Società friulana Dicembre 2021 di archeologia Bollettino n. 2 – Anno XXV – Dicembre 2021 – ISSN 1828-2121 Autorizz. Trib. di Udine n. 8 del 3.04.1997 Sped. in abb. Comma 20 lettera C art. 2 legge 662/96 Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46, art. 1, comma 2, DCB Udine Fig. 9 - Basilica di S. Canzian d'Isonzo: ricostruzione del pavimento musivo secondo Mirabella-Roberti Visibile nel Sono interrati giardino della canonica Pianta della basilica paleocristiana di San Canzian d'Isonzo (dal saggio di Sergio Tavano edito nel volume I Santi Canziani, CCM 2007) e fotografie dei mosaici esposti nell'antiquarium realizzate da D. Dreos per la tesi di specializzazione di A. Gargiulo. 1 Società friulana di archeologia Dicembre 2021 LA GENTE MORMORA… Parliamo di strade, marciapiedi, parcheggi. TRAVERSA IL FORO DI AQUILEIA, che Appunto. Quanto pesa in tutto ciò l’arche- è uno scandalo, oltre che un biglietto da visita ologia? controproducente per un centro che si dichiara e A giudicare dai casi di Aquileia e di San Canzian vuole essere turistico. non molto. Ma procediamo con ordine. Il comunicato cui abbiamo fatto cenno eviden- Ad Aquileia nell’ormai lontano 2016, accoglien- zia anche come il nuovo percorso comporti una do appieno un’idea di Carmelo Contin, la Società rimodulazione del piano regolatore, con una friulana di archeologia promosse una raccolta di tempistica certo non breve. Ma soprattutto la firme per far togliere la strada che attraversa il modalità scelta prescinde totalmente da qualsiasi foro romano di Aquileia. Le firme furono, poi, parere e/o coinvolgimento delle strutture poli- consegnate al sindaco di Aquileia, che ci accol- tiche e istituzionali locali e sorvola bellamente se amabilmente, mentre un suo assessore ci disse sull’opinione pubblica. che i tempi non erano maturi (“nondum matura Quando, probabilmente nel VI secolo d. C., est” come la proverbiale uva). Altra copia inviata l’abbandono del foro come area con funzioni alla presidente della giunta regionale, Deborah pubbliche lo rese in uno stato di abbandono, la Serracchiani, non ottenne alcuna risposta: di ciò principale strada che da nord veniva verso Aqui- ci siamo lamentati e credo che molti non l’ab- leia l’attraversò per la prima volta, dopo che per biano dimenticato nel segreto dell’urna. La terza oltre settecento anni il traffico era stato deviato a copia, consegnata personalmente al capo di gabi- est e a ovest di esso. Quando negli anni Ottanta netto del ministro Franceschini, ottenne un plau- del secolo scorso, dopo un lungo processo deci- so dallo stesso ministro – che abbiamo pubblica- sionale, le case poste ai suoi lati, erette a partire to in un numero precedente di questo bollettino dall’inizio dell’Ottocento a ovest e dall’inizio del - e una raccomandazione di questi alla Regione Novecento a est, furono demolite, apparve in perché la questione fosse risolta. tutta la sua incongruità la presenza del tracciato Ora, la strada è sempre lì, ove forse potrebbe ri- viario. La nostrana “via del foro imperiale” non manere nei tempi dei tempi. Pare sia in avanzata serviva come nella Roma nel periodo fascista per fase di progettazione una costosissima variante a le manifestazioni militari, ma era funzionale alle est del centro storico, ma… la gente mormora. In truppe carreggiate di turisti diretti alla spiaggia. Aquileia un Comitato beni comuni ha diffuso un Fino a quando? ampio volantino in cui enumera i motivi che, a * * * suo avviso, ostano alla realizzazione della strada Cambiamo orizzonte, anche se di poco. nell’area indicata. In un momento di profonda A San Canzian d’Isonzo l’amministrazione co- crisi delle tradizionali strutture di partito, capa- munale decide di rifare la pavimentazione del- ci di intercettare e di orientare gli umori della la strada dinanzi alla parrocchiale