ebook img

Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia. Nuova serie. 5/2008. Corpo-linguaggio PDF

226 Pages·2010·0.767 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia. Nuova serie. 5/2008. Corpo-linguaggio

IL TRIDENTE a cura di Paolo Francesco Pieri - corpo linguaggio Marianna Bergamaschi Ganapini, Felice Cimatti, Fabrizio Desideri, Mauro La Forgia, Roberto Manciocchi, Maria Ilena Marozza, Giovanni Matteucci, Marco Mazzeo, Helmuth Plessner, Alessia Ruco, Barbara Scapolo, Alberto Voltolini SOMMARIO Prefazione 9 Paolo Francesco Pieri PARTE PRIMA – MODI DEL LINGUAGGIO Interni. Quattro variazioni quasi dialettiche intorno a sensibilità e linguaggio 13 Fabrizio Desideri Di che parla la talking cure? Lo sfondo sensibile del discorrere in analisi 33 Maria Ilena Marozza Le forme del dire 51 Mauro La Forgia Asserzione ed espressione 67 Marianna Bergamaschi Ganapini Il pensabile e l’impensabile fra Wittgenstein e Bion 75 Roberto Manciocchi PARTE SECONDA – MODI DELLA PERCEZIONE Varietà di esperienza percettiva: “vedere-in” vs.scambiare qualcosa per un’altra 103 Alberto Voltolini Alla scoperta dell’America: cecità, sinestesia e plasticità percettiva 117 Marco Mazzeo Il paradosso del ricordare. La memoria e il segreto del corpo 131 Felice Cimatti PARTE TERZA – IL CORPO DEL SENSO “Die Einheit der Sinne” 151 Helmuth Plessner Sensibilità, psiche e linguaggio nella riflessione estetica e antropologica di Helmuth Plessner 167 Alessia Ruco Creare attraverso le “parole” lo “stato di mancanza delle parole”. Di alcuni motivi in Paul Valéry 185 Barbara Scapolo Il linguaggio dell’apparenza. Note a partire dalla lettura junghiana di Joyce 213 Giovanni Matteucci Gli Autori 223 Paolo Francesco Pieri Prefazione Il tema di questo libro della nuova serie di “atque” è il linguag- gio, assunto nel senso ampio di ciò che contrassegna e intercetta gran parte delle nostre – per così dire – prestazioni cognitive, perfor- mative e non solo. Il libro raccoglie una serie di saggi che insistono e persistono nel solco di un lavoro (ventennale) che sin qui ha prodotto il dialogo tra esponenti della pratica filosofica e di quella psicoterapeutica. La prima parte prova ad analizzare i modi del linguaggio sia, in ge- nerale, nelle nostre pratiche quotidiane sia, nello specifico, nelle prati- che psicoterapeutiche. Alle ampie quanto precise riflessioni intorno ai differenti nessi che intercorrono tra linguaggio e sensibilità (Fabrizio Desideri), e alle decisive considerazioni intorno a quella specifica mo- dalità linguistica che è l’asserzione (Marianna Bergamaschi Ganapini), si aggiungono le esplorazioni e le considerazioni del ruolo determi- nante che i modi del linguaggio – sia del paziente che del terapeuta – assumono all’interno del colloquio psicoterapeutico, nel mondo della cosiddetta talking cure (Maria Ilena Marozza, Mauro La Forgia e Roberto Manciocchi). Strettamente connessa con le riflessioni sui modi del linguaggio e del suo intreccio con la sensibilità, la seconda parte propone invece di riflettere sulle variazioni, potenzialmente infinite, dei problemi con i quali il pensiero è sempre più stimolato a confrontarsi quando ha da affrontare la questione della percezione. Qui i saggi tentano in effetti di disegnare l’abbozzo delle possibili narrazioni di quelli che 9 Paolo Francesco Pieri possiamo chiamare i diversi modi percettivi: il caso – anche classico – dei trompe-l’oeildiventa occasione di un’approfondita analisi della varietà di esperienze percettive (Alberto Voltolini); gli studi – fra quelli più recenti – di recupero della vista da parte di persone cieche e dell’udito da parte di persone sorde conduce a considerare sempre più evidente il carattere multisensoriale della sensibilità del cosid- detto animale umano (Marco Mazzeo); la rivisitazione di certa psico- logia sovietica consente di mostrare come il linguaggio prima che un mero strumento espressivo sia innanzitutto da intendere come quel veicolo che fonde il pensiero percettivo da un lato e i segnali espres- sivi naturali dall’altro, per cui non va lasciato impensato il carattere corporeo e individuale delle parole, ovverosia va considerato quanto il linguaggio rinvii al corpo, e quanto in ogni nostra parola sulmon- do, per quanto non ci se ne avvede, echeggi sempre l’esperienza che delmondo il nostro corpo ha avuto (Felice Cimatti). Ancora più fondamentalmente con questo libro si pensa il nesso sistematico Corpo-Linguaggio, che a suo modo, condensa quel nes- so, magari più articolato, che è: Corpo-Linguaggio-Mondo. La terza parte, in effetti, propone di indagare la sensibilità e il linguaggio ruo- tando esplicitamente intorno al pensiero di tre autori: al pensiero di Helmuth Plessner che pone il linguaggio in una linea di confine che fondamentalmente coincide con la quota psichica, dove il soggetto – attraverso intuizioni “precisabili” – si “accorge” della dimensione psichica in quanto carattere interindividuale dell’esperienza degli oggetti (alcune pagine di Plessner, per la prima volta presentate in italiano); ancora al pensiero di Plessner e in particolare alla sua ri- flessione, antropologica ed estetica, sulla ineludibilità del nesso che intercorre tra sensibilità-psiche-linguaggio (Alessia Ruca, tra l’altro traduttrice delle pagine di Plessner); al pensiero di Paul Valéry dove di questo autore vengono rintracciate le coordinate entro cui inten- dere il rapporto del linguaggio con la sensibilità e le emozioni (Barbara Scapolo); alla teoria della percezione di Wilfred Sellars che può rendere conto dell’incongruenza tra sensibilità e linguaggio che Jung aveva intravisto nell’Ulissedi Joyce (Giovanni Matteucci). 10

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.