizzazione, camento, rendendo impossibile pp. 112, euro 12 titi che sono storici delle sole nota Mantelli, mentre magari si il dialogo e, soprattutto, la ri- Hans Blumenberg Riuscire a tracciare in po- classi dirigenti, cioè quel tessuto continuava ad alimentare D'at- cerca di una comune strategia Ilfuturo deimito co più di cento pagine di strutture (sezioni di partito, tendismo rivoluzionario". contro l'assalto che li avrebbe pp. 160, euro 14 un panorama delle vicende case del popolo, associazioni travolti. Sulla sinistra tedesca ri- Giancarlo Pontiggia dei movimenti tedeschi di i- culturali e ricreative), di com- La guerra mondiale, mentre caddero sì, come scrive Mantel- Contro il romanticismo spirazione socialista, che tan- portamenti e di valori che for- spingeva l'élite del partito e li, tutte le contraddizioni della pp. 112, euro 10,50 to hanno contato nella storia marono la possente subcultura del sindacato verso una collabo- Germania weimariana, ma vi ri- Leghissa, Jean, Kilani, dell'Europa contemporanea, rossa nella Germania guglielmi- razione con i vertici dello stato, caddero anche le lacerazioni di Rivera, Rovatti è il merito maggiore di questo na e che l'avrebbero riprodotta provocò dissensi, espulsioni e quella europea. Niente sarà più come prima libro. Il panorama è completo, nella Germania di Weimar. Se- scissioni, una diaspora che sa- Nonostante la comune resi- pp. 160, euro 13 come completa mi pare la bi- guendo questo approccio di sto- rebbe continuata nel dopoguer- stenza antinazista, le divisioni bliografìa, sobria ma essenziale: ria sociale Mantelli ricorda inol- ra. Accanto e contro la Spd, che sarebbero ritornate nella secon- Le porte regali una ventina di titoli italiani e te- tre, come si deve, gli andamenti restò nel corso della Repubblica da metà del secolo, quando la deschi, opportunamente relegati e la distribuzione territoriale del di Weimar il partito più forte storia della sinistra tedesca si LRao psrietavi siConoep idoeli is ogni nelle due ultime pagine. Poche voto socialista. della sinistra e, in alcune fasi, il sarebbe intrecciata con la storia pp. 256, euro 18 sono le note; l'esposizione, arti- Già per questo primo periodo partito più forte del sistema, delle due Germanie. In quella colata in trentacinque capitolet- l'autore avanza alcuni spunti nacquero, crebbero o morirono dell'Est socialisti e comunisti si Jaroslav Pelikan Faust teologo ti, è scorrevole. Insomma, quello critici, riguardanti l'eccesso di vari partiti scissionisti. La scis- riunificarono nella Sed, desti- pp. 144, euro 16,50 che ci vuole per ricordare, in "elettoralismo" o l'incipiente sione più grave non sarebbe nata a divenire il partito-stato modo asciutto e sintetico a chi la sclerosi degli apparati tanto del mai stata risanata: quella che vi- di un regime satellite deh'Urss; Massimo Pulirti conosce già e per avvicinarvi chi partito quanto del sindacato o il de, alla fine del 1918, la fonda- in quella dell'Ovest la Spd sa- Il secondo sguardo non la conosce ancora, la storia contrastato nesso classe/nazio- zione della Kpd. Mentre la Spd rebbe tornata al potere dopo la pp. 112, euro 12,50 ricca e tormentata di partiti e di ne. L'integrazione della Spd cosiddetta "maggioritaria" di- lunga quarantena dell'era di Roger Caillois sindacati, di dirigenti e di mili- nello stato tedesco avvenne ventava soggetto cardine di Adenauer e dopo la piena ac- Ta nascita di Lucifero tanti, di governi e di politiche, proprio attraverso la porta molti governi della Repubblica, cettazione tanto del sistema po- pp. 128, euro 15 stretta e rischiosa della "nazio- fra cui i primi, con le scelte più htico della Repubblica federale spesso modello per tutta la sini- Henri-Irénée Marrou ne", dove meglio soffiavano le che moderate degli Ebert e dei