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Anderson, Poul - Urania Anni 60 I Proteiformi PDF

76 Pages·2016·2.6 MB·English
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Preview Anderson, Poul - Urania Anni 60 I Proteiformi

1 Dopo un breve crepuscolo, la notte venuta avrebbe colpiti?, da dove? Ci sarebbe mai dall’Atlantico stata per tutti una vera dilagò sul mondo. pace, sotto le stelle Alcune luci si amiche? I PROTEIFORMI accesero nella città, Andò a sedersi alla ma la maggior scrivania, sforzandosi di parte di essa scacciare la tristezza che rimase nelle lo abbatteva. Si disse, tenebre. I punti con irritazione che il suo luminosi erano più pessimismo era numerosi in cielo unicamente frutto della che sulla Terra, stanchezza, della quando le stelle prolungata tensione s’accesero. nervosa. Si disse che, in Sua Grandezza quei tempi terribili, non Intelligenza aveva il diritto di Suprema. Signore abbandonarsi alla del Sistema Solare, depressione e allo aprì la finestra, si scoraggiamento. Prese appoggiò i gomiti dalla scrivania alcuni per contemplare le fogli di Marte e costellazioni e incominciò ad respirare l’aria esaminarli. calda e pesante che Ebbe un gesto di arrivava dalle irritazione al suono di illimitate un campanello. Non lo profondità del avrebbero dunque, Brasile. lasciato lavorare in pace almeno per una “Che magnifico universo” pensò “Che mezz’ora di seguito? Invece di rispondere meraviglioso pianeta, la Terra!” merita ritornò accanto alla finestra e guardò davvero che si combatta per lei, per nuovamente il cielo. Trascorsero alcuni conquistarla e tenersela, come si farebbe minuti, durante i quali egli rimase assorto per un’amante molto cara!” nei propri pensieri. Non correva nessun non udiva che il brusio leggero e un poco pericolo, rimanendo alla finestra. Chi triste del vento; dovunque al disotto di lui, avrebbe potuto guardarlo e sorprendersi? regnavano silenzio e solitudine. Il suo ufficio segreto era posto a tale altezza Sospirò staccandosi dalla finestra, mentre sulla città di San Paulo, in cima ad una nella stanza, automaticamente, la luce immensa torre, che nemmeno il rumore diventava più intensa. Si sentiva pesare della circolazione riusciva ad arrivarvi. Del sulle spalle il carico di una lunga fatica. resto, la città era scura, quasi deserta. E nel Si la lotta era conclusa. La parola fine era suo ufficio non entrava nessuno che non stata messa all’ultimo episodio. Ma era appartenesse al suo popolo. veramente un punto fermo? E che cosa Il campanello suonò ancora. Egli pensò sarebbe accaduto, dopo? C’erano ancora d’aver avuto torto a non rispondere subito, tante cose da fare, e loro erano in numero ad essersi lasciato andare a qualche minuto troppo esiguo, per portarle a termine. Lui di pigrizia. Poteva trattarsi di una stesso, scelto come capo supremo dal comunicazione urgente, importante. Si proprio popolo, non era, in un certo senso, chinò sul piccolo schermo che trasmetteva schiavo delle loro conquiste? Che la sua voce fino all’anticamera. cosa avrebbe portato l’avvenire? Forse Entrate? Disse poi, andò nuovamente a altri scontri, e il prossimo quando li sedersi dietro la sua scrivania.. 2 La porta si aprì, ed entrò un ufficiale. “Queste pagine, scritte da David Mark “Che cosa desiderate?” gli chiese Arnfeld, cittadino degli Stati Uniti Intelligenza Suprema. “Ho molto da d’America, pianeta Terra, sono state fare.”L’ufficiale salutò, scattando iniziate il 21 agosto 2043. io sono sano di sull’attenti con un movimento elastico e corpo e di mente. Un esame delle mie rapido. schede psichiatriche dimostrerà come sia “Prego Vostra Grandezza di scusarmi. Si poco probabile che io possa essere tratta dell’affare Arnfeld. Mi hanno impazzito, il che, senza dubbio non appena portato un nuovo documento che lo mancheranno di affermare. Desidero riguarda.” Datemelo, allora, invece di unicamente esporre qui tutta la verità su rimanere lì impettito. Per il diavolo, questo un problema che interessa tanto la specie caso Arnfeld è la più fastidiosa storia che umana quanto i marziani.” abbiamo avuto, dopo l’Esodo… “Uhm!” esclamò Intelligenza Suprema, L’ufficiale avanzò con passi rapidi e depose guardando il soffitto. “Dovremo, è chiaro, un quaderno sulla scrivania. modificare un poco quelle schede, nel caso “Ecco” disse “Che cosa hanno trovato che qualcuno pensasse di esaminarle…- laggiù, perquisendo la casa, dopo che tutto Sorrise. – Devo essere grato al signo fu finito. A quanto sembra, Arnfeld, visto Arnfeld