APPROCCIO METODOLOGICO ALLA REVISIONE LEGALE AFFIDATA AL COLLEGIO SINDACALE NELLE IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE Gennaio 2018 I contributi dovranno essere inviati al seguente indirizzo e-mail: [email protected] entro il 2 febbraio 2018 A CURA DEL GRUPPO DI LAVORO DEL CNDCEC SFIDA QUALITÀ CONSIGLIERE DELEGATO: Raffaele Marcello CONSIGLIERE CODELEGATO Antonio Borrelli COORDINATORE DEL GRUPPO Raffaele D’Alessio COMPONENTI Valerio Antonelli Ermando Bozza Paola D’Angelo Alessandro Gigliarano Edoardo Orlandoni Franco Raddi RICERCATORI Cristina Bauco Alessandra Pagani Laura Pedicini Matteo Pozzoli 2 INDICE 1. COME USARE IL VOLUME 4 2. FONTI NORMATIVE E RELATIVA EVOLUZIONE 7 3. QUADRO CONCETTUALE DELLA REVISIONE LEGALE 12 4. PROCESSO DI REVISIONE 26 5. ACCETTAZIONE E MANTENIMENTO DELL’INCARICO 29 6. INDIPENDENZA E OBIETTIVITÀ 51 7. LETTERA DI INCARICO 65 8. LA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO DI REVISIONE 71 9. STRATEGIA GENERALE DELLA REVISIONE 89 10. SIGNIFICATIVITÀ 98 11. ELEMENTI PROBATIVI E PROCEDURE DELLA REVISIONE 110 12. IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTRINSECO 126 13. INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CONTROLLO 144 14. VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI A LIVELLO DI BILANCIO E DI SINGOLA ASSERZIONE 157 15. RISPOSTE GENERALI DI REVISIONE 162 16. IL CAMPIONAMENTO 166 17. PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA 179 18. CONFERME ESTERNE 192 19. REVISIONE DELLE STIME CONTABILI 205 20. PARTI CORRELATE 233 21. SALDI DI APERTURA 247 22. LE ATTESTAZIONI DELLA DIREZIONE 254 23. EVENTI SUCCESSIVI 257 24. CONTINUITÀ AZIENDALE 263 25. LA CONCLUSIONE DEL LAVORO E LA VALUTAZIONE DEGLI ERRORI 273 26. LA RELAZIONE DI REVISIONE 283 27. CONTROLLO DELLA QUALITÀ DEL LAVORO DI REVISIONE CONTABILE 307 3 1. COME USARE IL VOLUME 1.1. Obiettivi Lo scopo del presente volume è fornire una metodologia condivisa e comune ai revisori e ai membri del collegio sindacale incaricati della revisione legale dei conti. Il volume offre una serie di prescrizioni – derivanti dal sistema dei principi internazionali di revisione ISA Italia – alla quale il revisore si deve attenere. Il volume offre, inoltre, espedienti pratici, casi ed esempi utili per l’applicazione dei principi e delle procedure di revisione. Tali espedienti, casi ed esempi hanno valenza indicativa e non prescrittiva. Il volume sostituisce integralmente il documento “L’applicazione dei principi di revisione internazionali (ISA Italia) alle imprese di dimensioni minori” del 2015 che deve, dunque, ritenersi superato per le revisioni a partire dal 1° gennaio 2018. 1.2. Presupposti La lettura del testo presuppone: • la conoscenza del D.Lgs. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. 135/2016, e dei decreti ministeriali vigenti (reperibili nell’apposita sezione del sito web del MEF); • la conoscenza e la comprensione dei principi internazionali di revisione, della serie ISA Italia, vigenti a seguito della Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 23 dicembre 2014, del 15 giugno 2017, del 31 luglio 2017 e del 12 gennaio 2018; • la conoscenza e la comprensione dei principi nazionali di revisione SA Italia 250B e SA Italia 720B; • la conoscenza, quando opportuna, della disciplina e delle norme professionali in tema di collegio sindacale. 1.3. Riproduzione del testo Il presente testo è di proprietà esclusiva del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. La sua divulgazione presso tutti gli iscritti è permessa e incoraggiata. Il testo è liberamente consultabile presso il sito internet del CNDCEC. Lo sfruttamento commerciale del presente testo, della metodologia in essa proposta, delle carte di lavoro o di singole sezioni, figure e tavole sinottiche non è consentito. Il CNDCEC potrà mettere a disposizione di terzi i diritti di sfruttamento secondo le norme di legge e le procedure che saranno stabilite dallo stesso. 