e comprende popolazione, è assai sintomatico che emergano nel suo intervento anche l’area in cui fu scavata e questi gruppi. É chiaro che se una strada deve es- individuata negli anni Sessanta del secolo scorso sere realizzata ex novo (ma non ci sono altre solu- la basilica paleocristiana che accolse i corpi dei zioni? Un’ipotesi occidentale è assolutamente da santi Canziani e i pellegrini che andavano a vene- scartare?) dovrà per forza occupare terreni agri- rarli. Corpi che in parte furono asportati. Forse coli. Tuttavia la cosa più preoccupante è l’ipo- già a Grado quando lì si rifugiò la struttura eccle- tesi – non tanto campata in aria – che la strada siastica aquileiese dopo la venuta dei Longobar- che attraversa il foro rimanga bellamente al suo di? In seguito certo per volontà della medesima posto. E allora? Bisogna cambiare tutto perché chiesa aquileiese all’inizio del XIV secolo la tom- tutto rimanga come prima? ba fu riaperta: probabilmente allora fu tolta solo una pars pro toto per portarla ad Aquileia, nella Come cinque anni fa sosteniamo con forza la basilica patriarcale, ma questo determinò l’inar- necessità di ABOLIRE LA STRADA CHE AT- restabile declino del piccolo centro isontino. 2 Società friulana Dicembre 2021 di archeologia Il progetto di riqualificazione dell’area, presen- zata a far sentire la propria opinione, non solo in tato dall’amministrazione comunale ai cittadini quanto libera associazione di cittadini-elettori. forse troppo tardivamente, ha suscitato non di Risalta la necessità di presentare diversamente, meno parecchie osservazioni critiche. Anche qui per una fruizione pubblica, il frammento di pavi- … la gente mormora. mento musivo che è stato lasciato allora in vista e che si trova nell’area di proprietà parrocchiale. Alcune persone hanno proposto di rimettere in É necessario restaurarlo, valorizzarlo e propor- luce i mosaici della basilica, ma gran parte di lo meglio ai visitatori. L’amministrazione locale essi furono strappati e si trovano ora nel piccolo parla di sviluppo turistico, e fa bene. Ma quale antiquario. Alla luce di numerose esperienze, la sviluppo ci può essere per una piccola chiesa di proposta di lasciarli in vista (all’aperto) entro ca- campagna se non si fa niente per farne compren- vità richiuse da un vetro non sembra praticabile. dere il valore e il significato? Occorre che tutti Quei pochi che non sono stati asportati potreb- gli enti interessati, non solo Comune e Parroc- bero essere sostituiti da copie moderne, poste in chia con la collaborazione della SFA, ma tramite superficie. La discussione richiede competenze il coinvolgimento della Società per la conserva- tecniche che non sono alla portata di tutti, ma zione della basilica di Aquileia, l’Arcidiocesi, la va evidenziato positivamente l’amore di molti Regione, provvedano alla redazione di un grande per la propria terra e per quanto essa custodisce. progetto di sviluppo archeologico della località. La proposta di istituire un tavolo di confronto, Innanzitutto migliorando e qualificando il picco- avanzata forse troppo velocemente e senza riflet- lo antiquario. Poi trasformando la chiesa di San tere molto, dalla stessa amministrazione, è stata Proto, che crediamo essere stato il primo luogo sostanzialmente ritirata, nonostante reiterate ri- di sepoltura dei santi, in un rinnovato centro di chieste da parte della SFA odv in tal senso. La divulgazione della figura e della memoria dei san- SFA da tempo ha cercato di tener desto l’inte- ti, in una prospettiva ultraregionale, ad esempio resse per San Canzian. Il 12 aprile 2010 con nota facendo comprendere l’ampiezza del loro culto, scritta propose alla Soprintendenza competente che coinvolse non solo la Slovenia, ma anche al- di adottare il sito archeologico: la proposta fu ac- tre regioni. Se non