POMPEI Una fattoria sorro il vulcano ELEAmVELIA Arrivano i Greci! T 0 Thomas Mann e il faraone ANTICA L9Urbes pera.., / In copertina: OMMARIO del Colosseo. Per il più celebre monumento della romanitk & giunto - - il momento del restauro. Anno XIII N. 47 nuova serie Settembre/Obtobre 1994 Sui oroblemi I e le prospettive di Roma antica vedere l'articolo 4 ap. 18 (~otod ij Lange) 2-3 4 SPAZIO APERTO CON 1 LEnoR1 NONE L'URBE SPERA. .. diludith kutge A PROPOSITO DI ROMA ANTICA ELEA-VELIA: LA GRECIA DIETRO LA PORTA di G. Greco, G.P. Cammarota, F. Napoli LE GRANDI SCOPERTE ARCHEOLOWCHE A i , LE MINIERE DI KRZEMIONKI di Fl?Borkowski. S. Salacimkt LA RICERCA DELLE MATERIE I PRIME NELLA PREISTORIA . GRUPPI ARCHLOLOUU '86 D'iiAUA di Sergio Rinaldi Al CONFIM DUL'IMPERO HlBREUlA 95 CACCIA AL TESORO di Angeiita Spada ARCHEOLOGIA E DIRPTTO 58 THOMAS MANN E L'EGITTO Oh IL LEUDO DEL MERCM a cura di Piero Pruneti di G.P. Mmtlno, x Mannoni ARCHEOLOGIA E LEiiERATURA 66 98 ARABI E NORMANNI NEL MARE DI SICILIA di G. Purpura, L Mineo, P. Todaro MEDiTEiiRANEo wD1EvAi.E ARcHEocLuB D'iTALIA rmanna. In base ai documenti, la celebre chie- della Martorana risultava consacrata dall'am- E IL RELITTO DI MARSALA Probabili SUI basso fondale provenienze di Marsaia si distinguono alcune anforette nordafricane a WMIW~f acenti parte AFFINITA DI del carico di un relitto forma, seppure non l'identità, tra le anforette de- di età normamm gli edifici di età normanna in Sicilia e le brocche rinvenute nel mare di Marsala mi consentiva dunque di attribuire queste ultime alla prima metà del XII secolo, ma anche di ipotizzarne una provenienza transmarina, forse nordafricana. In Sicilia anforette simili sono presenti nei musei di Caltagirone e Termini Imerese. Si ri- ANFORMTE scontrano in frammenti negli scavi a Palermo, A~ANWLURES Messina, Mazara, Marsala e certamente in altri Due anforette recuperate principali centri di età normanna. dal relitto di M d a . Contenitori identici so110 L'affinità più stringente con esemplari prove- statiritrovdinun'alw nienti dalla terraferma siciliana si riscontra con nave di età normanna ceramiche ritrovate a Monte d'Oro di Collesano, ~ ,a-ta a S. Vita Lo ~nolae& rette in abitato dell'XI e XII secolo che potrebbe identifi- ~mo-sono~r-nti carsi con la fortificazione araba di palat as Sirat, nelle intercapedini ma anche con un'anfora di grande taglia della Zi- di alcuni importanti sa; inoltre nel lotto di ceramiche di Palazzo Aba- monumenti palermitani. tellis a Palermo si riscontrano alcune anforette con collo e orlo assai simili agli esemplari ritro- gille, resta assai difficile determinare, non essen- vati in mare (purtroppo il corpo dei reperti pro- do a priori possibile escludere come provenienza venienti dalla terraferma siciliana appare in ge- né l'occidente musulmano, né l'Egitto o le coste nere più ovoidale) . palestinesi, ove anfore affini sembrano essere Esemplari identici dalle pareti non curve sono pure presenti. stati invece rinvenuti in Campania e ciò rappre- Dalla pubblicazione della notizia preliminare senta un ulteriore indizio di un'origine non sici- del rinvenimento di Marsala, nonostante siano liana delle anfore di Marsala, origine che, in state finanziate numerose campagne di scavo e mancanza di analisi e puntuali confronti delle ar- siano stati rinvenuti nel sito accanto al primo un 3econdo scafo e oggetti di grande interesse, co- me una