ebook img

archivio della società per le belle arti ed esposizione permanente società per le belle arti in milano PDF

52 Pages·2015·0.73 MB·Italian
by  
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview archivio della società per le belle arti ed esposizione permanente società per le belle arti in milano

ARCHIVIO DELLA SOCIETÀ PER LE BELLE ARTI ED ESPOSIZIONE PERMANENTE fondo SOCIETÀ PER LE BELLE ARTI IN MILANO (1844-1883) INVENTARIO A CURA DI SAVERIO ALMINI OTTOBRE 2015 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano Sommario Avvertenze ............................................................................................................................................. p. 3 Società per le Belle Arti in Milano 1844 - 1883 profilo storico ............................................................. p. 4 Società per le Belle Arti in Milano fondo ............................................................................................... p .5 Corrispondenza generale sezione ...................................................................................................... p. 7 Elenchi dei soci serie ......................................................................................................................... p. 39 Verbali delle adunanze serie .............................................................................................................. p. 47 Corrispondenza tra la numerazione delle cartelle e le segnature archivistiche ....................................... p. 49 2 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano Avvertenze Consultabilità del fondo archivistico Il fondo archivistico denominato Società per le Belle Arti in Milano (citabile con la sigla SBA) è conservato presso il Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, che ha sede in Milano, via Turati 34. La documentazione è consultabile previo appuntamento, e alla presenza del personale interno. Alcune carte sono escluse dalla consultazione per il precario stato di conservazione (l’archivio è stato esposto agli agenti atmosferici dopo i bombardamenti che hanno distrutto la sede sociale nell’estate del 1943). Per concordare gli appuntamenti, telefonare al numero 026551445 o scrivere una e-mail a Elisabetta Staudacher all’indirizzo: [email protected] oppure a [email protected]. Il materiale può essere fotocopiato o digitalizzato solamente a cura e a discrezione del personale interno, oppure fotografato con macchina digitale a cura degli studiosi. La riproduzione è permessa esclusivamente per fini di studio, e previa autorizzazione della Società. I documenti più fragili non sono maneggiabili e non sono quindi riproducibili. L’eventuale pubblicazione della documentazione deve essere concordata con la responsabile dell’archivio. Utilizzo dell’inventario L’inventario del fondo archivistico denominato Società per le Belle Arti in Milano è liberamente scaricabile nel formato pdf dal sito internet della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente e liberamente utilizzabile per soli fini di studio, con il vincolo della completa citazione della fonte. 3 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano Società per le Belle Arti in Milano 1844 - 1883 profilo storico 1844 luglio – 1883 giugno Il testo di questo profilo è basato sulle Osservazioni generali, riportate in calce al registro intitolato Società delle Belle Arti. Riassunto statistico artistico ed amministrativo della Società dall’epoca della sua istituzione nel luglio 1844 in avanti, conservato nel fondo archivistico della SBA. La Società per le Belle Arti nasce nel luglio del 1844 con la denominazione iniziale di Società per l’incoraggiamento alle Belle Arti in Milano. Viene fondata da alcune personalità della nobiltà milanese e dell’ambiente culturale e artistico lombardo con lo scopo di incrementare l’arte e di favorire gli artisti italiani contemporanei. Il testo del regolamento societario viene redatto da