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ARENDT e HEIDEGGER dall PDF

56 Pages·2013·14.27 MB·Italian
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«iiSi Febbraio 2002 Anno XIX - N. 2 €5.00 Lire 9.681 •lilllil" K E R O U A C, la s c r i t t u ra mm f adi H c he s u o na il J A ZZ M| ? ti' ' "é . '• •* * , ^ S-SSS88 i i t à ' ^ Jà * * - | | | | F A L L A C I &^ ^fflBKE V » 1135Z i i i I . . 1.. . SSER a » »» «i K - i l f f f ii ? I *« ras® « . S Si ÌESK I f 4 99*ft J I' ' i | S f lÉ J 3 •sali Bft^ • " —1 ; s a i* Hi I II I D o v e, d o po f G E N O V A? ARENDT e HEIDEGGER dalla teoria alla storia Il Romanticismo è nato in PROVINCIA VATTIMO, la libertà è la miglior sicurezza Come è CROLLATA l'Unione Sovietica Le SCONVENIENTI abiezioni di SCHULZ Pasternak alla moglie: amarsi in un geometrico vuoto MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 N. 2 Editori/1 Croce, Buddha e l'elettrotecnica nel latifondo di casa Laterza di Dario Moretti N el latifondo di casa Laterza (...) c'è posto per la si- concetto puro di Croce e la Critica della ragion pratica di Una collana dalla varietà in qualche modo "impura", nagoga e per i templi di tutte le religioni", scriveva Kant escono anche un Manuale del montatore elettricista che accoglie cioè nella sua linea culturale aspetti di in- Giovanni Laterza a Benedetto Croce nel 1938, a propo- per impianti di illuminazione di Sigmund von Gaisberg e coerenza a vantaggio della diffusione tra il pubblico, pri- sito delle leggi razziali in base alle quali gli era stato ri- un Lino a che punto si può con la distillazione venire in aiu- va di quella lucidità intellettuale che connota di primo chiesto di comunicare quali dei suoi dipendenti e colla- to della viticultura di Paolo Cassano. Accanto al livello al- acchito il marchio Laterza grazie all'associazione con i boratori avessero ascendenze ebraiche. to della cultura, Laterza sviluppa fin dall'inizio una linea nomi di Croce e di Gentile; ma proprio per questo edi- Certo una frase significativa della posizione coraggiosa editoriale anch'essa guidata dall'obiettivo della moder- torialmente e storicamente interessante per il ritratto che di un imprenditore di cultura in uno dei momenti più nizzazione, ma adeguata con grande pragmatismo alle esi- dà dei gusti di un pubblico. Come certi storici dell'arte difficili della storia d'Italia, proprio perché non solo genze concrete del territorio in cui si diffondono i suoi li- prediligono (nel segreto dei loro studi) i quadri brutti, espressa a parole ma praticata nei fatti: la risposta alle au- bri: un paese che ha bisogno di tecnici, per la diffusione perché da essi più che dai capolavori si intendono lo spi- torità nel caso specifico fu quanto mai evasiva (l'unica e l'applicazione dei sistemi industriali che garantiscono il rito di un'epoca e la sostanza di un linguaggio e delle sue razza che Laterza conoscesse, in fatto di collaboratori, miglioramento delle condizioni di vita quotidiana come innovazioni, così questa collana, certo non tra i principa- era quella "tipica dei popoli pugliesi: forte, tenace e la- per la modernizzazione delle filiere produttive locali tra- li vanti dell'editore barese, ci dà il tono del lavoro di ri- boriosa"); ma, a prescindere dalla scelta dei titoli pub- dizionalmente forti: viticultura ed enologia. cerca del pubblico da parte di un editore, vitale nei suoi blicati in quegli anni, Laterza, con Formiggini ed Einau- abbagli oltre che nelle sue intuizioni. D di, non ebbe mai parte negli organi della Federazione fa- i tale varietà, indispensabile a un editore che si vo- scista degli editori. glia affermare ma anche indizio di salutare intelli- Che nella secolare vita della Laterza questa ricerca sia Detto ciò, in una prospettiva più distante la metafora genza realistica nell'applicazione di un progetto cultura- una delle costanti più positive lo conferma anche un spontaneamente adoperata da Giovanni Laterza si presta le, resta traccia evidente e copiosa nelle pagine del pode- altro importante episodio, anch'esso fondamentalmente anche a una lettura generale, a proposito della cultura roso Le edizioni Laterza. Catalogo storico 1901-2000, edi- riuscito ma ricco di ripensamenti: l'ingresso del marchio aziendale della casa editrice che ha recentemente festeg- to a cura di Roberto Mauro, Massimo Menna e Michele barese (ormai romano-barese, dal 1960) nel settore delle giato — e in ottima salute — il suo centenario. Una cultu- Sampaolo. E del resto occorre anche apprezzare la si- "grandi opere", sotto la guida del protagonista della se- ra aziendale che, come spesso accade nelle imprese ita- gnorile e partenopea condiscendenza del nume tutelare conda metà della secolare storia della casa editrice: Vito liane moderne del centro e del sud, si evolve gradata- di Giovanni Laterza, Benedetto Croce, nel tollerare che Laterza. mente dalla cultura della società agricola, mutuandone la casa editrice che aveva eletto a strumento della sua Terribile settore, quello delle grandi opere, per un edi- non certo le forme organizzative o le tecniche ma traen- battaglia intellettuale si dedicasse, per nulla di nascosto, tore di saggistica, perché riguarda essenzialmente la cul- done ispirazione per stabilire le regole di fondo dei rap- a promuovere insieme con i libri suoi e da lui indicati an- tura figurativa (l'architettura, l'urbanistica, le arti visive). porti tra proprietari, dipendenti e collaboratori. che altri filoni editoriali di ben più popolare mercato. Soggetti che richiedono, banalmente, un ricco corredo di Così ad esempio, nel forte sistema industriale "a rete" Prima tra tutte quella collana di "Studi religiosi ed eso- illustrazioni accanto al testo, con lo sforzo imprendito- costituitosi nelle Marche nel secondo dopoguerra, la cui terici" (divenuta all'inizio degli anni 1940 "Studi religio- riale di mobilitare risorse e affrontare costi maggiori. Ma energia e capacità di espansione sono paragonabili solo al si iniziatici ed esoterici") che debuttò già nel 1907 con I forse un salto arduo anche per motivi culturali, per l'edi- più famoso sistema industriale del Nord Est, gli economi- discorsi di Majjhimanikayo di Buddho Gotamo (sic) e ne- tore di Croce e di Gentile, massimi responsabili della sti considerano fondamentale l'eredità della cultura della gli anni venti pubblicò, oltre che una Vita di San France- scissione tra la cultura della scrittura (filosofico-lettera- mezzadria: gruppi familiari estesi ma fortemente control- sco d'Assisi in quattro tomi di Luigi Salvatorelli e parec- ria, delle idee e quindi "alta") e quella dell'immagine lati dal capofamiglia-mezzadro, flessibilità in funzione chi titoli di Edouard Schuré, e fu alla base della diffusio- (pratico-operativa, della manualità e quindi "bassa") nel- dell'impiego di ogni forza lavoro disponibile in ogni mo- ne in Italia della teosofia grazie alla traduzione delle ope- la gerarchia intellettuale e addirittura nell'ordinamento mento disponibile, con la massima informalità quanto a re di Rudolf Steiner. scolastico del nostro paese. orari e mansioni, tendenza al risparmio e all'accumulo Questa collana, cui Croce sembra alludere sornione in Vito Laterza apre la collana proprio nel 1960, nell'an- lento ma sicuro dei profitti, da reinvestire puntualmente una lettera a Laterza includendola tra quelle cui non die- no della riorganizzazione della casa editrice con l'apertu- nell'attività con etica da far invidia a un calvinista; e suc- de (coscientemente) mai attenzione, ma riconoscendole la ra della direzione romana, con la Storia dell'architettura cesso esemplare anche per un lombardo o un piemontese. qualità di essere "editorialmente di molto spaccio", pre- moderna di Leonardo Benevolo, ed è un'apertura alta, senta, al di là delle ovvie qualità dell'editoria di Laterza, nella tradizione della casa. Un'operazione però che met- A nche alla base dell'impresa Laterza c'è un nucleo fa- parecchi motivi di interesse proprio per i titoli che vi si in- te anche l'editore su un percorso di modernizzazione più miliare forte: il gruppo originario dei cinque figli di contrano spalla a spalla: Sigmund Freud con Totem e tabù di altre - pur fondamentali -, come la creazione del set- Giuseppe Laterza: Vito, l'amministratore che apri una (1930) e Lao Tse con il Tao te king (1941), tra quelli che tore dei tascabili, conseguenza quasi ovvia del possesso cartoleria a Putignano nel 1885 e acquistò una tipografia a nella saggistica popolare non hanno perso terreno nem- di un ricco catalogo di opere di lunga durata. Bari nel 1896; Pasquale, che della cartoleria continuò a oc- meno ai giorni nostri, a un secolo di distanza; e nomi or- Si tratta infatti di aprire le porte a un'attenzione nuo- cuparsi; Luigi, che sviluppò la tipografia; Francesco, che mai dimenticati ma di grande successo popolare tra le due va agli aspetti della comunicazione visiva non solo co- gestiva il commercio all'ingrosso della carta; e Giovanni, guerre, come Dmitrij Merezkovskij, presente con un Tol- me contenuto ma come strumento della costruzione del che aveva vissuto a Milano e, di ritorno a Bari, convinse i stoj e Dostojevskij. Vita. Creazione. Religione (1938); e an- prodotto (Laterza pubblica, alla fine degli anni sessan- fratelli al grande salto: l'acquisto prima di una libreria e la che, con parecchi titoli e fino al 1948, Julius Evola, che ta, i libri di Bruno Munari, ma lo incarica anche di pro- fondazione poi, nel 1901, di una casa editrice. A questa Croce aveva a suo tempo rifiutato e trovò invece udienza gettare le sue copertine) e che, insieme con le numero- data i fratelli Laterza avevano il minore (Francesco) ven- presso Ernesto Buonaiuti, curatore della collana dal 1919. se iniziative organizzative, si affianca all'altro grande tun anni, il maggiore (Vito) trentadue. episodio che dà la misura dell'evolu- Il progetto culturale di Giovanni gene- zione affrontata dall'editore: la pubbli- ralmente tende a far considerare sconta- Questo numero cazione della Storia d'Italia dal 1861 al ta, se non a mettere in ombra, la solidità 1958 di Denis Mack Smith (1959), non economica dell'impresa familiare. E a ra- solo un best seller della saggistica sto- gione: la lungimiranza con cui Giovanni Apriamo il giornale con un'intervista a rio poetico di Mario Benedetti, gli amorosi rica popolare (l'autore passò presto a voleva fare di Bari una capitale della cul- Gianni Vattimo, che nelle sue riflessioni le- sensi di Pasternak ed Evgenija Lur'è, e il Mi- Rizzoli) ma addirittura l'iniziatore in tura e soprattutto lo slancio di moderniz- ga il dibattito sulla trasformazione della no- gnolo di Buddha del giovane scrittore russo Italia di un genere - la divulgazione zazione intellettuale che lo animavano, stra società a quanto sta avvenendo nel Pevelin. Nella "Storia" tre interessanti studi storica di buon livello - tra i protago- l'intuito con cui dopo i primissimi passi mondo, da Foucault a Gore Vidal (e un filo sul crollo dell'Urss, da Lenin a Gorbacèv, e nisti della seconda metà del secolo edi- si scelse un maestro-consulente come Be- di continuità potrà essere ritrovato subito il lavoro su Sereni che Alessandro Natta toriale appena passato. nedetto Croce e gli restò fedele pur riu- dal lettore che salterà fino alla sezione "Se- consegnò tre giorni prima di morire, sono L'aver pubblicato Mack Smith e scendo a ritagliarsi spazi di libertà im- gnali", dove viene riesaminata l'agenda po- accompagnati da un riesame dell'industria- Giorgio Bocca (Storia dell'Italia parti- prenditoriale nella scelta dei titoli, sono litico-mediatica del "dopo-Genova"). In lizzazione italiana, e da alcuni saggi prezio- giana, 1966), ma anche Duby, Furet, qualità caratteristiche dell'impresa La- evidenza poniamo poi due pubblicazioni si: sul totalitarismo (di Furet), sulla nostra Le Goff nella collana "Storia e