s a Arti dello Spettacolo / Performing Arts Arti dello Spettacolo / Performing Arts Editor Donatella Gavrilovich University of Rome ‘Tor Vergata’ Associate Editors Stefania Frezzotti Donato Santeramo National Gallery of Modern Art (GNAM), Rome Queen’s University, Kingston (CANADA) Fabrizio Grifasi Ol’ga Kupcova Fondazione Romaeuropa, Rome State Institute of Art Studies (SIAS), Mosca (RUSSIA) Vladislav Ivanov State Institute of Art Studies (SIAS), Mosca (RUSSIA) Consulting Editor Lucie Kempf Marie-Christine Autant-Mathieu Université de Lorraine (FRANCE ) EUR’ORBEM, CNRS, Paris-Sorbonne (FRANCE) Claudia Pieralli Delphine Pinasa University of Florence Centre National du Costume de Scène et de la Scénographie (CNCS) Gabriel Poole (FRANCE) University of Cassino and Southern Lazio Dmitrij Rodionov Daria Rybakova A. A. Bakhrushin State Central Theatre Museum (RUSSIA) St. Petersburg State University of Culture and Arts (RUSSIA) Elena Servito Advisory Board INDA (National Institute of Ancient Drama) Foundation of Syracuse Gabriella Elina Imposti Margaret Shewring University of Bologna University of Warwick (ENGLAND) Andrei Malaev-Babel Artem Smolin Florida State University/Asolo Conservatory for Actor Training (USA) St. Petersburg State University of Information Technologies, Mechanica Lorenzo Mango and Optics (RUSSIA) University of Naples ‘L’Orientale’ Leila Zammar Mariateresa Pizza Loyola University of Chicago JFRC Archive ‘Dario Fo-Franca Rame’ Fabio Massimo Zanzotto Roger Salas University of Rome ‘Tor Vergata’ ‘El Pais’, Madrid (SPAIN) Riku Roihankorpi Editorial Assistants University of Tampere (FINLAND) Annamaria Corea, University of Rome ‘La Sapienza’ Anna Isaeva, Université Paris 3 Sorbonne Nouvelle (FRANCE ) Editorial Board Irina Marchesini, University of Bologna Leonetta Bentivoglio Alice Pieroni, University of Florence ‘La Repubblica’, Rome Marianna Zannoni, University of Venice Michaela Böhmig University of Naples ‘L’Orientale’ Manuela Canali Staff National Academy of Dance, Rome Giulia Cara, University of Rome ‘Tor Vergata’, Gioia Cecchi, Uni- Silvia Carandini versity of Rome ‘La Sapienza’, Marco Damigella, University of Roma University of Rome ‘La Sapienza’ Tre, Davide Di Bella, University of Florence, Alessandro Maria Egit- Marietta Chikhladze to, University of Rome ‘Tor Vergata’, Valeria Gaveglia, University of Tbilisi State University (GEORGIA) Rome ‘Tor Vergata’, Silvia Loreti, University of Rome ‘Tor Verga- Enrica Dal Zio ta’, Manuel Onorati, University of Rome ‘Tor Vergata’, Valeria Para- ‘Michael Chekhov Association MICHA’, New York (USA) ninfi, University of Rome ‘Tor Vergata’, Ilaria Recchi, University of Dominique Dolmieu Rome ‘Tor Vergata’, Andrea Vanacore, University of Roma Tre Maison d’Europe et d’Orient - Eurodram (FRANCE ) . Erica Faccioli Academy of Fine Arts of Carrara The journal evaluates submissions through a double-blind referee system. s a Arti dello Spettacolo / Performing Arts Arti dello Spettacolo / Performing Arts New Frontiers: Live Performances, Archives and Digital technology edited by Donatella Gavrilovich - Leila Zammar Editorial by Donatella Gavrilovich and Leila Zammar 4 Abstract 10 Performing Arts, gli archivi digitali e la narrazione interattiva Maria Grazia Berlangieri 16 Performing Arts Archives. Dal Database al Knowledge base: stato dell’arte e nuove frontiere di ricerca Donatella Gavrilovich 28 Rimediare lo spazio beckettiano: Warten auf Godot per Alexander Arotin Progetto grafico Grazia D’Arienzo 40 Gioia Cecchi . Hamlet’s Norwegian Doll’s House: Reframing Embodied Knowledge with Virtual Architectonics of Performance Segreteria e ufficio stampa Riku Roihankorpi and Matthew Delbridge 49 [email protected] Tecnologie della luce ‘site specific’: drammaturgie