Indice Prefazione di Pierluigi Pardo 7 Vvattin' da ddoj' (Via da qui) 11 U Ferrar' 23 Dolce Eugenio 29 Tutto Totti 37 Quasi Bradpitt 51 Fabio e il coniglio 63 La mia ricetta segreta 75 Indimenticabile 79 Se fa caldo gioco all'ombra 85 Pump up the volume (Ialz' u volum' au stereo) 97 Sò galactico... 103 187 Claro, que no 115 Cassanate in riva al mare 123 La Nazionale è come la Mamma 137 Nessuna voglia di crescere 151 Voglio 159 Contenuti extra La mia playlist (L'canzun') 163 La mia mappa 169 La ricetta dei panzerotti 173 Il barese per tutti 175 Ringraziamenti 181 Crediti fotografici 183 Rizzoli Proprietà letteraria riservata © 2008 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-02770-0 Prima edizione: novembre 2008 I crediti fotografici sono a pagina 183 Dico tutto E se fa caldo gioco all'ombra Prefazione di Pierluigi Pardo Se tutti fossero come lui, il mondo sarebbe un casino. Più rumoroso, confuso e anarchico. Certamente di vertente. Comunque, un casino. Niente paura, non succederà. In pochi nascono co me Antonio Cassano. Peter Pan eterni, assolutamente indisponibili all'i dea di crescere, contrari per principio a ogni possibi lità di compromesso, sempre pronti a buttar via la maglia urlando «allora gioca tu», appena qualcosa non gli piace. Antonio Cassano la vita se la beve. La butta giù tutta dentro, anche a costo di ubriacarsi. Il paradosso per un astemio che odia ogni droga ed eccesso. Divide il mondo in bianco e nero, simpatici e antipatici, gente di cui si può fidare, poca, e altra potenzialmente peri colosa. Il suo mondo odora di cose forti, intense. A ventisei anni può dire di conoscere il colore grigio po- 7 vero dei sottani di Bari e il blu abbagliante e ricco del mare della celebrità. Bianco o nero, appunto. Lampo, intuito, follia e nessuna voglia di crescere. Il giorno che gli ho parlato per la prima volta è stato perché lui, già miliardario e già famoso, aveva voglia di dire a un giovane telecronista di Stream che gli era simpatico. L'ha fatto alla sua maniera con una pacca forte sulla schiena nel centro esatto di un aeroporto. Poi ha sorriso ed è scappato via. Dribbling secco, di quelli che gli piacciono molto. Logico, per uno veloce di corsa e di testa. Nessun rispetto dell'etichetta, nessuno snobismo. La classe da lui cercatela solo in campo. Antonio Cassano adora i gesti eclatanti, perché il pe sce crudo si mangia con le mani, perché se una cosa ti piace allora devi prenderla, perché resistere non ha alcun senso. Lui ha i tempi dell'anguilla. Divora la vita, sfugge a ogni possibile marcatura, ti imprigiona di curiosità. Non conosce gli apostrofi, che devono sembrargli roba inutile come tutto ciò che è forma o stile, insen sata distanza dalle cose vere. Così un abbraccio, per lui a volte diventa un'abbraccio, nonostante il lavoro di qualche professoressa che gli è pure rimasta nel cuore. 8