so- terza fin dagli inizi. molto significative: il carteggio tra Arendt e Repubblica, sulla Nato, sulla memoria del- cietà", affiancata alla classica "Colle- E tuttavia è proprio nell'immagine del Heidegger, e il saggio di Isaiah Berlin sulle la Resistenza (di Murialdi), sulla massone- zione storica" che ospita Mazzarino e latifondo, una volta tanto leggibile con radici "provinciali" del Romanticismo. I ria. "Scienze", "Teatro", "Comunicazio- Romeo, corrisponde in qualche modo un taglio modernamente positivo, che sta "Narratori italiani" offrono un ampio pano- ne", "Effetto film" e "Musica" (un bel Dy- alla fisionomia storica di Laterza (quel- forse il segreto dell'affermazione e dell'e- rama, che va dai classici come Meneghello, lan inedito) chiudono le sezioni monografi- la dei manuali di elettrotecnica accanto quilibrio mantenuto in un secolo di vita: Quasimodo, Gadda, Debenedetti, e un Sal- che della prima parte. Nella seconda, come alle opere di Croce): l'equilibrio delle un territorio di lavoro immenso (la cultu- gari finalmente approdato nei "Millenni" di sempre, accanto alla ricca documentazione proposte tra i poli della qualità e della ra della modernità) da mettere a frutto, Einaudi, ad autori come Orengo, Ramondi- delle "Schede", i "Segnali" affrontano criti- diffusione, l'attenzione alla qualità cul- in cui certo devono valere delle linee gui- no, Canu, e a un'interessante raccolta di camente i temi di fondo della nostra società, turale senza il rifiuto degli aspetti prag- da ma occorre adattarsi alla vastità e alla fantascienza all'italiana. Uno scrittore e pit- a cominciare dalla riforma della scuola, a matici della modernità. • diversità del paesaggio con spirito quoti- tore di grande fascino, Bruno Schulz, apre cui a partire da questo numero intendiamo dianamente concreto. la sezione "Letterature", dove i lettori tro- rivolgere un'attenzione costante. In chiusu- Le edizioni Laterza. Catalogo storico veranno anche un autore-cult come Ke- ra L'Agenda" del mese di febbraio. Ricor- E così, accanto alla spina dorsale edito- 1901-2000, a cura di Roberto Mauro, rouac, cui dedichiamo il bel ritratto di Peri- diamo a chi avesse mancato il numero di riale crociana della "Biblioteca di Cultura Massimo Menna e Michele Sampaolo, coli in copertina in occasione della pubbli- gennaio che vi era accluso "L'indice de Moderna", si pubblica una ricca gamma pp. 1128, € 25,82, Laterza, Roma-Bari cazione del "Meridiano" dei romanzi. E an L'Indice", con tutti i libri e gli autori segna- di manuali, controcanto pratico alle idee 2001 cora: Salinger, Isherwood, Kafka, l'Inventa- lati nell'anno 2001. nella stessa logica di modernizzazione; e nel 1909, oltre la Logica come scienza del d.morettiSessai.it N. 2 SommariO EDITORIA YRJA HAGLUND Di storia in storia. La biblioteca italiana COMUNICAZIONE di Hjalmar Bergman, di Daniela Marcheschi 2 Croce, Buddha e l'elettrotecnica nel latifondo 34 Ilfuturo è una playstation, di me 21 MARIO BENEDETTI Inventario, di Laura Luche di casa Laterza, di Dario Moretti STEFANO BALASSONE Come cavarsela in tv, MARCOS GIRALT TORRENTE Parigi, di Jader Jacobelli di Sonia Piloto di Castri POLITICA ANTONIO FERRARI Sami. Una storia libanese, 22 BORIS PASTERNAK II soffio della vita. Corrispondenza di Simonetta Della Seta 6 Guerre di carta che tutti combattiamo, di me con Evgenjia, di Roberto Valle 35 ANTONIO CARONLA Archeologie del virtuale, 7 Se volete sicurezza, date libertà, intervista a Gianni Vattimo 23 CHITRA BANERJEE DIVAKARUNI Matrimonio combinato di Giuseppe O. Longo e ARDASHIR VAKIL Beach Boy, di Anna Nadotti TERRY EAGLETON L'idea di cultura, di Luigi Cazzato ARENDT/HEIDEGGER 8 SIMONA FORTI (a cura di) Archivio Arendt 1.1930-1948, POESIA EFFETTO FILM di Pier Paolo Portinaro 24 ALESSANDRO FO Piccole poesie per banconote, 36 XAVIER PÉREZ La suspense cinematografica, MARTIN HEIDEGGER L'autoaffermazione di Laura Barile di Dario Tornasi dell'Università tedesca. Il rettorato 1933-1934, di Bruno Bongiovanni GILBERTO ISELLA Nominare il caos, di Giorgio Luzzi GIAIME ALONGE Cinema e guerra, di Umberto Mosca NINO DE VITA Cutusìu, di Antonio Pane GINO FREZZA (a cura di) Fino all'ultimo film. 9 HANNAH ARENDT e MARTIN HEIDEGGER Lettere L'evoluzione dei generi nel cinema, di Massimo Quaglia 1925-1975, di Luca Savarino SAGGISTICA LETTERAIA 3 7 TULLIO KEZICH e ALESSANDRA LEVANTESI Dino De Laurentiis, la vita e ifilm, di Sara Cortellazzo STORIA DELLE IDEE 25 FRANCO MORETTI (a cura di) Il romanzo. MORALDO ROSSI e TATTI SANGUINETI Fellini & Rossi, 10 ISAIAH BERLIN Le radici del Romanticismo, Voi. 1: La cultura del romanzo, di Antonio Prete di Stefano Boni di Sergio Givone Monicelli, un eclettico artigiano, di Michele Marangi BABELE NARRATORI ITALIANI 25 Borghesia, di Bruno Bongiovanni MUSICA 11 LUIGI MENEGTIELLO Le Carte. Voi. Ili: Anni Ottanta, 38 ALESSANDRO CARRERA La voce di Bob Dylan, di Antonio Daniele di Alessandro Bolli 12 FABRIZIA RAMONDINO Guerra di infanzia e di Spagna, STORIA ANDREA LANZA e ENZO RESTAGNO (a cura di) Haydn. di Rossella Bo 26 EMILIO GENTILE Le religioni della politica, Due ritratti e un diario, di Elisabetta Fava SALVATORE QUASIMODO Senza di te, la morte. di Alfonso Botti Lettere a Curzia Ferrari, di Luisa Ricaldone PAOLO MURIALDI La traversata. Settembre 1943 - SEGNALI Il piacere della padronanza: su Proleterka dicembre 1945, di me diFleur Jaeggy, di Giuseppe Merlino 39 Cosa ne è della nostra scuola?, di Roberto Maragliano 27 Storie dell'Unione Sovietica, di Fabio Bettanin 13 ANDREA CORTELLESSA e GIORGIO PATRIZI (a cura di) 28 GIUSEPPE BERTA L'Italia delle fabbriche, 40 Martin Eden: L'arte della gaffe, di Tommaso Giartosio La biblioteca di Don Gonzalo, di Giuseppe Traina di Paride Rugafiori 41 Effetto film: Le biciclette di Pechino di Wang Xiaoshuai, PGAiaOcLomA oF RDANebDenIeNdIe tItiI teadtaroll e doelplaer e me ei mordioac.u menti, ALDO G. RICCI La repubblica, di Maurizio Ridolfi di Dario Tornasi di Filippo La Porta 29 ALESSANDRO COLOMBO La lunga alleanza. 42 La lava e la brezza, di Mario Tozzi 14 Note a margine del sistema Terra, di Mario Tozzi La Nato tra consolidamento, supremazia e crisi, Ripensare Hetty Hillesum, di Marcella Filippa ROBERTO ASNICAR Quilismiper un bambino ucciso, di Alessandro Campi 43 Intoccabili nazisti, di Maddalena Rusconi di Alfonso Lentini FRANCOIS FURET Gli occhi della storia, 44 Dopo Genova, di Cristian Pecchenino di Giovanni Borgognone Passaggi, di Lidia De Federicis PIER CESARE IOLY ZORATTINI Una salvezza che viene 15 GIANFRANCO DE TURRIS e CLAUDIO GALLO (a cura di) da lontano, di Alberto Cavaglion SCHEDE Le aeronavi dei Savoia, di Nicola Fantini 30 ALESSANDRO NATTA Serrati, di Aldo Agosti EMILIO SALGARI Romanzi di giungla e di mare, 45 SAGGISTICA LETTERARIA di Carlo Lauro ANTONIO TRAMPUS La massoneria nell'età moderna, di Lidia De Federicis e Mariolina Bertini di Dino Carpanetto 46 LETTERATURE di Massimo Bonifazio, Eloisa Sanino, Daniela Nelva, Rita Vaudagna, Giuliana Olivero, Daniele Rocca, 16 BRUNO SCHULZ Le botteghe color cannella, Gian Paolo Serino, Valentina Ratto e Jolanda Guardi di Giovanna Tomassucci e Roberto Curci 31 GARY MLNDA Teorie postmoderne del diritto, 48 RELIGIONI di Claudio Sarzotti 17 GERTRUD KOLMAR Stemmi prussiani, di Rita Vaudagna di Antonella Comba e Andrea Drocco 18 CHRISTOPHER ISHERWOOD Christopher e Usuo mondo, 49 STORIA di Nicola Gardini SCIENZE di Giovanni Borgognone, Francesca Rocci HANIF KUREISHI II dono di Gabriel, e Dino Carpanetto di Stefano Manferlotti 32 ANTONIO ZICHICHI Galilei divin uomo, di Floriano Papi 50 ECONOMIA 19 JACK KEROUAC Romanzi, di Andrea Carosso ROBERT M. SAPOLSKY Diario di un uomo scimmia, di Ferdinando Fasce, Lino Sau, Dino Carpanetto, IAN HAMILTON In cerca di Salinger e di Elsa Addessi ed Elisabetta Visalberghi Francesca Rocci e Giovanni Borgognone MARGARET A. SALINGER L'acchiappasogni, 51 POLITICA di Mara Dompè di Giovanni Borgognone, Valentina Pazé, TEATRO Maurizio Griffo e Daniele Rocca 20 FRANCESCO FIORENTINO La letteratura della Svizzera tedesca, di Franz Haas 33 FRANCO PERRELLI William Bloch, di Franco Ruffini 52 PSICOLOGIA E PSICOANALISI DAVIDE STIMILLI Fisionomia di Kafka, RUGGERO JACOBBI Le rondini di Spoleto, di Elena Molinari, Pierluigi Politi, Yasha Reibman, di Isolde Schiffermùller di Antonio Pane Fabrizio Pavone, Anna Giroletti e Cristina Feri L'INDICE • • • El LIBRI DELMESE^I da BUENOS AIRES dubbi e nel suo "inferno" porta le prove: l'idea di base del libro di Pé- Francesca Ambrogetti rez Reverte, una partita di scacchi Evadere attraverso storie fantastiche dove si parte da una situazione già come le saghe di Harry Potter o del Si- avanzata per dedurre le mosse prece- gnore degli anelli, cercare di capire cosa denti, è presa pari pari e mossa per sta succedendo e perché leggendo saggi mossa da un altro libro: The Chess sull'attualità, oppure cercare rifugio nei Mysteries of Sherlock Holmes di Ray- libri di autoaiuto per superare le tensio- mond Smullyan. Però adesso la pub- ni: sono le strade che hanno scelto i let- blicazione di El libro Infierno, alme- tori argentini, che stanno vivendo la cri- no per i tipi di Alfaguara, appare me- si più grave da quando il paese è torna- no certa. to alla democrazia diciotto anni fa. La Passiamo a un'altra casa editrice. realtà, che ha come sottotitolo 11 risve- Anche se si tratta di un anticipo sui glio del sogno argentino, è uno dei libri diritti d'autore, e anche se il fisco se più ricercati da coloro che hanno scelto ne mangia circa la metà, un premio la seconda opzione. L'autore è Mariano letterario da 100 milioni di pesetas, Grondona, un avvocato e sociologo di pari a 1.160 milioni di lire, non è co- grande prestigio che è anche tra i più sa da poco. Era la somma che il pre- noti e credibili commentatori televisivi mio finanziato dall'editoriale Pianeta e analisti politici argentini. Il libro è sta- metteva in palio quest'anno. L'ha in- to scritto nei primi mesi dell'anno scor- tascata Rosa Regàs per La Canción de so e pubblicato ad agosto, quando già si coli. Dal libro emerge la sua straordina- all'origine di El libro infierno era Dorotea, libro prescindibile che se- capiva che la crisi era alle porte ma nes- ria padronanza di un ampio raggio di buona, e la grande casa editrice iberi- gue, nel curriculum della scrittrice, suno aveva valutato la potenziale dram- questioni, dalla globalizzazione all'ascesa ca Alfaguara era pronta a pubblicar- altri libri prescindibili (Memoria de maticità della situazione economica e caduta del marxismo, da Beckett e lo, tanto più che l'autore, Carlo Fra- Almator, il bestseller Azul e Luna, lu- esplosa a fine anno con saccheggi, di- Kafka ad Adorno. Ma il debutto più at- betti (un italiano che vive da sempre nera). E non è la prima volta che il sordini e violenze che hanno provocato teso dell'anno è indubbiamente quello di in Spagna), era già una delle sue fir- premio viene assegnato a una scrittri- le dimissioni di due presidenti. Alcune David Davidar, il cui The House of Blue me, sia pure, fin qui, nel campo della ce non al meglio della sua forma, ba- frasi emblematiche di La realtà hanno il Mangoes è di imminente uscita. letteratura per l'infanzia. Il problema sti pensare a Carmen Posadas con Pe- sapore di una premonizione, ma apro- è sorto quando Frabetti ha dedicato quenas infamias nel 1998, Espido no anche uno spiraglio di speranza: "E il suo ottavo girone ai plagiari e come Freire con Melocotones helados nel finito il mito della ricchezza argentina", primo esempio ha messo La tavola 1999 e Maruja Torres con Mientras vi- "Stiamo assistendo alla nascita di un da MADRID fiamminga di Arturo Pérez Reverte: vimos nel 2000. Va da sé che in que- nuovo paese", "In fondo al tunnel bril- altro autore, famosissimo, della scu- sto campo, in Spagna come in Italia, i Franco Mimmi la la luce di un'uscita". La tesi del libro deria Alfaguara, e per giunta