ora, quando? colta positivamente dalla medesima Soprinten- Tutto ciò entro un panorama archeologico spes- denza con nota del 29 luglio 2010 prot. n. 5157, so intuito, ma mai sistematicamente indagato e indirizzata anche alla Parrocchia e al Comune. valorizzato. Pertanto la medesima SFA è totalmente autoriz- Maurizio Buora 3 Società friulana di archeologia Dicembre 2021 Egregio sig. Sindaco Claudio Fratta Comune di San Canzian d’Isonzo largo G. Garibaldi 37 - Pieris 34075 San Canzian d'Isonzo (GO [email protected] Rev.mo parroco don Francesco Fragiacomo Parrocchia dei Santi Canziani Martiri Piazza Ss.Martiri, 15 34075 San Canzian D'Isonzo [email protected] Oggetto: invio proposta progettuale valorizzazione siti archeologici e storico-culturali di San Canzian d’Isonzo. Come anticipato durante l’incontro di martedì 19 ottobre u.s., si inoltra alle SS.VV. la proposta in oggetto. Nel sottolineare ancora una volta la disponibilità di questa Associazione a partecipare all’istituzione di un tavolo di lavoro per una programmazione strutturata, condivisa e partecipata delle attività volte allo studio, alla promozione e alla valorizzazione del sito di San Canzian d’Isonzo, porgiamo i nostri più cordiali saluti. Udine, 5 novembre 2021 Il presidente (prof. Maurizio Buora) La coordinatrice della Sezione isontina (dott.ssa Desirée Dreos) _______________________________________________________________________________________________ Società Friulana di Archeologia odv Sede o: TORRE DI PORTA VILLALTA – Via Micesio, 2 – 33100 UDINE Tel./Fax 0432.26560 URL: http:// www.archeofriuli.it Email: [email protected] C.F. 94027520306 4 Società friulana Dicembre 2021 di archeologia Egregio sig. Sindaco Claudio Fratta Obiettivi a breve termine: Comune di San Canzian d’Isonzo - istituzione di un tavolo tecnico di lavoro permanente in cui possano venir dibattuti i temi largo G. Garibaldi 37 - Pieris sulla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di San Canzian e territorio co- 34075 San Canzian d'Isonzo (GO munale con una rappresentanza di istituzioni, tecnici e cittadini (per accogliere in parte le [email protected] istanze presentate dal comitato spontaneo di cittadine per la salvaguardia dell’area di scavo della parrocchiale); Rev.mo parroco don Francesco Fragiacomo - valutazione della possibilità di avviare la procedura per Paavrerroec clh’aiau tdoeri iSzaznatzii Coannez iaaln ir eMsatartuirrio del mosaico visibile presso l’area antistante la canonica di San Canzian Pdia’Izszoan Szso.M ea vrtairlio, r1i5z - zazione dello stesso attraverso incontri, conferenze e realizzazion3e4 d07i 5m Saatne rCiaanlez iadniv Du'lIsgoantizvoo aggiornato; [email protected] - identificazione della procedura idonea ad ottenere le autorizzazioni necessarie alla prosecu - zione dell’indagine georadar come da progetto approvato dal direttivo SFA; Oggetto: invio proposta progettuale valorizzazione siti archeologici e storico-culturali di San Canzian - verifica della possibilità di apertura dell’antiquarium. d’Isonzo. Obiettivi a medio e lungo termine: - valorizzazione dei sarcofagi e delle iscrizioni all’esterno della parrocchiale; Come anticipato durante l’incontro di martedì 19 ottobre u.s., si inoltra alle SS.VV. la - monitoraggio dello stato dei lavori della copertura di San Proto; proposta in oggetto. - richiesta delle relazioni finali sugli scavi della parrocchiale eseguiti da Luca Villa per proce- Nel sottolineare ancora una volta la disponibilità di questa Associazione a partecipare adlle’irseti taudz iuonne a gdgi iuonr ntaavmoelon tdoi ldaevlolrao c apretre ullnoan ipsrtoicgara dmeml saiztioo nee d setlr muttautreartiaa,l ec otunrdiisvtisicao e- dpiavrutelgcaiptaivtao ; - daegllgei oarttnivaimtàe vnotlote d aelllola s tcuadritoe,l laollnai pstriocma oazniocnhee ep earll aS avnal oPrrizoztaoz ieo