per una nuova frontiera del teatro urbano Vittorio Fiore 59 Tipografia Universitalia Registrazione dello spettacolo dal vivo: tra documentazione e artefatto filmico. Via di Passo Lombardo, 421 Il caso dell’Oedipus Rex di Julie Traymor 00133 Roma Cecilia Carponi 70 ARTI DELLO SPETTACOLO Ricostruire lo spettacolo attraverso i documenti d’archivio Leila Zammar 80 PERFORMING ARTS Anno III | Numero 3 | 2017 Immaginare i suoni. Ricostruzione del paesaggio sonoro della festa barocca Samuele Briatore 91 PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA Copyright 2017 © Gavrilovich Experiences Theatre After Social Networks Editore Saeed Kazemian 101 UNIVERSITALIA Interplay of Sound and Image as a Means of Conveying Via di Passolombardo the ‘Subtly-Physical’ Dimension of a Living Theatrical Performance 00133 Roma Andrei Malaev-Babel 105 Tel. 06 20419483 P.I./C.F. 03914561000 Классическая трагедия в современности:искусство быть серьезным email: [email protected] Dmitry Trubochkin 110 www.unipass.it To be or not to be Roger Bernat: Fanny & Alexander Roberta Nicolai e Lorenzo Cascelli 123 Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione dei contenuti, totale o Vecchio Fango – An Introduction to the Theater of the Senses parziale, in ogni genere e linguaggio è Gabriele Poole 132 espressamente vietata. Tutti i marchi citati nella rivista sono Об опыте внедрения информационной системы в Театральном музее им. “А.А. Бахрушина” di proprietà dei rispettivi aventi Dmitry Rodionov 146 diritto. Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA): storia, attività e patrimonio archivistico. Elena Servito 152 ISSN 2421-2679 Registrazione tribunale Focus 21 gennaio 2015 con n. 8/2015 A New Virtual Museum Dedicated to the Actress Vera Komissarzhevskaya. An International Project Donatella Gavrilovich and Artem Smolin 157 Cover images are from articles Proposta di un codice univoco per la rintracciabilità dei beni dello spettacolo: il Codice ASPA in this issue. Manuel Onorati 165 ISSN 2421-2679 28 Performing Arts Archives. Dal Database al Knowledge base: stato dell’arte e nuove frontiere di ricerca Donatella Gavrilovich statistiche il team norvegese ha ricostruito in otto anni di lavoro la storia mondiale di questo spettacolo, rappresenta- to in cinque continenti tra il 1879 e il 2014, analizzandone Il 27 marzo 2017 SIBMAS (International l’impatto culturale e sociale6. Association of Libraries, Museums, Ar- Gli studiosi norvegesi hanno cercato di individuare e te- chives and Documentation Centres of stare nuove metodologie d’indagine al fine di spiegare lo the Performing Arts) ha organizzato presso la straordinario successo mondiale di questo spettacolo, uti- Maison du Spectacle “La Bellone” a Bruxelles lizzando i modelli di visualizzazione e d’interrogazione dei la Journée internationale d’études, de réflexions dati raccolti. Un esempio: l’applicazione delle metodologie et d’échange de bonnes pratiques. Les bases de dell’analisi di rete allo studio di 825 spettacoli e di 2.268 données des arts du spectacle1. La giornata di attori, che hanno partecipato al circuito di produzione studi, ultima di una serie di convegni inter- nordica di Casa di bambola, ha evidenziato un alto grado nazionali2, ha rappresentato un importante d’interconnessioni all’interno del cluster7. Ciò ha permesso momento di confronto a conclusione di un di identificare e visualizzare in mappe interattive le linee lungo percorso di ricerca intrapreso per rin- continue della trasmissione della tradizione artistica nor- novare e migliorare la fruibilità degli archivi vegese di questo spettacolo, dalla prima rappresentazione a online dedicati alle arti dello spettacolo, te- Copenaghen nel 1879 fino agli allestimenti degli anni No- stando metodi