una commissione composta dal conte Giuseppe Durini, dal nobile Alfonso Litta Modignani, dal pittore Giuseppe Canella, da Giacinto Battaglia, da Giunio Barzoni, dal marchese Anselmo Guerrieri, dal nobile Ferdinando de Lugo, da Giuseppe Miani, e da Emilio Broglio, incaricato della redazione vera e propria. Il regolamento viene discusso, emendato e approvato nell’assemblea generale dei soci il 28 luglio 1844. La direzione della Società è inizialmente composta da Francesco Hayez (presidente), nobile Alfonso Litta Modignani, marchese Anselmo Guerrieri, conte Cesare Giulini, Giacinto Battaglia. Già nel 1845 viene dato mandato alla direzione di nominare una commissione per rivedere lo statuto. Essa è formata da Emilio Broglio, Emilio Giusti, conte Rinaldo Belgioioso, Gottardo Calvi, ingegnere Albino Parea. Nelle assemblee tenute tra il febbraio e l’agosto del 1846, vengono invece discusse e emendate le modifiche del regolamento proposte dalla stessa commissione. Le modifiche riguardano principalmente la commissione d’arte e l’attività di stampa. Il regolamento modificato è distribuito ai soci nel gennaio del 1847. Ogni anno, i soci sono chiamati a versare una o più quote, che permettono all’ente di effettuare una serie di acquisti di opere d’arte esposte alle mostre annuali dell’Accademia di Brera. La scelta dei lavori da acquistare è affidata a una commissione artistica, nominata nell’assemblea prima dell’esposizione di Brera e composta da sei persone, tre amatori e tre artisti. Le opere comprate sono poi estratte a sorte tra i soci nell’ambito dell’adunanza annuale, prevista in genere tra il mese di dicembre e il mese di febbraio dell’anno successivo. L’esercizio della Società rimane sospeso nel 1848 e nel 1849. Nell’adunanza generale del 7 aprile 1850, viene nominata una commissione su proposta della direzione, con il compito di formulare delle proposte per riattivare la Società. Questa commissione è formata da Luigi Strigelli, nobile Marziale Bianchi d’Adda, ingegnere Carlo Besana, Francesco della Porta (in qualità di segretario), Giovanni Tura, Gaetano Motelli, marchese Giuseppe Mantegazza. Su richiesta di molti soci, nell’adunanza generale del 17 agosto 1851 viene adottata con votazione a maggioranza una commissione per rivedere nuovamente lo statuto e il regolamento. Questa nuova commissione è composta da tre soci: i pittori Giuseppe Mongeri e Carlo Picozzi e Carlo Francesco Burigozzi. La maggior parte delle modificazioni proposte, che riguardano ancora la commissione d’arte, sono approvate nell’agosto dell’anno successivo dopo una lunga discussione. Ma nel febbraio del 1854, l’adunanza generale dei soci approva a piccola maggioranza l’adozione di ulteriori modifiche al regolamento della commissione d’arte, suggerite da Francesco della Porta e Felice De Vecchi, e la loro proposta per la nomina di un’altra commissione, sempre riguardante il funzionamento della commissione d’arte. Sono nominati a farne parte Salvatore Mazza, Luigi Sacchi, Giovanni Tura, Carlo Carta (?), Luigi Garofoli. Ma questa commissione non rispetta i tempi di lavoro previsti, e l’esame delle sue proposte è rimandato all’agosto del 1855. Viene totalmente cambiata la disciplina della commissione d’arte: viene ammesso in linea di massima il prezzo fisso sugli oggetti da acquistarsi; vengono abolite le due sezioni in cui la commissione stessa si articolava, e riunita in un unico organismo con la sola distinzione tra artisti e amatori; viene infine abolita la pubblicazione dei prezzi. Dopo questo passaggio, la Società adotta a gran maggioranza la regola che non possano essere avanzate proposte di riforma al regolamento che sei mesi prima della scadenza del triennio di durata delle cariche sociali, da computarsi dal momento in cui viene adottata l’ultima modifica, e quando non siano sottoscritte almeno dal 5% dei soci validamente iscritti. Altra modifica adottata in questo passaggio riguarda la commissione di sorveglianza: questa diviene depositaria della cassetta con chiave nella quale vengono deposte le schede degli artisti che intendono vendere le loro opere alla Società. 