Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 BERAT IN ALBANIA, TECNOLOGIE EDILIZIE E LORO EVOLUZIONE STORICA (Una storia mediterranea) Aurora SKRAME STELLA INTRODUZIONE Oggi la città conta circa 64.000 abitanti e il centro storico è inserito nella lista dei siti UNESCO come Le costruzioni urbane albanesi del XVIII sec., in “raro esempio del carattere architettonico tipico particolare quelle di Berat, sono caratterizzate da del periodo Ottomano e di convivenza pacifica tra una base in muratura, da una costruzione supe- diverse culture e religioni”. Ai piedi della collina e Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, riore a gabbia lignea (telai verticali inseriti nella parallela al fiume Osum che l’attraversa, scorreva n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). muratura ed orizzontamenti lignei) sovrastata da il traffico commerciale che collegava l’Europa con un imponente tetto reso più sporgente da mem- il vicino oriente; ciò fa comprendere l’importanza brature molto protese all’esterno sostenute da sa- del centro antico e la ragione di una fortificazione ettoni inclinati. In molti edifici la struttura muraria è massiccia che proteggeva l’abitato, ancora vivo e dotata di una cerchiatura di legno. Quercia, pino e popolato. Il castello, che è l’origine di questa città, castagno sono i generi di legno più usati. La casa è stato costruito nel IV secolo a.C. Sia i reperti tradizionale a struttura lignea su base di muratura, degli scavi archeologici effettuati al suo interno, leggera, compatta è adatta per resistere in aree a sia i testi rinvenuti di vari autori, consolidano il rischio sismico. pensiero della continuità della vita in questa città, dall’antichità fino ai nostri giorni: ancora oggi, in- fatti, è una città viva e scenografica, con edifici di elevato valore storico ed architettonico. Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053. Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). Fig. 1. Vista di Berat dal fiume, Litografia di E.Lear 1848 1. CENNI STORICI Fig. 2. Esempio di aglomerato multifamiliare, (Banesa La città di Berat, situata a 130 km a sud-est di Ti- shqiptare, Toena) rana, è una tra le città più antiche dell’Albania. La sua posizione geografica l’ha portata a trovarsi, 2. CONFRONTO CRONOLOGICO STORICO nel corso dei secoli, coinvolta e travolta da ogni TECNOLOGICO avversità e/o fortuna che ha attraversato i Balcani. In questo modo, la popolazione ha acquisito nel tempo e trasferito da una generazione all’altra una I dati degli scavi archeologici fanno pensare ad Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, grande esperienza sulle tecnologie costruttive. un insediamento urbano e non solo militare che Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 10 N. 4 - 2016 NN. 4. 7- 2- 0210610 7 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 risale alla fine del 2600 a.C. Le testimonianze di allora ci fanno capire che c’era già una predispo- sizione della popolazione originale per mestieri quali quelli di lavoratori di metalli, commercianti e muratori. Durante tali scavi, infatti, sono tornati alla luce frammenti di intonaco di creta e verghe appartenenti al periodo dalla fine del VII all’inizio del V secolo a.C. Fig. 4. Accesso alla fortezza. Incisione di E. Durham, 1904 centro episcopale e capoluogo ideologico, il più Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- importante tra Apolonia e Aulona. L’abitato fortifi- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). cato si esn.t e10n8d, feil igpraanrati c(roiplraersma ae lnuctee tcraosmn els’asap).plicazio- ne della legge di Zenone del 491 grazie alla quale Berat si dota di una serie di norme che regolano l’abitato e la sua gestione, inclusa la regolamenta- Fig. 3. Vista aerea della città fortificata nell’anno 2000 zione delle costruzioni e degli interventi sugli edi- fici popolari e di culto. Il ritrovamento, negli strati La città illirica fortificata di Berat, verso la fine del costruttivi degli edifici, di elementi recuperati e ri- IV secolo a.C. e l’inizio del III, attraversava un pe- utilizzati del periodo precristiano e bizantino, quali riodo di fioritura economica e sociale. Apparten- ceramiche e frammenti di colonne o travi di casta- gono a questo periodo le testimonianze di un cen- gno trattate, testimonia l’utilizzo nelle abitazioni e tro abitato fortificato costruito con materiali del nelle strutture pubbliche del legno come elemento luogo, la pietra e il legno di quercia e castagno, importante nelle pareti. abbondanti in sito. La citazione di diversi ed im- portanti autori stranieri come Polibio e Tito Livio, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053. Musei Civici, D 1053. identifica Berat con Antipatrea nel 216 a.C., un grosso centro economico e di scambio. I romani la chiamavano Albanorum Oppidum (la fortezza Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- tod, eFignalin zael,b Aazinenedsai )S. avLo’aiab-Citaaritgon anaoll,’ cinatt.e 5r3n, om azdzeo lulan icpo,r iTmipia, to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). cinta delle mura fortificate era già stratificato con edifici di altezza diversa costruite in muratura di pietra e misto di malta di calce. Le prime testimonianze sulla tecnologia costrutti- va usata in questo insediamento durante il perio- do dal IV secolo fino al VI secolo d.C. sono i reperti della ceramica e gli elementi di edilizia reperiti ne- gli scavi, come paletti di rinforzo e malta di calce. Gli afflussi documentati delle popolazioni migranti durante i secoli V – VII d.C. rendono indispensabi- le la ricostruzione delle parti di fortificazione dan- neggiate, con un conseguente ampliamento della Fig. 5. Interno di casa padronale, (Banesa shqiptare, Toena) zona abitata, chiamata spesso Antipagrai, e l’uti- lizzo delle tecniche già collaudate di costruzione. Durante l’alto medioevo, il periodo dello svilup- Nell’anno 533 Erocle cita Pulheriopolis (Berat) po dei rapporti feudali, il nome Pulheriopolis si -che prende il nome da Pulheria, (co-imperatric perde e Berat comincia a chiamarsi col nome Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - IcnFoigg.r a2f1ia - dIeclnlao gcrhaifeias ad evlilcae ncthinieas ad evlilc’Aernatcineali , dVeilcl’eAnrzaac,eli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Mussueil Ctrivoicni,o D d 1i0 5B3i,s paanrtizcioola drea (lr i4pr5e0sa a al lu4c5e3 tr ads.mce.)s s-a c).ome MBueslegi rCaivdic, iM,( Dtue s1se0it5 iCm3i,v poicanir,t iiDac on1l0za5rae3 ., dpearltli’caonlanreo ( r1ip0re1s8a ,a illu ctee mtrapsmoessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 180 10 NN. .7 4 - - 2 2001106 NN. 4. 