brocca di rame dal manico intarsiato in pietre dure con una iscrizione islamica, non è ap- ?arsa alcuna relazione, né è possibile nutrire so- verchia speranza per i reperti lignei recuperati. Un secondo giacimento di anforette Lo Capo, l'estrema punta nord della Sicilia, fra Trapani e Castellammare del Golfo, nel giugno del 1993, nell'ambito di un corso per operatori su- bacquei nel campo archeologico (ias), condotto da Fabio Faccenna, da chi scrive e Sebastiano Tu- sa, è stato rinvenuto un secondo giacimento di anforette a cannelures. La scoperta offre l'occa- pione di riconsiderare il precedente rinvenimento gli Marsala collegandolo al nuovo e di porre il pro- Se gli scafi fossero apparsi di differente struttura NEI SOFHlTI E lema del significato storico del susseguirsi di ta- e datazione o la ceramica del sito ascrivibile a due DELLA MTORANA La chiesa di S. Catddo presenze in particolare nella Sicilia occidentale. diverse epoche sarebbe stato necessario offrire (11 54) e il campanile Un aspetto del rinvenimento di Marsala, che una spiegazione del caso della singolare adiacen- deiia chiesa di S. Maria on ha mancato di suscitare perplessità negli za, se invece i resti coevi sarebbe stato opportu- deli'llmmiraglio $cavatori, è stato il ritrovamento a qualche die- no chiarire la ragione del naufragio simultaneo o Mmorana (1 143) a Palermo. Nel secolo pna di metri dal primo scafo di un secondo relit- nello stesso sito di due imbarcazioni. Pur non di- scorso, nelle volte ito di dimensioni più modeste. Anche se non è ra- sponendo di elementi relativi alla struttura degli di quest'ultima, durante io il rinvenimento di scafi, talvolta addirittura scafi e avendo potuto esaminare, senza disporre i restauri furono trovate molte anforette simi ovrapposti, in prossimità di bassifondi in luoghi di dati di scavo, solo i reperti ceramici esposti al a queiie trasportate bbbligati di transito, ci6 non appariva plausibile Baglio Anselmi di Marsala, che appaiono abba- dai relitti di Mamala p Marsala, in un punto non particolarmente pe- stanza coerenti, sembra possibile pronunziarsi e di S. Vito, impiegate come riempimento coloso, lungo una costa assolutamente piatta, a per la seconda ipotesi, ricorrendo alla pratica ara- e protezione dei mosaici distanza dalla riva in soli tre metri d'acqua. ba del qarib, cioè della navigazione in convoglio. dall'umidità. gioielli, coloranti, cuoio, stoffe, lino, profumi, 1 zucchero e, persino, marmellata di rose tra Ales- sandria e la Sicilia occidentale era tanto intenso da far sì che Palermo venisse citata in questo , complesso documentale addirittura più frequen- temente della stessa Gerusalemme. Se nell'XI e prima parte del XII secolo il porto e mercato di Mazara costituì il più importante termina1 per I riposo dei re normanni merci esportate dalllEgitto su grandi imbarca- (i165 - 67),s ono state zioni e stivate a Mahdiyya e altri porti della Tu- ritrovate &re in nisia su scafi più piccoli, successivamente tale occasione dei restauri. Purtroppo a Palermo altre ruolo fu assunto da Trapani e Palermo. Quest'ul- l dimore regali normame, tima per la sua notorietà fu semplicemente indi- , come Maredolce (forse già cata come MadinatSiqilliyya, la capitale della Si- residenza araba restaurata l da re Ruggero) e lo cilia. I proventi derivanti da questi traffici e dai l Scimbeni, attendono di relativi dazi doganali, soprattutto conseguenti l