4 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano Nell’adunanza generale del 15 agosto 1857 viene adottato per assenso generale, con poche integrazioni, il progetto di riforma della commissione d’arte: essa sarà composta tra tre artisti e da tre amatori, che sceglieranno il sistema di selezione e di acquisto che reputeranno migliore; la pubblicazione dei prezzi è ripristinata; gli artisti che sono anche commissari potranno vendere le loro opere alla Società. Il regolamento viene approvato con il vincolo di restare inalterato per un quinquennio incominciando dall’esposizione del 1857. La direzione si riserva comunque di proporre modifiche anche durante il termine di cinque anni quando lo creda necessario. Nel corso degli anni, la Società per le Belle Arti assiste ai cambiamenti stilistici e tematici degli artisti e cerca di assecondare i gusti dei soci e le necessità economiche degli artisti, sempre più numerosi, che si dedicano allo studio del vero. Nell’anno dell’Unità d’Italia, ad esempio, la commissione d’arte presieduta da Giuseppe Mantegazza e composta dai pittori Luigi Riccardi (anche segretario) e Gerolamo Induno, dallo scultore Pasquale Miglioretti e dagli amatori Giovanni Masciaga, Cesare Cagnola e Luigi Piazzoni, acquista 11 sculture, 35 quadri di figura, 21 dipinti di paesaggio e di prospettiva per una spesa totale di 27.195 lire italiane. In questa edizione dell’esposizione di Brera, le opere vengono accettate anche a mostra cominciata e la disponibilità di acquisto da parte di privati è quasi inesistente. Per di più i sussidi, che negli anni precedenti erano sempre stati garantiti, da quest’anno si inaridiscono sensibilmente. Per il mercato dell’arte in generale sono tempi difficili, tanto che nel 1862 la Società per le Belle Arti, dopo l’intervento del Governo nazionale e di un generoso privato per risollevare le sorti dell’esposizione di Brera, ricorre all’aiuto del Municipio di Milano, che versa 40 quote all’ente, offrendo così alla commissione d’arte i mezzi adeguati per estendere gli acquisti a 50 opere, per una spesa di 24.550 lire italiane. Nell’adunanza generale del 25 agosto 1867, viene adottata all’unanimità la decisione di praticare la ritenuta del 5% sul prezzo delle opere acquistate dagli artisti che non sono soci e a grande maggioranza di distribuire a tutti gli associati indistintamente delle fotografie dei migliori oggetti esposti, utilizzando il 10% della somma esistente in cassa all’apertura dell’esposizione, ma riservando alla direzione di effettuare o meno la spesa. Nel 1869, alcuni membri della Società per le Belle Arti, in particolare artisti, fondano, con altri amatori d’arte, la Società per l’Esposizione Permanente di Belle Arti, dotata di un proprio spazio espositivo dapprima in via Palermo, poi sotto i portici del palazzo del Senato, sede dell’Archivio di Stato. Nel contempo, la Società per le Belle Arti acquista 10 quote del nuovo sodalizio, mostrandosi più generosa del re Vittorio Emanuele II (detentore di 8 quote), del principe ereditario (5 quote) e del Municipio di Milano (5 quote). A partire dal 1870, le opere acquistate a Brera dalla Società per le Belle Arti vengono esposte nei locali della Società per l’Esposizione Permanente di Belle Arti fino all’estrazione a sorte tra i soci. Primo segretario della Società per le Belle Arti è il pittore Paolo Brioschi, che è sostituito, alla sua morte, avvenuta nel 1868, da Michelangelo Fumagalli, il quale si dimette nel 1872 e viene sostituito da Federico Buzzi, che rimane in carica anche dopo la fusione dell’ente con la Società per l’Esposizione Permanente avvenuta nel 1883. S ocietà per le Belle Arti in Milano fondo 1844 - 1883 metri lineari: 4.0; 29 bb., 35 opuscoli a stampa, 8 regg. Contenuto Verbali delle adunanze delle assemblee generali e delle sedute della direzione, con