quanto del suo sistema econo- stra del continente Saggi sulla decadenza sirene dei ceti dominanti. E av- Noske, le altre formazioni in- mico e sociale. pp. 160, euro 16,50 L'attenta ricostruzione di Henri Focillon Mantelli è incrinata da due sci- Raffaello voloni nella parte finale, relativa pp. 112, euro 13 agli anni a noi più vicini. Socialisti durante il Reich Il primo scivolone è voler as- Rodney Needham Casi esemplari similare i Verdi alla Germania pp. 240, euro 20 di Claudio Natoli rossa. I Verdi tedeschi appar- tengono a pieno titolo alla sini- Hermes stra della Repubblica federale, Alessandra Minerbi fonti archivistiche originali, tratte dai verbali del- in alcuni momenti e per alcune Odo Casel la direzione e dai fondi personali di alcuni dei loro componenti addirittura al- Liturgia, culto e mistero TRA CONTINUITÀ E ROTTURA principali protagonisti, nonché di un'attenta l'estrema sinistra, ma appar- pp. 176, euro 17,50 IL GRUPPO DIRIGENTE DELLA SOCIALDEMOCRAZIA analisi dei periodici e delle riviste. Il quadro che tengono a un altra cultura poh- Louis Massignon TEDESCA IN ESILIO (1933-1939) ne risulta appare assai complesso e differenziato. tica. Proprio per il colore che Le tre preghiere di Abramo pp. 262, € 17,56, Unicopli, Milano 2002 Sul piano dell'elaborazione pohtica la storia portano nel loro nome non pp. 160, euro 16,50 deha Sopade appare segnata da una prima fase, possono far parte di una tradi- S attraversata da un dibattito interno articolato e zione rossa, per quanto sbiadi- Aracnion ebbene negli ultimi decenni gli studi sul- ricco di fermenti innovativi, di cui fu espressione ta essa sia. Edoardo Persico l'emigrazione antinazista abbiano cono- il Manifesto di Praga (1934), e da una seconda fa- L'altro scivolone riguarda il Destino e modernità sciuto in Germania e in altri paesi una sta- se caratterizzata da una crescente involuzione e sistema della Rdt, evaporato co- pp. 240, euro 24 gione ricchissima di conoscenze e di nuove chiusura pohtica, che portò all'esclusione delle me neve al sole dopo la caduta acquisizioni metodologiche, in Italia questo voci più aperte e originali (il Neu Beginnen o i del muro. Affermare che i tede- Le Api patrimonio era rimasto finora perlopiù relegato Revolutionàre Sozialisten) e ali'autoisolamento schi dell'Est aspiravano alla li- a cura di Guido Avezzù nell'ambito di ristrette cerchie di specialisti. Ep- rispetto ai grandi movimenti antifascisti degli an- bertà pohtica mentre vivevano I sette dormienti pure, i gruppi tedeschi dell'esilio non solo han- ni trenta. Ciò non impedì tuttavia che per un pe- ormai in "una società civile ba- pp. 64, euro 6,50 no rappresentato, insieme con gli intellettuali riodo prolungato le diverse anime e sensibilità al- sata sui consumi di massa" non emigrati, la voce di quell'altra Germania che l'interno deha socialdemocrazia trovassero ri- mi pare che corrisponda al ve- Alessandro Parronchi Caravaggio non si era piegata e che negli anni trenta aveva scontro in una pluralità di organi di stampa, tra ro. La maggioranza dei tedeschi pp. 64, euro 6,50 svolto una insostituibile opera di chiarificazione cui spicca la "Zeitschrift fiir Sozialismus", che dell'Est aspiravano soprattutto e di denuncia sulla reale natura del regime nazi- svolsero un'importante funzione di rinnovamen- al benessere che loro mancava e Jacques Derrida sta, ma hanno costituito anche un importante la- to teorico e pohtico e di apertura al confronto molto meno a democrazia e li- Come non essere postmoderni boratorio di riflessione critica e autocritica e di con altre forze antifasciste. Una tendenza, que- bertà, meno che mai al sociali- pp. 64, euro 6,50 progettazione dei contenuti e dei percorsi per la st'ultima, che venne ulteriormente favorita dalla smo. Mantelli fa male a