nvea ldoerli zsiztaoz dioi nSaen d Ceai nszuiaoni sdc’Iasvoin;zo, - p aocrcgeiasmsoo d i anlo ssittroi p wiùe cbo rddeial liC saolmutui.n e a tutte le pubblicazioni scientifiche riguardanti i siti ar- cheolo gici qui presenti (che può prevedere anche il recupero di tutte le tesi di laurea sul territoUridoin);e, 5 novembre 2021 - la pres a in considerazione delle testimonianze di don Zorzin, padre Timoteo e don Falzari sulle s c o Ipl perretesi ddeenllt’ee p oca come punto di partenza per le indagini future; - u n u(pltroerf.i oMraeu croizniot rBoulolora d) e i d o c u m e n t i a l l a l u c e d e l l a n u Loav cao coardtainloatgraiczeio dneell ad Seellz’iaornceh iisvoinot ipnaar - r o c c h i a l e ; (dott.ssa Desirée Dreos) - la valutazione ipotesi di un recupero integrale di tutta la documentazione di scavo degli anni del prof. Mirabella in possesso probabilmente del prof. Tavano (es. Diari di scavo come quelli pubblicati nel 2005); - ricerca della sinergia con Aquileia con proposta di istituire un biglietto cumulativo per la visita ai beni archeologici di entrambe le realtà territoriali. - verifica del luogo di conservazione dei reperti ritrovati a San proto e vicino alla parrocchiale negli scavi recenti e verifica del luogo di conservazione degli intonaci e dei reperti ritrovati negli scavi del prof. Mirabella; - verifica della presenza dei reperti degli scavi di San Canzian d’Isonzo presso il laboratorio di restauro del museo di Aquileia. _______________________________________________________________________________________________ Società Friulana di Archeologia odv Sede o: TORRE DI PORTA VILLALTA – Via Micesio, 2 – 33100 UDINE Tel./Fax 0432.26560 URL: http:// www.archeofriuli.it Email: [email protected] C.F. 94027520306 5 Società friulana di archeologia Dicembre 2021 IL SITO ARCHEOLOGICO DI SAN CANZIAN D’ISONZO. “UNA VALORIZZAZIONE INCOMPIUTA” Il sito archeologico di San Canzian, antica In questo contesto alla SFA va dato merito per “Aquas Gradatas” è noto al mondo accademi- aver in questi ultimi 3 lustri tenuta costantemen- co europeo (e non solo) come un sito archeologi- te accesa l’attenzione delle istituzioni sul valore co di evidente valore, inoltre pur essendo stato a del luogo. più riprese oggetto di studio archeologico (cito il Le istituzioni locali (Soprintendenza, Comune e Parrocchia) si sono attivate a più ripre- se, ma in maniera di- scontinua senza una visione strategica a lungo termine per la valorizzazione del sito. A questo punto è evi- dente che nonostante la buona volontà un piccolo comune come quello di San Canzian e la sua parrocchia da soli non possono ge- stire la valorizzazione di un luogo così im- portante. Tanto meno può dar risposta a questo stato di cose una associazione di Scavi vicino alla chiesa parrocchiale. volontariato che non ha titolo per intervenire più importante a cura del prof. Mirabella Roberti direttamente, ma solo il dovere di segnalare, fo- negli anni ‘60 del Novecento); non da ultimo è calizzare il problema. stato oggetto di attenzione da parte delle Società A questo punto andrebbe riproposta come fatto Friulana di Archeologia odv con i suoi soci lo- più volte in passato la seguente risoluzione. cali. Nondimeno ad oggi purtroppo dobbiamo Essendo l’area di San Canzian fortemente colle- constatare che non è stato ancora valorizzato gata come appendice storica, religiosa e ambien- adeguatamente in modo da renderlo fruibile agli tale ad Aquileia e a Grado, (come da noi SFA sot- studiosi ed ai più. tolineato a più riprese) la sua valorizzazione deve Cito alcuni elementi che andrebbero valorizzati: realizzarsi in concerto con le località limitrofe. Gli scavi archeologici che hanno messo in luce i Due soggetti se coinvolti oltre alle istituzioni vari edifici in sovrapposizione presso l’area par- locali potrebbero