tra i più soldi, per molti che siano, non rap- è appunto quella che forse gli argentini L'inferno? E una immensa bibliote- venduti al mondo, una vera gallina presentano una garanzia di qualità. E hanno imparato qualcosa dalla realtà e dalle uova d'oro. Frabetti non ha purtroppo il Premio Pianeta ha delu- ca, e adesso vi porto a visitarla. L'idea questo può metterli in grado di reagire so molto spesso, anche quando il no- e scrollarsi di dosso le remore di una me del vincitore risuonava nell'olim- profonda frustrazione. Grondona de- po letterario internazionale. Un esem- scrive molto bene la situazione quando Il fumo negli occhi: pensate a un albero pio: con Lituma en los Andes, che ot- sostiene che l'Argentina è ingrassata tenne il premio del 1993, Mario Var- con la chimera della ricchezza perduta di Ermanno Krumm gas Llosa non era certo ai vertici del- che oggi ha smesso di produrre, e non la sua produzione, ed ebbe anche la riesce più ad alimentare il suo immenso faccia tosta di affermare che al pre- corpo. "Siamo un paese grasso e affa- Proseguiamo in questo numero la collaborazione con la trasmissione radiofonica RaiRa- si /% mio, scrivendo, neppure pensava, diotre Suite, pubblicando un intervento di Ermanno Krumm tratto dalla rubrica "Il fumo mato", scrive l'autore, secondo cui rico- mentre tutti sapevano che già gli era negli occhi", ancora una volta dedicato alle idiosincrasie poetiche. LE raj noscere e accettare questa situazione è destinato fin dall'anno precedente, fare il primo passo verso un nuovo pro- In realtà , se dovessi dare un titolo a quest'incontro direi Contro l'astrazione, per la con- quando però non aveva fatto a tempo getto. Una nazione rinata nella quale gli cretezza. Ho portato da leggere qualche esempio di poesie così astratte che uno si doman- a consegnare il manoscritto. argentini di oggi potranno essere un da: ma perché sono state scritte così? "E si sta aggrappati ad un'attesa / quasi come a cer- esempio per i nipoti così come i loro care una forma, un modo, per asciugare i ricordi". Non dico che siano brutte queste cose, dico che sfuggono dalle mani come l'acqua. "Scalano / i pensieri i ricordi / mi sopravanza nonni lo sono stati per loro. l'adolescenza / e non è un dirupo quello che scorgo / si vede solo il naufragio della notte". Ecco io penso che se c'è una linea importante di poesia del Novecento, va nella dire- da NEW YORK zione opposta. Va nella direzione degli oggetti e della concretezza. C'è un brano bellissi- Andrea Visconti mo di Seferis, che è uno dei grandi poeti greci degli anni cinquanta e sessanta che invita a pensare alla poesia come se fosse un albero, e dice precisamente: "L'arte, la poesia, è da DELHI I lettori continuavano a scrivere a opera dell'uomo. È strano come questa frase faccia venire talora in mente immagini del- Biblio la vita vegetale. Ninfee che protendono il capo, alberi spensierati nel vento, mentre la ra- Robert James Waller chiedendogli dice avanza cieca a trovare la vena o lo scoglio. Il legno che si fa nave. Le navi che vanno che fine avessero fatto Francesca Con l'inverno a Delhi si moltiplicano i a picco. Pensa alla storia della pianta, diceva Solomos, per insegnare ai poeti ad evitare il Johnson e Robert Kincaid, i protago- lanci di nuovi libri. Gods, Graves and pensiero astratto". Questo mi permette un collegamento con una poesia degli anni cin- nisti dei Ponti di Madison County. "A Grandmother di Namita Gokhalè è stato quanta in cui Franco Fortini scrive qualche cosa sulla poesia immaginando che sia come furia di ricevere lettere è venuta an- definito "un romanzo che si legge tutto un tronco da toccare, un ramo secco forse, secco ma presente, di una presenza assoluta- che a me la curiosità, - spiega l'auto- mente fisica: Una facile allegoria. Leggo il brano iniziale: "Vedi questo pezzo di legno d'un fiato", mentre Accidents like Love re del bestseller del 1992. - Ho deci- secco che la mano tocca, non molto pesante, per bruciarlo in mezzo a quest'aria d'inver- andMarriage di Jaishree Mishra non è ri- so di scoprirlo e così ho scritto un li- no. Se domandi perché scrivo le parole e ascolto dove le scrivo gli accordi e i riposi e co- sultato all'altezza delle attese suscitate me mai questo piacere è fatica, guarda a questo pezzo di legno, la scheggia che la mano bro". A marzo dunque uscirà A dal primo romanzo dell'autore. I suoi tocca, il secco della corteccia e vedrai che è facile allegoria." Allegoria di cosa? Ma della Thousand County Roads, il seguito del personaggi sono apparsi ai critici come poesia proprio, della sua ricerca di oggetti, di appoggio nell'oggetto. romanzo che rimase in testa alle clas- banali stereotipi di yuppies di Delhi. Ho portato un'antologia recente di poeti di vent'anni perché molti di questi poeti la- sifiche di vendita per 162 settimane e Manjushree Thapa ha esordito con Tutor vorano proprio sulle cose. E questo, secondo me, è un segnale molto importante. L'an- nel 1995 divenne un film con Meryl ofHistory - uno dei primi romanzi im- tologia si chiama I poeti di vent'anni, a cura di Mario Santagostini, edita da Stampa Al- Streep nel ruolo di Francesca, moglie portanti in lingua inglese a provenire dal ternativa. Per esempio Stefania Buyat scrive Tre versi su un gatto-. "C'è un gatto che frustrata nelle praterie dell'Iowa, e Nepal. E ima storia di "idealismo, alie- dorme sul ciglio della strada che porta al mare / bambino seduto, un latte zuccherato Clint Eastwood nei panni del foto- nazione e amore" ambientata sullo sfon- nel bicchiere / Eri la prima colazione della domenica". Sono molto pulite queste indi- grafo del National Geographic Ro- cazioni, però vanno diritte alla cosa. Vorrei concludere questo piccolo discorso contro do delle elezioni parlamentari. Tocca il bert Kincaid. "Nel libro ci sono di- l'astrazione con una poesia davvero bellissima di Salvatore Toma - che è un poeta mor- tema della consueta ambiguità della po- verse sorprese che il lettore non si to a trentasei anni, nelle Puglie, ormai un decina di anni fa - uscita nelle collana "Bian- litica nepalese, intrecciando con efficacia ca" di Einaudi, in Canzoniere della morte. Qui gli oggetti splendono davvero. Leggo aspetterà, - spiega l'autore mantenen- le vite private dei suoi personaggi con Delirio: "Non succede mica tutti i giorni di aprire la porta di casa / e vedersi lì per terra dosi sul generico. - Ci sono delle l'evolversi della situazione politica nazio- rotolare un chicco di grano / raggrinzito come un feto o chiuso come un rimorso / o ve- svolte notevoli a mano a mano che nale. Shamlal, articolista ed ex direttore dere sul muro attingersi una verdissima boscaglia dove un cervo dal mantello rosso lot- Robert Kincaid invecchia". Fu la del principale quotidiano indiano, ha ta con un aspide / un bull-terrier / con un'ape, un iceberg / con un decrepito viandan- Warner Books a pubblicare I ponti di pubblicato A Hundred Encounters with te / C'è da chiedersi, se la realtà / sono gli occhi / il naturale / il tangibile / oppure lo Madison County. Questa volta invece sgambetto / l'alcol / il perdono impossibile". Modem Thinkers, Poets, Playwrights and Novelists, che riunisce svariati suoi arti- • N. 2 « lare per i riti. Questi due elementi ave- vano creato fino al 700 avanti Cristo il nuovo libro uscirà dalla John M. un rapporto strettissimo, molto con- Hardy Publishing, una piccola casa creto e senza confronti, tra la natura, editrice del Texas. Una precisa scelta l'amministrazione e gli stessi senti- di Waller, che afferma di aver preferi- menti individuali di una persona. to "fare le cose in scala minore". La Questa unione perfetta viene rotta per Warner Books d'altra parte aveva sempre dalla crisi ideologica e politica perso interesse nell'autore dei Ponti del periodo assiale, tra il nono e il se- di Madison County perché i romanzi sto secolo prima di Cristo. Ma questa successivi non ripeterono il successo unione e la sua frattura sono comun- del suo bestseller. I critici fin dap- que gli elementi attorno a cui si arro- principio lo accusarono di essere un velleranno per i 2500 anni successivi i manipolatore di sentimenti che sape- pensatori cinesi, che useranno sempre va scrivere solo un romanzetto strap- la stessa lingua e cercheranno di con- palacrime, ma il pubblico fu di tinuare a usare in qualche modo an- tutt'altra opinione. E a tutt'oggi I che gli stessi riti. Le oltre mille pagine ponti ha venduto 12 milioni di copie di testo, che fanno anche per la prima in 35 lingue. volta un uso estensivo degli studi occi- VILLAGGIO GLOBALE dentali, e non solo di quelli sinologici, dipingono così un affresco che risulta estremamente rivelatore anche sul pre- da PARIGI sente. E la prima colata del nuovo pen- da PECHINO dalle origini più lontane, quello che la Fabio Varlotta storia tradizionale chiama "I primi mi- siero cinese, che usa il passato ma lo Francesco Sisci guarda con strumenti anche occiden- tici imperatori della Cina", Yao o Sono Just e Colombe, due ragazzi- tali e perciò lo rende comprensibile Il titolo è banale, uguale a quello di Shun, e quella che l'archeologia mo- ni, i protagonisti di Rouge Brésil, una tanti altri volumi sulla materia, Zhong- derna considera "I primi manufatti anche ai moderni e anche agli stranieri saga a colori forti su una pagina mi- guo sixiang shi, tradotto normalmente della civiltà e i primi segni della scrit- (al di là delle ovvie barriere della lin- sconosciuta della storia, la conquista come Storia della filosofia cinese. Ep- tura cinese", di circa 5000 anni fa. Da gua). Si rompe così sia la vecchia visio- del Brasile da parte dei francesi, all'e- pure già dalle prime pagine il libro an- qui per la prima volta ricostruisce con ne vetero-maoista della filosofia, sia poca del Rinascimento. Dal libro di nuncia la sua radicale novità: non c'è grande dettaglio e ricchezza di note le quella vagamente americaneggiante in Jean-Christophe Rufin, premio Gen- il solito elenco di filosofi il cui pensie- fondamenta del pensiero cinese con voga dagli anni '20 fino agli anni '40, court 2001 e attualmente primo nelle ro è illustrato in progressione storica. cui tutto il dibattito filosofico della sia quella antica che riprendeva più o meno staticamente la classificazione classifiche di vendita, emergono i co- L'autore Ge Zhaoguang, appena qua- storia scritta ha a che fare. I piloni di dello storico Sima Qian. Il peccato è lori e gli odori forti dei tropici ma an- rantenne, ara i contorni di un nuovo questo pensiero che pesano ancora che forse non c'è un mercato in occi- che quello acre del colonialismo euro- modo di vedere la civiltà cinese e per sulla modernità sono soprattutto: l'e- dente che consenta la traduzione della peo. Da Rio alla giungla, attraverso la prima volta racconta l'evoluzione redità di una lingua scritta assoluta- massiccia opera dall'originale cinese. mille villaggi indiani, i personaggi del del pensiero del suo Paese. Ge parte mente peculiare e l'attenzione partico- romanzo sono quasi delle caricature, a cominciare dal cavaliere di Villega- genon, capo della spedizione che so- Le immagini gna ancora le crociate e che ben rap- presenta i conquistadores della Fran- Le immagini di questo numero so- cia dei tropici. Attraverso il destino e no tratte da due volumi editi dalle Edizioni Gruppo Abele insieme a le scelte di Just e Colombe, i due gio- Reporters sans frontières: fino a pa- vanissimi orfanelli di origine oscura gina 25, Per la libertà di stampa di imbarcati nell'avventura per far da in- Willy Ronis (pp. 96, € 11,36); nelle terpreti con gli indiani, si snoda la pagine seguenti, Immagini di guerra trama che diventa storia d'amore e di (pp. 88, €12,91). sviluppo personale. Emergono due concezioni opposte dell'uomo e della In questa pagina, Parco del castello natura: da un lato la civiltà europea, di Sans-Souci, Postdam, 1967. conquistatrice