4 1.4. Contenuto e struttura dei capitoli Ogni Capitolo del volume contiene parti di testo a definizione, spiegazione, commento, integrazione, dei contenuti presenti. Sono previsti, inoltre, una serie di oggetti testuali che ne costituiscono parte integrante. Ogni Capitolo si apre con il seguente oggetto che elenca i principali temi trattati nel Capitolo e i corrispondenti ISA Italia di riferimento. Temi trattati ISA Italia di riferimento Quando si fa riferimento a una specifica definizione o prescrizione contenute in un principio internazionale di revisione si farà uso del seguente oggetto nel quale sarà riportato il riferimento esatto e il corrispondente testo. Il lettore potrà consultare il documento originale e ampliare i contenuti della propria lettura. Cosa dicono gli ISA Italia Per tenere conto delle molte specificità derivanti dall’esercizio della funzione di revisione legale da parte del collegio sindacale si includerà nel testo un oggetto come segue. In esso si evidenziano gli adattamenti o le specifiche prescrizioni applicabili al collegio sindacale incaricato della revisione legale. Quanto incluso in tali oggetti fornisce informazioni o prescrizioni esclusivamente in merito a quanto si riferisce all’ambito della revisione legale e non alle funzioni specifiche del collegio sindacale in quanto incaricato della vigilanza ai sensi del codice civile. Quanto verrà indicato per il collegio sindacale troverà applicazione, nei limiti della compatibilità, anche nei casi in cui sia il sindaco unico ad effettuare la revisione legale della s.r.l. Cosa cambia per il collegio sindacale Nel seguente oggetto si suggeriscono modalità operative e soluzioni pratiche per i problemi di applicazione dei principi internazionali di revisione al sindaco-revisore. Suggerimenti operativi Infine, tale oggetto propone, tra l’altro, algoritmi, soluzioni operative e carte di lavoro stilizzate. Caso applicativo - …. 1.5. Abbreviazioni Nel testo, per brevità, si fa largo uso di una serie di termini, sigle e di acronimi di seguito riepilogati. 5 “ISA Italia” – Principi internazionali di revisione della serie ISA Italia, emanati con Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 23 dicembre 2014, 15 giugno 2017, 31 luglio 2017 e 12 gennaio 2018. “MEF” – Ministero dell’Economia e delle Finanze. “MUS” – Monetary Unit Sampling, campionamento monetario. “revisore” – Il soggetto incaricato della revisione legale: revisore esterno, sindaco unico incaricato della revisione legale, collegio sindacale incaricato della revisione legale (nonché società di revisione, di cui la presente guida non si occupa). IFAC GUIDE o GUIDA IFAC - È da intendersi la “Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione contabile delle piccole e medie imprese”, Terza edizione, 2012. Interim (o fase interim) – Frazione temporale dell’incarico di revisione compresa tra la decisione di accettazione/mantenimento dell’incarico stesso e la data di riferimento del bilancio. Final (o fase final) – Frazione temporale dell’incarico di revisione compresa tra la data di riferimento del bilancio e la data della relazione di revisione. 1.6. Carte di lavoro L’utilizzo delle carte di lavoro, collegate al presente volume, aiuta il revisore a esercitare il proprio spirito critico nell’analizzare l’impresa, nell’individuare i rischi che possono causare errori nel bilancio e ad assumere un atteggiamento di scetticismo professionale nello svolgimento della propria attività. Le carte di lavoro presentate non devono essere intese come schemi rigidi suscettibili di utilizzazione acritica. È, quindi, necessario che il revisore proceda, in relazione alle proprie esigenze, all’ampliamento mirato, alla riduzione o al raggruppamento. All’interno del presente documento i modelli di carte di lavoro proposti sono preceduti dal simbolo . 