i relativi allegati (tra cui: formazione degli elenchi delle opere da acquistare alle esposizioni annuali dell’Accademia di Brera; formazione degli stati attivi e passivi per l’approvazione degli esercizi finanziari, con fatture, ricevute, prospetti di spesa; aggiornamenti degli elenchi dei soci; rinnovo delle cariche sociali); elenchi delle opere estratte a sorte tra i soci; ricevute e deleghe dei soci per il ritiro delle opere estratte a sorte; corrispondenza generale, in entrata e in uscita; module delle offerte agli artisti per l’acquisto di opere e ricevute di acquisto, con relativa corrispondenza; elenchi dei soci. Storia archivistica La fonte principale per ricostruire, sia pure in modo indiretto, la storia archivistica del fondo è costituita dal repertorio degli atti della Società, trovato tra la corrispondenza dell’anno 1872, e intitolato “Piccolo 5 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano Archivio delle Carte della Società come dalle Cartelle segnate in ordine Alfabetico”. L’altra fonte primaria è il “Verbale di consegna delle carte e altri effetti appartenenti alla Società riuniti presso il defunto segretario Brioschi” (7 marzo 1868), reperito tra gli allegati ai verbali delle adunanze generali del 1868. Il verbale di consegna delle carte appartenenti alla Società e esistenti in casa del primo segretario, il pittore Paolo Brioschi, alla sua morte, sembra confermare che quella repertoriata sia la sola parte della documentazione societaria destinata alla conservazione permanente. Non risultano infatti repertoriati i protocolli, i registri di spesa, i bollettari di pagamento, la corrispondenza sciolta di natura amministrativo- contabile che nel verbale del 1868 datano solamente dal 1860 al 1867 (in tutto circa 30 pezzi tra registri, bollettari e pacchi). Devono invece ritenersi perdute per distruzione non volontaria, in anni non precisabili, le seguenti carte, annotate nel verbale ma non nel repertorio: - 37 registri d’amministrazione - pacco segnato A con annotazione e memorie di soci - pacco segnato B contenente lettere di amministrazione - pacco segnato C con atti giudiziari contro Giuseppe Ponti e Pietro Magni - pacco segnato D cessazioni di soci - pacco segnato E procure di pagamento - pacco segnato F pagamenti di quote sociali - pacco segnato G quietanze Il repertorio viene redatto dal Brioschi nel 1855, e da questi aggiornato, senza la cura che ne aveva contraddistinto la prima stesura, fino al 1867. Da quest’anno e fino al 1872, il repertorio è aggiornato, in modo sbrigativo, dal nuovo segretario Michelangelo Fumagalli, nominato il 5 marzo 1868. La repertoriazione sommaria si arresta con l’anno 1872, mentre l’ultimo appunto nel repertorio è aggiunto in un anno posteriore al 1875. Da un inventario degli oggetti appartenenti alla Società delle Belle Arti inserito in calce al repertorio, e dal verbale di consegna citato, si desume che l’archivio è conservato almeno dal 1855 in un armadio di legno di peccia verniciato, sistemato in casa del Brioschi stesso (armadio fatto adattare dal segretario della Società che ne usa una parte come proprio guardaroba), oltre che su uno scaffale di legno di peccia verniciato, sempre in casa del Brioschi, acquistato nel 1866. È da ritenersi certo che la documentazione prodotta dalla Società per le Belle Arti sia stata conservata fin dall’inizio dell’attività del sodalizio presso il segretario, ed è presumibile che quella descritta nel repertorio coincida con la prima sistemazione delle carte. Nell’ordinamento dato dal Brioschi, le cartelle dell’archivio non sono numerate, ma identificate da lettere dell’alfabeto (A-W, AA-BB), mentre quelle archiviate dal suo successore Fumagalli sono identificate dal numero millesimo dell’anno (1867-1872). Le prime cartelle contengono la serie dei verbali delle adunanze delle assemblee e i relativi allegati (cioè: formazione dello statuto; schede presentate dagli artisti per proposte di acquisto; approvazione