ANTROPOLOGIA FILOSOFICA M1 Prof.ssa Donatella Pagliacci Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-FIL/03 Metodi didattici: Lezione Frontale Obiettivi formativi: Il primo modulo si propone di enucleare le domande fondamentali dell'antropologia filosofica contemporanea. In questa prospettiva saranno definiti: oggetto e metodo dell'antropologia filosofica in rapporto alle altre discipline filosofiche, alle scienze naturali e umane, nonché le diverse prospettive sull'antropologia filosofica. Un posto particolare è occupato dall'approfondimento della dimensione intersoggettiva e del rapporto tra individuo e società. Prerequisiti: Nessuno. Programma del corso: Il posto dell'uomo nel mondo: linee di orientamento 1. L'interrogativo sull'uomo 2. Il rapportarsi dell'uomo a sé, al mondo, agli altri 3. Sviluppo personale Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) E. CORETH, Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia, 2004 2. (A) M. T. PANSERA, Antropologia filosofica. La peculiarità dell'umano in Scheler, Gehlen e Plessner, Bruno Mondadori, Milano, 2001 3. (C) V. RASINI, L'essere umano. Percorsi di filosofia contemporanea, Carocci, Milano, 2008 4. (C) A. CAMPODONICO, Chi è l'uomo: un approccio integrale all'antropologia filosofica, Rubettino, Soveria Mannelli, 2007 5. (C) F. RIVETTI BARBÒ, Lineamenti di antropologia filosofica, Jaca Book, Milano, 1999 6. (C) V. MELCHIORRE, Essere e parola. Idee per un'antropologia metafisica, Vita & Pensiero, Milano, 1982 Altre risorse / materiali aggiuntivi: non indicati Modalità di valutazione: Orale Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: non indicate Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: non indicate ANTROPOLOGIA FILOSOFICA M2 Prof.ssa Donatella Pagliacci Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-FIL/03 Metodi didattici: Lezione Frontale Obiettivi formativi: Il modulo si propone di approfondire la questione dell'uomo attraverso lo studio di una delle questioni più rilevanti con cui l'antropologia filosofica si confronta: la corporeità. La corporeità può essere considerata come la presenza dello spirito nel mondo. Da questo punto di vista verranno approfonditi il rapporto del corpo con lo spirito e la definizione dell'essenza dell'uomo. Prerequisiti: Nessuno. Programma del corso: Il posto dell'uomo nel mondo: l'essere nel corpo secondo Helmuth Plessner 1. L'uomo e la sua posizione eccentrica 2. I gradi dell'organico 3. Il corpo come mezzo dello spirito Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) H. PLESSNER, I gradi dell'organico e l'uomo. Introduzione all'antropologia filosofica, Bollati Boringhieri, Torino, 2006 2. (A) O. TOLONE, Homo absconditus. L'antropologia filosofica di Helmuth Plessner, ESI, Napoli, 2000 3. (C) H. PLESSNER, Antropologia dei sensi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2007 4. (C) H. PLESSNER, L'uomo: una questione aperta, Armando, Roma, 2007 5. (C) A. BORSARI, M. RUSSO, Helmuth Plessner. Corporeità, natura e storia nell'antropologia filosofica, Rubettino, Soveria Mannelli, 2005 6. (C) M. RUSSO, La provincia dell'uomo. Studio su Helmuth Plessner e sul problema di un'antropologia filosofica, La città del sole, Reggio Calabria, 2000 7. (C) P . PRINI, Il corpo che siamo. Introduzione all'antropologia etica, Sei, Torino, 1991 8. (C) W. SCHULZ, Le nuove vie della filosofia contemporanea. Vol. 3: Corporeità, Marietti, Genova, 1988 9. (C) U. GALIMBERTI, Il corpo. Antropologia, psicanalisi, fenomenologia, Feltrinelli, Milano, 1983 Altre risorse / materiali aggiuntivi: non indicati Modalità di valutazione: Orale Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: non indicate Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: non indicate DIDATTICA GENERALE M1 Prof. Raffaelino Tumino Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-PED/03 Metodi didattici: Lezione Frontale Diapositive, schede filmiche Obiettivi formativi: Il corso di studio ha lo scopo precipuo di offrire una riflessione aggiornata sui principali modelli di insegnamento-apprendimento nell'ambito scolastico e nell'ambito della didattica delle organizzazioni e del mondo del lavoro. Particolare rilievo sarà dato a quelle strategie pedagogiche e didattiche che mirano alla costruzione di una connessione fra "cervello" e "corpo" con il contributo delle scienze bio-neurologiche e cognitive. Prerequisiti: Conoscenza generale della pedagogia, della psicologia e della didattica del XX secolo. Programma del corso: Pedagogia e didattica: un rapporto conflittuale; Cenni di storia della didattica; L'autonomia della didattica; Modelli didattici; Campi della didattica; Nuove frontiere della ricerca didattica. Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) G. Mazzoni, L'apprendimento, Carocci, Roma,, 2008, pp. 19-130 2. (A) L. Cesotto, Psicopedagogia e didattica, Carocci, Roma, 2008, pp. 15-240 3. (A) M. G. Contini - M. Fabbri - P. Manuzzi, Non di solo cervello, Cortina, Milano, 2007, 2° capitolo 4. (A) M. Baldacci, I modelli della didattica, Carocci, Roma, 2007, pp. 13-178 5. (A) G. Buonaiuti-A. Calvani-M. Ranieri, Fondamenti di didattica, Carocci, Roma, 2007 Altre risorse / materiali aggiuntivi: Diapositive; schede filmiche Modalità di valutazione: Orale Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: nessuna Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: nessuna DIDATTICA GENERALE M2 Prof.ssa Patrizia Magnoler Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-PED/03 Metodi didattici: Lezione Frontale Esercitazioni Gruppi di Lavoro Obiettivi formativi: Il corso si propone di far conoscere gli elementi essenziali che caratterizzano la didattica e la complessità delle relazioni che si manifestano nel processo di insegnamento/apprendimento. Prerequisiti: Nessuno Programma del corso: I nuclei che vengono sviluppati attraverso le tematiche, riguardano i fondamenti della didattica e le metodologie. La didattica come scienza. Rapporto tra insegnamento e apprendimento. L'agire didattico: mediazione, comunicazione e relazione. Personalizzazione e individualizzazione. La competenza come "sapere della conoscenza". Programmazione e progettazione didattica. I modelli per la progettazione didattica. La valutazione come formazione. Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) Cerri, Renza (a cura di), L'evento didattico, Carocci, Roma, 2007 Altre risorse / materiali aggiuntivi: Altri materiali di approfondimento verranno forniti dal docente durante le lezioni. Modalità di valutazione: Scritto Orale Verifica intermedia Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: non indicate Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: non indicate ERMENEUTICA FILOSOFICA M1 Prof.ssa Fabiola Falappa Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-FIL/01 Per Mutuazione da Ermeneutica filosofica M1 (classe: L-5 ) Metodi didattici: Lezione Frontale Obiettivi formativi: Obiettivo del corso è introdurre alla lettura e interpretazione del testo filosofico, con particolare attenzione alle sue forme e alla sua terminologia e di approfondire inoltre lo statuto e i compiti dell'ermeneutica filosofica, nonché la conoscenza degli elementi essenziali della storia del pensiero ermeneutico. Prerequisiti: Nessuno Programma del corso: Il corso, il cui tema è "La comprensione metafisica della libertà nella filosofia di Schelling. Un percorso dall'idealismo all'ermeneutica del mito" si propone due ordini di finalità. Il primo - di tipo metodologico - è quello volto a presentare, approfondire e discutere criticamente la questione della capacità della filosofia di dare conto dell'esperienza metafisica dell'uomo per come è concepita nel pensiero di Friedrich Whilhelm Joseph Schelling. Il pensiero schellinghiano sarà studiato come modello paradigmatico della transizione della filosofia dall'idealismo a una prospettiva interpretativa aperta all'eccedenza dell'Assoluto. In tal senso si verificheranno la legittimità e la fecondità di un'ipotesi di lettura che coglie nella dinamica evolutiva dell'opera di Schelling il rivelarsi di un orientamento ermeneutico che scaturisce da una serie di svolte anti-idealiste e anti-razionaliste operate da questo autore. In una simile ottica, lo scopo ulteriore della ricerca al centro dell'interesse del corso, sarà quello di evidenziare il senso della filosofia schellinghiana collocandola nel quadro della maturazione di quella che nel Novecento sarà intesa come la "svolta ermeneutica". Il secondo ordine di finalità - di tipo insieme metafisico, antropologico ed etico - riguarda la possibilità di esplorare la questione della libertà, della sua portata ontologica, della sua implicazione nel rapporto tra l'uomo e l'Assoluto così come nell'alternativa tra il bene e il male. Si tratterà quindi di imparare a riconoscere il volto metafisico (e non solo psicologico, esistenziale o politico) della libertà. L'itinerario peculiare di Schelling consentirà, contestualmente, di scoprire anche il valore metafisico dell'amore e di studiare un paradigma di filosofia della riconciliazione diverso dal celebre paradigma delineato nella dialettica di Hegel. Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) F. W. J. Schelling, Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà umana, Bompiani, Milano, 2007 2. (A) F. W. J. Schelling, Filosofia della rivelazione, Bompiani, Milano, 2002, parti scelte 3. (C) L. Pareyson, Ontologia della libertà. Il male e la sofferenza, Einaudi, Torino, 1995, parti scelte 4. (C) X.Tilliette, Attualità di Schelling, Mursia, Milano, 1972, parti scelte 5. (C) F. Falappa, Il cuore della ragione. Dialettiche dell'amore e del perdono in Hegel, Cittadella editrice, Assisi, 2006, parti scelte Altre risorse / materiali aggiuntivi: In portineria verranno lasciate degli schemi delle lezioni del corso. I non frequentati non devono portare materiale aggiuntivo rispetto ai frequentanti. Modalità di valutazione: Orale Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: non indicate Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: non indicate ESTETICA M1 Prof.ssa Silvia Ferretti Ore: 40 Crediti: 6 SSD: M-FIL/04 Per Mutuazione da Estetica (classe: 14 ) Metodi didattici: Lezione Frontale Obiettivi formativi: Dare la possibilità teorica e culturale di formulare un giudizio estetico sull'età contemporanea e sulle sue espressioni artistiche. Educare alla comprensione e alla formulazione di simboli e linguaggi per la comunicazione artistica, critica o mediatica. Prerequisiti: Discreto livello di cultura generale. Conoscenza di Internet e capacità di effettuare ricerche per questa via. Interesse per la pittura in generale e in particolare per quella del Novecento. Attitudine a esercitare un giudizio critico sulle immagini che si percepiscono. Interesse per il mondo delle immagini. Programma del corso: "Filosofia e pittura nel Novecento", a cura di A. Pinotti, Guerini editore, Milano 2002, pp.210. Testo letto a lezione commentato e illustrato con proiezione di immagini. Rudolf Arnheim, "Entropia e arte. Saggio sul disordine e l'ordine", Einaudi, Torino 2001, pp. 87. Un punto di vista della psicologia della percezione sulla creazione artistica. PER NON FREQUENTANTI: Gli studenti che non frequentano sono tenuti a portare oltre i testi sopra indicati anche il seguente libro: A. Pinotti, Estetica della pittura, Il Mulino, Bologna 2008. Non è prevista distinzione di testi per le differenze di crediti. La differenza di provenienza da facoltà diverse sarà valutata dal docente in sede d'esame. Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) (a cura di) A.Pinotti, Filosofia e pittura nel Novecento, Guerini, Milano, 2002, pp. 210 2. (A) Rudolf Arnheim, Entropia e arte. Saggio sul disordine e l'ordine., Einaudi, Torino, 2001, pp. 87 3. (A) A.Pinotti, Estetica della pittura, Il Mulino, Bologna, 2008, pp. 170 Altre risorse / materiali aggiuntivi: non indicati Modalità di valutazione: Orale Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: non indicate Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: non indicate FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO M1 Prof. Francesco Orilia Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-FIL/05 Per Mutuazione da Filosofia analitica del linguaggio Mod. ontologia (classe: LM-78 ) Metodi didattici: Lezione Frontale Obiettivi formativi: La filosofia analitica del linguaggio affronta il rapporto tra linguaggio e realtà e quello tra linguaggio e mente. Questo corso si concentrerà in particolare sul rapporto tra linguaggio e realtà, prendendo le mosse da un tema specifico, esistenza e identità. Nel presentare le principali teorie sull'argomento, si cercherà di coniugare chiarezza e rigore delle argomentazioni, analisi concettuale e attenzione ai dati empirici rilevanti. Prerequisiti: Nessuno Programma del corso: Esistenza e identità Che cosa intendiamo dire quando asseriamo che la torre pendente e gli elettroni esistono mentre la fontana della giovinezza e gli dei omerici