essere iiberate da casupole l all'apertura diretta della Cristianità ai prodotti e restaurate. orientali dopo la conquista normanna, furono ta- li da consentire simultaneamente in Sicilia la rea- I UNPO'DISiviCIA Trasporti lizzazione di numerose opere edilizie e musive 827: gli Ambi intraprendono con barche straordinarie, tutte concentrate in un arco di tem- la sistematica conquista del- po di poco superiore a qualche centinaio di anni. la Sicilia biitina. a rimorchio 831: attaccano Palermo, che S si difende disperatamente, fatti documentato in età araba e normanna il tra- ma è costretta alla fine a ce- sporto di merci a rimorchio su una seconda im- Scambi dere per fame e per peste. 1061: i Normanni sbarcano barcazione o in convoglio, al fine di fruire di una intensissimi in forze in Sicilia. migliore difesa, appoggio, manovrabilità, ma so- via mare 1063: aiutano i Pisani che prattutto di una maggiore possibilità di trasporto EMPRE 1 Do- forzano il porto di Palermo, rompendone la catena che lo e sbarco delle mercanzie in bassi fondali. mentid ella Geniza del Cairo indicano che era fre- chiude. I Pisani realizzano Non è un caso che nel sito di alcuni relitti, quente per mercanti ebrei dalla Tunisia trascor- un ingente bottino che desti- ascrivibili al medesimo ambiente culturale e alla rere l'inverno in Sicilia o Campania. Anforette nano alla fabbrica del loro Duomo. medesima epoca, di solito si ritrovi, nei pressi del come quelle di Marsala e S. Vito Lo Capo sono 1072: Ruggero e Roberto i. primo, un secondo scafo più piccolo. Ciò è ri- segnalate, come abbiamo ricordato, in Campa- Guiscardo prendono Palermo scontrabile ad Agay, in Francia, ove una nave nia, ove, ad Arnalfi, Napoli e Salerno, giungeva- dopo cinque mesi d'assedio. 1091: tutta la Sicilia è nelle araba della metà del X secolo, lunga una venti- no anche mercanzie provenienti dalla Spagna mani dei Normanni. na di metri, affondò, come a Marsala, insieme a musulmana. i 1101: muore il conte Rugge- una barca di circa dieci metri, e all'Isola dei Ca- Principali prodotti esportati dalla Sicilia furono ro. 1130: Ruggero il assume il voli, in Sardegna, ove pare sussistano due im- seta, impiegata sovente come mezzo di paga- titolo di Re di Sicilia ed il gior- barcazioni medievali di diversa stazza abbastan- mento, lino e dunque turbanti siciliani, assai ap- no di Natale viene incorona- za vicine con reperti che tutto sommato possia- prezzati in Oriente ('imamas), o mantelli (m- to nelia Cattedraie di Paler- mo considerare coevi; ma sono sicuro che a una mz). Formaggio, cuoio, calzature e mandorle mo. L'isola, ove convivono greci, latini, ebrei e mussul- più accurata indagine di siti bizantini e medieva- sbucciate erano scambiate con pepe, piante me- mani, gode di una situazione li, come ad esempio a Yassi Ada e Serce Limani, dicinali, profumi e zucchero o pagate con tarì interna ed internazionale di in Turchia, e a Cala Culip, in Catalogna, si po- @esco), il denaro contante di Palermo interna- grande prestigio. La vita commerciale legata ai traffici tranno riscontrare altri casi del genere. Infatti zionalmente accettato, che in borse sigillate di ta- mediterranei sfrutta la nuo- il naufragio dell'imbarcazione principale talvolta glio prestabilito restava, nonostante i viaggi e le va situazione politica e geo- trascinava sul fondo anche la secondaria ad es- transazioni, "fresco" di conio per molti anni. Re- @ca all'incrocio tra le vie tra est ed ovest, tra mondo sa vincolata. sti di tutti questi beni dobbiamo attenderci pos- islamico e quelio cristiano. Nel caso di Ibn Gubair, viaggiatore di ritorno sano essere restituiti da relitti di quest'epoca. 