dei bilanci e rendiconti; consegna dei premi) (cartelle “A”-“I”, anni 1844-1855). Tale serie riprende con la cartella “O” (anno 1856), nella quale sono archiviati anche i verbali della commissione d’arte, il cui seguito è a sua volta nella cartella “T”. Si noti che nel verbale di consegna degli effetti appartenenti alla Società trovati in casa del Brioschi alla sua morte, risulta essere esistita una cassetta di legno di noce contenente schede di diversi anni della commissione d’arte, che però non è menzionata nel repertorio. Seguono tre cartelle (“L”-“N”, anni 1844-1854) con la corrispondenza e le circolari (anni 1844-1854), il cui seguito è archiviato nella cartella “V” (anni 1855-1859). Le cartelle “P”-“Q” contengono le schede originali di iscrizione dei soci (anni 1844-1859). La cartella “R” contiene i verbali delle commissioni straordinarie e della direzione (anni 1844-1860). La cartella “S” contiene gli elenchi dei soci, il regolamento societario, i libretti delle esposizioni di Brera (anni 1844-1855). La cartella “T” contiene la raccolta delle circolari a stampa e gli estratti della Gazzetta ufficiale circa le estrazioni di premi, oltre a carte miscellanee e a verbali della commissione d’arte. Tra il 1855 e il 1858, Brioschi sembra riuscire a mantenere l’ordinamento dell’archivio nell’impostazione datagli nel 1855. A partire dall’anno 1858 e fino al 1860, l’archiviazione non riguarda tutta la documentazione, ma solo quella che, per contenuto, può trovare ancora spazio nelle cartelle già ordinate. A partire dal 1860, il segretario comincia ad alterare il contenuto delle cartelle, fino a quel momento impostato sulla coerenza tipologica della documentazione: egli inserisce così le carte dei rendiconti a decorrere dal 1856 nella cartella “Q”, e quelli a partire dal 1858 nella cartella “T”, nella quale trovano collocazione anche le ricevute di consegne di premi (anni 1858-1860). 6 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano Dal 1859-1860 e fino al 1867, Brioschi passa a una archiviazione per serie annuali, non rigorosa (le carte contabili, infatti, rimangono raccolte in pacchi sullo scaffale e non risultano rifuse in quelle che dovrebbero essere le rispettive cartelle, alla data della sua morte). Con la fine degli anni ‘60, il nuovo segretario Fumagalli si limita a indicare sommariamente il contenuto delle singole cartelle nel repertorio come “Carte riguardanti l’amministrazione di tutta l’annata”. Si deve ritenere che l’archivio della Società delle Belle Arti sia stato trasferito nel palazzo di via Principe Umberto, nuova sede sociale dopo la fusione con l’Esposizione Permanente di Belle Arti, mantenendo l’ordinamento preesistente, e che la sistemazione della documentazione in serie annuali, quale è stata rinvenuta all’inizio del presente intervento di riordino e inventariazione, sia imputabile alla sistemazione complessiva dell’archivio della Società delle Belle Arti ed Esposizione Permanente avvenuta nella prima metà degli anni ‘50 del Novecento, quando si suppone essere avvenuta anche la commistione forzata delle carte del fondo con quelle dell’Esposizione Permanente di Belle Arti. Nel corso del corrente intervento, che ha ricostituito il fondo della Società per le Belle Arti nella sua organicità, si è mantenuto l’ordinamento per serie annuali novecentesco. Poiché però si è trovata la documentazione di ciascuna annata in stato di sostanziale disordine, si è scelto di formare ex novo dei fascicoli corrispondenti, rispettivamente, agli atti sociali; alla corrispondenza generale; ai rapporti con i soci; alla commissione d’arte e ai rapporti con gli artisti; alla formazione dei rendiconti, vale a dire di ricreare delle unità archivistiche allineate alla repertoriazione ottocentesca. I fascicoli originali, qualora identificabili o ricostruibili con sicurezza, sono stati ovviamente conservati anche nei casi in cui il contenuto si discostasse da tale classificazione di massima. Nota Quasi