e universale, che pro- I clama di essere liberatrice e si rivela A pagina 13, Settimana di Natale, invece sanguinaria. Dall'altro il mon- Place du Palais-Royal, Parigi, 1954. do indiano con i suoi colori, la sua ar- monia naturale, la sua sensualità, il A pagina 15, Parigi, 1952. sacro, il gusto della vita. Jean-Chri- stophe Rufin è nato nel 1952. Medi- A pagina 16, Operaie edili a Varsa- co, è uno dei fondatori del variegato via, 1950. movimento umanitario Sans frontiè- res. Ha diretto in prima persona mis- A pagina 22, Il rappresentante qua- lificato, 1948. sioni in Africa e in America Latina, ri- siedendo per diversi anni in Brasile. La sua produzione letteraria è tutta IA pagina 25, Una domenica matti- na da Achille Zavatta, 1949. ispirata al mondo dei paesi in via di sviluppo e alla loro storia. E questa è A pagina 31, Sarajevo, Bosnia- la prima volta che un romanzo di Ru- Erzegovina, gennaio 1994. Biblioteca fin - scrittore peraltro noto e letto in nazionale, di Gérard Rondeau / Vu. tutto il mondo — raggiunge le vette della classifica. "È il grande libro del- A pagina 33, Rifugiati kosovari la stagione - scrive "Le Magazine Lit- nel campo di Kukes, Albania, apri- teraire" - il più generoso, il più ambi- le 1999, di Claus Bjorn Larsen / zioso e il più riuscito del suo autore". Rapho. "E una storia che non va a vantaggio dei francesi, - ha spiegato l'autore il- A pagina 35, Rifugiati kosovari lustrando la sua opera. - Non si con- trasportano i malati lungo la ferro- clude con una sconfitta, ciò che sup- via per evitare i campi minati, Bla- porrebbe il fatto di essere battuti da ce, Macedonia, 1999, di Alex Ma- joli / Magnum. qualcuno, ma piuttosto con un'im- plosione, una guerra civile. Dunque, A pagina 43, Rifugiati kosovari questo tentativo di colonizzazione nel campo di Kukes, Albania, apri- abortita è sfociato in una sorta di la- le 1999, di Claus Bjorn Larsen / cerazione interna che non è mai gra- Rapho. devole ricordare". Politica Il dibattito italiano visto da chi torna da tre mesi di Afghanistan Guerre di carta che tutti combattiamo dime Oriana Fallaci (ma un coinvolgimento a me- sottrarsi alle conseguenze di dei primi scontri dialettici si so- co, un uso articolato degli stru- tà, con aerei e missili più che questa globalizzazione). Il se- no acquietati, e non v'è più tan- menti della retorica, ma rappre- LA RABBIA E L'ORGOGLIO con uomini) ha comunque condo fall-out è che - essendo to da discutere se, per esempio, senti il terreno su cui è comun- pp. 164, €9,81, chiama-to in campo i prota- tutti in guerra - pare doversi la rabbia tutta di stomaco della que possibile trovare ancora lo Rizzoli, Milano 2001 gonisti dei processi della co- imporre come una necessità ob- Fallaci sia politicamente corret- spazio del confronto. Tra l'esal- municazione, trasportando la bligata l'arruolamento in uno ta, oppure se il quieto argo- tazione della Fallaci ("Vi sono "realtà" delia guerra all'interno dei due fronti, la scelta dovuta mentare di Riotta e il momenti, nella vita, Gianni Riotta delle forme di rappresentazione di uno schieramento; ora la suo impegno civile in cui tacere diventa N.Y. dettate dal linguaggio mediati- bandiera sventola alta sul pen- siano solo un raccon- ( Vr-i A'»>0 una colpa e parlare \ J i miia UNDICI SETTEMBRE. co, è ormai consolidato in modo none, e la sacralizzazione del to di cronaca o anche diventa un obbligo. Po ! ì a ro DIARIO DI UNA GUERRA definitivo che la globalizzazio- conflitto detta rituali e pratiche una dichiarazione di .: ti i . C. 1 Un dovere civile, u- ne della guerra è il primo, più che mal sopportano gli spazi fede. Lo svantaggio, na sfida morale, un pp. 144, €8,26, sconvolgente, prodotto dell'11 dell'autonomia, l'individualità invece, è che resta- TA KÀIMA imperativo categori- Einaudi, Torino 2001 settembre e della risposta ame- eretica di posizioni altre. no spazi limitati d'in- co al quale non ci si ricana. tervento, in un flusso j/LOLLii) può sottrarre") e la A Stefano Allievi Questa globalizzazione ha rrivando da tre mesi (e critico che ha già ab- cronaca problemati- due fall-out immediati, inqui- passa) di guerra d'Afgha- bondantemente e- ca di Riotta ('"È LA TENTAZIONE nanti quanto una nuclearizza- nistan, un lettore che s'avvicina splorato ogni parcel- guerra', proclama la DELLA GUERRA zione del conflitto. Il primo è con questa sua personale di- la del dibattito. radio 1010 Wins, il DOPO L'ATTACCO che non esiste più un "dentro" e storsione al dibattito in corso Tuttavia, proporre una lettu- cui carillon scandisce la gior- AL WORLD TRADE CENTER. un "fuori" delia guerra, perché nel nostro paese - ma un dibat- ra congiunta di questi testi è an- nata di Manhattan: ci date ven- A PROPOSITO DI OCCIDENTE, tutti allo stesso modo ne restia- tito che, alla fine, pare non an- che un modo per offrire una tidue minuti e vi diamo il mon- ISLAM, E ALTRI FRAMMENTI mo coinvolti: non ci sono più dare molto al di là dell'antico chiave d'interpretazione che si do. Il Senato discute, lo con- DI CONFLITTO TRA CULTURE osservatori distaccati, territori confronto su "guerra giusta" e sottragga al dovere dettato da ferma il compunto senatore al riparo, aree e soggetti che "guerra necessaria" - gode di una ormai egemone "cultu- Trent Lott, se dichiarare guer- pp. 192, €11,36, possano dichiararsi estranei a un vantaggio e, però, deve an- ra della guerra", e segnali come ra. Sì, ma a chi? chiedono gli Zelig, Milano 2001 quanto sta accadendo (o che, che scontare uno svantaggio. Il la modulazione delie posizioni americani") c'è un oceano di anche dichiarandolo, riescano a vantaggio è che i furori aspri non sia soltanto un fatto stilisti- mezzo; è un oceano di emoti- Noam Chomsky vità, e di vita vissuta anche, ma è soprattutto un oceano di ten- EGEMONIA AMERICANA sioni culturali, di motivazioni E "STATI FUORILEGGE" ideologiche, di passione critica, pp. 336, € 15,49, Per capire una terra senza pace che differenzia i due pur collo- candoli all'interno d'uno stesso Dedalo, Bari 2001 convincimento. di me Incuneato dentro lo spazio I percorsi della guerra sono di questa differenziazione, uno sicuramente diversi se se- spazio limitato ma concreto, Ahmed Rashid che uomo dell'Mi-5 che ama la lettura scoprì Ta- guiti dal suo interno o, inve- utilissimo, il libro di Allievi tro- liban in una libreria d'Islamabad o di New Delhi, ce, da un osservatorio lonta- TALEBANI va due sponde sulle quali ap- e lo segnalò al Foreign Office; la sua lettura fu no, appartato. Il coinvolgi- ISLAM, PETROLIO E IL GRANDE SCONTRO approvata, il libro finì al n. 10 di Downing Street, poggiarsi per collocare il suo mento inevitabile di chi sta IN ASIA CENTRALE e quando Blair sbarcò a Islamabad per un ulti- personale percorso di dubbi e sul campo, la tensione sospe- mo, impossibile, tentativo di soluzione negozia- di perplessità, la sua confessio- sa d'un dramma sempre pros- ed. orig. 2001, trad. dall'inglese di Bruno Amato, ta, dichiarò ai giornalisti che l'assediavano che "il ne di un rifiuto a cedere senza simo, gli strappi emotivi della Giovanna Bettini e Stefano Vtviani libro di Rashid costituisce una lettura che ogni discutere alla cultura della continguità fisica, sortiscono pp. 318, € 15, 49, Feltrinelli, Milano 2001 buon diplomatico dovrebbe tenere sul comodi- guerra ("Di fronte a quanto ha una condizione psicologica nel- no da notte". cominciato ad accadere, a parti- la quale il distacco critico è un Quando quei due aerei s'infilarono nel- L'espressione poteva magari prestarsi a un'in- re dall'11 settembre, non ci si progetto di difficile attuazione. le Twin Towers, e giornali e tv comin- volontaria ambiguità, facendo immaginare per uuò accontentare delle riflessio- E se questo appare evidente ciarono a tentare di spiegare che cos'era ac- questo libro la stessa funzione d'un infuso di ca- ni che partono dalla cronaca. nella esperienza comune di vita, caduto, trovare un filo credibile fu un'im- momilla. Ma Blair certe ironie non le fa, lui vole- Sono in gioco infatti processi non deve sorprendere che tra- presa che travagliò duramente le redazioni. va soltanto dire che tutti coloro che professio- più profondi, viscerali quasi, sporti via anche chi della osser- Osama bin Laden, sebbene di lui si fosse parlato nalmente fanno politica di potenza in Asia han- che non riguardano solo l'Ame- vazione della guerra dall'"inter- ampiamente anni fa, al tempo dell'attentato di no l'obbligo di conoscere quello che Rashid ha rica o l'Afghanistan, o il destino no" fa un esercizio professiona- Aden, era un nome ampiamente scritto. Le ragioni stanno tutte nel di bin Laden, ma toccano il mo- sconosciuto in molte parti del mon- do di essere e di pensarsi di tut- le (tendenzialmente) quotidia- sottotitolo del libro, e sono ragioni do; e quanto ai taleban (in realtà, ta- to l'Occidente"). no, tanto che Ernie Pyle, uno che uno statista come Blair certa- liban plurale di talib) non s'andava I tre "diari" montano, in una dei più grandi reporter di guer- mente non ignorava, ma che - que- molto al di là di una approssimativa lettura congiunta, un quadro ra, certamente il reporter più sto era il senso del suo richiamo - il definizione di "studenti di religio- sufficientemente articolato del- amato dai soldati perché divide- volume analizza con una qualità in- ne", lasciando immaginare giovani e le posizioni, innestando un per- va con loro, gomito a gomito, la vestigativa che solo il più grande timidi seminaristi ingabbiati in corso comune di tensioni e di trincea e la prima linea, scrisse: giornalismo riesce ad esprimere. E un'inspiegabile avventura di mili- volontà cognitiva che trovano "Non mi pagano per essere Talebani è davvero un ottimo re- tanza mistica. riflessi non sempre involontari obiettivo, ma per raccontare portage (un'altra lettura consiglia- con il laboratorio critico monta- tutto quello che vedo e sento, e Con il passare dei giorni, e delle bile, in alcune parti anche più affa- to da Benjamin Barber (e la sua per farlo con forza, con tutta la settimane, e mentre Bush lanciava il scinante di Rashid, è Reaping the nuova edizione di Guerra santa mia anima". suo attacco di ritorsione contro il re- Whirwind, di Michael Griffin, pub- contro McMondo). Globalizza- gime di Kabul, il profilo di quegli blicato dalla Pluto Press di Lon- Da tempo, però, la guerra ha "studenti" andò chiarendosi pro- dra), di largo respiro, con un'accu- zione e terrorismo si fanno mo- cessato d'essere una storia con gressivamente, e si scoprirono le madrasa che li rata ricerca sul campo e un acuto spirito di rilet- duli fortemente interdipenden- un ambito territoriale limitato, avevano generati, i mullah che li avevano infiam- tura dei documenti; e Rashid è assai più che un ti, imponendo un processo di ri- segnato dal campo di battaglia e mati, gli "arabi" che li rafforzavano con quintali giornalista e un osservatore, è stato lui stesso un considerazione delle analisi fin dalle aree comunque prossime di dollari, e uomini, e armi, e si scoprì anche mujahid, e diciamo che si è trovato preso in mez- I qui usate; e la nuova "cultura ai combattimenti. L'evoluzione quella misteriosa terra senza pace che era l'Af- zo alle pratiche per dare un futuro politico stabi- della guerra" va riletta alla luce va nel senso di un inarrestabile ghanistan conteso da molti, troppi, appetiti. So- le all'Afghanistan. di questa critica, se non vuol di- ampliamento della sua geogra- prattutto appetiti geostrategici. Incuriosisce come i traduttori abbiano reso in ventare una forma - talvolta an- fia, fino a una dimensione che Mancava, però, uno strumento organico, arti- italiano il New Great Game del sottotitolo. Va che inconsapevole - di propa- - ignorando ormai l'antica di- colato, di conoscenza della storia dei taleban e bene che Kim è ormai una lettura lontana, e Pe- ganda. stinzione dei "conflitti regiona- del