1154: alla morte di Ruggero dalla Mecca, che nel 1184 fece naufragio nei a Sul finire del XII secolo la situazione era de- 1l la nobiltà ricca e potente insidia l'autorità regia. Maio- pressi di Messina, l'imbarcazione secondaria fu stinata alquanto a mutare e imbarcazioni dalla ne di Bari, ministro di Gu- utilizzata per salvare alcuni passeggeri, prima di Spagna, Francia e Nord Italia si diressero in Egit- 1 glielmo I s'adopera a raffor- affondare con lo scafo principale. to e Oriente direttamente, utilizzando gli appro- zare il prestigio del regno, ma viene assassinato da di della Sicilia e dell'ltalia Meridionale solo come Matteo Bonelio, signore di scali intermedi. Le testimonianze archeologiche Caccamo. Palermo subacquee di tali commerci si accrescono rapi- 1166: muore Guglielmo I ed inizia il regno del figlio Gu- capitale damente in questi ultimi anni, non solo a Mar- g1l1ie8lm9:o m iiu. ore Guglielmo il ed della Sicilia E1 DOCU- sPaulnat ea SS.c Valiatom, bmna (aCnacmhea rain Ma)a. zQaurai pea nree is pi rreisscsoi nd-i 1 ha inizio un lungo periodo di crisi e contliai. menti di età normanna della Geniza del Cairo (il trino, insieme a frammenti di anfore bizantine e 1194: si conclude il regno di deposito di scritti in cui appariva il nome di Dio e di età normanna, anche strutture portuali, forse Tancredi ed il sogno nor- che in quanto tali non potevano essere distrutti) relative a una base per operazioni nel Mediter- manno di un impero me&- appare documentata l'evenienza di una naviga- raneo orientale e nel Nord-Africa, che potrebbe terraneo. zione in convoglio e di un naufragio collettivo. È essere identificata con l'antico porto di +sa- G.F. stato notato che il commercio di spezie, seta, cambra. ap. 76 -t I IL SISTEMA NOMANNO I Commerci e istituzioni favorirono la g r a n a d i un regno OSSIAMO DIRE CHE L'ECO- 1 evidente fra gli obiettivi di espan- RE RUGGERO nomia deli'ltalia meridionale sione militare nel Mediterraneo - E LA CUFFIA in età normanna sia condi- lungo le due direttrici del Nord DI COSTANZA L'inwronazione zionata da fattori di carattere isti- , Africa musulmano e del vicino di Ruggero II (1 130) tuzionale più marcatamente di oriente bizantino - e il tentativo di da parte di Cristo quanto accada in altre parti d'Eu- 1 rafforzare una vasta rete di scambi in un mosaiw della chiesa r ropa? Certamente la nascita di un a medio e lungo raggio centrata di S. Maria d e l l ' ~ o I regno unitario nel Mezzogiorno sul regno meridionale. a Palermo. La regalità aiutò la formazione di un contesto Quanto più estesa era la rete normanna, wme gia politico e amministrativo peculia- degli operatori interessati ai pro- la bizantina, aspirava re, ali'intemo del quale le attività dotti meridionali - le merci espor- a una legittimazione divina che poneva di produzione e scambio si trova- tate dai porti siciliani non erano il sovrano su un piano rono poste sotto la parziale tutela solo frumento: forte era il peso dei trascendente. «Imitatore dell'amministrazione: un control- prodotti non deperibili della pasto- del C&B in terra, I lo finaliiato a una migliore ge- I rizia (formaggio, pellami, carne il