7- 2- 0210610 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 dell’occupazione bulgara). Berat contava in quel capitano ottomano, nelle sue cronache del 1350 periodo circa 2.000 abitanti, come è citata e de- descrive il centro abitato così come si presentava scritta nelle cronache di Scylitzae. Da tali descri- a seguito delle varie insurrezioni della popolazio- zioni si può dedurre la tendenza della popolazio- ne. E’ interessante arguire indirettamente dai do- ne ad usare un tipo di struttura ben precisa nella cumenti che la disposizione delle abitazioni, sia costruzione della abitazioni popolari, quella con dell’occupazione bulgara). Berat contava in quel travetti trasversali ed orizzontali distribuiti nella periodo circa 2.000 abitanti, come è citata e muratura di pietre e calce. Le descrizioni di Jakov, descritta nelle cronache di Scylitzae. Da tali presbitero della chiesa madre di Berat ed autore descrizioni si può dedurre la tendenza della tra l’altro dei codici giuridici redatti in lingua greca popolazione ad usare un tipo di struttura ben antica relativa allo stesso periodo, parlano delle precisa nella costruzione della abitazioni popolari, numerose costruzioni e della tecnica delle rico- quella con travetti trasversali ed orizzontali struzioni in reticolato di legno. distribuiti nella muratura di pietre e calce. Le In una dettagliata lettera del periodo 1096 – 1105 Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- descrizioni di Jakov, presbitero della chiesa madre to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, di Theophylacte di Ocride, un celebre scrittore del n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). di Berat ed autore tra l’altro dei codici giuridici tempo, si descrive bene Berat come un centro Fig. 6. Vicolo del quartiere Mangalem (foto redacttui ltiunr allien gpuaart igcroelacram aennttieca r ilreevlaatnivtea, calolno csatetessgoo rie dFeilgl’. a6u. Vtoicroel,o 2 d0e1l 3q)u artiere Mangalem (foto dell’autore, 2013) periodo, parlano delle numerose costruzioni e di intagliatori e falegnami molto ben definite e svi- della tecnica delle ricostruzioni in reticolato di luppate. Nneell l1a3 p2a0r tJeo faonr tPifiicnaktear ndee, l ucna satletollo f ucnhzei onneai rqiou adretilelari legno . Da numerosi documenti, poi, si evince che gli ceosrttee,r nid toracu lma epnritma a lea lav isteac ocnidttaa dciinnat a em ulrea rias,u eè In una dettagliata lettera del periodo 1096 – 1105 abitanti di Durazzo, dopo il terribile terremoto del atbailtea zdioan ai iuitna re pii eritbrae lli ea dpiileangiu arisni . Lleeg anbo itaez ioJn.i di Theophylacte di Ocride, un celebre scrittore del 1273 che rase al suolo la città, si riversarono a Be- Csaenmtapcluiczie, nnee, lla cmapuirtaatnuor a coottno mpaientore, e ncealllec e csouen tempo, si descrive bene Berat come un centro cronache del 1350 descrive il centro abitato così rat, che era molto meglio conservata, e non torna- l’intelaiatura in legno, erano incastrate tra loro o culturale particolarmente rilevante, con categorie come si presentava a seguito delle varie rono più a casa, neanche anni dopo, aumentando offrivano passaggi stretti tra i vicoli coperti dai di intagliatori e falegnami molto ben definite e insurrezioni della popolazione. E’ interessante il numero degli abitanti con conseguente bisogno piani in aggetto e dai mezzanini. sviluppate. arguire indirettamente dai documenti che la di nuove abitazioni. Dopo la caduta di Durazzo Da numerosi documenti, poi, si evince che gli disposizione delle abitazioni, sia nella parte come centro fortificato e di trasporto e, special- abitanti di Durazzo, dopo il terribile terremoto del fortificata del castello che nei quartieri esterni tra Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, 1273m ecnhtee ,r adsoep oa ll as umoolort el ad ic Mittiàh,a ls iC orimvenresnaroo, ndoe sap o- Musei Civici, D 1053. la prima e la seconda cinta muraria, è tale da Beratat, dcih Eep ierroa nmelo 1lt2o7 9m, el’galtitoe nczoionnsee rcvoatma,m ee rcnioanle si aiutare i ribelli a dileguarsi. Le abitazioni tornsaproonsota spuiù B eara t cea sl’aa,t tivniteàa necdhifiec ataonrniai nedlo cpeon, tro semplici, nella muratura con pietre e calce con aumaebnittaantod,o s orirle tton udmalelaro f ortdifiecgaliz ionaeb,i thaan tui na cnouno va Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- l’intelaiatura in legno, erano incastrate tra loro o to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, consimegpueennntea tbai.s Iong qnuoe dsit an uoocvcea saiobintea zsiio mnie. tDtoonpoo a lnac or n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). offrivano passaggi stretti tra i vicoli coperti dai caduptiaù dini eDvuidreanzzzoa lceo tmecen iccehnet rgo iàf osrptiefriicmateon tea ted ip er piani in aggetto e dai mezzanini. traspsoerctool ie n, espllae cciaolsmtreunztieo,n deo, psop elac imalmoreten tdei nMeii hqaul ar- Comtineerin on,u odveis p(voataro dsih )E cphireo nnaesl c1o2n7o9 ,f ulo’arti tednazllieo nmeu ra comdmeel rcciaasltee llos.i Ls’uprobsatan istsiuca Bdeerl aqt uaer tielr’ea ttcivaistàte llo edifiec adteolrliea consetlr uzcieonntir ofu oarib lieta tsou,e msourrreat tèo cidtaatlala nei fortidfioccauzmioenne,t i hsat ourincai dneulol’vaan nimo p1e2n8n0a (tsau. bInu rqbuiae sctaa stri occaBseiollnoeg rasid i)m cehteto pnaor laannoco arn cphiùe dine llaev sitdreunttzuar al em u- tecnriacrhiae cognisào lidspaetari cmoenn tealteem epnetir l ignseeci.oli nella costNruezli o1n2e8,0 slap ecciitatàlm, denotpeo nlueni gaq ureasrtisieterin zan,u opvais sa (varosh) che nascono fuori dalle mura del castello. agli angioini e le cronache storiche danno la mag- L’urbanistica del quartiere castello e delle gior parte del merito della resistenza alla struttura costruzioni fuori le sue mura è citata nei complicata dell’abitato che, con i cunicoli stret- documenti storici dell’anno 1280 (suburbia castri ti definiti dalle parti aggettanti delle abitazioni e i Bellogradi) che parlano anche della struttura doppi ingressi, aiutava molto i combattenti. muraria consolidata con elementi lignei. Nel 1320 Joan Pinkerne, un alto funzionario della Nel 1280 la città, dopo lunga resistenza, passa agli corte, documenta la vita cittadina e le sue abita- angioini e le cronache storiche danno la maggior Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, zioni in pietra e piani in legno e J. Cantacuzene, FFigig.. 