loro ruolo, politico e militare. In realtà man- ter Hopkirk non è molto frequentato; ma toglier L'indicazione del libro di li" - supera ogni limite di fron- cava solo a livello di diffusione di massa, perché via l'understatement del "Grande Gioco" al la- Chomsky come ultimo nome tiera proponendosi come un intanto per chi viaggiava nell'Asia Centrale il li- voro di Rashid non fa piacere a tutti coloro che, della lista dei volumi indicati in evento le cui ripercussioni se- bro di Rashid era già una guida conosciuta, un quando passano da Lahore, la prima cosa che lettura è la segnalazione di un gnano inevitabilmente la storia utile e interessante lavoro di reportage su un fanno è d'andare a rendere un doveroso omaggio possibile itinerario alternativo, di tutte le società. mondo ancora ampiamente misterioso. Poi qual- al vecchio cannone Zam-Zammah. forse non convincente in ogni E se questo è stato vero negli n sua pagina ma sicuramente pre- ultimi anni, quando il coinvol- zioso nell'individuazione di un gimento del Nord del mondo piano sanamente dialettico. • Se volete sicurezza, date libertà intervista a Gianni Vattimo L a Oriana Fallaci scrive "Guerra a- che siamo sempre all'interno d'una logi- cietà dove tutti possono circolare più vete voluto, e guerra sia", soste- ca che finisce per proporsi, e accettare, liberamente. La scommessa della sini- nendo d'interpretare i sentimenti della la guerra. L'unica, forse, trasformazione stra dovrebbe essere su una società stragrande maggioranza di noi. E pro- culturale che abbiamo vissuto è che le che è più sicura in quanto è più plura- prio finito, lo spazio del confronto? guerre diventano sempre più virtuali, le: se crei delle barriere, ci sono subito "Credo che quel sentimento si possa nel senso che per noi — mondo ricco — il quelli che vogliono abbatterle; ma al- coniugare con il sentimento, oggi molto nostro danno eventuale, la morte dei lora bisogna farle più alte, e la spirale forte, d'una strana popolarità del liberi- nostri uomini, sono rischi minimi, quasi si avvita maledettamente. La Genova smo, come se la società si fosse in larga inesistenti". del G-8 è un esempio illuminante, una parte impazientita della lentezza con cui sorta di inaugurazione, perché lì il go- operano le tecniche di composizione dei La guerra diventa una metafora del verno ha mostrato apertamente quello conflitti, e desideri ora il modo della confronto? che è. Certo, in questa classe dirigente spada gordiana. Dopo un così lungo pe- "C'è una sensibilità, non del tutto pa- della destra ci sono anche uomini au- riodo di pace, la gente pare aver dimen- tologica, che è evoluta verso una mag- tenticamente liberali: ma io mi chiedo ticato i mali della guerra. A questa impa- giore autenticità di rapporti. Io stesso, fino a quando riusciranno a resistere zienza verso la composizione del 'con- anzi, mi lamento che negli ultimi tempi con questa gente. Penso a Martino, e flitto' - ma dunque anche dei conflitti la gente non reagisca abbastanza, che la invece a Castelli". sociali, non solo di quelli militari - colle- capacità d'indignazione si sia fortemen- gherei la popolarità delle posizioni della te attenuata, che si sia diffusa una sorta Su controllo e proibizione, la sinistra destra liberista: basta con questo piagni- di rassegnazione. E se si è lasciato dire a non ha dato grandi segni di audacia. steo della sinistra, insomma, e da qui Berlusconi quel suo convincimento sul- "Una società è tanto più pacifica una sorta di rivolta diffusa contro le pra- la superiorità della nostra cultura, que- quanto più riesce a tollerare delle zone tiche, o le proposizioni, del buonismo". sto è però legato all'idea, anche sana, marginali - come i centri sociali, per che ci sia un bisogno di confronto, e che esempio -, zone franche che, certamen- Le radici affondano lontane, dunque. da parte di molti si rifiuti quel generico te non violando i diritti individuali, vo- "Recentemente c'è stata una serie di pacifismo che è poi, sovente, quello di gliono però non girare dentro il siste- celebrazioni gobettiane, e io mi sono re- coloro che stanno bene e si permettono ma. E in America questo sta già nascen- so conto del perché Gramsci e Gobetti di essere tolleranti". do molto più che da noi: penso all'ulti- si amavano. Gobetti pensava che Gram- mo libro di Gore Vidal e alla figura del sci fosse un leninista, piuttosto che un Ma questa rassegnazione non è anche terrorista anarco-leghista di Oklahoma. materialista storico, che fosse cioè un l'altra faccia della delusione sulle aspet- La sfida delle società liberali è stata volontarista. Il bello della rivoluzione tative di partecipazione del passato? sempre quella di garantire il massimo di sovietica, per Gobetti, era il fatto che la "Senza dubbio. La delusione nei con- autonomia e di libertà individuale con Rivoluzione non era avvenuta natural- fronti della sinistra a me pare legata an- il massimo di sicurezza collettiva. Le mente, ma era stata il movimento di che al rinascere di atteggiamenti di sacche di criminalità sono aumentate un'avanguardia volontarista che aveva aspettative di maggior dialetticità nella parallelamente all'aumento del control- imposto un rovesciamento della storia. società, aspettative che la sinistra ha cer- lo - è il vecchio discorso di Foucault sul Io che mi sono sempre sentito un nemi- cato di attenuare. La sinistra al governo manicomio". co del leninismo, però in questi ultimi ha fatto cose molto importanti, l'Europa anni ho sentito un'aria, un'atmosfera, anzitutto; però tutta la carica polemica E l'intervento delle nuove tecnologie? che mi richiamava a queste cose". connaturata alla sinistra si è molto ridot- "Rispetto a Cacciari, io sono più fidu- ta. Quel 13 maggio, perdute le elezioni, cioso che le contraddizioni interne della Cultura della violenza e cultura della quanti di noi, segretamente certo, non si tecnologia possano produrre liberazio- guerra sono forme distinte. sono detti: adesso possiamo finalmente ne, non soltanto costrizione. Sul 'fasci- "Io penso che ci sia un aspetto anche dirgliene quattro, tornare a lottare. E da smo' in Italia oggi, io conto sul fatto che non patologico, in questa idea di far pre- vedere ancora se ci sia stata una vera cul- anche un venditore come Berlusconi valere le proprie ragioni sugli altri, per- tura di governo della sinistra, o se sia di- non possa chiudere troppo i limiti della ché quello che negli ultimi tempi ha ventata soltanto una cultura del compro- circolazione sociale, perché con questo stancato molto è stata questa esaltazione messo; tuttavia la delusione, sia sui risul- si fregherebbe. Però, certo, il fascismo del 'dialogo' senza però sapere che cosa tati dei cinque anni di governo, sia sulle mediatico è sempre alle porte, e forse è ci si dicesse. Ora se perfino i ministri fa- pretese che sono state fortemente ridi- anche peggio perché - se a forza di scisti parlano soltanto di dialogo, allora mensionate, è fuor di discussione. Tanto prendere manganellate alla fine ti ribel- è chiaro che gli altri comincino a stufar- che io dico che i voti che dobbiamo ricu- li - quando invece ti 'oliano' tutte le si. A questa, che mi pare una reazione perare non sono affatto al centro, ma so- mattine con la televisione la rivolta di- sana, si accompagna una certa tolleran- no a sinistra, in tutta quella parte del po- venta più difficile". za nei confronti della guerra che credo polo di sinistra, aperto, democratico, in- nasca non soltanto dal fatto che abbia- novatore, impegnato, che si è astenuto La semplificazione del "messaggio" mo progressivamente perduto la memo- dal voto. E se anche Bertinotti ha perdu- imposta dalla mediatizzazione della no- ria degli orrori della guerra, ma anche to voti, questo vuol proprio dire che non stra conoscenza non porta anche a una dal fatto che non abbiamo elaborato c'è affatto stato uno spostamento verso riduzione dello spazio del "logos", del- una cultura, e forse nemmeno un'eco- l'estremo ma piuttosto una drammatica la "politica"? nomia, capaci di resistere a lunghi perio- caduta di tensione. Mi chiedo se, alla fi- "Una volta avevo inventato uno slo- di di pace. Per esempio, la crisi econo- ne, non avesse ragione Montanelli: pro- gan sulle dispense di filosofia di Severi- mica americana era cominciata prima vate Berlusconi, e poi vedrete che diven- no, che si vendevano nelle edicole: era dell'11 settembre, e ora - dopo l'inizio tiamo tutti antifascisti". 'Gratti il barile e trovi Parmenide'. La della 'guerra' - c'è invece un segno forte quantità di materiale di cui i media han- di ripresa. La globalizzazione, e in fon- Ma lo scivolamento verso una società no bisogno per non annoiare è relativa- do la stessa idea dell'Europa Unita, mi dove una dichiarata necessità codifica mente alta; e anche se è vero che il me- paiono basate sul principio del mors tua l'equazione "più sicurezza, meno li- dium dà identità ai suoi contenuti, tut- vita mea. Una cultura che non dice 'sì, bertà" porta a rendere politicamente tavia l'offerta è tanto ampia - anche al di però ora confrontiamoci duramente', e corretta anche la cultura della riduzione fuori del consumo mediatico - che cre- un'economia che non sia basata sul (progressiva) della libertà. do che il 'messaggio' possa comunque principio dell'allargare e dominare, non "Quella è un'equazione mistificato- sopravvivere. Babele come libertà, co- sono state mai pensate; questo vuol dire ria. Una società più sicura è una so- me l'unica libertà che ci è data". N.2 Arendt/Heidegger Iprimi saggi di Hannah Arendt le appare una vana scorciatoia ri- ropea (si vedano, nel saggio La crisi in cui è precipitata nel XX spetto all'ineludibile fatica del politica estera nella stampa in lin- secolo l'Europa e la conservatri- comprendere. La volontà di con- gua straniera, le cupe pagine sul ce incertezza delle strategie poli- Capire l'incomprensibile frontarsi con l'incomprensibile rapporto con il fascismo e il na- tiche di riequilibrio e di pacifica- che scaturisce da una situazione zionalismo degli immigrati euro- zione del continente che si stan- radicalmente nuova è però assai pei, e italiani, negli Stati Uniti); no confrontando. Il nazismo è il di Pier Paolo Portinaro lontana dal senso comune di chi che non solo gli ignavi ma anche prodotto non di una trasforma- guarda alla politica nei termini le vittime non abbiano realmen- zione ma di una catastrofe della ARCHIVIO ARENDT cipazione della grande opera sul- della tradizione storica e filosofi- te compreso ciò che è accaduto società europea e dello stato na- 1.1930-1948 le Origini del totalitarismo, cui ca occidentale. Le categorie della (esemplare la tagliente recensio- zionale; inoltre, "non deve nulla avrebbe lavorato nel dopoguerra decostruzione del pensiero meta- ne del Black Book del World ad alcuna componente della tra- a cura di Simona Forti, e che sarebbe apparsa nel 1951. fìsico - apprese alla scuola di Jewish Congress, che non le sa- dizione occidentale, sia essa te- trad. dall'inglese di Paolo Costa, In realtà, anche quando si tratta Heidegger - e il Kant rebbe stata perdonata desca o meno, cattolica o prote- introd. di]erome Kohn, di occasionali recensioni, la forza politico tardivamente ri- al tempo della contro- stante, cristiana, greca o roma- del pensiero è tale da configura- scoperto a partire dalla versia sul caso Eich- na". A fronte di ciò, le diagnosi pp. 270, €28,41, re già gli interrogativi su cui ruo- lezione di Jaspers man- mann); infine la certez- storicistiche non meno delle ge- Feltrinelli, Milano 2001 terà la riflessione matura. cano d'altra parte egual- za che la giustizia degli nealogie intellettuali della crisi Soprattutto emergono, pur mente la presa. Il giudi- uomini non possa rico- non rivelano bensì oscurano la Con l'apprezzabile intento nella contingente molteplicità zio come "facoltà di stituire le basi