www.medicalsystems.it ISSN1120-6756 Genova Caleidoscopio A - AT Nuova mpa: P. - Sta Letterario Contiene I. Genova - A. S.p. ms Syste Medical Editore: Rassu - Sergio Francesco Urbano Dir. resp.: Maggio 2006 - Alle basi del 38 - - n° Bioterrorismo: un Genova” B C D approccio storico alla ma 1, m L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 co Guerra Biologica (conv. in L. 353/2003, DSeirregtitoo rRea Rsseusponsabile DMiareritato Tree rCesualt Pueratrleini D. A.P. - 38 Sped. in S.p.a. - Poste Italiane ... il futuro ha il cuore antico MEDICALSYSTEMSSpA “ C.: O. R. Via Rio Torbido,40 - Genova (Italy) Tel. 010 83.401 Tariffa Stampato a Genova 2006 ... il futuro ha il cuore antico MEDICALSYSTEMSSpA Edizione Italiana: Numero 0 - Luglio 2005 Editore: Caleidoscopio Letterario Francesco Urbano Alle basi del Bioterrorismo: un approccio storico alla Guerra Biologica Direttore Responsabile Direttore Culturale Sergio Rassu Maria Teresa Petrini 38 ... il futuro ha il cuore antico MEDICALSYSTEMSSpA Via Rio Torbido,40 - Genova (Italy) Tel. 010 83.401 Stampato a Genova 2006 ISTRUZIONI PER GLI AUTORI Caleidoscopio letterario pubblica opere inedite in lingua italiana di Poesia, Narrativa, Teatro e Saggistica. L’iniziativa è aperta a tutti gli operatori del mondo sanitario. La finalità è quella di promuovere l’attività culturale e dare l’opportunità agli Autori di far conoscere ad un’ampia platea le proprie opere. Gli Autori vengono invitati dal Direttore Responsabile e dal Direttore Culturale. La rivi- sta pubblica anche opere proposte direttamente dagli Autori purché ritenute idonee dal Direttore Culturale. Ciascun numero potrà raccogliere l’opera di uno o più Autori, in rapporto alle dimen- sioni delle singole opere, che non dovranno superare comunque le settanta pagine dat- tiloscritte a spaziatura 2. Riporre l’opera in busta, l’Autore è cortesemente pregato di allegare anche un proprio curriculum e profilo culturale che verrà utilizzato dal Direttore Responsabile nella pre- sentazione che precede l’opera ed una fotografia. Il dattiloscritto originale, insieme ad una copia del testo archiviata su un dischetto da 3.5 pollici preferibilmente Macintosh o se PC in formato Word, deve essere spedito al Direttore Responsabile in duplice copia. L’autore dovrebbe conservare una copia a pro- prio uso. Dopo la valutazione espressa dal Direttore Culturale, la decisione sulla eventuale accet- tazione del lavoro sarà tempestivamente comunicata all’Autore. Il Direttore Responsabile deciderà sul tempo della pubblicazione. I manoscritti se non pubblicati non si restituiscono. L’Autore riceverà le bozze di stam- pa per la correzione e sarà Sua cura restituirle al Direttore Responsabile entro cinque giorni. La rivista è registrata presso il Tribunale, pertanto i lavori pubblicati hanno validità legale. La distribuzione della Rivista Caleidoscopio letterario è gratuita. Le spese di stampa, ristampa e distribuzione sono a totale carico della Medical Systems che prov- vederà a spedire all’Autore cinquanta copie dell’opera. L’Autore della monografia cede tutti i pieni ed esclusivi diritti sulla Sua opera, così come previsti dagli artt. 12 e segg. capo III sez.I L. 22/4/1941 N. 633, alla Rivista Caleidoscopio rinunciando agli stessi diritti d’autore (ed acconsentendone il trasferimen- to ex art. 132 L. 633/41). Tutta la corrispondenza deve essere indirizzata al Direttore Responsabile al seguente indirizzo: dott.Sergio Rassu Via Pietro Nenni, 6 07100Sassari Alle basi del Bioterrorismo: Francesco Urbano un approccio storico alla Guerra Biologica Premessa La fantasia dell'uomo sia nel bene che nel male non ha mai avuto limiti e il bioterrorismo costituisce la peggio- re applicazione di tale capacità umana. Se qualcuno ritiene che il bioterrorismo sia solo una conseguenza dello svi- luppo