volto di Ruggero salata) e delia pesca (si pensi in- somiglia a quello stione della fiscalità. In particolare sullo sviluppo nanzitutto al tonno) - tanto mag- di Cristo. Questi impugna deUe relazioni commerciali la Co- giore era l'utile finanziario che ne il rotolo della legge rona esercitò un ruolo determi- ricavava l'amministrazione. che Ruggero prowederd a incarnare e trasmettere nante. Se ~ensiamoin fatti alla vo- Alla costruzione di un apparato agliuuomini. È possibile degli scambi che ani- di esazione la cui articolazione ter- che la d a "d i Costanza mavano le piazze del Mezzogior- in modo particolare l'approwigio- ritoriale è visibile fm dai primi anni sia in realtà no, e quelle siciliane in particolare, namento delle città, si coniugava del Regno (ma che assume una fi- un kameh&on (wmna), cioè al grano, ci accorgiamo ad con l'obiettivo di trarre benefici co- sionomia più precisa soprattutto simbolo bizantino I esempio che ragioni elementari di spicui dalle esportazioni. con Guglielrno ii) si accomR a gnò del potere imperiale, controllo del livello delia produzio- La politica e la macchina am- un'accorta politica di dazi C e at- deposta da Federico I1 ne locale (sufficiente o meno a ga- ministrativa normanna si model- tirò, fin da Ruggero 11, molti mer- di Svevia nella tomba della mogiie, una volta che rantire la sussistenza delle popola- larono anche a partire da queste canti stranieri - genovesi in parti- il sogno normanno zioni) richiedevano un intervento esigenze. Sebbene dunque il grano colare - neUe città del Mezzogior- della realone regolatore deli'amministrazione re- siciliano (e anche pugliese) im- no e che contribuì alla configura- di un impero mediterraneo gia. Ma la necessità di garantire messo nel mercato internazionale zione originale del ruolo della Sici- (Nord Africa, Sicilia, Malta, [ una razionale ripartizione di risor- fosse solo una quota della produ- lia nei mercati mediterranei. Baleari ed Egeo) era se fondamentali di sussistenza, e zione complessiva, c'è un nesso Igor Mineo definitivamente svanito. PALERMO FELIX Dove la riccheua degli scambi si tradusse in splendori d'arte L IL SWBBIL A STRAORDINARIA FlORI- tura di matrice araba, e falimita in contigua d ac ap d ad i S. W- D E UZ ISA tuxa dd'ardutettwa nor- particolare, ma anche della tradi- do. completata JPo il 1154 da Ali'intemo del kalsaoiln manna in Sicilia, a partire zione figurativa bizantina. Maione di Bari, che mostra invece d-a-d,i , P ~ O . dalla metà del secolo XI, si awale Testimonianze cospicue di tale con rnagpre evidenza la persi- no& tipico dona &- di apporti eterogenei: e tra questi il shiesi sono i maggfod monumen- stenza tipologie costrutxive di araba dove gii ospitì linguaggio stiiktico e i'espirenza ti religiosi palermicanl. A comin- odgine fatimita. Sarà poi nel com- inetti& tecnica deila tradizione araba @o- ciare appunto dalla Cattedrde: già plesso di Monreale (duomo e chio- p- dd re. Sal .Fondo cano un molo decisivo. Non si basuica cristiana in età premusul- stro) volut0 da Guglieimo ii ne@ della &t campeggiam tratta solo della frequente riutih- rnana, era stata trasformata suc- anni Settanta deUo stesso secolo ii &un (nella foto), zazione o dconversione di sLnim~- cessivamente in moschea, per es- che il sincretismo siciliano rag- uno sETIrol0 ~lcato re già esistenti (basti pensare alla sere distrutta dall'arcivescovo di giungerà esiti ineguagiiati. da c h m dq& Cattedrale e al Palazzo reale di Pa- Palermo, Gualtiero Offarnilio, che Eigxficatfvo fu il contributa del- lm'acaqnunao &wW -~eC iuu&uesc itrava lÉer~moW)a ;sQa sna ci hsep enesUsoe rciossutlrtuaz fioonnid eax- nteeml p1io1 . 