innovativi nell’applicazione vanta del XX secolo. delle nuove tecnologie. In quest’occasione i rappresentanti di università, musei e biblio- teche hanno presentato i prodotti della loro sperimentazione. I norvegesi Frode Helland e Julie Holledge3 dell’Università di Oslo hanno presentato il database “IbsenStage”4, nel quale sono stati raccolti i dati di luoghi, epoche, compagnie e persone (attori, registi, scenografi ecc.) re- lativi a 20.000 spettacoli mondiali di drammi ibseniani. Esso integra “Henrik Ibsen Skri- fter”, un archivio digitale che contiene tutti gli scritti, i drammi, le conferenze, le lettere del drammaturgo norvegese. Per esemplifi- care i raggiungimenti, i problemi e gli obiet- tivi futuri da conseguire, Helland e Holledge hanno mostrato il project site A Global Doll’s House, un data set contente ben 3787 record, concernenti esclusivamente le messinscene di Et dukkehjem (Casa di bambola)5. Mediante Fig. 1 Doll-house-event-network-no-writers-two-major-clusters-bw. grafici di rete, immagini, mappe interattive e [https://ibsenstage.hf.uio.no/pages/project/132] ISSN 2421-2679 By following the links, we were able to identify the Australia. La digitalizzazione a tappeto di migliaia di item, 29 artists who created the tradition in the late ninete- relativi a beni teatrali conservati in varie collezioni, e la loro enth century, and those who consolidated it with raccolta in una comune risorsa attendibile ne consente, tra their touring productions in the twentieth century. l’altro, la rintracciabilità facilitando la ricerca. Allo studio Four major lines of artists link the premiere of the del team australiano è lo sviluppo dell’uso dei dati per ri- play in Copenhagen in 1879 to performances in the early 1990s. These lines are shown on a series of costruzioni di spettacoli in immersione di realtà virtuale. four visualisations. Two maps show the trajectories Una concezione simile, «[…] qui a pour but de réunir la of these key artists linking Nordic productions. A mémoire du spectacle vivant, ses intervenants, ses organi- network graphic shows these same links as a line of smes et bien sûr ses spectacles», è alla base anche del transmission through these events. And a diagram website francese “Les Archives du Spectacle”12, fondato nel P identifies the actors playing Nora and the major 2007 da Jacques Brunerie13, ingegnere informatico e ap- e linking artists within this tradition8. r passionato di teatro. Brunerie ha circoscritto l’ambito d’in- f o Riflettendo sul lavoro svolto, Frode Helland teresse per la raccolta dei dati dei beni teatrali ai soli paesi r m e Julie Holledge hanno evidenziato i successi francofoni, includendo però anche le rappresentazioni di i ottenuti, annunciato i progetti futuri9 e ana- opere messe in scena da compagnie straniere in Francia. In n g lizzato i problemi riscontrati nel fornire agli “Les Archives du Spectacle” l’utente, guidato da una ‘na- A utenti l’accesso all’analisi di rete. L’attenzio- vigazione’ efficace e intuitiva, può cercare e trovare infor- r ne nei confronti dell’utente di rete nella cre- mazioni su tutti i generi di spettacolo (teatro, danza, arti t s azione degli archivi digitali è un’importante circensi, teatro di strada, marionette ecc.). Basato su un A novità, che sta modificando la concezione semplice modello concettuale, l’archivio digitale presenta r c stessa del database, nato come ‘contenitore’ per ogni produzione: titolo dello spettacolo, anno, luogo, h per facilitare l’archiviazione e la catalogazio- compagnie, artisti, attori, registi, tecnici, impresari ecc. In iv ne dei metadati concernenti i beni conserva- “Les Archives du Spectacle” sono raccolti sia i metadati e s ti presso un ente pubblico o privato. Questa delle rappresentazioni del