che le scienze biologiche e mediche hanno avuto nell'ulti- mo secolo ed in particolare negli ultimi decenni, compie un enorme errore. Il dott. Francesco Urbano con il presente lavoro, che d'altra parte costituisce la sua tesi di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, ci ha mostrato un aspetto poco noto e spesso sottaciuto della guerra, cioè l'uso sin dall'antichità di un qualcosa che non solo danneggia materialmente i soggetti colpiti ma che genera ansia e più spesso paura anche nei non col- piti. Causare la malattia era prerogativa delle divinità e l'uomo ad un certo punto capisce che può sostituirsi alla divinità nel provocare la malattia. I soggetti colpiti in tal modo non solo si ammalano ma sentono che hanno il fato contro di loro. L'avvelenamento dei pozzi con segale cornuta da parte degli assiri o l'inquinamento dell'acqua con carcasse di animali da parte degli egiziani, poi dei greci ed infine dei romani sono solo un esempio di quanto sia antica la guerra biologica. Il lavoro del dott. Urbano presenta una puntuale, interessante e ampia rasse- gna dell'uso dei mezzi biologici (veleni naturali, microrganismi e loro tossine), delle occasioni in cui tali mezzi sono stati utiliz- zati, dall'antichità ai nostri giorni, e di quanto, negli anni della Guerra fredda, diversi Paesi, soprattutto le super-potenze, hanno fatto per dotarsi di armi biologiche. L'autore, che non dimentica di essere un medico militare e un medico igienista, sottolinea, tra gli altri, anche alcuni aspetti strettamente connes- Caleidoscopio Letterario 3 Alle basi del Bioterrorismo: Francesco Urbano un approccio storico alla Guerra Biologica si sia alla organizzazione della Sanità militare che a quella della Sanità pubblica soprattutto in relazione agli eventi di bioterrori- smo che negli ultimi decenni hanno colpito non solo il mondo occidentale. Di particolare utilità risultano sia gli allegati relati- vi alle convenzioni internazionali che la ricchissima bibliografia. Prof. Nicola Comodo Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore Scuola Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Firenze Caleidoscopio Letterario 4 Alle basi del Bioterrorismo: Francesco Urbano un approccio storico alla Guerra Biologica 1. Introduzione 1.1. Premessa La premessa di questo lavoro è costituta dalla convinzione che solo un approccio storico, in altre parole la pur sintetica conoscenza di come gli eventi salienti di un determinato processo si siano succedu- ti, permetta la piena comprensione d'argomenti complessi quali quel- li costituenti l'inscindibile binomio guerra biologica/bioterrorismo. Specialmente il bioterrorismo, come ben noto agli addetti ai lavori, rappresenta, in maniera fortemente crescente nel corso dell'ultimo ventennio, un problema angoscioso per la Sanità Pubblica e una sfida che i Sistemi Sanitari dei paesi più evoluti si trovano ad affrontare, essendo spesso del tutto impreparati ad essa (1, 2). La disciplina dell'Igiene e Sanità Pubblica è certo quella, in ambito medico-scientifico, che più si avvale di un approccio multidisciplinare; si può anzi affermare che rappresenta essa stessa nient'altro che un modo per inquadrare organicamente conoscenze e procedure mutuate da altre discipline con finalità squisitamente pragmatiche e operative. Sebbene molte altre discipline mediche (Microbiologia Clinica, Medicina di laboratorio, Infettivologia, Medicina Militare solo per fare qualche esempio, ma anche Veterinaria (3, 4, 5) e Dermatologia (6, 7, 8) si siano candidate a vario titolo come leaders negli studi, e altre abbia- no semplicemente rivendicato un ruolo, come addirittura l'odontoia- tria (9), com'è dimostrato dalla pletora d'articoli specificamente dedi- cati negli ultimi anni alla loro funzione nel fronteggiare il bioterrori- smo, solo l'Igiene (10), come materia intesa alla prevenzione dei pro- blemi sanitari, ci pare la possibile vincitrice in tale metaforica gara. È per tali tre motivazioni - il fatto che guerra biologica e bioterrori- smo siano un problema emergente di Salute Pubblica e che l'Igiene abbia finalità esplicitamente preventive e dimostri vocazione inter- disciplinare - che non ci pare peregrino trattare tale argomento in que- sto contesto, anche in considerazione del fatto che la materia, come Caleidoscopio Letterario 5 Alle basi del Bioterrorismo: Francesco Urbano un approccio storico alla Guerra Biologica vedremo nelle righe successive, è di fatto orfana di una disciplina che la studi in ogni suo aspetto e ne inquadri i contenuti complessivi. L'interesse per tale problematica era un tempo appannaggio della Sanità Militare delle varie Forze Armate; fin tanto che, nell'ottica di una guerra clausewitzianamente classica, la minaccia di guerra biolo- gica fosse rivolta alle Forze Armate delle nazioni e solo collateral- mente alla società civile, tale appannaggio poteva forse risultare giu- stificato; già con lo svilupparsi drammatico delle vicende belliche del ventesimo secolo tale limitazione appare del tutto anacronistica e fal- lace; la nascita, con i due grandi conflitti mondiali, del concetto di guerra totale (11), non solo volta a minare le capacità operative delle Forze Armate avversarie ma anche l'intera energia vitale delle nazio- ni antagoniste, sconvolgendone le risorse produttive, demografiche, economiche e finanche la volontà e il morale, ha determinato, nel corso del ventesimo secolo, l'inversione del rapporto fra vittime mili- tari e vittime civili di un conflitto, rimasto per millenni superiore ad uno e sceso sotto tale soglia per la prima volta nel secondo conflitto mondiale. Sono poche le “guerre in tempo di pace”, come sono defi- nite quelle del secondo dopoguerra, che non abbiano coinvolto mas- sivamente la popolazione civile degli sfortunati paesi coinvolti dagli scontri. In tale contesto appare ovvio che la guerra stessa come feno- meno/evento appaia come il più palese pericolo per quel concetto di salute proclamato dall'OMS ad Alma Ata nel settembre 1978 e inteso come completo benessere fisico, psichico e materiale. In tale ottica deve essere interpretata la condanna della guerra e i tentativi, spesso infruttuosi, d'eradicarla, al pari di una malattia infettiva, che costitui- scono il più ambizioso obiettivo del consesso internazionale. A pre- scindere da tali valutazioni, che esulano dagli scopi di questo lavoro, bisogna tuttavia riconoscere che guerra biologica e bioterrorismo rap- presentano un rischio tale per le popolazioni da dover costituire non solo per la Sanità Militare, ma anche e soprattutto per la Sanità Pubblica dei Paesi Sviluppati, argomento di ricerca e studio, oggetto d'azioni preventive e materia di divulgazione, poiché trascurare que- st'ultima e delegarla ad altri equivale a rinunciare a priori ad ogni spe- ranza di serietà e correttezza. Molto si è fatto e si sta facendo in tal senso: il numero di lavori pubblicati su riviste autorevoli è in aumento Caleidoscopio Letterario 6 Alle basi del Bioterrorismo: Francesco Urbano un approccio storico alla Guerra Biologica esponenziale; tuttavia tali argomenti non costituiscono ancora oggetto di trattazione sistematica né nei corsi di laurea di discipline sanitarie, né nei corsi post-universitari. Parimenti le strutture del Sistema Sanitario operanti sul territorio risultano solo parzialmente adeguate a rispondere alla minaccia: non ne sono state create a hoc e ci si è limita- ti a delegare la risposta ad altre già esistenti, non specializzate, spesso già oberate d'attività routinarie e sostenute da personale non specifica- mente preparato; la delega alle Regioni di potestà decisionali in