della soli- verità. Ma le ricette "realistiche" di affiancare l'Archivio dei temi, i due nuclei fondamen- pensare il particolare" darietà tra i popoli, per- a disposizione dei restauratori Foucault, che ha visto recente- tali del suo pensiero, quello teo- era qualcosa di ben no- ché "quando tutti so- dell'ordine e della stabilità euro- mente la luce, l'editore Feltri- retico, legato alla formazione fi- to a quella tradizione no colpevoli nessuno pea suonano irrimediabilmente nelli dà ora avvio alla pubbli- losofica con Heidegger e Jaspers millenaria e nondimeno può essere giudicato". vecchie e inadeguate all'accadu- cazione ACAArchivio Arendt, - che si rifrange nella lettura elei qualcosa di inconciliabi- In tutti questi articoli to: le potenze vincitrici continua- una raccolta di scritti solo in classici della filosofia e della let- le con quel giudizio che Arendt Arendt dà in fondo prova di rea- no a ragionare in termini di sfere parte noti al pubblico ita- teratura più vicini ai temi esi- pretendeva di reinventare a par- lismo, ma il suo non è il realismo d'interessi, alleanze e sicurezza liano e comunque spesso difficil- stenziali della crisi (Agostino, tire da Kant. politico della grande tradizione collettiva. Così facendo, esse mo- mente accessibili. Progettata al Kierkegaard, Kafka, Broch) e si europea, che anche in questa sua strano di non comprendere pro- momento in due volumi, tale condensa in un'incisiva inter- Più che con le prefigurazioni componente si è infranta, nel prio quella situazione di vuoto raccolta offre la traduzione degli pretazione dell'esistenzialismo teoriche di posizioni future momento in cui il totalitarismo sociale, politico e ideale dal qua- Essays in Understanding 1930- (nel saggio del 1946 Che cos'è la questi scritti ci investono però ha fabbricato "una realtà basata le il nazismo era scaturito. 1954, che Jerome Kohn ha ap- filosofia dell' esistenza) - e quello con le inquietudini, angoscianti sulla menzogna"; il labirinto di Quella diagnosi arendtiana del prestato per Harcourt Brace e a pratico, legato all'attività a fian- ma lucidamente sillabate, del- problemi in cui le sue analisi si 1945 ci appare oggi eccessiva- cui dovrebbe far seguito presto co del movimento sionista (prin- l'immediato dopoguerra: il dub- addentrano mostra impietosa- mente pessimistica. Ma che la cipalmente il lavoro svolto du- bio che "il nazismo e tutto il suo mente "il carattere utopico del soluzione federale al problema - lentezza del curatore permet- rante l'esilio francese per l'orga- armamentario ideologico abbia- 'realismo' e della politica di po- europeo abbia dovuto scontare tendo (ma è una lentezza inspie- nizzazione che trasferiva in Pa- no perso solo una battaglia e tenza una volta applicati ai pro- tutti gli attriti del "mondo di ie- gabile, non trattandosi di un'edi- lestina giovani ebrei) e alla vo- non la guerra", che il "fascismo blemi reali del nostro tempo". ri" e che ancor oggi non sia stata zione critica) - una seconda rac- lontà di ritrovare uno spazio di come movimento internazionale In particolare, nell'inverno portata a compimento è un fatto colta di saggi relativi all'ultimo abitabilità (per gli ebrei e per gli antinazionale" non sia stato dav- 1945 pubblica sulla "Partisan che conferma a un tempo le ra- ventennio di attività dell'autrice. altri) in un mondo divenuto di- vero sconfitto; che la politica Review" un articolo sulla "que- gioni dei realisti e la lucidità del- Ad ogni buon conto, il volume sumano. delle organizzazioni di immigra- stione tedesca". È un testo nel la sua analisi. • ora presentato offre una silloge ti in America possa essere solo quale viene nitidamente colta l'a- significativa dei primi scritti, an- Nella produzione saggistica d'ostacolo alla riedificazione eu- simmetria tra la radicalità della [email protected] terióri all'emigrazione, e di quel- documentata dal libro vi è li degli anni 1944-48 (redatti per un'interruzione decennale: que- la più parte ancora in tedesco: sto intermezzo sofferto e silen- inaccettabile che si siano tradot- zioso è la sua scuola del giudizio te le pur accurate traduzioni in- politico. Esso si apre nel segno I presocratici e le SA glesi di Robert e Rita Kimber e di una grande delusione che non direttamente gli originali), concerne il fallimento degli in- di Bruno Bongiovanni a cui è premessa, a guisa di in- tellettuali davanti alla dittatura troduzione, la celebre ed effi- totalitaria. Da quest'esperienza cace intervista concessa a Giùn- scaturisce la sua mai superata Martin Heidegger cora più inquietante, vale a dire più invasivo e te r Gaus (1964), Che cosa resta? avversione verso la filosofia co- pervasivo, più radicato, "meno facilmente iden- Resta la lingua, uno dei rari te- me professione, che si sarebbe L'AUTOAFFERMAZIONE tificabile con il regime sanguinario di una ban- sti autobiografici della "filosofa" tradotta nella sua opera teoreti- DELL'UNIVERSITÀ TEDESCA da di briganti". L" novità, insomma, riguarda- - quello, fra l'altro, in cui, con ca in costante insofferenza nei IL RETTORATO 1933-1934 va, ancor più che la filosofia (che si fondava su una perentorietà smentita esem- confronti dell'accademismo e uno statuto dotato di una relativa autonomia), ed. orig. 1983 (1933), V ed. it. 1988, plarmente dalla sua opera, nega- delle ideologie; e prende forma ancor più che le scelte profonde o anche solo va di essere tale. l'imperativo a cui avrebbe sotto- a cura di Carlo Angelino, opportunistiche dell'uomo Heidegger, proprio A una prima scorsa dell'indice messo il suo agire: "Orientarsi pp. 68, € 9,30, il melangolo, Genova 2001 la storiografia, e in particolare il giudizio sulla il lettore potrebbe essere indotto nella realtà senza dover vendere multiforme identità culturale del nazismo. Fa- a ritenere d'avere fra le mani un ad essa la propria anima". Nella Nel 1988 si ebbe la pubblicazione del li- rias rispose all"Tndice" (1988, n. 6) con un lun- volume malamente assortito. maturità, ed eminentemente bro di Victor Farias Heidegger e il na- go intervento, in cui ripropose il proprio ap- Certo, la sua lettura, per quanto nella sua ultima opera, La vita zismo (Bollati Boringhieri), un libro che, se proccio ingenuo, e anche un po' confuso, alla riguarda i contributi degli anni della mente, rimasta incompiuta mirava a denunciare le compromissioni di questione, e insieme la fondatezza delle proprie 1944-48, va integrata con quella proprio nella parte che avrebbe Heidegger con il nazionalsocialismo, pre- indagini in merito non solo a questa o quella af- dei molti suoi altri articoli sulla dovuto essere dedicata al giudi- tendeva altresì di dimostrare che il fermazione di Heidegger, ma anche questione ebraica raccolti nel zio, Hannah Arendt avrebbe pensiero di Heidegger, nella sua inte- ad attacchi nei confronti di colleghi volume The Jew as Pariah (di cui tentato la saldatura tra queste rezza, e nella sua epifania filosofica L'airtoaffeimasacsfie non nazisti, e non ariani, oltre che a esiste dal 1986 una traduzione due esperienze fondamentali nel bel mezzo del Novecento, non po- tedesca delazioni moralmente (ancor più che italiana parziale in Ebraismo e della sua vita: una saldatura che teva che rivelarsi coessenziale con il li lettorato 1933/34 politicamente) spregevoli. modernità, Unicopli; cfr. "L'In- non poteva riuscire - e proprio regime hitleriano. Nel corso di un ac- Fu così che, molto opportuna- dice", 1987, n. 4) e soprattutto la lettura di questi scritti aiuta a ceso dibattito che durò parecchi me- mente, nello stesso 1988, Claudio nel recente Vor Antisemitismus capire il perché. si, e che precipitò sui grandi quotidia- Angelino pubblicò, una prima volta ist man nur noch auf dem Monde Il suo antintellettualismo non ni, il mondo della filosofia italiana co- (la seconda è la presente), sulla base sicher (Piper, 2000; la raccolta avrebbe assunto coloriture irra- nobbe acque agitate, prese di posizio- dell'edizione tedesca del cinquante- completa dei suoi articoli appar- zionalistiche né l'avrebbe portata ne contrastanti, persino qualche nario (1983), il discorso di rettorato si tra il 1941 e il 1945 sulla rivi- a condividere il gesto di rivolta malcelato imbarazzo. del 1933, vale a dire il discorso com- sta dell'emigrazione ebraico-te- degli esistenzialisti della seconda Intervenne anche "L'Indice" ? piuto da Heidegger allorché, dopo desca "Aufbau", di cui è in cor- generazione (e meno che mai (1988, n. 1). E fu una recensione, ad che Hitler e il nazionalsocialismo so la traduzione italiana per le quello degli epigoni di Sartre e opera di Diego Marconi, che mise in luce, più erano giunti al potere, gli venne offerto il retto- Edizioni di Comunità). Camus). In un articolo del feb- che giustamente, la rozzezza di uno studio che rato, il che, come scrive Angelino nel denso po- Una certa arbitrarietà editoria- braio 1946, in cui stila con tratti si trovava evidentemente a mal partito nel far scritto all'edizione del 2001, "rappresentò per le delle scelte e l'eterogeneità dei sicuri un bilancio dell'esistenzia- perfettamente combaciare inoppugnabili ri- Heidegger l'occasione per partecipare attiva- temi non deve però trarre in in- lismo francese, conclude: "Gli scontri filologico-biografici e ardui passaggi di mente alla rivoluzione in atto nel suo paese e ganno. Sarebbe riduttivo, intan- elementi nichilistici, che sono svolgere in Germania il ruolo che Giovanni pensiero. Riproblematizzò tuttavia il nazismo to, vedere in questi scritti soltan- evidenti a dispetto di tutte le di- Gentile aveva svolto nel decennio precedente sul terreno culturale. Se infatti una grande per- to accenni ed echi delle prime ri- chiarazioni di segno contrario, in Italia". E qui non si può non segnalare la sonalità, del peso di Heidegger, era stata, e non cerche, legate all'accademia o al- non sono il frutto di nuove intui- superficialmente, nazista, ciò rendeva il nazi- l'impegno - la concezione filoso- zioni, bensì di idee che apparten- smo stesso certo non meno demoniaco, ma an- fica dell'amore in Agostino da gono al nostro passato". lì nichi- un lato, la biografia di Rahel lismo, anche quando si coniuga Varnhagen dall'altro - o l'anti- con un atteggiamento libertario, A ren dt/Heidegger Tra Arendt e Heidegger cinquantanni di lettere, pensieri e passioni, politica e metafisica Il nazismo come deformazione professionale di Luca Savarino Hannah Arendt Heidegger e Hannah Arendt, che prendere posizione nei confronti rimproverato. Proprio questo - la pluralità e la novità - ridu- ha "salvato" una relazione inter- delle tragedie del mondo emer- sarà, del resto, 0 giudizio defini- cendo l'agire politico alla poiesis, Martin Heidegger rotta a più riprese e attraversata gono chiaramente già a una pri- tivo di Hannah Arendt sulla bre- all'ambito del fabbricare e del LETTERE 1925-1975 non soltanto da inquietudini per- ma lettura: di qui occorre parti- ve e assai controversa adesione produrre. ed. orig. 1998, a cura sonali, ma dagli eventi di un se- re, dunque, per cogliere la porta- al nazismo del suo antico mae- Anche l'ultima, incompiuta, colo turbolento, è l'esperienza ta dell'epistolario. Gli aspetti stro, un giudizio che la pubblica- opera di Hannah Arendt, La vita di Massimo Bonola e Ursula Ludz, del pensiero come passione, che propriamente biografici e senti- zione delle lettere aiuta a conte- della mente (pubblicata postuma pp . 