habitus environmental humanities 3 © 2020 DeriveApprodi I edizione: gennaio 2020 P.zza Regina Margherita 27, 00198 Roma tel 06 85358977 fax 06 97251992 [email protected] www.deriveapprodi.org Progetto grafico: Andrea Wöhr ISBN 978-88-6548- Enzo Scandurra, Ilaria Agostini, Giovanni Attili Biosfera, l’ambiente che abitiamo Crisi climatica e neoliberismo Questo libro riprende e aggiorna alcune tematiche che ho svolto per oltre quarant’anni nel corso di lezioni di «Sviluppo Sostenibile per l’Ambiente e il Territorio» presso la Facoltà di Ingegneria di Roma. Il tema centrale è quello delle leggi natu- rali che hanno permesso la nascita, lo sviluppo e l’attuale equi- librio della Biosfera; l’ecosistema complesso nel quale vivia- mo, che rappresenta il luogo singolare nell’Universo, a noi noto, dove è nata e si è sviluppata la vita. Gli eventi climatici del 2019, l’estate più calda che si ricordi a memoria d’uomo, fanno presagire che l’equilibrio di questo ecosistema (e con esso la vita) è fortemente a rischio. Altre parti sono dedicate a come si è sviluppato nel corso degli anni il dibattito globale sul tema dell’ambiente e alle false narrazioni che ancora oggi vengono raccontate dal pen- siero neoliberista. Seguono i saggi di Agostini e Attili. Quello di Ilaria Agosti- ni riguarda la critica al Gigantismo e alle sue devastazioni in tema di città e ambiente. Quello di Giovanni Attili si concen- tra anch’esso sulla critica di un’attività emergente, quella del turismo di massa, ritenuto da molte città produttore di svilup- po e ricchezza malgrado i disastri che provoca. Conclude il libro il mio saggio Non c’è più tempo, sul cam- biamento necessario dell’attuale modello di sviluppo per scongiurare l’apocalisse climatica. Enzo Scandurra 5 A Greta Thunberg e ai suoi giovani amici che, nella manifestazione del 15 marzo 2019 contro i cambiamenti climatici, hanno dimostrato che non sempre la saggezza appartiene ai vecchi. 6 Il telecronista delle previsioni meteorologiche continua a ripeterci, ogni sera, che su tutto il Paese c’è bel tempo, soleggiato. L’estate del 2019, ha detto il Segretario dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), Petteri Taalas, verrà ricordata come quella che ha riscritto la storia del clima battendo tutti i re- cord di temperatura registrati, a livello locale, nazionale e globale; e che ci ricorderà, dunque, che è quasi scaduto il tempo a disposi- zione per governare pericolosi innalzamenti delle temperature medie, con molteplici impatti sul nostro Pianeta. Il mese di luglio 2019 è stato il mese più caldo degli ultimi 140 anni. Al Segretario del Wmo, in termini di allarme climatico, si è ag- giunto il Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: apren- do a Ginevra, nell’agosto 2019, la cinquantesima sessione dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), il braccio scienti- fico dell’Onuche si occupa di cambiamenti climatici, ha dichiara- to che fenomeni meteorologici come i picchi di calore sono solo la punta dell’iceberg e ha convocato per il 23 settembre 2019 un vertice mondiale sul clima preceduto, il 21, da un summit dei giovani sull’argomento, al quale partecipa anche l’attivista sedicenne Greta Thunberg compiendo un lungo viaggio in barca attraverso l’oceano. 7 A fine luglio 2019 la Banca europea per gli investimenti, cioè l’i- stituto di credito dell’Unione europea e la principale istituzione multilaterale di concessione di prestiti al mondo, ha pubblicato un rapporto dedicato all’energia, Eib – Energy lending policy, che dà conto del percorso per la definizione della nuova politica in ma- teria dal contenuto potenzialmente rivoluzionario: a partire dalla fine del 2020, la Banca non finanzierà più progetti legati alle risor- se fossili, tanto che essi non verranno nemmeno presentati al board. Dunque, gli appelli per scongiurare gli effetti del climate chan- ge che riguarda l’intero Pianeta si moltiplicano anche ai livelli più alti. Basteranno, se uniti alla mobilitazione su scala mondiale di organizzazioni e singole persone contro i cambiamenti climatici? È una storia destinata a cambiare il mondo più della crescita e del Pil, ovvero a modificare l’equilibrio delicato che regola la Bio- sfera, l’unico angolo dell’universo dov’è noto si sia sviluppata la vita. 8 1.Biosfera, l’ambiente che abitiamo Enzo Scandurra Così, in questo Cosmo misterioso, meraviglioso e terribile, ritro- viamo una Patria, il pianeta Terra, habitat del nostro vagabondare; ritroviamo una Matria, la Biosfera, a cui siamo legati da una sim- biosi organica della quale siamo sempre più coscienti. EdGARdMoRIn Premessa Siamo in presenza di ciò che molti hanno definito apocalisse ambientale e distruzione della biodiversità. In Italia, soprattutto, l’urgenza di tale questione sembra essere sottovalutata (si guardi all’insignificanza del partito dei Verdi che in altri Paesi europei è piuttosto presente). Una tale sottovalutazione ha molteplici ragioni. Certamente affrontare questa grande minaccia richiede un cambiamento radicale della politica come anche dei nostri modelli di vita, delle nostre abitudini e dello stesso modo di pensare noi con la natura e noi con gli altri. Ed è forse in questi atteggiamenti che si annidano gli ostacoli più grandi al cam- biamento improcrastinabile che ci attende. Recentemente Greta Thunberg – la giovane che nel 2019 ha 9