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Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia. Nuova serie. 21/2017. Volontà. Una sfida contemporanea PDF

224 Pages·2018·2.051 MB·Italian
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Preview Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia. Nuova serie. 21/2017. Volontà. Una sfida contemporanea

il tridente 127 Campus atque materiali tra filosofia e psicoterapia atque materiali tra filosofia e psicoterapia Rivista semestrale fondata nel 1990 redazione Remo Bodei, Fabrizio Desideri (codirettore), Maurizio Ferrara, Alfonso Maurizio Iacono, Luciano Mecacci (codirettore), Paolo Francesco Pieri (direttore) Comitato esecutivo Rocco Greppi (social media), Teresa Recami (comunicazione), Alessia Ruco (segreteria di redazione), Marco Salucci (consulente editoriale), Antonino Trizzino (responsabile editing), Vincenzo Zingaro (aiuto segreteria di redazione) Collaborano, tra gli altri Arnaldo Benini, Paola Cavalieri, Felice Cimatti, Pietro Conte, Michele Di Francesco, Roberto Diodato, Adriano Fabris, Rossella Fabbrichesi, Umberto Galimberti, Enrico Ghidetti, Anna Gianni, Tonino Griffero, Mauro La Forgia, Federico Leoni, Maria Ilena Marozza, Alessandro Pagnini, Pietro Perconti, Fausto Petrella, Patrizia Pedrini, Mario Rossi-Monti, Amedeo Ruberto, Carlo Sini, Elisabetta Sirgiovanni, Silvano Tagliagambe, Luca Vanzago, Mario Vegetti, Giuseppe Vitiello, Vincenzo Vitiello Cura delle immagini Manuel Forster redazione, grafica e impaginazione Marco Catarzi Ufficio stampa Anna Pampaloni direzione via Venezia, 14 – 50121 Firenze Sito web www.atquerivista.it Moretti & Vitali Editori s.r.l. via Giovanni Segantini, 6 24128 Bergamo telefono +39 035 251300 www.morettievitali.it © atque – materiali tra filosofia e psicoterapia nuova serie, n. 21 – anno 2017 ISSN 1120-9364; ISBN 978-88-7186-706-9 registrazione Cancelleria del Tribunale di Firenze n. 3944 del 28 febbraio 1990 direttore responsabile Paolo Francesco Pieri Finito di stampare nel dicembre 2017 atque Volontà Una sfida contemporanea a cura di Fabrizio Desideri e Paolo Francesco Pieri contributi di Rossella Bonito Oliva, Giuliano Campioni, Mario De Caro, Roberta Lanfredini, Milena Mancini, Luca Pinzolo, Amedeo Ruberto, Carlo Sini, Giovanni Stanghellini, Filippo Tempia Abbonamento annuo (due numeri): Italia € 40,00, Estero € 55,00. Il pagamento può essere effettuato nelle forme seguenti: a) assegno di c/c bancario; b) assegno circolare; c) vaglia postale; d) versamento sul c/c postale n°11196243. In ogni caso il versamento va intestato a Moretti&Vitali Editori s.r.l., via Segantini 6/A, 24128 Bergamo. Per ulteriori informazioni telefonare al n. 035/251300. IBAN: IT 12 U 05428 11110 000000061671 intestato a Moretti & Vitali Editori s.r.l. Per richiedere numeri arretrati: tel. 035/251300, fax 035/4329409. SOMMARIO Prefazione 9 Fabrizio desideri e Paolo Francesco Pieri VOLERE E CONTINGENZA Il soggetto del volere 19 Carlo Sini Rappresentazioni e narrazioni dell’azione: l’altrimenti e la decisione. Per una fenomenologia del contingente 25 rossella Bonito Oliva LA NATURA DELLA VOLONTÀ Neuroscienze della volontà e della decisione 45 Filippo tempia Volontà, libero arbitrio ed epifenomenismo 69 Mario de Caro FENOMENOLOGIA DELLA VOLONTÀ Intenzionalità fungente: involontarietà e impersonalità in fenomenologia 91 roberta lanfredini Friedrich Nietzsche: critica e affermazione della “volontà” 109 Giuliano Campioni ANTINOMIE DELLA VOLONTÀ Io, coscienza e volontà. La necessità del possibile 131 Amedeo ruberto 7 La dialettica della volontà e dell’involontario 157 Giovanni Stanghellini e Milena Mancini UN ALTRO ACCESSO ALLA VOLONTÀ L’evento della volontà in una prospettiva comparativa. L’azione e l’agente nella Bhagavadgītā 173 luca Pinzolo Indice degli articoli di “atque” 1990-2017 203 8 Prefazione Tra i concetti classici del pensiero filosofico e psicologico quello di “volontà” appare oggi uno dei concetti più interrogati e messi in que- stione nei suoi assetti tradizionali, a partire dallo stress e alla revisio- ne cui tali assetti sono sottoposti da parte delle nuove scienze della mente e del cervello. Anzitutto, a