fidarsi Michel De Certeau rinascita democratica e civile deha Germania e articolata realtà dei Grenzsekretariate, che man- delle cifre ufficiali: chiunque La lanterna del diavolo dell'Europa nel secondo dopoguerra. tenevano i rapporti diretti con il Reich. Inoltre, abbia conosciuto la Germania pp. 64, euro 6,50 Da questo punto di vista, la realtà assai diver- una esperienza del tutto originale fu costituita orientale sa che gli standard di Herman Vahramian sificata dei gruppi e delle riviste che fecero rife- dalla pubbhcazione dei Deutschland Berichte der vita erano tutt'altro che "eleva- Superpartes. Il <•(pensiero nano» rimento alla socialdemocrazia costituisce un te- Sopade, che costituirono uno strumento assai va- ti" e che, in particolare, i servizi al tempo della globalizzazione ma di particolare interesse, ed è merito dell'au- lido di analisi e di approfondimento delle condi- sociali, dagli ospedali ai tra- pp. 64, euro 6,50 trice aver fornito un quadro d'insieme deha sto- zioni e degli orientamenti deha popolazione sot- sporti, facevano acqua da tutte to il dominio nazista. le parti. Vero è, piuttosto, che i Cornelio Fabro ria del Partito socialdemocratico (Sopade), at- II mondo cancellato. L'atomica, tedeschi dell'Est sono stati tento agli aspetti relativi sia al confronto pohtico Il capitolo conclusivo ripercorre infine le vi- Pompei, la fine dell'uomo "spoliticizzati" da quarant'anni nell'emigrazione antinazista, sia all'analisi dei ca- cende dei dirigenti e dei gruppi socialdemocra- pp. 64, euro 6,50 di regime. Se la Germania rossa ratteri del regime hideriano, sia infine ai rappor- tici emigrati in Gran Bretagna durante la secon- che dà il titolo al libro è proba- ti instauratisi tra la direzione all'estero e i mili- da guerra mondiale e mette in luce i difficili rap- Via Stradivari, 7 - 20131 Milano bilmente in via di estinzione, al- tanti di base nel paese. Il volume si avvale non porti degli esponenti dell'esilio con la ricostitui- [email protected] l'Est - Berlino è l'eccezione che solo di un ampio e aggiornato apparato biblio- ta Spd negli anni di rifondazione dopo il crollo conferma la regola - non c'è Ufficio Stampa: Studio Melgrati grafico, ma anche di un approfondito spoglio di del regime nazista. 02 72.09.47.03 proprio più. • distribuzione: Dehoniana libri [email protected] N.5 10 Storia Cento milioni di cadaveri Una necessaria apologia di Piergiorgio Odifreddi di Angelo d'Orsi David E. Stannard rappresentano le popolazioni precolombiane come scarse, sel- Krzysztof Pomian terrogandosi sul rapporto storia/memoria, sul si- OLOCAUSTO AMERICANO vagge e incivili. Esse non appar- gnificato del fatto storico, sulla natura della com- LA CONQUISTA vero così ai primi conquistadores, CHE COS'È LA STORIA parazione, e così via, in un inventario ragionato, DEL Nuovo MONDO che oltre ad approfittare della ed. orig. 1999, trad. dal francese di Marco DiSarioa,n corché incompleto, di talune delle principali ed. orig. 1993, trad. dall'inglese loro ospitalità si stupirono della pp. 287, € 19,36, Bruno Mondadori, Milano 2002 questioni di teoria storiografica che dovrebbero bellezza della loro arte e della costituire la bussola di chiunque si disponga ad di Carla Malerba, ricchezza delle loro città: alcune P attraversare il gran mare del tempo con intenzio- pp. 455,32 ili, € 38,73, delle quali, come Tenochtitlàn o otrà a qualcuno sembrare superfluo e, ni ricognitive e ricostruttive. Bollati Boringhieri, Torino 2001 Cuzco, erano parecchie volte più anzi, terribilmente démodé, che vi sia an- Apprezzabile è, nell'indagine da filosofo della estese e popolate di Siviglia o cora, oggi, chi si interroghi sul significato del- storia (non in senso metafisico!), l'invito a tener L'agghiacciante libro di Londra. Quanto al numero di la