realizzare quanto auspicato: la rocchiale non sono visibili in quanto ricoperti, la Fondazione Aquileia e la Società per la Conser- chiesa di San Proto si trova in stato di precarietà, vazione della Basilica di Aquileia ovviamente in lo stesso per la chiesetta di Santo Spirito; le va- concerto con la Soprintendenza, la Regione e la rie ville rustiche sparse sul territorio non sono Curia di Gorizia. ancora state completamente oggetto di studio. Tutto questo sulla base di un progetto generale di L’antiquarium locale viene aperto di volta in vol- valorizzazione con i relativi interventi coerenti ta dai volontari della parrocchia su richiesta. Per ad esso. renderlo fruibile al pubblico andrebbe completa- 9 Novembre 2021 to l’iter formale istitutivo per renderlo visitabile con regolarità. Edo Rosin 6 Società friulana Dicembre 2021 di archeologia HEMIUNU IL VISIR DI CHEOPE Alla costruzione della grande piramide eretta oltre che delle squadre di operai, rappresentaro- a Giza per re Cheope (2589 a.C. – 2566 no un’impresa altrettanto impressionante che la a.C.) l’Egitto si era preparato durante il regno di costruzione della stessa piramide. Snefru attraverso la costruzione, in rapida suc- A capo del progetto del re vi era un solo uomo: cessione, di ben tre piramidi, ma l’altezza (146,59 Hemiunu. All’inizio della quarta dinastia, quasi metri) ed il volume (2.583,283 metri cubi) della tutti i funzionari di rango elevato apparteneva- piramide che Cheope volle per sé hanno rappre- no alla famiglia reale ed Hemiunu non faceva sentato una sfida senza precedenti. Infatti sembra eccezione. Egli era molto probabilmente il figlio che nel progetto originario fossero ricomprese del principe Nefermaat, e quindi nipote del non- anche le piramidi satelliti per le regine, le fosse no Snefru e dello zio Cheope. La sua posizione per le barche e gli ordinati cimiteri di mastabe a corte deve certamente avergli aperto tutte le che circondano la piramide. opportunità per una rapida carriera. Ma Hemiu- Già nell’Antico Regno, l’epoca della grande pi- nu doveva indubbiamente aver posseduto anche ramide, l’Egitto era una civiltà caratterizzata da delle innate abilità dato che la sua ascesa nei ran- grandi monumenti e da una burocrazia onnipre- ghi dell’amministrazione fu degna di nota anche sente. La pura logistica delle operazioni – prov- per un familiare vicino al re. vedere e organizzare la forza lavoro, alloggiarla La sua carriera si riflette bene nella sua sepoltura. nella “città delle piramidi”; la gestione delle cave L’enorme mastaba G4000 a Giza, appartenente e il trasporto dei blocchi di pietra; la costruzione al principe Hemiunu, venne scoperta nel marzo e la manutenzione delle rampe; la distribuzione 1912 da una spedizione guidata dal prof. Her- dei geometri, degli architetti e dei supervisori, mann Junker. Le dimensioni originali alla base La Grande Piramide di Cheope a Giza. 7 Società friulana di archeologia Dicembre 2021 erano di 47 x 21,45 metri, ma successivi amplia- lavori di simile superlativa qualità. Purtroppo i menti, realizzati per corrispondere alla crescente rilievi della cappella vennero in gran parte strap- importanza a corte di Hemiunu, ne portarono le pati in epoche successive per ottenerne calce. Per dimensioni a 53,2 x 26,77 metri, facendo sì che fortuna numerosi frammenti della decorazione divenisse la seconda mastaba più grande nel c.d. sono stati ritrovati poco sud della mastaba di He- “campo occidentale”, il cimitero adiacente alla miunu, dove erano stati portati per essere fram- Grande piramide dove furono sepolti gli alti fun- mentati e trasformati, appunto, in calce, ma che zionari della corte reale di Cheope. furono per nostra fortuna dimenticati. Alcuni frammenti conservano il nome del princi- pe e parte dei suoi titoli, parte di una lista di of- ferte e di