315, €21,69, il giovane professore ha insegna- mentali - la storia di una passio- stualizzare. nel 1978) sembra aver preso for- Edizioni di Comunità, Torino 2001 to e condiviso con l'allieva. ne d'amore tra professore e allie- Inizialmente, infatti, Arendt ma sullo sfondo del confronto, In un memorabile scritto pub- va, che si è in seguito trasforma- tende a ritrovare nel pensiero manifesto nelle lettere degli ulti I l principio è come un Dio, blicato in occasione dell'ottante- ta in amicizia e soltanto più tardi heideggeriano i germi delle sue mi anni, con le interpretazioni che salva ogni cosa finché simo compleanno di Heidegger in vero e proprio scambio filoso- scelte politiche: una fi- heideggeriane di Kant, dimora tra gli uomini". Una - e contenuto nell'epistolario - fico - non sembrano, da questo losofia - di cui ven- Hannah Hegel e Schelling, e Arendt frase dell'ultimo Platone, che Hannah Arendt ha descritto punto di vista, i più significativi. gono evidenziati gli sempre, nuovamente, Hannah Arendt amava spes- estesamente il clima delle lezioni Maggiormente degno d'interesse aspetti nichilistici e so- Martin della filosofia greca. so citare, consente di acco- di Heidegger negli anni venti. sembra piuttosto il motivo stori- lipsistici - che produr- Heideggei Nella scelta arendtiana starsi al carteggio tra due dei Grazie a questa testimonianza, e co-politico, che resta tuttavia so- rebbe come logica con- di rivalutare e riconsi- a quelle di altri studenti dell'e- lo accennato, come un'ombra seguenza una deriva derare le diverse facoltà maggiori pensatori del no- poca - Gadamer, in primo luo- sullo sfondo della vicenda perso- politica di tipo autori- della mente è impossi- stro secolo - egregiamente tra- go, ma anche Jonas e Lowith - nale e filosofica. tario. L'adesione al na- bile non scorgere l'ulti- dotto da Massimo Bonola. Dal sappiamo come la notorietà del zismo, al tempo stesso, mo tributo all'insegna- punto di vista cronologico, il giovane Privatdozent di Fribur- Tranne rare eccezioni, come dimostrerebbe l'infon- mento del suo antico principio coincide con l'inizio go abbia preceduto di molti anni una lettera del 1933 in cui si datezza del suo pensie- maestro, alla sua ere- della loro relazione: il corso sul la pubblicazione di Essere e tem- difende dalle accuse di antisemi- ro filosofico. In un se- dità. Una sorta di ritor- Sofista di Platone che il libero do- po (1927): una notorietà dovuta tismo evidentemente riportategli condo periodo il giudizio, in fon- no al "principio" contenuto nella cente Martin Heidegger tenne essenzialmente al tentativo di da Arendt, sono pochi i passi in do semplicistico, che tende a ri- frase di Platone, a quel "pensiero nel 1924 all'Università di Mar- pensare su basi rinnovate i testi cui Heidegger sfiora gli eventi condurre a unità scelte personali appassionato" di cui Hannah burgo e a cui assistè Hannah della tradizione, che nei suoi del secolo. Colpisce piuttosto la e opera filosofica, diventa più Arendt ha fornito un così pene- Arendt, giovane studentessa di corsi venivano letti al di fuori tendenza del filosofo a riportare sfumato: l'adesione al nazismo, trante ritratto e in cui ha voluto origine ebraica. Non a caso le let- degli schemi della filosofia acca- qualsiasi questione di carattere ora, viene spiegata come "defor- riconoscere la dimostrazione che tere coprono un arco temporale demica dell'epoca. storico-politico a un piano filo- mazione professionale" di un la filosofia, o per meglio dire che si estende dal 1925 al 1975, La grandezza di un pensatore sofico-ontologico: un atteggia- pensatore di cui si riconosce la un'esistenza pensante, nel nostro anno della morte di Arendt. Dal che si è confrontato con la tradi- mento che sembra rivelare mag- grandezza filosofica e, nello stes- mondo è ancora possibile. • punto di vista filosofico, invece, il zione della filosofia nell'epoca giormente le ambiguità del pen- so tempo, la mancanza di giudi- "principio" che ha separato e della sua crisi e le ambiguità di satore, piuttosto che l'astuta zio politico - che sul piano per- [email protected] unito al tempo stesso Martin un uomo che non ha saputo doppiezza di cui è stato spesso sonale resta comunque una col- pa: un pensatore legato a filo doppio a una tradizione, quella della metafisica, che non poteva consentirgli, per la sua essenziale sembrare antimoderno, non aveva fatto ricor- e costitutiva ostilità nei confronti so a ciò che Heidegger definirà poi "inessen- della sfera politica, di prendere perplessità che suscita il paragone con Gentile, ziale", vale a dire a singoli e pur sciagurati ministro della pubblica istruzione in una fase frammenti di vita vissuta, ma alla categoria posizione nei confronti del male NOVITÀ del secolo. "paraliberale" che il nazismo-regime non ebbe dell'irrazionalismo, questa sì, in quanto tale, mai, e poi organizzatore attivissimo di cultura. ritenuta, dallo storicismo materialistico non Pensatore puro, Heidegger La pubblicazione del Rektoratsrede, comun- sedotto dall'heideggerismo, sospetta e "filoso- non ha dimostrato la capacità di GILLES FAUCONNIER MARK TURNER que, rese e rende noto in Italia un documento ficamente" contigua alla temperie fascista. giudizio sul mondo che gli di forte significato filosofico, insediato in più Il libro di Farias strappò così Heidegger al- avrebbe permesso di evitare gli AMALGAMI punti dentro quel famoso gergo dell'autenticità l'assolutismo teoretico e lo restituì, in modo errori del passato, e tuttavia, am- che Adorno provò a decostruire, ed evidente- certo lutulento, alla storia. La cosa curiosa è mette Arendt riconoscendo INTRODUZIONE Al NETWORK mente ossessionato dal problema dell' inizio (di che quasi sempre furono i filosofi "di sinistra", esplicitamente il proprio debito DI INTEGRAZIONE CONCETTUALE qui un costante riferimento ai primordi della fi- se così ci si può esprimere, a difendere Hei- nei suoi confronti, si deve prin- losofia greca), oltre che dai problemi della po- degger e a minimizzarne i compromessi con il cipalmente a Heidegger se la tra- a cura di tenza, della volontà, del destino tedesco; quasi nazismo. Quelli "di destra" si compiacquero dizione della filosofia è stata M.CASONATO, che il nuovo inizio che le camicie brune faceva- delle rivelazioni perché si poteva finalmente pensata, nel momento della sua A. CARCIONE, M. PROCACCI no baluginare sapesse e potesse paradossal- dire, dopo la lunga appropriazione indebita, crisi, in modo degno di ciò che pp. 152, € 13,43 mente servirsi della potenza proprio per con- che Heidegger era stato "dei loro". Heidegger l'ha preceduta (mentre sembra trastare il declino e il nichilismo che la potenza e il nazismo uscì poi dalle discussioni correnti. difficile rintracciare nell'opera L'amalgama concettuale - stessa aveva generato. Karl Lowith scrisse, così, La storicizzazione del pensiero di Heidegger heideggeriana una sensibile in- detto "blending" o miscela - che chi l'aveva ascoltato era rimasto nel dubbio no. Tale pensiero, così, venne, certo parzial- fluenza del pensiero dell'allieva, è un'operazione cognitiva come se prendere in mano la silloge dei presocratici mente, risucchiato, almeno per quel che ri- a differenza di quanto sostenuto l'analogia, il processo ricorsivo, curata da Diels o marciare con le SA. Delude guarda la sua corposa fase iniziale, da quel da Elisabeth Young-Bruehl in la categorizzazione concettuale invece, e molto, la memoria del 1945 intitolata processo politico-culturale che fu, nella Ger- Hannah Arendt 1906-1975. Per e la strutturazione. Attivo Il rettorato 1933/34, giustificazionistica e ani- mania di Weimar, la konservative Revolution. amore del mondo, Bollati Borin- nel momento stesso mata dal desiderio di rimozione storica che è Per comprenderlo, come dimostra lo stesso ghieri, 1990). In una lettera del di elaborazione del pensiero, stato comune a tanti tedeschi. Se in ogni caso Angelino (del quale si veda ora L'errore filoso- 1954, Hannah Arendt ammette esso fornisce una serie grandioso, dunque, è stato lo Heidegger "nazi- fico di Martin Heidegger, pp. 56, € 7,75, il me- l'importanza della critica hei- di output che vanno a radicarsi sta" del 1933, veramente piccino sembra lo langolo, Genova 2001), occorre fare ricorso deggeriana alla metafisica tradi- nella struttura grammaticale Heidegger autoassolutorio del 1945. anche a Schmitt e soprattutto a Junger, l'ope- zionale - alla sua riduzione del- e concettuale. L'Amalgama inoltre svolge un lavoro ra e il soggetto teorico principali del quale l'essere a "semplice presenza" - di rielaborazione su prodotti I (Der Arheiter, 1932), Angelino, che fa anche messa a punto proprio nei corsi l fatto è che, soprattutto in Italia, ma anche già assimilati in precedenza un rapido excursus sul successivo e certo diffi- giovanili sulla filosofia greca, per in Francia, Heidegger era stato sino al 1988 come input. cile da decifrare distacco (davvero "antitotali- il progetto di decostruzione del- prevalentemente un vertiginoso monolito del Nell'operazione di amalgama, tario"?) di Heidegger dal nazismo, presenta la filosofia politica condotto in pensiero, messo in rapporto, nelle storie della una struttura di spazi mentali filosofia, quasi esclusivamente con altre sempre in una traduzione particolare, diversa Vita activa (1958). Si deve all'in- viene proiettata in uno spazio rispetto al classico L'operaio chiosato da Julius segnamento heideggeriano se espressioni del pensiero stesso: con Husserl mentale separato, Evola: ossia "milite del lavoro". Traduzione Arendt ha potuto mettere in per le origini, e poi con i vari esistenzialismi "amalgamato". La proiezione positivi e no, con i personalismi, con la psicoa- certo fascinosa, ma molto interpretante e, di- questione così efficacemente il è selettiva. Salta dunque nalisi, con la teologia, con la linguistica, con il rei, più "fascista" che rivoluzionario-conserva- privilegio che una tradizione di agli occhi non solo l'importanza sottosuolo "antiumanistico" dello strutturali- trice. Fu proposta da Delio Cantimori quando pensiero politico fondata sul pri- di tali processi da un punto smo filosofico, persino con certo marxismo as- invitò Giulio Einaudi, senza successo, a tra- mato del theorein - dell'attitudi- di vista strettamente linguistico, sai in voga, soprattutto in Francia, negli anni durre il libro di Junger. ne per eccellenza filosofica e ma anche il loro estremo sessanta. Chi del resto l'aveva criticato, in po- contemplativa - ha conferito a interesse per lo psicoterapeuta. ciò che possiede stabilità e per- sizione per lo più di retroguardia, tanto da [email protected] manenza: un privilegio che ha Via Dìni 16,61029 URBINO condotto alla perdita della di- FAX 0722/320998 mensione originaria della praxis E-mail: [email protected] trttp://www.edizloniquattroventì.it N. 2 10 Storia delle idee Alle origini della rivoluzionaria idea dell'infondatezza dell'essere Gli intellettuali di provincia che cambiarono il mondo di Sergio Givone Isaiah Berlin se, al contrario, faccia torto alla realtà a vuote astrazioni? Da Fi- abbiamo visto, per Berlin è una mediate che non risolte da un complessità del problema. Cer- chte i romantici (primo fra i vera e propria rivoluzione. In punto di vista superiore, sia es- LE RADICI to è che l'idea che guida Berlin quali Friedrich Schlegel) aveva- Hamann, per esempio: il quale so quello della ragione o del- DEL ROMANTICISMO nella sua interpretazione del no appreso che il "non-io", os- sosteneva che Dio non è un l'ordine oggettivo delle cose. a cura di Henry Hardy, romanticismo lascia pochi dub- sia tutto ciò che sta di fronte al- geometra, bensì un poeta, e Paradosso del romanticismo. ed.orig. 1965, (rad. dall'inglese bi in proposito. Il romantici- l'io, alla coscienza, sta lì perché dunque si manifesta e continua Una teoria che in nome della li- di Giovanni Ferrara degli Uberti, smo ai suoi occhi rappresen- è l'io a porlo, e se l'io non lo po- a manifestarsi nella storia, tanto bertà (e della volontà, della ta per "la coscienza dell'Occi- rtesse, se l'io quantomeno non che nessuno può arrogarsi di creatività ecc.) apre nella dire- pp. 257, €28,41, dente" una svolta e un punto di l'investisse di senso e non se ne considerare conclusa questa zione di uno "sregolamento" Adelphi, Milano 2001 non ritorno che