6 2. FONTI NORMATIVE E RELATIVA EVOLUZIONE 2.1. L’evoluzione normativa in merito all’applicazione dei principi di revisione Con l’entrata in vigore, in data 7 aprile 2010, del Decreto Legislativo n. 39 del 29 gennaio 2010, i principi di revisione internazionali diventano parte integrante della legislazione italiana in tema di revisione legale dei conti. Infatti, con l’art. 11, comma 1, del D.Lgs. 39/2010 (nella versione precedente alle modifiche introdotte con il D.Lgs. 135/2016), il legislatore nazionale dichiara esplicitamente che la revisione legale deve essere svolta in conformità ai principi di revisione adottati dalla Commissione Europea ai sensi dell’art. 26, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2006/43/CE (tale richiamo esplicito ai principi di revisione di matrice internazionale è mantenuto anche nelle versione aggiornata del D.Lgs. 39/2010, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 135/2016). Ai sensi della direttiva 2006/43/CE, i principi di revisione introdotti nella legislazione nazionale sono i principi di revisione internazionali approvati e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Unione Europea secondo la procedura descritta dal comma 3 dell’art. 26 della stessa direttiva. Fino all’adozione di tali principi da parte della Commissione Europea, la revisione legale è svolta in conformità ai principi di revisione elaborati, tenendo conto dei principi di revisione internazionali, da associazioni e ordini professionali congiuntamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la CONSOB. I principi di revisione, però, esistevano già molto tempo prima della pubblicazione dell’art.11 del D.Lgs. 39/2010: infatti, i primi principi di revisione elaborati nel contesto nazionale sono quelli emanati – a partire dal 1977 – dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti (a cui, successivamente, si è affiancato il Consiglio dei Ragionieri), che si caratterizzavano per un contenuto tecnico, sintesi delle prassi internazionali e delle caratteristiche specifiche del contesto nazionale. Tali principi avevano, quindi, matrice nazionale e perseguivano l’obiettivo primario di fornire alcune indicazioni tecniche per i revisori contabili, a seguito della pubblicazione del DPR 136/1975 che prevedeva la revisione obbligatoria per le società quotate. Successivamente, il D.Lgs. 58/1998 (Legge Draghi) ha modificato profondamente l’attività di controllo contabile per le società quotate e le modalità di redazione della relazione di revisione, nonché la normativa riguardante gli intermediari finanziari. In particolare, con la Legge Draghi si chiariscono quali sono i compiti e le funzioni spettanti al collegio sindacale e quali, invece, di competenza del revisore legale. Tale legge prevedeva che, per tutte le società quotate con sede in Italia, le funzioni di controllo e sorveglianza spettavano ai sindaci, mentre il controllo legale dei conti – finalizzato all’espressione di un giudizio professionale – doveva essere di competenza di una società di revisione. Nel 2003, la riforma del diritto societario (D.Lgs. 6/2003) ha ampliato il perimetro di riferimento dell’obbligatorietà della revisione legale per le società italiane; la revisione da parte di una società di revisione o di un revisore unico 7 abilitato diviene, infatti, obbligatoria per la maggior parte delle società di capitali (superamento di definiti parametri dimensionali e/o previsione statutaria). Per far fronte a tali innovazioni legislative e predisporre un set di principi di revisione aggiornato e coerente con la prassi internazionale, a partire dal 2002, la Commissione Paritetica costituita da CNDC e CNR – tenuto conto dell’ampia diffusione a livello internazionale degli International Standards of Auditing (ISA) – decide di avviare la prima traduzione ufficiale dei principi di revisione internazionali. A livello internazionale, lo IAASB (l’istituto emittente i principi di revisione ISA) ha avviato, nel 2003, il Clarified Project, ossia un processo di redrafting che ha portato alla pubblicazione, nel 2009, dei principi di revisione ISA Clarified. Parallelamente, il neo costituito Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili procede alla pubblicazione di due principi di revisione di matrice nazionale: il Principio di revisione CNDCEC PR001. Il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, e il Principio di revisione CNDCEC PR002. Modalità