tutta la documentazione del fondo presenta evidenti tracce di danni da acqua, risalenti con ogni probabilità al periodo successivo le distruzioni subite dalla sede della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente nella seconda guerra mondiale. Il materiale più rovinato, qualora non disperso nella immediatezza degli eventi bellici, è stato eliminato nella prima metà degli anni ‘50 del Novecento, durante la sistemazione data al fondo in nuove buste di cartone rinforzato. Si trovano a tal proposito dei promemoria di mano di Remo Taccani all’interno dei singoli pezzi. In particolare, sembrano esserci lacune nella corrispondenza generale e nelle pezze giustificative degli atti di bilancio, e soprattutto nella serie storica delle schede di iscrizione dei soci (mancanti del tutto). Altre lacune significative si riscontrano dal confronto tra il materiale ancora oggi esistente e il “Verbale di consegna delle carte e altri effetti appartenenti alla Società riuniti presso il defunto segretario Brioschi” (7 marzo 1868). La diversa consistenza delle carte oggi riscontrabile tra un’annata e l’altra non sembra tuttavia imputabile solamente a dispersioni per cause di forza maggiore. Si registra infatti una maggiore negligenza nella tenuta dell’archivio negli anni immediatamente seguenti la morte del primo segretario, Paolo Brioschi (febbraio 1868), e, più in generale, una minore produzione di documentazione nell’ultimo decennio di attività della Società, prima della fusione con l’Esposizione Permanente di Belle Arti avvenuta nel 1883. Fonti Repertorio SBA = Piccolo archivio delle carte della Società come dalle cartelle segnate in ordine alfabetico, Società per le belle arti, 1858, con aggiornamenti fino al 1875 Corrispondenza generale sezione 1844 – 1883 m.l. 4.0; 29 bb. (unità archivistiche 184); 2 regg. E sercizio dell’anno 1844 serie 1843-1844 1 [Corrispondenza] 1844 luglio – 1844 dicembre Corrispondenza manoscritta in uscita e in entrata piegata in senso lungo e divisa in “1844. Lettere e Circolari spedite dalla Direzione della Società” e in “1844. Lettere e dispacci diretti alla Direzione V. Protocollo Dal n.1 al n.16”. Le lettere sono ordinate secondo la numerazione riportata all’esterno del foglio (lacunose). Qualche lettera oltre alla numerazione e alla data riporta una lettera (come quella utilizzata per gli allegati delle adunanze e dei rendiconti). 7 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano segn. def.: SBA/002 2 [Adunanze] 1843 – 1844 “Statuto della Società per Belle Arti di Milano secondo le proposte della Direzione” due copie a stampa; “Progetto di Statuti”: fogli numerati (12) ognuno con il progetto e l’elenco di differenti sottoscrittori compilati tra il 1843 e il 1844; quaderno con bozze manoscritte dello statuto della “Società d’Incoraggiamento alle Belle – Arti in Milano”; quaderno “Soc. Belle Arti 1843 – 1844” con il “Progetto di una Società d’incoraggiamento alle Belle Arti ad esempio delle già esistenti a Vienna, Monaco, Trieste, Torino ec.ec.” e l’elenco dei sottoscrittori; quadernone “1° Gennaio 1844 Associazione per incoraggiamento alle Belle Arti. Progetto di Statuti,ed Elenco alfabetico delle firme ottenute allo scopo”; appunti manoscritti. “Regolamento disciplinare interno della Società delle Belle Arti in Milano. 1844” libretti a stampa, 4 copie: regolamento e elenco dei soci a tutto luglio 1844. Materiale manoscritto riguardante le adunanze del 1844, elenco soci intervenuti, votazioni per la nomina di direttori e commissioni, elenco delle opere estratte a sorte con nome dei vincitori. Statuti di altre società: “Statuti della Società d’Incoraggiamento delle belle arti riveduti con Sovrana approvazione 1836 Vienna” (quaderno manoscritto); “Statuti dell’Associazione Triestina all’incoraggiamento delle Belle Arti 1839” una copia a stampa; “Ragguaglio sui risultamenti della Società Triestina di Belle Arti durante l’anno secondo 1841” una copia a stampa. segn. def.: SBA/001 