permea tutti gli appropriasse riconoscendolo manifestazione divina imprigio- estremo e magari anche deliran- aspetti della vita culturale e a- come cosa sua, semplicemente nandola nei libri sacri o peggio te, sbocca necessariamente in I I Romanticismo deve la sua gisce più in profondità di quan- non sarebbe. Del resto, che nei dogmi, essendo invece com- una concezione della vita libe- importanza al fatto di esse- to non si sia finora immagina- mondo è quello in cui il sogget- pito di tutti scoprirla sempre di rale e tollerante. "Il risultato re il più vasto movimento re- to. Semmai resterebbe da spie- to non può esprimersi libera- nuovo nelle infinite voci del del Romanticismo - conclude cente che abbia trasformato gare come un evento rivolu- mente ma è messo di fronte al- mondo. Oppure in Herder, che Berlin - è il liberalismo". la vita e il pensiero del mondo zionario di tale portata sia po- l'alternativa: o conformarsi a come Hamann riteneva la storia occidentale. A me sembra tuto nascere in provincia, lon- modelli che gli preesistono e lo una fonte inesauribile di pro- Inevitabile osservare come che esso rappresenti il mag- tano dalle capitali della cultura trascendono, abdicando perciò spettive sul mondo, magari an- l'interpretazione di Berlin in- gior mutamento singolo veri- europea, e abbia avuto per pro- alla propria personalità, o rifiu- che opposte e comunque non contri qui un'altra celebre in- ficatosi nella coscienza tagonisti intellettuali di poca o tarli e opporvisi, finendo col di- confrontabili fra di loro, ma si terpretazione "politica" del dell'Occidente". Isaiah punta esperienza del struggere se stesso? Spazio del- guardava bene dal trarne con- romanticismo, quella di Cari Berlin enuncia la sua te- mondo, per lo più pre- l'azione creatrice, luogo di me- clusioni alla Montesquieu, e in- Schmitt (che peraltro Berlin si nel modo più peren- cettori di umili origini, tamorfosi infinite, orizzonte dai fatti, anziché accontentarsi di sembra voler ignorare). Anche torio. E la ribadisce af- non privi di risenti- confini in continua espansione, un moderato relativismo stori- per Schmitt infatti il liberalismo fermando che il movi- mento e spesso frustra- il mondo appare ai romantici cistico, non esitava ad affermare è figlio del romanticismo. Lo è mento romantico costi- ti nelle loro aspirazio- come il campo in cui sperimen- la presenza nell'uomo e in Dio in quanto espressione di quello tuisce una di quelle "gi- ni, comunque negati tare il carattere vertiginosamen- di un unico principio creatore svuotamento della realtà che il alla vita pubblica. Ma te abissale dell'essere (tanto che agisce storicamente. romanticismo inaugura conce- gantesche, radicali tra- questo è secondario. verso l'alto, verso le regioni ce- Né tutto ciò resterà senza pendola non più come oggetti- sformazioni, dopo le Secondo Berlin, il lesti, quanto verso il basso, ver- conseguenze ben al di là dell'o- vità fondante ma come mera quali nulla è più come romanticismo ha la so la follia, la morte, l'inferno). rizzonte propriamente romanti- "occasione". Ossia come prete- prima". forza di rompere con co. Al contrario. E per questa sto di scopi che nulla hanno a S Storico delle idee, a Berlin non una tradizione che va, niente- arà pure stata, quella dei ro- via, dice Berlin, che viene affer- che fare con l'ordine oggettivo interessa rivendicare l'attualità meno, da Platone all'Illumini- mantici, una forzatura e una mandosi l'idea che è alla base delle cose, ma che anzi sono del romanticismo. E tantomeno smo. Una provocazione? Forse distorsione del pensiero fichtia- del liberalismo contemporaneo. tratti fuori dal nulla - donde la prendere posizione a favore o anche qualcosa del genere. Ep- no (l'etica scivola nell'estetica) Se l'essenza della realtà è la li- nascosta anima nichilistica, che contro qualcosa in cui si espri- pure Berlin fa notare, non sen- così come di quello kantiano (il bertà, certamente dovremo ri- sarebbe propria sia del romanti- merebbe lo "spirito" o la "ve- za buoni argomenti, che al di là mondo fenomenico è da loro fat- conoscere il carattere intrinse- cismo sia del liberalismo, che ne rità" dell'epoca in cui viviamo. Il delle distanze fra mondi tanto to diventare mondo epifanico, camente caotico della storia. E deriva. suo non è e non vuole essere un difficilmente confrontabili un mondo di rivelazioni oltre che di a imporsi non potrà non essere Poco importa che Schmitt programma filosofico di ispira- tratto accompagna la storia del- magie e di incantamenti), ma in la consapevolezza che le con- volga in negativo (ossia in chiave zione neoromantica. Tantomeno la filosofia occidentale ed è la forza di questa discutibile opera- traddizioni della storia devono nichilistica) ciò che Berlin pre- accetterebbe di sottoscrivere convinzione che "esiste una na- zione, osserva Berlin, accade che piuttosto essere sopportate e senta in positivo (emancipazio- un'affermazione del tipo: noi tura delle cose, esiste una re- il concetto di libertà irrompa ne, tolleranza ecc.). Per entram- non possiamo non dirci romanti- rum natura, una struttura delle sulla scena sconvolgendo un'in- bi non solo romanticismo e libe- ci. Per lui si tratta semmai di ri- cose". Ciò vale tanto per gli an- tera tradizione. Appunto la tra- Berlin in italiano ralismo sono legati da un rap- conoscere la peculiarità di un fe- tichi quanto per i moderni, e dizione che va da Platone agli il- porto di filiazione, ma lo sono nomeno culturale che, piaccia o sta alla base non solo della con- luministi. Dove si tratta, in ogni Vico ed Herder. Due studi sulla base di una concezione non piaccia, ha modificato così cezione della natura come en- caso, di un "universo chiuso", sulla storia delle idee, Arman- della libertà come fatto ontolo- profondamente il nostro rappor- tità razionale governata da leg- regolato da leggi sia fisiche sia do, 1978. gico prima ancora che come fat- to con la realtà da apparire come gi eterne e immutabili, ma an- economiche sia morali, e il cui Il riccio e la volpe e altri to etico: la libertà è la realtà, è una rivoluzione anche più gran- che della storia e dell'arte. Se i paradigma è di tipo scientifico, saggi, Adelphi, 1986. l'essere come abisso senza fon- diosa delle molte in cui il mondo giacobini ritengono di poter perché è la scienza che ci dice Impressioni personali, Adel- do e inoggettivabile. E in en- moderno si è di volta in volta modellare i loro comportamen- come stanno effettivamente le phi, 1989 (cfr. "L'Indice, 1989, trambi questa ontologia della li- identificato (quella industriale, ti sugli ideali etici degli antichi, cose e quindi quel che è giusto e a 7). bertà rappresenta il fondamen- quella francese, quella tecnologi- lo fanno perché la storia appare quel che è sbagliato fare in rap- Quattro saggi sulla libertà, to rimosso del liberalismo: ri- ca e così via). Libero poi ciascu- loro come avvolta da caos e te- porto alla natura, alla realtà, al- Feltrinelli, 1989 (cfr. "L'Indi- mosso, secondo Berlin, in quan- no di prendere posizione. nebre, ma caos e tenebre dietro l'ordine di cui siamo parte. Esat- ce, 1989, n. 7). to il liberalismo è una filosofia cui splende la luce solare della tamente il contrario che nei ro- Il legno storto dell'umanità. della tolleranza che preferisce Ciò spiega perché Berlin ab- ragione, l'imperativo categori- mantici, per i quali l'universo è Capitoli della storia delle idee, stare alla larga dalle questioni bia lungamente meditato di co, il dover essere. A loro volta aperto, infinitamente aperto, dal Adelphi, 1994. metafisiche e rimosso, secondo scrivere un libro sul romantici- artisti e letterati neoclassici non momento che "almeno in una Tra filosofia e storia delle i- Schmitt, in quanto il liberalismo smo che, almeno nelle sue inten- confidano in altro, a giudicare certa misura, è come noi sceglia- dee. La società pluralistica e i è essenzialmente nichilismo. In- zioni, avrebbe dovuto far luce dalle loro poetiche e soprattut- mo di farlo", e dunque il para- suoi nemici, Ponte alle Grazie, somma, tanto per Berlin quanto sul Novecento più ancora che to dalle loro opere, che nella digma qui è di tipo poetico, è 1994. per Schmitt, alla fine l'ontologia sull'Ottocento. Di questo libro, possibilità di disvelare fonda- "l'invenzione, la creazione, il fa- Karl Marx, La Nuova Italia, della libertà si è come smarrita e come ci informa Henry Hardy, menti normativi che non hanno re", e infatti "noi creiamo valori, 1994. non ha più corso. curatore del lascito berliniano, nulla a che fare con la soggetti- creiamo mete, creiamo fini, e in Il mago del Nord, Adelphi, Donde la questione forse deci- non resterà che un'enorme mas- vità, ma che rispecchiano l'or- definitiva creiamo la nostra vi- 1996. siva. Quella che sia Berlin sia sa di appunti e scritti preparato- dine oggettivo del tutto. Pro- sione dell'universo, esattamente Le idee filosofiche di Giam- Schmitt eludono. Potrebbe esse- ri. Ne fanno parte a pieno titolo prio come aveva sostenuto Po- come gli artisti creano le opere battista Vico, Armando, 1996. re formulata così: e se l'ontolo- le A.W. Mellon Lectures tenute pe nei celebri versi: "Quelle re- d'arte - e, si badi, prima che l'ar- Il senso della realtà, Adelphi, gia della libertà, ossia l'idea (sot- presso la National Gallery of Art gole antiche scoperte non in- tista abbia creato un'opera d'ar- 1999 (cfr. "L'Indice, 1999, tolineata da Berlin ma anche da di Washington nei mesi di mar- ventate / sono ancora natura, te, essa non esiste, non è in nes- n.7). Schmitt come tipica dei roman- zo e aprile del 1965. Di esse esi- ma natura metodizzata". Ma è sun luogo", e ciò per l'appunto Controcorrente. Saggi di sto- tici) che l'essere è inoggettivabi- ste solo una registrazione e una precisamente questo che i ro- significa che "non è questione di ria delle idee, Adelphi, 2000 le, infondato, addirittura libero successiva trascrizione, quella mantici contestano. copiare, o di adattarsi, o di ap- (cfr. "L'Indice",2001, n. 2). di essere come di non essere, che ora vede la luce in italiano, Nulla di più falso, per i ro- prendere le regole", bensì di Due concetti di libertà, Fel- quest'idea quasi impensabile, ma nessuna rielaborazione scrit- mantici, dell'idea che l'ordine creare "muovendo letteralmente trinelli, 2000 (cfr. "L'Indice", fosse non solo il presupposto del ta da parte dell'autore. delle cose sia dato una volta per dal nulla". Il capovolgimento 2001, n. 3). romanticismo, ma anche la sua della tradizione è compiuto. Naturalmente ci si può do- tutte. Se così fosse, come spie- eredità più importante e da ri- mandare, insieme con il curato- gare il fatto che nell'universo Ma prima che ciò avvenisse Presso le Edizioni di Comu- pensare? Questione che il ro- re, se questo in fondo non sia tutto muta incessantemente, per opera di coloro che Heine nità è inoltre in uscita II fine manticismo porta con sé ma che un bene, e cioè se un discorso a tutto si trasforma e diviene? avrebbe poi inserito in un cano- della filosofia, a cura di Henry naturalmente va ben oltre l'oriz- braccio non risulti persino più Come pensare il divenire, come ne e in una scuola, già in altri Hardy, introd. di Bernard Wil- zonte romantico. • espressivo ed efficace di un te- evitare di identificarlo con l'ap- autori si erano manifestati i pre- liams, pp. 269, € 18,50. sto preparato per la stampa, o parenza, come non sacrificare la supposti di quella che, come [email protected]

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Sono gli anni in cui Isher- wood, nato nel 1904, realizza i suoi primi progetti letterari e riporta i suoi primi . Kathleen (la madre di Isher- wood), lettere dell'autore e dei suoi amici. Può sembrare che ne mici di Galilei furono la Filosofia aristotelica e i fanatici dell'ipse dixit, non la Ch
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