di redazione della relazione di controllo contabile ai sensi dell’art. 2409 ter del codice civile (sostituito nel 2011 con il Principio di revisione 002 (CNDCEC PR 002) Modalità di redazione della relazione di revisione ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 39). Quindi, il quadro normativo e regolamentare in tema di revisione legale dei conti si presentava – fino al 2010 – fortemente frammentato in tantissime leggi, decreti e regolamenti che erano stati pubblicati in fasi differenti e, alcune volte, non coordinati tra loro. Nel dettaglio, i principali riferimenti normativi e regolamentari in vigore erano: - Libro V, Titolo V, Capo V, Sez. VI-bis, par. 4, ed artt. 2403, 2409-quinquiesdecies, 2409-noviesdecies, 2477, 2624 e 2635 del codice civile; - D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 88, “Attuazione della direttiva n. 84/253/CEE relativa all’abilitazione delle persone incaricate del controllo di legge dei documenti contabili”; - Legge 13 maggio 1997, n. 132, “Nuove norme in materia di revisori contabili”; - D.P.R. 6 marzo 1998, n. 99, “Regolamento recante norme concernenti le modalità di esercizio della funzione di revisore contabile”; - D.Lgs. 23 gennaio 2006, n. 28, “Attribuzione all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di competenze sul registro dei revisori contabili, a norma dell’art. 5 della L. 24 febbraio 2005, n. 34”; - Parte IV, Titolo III, Capo II, Sez. VI e Parte V, Titolo I, Capo III ed artt. 4, 8, 9 e 116 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52”; - Parte III, Titolo VI del Regolamento di attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (approvato con delibera Consob n. 11971 del 14.5.1999); - Art. 41 del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, “Controllo del bilancio consolidato”; - Artt. 102 e ss. del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209, “Codice delle assicurazioni private”; - Art. 52 del D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, “Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia”. 8 Tale quadro normativo e regolamentato veniva riorganizzato e definito con la pubblicazione del D.Lgs. 39/2010 (in attuazione della direttiva 2006/43/CE) che abrogava buona parte dei riferimenti normativi sopra elencati e racchiude in un unico testo la normativa in tema di revisione legale dei conti. Come anticipato, una delle principali innovazioni contenute nel testo unico sulla revisione legale dei conti è rappresentata dall’adozione dei principi di revisione adottati dalla Commissione Europea ai sensi dell’art. 26, parr. 1-2 della direttiva 2006/43/CE. Nelle more della pubblicazione e successiva adozione dei principi internazionali ex art. 11 del D.Lgs. 39/2010, la revisione legale doveva essere svolta in conformità ai principi redatti dai sottoscrittori di una apposita convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Consob (ex art. 12 del D.Lgs. 39/2010), ossia Assirevi, CNDCEC e INRL. Nel dettaglio, i principi di revisione ISA erano stati tradotti in lingua italiana dal CNDCEC e successivamente integrati con specifici elementi connessi all’impianto normativo e regolamentare italiano, nonché allo specifico contesto economico nazionale: tali integrazioni sono state operate rispettando la Policy Position dello IAASB (“A Guide for National Standard Setters that Adopt IAASB’s International Standards but Find it Necessary to Make Limited Modifications”, luglio 2006). Tale processo si è concluso con la determina del Ragioniere Generale dello Stato del 23 dicembre 2014 che ha introdotto i principi di revisione internazionali (ISA Italia). Nel dettaglio, i principi di revisione internazionali (ISA Italia) sono costituiti da: - i principi di revisione internazionali (ISA) nella loro versione Clarified del 2009, dal principio n. 200 al n. 720; - i principi di revisione di matrice nazionale (non presenti a livello internazionale) emanati al fine di rispondere alle prescrizioni contenute nell’art. 14 del D.Lgs. 39/2010. Tali principi sono: il principio di revisione (SA Italia) 