77.. SSccoorcricoi on enl qelu aqrtuiearret iKeraela K(foatloa d(eflol’taou tdoreell, ’2a0u1t3o)re, Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. parte del merito della resistenza alla struttura 2013) complicata dell’abitato che, con i cunicoli stretti Non si sa esattamente in quale anno comincia la definiti dalle parti aggettanti delle abitazioni e i costruzione delle abitazioni fuori dalle mura 10 N. 4 - 2016 NN. 4. 7- 2- 0210610 9 doppi ingressi, aiutava molto i combattenti. fortificate urbane ma, dopo la presa da parte di Carlo I nel 1290, lo storico G. Pachymere descrive Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 si sa esattamente in quale anno comincia la co- Le stesse fonti, le cui testimonianze sono conser- struzione delle abitazioni fuori dalle mura fortifi- vate negli archivi religiosi, forniscono dettagliati re- cate urbane ma, dopo la presa da parte di Car- soconti sul terremoto disastroso del 1356, che ha lo I nel 1290, lo storico G. Pachymere descrive messo a dura prova la popolazione e le abitazio- dettagliatamente questa città che “si estende su ni; si riferisce anche che in pochi anni, sulla base una collina ai piedi della quale corre il fiume e una dell’esperienza acquisita, sotto la guida della fami- cinta muraria protegge gli abitanti dai vandali e glia Muzaka, gli abitanti della città si sono ripresi e allorquando si riforniscono di acqua”. Quindi esi- i quartieri Kala e Mangalem sono stati ricostruiti. steva già il quartiere alto e quello basso fortificato, Nel 1417 l’assetto dei quartieri era molto simile numeroso ed organizzato. Questo quartiere, che a quello antecedente ma con i piani rialzati delle non fu preso né dagli angioini né dai serbi, pro- abitazioni migliorati e la struttura di questi ultimi prio per le sue caratteristiche urbanistiche e per completamente realizzata con assi di legno. Ma- la resistenza degli abitanti, resiste ancora oggi rin Barleti (Barlezio) fornisce alcuni dati numerici: pressoché uguale, nonostante qualche modifica parla di 216 case nel 1432 nel varosh e di mille Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- minore indotta dalle nuove tecnologie. I nuovi mi- soldati nel castello, ospitati nelle abitazioni che to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). granti dalle altre regioni hanno fatto incrementa- ospitavano una popolazione attorno a 350-400 re la popolazione, il numero e la divisione interna abitanti (Kala). Aggiungendo a queste le case de- delle abitazioni, hanno condizionato i modi di uti- gli alti ufficiali turchi e l’amministrazione si arriva lizzazione del suolo e le tecnologie edilizie, aven- alle 400 case circa che è la capacità del quartiere do portato con loro una diversa esperienza di vita. fortificato anche oggi. Quando nel 1417 la città Esistono testimonianze di migrazioni di artigiani cade nelle mani degli ottomani, invece, sempre (falegnami, intagliatori, muratori) da varie regioni Barleti parla di 650 case con una popolazione di dell’Albania come Kruja, Scutari, Lisus, Valona, circa 4000 persone divise in gruppi di famiglie ap- che hanno apportato modifiche nella cultura co- partenenti a corporazioni, di base artigiani e ma- struttiva del tempo. La struttura portante intelaiata novali. in legno, caratteristica, con poche modifiche, in Durante la gestione Kastrioti, nel 1450 Berat di- tutto il territorio albanese e nelle terre abitate fuori venta un nodo importante di collegamento con confine, è stata riproposta e rinforzata con buoni FMiga. n22a s- tIicrn oeg rcafriea sdceella scihai edsaa lv ipceunntintoa ddeil l’vAirsatcael i,m Viilciteanrzea, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053. Musei Civici, D 1053. risultati, vista la resistenza opposta a diversi terre- che economico. La ritroviamo dopo le riforme di moti ripetuti e molto intensi. Sulejman Kanun, oramai diventata centro di re- gione e con una popolazione di 5000 abitanti e Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- 850 case. Nel quartiere Mangalem si sistemano to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). gli artigiann. 1i,0 8i, ccoonmtrommaerrcca i(arinptrei sea cac lu. cee ,tr acsomle spsaa)s. sare del tempo, il rapporto tra le due realtà (intramura ed extramura) si sposta a favore della seconda. Il quartiere esterno diventa più importante di quello dentro le mura. FiFgi.g 2. 18 .- SIconlougzriaofniai cdeolslat rcuhtiteivsea pviecre ni tinnoad di etlrl’aA realceemli,e Vnitcie pnozar,- FFigig. .2 93. -B IecnrFaoigtg .r na2ef1ial -s duIecolnla oc gcorhanifetieas sad teovli lcane anctthiunieraas alde e.vl ilLc’Aeitrnoatcgineralai ,fi dVaeil cld’eAin rzaEac., eli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Mtuasnetii C vievirctii,c Da l1i 0e5 3o, rpizazrtoicnotlaarlie (ripresa a luce trasmessa). MLuesaeri, C1i8v4ic8iM, Du s1e0i5 C3i,v picair,t iDc o1l0a5re3., particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 1100 10 NN. .7 4 - - 2 2001106 NN. 4. 7- 2- 0210610 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 La svolta avverrà con la conquista e il controllo di Ali Pasha dà un altro contributo notevole alla della città da parte del sultano Mehmet Fatih che ricostruzione della fortificazione, al rinnovamento nel 1419 emanerà un emendamento che garan- di tutto l’abitato rispettando le tradizioni e con la tisce l’autonomia agli abitanti e la conservazione conservazione di tutta una serie di accorgimenti degli usi e costumi nonché il perdurare delle tradi- antisismici come la limitazione a due piani delle zioni artigiane, incluse quelle relative agli interven- abitazioni e l’alleggerimento della struttura con il ti edili. Berat, che nel 1431 contava 175 famiglie piano alto articolato a loggia. e all’inizio del XVI secolo ne aveva 406, nel 1570 L’efficacia di questo sistema costruttivo si mani- arriva a 1094 famiglie. festò durante i successivi eventi tellurici che col- Nel 1582 Berat aveva 1269 uomini in età adulta pirono nuovamente l’Albania nel 1851, nel 1905 e (secondo i registri dell’epoca), 7500 abitanti divisi nel 1908 (circa nove gradi di intensità della scala in 1200 case, diventando di fatto la città più gran- Mercalli, magnitudo 6.9 della scala Richter). I dan- de d’Albania. ni non furono significativi e riguardarono limitate porzioni di muratura collassate e in nessun caso Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- si ebbero crolli totali. Allo stesso modo si compor- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). tò anche la maggior parte degli edifici di culto e le abitazioni del quartiere Mangalem costruiti con la stessa metodologia. Ci sono comunque state ristrutturazioni eseguite con nuovi accorgimenti, ma la struttura di questo quartiere ha attraversato oltre 200 anni di storia senza dissesti significativi. Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053. Fig. 10. Tipologia dell’abitazione albanese del XVIII secolo Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Dopo la disgregazione dell’impero cristiano d’O- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). riente, la vita del quale si era protratta per almeno 10 secoli lasciando spazio alle nuove confessioni, sui territori c’era indecisione sulla distribuzione delle responsabilità di governo. I grandi filosofi dell’epoca, come Bartolo Bardo e Giovan Battista Vico, hanno formulato il concetto di “come l’im- Fig. 11. Apparecchio murario con intelaiatura di legno uti- peratore era per l’impero, il re deve essere per il lizzato a Berat regno”. All’interno di questo il popolo proponeva e approvava le norme che in seguito il re promul- gava. Fu allora (durante il XVI secolo) redatto dalla Le migliorie apportate al sistema costruttivo, popolazione un codice per la costruzione degli specialmente dopo il terremoto del 1851, ancora edifici, che raccomandava l’utilizzo di un graticcio oggi dimostrano l’accortezza e la validità dell’e- di legno all’interno della parete in muratura e l’al- sperienza acquisita dalla popolazione e dai mastri leggerimento della struttura dell’edificio. Il piano costruttori. L’organizzazione e l’amministrazio- alto delle abitazioni diventa definitivamente una ne delle norme interne alla comunità sono resi “gabbia” intelaiata di legno, con una parete di fac- evidenti da questi “canoni” validi in ampie zone ciata interamente aperta o con finestre con impo- idonei a gestire l’ordine e l’urbanistica dei centri Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, ste di legno. Nel 1810 la presa della città da parte abitati, fino a quando non entrarono in vigore le Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 10 N. 4 - 2016 NN. 4. 7- 2- 0210610 11 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 con l’abilità e l’esperienza tramandata degli regole dettate dalle amministrazioni comunali. MORFOLOGIE E TIPOLOGIE EDILIZIE artigiani del luogo. Le testimonianze successive di personaggi im- portanti come F. Pouqueville e Lord Byron che Quasi la totalità del centro abitato di Berat con- Morfologie e tipologie edilizie hanno attraversato e visitato i Balcani, continuano servata sino ad oggi è databile attorno all’inizio 3a. coBnefrearmt: are naepllpeu dnetis criziogenni eler aclia rattesruisltliac he Qduela XsiV IIlIa s etcootaloli,t cào nd ueln ’ecveonlturzoi onaeb idtaiatole ttdici a Bdeelr-at architettura conservata sino ad oggi è databile attorno delle abitazioni e degli edifici di culto costruiti con le tecnologie. all’inizio del XVIII secolo, con un’evoluzione l’abilità e l’esperienza tramandata degli artigiani L’architettura popolare di Berat comprende dialettica delle tecnologie. del luogo. singoli edifici ed insiemi di edifici che conservano in parte o totalmente l’antica formulazione urban3i.s ticBaE. RAAnTc:h e AsPe PiU lNivTeIl li GdiE NapEpRaArtLenI enSzaU LaL A classAi RdCiHveITrsEeT TsUonRoA ben visibili, si conserva l’accortezza e la preziosa esperienza tramandata da padre in figlio. L’ingegno dei mastri, che L’architettura popolare di Berat comprende sin- conFoisgc. 1e9v -a Icnnoo gbraefina ed eli Ppalraiznzoc iCpair igdneanllo’,a Trocrihniot,e Atrtcuhriavi,o dhia S ta- Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- tog, oFilni aenzdei,fi Aczii enedda Sinavsoieiam-Cia rdigin aendo,i ficcati. 5c3h, me azczoon usneicrov, aTinpoi, to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, fatton. 10in8, filmigroadnao ( ripcrhesea a sluiacen otra smsteastsea ).costruite case n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). in parte o totalmente l’antica formulazione urba- diversissime dal punto di vista compositivo ma nistica. Anche se i livelli di appartenenza a classi con uno spirito tecnologico comune. I capisaldi di diverse sono ben visibili, si conserva l’accortez- questo spirito sono l’orientamento, lo sfruttamento za e la preziosa esperienza tramandata da padre Fig. 12. Abitazione nel quartiere Mangalem (foto del terreno in forte pendenza, la valorizzazione del Fig. 12. Abitazione nel quartiere Mangalem (foto dell’au- in figlio. L’ingegno dei mastri, che conoscevano dell’autore, 2013) tore, 2013) panorama, l’illuminazione, la copertura delle bene i principi dell’architettura, ha fatto in modo stradine di comunicazione e l’utilizzo dei Nel quartiere Mangalem le abitazioni sono che siano state costruite case diversissime dal matepriuanlit olo dcai lvi.i sta compositivo ma con uno spirito dNisetlr iqbuuairttei eirne Mlinaeneg aolreimzz olen taablii,t avziisotnei sdoanl ofi dumister,i- e Le tetcencincohleo gdiic oco csotrmuzuinoen.e I dceaip misuarldi id deil lqeu peasrteot is ep iir ito sbeugiuteo nino l inienev eocreiz ziol ntparloi,f vilisot ec duarvl fiou mdeel,l ea sceoglulion-a, loro spoanroa ml’oenritein tsaomnoe n tom, ololt os frsuitmtaimli ean toqu deellle t edrerei no rnivoe isntveencdeo il cpormofiel o ucnuar vos edceolnlad ac olplienlale, riivle stteernrednoo . centri fortificati contemporanei e le specifiche L’orientamento è da est ad ovest, il migliore, che in forte pendenza, la valorizzazione del panora- come una seconda pelle il terreno. L’orientamen- dell’abitato hanno le stesse caratteristiche. testimonia la maestria dei costruttori nell’adattarsi ma, l’illuminazione, la copertura delle stradine di to è da est ad ovest, il migliore, che testimonia la L’altceozmzau ndiceagzlii oneed iefi cl’iu ticliozzmoi ndceiiò m aadte riaaulim loecnatali.re aFmilgla.e e2c2so t-nr iIdacni zodgieorain fciia o ddseetllrl aus utcthooilerosi a.n veiclle’antdinaat tdaerlls’Ai raacleleli , cVoicnendzia-, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, durante il XIII secolo, il che si evidenzia nelle GMulsi ei eCdiviifcii,c Di 10h5a3n.no solo una facciata principale Musei Civici, D 1053. Le tecniche di costruzione dei muri delle pareti e i zioni del suolo. abitazioni a torri risalenti al periodo di Mihal monumentale, con molte aperture finestrate (le loro paramenti sono molto simili a quelle dei cen- Gli edifici hanno solo una facciata principale Comneno. cosiddette “erker”). Si sviluppano in due o tre tri fortificati contemporanei e le specifiche dell’a- monumentale, con molte aperture finestrate (le Lo sFcigh. 