storia: non delle res gestae, intendiamoci; conto della storicità del discorso sulla storia: af- David Stannard è un'ac- abitanti delle Americhe, esso si bensì dell'historia rerum gestarum. Personalmente frontare problemi di teoria storiografica senza corata orazione funebre in aggirava tra i cento e i centocin- ringrazio il cielo se ciò accade, anzi vorrei che lo si badare a chi li ha posti, e dove, e come, e quan- memoria delle vittime del più quanta milioni: una popolazione facesse con maggior costanza e, soprattutto, piut- do, significa appiattire l'analisi, perdendone la grande genocidio della storia superiore a quella dell'Europa tosto che da parte dei filosofi, da parte dei ricer- pienezza. La storiografia si è andata trasforman- dell'epoca, Russia compresa. catori, degh storici di mestiere, spesso troppo im- do nel corso dei millenni che ci separano da Ero- dell'umanità. Un genocidio Venti milioni di persone, sei vol- mersi nel vortice delle commesse editoriali e degh doto, e via via sono emerse le tematiche relative al peggiore di tutti quelli, già ter- te la popolazione dell'Inghilter- impegni accademici per fermarsi un attimo a chie- come fare storia. Teorico dei "marchi di stori- ribili, che il Novecento ha i- ra, vivevano nella sola valle del dersi: che cosa sto facendo, e - interrogativo an- cità" (ossia i segni che ci consentono di distin- scritto a sua vergogna messi in- Messico, e altrettante nell'Ame- cora più importante - come lo sto facendo? E guere un testo storico da un testo di invenzione), sieme: gli stermini, cioè, di ar- rica settentrionale. dunque da salutare con favore un hbro come que- Pomian sottolinea che "un abisso separa (...) il meni, filippini, zingari, ebrei, ti- Anche la diversità culturale e sto di Pomian, filosofo franco-polacco non estra- mondo in cui i marchi di storicità sono del tipo betani, vietnamiti, bengalesi, ti- hnguistica americana superava neo alla storia. E un hbro dal titolo dimesso e, in- 'ho visto' e 'l'ho sentito da una persona degna di moresi, cambogiani, curdi, tutsi, di gran lunga quella europea: sieme, pomposo. In realtà non di una ricerca fede che ha visto con i propri occhi ciò che ri- bosniaci e palestinesi. Un geno- basta pensare che un recente omogenea e specifica si tratta, bensì di una rac- porto' da quello in cui essi sono del tipo 'l'ho cidio che ha obliterato il novan- censimento dei popoli indiani colta di saggi scritti tra il 1975 e il 1998. constatato analizzando le fonti'". tacinque per cento della popola- zione dell'intero continente a- tuttora esistenti in Nord Ameri- Pur con le ripetizioni e le omissioni inevitabili A partire da considerazioni come questa, Po- ca ha registrato ottocento diver- in questo tipo di operazione, il risultato finale si mian si presenta nella linea di quella "apologia mericano, un numero imprecisa- se nazioni, la metà delle quali avvicina molto a un "vero" hbro, sia per l'arco della storia" che oggi più che mai appare una trin- to ma enorme di popolazioni, formalmente riconosciute dal non troppo esteso delle tematiche, sia per l'omo- cea necessaria non soltanto contro la profluvie di lingue e civiltà. governo degli Stati Uniti. La geneità dei loro svolgimenti. In breve, si tratta di menzogne da cui rischiamo di essere sommersi, La prima parte del libro di straordinaria varietà delle ci- un hbro in difesa della storia: non nel senso che ma anche contro un pernicioso scetticismo che Stannard cerca di ristabilire la viltà susseguitesi nell'America Pomian, ingenuamente, additi nella storia una pretende di additare nella storia un campo in cui verità dei fatti, in genere sotter- precolombiana si può apprezza- fonte di insegnamenti per il presente, un serba- ci si scambia opinioni, tutte lecite. La storia è in- rata dalle menzogne