Questa monografia è dedicata a Roberta, compagna di vita da trent’anni per avermi dato sempre fiducia, per essere stata “presente” ed esserci sempre e, comunque al mio fianco, l’Angelo della Mia Vita Sogno Sogno di danzare abbracciati sento stringere con affetto il mio corpo... tra le tue braccia divento leggero come una piuma Le note scivolano nell'aria entrano... entrano fino all’anima, mi sento felice... Sogno di danzare in capo al mondo al centro dell'universo... in prati di stelle... Giampiero Un Grazie speciale di cuore! Alle mie radici: Lina e Mario, mia madre e mio padre che mi hanno dato la vita, e che ora mi guardano dal cielo. A Rolando Toro Araneda, ideatore e creatore del Sistema Biodanza; da qualche anno danza nel cielo stellato... Caro Rolando raccolgo nelle mie mani il tesoro della tua genialità perché possa fiorire e dare tanti frutti... A tutti i compagni e compagne dei vari gruppi settimanali di cui ho fatto parte. A Sandra e Raffaella per aver creduto in me, accompagnandomi con affetto nel cammino di Biodanza e aver contribuito alla mia formazione. Al “Gruppo Dono di luce” della Scuola di Formazione. Mese per mese, ci siamo ritrovati vivendo emozioni, commozioni, stupore e alcuni timori. Siamo stati insieme per quasi quattro anni ed è stata una Esperienza Indimenticabile! Ai Didatti che via... via si sono succeduti nei vari stage di formazione. A tutti i Tutor per il loro sostegno e disponibilità affettuosa. Al mio straordinario Gruppo di Tirocinio; una grande opportunità d’incontro umano. A me stesso per avermi dato questa importante occasione di apertura, nutrimento e crescita. Indice Generale Copertina Dedica Grazie a... Parlo di me 1 Il mio incontro con la Biodanza 3 Scuola di formazione 4 Scelta e sviluppo del tema 5 Biodanza e gli Angeli Poesia Rinascita Perché credo nella Biodanza 6 Poesia Sguardi Le Basi Teoriche della Biodanza 7 Rolando Toro Araneda creatore della Biodanza 8 Rassegna Storica a cura di Claudette Sant’Anna 10 Biodanza: la Poetica dell’Incontro Umano 12 Biodanza: la Danza della Vita 13 Cos’è la Biodanza 15 Il Principio Biocentrico: La Vita al centro 21 Sacralità 24 L’Inconscio Vitale 25 Gli Strumenti della Biodanza: 26 La Vivencia 26 Poesia: Sinfonia Universale 28 La Musica 29 La Danza 30 Il Gruppo 31 Poesia: Al Quarto Ciclo... 32 Poesia: Siamo Tutti Uno 33 Schema del Modello Teorico 34 Il Modello Teorico di Biodanza 35 L’Inconscio Numinoso 38 Le Linee Vivencia:Tante emozioni... 40 La Vitalità 40 La Sessualità 42 La Creatività 44 L’Affettività 47 Ho donato delle carezze a... 51 Il Contatto e la Carezza 52 La Trascendenza 57 Percorso evolutivo della Biodanza 61 Poesia: Antichità dei gesti 62 Gesti Archetipici – “Le Posizioni Generatrici di Danza” 63 Miti e Archetipi in Biodanza 65 Mito di Iside e Osiride 68 Angeli ‐ Il Mondo degli Angeli 70 Uno sguardo ad altre Religioni e Culture 73 Poesia: Gli Angeli di Rolando Toro Araneda 77 Gli Angeli e l’evoluzione Umana 79 Necessità dell’Angelo 79 Danze degli Angeli 80 Il concetto di Angelo 80 Comunione con l’Angelo 80 Incorporare il proprio Angelo 81 Invocazione degli Angeli 81 L’Angelo e i Bambini 83 La Preghiera 84 Il mondo è popolato da Angeli... 85 Al mio Angelo Custode 86 Angelo della Rinascita 87 L’Ombra viene sconfitta dalla Luce 88 Centro Ashram di Tarzo: Preghiera di Ringraziamento 91 Alcune poesie di Rolando Toro 92 Il Tirocinio 93 Poesie ed emozioni di alcune mie allieve 94 Conclusioni 97 Bibliografia 98 Strade Ho percorso tutte le strade del mondo per cercare e trovare me stesso la mia essenza... è stato un viaggio lungo e faticoso che però mi ha portato al mio centro, al centro della vita al mio ritorno a casa... Giampiero Parlo di me Sono Giampiero, ho 59 anni, vivo a Padova e sono sposato da 24 anni con Roberta. La mia infanzia e parte della giovinezza li ho vissuti nel quartiere del Forcellini di Padova chiamato allora il “Bronx”; era quasi uguale a quello americano. Non è stato facile vivere in quel contesto, mi sentivo lontano da quella realtà. Questo ha contribuito al mio malessere interiore. Riuscivo solo a interagire con pochissime persone che ancora conservo nel cuore; insieme riuscivamo ad uscire dal quartiere per frequentare altre compagnie più vicine al nostro modo di essere e di pensare. In comune avevamo diverse passioni, tra le quali: il motocross e di conseguenza tutto quello che riguardava la meccanica. Per me questa passione, la mia creatività erano “tutto” ma creavano forti dissapori in famiglia, soprattutto con mio padre, con il quale il rapporto era già di natura conflittuale. Lui riponeva in me aspettative del tipo: laurea, lavoro e denaro, io invece mi vedevo come libero cittadino del mondo, volevo dare più spazio ai miei talenti, scoprirne altri, cercavo apprezzamento e riconoscimento di quel piccolo “genio” che ero. In vari quartieri avevo il sopranome di “mani d’oro”. Ecco il colpo di fortuna! con l’arruolamento in Polizia potei viaggiare per gran parte dell’Italia e dell’Europa. Frequentando la Scuola e la successiva Specializzazione nel ramo Giudiziario, iniziò a farsi sentire una vocina: “prima o poi avrei conseguito il diploma di Scuola Superiore”. Cosa che poi ho fatto diversi anni dopo frequentando il corso serale all’ITIS Marconi di Padova e diplomandomi in “Perito Elettrotecnico ed automazioni”. Purtroppo questo mio padre non lo seppe mai perché venne a mancare prima. Nei suoi ultimi anni di vita il nostro rapporto migliorò (e di questo ne sono molto contento), lui fece dei passi verso di me e io verso di lui; mio padre aveva ben compreso il mio essere ragazzo allora e il mio essere uomo ora, deciso e determinato a portare avanti le mie idee, i miei pensieri, le mie passioni e i miei sentimenti. 