250B, “Le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale” ed il principio di revisione (SA Italia) 720B, “Le responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale relativamente all’espressione del giudizio sulla coerenza”; - il principio di revisione internazionale sul controllo della qualità (ISQC Italia) 1, “Controllo della qualità per i soggetti abilitati che svolgono revisioni contabili complete e limitate del bilancio, nonché altri incarichi finalizzati a fornire un livello di attendibilità ad un’informazione e servizi connessi”. Infine, i principi di revisione internazionali (ISA Italia) comprendono anche un Glossario (Italia) che contiene l’elenco completo dei termini così come definiti all’interno dei principi stessi. I principi di revisione internazionali (ISA Italia), approvati con la Determina emanata dal Ragioniere Generale dello Stato il 23 dicembre 2014 ed entrati in vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal primo gennaio 2015 o successivamente (ad eccezione del principio di revisione (SA Italia) 250B entrato in vigore il primo gennaio 2015), hanno sostituito in toto i precedenti principi di revisione. Con la Determina del Ragioniere Generale dello Stato prot. n. 129507 del 15 giugno 2017 è stato definito che i revisori legali e le società di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati sono obbligati ad applicare, 9 con decorrenza per le revisioni dei bilanci relativi agli esercizi che iniziano dal 1° luglio 2016 o da date successive, nello svolgimento degli incarichi di revisione disciplinati dagli artt. 9 e ss. del D.Lgs. 39/2010, la nuova versione del principio di revisione (SA Italia) 720B allegata alla sopra richiamata Determina. Tale versione sostituisce la versione adottata con la Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 23 dicembre 2014. Successivamente con Determina del Ragioniere Generale dello Stato prot. n. 157387 del 31 luglio 2017 sono state adottate le nuove versioni dei principi di revisione ISA Italia 260, (“Comunicazione con i responsabili delle attività di governance”), ISA Italia 570 (“Continuità aziendale”), ISA Italia 700 (“Formazione del giudizio e relazione sul bilancio”), ISA Italia 705 (“Modifiche al giudizio nella relazione del revisore indipendente”), ISA Italia 706 (“Richiami di informativa e paragrafi relativi ad altri aspetti nella relazione del revisore indipendente”), ISA Italia 710 (“Informazioni comparative – Dati corrispondenti e bilancio comparativo”), precedute dalle nuove versioni dell’Introduzione ai principi stessi e del Glossario dei termini più utilizzati, nonché il nuovo principio di revisione internazionale ISA Italia 701, applicabile soltanto alle revisioni dei bilanci di EIP, concernente la comunicazione degli aspetti chiave della revisione contabile nella relazione del revisore indipendente. Da ultimo, con Determina del Ragioniere Generale dello Stato prot. n. 4993 del 12 gennaio 2018 sono stati adottati i principi di revisione internazionali ISA Italia di seguito elencati, corredati da una rinnovata Introduzione e da un nuovo Glossario: • ISA Italia n. 200, Obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia); • ISA Italia n. 210, Accordi relativi ai termini degli incarichi di revisione; • ISA Italia n. 220, Controllo della qualità dell'incarico di revisione contabile del bilancio; • ISA Italia n. 230, La documentazione della revisione contabile; • ISA Italia n. 510, Primi incarichi di revisione contabile - Saldi di apertura; • ISA Italia n. 540, Revisione delle stime contabili, incluse le stime contabili del fair value, e della relativa informativa; • ISA Italia n. 600, La revisione del bilancio del gruppo - Considerazioni specifiche (incluso il lavoro dei revisori delle componenti). Il corpus dei principi di revisione internazionali (ISA Italia) può essere raggruppato all’interno di cinque aree tematiche principali, come riportato nella figura seguente. FIGURA 2.1 – Aree tematiche dei principi di revisione ISA Italia 10
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