8A5 lccuonni sdaceraanvna ì ilp finmuao,v oe lla'a rctoes atrruazbiao nnoer ddealflrai ccahniae saan dcih Ge aiol-- Isaqua f-dn~1 h tura, mentale l'apporto di maestranze e precisamente nel 1143, era stata vanni dei Lebbfosi (probabilmen- la m o dviv ifi- di "progettlsti" di rovenienza completata l^edif~&one del mo- te di età ruggeriana) e, sopraaut- il r-O. araba,Tuttavia gli sw fu ppi artistici numento che reca segni r.ra i piìi si- lo, della Cb2O ppeol la PaIatina- avvia- ' di età nomanna propongono sin- gniiìcatìvi deIl'assimilazione deila ta subito i'incomnazione di - tesi ancora più complesse: essi si sapienza figurativa bhntina, e Ruggero I1 nel 11 30 - la cui deco- n nutrono infatti non solo deUa cul- cioè Canta Maria deII'Ammimglio, razione [i sotntlf iignei) costituisce Ì3 STATA MOSCHEA S. CICIVANNI DE- GLI EREMITI L'imponente catdde Le cupole di S. G i o dd & Eremiti (1 136 98) sono ormai di Palermo 6 ia &tesi cuat(aiatate da& diphturs tn rasso. È stato peri) sottolineato di una storia secolare di wnhnto di resente &e t& calomrhne de&a dn una wmeth 1 &a dtianesimo e islam: prlma interpretazione del restuiratore del monnmento berilica cristiana, poi mosehea e &e alla fine deii'Ott0~~1tm0,e ntre in oreel e cupole di nuova tempio wtt0U.u). dovevano essere di &Ior &&o. I , il capolavoro deil'arte fatirnita in denza fatirnita: si pensi alla chiesa Sicilia. della Magione sorta alla fìne del I1 complesso monumentale che XII secolo. documenta meglio questa com- Negli edifici non destinati a cul- plessa stratificazione è probabil- to l'influenza degli architetti fati- mente la fabbrica di S. Giovanni miti può esprimersi più liberamen- degli Eremiti, dove la chiesa, co- te: è il caso delle residenze e deiso- struita negli anni Quaranta del XII lacia regi; dagli esempi maggiori - secolo su un progetto ispirato e meglio conservati - della Zisa, chiaramente da architetti musul- voluta da Guglielmo I, ma comple- mani, si integra in un contesto nel tata da Guglielmo 11 tra il 116 5 e il necessità di rispettare la funziona- quale un edificio preesistente, da- 1167, e della Cuba, databile con lità degli spazi religiosi. Negli edii- SINTESI D'ARTE tabile fra X e Xi secolo, sopravvive sicurezza al 11 80, a queili non ci pubblici e laici risultano così me- ~ ~ u ) ~ l l ' ~ accanto al chiostro del monastero meno significativi - per quanto è lio leggibili i caratteri che fanno benedettino. più tardo e ispirato ai possibile intuire dai resti - dello foriginalità della cultura d'età della Caap pella Pal?tinnae, l moduli del chiostro di Monreale. E Scimbeni, della Favara, del "Par- normanna nerisola e che, in par- 1132 al centro del paazu, in effetti anche i monumenti co" ad Altofonte. Qui i modelii isla- ticolare, contribuiscono a fissare reaie. Le decorazioni dell'ultima età normanna sono se- mici assumono una fisionomia più uno dei volti peculiari dell'identità gnati dalla persistenza del lin- precisa, giacché il gioco delle volu- di una città come Palermo. un ~ntnppuntod i arte guaggio architettonico di ascen- metrie non è condizionato dalla Igor Mineo biitina e araba.
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