1 Negli anni lavorativi come dipendente del Ministero dell’Interno ho accettato con consapevolezza il grosso carico di responsabilità e i rischi, che non sono stati pochi. Oggi mi sento di dire che sicuramente in tante situazioni c’è stata la presenza di un Angelo Protettore, ma non ero ancora in grado di averne coscienza. Per qualche anno lavorai come responsabile dei Servizi Tecnici e Informatici per il Triveneto dove potei dare continuità ad un altro mio talento: “l’informatica” e questo fu per me un bel periodo di “leggerezza e creatività”; iniziavo a sentirmi meglio. Però mancava ancora qualcosa perché potessi far emergere dal profondo la mia Essenza. I Doni di Dio (Antica poesia indiana) Gli ho chiesto la forza e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte. Gli ho chiesto la saggezza e Dio mi ha dato problemi da risolvere. Gli ho chiesto la prosperità. Gli ho chiesto il coraggio e Dio mi ha dato pericoli da superare. Gli ho chiesto l’Amore e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare. Gli ho chiesto favori e Dio mi ha dato opportunità. Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo ma tutto quello di cui avevo bisogno. La mia preghiera è stata ascoltata. (autore sconosciuto) 2 Il mio incontro con Biodanza Desideravo molto qualcosa che mi aiutasse vedere me stesso, l’altro e gli altri, con occhi più fiduciosi, volevo provare andare oltre all’apparenza, e scoprire quello che di buono ci potesse essere. Biodanza non era una parola a me sconosciuta dato che Roberta già la praticava da anni, e stava anche ultimando il suo tirocinio; pur assaporando i benefici, il suo cambiamento, la ritenevo una “cosa solo per donne”. Ma mi sbagliavo di grosso!!! Quasi al termine del suo tirocinio finalmente attratto dalla curiosità decisi di partecipare ad una lezione lasciando fuori della porta tutti i miei pregiudizi e le mie difficoltà, praticamente iniziavo a rompere le mie catene... e oggi sono qui a scrivere la mia monografia. Gradualmente praticando Biodanza, ho iniziato a conoscermi, ad esprimermi liberamente, a vivere le emozioni; mi sono dato il permesso di entrare nel mio cuore e far emergere la mia luce. Abbandonarsi al gioco Abbandonarsi totalmente al gioco Questo è il segreto della nostra gloria Abbandonarsi senza reticenze al gioco di ricevere l’immensità e prendersi cura di lei come ci si prende cura di un bambino Abbandonarsi alla missione impossibile di, semplicemente, dare frutti Abbandonarsi alla rugiada senz’altra opzione che l’estasi Perché diventare parte del gioco è guadagnarsi a sé stesso. Rolando Toro 3 Scuola di formazione Non avrei mai pensato di frequentare la Scuola di formazione fino a quando partecipai alla titolazione degli amici Clara e Pierangelo; davanti ai miei occhi li vedevo danzare, percepivo la bellezza e l’armonia della loro danza, quasi una fusione. Che bello!!! In cuor mio ero estasiato, e nell’emozione mi apparve una visione: un vecchio treno a vapore che sfilava davanti a me: “io lo dovevo prendere”. Una voce dal mio profondo mi diceva che quella era un’occasione unica, non dovevo pensarci due volte!!! Ho esaudito il desiderio di quella voce ed oggi ne sono felice e orgoglioso. Sono stati anni intensi, straordinari e arricchenti. Sento che Biodanza ha rafforzato la mia identità, ho veramente la percezione della mia unicità, riconosco anche il mio simile come unico, diverso. Ha messo più Vita nella mia Vita, e da ora scriverò nuove parole d’amore nella mia storia. Io Sono Io sono come un ruscelletto che scende a valle. Io sono il vento che accarezza le cime delle montagne della mia Vita. Io sono un prato verde dove corrono i bambini giocosi verso il tramonto. Io sono fuoco come la legna che arde nel camino scoppiettante di vita e amore. Io sono lo scrigno segreto e pieno di tesori... Io sono Giampiero da un percorso sull’Identità durante il settimanale di Roberta 4 Scelta del tema della monografia Nei primi anni della Scuola di Formazione mi affascinava in particolar modo ricercare, ascoltare, danzare, anche a casa, tradurre testi di musiche tribali e/o guerriere, appartenenti all’universo maschile di tutto il mondo. Il mio obiettivo era quello di sviluppare questo tema per la mia monografia ma, qualcosa era in arrivo per me, un qualcosa di deflagrate che ha scosso la mia vita:“la malattia”. Questo portò ad un cambiamento del tema iniziale perché era troppo importante poter condividere le “prove”, i “momenti”, le “vivencie” che hanno fatto si che io potessi “Rinascere”. 5
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