2e0m - aIc ncohgera fciao dnetli Pnaulaaz zaod C earsigsnearneo ,u Ttoilriinzoz, aAtroch aivnioc dhie S ta- livelli, ilF igp. i2ù0 - aIclntoog radfiea id eql Puaalalzi zoc Coamrigpnlaentoa, mToerinnote, A ricnh ivio di Sta- tob, iFtiantaonz eh, aAnzinenod al eSa vsotiea-sCsaeri gcnaanroa, tctaetr. i5s3t,i mchazez.o uLn’aiclote, Tzizpia, cosiddetttoe, F“inearnkzee,r A”)z.i enSdia sSvavilouiap-Cpaarnigona nino, cdaut. e53 ,o m atzrzeo unico, Tipi, a Ben.r 1a0t8 è, c qonuterolmloa rdcai s(rtirpirbeusat iav louc ce otrnas mcoessstrau). zioni che si legno. Nne. 1ll0a8 , cocnotmrompaorsciaz (iroipnrees a at ilupcoe tralesm eassbai)t.a zioni degli edifici cominciò ad aumentare durante il XIII livelli, il più alto dei quali completamente in le- dipartono dal castello. Il terrazzamento che ne hanno due ingressi. Dal primo, al livello della secolo, il che si evidenzia nelle abitazioni a torri gno. Nella composizione tipo le abitazioni hanno deriva comporta la presenza di un muro di strada che scorre davanti alla facciata principale, risalenti al periodo di Mihal Comneno. due ingressi. Dal primo, al livello della strada che sostegno del terreno o delle nuove vie perimetrali, si accede al piano dei servizi (magazzino, spazio Lo schema che continua ad essere utilizzato an- scorre davanti alla facciata principale, si acce- che funge da fondazione delle nuove abitazioni della cisterna, dispensa coperta e scale). Dall’altro che a Berat è quello distributivo con costruzioni de al piano dei servizi (magazzino, spazio della costruite a raggiera e che seguono il piano ingresso al livello della strada sul retro, grazie al che si dipartono dal castello. Il terrazzamento che cisterna, dispensa coperta e scale). Dall’altro in- inclinato della collina. dislivello del terreno, si entra direttamente al ne deriva comporta la presenza di un muro di so- gresso al livello della strada sul retro, grazie al di- In questo modo la città offre la visuale migliore a primo piano o piano rialzato, quello delle stanze stegno del terreno o delle nuove vie perimetrali, slivello del terreno, si entra direttamente al primo chi arriva sia dalla parte del fiume in direzione di soggiorno e da letto. Particolarmente che funge da fondazione delle nuove abitazioni piano o piano rialzato, quello delle stanze di sog- sud, sia a chi arriva dalla costa. Sono strutture interessante è la scelta di ubicare queste stanze nel costruite a raggiera e che seguono il piano incli- giorno e da letto. Particolarmente interessante è urbane complesse che hanno resistito al tempo, piano alto dell’abitazione, in modo da essere nato della collina. la scelta di ubicare queste stanze nel piano alto arrivando fino a noi e testimoniando l’efficace molto illuminate, con un panorama molto In questo modo la città offre la visuale migliore dell’abitazione, in modo da essere molto illumi- funzionamento dello schema compositivo. gradevole, mentre gli spazi di servizio e le scale a chi arriva sia dalla parte del fiume in direzione nate, con un panorama molto gradevole, mentre sono ubicate nella parte bassa poco illuminata a sud, sia a chi arriva dalla costa. Sono strutture gli spazi di servizio e le scale sono ubicate nella causa della conformazione delle stradine. urbane complesse che hanno resistito al tempo, parte bassa poco illuminata a causa della con- arrivando fino a noi e testimoniando l’efficace formazione delle stradine. Fifgu. n2z1 io- nIcanomgreanfiato d edllea llcoh iesscah veicmenati ncao dmellp’Aorascietilvi, oV.icenza, FIlig p. i2a3n -o I csnFtoiaggn.r az2f1iea -è dIe cilnnlao agcrghaifgeiase atd tevolilc aev ncethriniseaos ad leavlil c’sAetrnratacinedalia , d Veeilc l’seAnerzara-c,eli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei CiviciM, Du s1e0i5 C3i,v picair,t iDc o1l0a5re3., particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 1102 10 NN. .7 4 - - 2 2001106 NN. 4. 7- 2- 0210610 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 ve anche come copertura della stessa a difesa Gli edifici hanno una sola facciata, quella verso da pioggia e neve. La pendenza del tetto inca- la strada orientata verso il fiume. I fronti costituiti nala l’acqua verso il centro della strada, ove uno dall’insieme delle facciate creano l’effetto pano- scolo di livello più basso in pietra porta l’acqua raGmliic eod difeiclli’ ihnasnendoia umnean stool.a facciata, quella verso la attraverso le strade verso il fiume. Dal piano rial- Osgtnrai dead iofircieion thaata l’vinegrsroe sislo f inueml ec.o Ir pfor odnetil fcaobsbtirtui-iti zato di ogni edificio, grazie alla forte pendenza cadtaol le’i nins iceemrtei cadsei,l ldeo vefa pcocisastieb ilec, rheaa naon chle’e uffneatt o del terreno, si gode un ampio panorama a 270°. popratnao rpaomsitceori odreell ’iinnsseerditiaam neenlt om. uro del giardino esOtegrnnio .edificio ha l’ingresso nel corpo del fabbricato e in certi casi, dove possibile, ha anche una porta posteriore inserita nel muro del giardino esterno. Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 13. Abitazioni nel quartiere Mangalem (foto to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, dell’autore) n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). Il piano stanze è in aggetto verso la strada e serve anche come copertura della stessa a difesa da pioggia e neve. La pendenza del tetto incanala l’acqua verso il centro della strada, ove uno scolo di livello più basso in pietra porta l’acqua Fig. 13. Abitazioni nel quartiere Mangalem (foto dell’autore) attraverso le strade verso il fiume. Dal piano Fig. 15. Vicolo del quartiere Kala (foto dell’autore) rialzato di ogni edificio, grazie alla forte pendenza La struttura del pianterreno è in pietre miste a del terreno, si gode un ampio panorama a 270°. Spesso si trovano dislivelli interni all’edificio da ciottoli e malta di calce con dei marcapiano in le- La struttura del pianterreno è in pietre miste a una stanza all’altra con scalini per facilitarne la gno ogni 80 cm visibili esternamente, che danno ciottoli e malta di calce con dei marcapiano in comunicazione. La parete interna delle cisterne (o quindi anche la misura dell’altezza dell’edificio. legno ogni 80 cm visibili esternamente, che danno magazzini) del piano interrato o seminterrato, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, qGuilin deile amnecnhtei ldai mlegisnuora cdoemllp’aolntegzozna od eulnl’ae dgiafibcbioia. orientata verso la montagna, è addossata alla Musei Civici, D 1053. Gtrlai sevleermsaelnet id ad ir ielemgpniore ccoomnp poinegtroen eo muanlat a gdaib cbaial- roccia grezza calcarea del terreno, sfruttandone le trcaes vpeerrs acloes dtiatu riireem lap iprea rceoten. pietre e malta di calce caratteristiche naturali di stabilità. Spesso le pietre per costituire la parete. Figd.e 1ll5a. Vfiocnodloa dzeiol qnuea drtii emrei sKuarlaa (gfortaon ddeel l’saountoor es)tate Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- poggiate direttamente in dei “nidi” scavati nel to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). terreno. Il collegamento tra le pareti laterali e Spqueeslslao rsoic tcroiovsaan èo c doisstliitvueitloli idnat eprineti raal ln’eatduirfiaclieo e d a unmaa lsttaa. nLz’ae satelln’aslitornae c ionn l usncgahlienziz pa edre flalac piliatraertnee la colomnugintiucdaizniaolen eè. uLna c opnasriestteen itnet ebranluaa rddeol lien cciasstoe rd-i nesi (som ma. aIgn adzizvienris)i d ceals ip aianncohe i natlel’rirnatteorn oo sce’èm uinntae r- raptaor,e oter ileonntgaittau dvienrasloe clah em noonnt asoglnoa d, ièv iadde dgolis sata alalam broiecnctiia m gar efuznzgae cdaal cmaurreoa ddi espl itnear rreensios,t esnftreu. t - tandone le caratteristiche naturali di stabilità. Spesso le pietre della fondazione di misura grande sono state poggiate direttamente in dei Fig. 14. Particolari della struttura aggettante (foto “nidi” scavati nel terreno. Il collegamento tra Fig. 14. Particolari della struttura aggettante (foto dell’au- dteolrle’a)utore) le pareti laterali e quella rocciosa è costituito da pietra naturale e malta. L’estensione in lun- Esternamente le pareti sono successivamente Esternamente le pareti sono successivamente ghezza della parete longitudinale è un consi- rivestite con intonaco di malta di calce e dipinte rivestite con intonaco di malta di calce e dipinte stente baluardo in caso di sisma. In diversi casi in calce bianca, la stessa che poi gli abitanti usano in calce bianca, la stessa che poi gli abitanti usa- anche all’interno c’è una parete longitudinale per rifinire i bordi delle stradine e certe volte no per rifinire i bordi delle stradine e certe volte che non solo divide gli ambienti ma funge da Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, anche le alzate degli scalini dei vicoli in discesa. anche le alzate degli scalini dei vicoli in discesa. muro di spina resistente. Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 10 N. 4 - 2016 NN. 4. 7- 2- 0210610 13 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). Fig. 16. ProFisg.p 16e. tPtroos pee ttpo iea pnianttaa ddi uin au anbiata zaiobnei ttipaiczaione tipicaFig . 17. Interno e scala di abitazione quartiere Kala (foto dell’autore) Fig. 17. Interno e scala di abitazione quartiere Kala AlleggerenAdlleogg elraen dsot lrau stttruuttruara nneel pl iapnoi asunpoer iosreu epde riorteem peod e adottando vari accorgimenti, ci si è ac- (foto dell’autore) optando per scale interne in legno, si è riusciti a corti della resistenza ai movimenti tellurici degli optando per scale interne in legno, si è riusFcigi. t2i2 - aIc nografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, dare alla struttura le caratteristiche attuali, otti- Meudsiefii cCii v“icai , sDc 1a0t5o3.la” co n soffitti in travature, travetti Musei Civici, D 1053. dare alla smtrauli tpteur rreas isltee rec aagrlai etvteenrtii ssitsimcichi eco amtet udeattloi,, otteim paannlei lli. Quindi questa caratteristica, una volta La calce, che è il legante sia per i muri che per di una struttura a scatola ben legata e leggera. appartenente solo agli edifici importanti, è diven- per resistere agli eventi sismici come detto, di una FiIgl . p20ia - nIcon orgiaralfziaa dtoel P(calaazrzaot tCearriisgntiacnao , aTomrinpol,i aAmrcheivnitoe d ic Sotal-- tata usuaFlieg. p20e -r Ictunottgara lflia’a idpneol Pptaoolalnazzzoai oCcnaraeig.tn uanro,a To,r inoè, A rclhaiviso dci iSata-to stagionare fino a due struttura atno .l ,as1 F0uci8nd,a aacnotztnaeot, rAdolzmoaieapn rocdbaa i (elSr i1apnv8roe 5isala1-e Ca),a g lrutiugcaent tattornaao si, nm ce aeltes .s lg5ae3n),. ogm aagz zseot urrunaitct.ou , rTaipi, Questo ètn oi. l,1 Fp0i8ne,a rcniooznedt, roAoz miinean rccdaau (iSr iaapvnroecisaha- Ceaa lrlueigc enfi atnrnaeos,sm ctaertes.s 5ca3)h,. miuaszzeo unico, Tipi, anni e, per gli edifici più importanti, anche di più. “sandwich”, è riempito di materiale legnoso e anche con imposte di legno si sostituiscono a Il piano riamlazltaa tmoe (sccoalartaa tcteonr ipsetlii cdai aanmimapli lciaomme elen-te quelle in solo vetro. Inizialmente il soffitto delle stanze del piano alto gante. Si trovano diverse tipologie di questa collaudata dopo il 1851), tutto in legno a struttura era assente e il fumo trovava la strada tra le travi versione compositiva, sia con la stanza chiusa “sandwichco”n, taèn trei efinmesptrei t(o4 adl mi amssaimtoe rpiear llae p laeregten ino so e del tetto per uscire all’esterno. Con il passare del facciata), sia con la loggia con le sedute perime- malta mescolata con peli di animali come legante. tempo e adottando vari accorgimenti, ci si è trali. Colonne e travi sono fissate con incastro e il Si trovanos odlaiivo eè rcsoem ptoisptoo dlio trgaviie e ldisite lqli udi elesgtnao , vcoemres ione accorti della resistenza ai movimenti tellurici degli il pavimento. Il legno è trattato con il fumo per compositiva, sia con la stanza chiusa con tante edifici “a scatola” con soffitti in travature, travetti lunghi periodi (un anno ed oltre) e sottoposto a finestre (4m aaln umtenazsiosniem coon mpeetord loalo gpiea trraedtiezi oinnal i.facciata), e pannelli. Quindi questa caratteristica, una volta La calce, che è il legante sia per i muri che per sia con la loggia con le sedute perimetrali. l’intonacatura, è lasciato stagionare fino a due appartenente solo agli edifici importanti, è Colonne ea tnrnai ev, ip esr oglni eod ififciis psiùa itmep corotannt i,i nanccahes dtri opiù e. il diventata usuale per tutta la popolazione. Questo è Inizialmente il soffitto delle stanze del piano alto solaio è coemra apsosesnttoe ed ili f utmrao vtroi veav al ilsa tsetrlaldia dtrai llee trganvi o, cFoigm. 