3 [Soci] 1844 luglio 3 – 1844 luglio 30 Comunicazioni ai soci dattiloscritte riguardanti il pagamento delle quote sociali e la convocazione alle adunanze. segn. def.: SBA/003 4 [Acquisti delle opere alla mostra di Brera] 1844 “Elenco delle opere acquistate dalla Società delle Belle Arti di Milano e che si ritirano dalle Sale dell’Esposizione dal Sig.r Custode della Pinacoteca Gerolamo Sormani” con n. del libretto dell’Esposizione, il nome dell’artista, il titolo dell’opera, l’importo in fiorini austriaci. Foglio manoscritto piegato in senso longitudinale con taglio in parte del foglio. Lettere autografe di artisti ordinate numericamente piegate in senso longitudinale e appuntato all’esterno il nome dell’artista che dà il consenso alla Società per le Belle Arti alla vendita dell’opera indicandone il titolo e il prezzo. La numerazione va da 2 a 37. Mandati di pagamento ordinati numericamente (da 1 a 36) prestampati e compilati a mano nel campo riguardante il nome dell’artista, la quota versata, il titolo dell’opera e il n. del catalogo. Dichiarazione di pagamento scritta dal pittore Eugenio Bosa di Venezia. nota sullo stato di conservazione: in generale lo stato di conservazione è buono, eccetto l’elenco delle opere acquistate dalla S.B.A. e ritirate dal custode della Pinacoteca di Brera che è escluso dalla consultazione e dalla riproduzione. segn. def.: SBA/004 5 [Personale della società] 1844 agosto 6 – 1845 gennaio 4 Lettere manoscritte della direzione della Società per le Belle Arti al personale assunto; conteggio 8 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano dell’onorario corrisposto al segretario Brioschi. In origine le lettere erano piegate in senso longitudinale. segn. def.: SBA/005 6 [Bilanci] 1844 – 1845 “Bilancio consuntivo per l’esercizio del 1° Anno Sociale 1844”, “Bilancio di Amministrazione. Esercizio 1844”, allegati II-III-IV-V con distinta delle spese di amministrazione, elenco dei premi, spese per emolumento personale, lettera del cassiere alla direzione. Materiale manoscritto. segn. def.: SBA/006 E sercizio dell’anno 1845 serie 1845 7 [Adunanze] 1845 Regolamento disciplinare interno, due copie, a stampa; materiale riguardante le adunanze generali: corrispondenza manoscritta e stampati della commissione di sorveglianza e commissione d’arte; deleghe manoscritte alle adunanze in parte scritte sulla circolare a stampa; elenco soci partecipanti alla votazione di un direttore. “Bigliettini estratti a sorte tanto dei nomi come dei Premi il 1° febb. 1845 ed unite al Processo Verbale del 1° febb. 1845. Adunanza” sono tuttora legati con cordino chiuso con ceralacca. nota sullo stato di conservazione: l’elenco dei soci intervenuti alla votazione di un direttore della Società è in cattive condizioni e non consultabile. segn. def.: SBA/007 8 [Corrispondenza] 1845 “Lettere e dispacci spediti alla Direzione della Società” e corrispondenza inviata dalla Società. Documentazione ordinata numericamente e piegata in senso longitudinale. segn. def.: SBA/008 9 [Soci] 1845 Elenchi dei soci sottoscrittori al 1844, “Protocollo dell’estrazione”, “Elenco dei Procuratori”;convocazione per la distribuzione dei premi (2 copie a stampa); convocazione e ordine del giorno a stampa dell’Adunanza generale del primo febbraio 1845 (2 copie); schede prestampate e compilate a mano con l’invito del Presidente della SBA al ritiro dei premi del 1844 estratti a sorte tra i soci nell’adunanza del primo febbraio 1845. In gran parte dei casi sul fondo della scheda c’è la dichiarazione manoscritta dei soci che attestano di aver ricevuto l’opera vinta. “Elenco dei Premi estratti il 1° febb. 1845 per essere distribuiti a sorte fra i Soci, ed epoca della loro consegna ai vincitori” foglio manoscritto in cattive condizioni di conservazione escluso alla consultazione e alla riproduzione. segn. def.: SBA/009 10 [Acquisti a Brera] 9 Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Inventario del fondo Società per le Belle