passato (l’archivio storico parte . D ‘rivoluzione copernicana’, che focalizza l’in- dal 1661) e sia quelli degli spettacoli odierni e in program- a teresse sul fruitore e sulle sue esigenze, sta in mazione in Francia, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Cana- l questi ultimi anni ribaltando il punto di vista da. Grazie al supporto di numerosi partner il website è in D della politica di salvaguardia e trasmissione open access, privo di réclame e in permanente arricchimen- a t del patrimonio culturale mondiale, finora in- to, giacché ogni anno vi sono riversati i metadati di circa a centrato esclusivamente sulla digitalizzazio- ottomila nuovi spettacoli. Nel prossimo futuro Brunerie si b a ne a tappeto del cultural asset. Informatici ed augura di ampliare il campo d’applicazione ad altre nazioni s e esperti delle arti dello spettacolo stanno colla- non francofone, avviando l’internazionalizzazione del web- a borando a livello internazionale con lo scopo site con la traduzione in altre lingue dei testi francesi. l di migliorare la potenziale ricerca da parte di La quantità dei dati da gestire, implementare e utilizzare in K un vasto pubblico (studiosi, amatori, impren- modo innovativo è la caratteristica che accomuna tutte le n o ditori ecc.), progettando nuovi strumenti e esperienze sopra riportate. Di tipo diverso è la sperimen- w sistemi di archiviazione e catalogazione digi- tazione del team, guidato da Bernhard Thull, University of l e tale che rispondano ai bisogni e soddisfino Applied Sciences Darmstadt, per la creazione del “Digital d le aspettative di utenti diversi. Un esempio è Pina Bausch Archive-Pina Bausch Foundation” 14. g e “AusStage” il più grande digital gataway mon- b During her lifetime, Pina Bausch had already started to collect ma- diale per le arti dello spettacolo, presentato da a terial containing her work and in this laid the foundations for an s Jenny Fewster, Flinders University of Adelai- e archive. For preserving this cultural heritage in the area of perfor- de10, alla Maison du Spectacle “La Bellone”. ming arts it was of special interest to integrate ideational resources Esso è stato creato grazie allo sforzo di coo- such as memory fragments or oral storytelling as well as to offer perazione e collaborazione di un consorzio di flexible knowledge exploration experiences. Therefore, the digital Pina Bausch archive is realized as a Linked Data archive containing università, agenzie governative, collezioni e data on various different materials such as manuscripts, choreo- organizzazioni industriali con finanziamento graphy notes, programs, photographs, posters, drawings, videos dell’Australian Research Council. “AusSta- and even oral history related to Pina Bausch’s work15. ge”11 raccoglie e condivide in open access un enorme quantità di informazioni, non regi- Nel suo intervento Thull16 ha esposto lo stato attuale di strate altrove, sulle performance live date in sviluppo dell’archivio digitale, i processi organizzativi ad ISSN 2421-2679 30 esso applicati e i problemi ancora non risolti evidenzian- become publicly available for human users and do, più volte, l’eterogeneità dei dati. Il livello di difficoltà especially for software interfaces. Accordingly, the use for open standards was envisaged (Diwisch - nella trattazione dei metadati aumenta esponenzialmen- Thull 2014: 274-275). te, ad esempio, nel caso di ricordi, narrazioni, commenti, testimonianze orali sulla vita e l’attività della coreogra- La concezione, su cui si fonda e si sviluppa la fa, molte volte contrastanti tra di loro, giacché essi non creazione del “Digital Pina Bausch Archive”, è possono essere né paragonati, né tanto meno assimilati a per me di fondamentale importanza, perché metadati ‘classici’ (luogo, data, titolo dell’opera ecc.). Per focalizza l’attenzione su una serie di riflessioni questo motivo è stata esclusa la possibilità di utilizzare dei analoghe dalle quali è scaturita la progettazio- modelli di riferimento ‘a priori’ per la loro catalogazione. ne del “Performance Knowledge base” (PKb), Ogni caso è un caso a sé stante, che va affrontato e risolto che esporrò nella seconda parte di questo con- in modo conforme e originale. In realtà, il problema della tributo. Per prima cosa è da evidenziare il rilie- creazione di questo archivio nasce da una precisa richiesta vo dato alla ‘contestualizzazione’ del metadato. della committenza, che i rappresentanti della Pina Bausch La committenza, costituita da esperti di danza, Foundation (Salomon Bausch e Marc Wagenbach) e del è intervenuta come elemento attivo e propo- Tanztheater Wuppertal (Barbara Kaufmann), hanno espo- sitivo del team nella creazione della struttura sto nell’ambito di Der Tanzkongress, tenutosi a Düsseldorf dell’archivio, mettendo in scacco gli ingegneri nel 2013, presentando il progetto in corso intitolato Pina informatici. La richiesta di collegare tra di loro welcomes you. An archive as a workshop for the future. h documenti, materiali, testimonianze di un cer- c to evento in modo non solo logico, ma anche i How can the work of Pina Bausch be archived? How can different v o materials be networked and organised in a digital database? For pregnante di significato storico e culturale ha, l which users is such an archive conceived and what are the general di fatto, messo in discussione l’approccio con- i r standards? How can the knowledge of the dancers and members of cettuale abituale del database digitale dedicato v a Tanztheater Wuppertal be integrated in order to keep the complex alle arti dello spettacolo, di cui il modello di ri- G and extensive legacy of Pina Bausch alive17? ferimento un po’ per tutte le ideazioni di questi a archivi digitali in Europa, in modo particolare l Nel suo intervento Salomon Bausch18, figlio della coreogra- l per quanto riguarda la scheda di metadatazio- e fa e responsabile sin dal 2010 della direzione del nascente t ne ideata sulla base degli standard internazio- a archivio della Fondazione, ha ribadito più volte la volontà n nali20, è stato ECLAP (European Collected Li- o di creare un archivio flessibile che ricostruisca attraverso la brary of Artistic Performance)21. Per soddisfare D documentazione esistente, acquisita e acquisibile da fonti la richiesta della committenza, il team dell’U- diverse, il contesto storico e culturale in cui Pina Bausch ha niversità di Darmstadt ha dovuto sperimentare lavorato. una struttura ontologica dei dati ad hoc ed ela- borare, di conseguenza, una scheda di metada- Its primary purpose is to document the history and the artistic pro- cess of the company and to provide source material for dancers, ar- tazione diversamente articolata e funzionale. tists, administrators, students, researchers, and other interested per- sons who seek to evaluate the impact of Pina Bausch on the history Gettando uno sguardo fuori dal contesto SI- of artistic, sociocultural and intellectual developments. It is also me- BMAS, troviamo a livello internazionale tante ant to facilitate and support the reconstruction of the pieces19. sperimentazioni più o meno simili. Mi limi- to qui a riportarne solo alcune, sviluppate in Concepire l’archivio come un “workshop for the future” Svizzera e in Russia, delle quali sono informa- è la sfida innovativa, che l’applicazione delle nuove tecno- ta per attività di collaborazione istituzionale. logie può contribuire a realizzare modellando la struttura Un’esperienza innovativa sull’applicazione dell’archivio digitale sugli standard del