non esistono? E che cosa significa asserire che x è uguale a y o che un certo ente persiste nel tempo? Questi temi sono strettamente interconnessi e verranno affrontati a partire dalle tesi di filosofi quali Frege, Meinong, Russell, Quine, Castañeda, Chisholm e altri. Gli argomenti da discutere includono: Esistenza e identità secondo Frege La teoria degli oggetti di Meinong Esistenza e identità secondo Russell Esistenza e identità secondo Quine La teoria delle guise di Castañeda L'argomento ontologico secondo Anselmo, Cartesio, Kant, Plantinga, Goedel. La persistenza nel tempo secondo Chisholm La teoria delle essenze individuali di Plantinga La teoria delle essenze convenzionali. Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) F. Orilia, Ulisse, il quadrato rotondo e l'attuale re di Francia, ETS, Pisa, 2005, capp. 1-9, cap. 11 e cap. 14 2. (A) B. Russell, I problemi della filosofia, Feltrinelli, Milano, 2007, capp. 1-10 3. (A) A. Varzi (a cura di), Metafisica, Laterza, Bari, 2008, 6 articoli nelle parti I-III 4. (C) A. Coliva (a cura di), Filosofia analitica, temi e problemi, Carocci, Roma, 2007, 5. (C) G. Ferretti (a cura di), Linguaggi dell'Ontologia, Atti dell'VIII Colloquio su filosofia e religione, Macerata, 13-15 Maggio 1999, Istituti editoriali e poligrafici, Pisa-Roma, 2003 6. (C) A. Varzi, Parole, oggetti, eventi, Carocci, Roma, 2001 7. (C) M. Loux, Metaphysics, Routledge, Londra, 1998 8. (C) T. Sider et al. (a cura di), Contemporary debates in metaphysics, Blackwell, Oxford, 2008 Altre risorse / materiali aggiuntivi: I sei articoli nelle parti I-III del libro Metafisica a cura di Varzi saranno indicati durante il corso. Chi non frequenta dovrà concordarli con il docente. Gli studenti del corso di laurea triennale che mutuano questo corso come "filosofia del linguaggio M1" possono ridurre a tre il numero di tali articoli. Gli studenti non frequentanti sono tenuti a studiare anche A. Varzi, "La natura e l'identità degli oggetti materiali", in A. Coliva (a cura di), Filosofia analitica, temi e problemi, Carocci, Roma, 2007, pp. 17-56. F. Orilia, "Il linguaggio dell'ontologia analitica", in G. Ferretti (a cura di), Linguaggi dell'Ontologia, Atti dell'VIII Colloquio su filosofia e religione, Macerata, 13-15 Maggio 1999, Istituti editoriali e poligrafici, Pisa-Roma, 2003, pp. 103-122. Gli studenti che sostengono l'esame per un numero di crediti inferiore a 6, possono concordare una riduzione del programma. Gli studenti che sostengono l'esame per un numero di crediti superiore a 6 devono concordare un incremento del programma basato su una ulteriore selezione di testi scelti tra quelli consigliati. Modalità di valutazione: Orale Agli studenti frequentanti verrà data la possibilità di sostituire l'esame orale con un esame scritto intermedio ed un esame scritto finale. Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: inglese Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: nessuna FILOSOFIA DELLA RELIGIONE M Prof.ssa Carla Canullo Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-FIL/01 Per Mutuazione da Filosofia della religione M2 (classe: L-5 ) Metodi didattici: Lezione Frontale Obiettivi formativi: Introdurre alla "filosofia della religione" proponendo lo studio e l'approfondimento di autori e tematiche in cui trovino espressione sia la radicalità della filosofia che l'autonomia e originalità della religione. Obiettivo del corso è anche l'individuazione di un campo specifico di ricerca della "filosofia della religione", diverso da quello di altri ambiti della filosofia (quali la metafisica, l'antropologia o l'etica) e distinto anche dalla teologia. Prerequisiti: Non è richiesto alcun prerequisito. Programma del corso: "Symballein/diaballein. La filosofia della religione tra unire e separare" Argomento del corso sarà l'indagine del potere unitivo e disgiuntivo (dunque del symballein e del diaballein) nell'orizzonte della filosofia della religione. Il potere dell'unire, del "symballein", sarà analizzato a partire dai testi di Paul Ricoeur, del quale verrà soprattutto preso in esame il potere del simbolo di nutrire il pensiero, e di Luigi Pareyson, che attorno al simbolo ha svolto la ricerca di una filosofia aperta alla religione. Sarà poi preso in esame il potere di ciò che unisce in quanto "segreto" che nutre la "storia" vista come svolgersi della ricerca di senso caratterizzante l'uomo. Qui il punto di riferimento saranno alcuni capitoli dei "Saggi eretici" di Jan Patocka e la lettura che ne ha offerto Jacques Derrida in "Donare la morte". Da ultimo, il disgiungere e il riflesso che tale azione ha per l'uomo sarà indagato nel "Faust" di Goethe, ossia in quell'uomo la cui insofferenza per il limite porta alla separazione e disgiunzione dell'umano senza che, tuttavia, siano precluse le chances di una nuova e simbolica "unione". Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (A) Paul Ricoeur, Il simbolo dà a pensare (in "Finitudine e colpa"), Il Mulino, Bologna, 1971, pp. 623-634 2. (A) Luigi Pareyson, L'esperienza religiosa e la filosofia (in "Ontologia della libertà"), Einaudi, Torino, 2000, pp. 85-149 3. (A) J. Patocka, Saggi eretici sulla filosofia della storia, Einaudi, Torino, 2008, selezione di pagine 4. (A) J. Derrida, Donare la morte, Jaca Book, Milano, 2002, selezione di pagine 5. (A) J. W. von Goethe, Faust, ed. cons. Mondadori, Milano, 1997, selezione di pagine 6. (A) Giovanni Ferretti, Filosofia della religione (in "Dizionario Teologico Interdisciplinare"), Marietti, Torino, 1977, pp. 151-181 Altre risorse / materiali aggiuntivi: Gli studenti del corso di lettere concorderanno con la docente un programma intergrativo pari ad altri 3 CFU. Modalità di valutazione: Orale Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: === Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: === FILOSOFIA DELLA STORIA: PRATICHE FILOSOFICHE M1 Prof.ssa Maria letizia Perri Ore: 30 Crediti: 6 SSD: M-FIL/03 Per Mutuazione da Filosofia della storia M1 (corso di laurea: L02-0/08 classe: L-5 ) Metodi didattici: Lezione Frontale Esercitazioni Seminari Obiettivi formativi: Obiettivi formativi: a. acquisizione critica e cognitiva della peculiarità dell'approccio filosofico alla storia, in particolare rispetto ai metodi e alle finalità della scienza storica e della storiografia; b. acquisizione cognitiva dello statuto della disciplina, delle sue questioni fondamentali, delle dottrine dei principali autori e dei criteri metodologici che informano il quadro istituzionale della Filosofia della storia nell'arco del suo sviluppo in età moderna Prerequisiti: Nessuno Programma del corso: Il corso prevede una parte istituzionale ed una indirizzata ad un contenuto specifico. Nella parte istituzionale verranno forniti i principali strumenti di conoscenza e di chiarificazione critica del modello di rappresentazione della storia prodotto dal pensiero occidentale e, di qui, delle tappe principali della Filosofia della storia moderna. Obiettivo specifico di questa parte è quello di esaminare i principi di fondo che informano il modello occidentale della rappresentazione della storia, al fine di intraprenderne un approfondimento critico documentato e capace di intercettare alcune implicanze significative sul piano antropologico, etico, politico, sociale , che hanno prodotto nel tempo condizionamenti nei processi di formazione e di incremento delle forme personali e interpersonai di conoscenza della realtà, di consapevolezza della propria storicità e di responsabilità in ordine alla lettura degli eventi storici. TITOLO PARTE ISTITUZIONALE: Fondamenti teorici e modelli storiografici della Filosofia della storia. TITOLO PARTE SPECIALE: Esperienza storica e storicità esistenziale nei "Pensieri" di B.Croce Testi (A)dottati, (C)onsigliati: 1. (C) Bodei Remo, Se la storia ha un senso, Moretti&Vitali, Bergamo, 1997, parti scelte 2. (A) Bodei Remo, Filosofia della storia, in La Filosofia a cura di Paolo Rossi, UTET, Torino, 1995, pp. 461-494 3. (C) Cantillo Giuseppe, Natura umana e senso della storia, Luciano, Napoli, 2005, parti scelte 4. (A) Croce Benedetto, Dal libro dei pensieri, a cura di G.Galasso, Adelphi, Milano, 2002 5. (A) Croce Benedetto, Pensieri Vari, Laterza, Bari, 1944, parti scelte, disponibili in formato dispensa 6. (C) Croce Benedetto, Contributo alla critica di me stesso, Adelphi, Milano, 1993, parti scelte Altre risorse / materiali aggiuntivi: non indicati Modalità di valutazione: Orale Verifica intermedia Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica: francese Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione: non indicate
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