una scena con Hemiunu seduto davanti ad una tavola piena di offerte. Uno dei rilievi ne mostra i lineamenti, naso aquilino, mento arro- tondato e mascella forte, che suggeriscono una combinazione di fiducia in se stesso e una forte determinazione. La perfezione dei rilievi della cappella di He- miunu dovette essere ammirata per molto tem- po, come dimostra il fatto che alcuni frammenti recano la quadrettatura di linee rosse che veniva utilizzata dagli artigiani per copiare le figure che intendevano riprodurre in seguito su altri monu- menti. Quando la statua di Hemiunu, oggi conservata assieme a parte dei rilievi sopravvissuti al Roe- mer- und Pelizaeus-Museum (RPM) di Hilde- sheim (inv. n. 1962), venne ritrovata da Junker chiusa nel “serdab”, essa era in gran parte intat- ta. Faceva eccezione il volto che era stato mala- mente danneggiato attorno agli occhi ed al naso, apparentemente da ladri che avevano prelevato gli intarsi degli occhi. La statua venne in seguito La Statua di Hemiunu al Roemer- und Pelizaeus-Museum restaurata utilizzando i frammenti ritrovati nella (RPM) di Hildesheimeim (Inv. nr. 1962). sabbia che riempiva la camera del “serdab”. La cappella realizzata all’interno della struttura Mentre la vivacità originale degli occhi, proba- di superfice aveva una forma peculiare, un corri- bilmente in cristallo di rocca rivestiti in oro come doio che corre per quasi tutta la lunghezza della d’uso in quel periodo per le statue di personaggi mastaba, costruito all’interno di un ampliamento importanti, non poté essere replicata, venne re- del nucleo e nel quale erano presenti due nicchie cuperata la forma generale del volto e dei line- con falsa porte, ciascuna con dietro un “serdab”, amenti basandosi anche sulle immagini presenti la camera chiusa in cui venivano conservate le nei frammenti di rilievo. Tracce di colore notate statue del defunto. La nicchia sud era chiaramen- da Junker indicano che la statua in origine era te il fulcro di culto principale. In corrispondenza integralmente dipinta. a questa si trovava l’ingresso al corridoio, fron- Seduto inusualmente molto in avanti su di un teggiato da due camere esterne realizzate in mat- ampio sedile a blocco, Hemiunu indossa un gon- toni. Il “serdab” della nicchia a nord conteneva la nellino chiuso in vita da un raro tipo di nodo. statua oggi a Hildesheim. Le sue mani sono appoggiate sulle ginocchia, la La cappella di Hemiunu è tra le poche che pre- mano destra a pugno tiene un oggetto cilindrico, sentano una decorazione che va oltre le semplici che si ritiene costituisse una prerogativa dei per- stele lastra che sono tipiche delle mastabe dell’e- sonaggi di rilievo nell’amministrazione, la mano poca di Cheope e solo tre o quattro cappelle sinistra è invece appoggiata sulla gamba con il nell’intera area di sepoltura di Giza mostrano palmo rivolto verso il basso. La testa, coperta da 8 Società friulana Dicembre 2021 di archeologia una sorta di calotta, appare alquanto piccola ri- del sovrano, ma anche a quanti potevano vantare spetto al corpo. una discendenza da un re precedente, come nel Alcuni particolari sono attentamente riprodotti: caso di Hemiunu che, tramite suo padre Nefer- la cuticola delle unghie, le pieghe nelle articola- maat era nipote di Snefru. zioni delle dita e le grinze sul lato inferiore delle Tra i numerosissimi incarichi in ambito religio- dita della mano sinistra tenuta di piatto, le pie- so quello di Sommo sacerdote del dio Thoth era ghe della carne e perfino l’ombelico. Degno di particolarmente appropriato dal momento che nota - in realtà non si può non notare - è il gras- Thoth era il dio della sapienza e della scrittura, so che circonda le sue forme. La muscolatura è requisiti essenziali per un burocrate egizio ai ver- modellata al minimo come se si volesse mostrare tici