web, in particolare dell’ontologia nel dominio delle arti dello Linked Data e Semantic Web, come il team dell’Università spettacolo è quella cui sta lavorando Beat di Darmstadt sta cercando di fare. Estermann della Bern University of Applied Sciences (BUAS), al fine di creare una piatta- It is necessary that this archive enables general archiving functions as annotating and linking the archived material. Additionally, it forma integrata “RDF-based data model for should allow for the collection of ideational objects and the pre- the Swiss Performing Arts domain”22. L’anali- paration of this material for the development of interpretations, si del data model si basa sugli standard utiliz- visualizations or interactive experiences. The archive is meant to ISSN 2421-2679 31 P e r f o r m i Fig. 2 Ricostruzione virtuale dell’interno del teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo. ITMO University, 2014. n g zati dai settori archivistici e librari della Swiss mondiale delle arti dello spettacolo, è ancora tutta in salita. A Theatre Collection e del Swiss Dance Archive In Russia la collaborazione tra gli ingegneri di grafica com- r t di Berna, che mettono a disposizione i meta- puterizzata della Saint Petersburg State University of Infor- s dati relativi ai beni teatrali in loro possesso23. mation Technologies, Mechanics and Optics (ITMO) e gli A Scopo di quest’analisi è la creazione di un uni- studiosi di teatro della Saint Petersburg Theatre Academy r c co modello, che permetterà l’integrazione del ha prodotto risultati interessanti soprattutto nel campo h i contenuto presente nelle differenti architettu- della ricostruzione di spettacoli storici con l’uso della realtà v e re di raccolta dati. Entro il 2018 ne è prevista la virtuale e della realtà aumentata, come nel caso del dram- s . pubblicazione in forma di Open Linked Data, ma Maskarad (Il ballo in maschera)29 di Michail Lermon- D disponibili mediante un SPARQL endpoint. tov, rappresentato nel 1917 al teatro Aleksandrinskij di San a Dialogando di questa esperienza con altri col- Pietroburgo con regia di Vsevolod Mejerchol’d. Il progetto, l D leghi di ambito tecnologico e umanistico, tra sviluppato nel corso di due anni (2012-14), ha permesso a i quali figura anche la scrivente, Estermann di ricostruire filologicamente il palcoscenico (Fig. 2 e 3), t ha lanciato l’idea di creare un “International l’interno della sala del teatro pietroburghese e alcune scene a b Performing Arts Database”. Per avviare questo dello spettacolo, visionabili con PC in ambiente Windows a progetto ambizioso, di ampio respiro interna- con modalità audio, mono o stereo, secondo il tracciato s e zionale, egli ha pensato di esplorare le possi- originale. Con grande meticolosità sono stati ricreati i si- a bilità offerte dalla piattaforma Wikidata24. In pari, gli attrezzi di scena, i fondali e i personaggi, utilizzan- l K essa è possibile cominciare a raccogliere e a do schizzi, figurini e foto dell’epoca (Augmented Reality n inserire Open Data, messi a disposizione dal- Technology). L’animazione dei personaggi che ‘recitano’ o le istituzioni europee interessate a partecipare. (single-marker), muovendosi sul palcoscenico e decla- w Al fine di coordinare, documentare e monito- mando i versi (multimarker), è accompagnata dalla musica le d rare l’immissione dei dati, sono stati creati tre originale. La voce del protagonista Arbenin, modellato in g Wikiproject: WikiProject Performing arts25; 3D e animato, è quella dell’attore Jurij Jur’ev che ne inter- e WikiProject Cultural event26; WikiProject pretò il personaggio nella messinscena del 1917. b a Cultural venues27, muovendo dalla seguente s considerazione: «The data [about perfor- e ming arts, N.d.A.] is quite naturally related