coloniali e re ancor oggi, nonostante i sac- toio di conoscenze in cui trovare per ogni situa- vece una pratica volta a ricostruire in modo cinematografiche che ancor oggi cheggi e le distruzioni, visitan- zione dell'oggi gli exempla cui rifarsi o da cui ri- "scientifico", con i limiti di una scienza che esatta do i musei dell'oro di Bogotà e fuggire. Egh compie un lavoro assai più utile, in- mai può essere, i fatti realmente accaduti. La Paz, o i siti archeologici ana- sazi deha Mesa Verde, olmechi f. di La Venta, zapotechi di Mon- ; - ffc, rj te Albàn, maya dello Yucatàn, A aztechi di Città del Messico, complemento di quello america- te, nel cristianesimo: non sor- però motivazioni uniformi. Gh ; nazca a sud di Lima, chimù di no, è un'altra storia. prendentemente, visto che già spagnoh e i portoghesi, interes- «T Chan-Chan e inca di Machu Quanto allo sterminio america- Ehe Wiesel, premio Nobel per la sati a sfruttare le ricchezze del- «r Picchu, per non citare che alcu- no, esso iniziò nel momento stes- pace nel 1986, aveva notato che l'America centrale e settentrio- ni dei più conosciuti. so deha scoperta del Nuovo "tutti gh assassini dell'Olocausto nale, considerarono gh indiani GODO MASSINO Mondo. Poche ore dopo aver erano cristiani, e il sistema nazi- come animali da lavoro da sfian- L a seconda parte del hbro di toccato terra nel 1492, Colombo sta non comparve dal nulla, ma care e rimpiazzare. Gh inglesi e FUOCO INESHNCUIBll£ Stannard costituisce l'atto di aveva già catturato sei nativi, dei ebbe profonde radici in una tra- gh statunitensi, intenzionati a (•RIMI K*<K».JURFWIL L OWY F TI TIMI VTIMLIII PMAOXJ accusa di un immaginario proces- quali scrisse che "dovrebbero es- dizione inseparabile dal passato occupare il territorio dell'Ameri- so a carico di spagnoli, portoghe- sere buoni schiavi e sarebbero fa- dell'Europa cristiana". Anche le ca settentrionale, videro invece si, inglesi e statunitensi di fronte cilmente divenuti cristiani". H ge- connessioni con il nazismo non gh indiani come un impedimen- «MUTE INNO» al tribunale della storia: un pro- nocidio vero e proprio sono sorprendenti, vi- to da rimuovere ed eliminare. Se cesso che, se celebrato, farebbe iniziò a Hispaniola nel sto che da un lato il nel primo caso il genocidio fu un GUIDO MASSINO retrocedere quelli di Norimberga 1494, con il secondo Mein Kampf modellò mezzo subordinato allo sfrutta- FUOCO INESTINGUIBILE e dell'Aia al ruolo di mere appen- viaggio "di scoperta": esplicitamente il suo mento, e permise ah'America dici. Le imputazioni riguardano nel giro di pochi mesi progetto sulla "fanati- Latina di mantenere una rappre- Franz Kafka, Jizchak Lòwy e il teatro yiddish polacco quattro secoh di ininterrotti mas- le malattie, i soldati, i ca intolleranza" che sentanza indiana consistente, sacri, perpetrati tra il 1494 e il preti e i cani da caccia caratterizza la storia per quanto repressa e sottosvi- ISBN 88-8319-671-6 €15,49 1891: cioè, tra la prima mattanza del "Portatore di Cri- della Chiesa cattolica, luppata, nel secondo caso la pu- BULZONI EDITORE spagnola a Santo Domingo (allo- sto" avevano ammaz- e dall'altro lato Hider lizia etnica fu invece un fine au- ra Hispaniola) e l'ultima statuni- zato cinquantamila espresse apertamente tonomo perseguito in maniera L'incontro con il teatro yiddish è uno tense a Wounded Knee. Il nume- "indiani", e in vent'an- la propria ammirazio- sistematica. degli episodi più significativi, e per ro di morti varia, a seconda delle ni gh otto milioni di ne per 1'" efficienza" Cinquecento anni dopo la molti versi ancora oscuri, nella vita stime, fra i settantacinque e i cen- abitanti dell'isola era- della campagna statu- conquista l'America porta il dell'autore della Metamorfosi. Que- to milioni: in altre parole, un no