Arti in Milano 1845 Modula delle offerte su foglio prestampato della Società per le Belle Arti e compilato a mano dall’artista che offre la sua opera indicando titolo e prezzo. In alcuni casi l’offerta è scritta dall’artista su foglio bianco. Tutti i fogli riportano una numerazione a matita (da 2 a 136). Originariamente i fogli erano piegati a metà lungo il lato corto. “Esposizione del 7bre 1845. Elenco delle proposizioni di vendita di oggetti d’arte alla Società, fatte da diversi artisti ec.” elenco manoscritto su fogli di registro con il n. del libretto-nome e cognome dell’autore-soggetto-prezzo esposto dall’autore-prezzo proposto dalla Commiss.- prezzo definitivo di acquisto - O [osservazioni]. segn. def.: SBA/010 11 [Rendiconti e ricevute] 1844 – 1846 “Rendiconto dell’Amministrazione sostenuta dalla Direzione della Società delle Belle Arti in Milano per l’anno 1845. II anno sociale”. Allegato II “Documenti all’appoggio per le spese: Esercizio 1845 Per spese in acquisto di Premi all’Esposizione delle Belle Arti in Brera nel mese di settembre del 1845”: numero del mandato-autore del premio-descrizione del soggetto-ammontare del mandato. Allegato III “Esercizio 1845. Distinte delle spese di Amministrazione ordinarie e straordinarie”: data del mandato-numero del mandato-titolo-spese ordinarie-spese straordinarie-totale. In questi fogli sono custoditi vari mandati prestampati e compilati a mano e lettere di corrispondenza manoscritte riguardanti l’esercizio 1845, piegate in senso longitudinale e riportanti lettere alfabetiche maiuscole. Allegato IV “Esercizio 1845. Spese per onorario ed assegni personali”: data del mandato-numero del mandato-titolo-ammontare del mandato. Materiale manoscritto. nota sullo stato di conservazione: lo stato di conservazione di gran parte degli allegati è cattivo. La carta è molto fragile. segn. def.: SBA/011 E sercizio dell’anno 1846 serie 1846 12 [Adunanze] 1845 – 1846 “Adunanza generale del 1° febb. 1846. Elenco dei Soci intervenuti. Rapporto della Commissione Mista d’Arte e Sorveglianza sulla modificazione all’art.29. Schede suggellate e spoglio delle schede per la nomina di Direttore. N.B. Le Procure degli non intervenuti ed annunciate nell’elenco generale predetto sono annesse al fascicolo appartenente all’adunanza che risale del 15 marzo 1846. Il Processo Verbale della seduta è unito nel libro dei Processi Verbali 1846” materiale manoscritto piegato in senso longitudinale. “1846. Adunanze generali del 1° febbraio, 8 marzo e 15 marzo. Elenchi generali dei Soci intervenuti alle sedute del 8 e 15 marzo. Procure presentate nelle tre sedute. Dimissione data dai due direttori C. Giulini, M.[Guerreri]. Lettera di dimissione presentata dal Dirett. Ha.[Hayez].”Le procure sono deleghe su lettere manoscritte o riportate a mano sulla circolare n.1 ai soci del 1° gennaio 1846 e sulla n.9 del 10 febbraio 1846. Le lettere e le circolari sono piegate in senso longitudinale. Dal materiale riordinato manca la lettera di Hayez. “1846. Rapporto della Commissione per le modificazioni allo Statuto alle due Adunanze gli dell’8 marzo e 15 marzo 1846”: regolamento disciplinare interno a stampa; “Modificazioni agli statuti proposti dalla commissione all’adunanza generale del 1° febbraio 1846”, alcune copie a stampa con correzioni manoscritte; “Modificazioni al titolo IV dello statuto relativo alla commissione d’arte proposta all’adunanza generale del 15 agosto 1846” alcune copie a stampa con correzioni manoscritte; lettera “8. Spini II”: raccolta di firme sulla modifica di articolo dello statuto. “15 Agosto 1846. I Adunanza G.le per l’esercizio di detto anno. Elenco degli intervenienti. Procure 10

Description:
questa edizione dell'esposizione di Brera, le opere vengono accettate anche a d'arte, la Società per l'Esposizione Permanente di Belle Arti, dotata di un . 1836 Vienna” (quaderno manoscritto); “Statuti dell'Associazione Triestina.
See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.