essere posta in questione è proprio l’autonomia della volontà, il suo essere “causa sui” a differenza di ogni altro fenomeno na- turale. Questo, sia nella concezione razionale (l’autonomia della volon- tà come effetto della ragione) sia nella versione per così dire decisionista e volontarista (l’autonomia della volontà come quanto riesce a sbloccare i dilemmi del puro pensare). Secondariamente, si osserva come la volontà tragga motivo e addi- rittura sorga da complessi e stati emozionali, talvolta in conflitto al loro interno. Come se l’autonomia della volontà non fosse altro che l’affer- marsi di uno stato emozionale su altri. Un terzo aspetto di problematizzazione della volontà è quello rela- tivo ai suoi correlati neurali e ai circuiti cerebrali che coinvolge. Qui uno dei temi più scottanti diviene quello del rapporto tra volontà e coscienza, nel presupposto che quest’ultima (come hanno mostrato i fondamentali studi di Libet) giunge sempre dopo che una decisione è stata presa. A questo punto diviene quanto mai attuale, per quanto difficile da tracciare, la distinzione tra il volontario e l’involontario: quanto siamo signori e responsabili delle nostre azioni e quanto, invece, queste so- no conseguenza (mediata talvolta in maniera sofisticata) da processi ed eredità culturali, sollecitazioni ambientali e scelte “storiche” preceden- ti, non solo di tipo individuale. 9 © atque materiali tra filosofia e psicoterapia, 21 n.s., 2017, pp. 9-15 – ISSN 1120-9364 Fabrizio desideri e Paolo Francesco Pieri In pratica, a venir messa in questione è la stessa nozione di soggetto autonomo e responsabile, soprattutto perché si ritengono impraticabili le soluzioni dualiste e intrinsecamente aporetiche quelle riduzionistiche. Considerando come ogni azione appaia provvista di un senso che è accessibile a chi la compie e comprensibile a chi la osserva, non pos- siamo eludere che tale senso, per un verso, sia effetto di una attribuzio- ne, per cui è vincolato alla formazione che si è acquisita e ai mezzi di cui si dispone per verbalizzarla; e, per un altro, sia ciò che innanzitutto dispiega i differenti elementi che vengono a costituire il punto di vista con cui l’azione stessa è guardata. Siamo così esposti a un duplice dilemma. da un lato, la volontà pare traballare nella sua autocostituente autonomia fino a dissolver- si in qualcosa di storicamente divenuto ovvero nella ricostruzione di un processo che si è alimentato di una pluralità di fattori sia endoge- ni (emozioni, impulsi, frustrazioni, desideri) sia esogeni (contesti, cul- ture, determinazioni di ordine genetico e, più in generale, biologico). dall’altro, il nesso concettualmente fondante tra volontà e intenzione consapevole pare dissolversi nel gioco pragmatico delle attribuzioni e linguistiche e delle negoziazioni sociali. È a partire da questo quadro problematico e da tali sollecitazioni, che il presente numero di Atque raccoglie contributi che intervengo- no sia sulla genealogia filosofica del concetto classico di volontà (dal- le analisi aristoteliche e stoiche dell’agire umano fino al concetto kan- tiano di autonomia della volontà come autonomia della ragione sotto il profilo pratico) sia sulla complessa soglia rappresentata dal modo con cui la questione della volontà è ripresa e revisionata in vari ambiti: dal- la filosofia alle neuroscienze, dalle scienze cognitive alla filosofia della mente e ai saperi psicoanalitici. I molteplici contributi che qui si raccolgono, vengono articolati in dif- ferenti parti: la prima affronta il nesso tra volere e contingenza; la seconda delinea il carattere della natura della volontà; la terza si intrattiene sulla fe- nomenologia della volontà; la quarta evidenzia le diverse antinomie della vo- lontà; l’ultima accede alla volontà in una prospettiva di tipo comparativo. Questo numero di Atque sostanzialmente ripropone nella sua at- tualità, e problematicità, il motivo che percorre tutta la filosofia di Schopenhauer, vale a dire il fatto che si possa parlare ancora di mondo come “Volontà e rappresentazione”. 10 © atque materiali tra filosofia e psicoterapia – ISSN 1120-9364

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