ambi- to sanitario, sicuramente auspicabile e foriera di miglioramento in molti ambiti, ha portato in questo ad una pluralità di provvedimenti, analizzati nel dettaglio in un lavoro della dott.sa Calderoni (12) - al quale rimandiamo chi volesse approfondire la questione - spesso non coordinati fra loro; al di là dall'inaccettabile variabilità dell'efficienza della risposta, si deve costatare che tale pluralità risulta d'ostacolo alla prontezza della risposta alla minaccia, elemento considerato unanime- mente nel mondo come vitale per minimizzare i danni in caso d'attac- co biologico. Per quanto riguarda la Sanità Militare, invece, almeno in Italia, la professionalizzazione delle Forze Armate (13), la progressiva riduzio- ne del personale tecnico (medici, infermieri, tecnici di laboratorio etc.) in servizio e dei fondi stanziati ed il parallelo incremento degli oneri connessi con le “missioni di pace” condotte in aree di crisi ovunque nel mondo, hanno determinato una forte limitazione degli studi con- dotti in tale ambito; nonostante che i nuovi indirizzi strategici nazio- nali, pubblicizzati dall'attuale governo con grand'enfasi, e che saran- no ripresi in apposita sezione di questo lavoro, vedano fra le prime priorità militari un “sensibile miglioramento nel settore della difesa biologica”, tale fine è perseguito con la mera duplicazione del reparto operativo a ciò preposto; misura che, per quanto certamente encomia- bile specialmente nel contesto di riduzioni e tagli al bilancio, ci pare francamente insufficiente, non commisurata all'esigenza e scarsamen- te appropriata. In sintesi sia la Sanità Pubblica che quella Militare paiono francamente arretrate rispetto allo svilupparsi degli eventi. Caleidoscopio Letterario 7 Alle basi del Bioterrorismo: Francesco Urbano un approccio storico alla Guerra Biologica 1.2. Scopo di questo lavoro Scopo di questo lavoro è fornire il background storico indispensabi- le tanto per l'operatore di Sanità Pubblica, quanto per il medico mili- tare, per inquadrare correttamente le problematiche connesse a guer- ra biologica e bioterrorismo: tale background ci pare elemento fonda- mentale per ogni successiva valutazione dell'importanza e del valore dei molti lavori recentemente pubblicati sull'argomento: pur rifacen- dosi nella gran parte dei casi a lavori esplicitamente citati, ci pare pleonastico, ma non inutile, ricordare che le opinioni espresse in esso sono frutto di valutazioni personali dell'autore e non rappresentano in alcun modo quelle d'Istituzioni Pubbliche o della Forza Armata alla quale l'autore appartiene. Tale lavoro non ha certamente pretese d'esaustività; rappresenta solo l'insieme di alcuni degli elementi valutati come salienti, ritenuti più suggestivi e chiarificatori della complessa problematica. D'altronde il più che decennale interesse per l'argomento non ci ha permesso di conoscere opere storiche dedicate ad una trattazione compiuta della materia; le migliori revisioni critiche sull'argomento a noi note, alle quali ci siamo abbeverati, utilizzandole quali preziose basi di partenza e fonti bibliografiche per gli studi, peccano ancor più di questo studio in tal senso. 1.3. Alcune definizioni Il notevole vissuto emotivo determinato caratteristicamente dal bioterrorismo e più genericamente dalla diffusione di malattie infetti- ve, che in gran parte giustifica l'affermazione del bioterrorismo stesso nell'ultimo decennio, ha determinato il grande interesse da parte dei mass-media e l'attualità dell'argomento oggetto di questo lavoro, tanto da permettere di qualificare il bioterrorismo, almeno negli ultimi cin- que anni, una vera cover-story, alla quale ricorrere per innalzare l'inte- resse del pubblico, alimentandone le paure. Caleidoscopio Letterario 8
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