18e. T etto ad unica faildla pcoen rtriaovi dsoottil i idnot acteu dii c oann- che le finestre chiuse anche con traffissi ed elementi orizzontali per assorbire le spinte (foto Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - IcnFoigg.r a2f1ia - dIeclnlao gcrhaifeias ad evlilcae ncthinieas ad evlilc’Aernatcineali , dVeilcl’eAnrzaac,eli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, il pavimenMdutseoeli t.Ce ivtIticloi , plDee 1r0g 5u3ns, pcoairrte icè ao llalt’reer sa(rtipetrtrenasoat .ao Clu occen to rial nspma eisslssa a)f.reu dmel o peMdruesl le’ai uCtiovirceiM,) Du s1e0i5 C3i,v picair,t iDc o1l0a5re3., particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. imposte di legno si sostituiscono a quelle in solo lunghi periodi (un anno ed oltre) e sottoposto a vetro. manutenzi11o04ne con metodologie tradizionali. 10 NN. .7 4 - - 2 2001106 NN. 4. 7- 2- 0210610 Fig. 18. Tetto ad unica falda con travi sottili dotate di contraffissi ed elementi orizzontali per assorbire le spinte (foto dell’autore) Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Per i tetti la soluzione migliore è quella a capria- Per i tetti la soluzione migliore è quella a capriata, ta, in quanto gli altri tipi sono spingenti contro le in quanto gli altri tipi sono spingenptaire cti odenglti rimom loeb ili. Nel quartiere Kala le case sono accostate al muro pareti degli immobili. perimetrale fortificato, come detto, usandolo come parte della struttura portante. Le pietre di Nel quartiere Kala le case sono accostate al muro fondazione della stessa e delle porte di ingresso perimetrale fortificato, come dettoc, oumspaonngdonoo luon ecsoemmpieo di muratura ciclopica come in molti altri siti mediterranei. parte della struttura portante. Le pietre di fondazione della stessa e delle porte di ingresso compongono un esempio di muratura ciclopica come in molti altri siti mediterranei. Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). Fig. 20. Disegni di un edificio del XVIII secolo) Fig. 19. Strutture di tetti a Berat (Banesa shqiptaFrei,Tgoe.n 2a)0. Disegni di un edificio del XVIII secolo La tendenza a costruire il più vicino alla cittadella, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Il passaggio di persone e il trasporto di merci a Musei Civici, D 1053. seguendo il profilo del rilievo, ha costretto a certe scelte progettuali, ma ha dato anche soluzioni po- volte però riesce risulta difficoltoso. sitive dal punto di vista della difesa sismica. Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Non ci sono due abitazioni uguali in ques to centro to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). storico. La tipica sezione verticale delle abitazioni, a forma di sedia, garantisce uno sfru ttamento ottimale del- la superficie interna; l’aderenza alla parete roccio- sa consente anche la presenza di una via di colle- Fig. 19. Strutture di tetti a gaBmeenrtoa, to bbli(gBataa dnaellas cao nformazione del suolo, tra le abitazioni per la cui realizzazione erano di- shqiptare,Toena) sponibili soltanto particelle di minima dimensione. Un interesse particolare nel quadro delle struttu- re in legno merita il mercato, che si estendeva sul La tendenza a costruire il più vicino alla cittadella, bordo strada vicino al fiume. Le strutture erano in seguendo il profilo del rilievo, ha cpoansnterllei dtit loeg nao cinecarsttera ti agli angoli senza pioli di metallo. Le aperture verso la strada erano dei scelte progettuali, ma ha dato anche soluzioni pannelli che si potevano far ruotare facilmente verso l’alto sostenendoli poi con dei paletti, in positive dal punto di vista della difesa sismica. modo da formare sia una copertura per il lavo- Non ci sono due abitazioni uguali rion s vqoultoe asllt’eos tecrneon dtarlol’a rtigiano, sia per creare Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. uno spazio protetto di esposizione. Fig. 21. Vicolo del quartiere Mangalem (foto dell’autore) storico. La tipica sezione verticale delle abitazioni, a 10 N. 4 - 2016 NN. 4. 7- 2- 0210610 15 forma di sedia, garantisce uno sfruttamento ottimale della superficie interna; l’aderenza alla Fig. 21. Vicolo del quartiere Mangalem (foto dell’autore) parete rocciosa consente anche la presenza di una via di collegamento, obbligata dalla Un interesse particolare nel quadro delle strutture conformazione del suolo, tra le abitazioni per la in legno merita il mercato, che si estendeva sul cui realizzazione erano disponibili soltanto bordo strada vicino al fiume. Le strutture erano in particelle di minima dimensione. pannelli di legno incastrati agli angoli senza pioli di metallo. Le aperture verso la strada erano dei pannelli che si potevano far ruotare facilmente verso l’alto sostenendoli poi con dei paletti, in modo da formare sia una copertura per il lavoro svolto all’esterno dall’artigiano, sia per creare uno spazio protetto di esposizione. Tale struttura è descritta per la prima volta nel XVII secolo: oggi, però, non ci sono elementi residui, in quanto la Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 Boll.Ing. n.7 1-10-2010 12:18 Pagina 10 maggior parte della struttura non ha superato il XIX secolo. maggior parte della struttura non ha superato il XIX secolo. Fig. 24. Abitazione del quartiere Kala (foto dell’autore) Fig. 22. Esempio di edificio restaurato (foto Fig. 22. Esempio di edificio restaurato (foto dell’autore) dell’autore) Fig. 24. Abitazione del quartiere Kala (foto Fig. 24. Abitazione del quartiere Kala (foto dell’autore) dell’autore) Solo la classe agiata può permettersi una stanza Fig . 