scomparsi. La pestilenza euro- nitense di sterminio contro gh in- nome di un italiano, parla tre sto libro ricostruisce in tutto il suo fa- quarto della popolazione mon- pea, letterale e metaforica, travol- diani, considerandola una sorta lingue europee e adora una di- scino i giorni che, fra il 1911 e il diale dell'epoca. se successivamente Cuba, i Carai- di anticipazione deha propria so- vinità mediorientale. Le lingue 1912, portarono Kakfa alla scoperta Naturalmente questi numeri bi, il Messico, il Perù, il Brasile, il luzione finale. e le religioni indigene sono della dimensione ignota e irripetibile tengono conto soltanto delle vit- Venezuela, la Florida, la Virginia, Più precisamente, Stannard scomparse, il novantacinque dell'ebraismo orientale e a precisare time "indigene" e dovrebbero la Georgia, il New England, il identifica nel dogmatismo della per cento degh indiani è stato definitivamente la propria identità di essere integrati dai numeri delle Massachusetts, il Colorado e la rivelazione bibhca, nel delirio annientato e il novantacinque ebreo e di scrittore. Sullo sfondo vittime "importate" dal com- California: una via Crucis in cui della predilezione divina, nel per cento delle ricchezze del della "fredda Praga" e dell'"ardente mercio degh schiavi, che fiorì già furono usati tutti quei mezzi di razzismo deha superiorità euro- continente è stato depredato. Varsavia" rievoca l'epopea dolente a partire dal 1517. Fra i trenta e sterminio di massa, dai campi di pea, nel fanatismo dell'evange- Ma le due anime della conqui- e picaresca del primo teatro yiddish i sessanta milioni di negri mori- concentramento ai trasferimenti lizzazione, nel disprezzo della sta hanno condizionato diver- e dei suoi indimenticabili interpreti. rono infatti nelle marce forzate forzati di popolazioni, che in ge- natura e nell'orrore deha sessua- samente la storia del continen- E soprattutto fa finalmente luce sulla verso la costa occidentale dell'A- nere si pensa siano stati monopo- lità le radici cristiane di un'ideo- te. In accordo con la dottrina figura enigmatica di Jizchak Lòwy, frica, nei campi di concentra- lio di Hitler e Stalin. logia che concepì e perseguì la Monroe, oggi "l'America è de- divenuta col tempo "più una cifra mento noti come baracoons, a conquista, lo sfruttamento e la gh americani": cioè degh Stati simbolica che un'esistenza reale" bordo delle galere e nel processo Nella terza e conclusiva parte devastazione dei territori "sel- Uniti, che insieme all'Europa (Claudio Magris), l'attore noto an- di "acclimatazione" nelle Ameri- del hbro, Stannard va alla ri- vaggi" d'oltreoceano da un lato, urlano reclamando vendetta che come Jacques Levi, che fu per che, mentre una buona parte dei cerca delle ragioni che hanno e la conversione forzata, la schia- per il terrorismo, ma non chie- Kafka un "amico indispensabile" e di dieci o quindici milioni di so- portato spagnoh, portoghesi, in- vizzazione e il massacro dei loro dono perdono per il genocidio cui sono qui, per la prima volta, pub- pravvissuti perirono di stenti du- glesi e statunitensi al macello dei "impudichi" abitanti dall'altro. neppure sottovoce. • blicati gli scritti. rante il lavoro forzato. Ma popoh americani. Queste ragioni Il genocidio americano, indi- D'olocausto africano", tragico sono identificate, sostanzialmen- stinto e generalizzato, non ebbe [email protected]

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La vita quotidiana dei filosofi greci (Sellerio, 2000; cfr. "L'Indice", 2000, n. 10), aiuta- no a comprendere quale sia il tallone d'Achille della retorica democratica, il fatto cioè che il strutture antropologi- che" su cui poggia la memoria di otto anni dopo, del montaggio di Solaris (vuoi ved
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