dell’amministrazione. Possiamo anche avere che essa era debole e sommersa dal peso della un’impressione fugace di un interesse più perso- carne. Visti di fronte il grosso petto cadente, il nale di Hemiunu nel suo inusuale titolo di Diret- torace, il pesante ventre e l’ombelico incassato, tore della Musica del Sud e del Nord. sono veramente impressionanti. Lateralmente, Ma non vi è dubbio che i suoi incarichi princi- l’effetto di queste caratteristiche risulta ancor pali, quelli che giustificavano la sua ecceziona- più esaltato, dato che le pieghe della carne ca- le preminenza, fossero quello di Visir (ovvero la dente visibili sul ventre continuano sui lati del massima autorità nel paese dopo il sovrano), di corpo, come si può notare nelle persone obese o Sovrintendente degli scribi reali (in altre paro- di età avanzata. le Hemiunu era a capo dell’amministrazione del C’è però una ragione dietro a questa insolita regno) e di Sovrintendente di tutti i progetti di rappresentazione in un periodo in cui le statue costruzione del re. tendevano ad una bellezza ideale, con uomini dai La progettazione della grande piramide, e le corpi giovanili, snelli e vigorosi, anche se proba- conseguenti preparazioni dell’area, costruzione bilmente non sempre corrispondenti alla realtà delle rampe e delle altre infrastrutture nonché fisica del soggetto rappresentato. In un paese ovviamente la costruzione della piramide stes- dove la maggioranza della popolazione soprav- sa, richiesero nell’insieme circa venti anni, ed è viveva al limite della sussistenza, essere grassi era perciò possibile che Hemiunu abbia seguito il un segno di ricchezza e di vita privilegiata, dal progetto dall’inizio alla fine durante dedican- momento che dimostrava la possibilità di indul- dogli tutta la sua vita e che per tutto lo stesso gere nei piaceri, di mangiare più di quanto era periodo abbia coordinato l’enorme massa di atti- strettamente necessario e di evitare il duro lavoro vità amministrative necessarie alla realizzazione manuale. dell’opera. Le iscrizioni alla base della sua statua, incise e La soddisfazione del sovrano per il suo eccezio- riempite con paste colorate una modalità propria nale monumento funerario, l’unica tra le sette solo di questa statua e di pochi altri contesti, e meraviglie del mondo antico ad essere sopravvis- quelle provenienti dai rilievi della mastaba, mo- suta, si rispecchia nella colossale tomba di He- strano chiaramente come egli fosse uno degli in- miunu, nella sua eccezionale decorazione e nella dividui più importanti del regno. Vale la pena di sua statua, considerato che le tombe erano dona- citare i titoli che gli sono attribuiti: membro dell’ te dal sovrano ai familiari ed ai funzionari secon- “élite”, alto ufficiale, visir, portatore del sigillo del do la loro importanza e vicinanza al re. La qualità re, attendente di Necken e portavoce degli abi- dei rilievi e della statua dimostrano che furono tanti di Pe, sacerdote di Bastet, sacerdote di She- probabilmente anch’essi opera degli artigiani che smetet, sacerdote dell’ariete di Mendes, custode lavoravano nei laboratori reali, ovvero di quanto del toro Apis, custode del toro bianco, colui che di meglio era disponibile all’epoca. il suo signore ama, anziano del palazzo, alto sa- Sembra così giusto, nel guardare alla mole del- cerdote di Toth, cortigiano, sovrintendente degli la Grande Piramide di Giza ricordare, accanto scritti reali, sacerdote della dea pantera, direttore a Cheope, il potente sovrano per la quale venne della musica del Sud e del Nord, sovrintendente costruita, anche Hemiunu, colui che si ritiene di tutti i progetti delle costruzioni del re, figlio abbia dedicato alla sua realizzazione buona parte del re del suo stesso corpo. della sua esistenza e delle sue, certamente non Il titolo di “figlio del re del suo