to the data about cultural venues (such as thea- tres, opera houses, or open-air stages) and to the data about cultural events (such as theatre or dance festivals, competitions, etc.). These data are the object of separate, but comple- mentary WikiProjects»28. L’idea di creare Fig. 3 Scena del ballo in maschera. Ricostruzione virtuale dello spet- tacolo Il ballo in maschera di Lermontov del 1917. ITMO University, questi ‘contenitori’ è sicuramente valida; ma 2014. la strada, per attuare una piattaforma integrata ISSN 2421-2679 32 Da una replica dello spettacolo, rappresentata durante gli compiuto tra il 2015 e il 2016, presenta lo svi- anni Trenta dallo stesso Jur’ev, è stato preso lo spezzone luppo dell’intera rappresentazione mediante della registrazione con la voce recitante. Il successo di que- una visualizzazione multimediale interattiva sta impresa, finanziata dal Ministero della Cultura della Fe- per sequenze31. Ogni ‘fotogramma’ della se- derazione Russa, ha permesso allo stesso gruppo di tecnici quenza scenica ricostruisce l’azione dei perso- e studiosi di teatro di intraprendere, subito dopo, un’altra naggi, desunta dalle note di regia del copione, importante ricostruzione: la première del dramma Čajka riportando in basso le battute del dramma (Fig. (Il gabbiano) di Anton Čechov, allestito nel 1896 nel teatro 4). Aleksandrinskij. Lo scopo del progetto era riuscire a ‘visua- Nel dicembre 2015 il progetto, in fase di lavo- lizzare’ questo storico spettacolo, pietra angolare del teatro razione, fu presentato al symposium sulla sal- russo contemporaneo, mediante le tecnologie multimedia- vaguardia del patrimonio culturale teatrale al li. A differenza di Il ballo in maschera, che presenta un’enor- IV International Forum on Cultural Heritage me mole di materiali visivi (bozzetti, figurini, foto di scena a San Pietroburgo in occasione del 70-esimo ecc.), la messinscena di Il gabbiano non possiede una tale anniversario dell’UNESCO32. A questo even- documentazione. Per ricostruire l’intera rappresentazio- to partecipò anche la scrivente, presentando ne, il team degli esperti di tecnologie digitali della ITMO il prototipo del Performance Knowledge base University, guidato da Nikolaj Borisov e Artem Smolin, (PKb) mediante una dimostrazione in Power- e quello degli esperti di teatro, capeggiato da Aleksandr Point, realizzata proprio sulla catalogazione Čepurov, rettore della Saint Petersburg Theatre Academy, dei documenti della stessa messinscena del h ha avuto tra le mani un solo documento-guida: il copio- dramma Il gabbiano di Čechov. Discutendo c vi ne del dramma di Čechov. Il dattiloscritto, datato ottobre con Čepurov e Smolin dei nostri due progetti, o 1896, presenta a margine delle battute le note di regia, che apparve evidente che la ‘visualizzazione’ della l i il suggeritore aveva meticolosamente trascritto. Seguen- trascrizione del copione in sequenze multi- r v do le annotazioni, Čepurov ha ricostruito pazientemente mediali mancava di tutte quelle informazioni a G scena dopo scena l’intero spettacolo30. Comparando le storiche e critiche, che erano invece contenute informazioni contenute nel copione con altri documenti nel PKb e che avrebbero permesso a un qua- a l di archivio, è stato possibile procedere alla ricostruzione lunque utente di contestualizzare e compren- l e simulata dello spazio scenico e dell’azione recitativa, ricre- dere la ricostruzione dello spettacolo. Nei mesi t a ando le scene, la luce e la partitura. Il risultato del lavoro, successivi il team russo ebbe l’idea di avviare n o D Fig. 4 Ricostruzione virtuale dello spettacolo Il gabbiano di A. Čechov del 1896. Atto I, scena I. ITMO University of St. Petersburg, 2015.
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