22. Esempio di edificio restaurato (foto per ogni funzione. La stanza degli ospiti, delLTl’aeal euat obsritetra)u ztitounrai dèi dBeesrcarti ttsai pdeivri dlao npor imina tvreo ltgar annedli L’edificio tipico di Berat è cosi costituito: una Fig. 19 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- caratteFriigs. t1i9c a- I cendo gorargfiao dgelli oPa dlaiz zoog Cnair igfanamnoig, Tlioari,n oè, Amrcohlitvoio di Sta- togX, rFVuiInpIa psnize:e c,a Ao zçloiae:nr dodaag Skga,iv ,oa pi ame-Creaòzri,zg nnoao npnoi ,a ccnai ots. 5o(3on, omu anez zlpeoi muanneicono t,s iT oripleoi-,) Sstoalnoz ala ccteolan, Fstrisnaeal neaz egc,i Aoaztniae nilpd auc Sòaa mvpoieinar-omC ae(rstigtoengarsngioi ,o ucrannta.o 5 )3s,, t madnaezztz-ao unico, Tipi, n. 108, filigrana (ripresa a luce trasmessa). diversan. d10a8 , cfialisgara naa c(raipsrae,s aa a sluecceo tnradsam edsesall).e possibilità es idquuie, lline qcousatnrutoit ela d mopaog gilio 1r 8p5a0r.t eQ dueellllae sat rumtetuzrzao ptae rs aloag ndie l ffuunozcioo,n eil. çaLrda aks, taunnzaa stdaengzlai doas pleitti-, Le abitazioni di Berat si dividono in tre grandi economiche e dello spazio. pnioann oh as is udpiveirdaoton oil XaI Xl osreoc ovlool.ta in tre categorie: ctoa rsaitgtenroisrtiileca, iel dv eosrgtiobgollioo, dlai ocgisntie franma,i gill iraip, oè smtigollitoo gruppi: a çardak, a mezzo piano (o un piano solo) L’edificio tipico di Berat è cosi costituito: una pLeer paebnidtaiczoiolanri i,d ia lBluenragta tse i ed ivai duonn op iiann otr.e Ag rpaanrdtei doi vmerasgaa dzaz incaos, ai la dciavsaan, oa (ssetcaonnzdaa bdeellvlee dpeorses)i beil iltaà e quelle costruite dopo il 1850. Quelle a mezzo stanza centrale con il camino (soggiorno), detta qguruepllpe i: aa çaçradradka,k a, mneezsszuon p’aialtnroa (oa ubint apziiaonnoe soplouò) esctaonnzoam dicehllea et odeellelott asp. aLzaio s. tanza del fuoco è una piano si dividono a loro volta in tre categorie: sala del fuoco, il çardak, una stanza da letto ees sqeuree llea tctroibsturiutait e docphioa rial m1e8n5t0e. Qaud elluen aa mdeezll-e Lre’medinifiisccioe ntziap icdoe l dpie rBioedraot ièn ccuosi il ’acboisttaitzuioitnoe: uenraa perpendicolari, allungate e a un piano. A parte signorile, il vestibolo, la cisterna, il ripostiglio o czaot epgiaonrioe isni ddiicvaidteo. no a loro volta in tre categorie: sctoamnzpao sctean teraffleet ticvoanm iel nctea msoinloo d(is oqgugeisotron olo)c, adlee.tta quelle a çardak, nessun’altra abitazione può magazzino, il divano (stanza belvedere) e la sala del fuoco, il çardak, una stanza da letto perpendicolari, allungate e a un piano. A parte essere attribuita chiaramente ad una delle stanza della toeletta. La stanza del fuoco è una signorile, il vestibolo, la cisterna, il ripostiglio o quelle a çardak, nessun’altra abitazione può es- categorie indicate. reminiscenza del periodo in cui l’abitazione era magazzino, il divano (stanza belvedere) e la sere attribuita chiaramente ad una delle catego- composta effettivamente solo di questo locale. stanza della toeletta. La stanza del fuoco è una rie indicate. reminiscenza del periodo in cui l’abitazione era composta effettivamente solo di questo locale. Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 22 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Musei Civici, D 1053. Musei Civici, D 1053. Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- Fig. 20 - Icnografia del Palazzo Carignano, Torino, Archivio di Sta- toF, iFgin. an2ze3, .A ziAenbdiata Szaiovoniea- Canriegln anqou, acratt.i e5r3e, ma zzoK uanlaic o, (Tfiopit,o to, Finanze, Azienda Savoia-Carignano, cat. 53, mazzo unico, Tipi, n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). n. 108, contromarca (ripresa a luce trasmessa). dell’autore) Fig. 23. Abitazione nel quartiere Kala (foto La funzionalità e la composizione dell’unita dell’autore) Fig.F 2i5g.. L2a5 s. tLaan zsat adnezl afu doeclo f u(fooctoo d(efollt’aou dtoerlel’)autore) abitativa cambia, infatti, a seconda Lad feulln’zaipopnaarltietàn een lzaa c doemllpao fsaimziiognleia d ae lcl’lausnsiit as ociali La stanza comune dove condividere il tempo era il Fig. 23. Abitazione nel quartiere Kala (foto dell’autore) Fig. 25. La stanza del fuoco (foto dell’autore) abditiasttiivnate c. aPmebr ioag, nini ffautntiz, iao nseec co’nèd uan a stanza e le La nsutacnlezoa dceolmla ucnaesa d doavle m coomndeinvtido ecrhee i ll tae pmoppoo learzaio ne deslLlta’aa npfzupena zcrtiaoemnnebaniliaztàna o de se lplalea sc fsoaomm fupignolzisaiioz anio ecn laae s ssdeiec slolo’nucdinaailt iad eallbei - Lil an dusitc aBlneezora ad cte oelmlraa u cnpaersi ndaco divpaeal lcmmoonednmitvee indctoeorm ec philoe st etlaam pdpaoo paeorrtalia gi-li ani dismttaiuntittvaeat.e cP eaesmri gobeginanz,i eifn udfna’zuttisio,o na.e s ce’cèo unndaa s dtaenllz’aa pep laer tenen- nziuocenl eeco lda dsi esBlel eamr aceatd seaiar ad c apol nrmi nfocamimpeainglmtloiee c nnhtuee m lcaeo rpmoosppeoo. lsaItnza i oqdnuaee sto staznaz ed ecallam fbaimaniog lsiap eas scola fsusni zsioocniea lai dseisctoinntdea. dPeelrl eo gni dair tsiBgpeiaarzanitio ee r saci l apcsriusnceci inmpaaevlmda,i ean sctie o nmc ofamanmgpioiagsvltiaae dneau maleret irgopisearens.io ne mufutantze ioesnieg ecn’zèe udn’uas os.t anza e le stanze cambiano eIn caqlanuszesisea tnome esedp iiaa zp ciioco cnso ilf iac mruicpigionlsiaaev vana,un mosi e dmroopaseon. g iIi anpv aaqsu tiee. sVlteoi sto che ci doveva essere sempre la possibilità di spesso funzione a seconda delle mutate esigen- sppearzsioon es ia nczuicainnea vea , i spi icmcoalni griiapvoas aev alneo pdeorpsoon ei cucinare, il fuoco era sempre acceso, da cui il ze d’uso. apnazsitai.n Ve iset oi pcihcec oclii droipvoesvaav aensos edroep soe mi pparest ila. Vpoissto- nome. Solo la classe agiata può permettersi una stanza cshibei litcài ddi ocvuecvian aeres,s eilr ef uosecmo perrea lsae mpporsesi baiclicteà sod,i cucinare, il fuoco era sempre acceso, da cui il per ogni funzione. La stanza degli ospiti, carat- da cui il nome. nome. teristica ed orgoglio di ogni famiglia, è molto di- Per evitare incendi, considerata la struttura in le- versa da casa a casa, a seconda delle possibilità gno, si costruiva il vano del fuoco su pietra natu- Fig. 21 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, Fig. 23 - IcnFoigg.r a2f1ia - dIeclnlao gcrhaifeias ad evlilcae ncthinieas ad evlilc’Aernatcineali , dVeilcl’eAnrzaac,eli, Vicenza, Fig. 23 - Icnografia della chiesa vicentina dell’Araceli, Vicenza, economiche e dello spazio. rale, il foro del fumaiolo era praticato nel soffitto, Musei Civici, D 1053, particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei CiviciM, Du s1e0i5 C3i,v picair,t iDc o1l0a5re3., particolare (ripresa a luce trasmessa). Musei Civici, D 1053, particolare. 1106 10 NN. .7 4 - - 2 2001106 NN. 4. 7- 2- 0210610
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