stesso corpo” si trascurabili, capacità. applica solitamente ad un discendente diretto Marina Celegon 9 Società friulana di archeologia Dicembre 2021 TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO, IL TEATRO DI SHAKESPEARE WILLIAM O GUGLIELMO? QUESTO IL DILEMMA Nel maggio di quest’anno si sono conclusi gli vita, sui propri difetti e virtù”. incontri “on line” su Shakespeare, uomo e Il secondo appuntamento è stato dedicato alle drammaturgo. Concentrare in tre ore una straor- caratteristiche della struttura esterna e interna dinaria energia creativa e la vastità enorme del del Globe Theater di Londra, allo spazio sceni- registro linguistico e stilistico, entro i controllati co e a quello del pubblico, ai materiali usati per confini di una vita ordinaria e all’apparenza nor- la costruzione originaria, alla sua storia e all’uso male, ha richiesto ponderate e significative scelte attuale. Il teatro in cui Shakespeare ha lavorato di contenuti e immagini. É stata e, lo è ancora, come attore e regista è testimone della rivalsa un’intrigante avventura, quella intrapresa da dell’arte drammaturgica, come impatto sociale, molti, negli oltre 400 dopo un Medioevo anni dalla sua morte, senza edifici teatrali. per svelare il miste- Anche la peculiarità rioso enigma, che per- della messa in scena mane attorno alla sua shakespeariana è stata vera identità, quasi il argomento di questo fato volesse riserva- incontro, attraverso re al grande autore lo un’attenta analisi del- stesso destino, asse- le strategie più usate gnato ad Omero: nelle commedie, nelle Per entrare nel detta- tragedie e nei drammi glio, i contenuti del storici. L’uso di trave- primo incontro han- stimenti, gli scambi di no toccato il segreto identità, le finte mor- della modernità delle ti, le fughe sognanti sue opere, sofferman- dalla realtà, l’intreccio dosi sull’universalità di più storie in un’u- dei temi trattati, sul nica opera, la tecnica carattere, molte volte del teatro nel teatro amorale, dei suoi per- rendono la sua dram- sonaggi e sulla loro maturgia unica e mai umanità, sul linguag- Ritratto di Shakespeare. scontata. Il Bardo di gio limpido e ricco di Stratford (appellativo giochi di parole e figure retoriche, che evoca im- a lui assegnato quale poeta che esalta le aspira- magini semplici, ma rappresentative della com- zioni e le tradizioni del suo popolo) usa quest’ul- plessità dell’animo umano. Amore, invidia, gelo- timo espediente per svelare la magia e l’illusione sia, dolori strazianti si alternano in storie entrate del teatro, facendo cadere la quarta parete e cre- nell’immaginario collettivo. ando un unico pubblico, fatto di attori e spetta- Sulla scena attori di talento che senza effetti spe- tori. Pensiamo al “Sogno di una notte di mezza ciali, attraverso i gesti, la mimica e alcune tec- estate” quando Teseo per festeggiare le proprie niche particolari fanno immergere lo spettatore nozze chiama degli artigiani-teatranti. Oppure in realtà storiche e atmosfere mitologiche e ma- ad Amleto che usa il teatro a corte, per mettere giche: mito e fiaba si intrecciano con la quoti- in scena, freddamente, l’assassinio del padre e ac- dianità per rasserenare gli animi. E poi la forza cettarne lo strazio, mediante l’azione dell’attore. delle parole… un solo attore in scena è in grado Da gran conoscitore dell’animo umano, vuo- di creare un intero esercito. le creare personaggi credibili, perciò dà consi- Ci si chiede: “Che cos’è il teatro per Shakespea- stenza di realtà anche alla donna, che non sale re?” “É un’arte frivola, ma utile. É finzione non fisicamente sul palco, perché il teatro è finzione ha niente di sacro. Lo spettatore gioisce e pati- condivisa e se in scena il povero può essere re, sce come l’eroe sulla scena e si interroga sulla sua l’uomo può essere donna. Ciò per sottostare ai 10