di avermi suggerito questa misura che ogni cosa era perduta, redasse di prudenza. quest’ultimo rapporto per trasmettere a Sembra che il testo sia un resoconto di… quelli della sua razza il racconto di quello E’ quello che vedrò io stesso. Portate qui la che aveva scoperto e che aveva tentato. donna.” Aveva nascosto questo quaderno sotto una “Subito Vostra Grandezza vado a piastra del pavimento. “E’ quasi patetico, cercarla.” da un certo punto di vista” disse Intelligenza Suprema continuò a leggere. Intelligenza Suprema. “Sento quasi “Onde evitare di trascurare qualcosa che ammirazione per quella creatura e per i possa fare luce sulla verità, riporterò qui suoi amici. Hanno dimostrato molto tutto quello che è successo nei minimi coraggio, persino la femmina, che alla fine particolari, sia che essi riguardino fatti e li ha traditi, non l’ha fatto per motivi conversazioni avute sia che si tratti di ignobili. Dalla sua grossa testa, sormontata sensazioni soggettive, e tutto ciò nei limiti da una cresta carnosa, sembrava emanare della mia memoria. Se sembrerà un una luce fredda, mentre si chinava sul racconto di fantasia, me ne scuso, ma documento che l’ufficiale gli aveva supplico chiunque leggesse queste pagine di consegnato. Era un quaderno scolastico, trasmetterle segretamente, insisto sulla sgualcito e sporco. Le prime pagine erano necessità del segrego, a Rafael Torreos, ex riempite da una scrittura infantile: colonnello del Servizio dell’Ispezione delle problemi di aritmetica, illustrati da goffi Nazioni Unite, e di deporle nelle sue mani. disegni. Le pagine seguenti erano coperte “Credo anche, di potere permettermi di da una minuta scrittura maschile, ferma scrivere a modo mio. In altri tempi, ho rapida, serrata. Si capiva che le frasi erano desiderato diventare scrittore e ho passato state vergate in fretta. ore e ore a riempire pagine su pagine. “Il testo, è molto lungo” disse Sua Poiché questo racconto è probabilmente Grandezza. “Devono essere occorsi l’ultima delle mie opere, voglio almeno parecchi giorni ad Arnfeld, per scrivere redigerlo nello stile che mi piace.” tutta questa roba. “Infatti, sono rimasti chiusi parecchi giorni “Torreos?” mormorò Intelligenza in quella casa isolata. Suprema. – La donna non mi ha fatto “Già. Pare che sia così. questo nome…Dovremo occuparci di Intelligenza Suprema lesse, con occhio costui, che evidentemente deve collaborare quasi vitreo, le prime linee del manoscritto. coi marziani ed essere quindi in buoni 3 rapporti con loro. Sì, sarà prudente quando vi arrivammo. Dave lo usò per metterlo subito nell’impossibilità di scrivere, se ne servì ogni giorno. Poi lo nuocere: una precauzione che credo nascose, proprio prima della fine, ma non utilissima. Darò ordini in merito, domani ci ha mai detto dove, per evitare che Reggy mattina. o io potessimo rivelare il nascondiglio, nel La suoneria riprese a trillare. La porta caso in cui fossimo stati catturati vivi. s’aprì silenziosamente, e l’ufficiale entrò, “Avrebbe potuto prevedere le nostre seguito da due guardie fra le quali stava minuzione ricerche. È vero che ormai non una donna. Nonostante i lineamenti tirati aveva più niente da perdere…. per la disperazione la donna conservava la Intelligenza suprema alzò una mano. Una dignità del portamento e una bellezza in mano con sette dita. Portatela via. circostanze normali più favorevoli. I suoi Mentre il piccolo gruppo stava per magnifici capelli, folti dai riflessi dorati, oltrepassare la porta, lui aggiunse con captavano la luce, ma il viso era pallido e improvvisa condiscendenza: patito e gli occhi arrossati dalle lagrime. “Dopo tutto potete anche renderle sua “Christine Hawthorne, avete già visto figlia. –“Grazie” mormorò lei. La porta si questo quaderno?” chiuse. Intelligenza Suprema trasse un Le chiese, senza preamboli, Intelligenza sospiro di sollievo e s’appoggiò allo Suprema. schienale della poltrona. Si sentiva S’esprimeva con tono calmo e neutro, con nuovamente molto stanco. La lotta era un lieve sforzo per adattare le proprie stata così lunga! corde vocali a una pronuncia corretta Pensò che sarebbe stato meglio leggere dell’inglese. personalmente leggere personalmente il “Dov’è la mia bambina?” documento. Il racconto di quell’episodio Chiese lei, rimando, con voce strozzata. così com’era stato vissuto nel campo “Non temete, ne abbiamo cura. Vi sarà nemico, avrebbe potuto contenere utili resa a suo tempo, se collaborerete con noi. insegnamenti. Scorse rapidamente le “Non ho già fatto abbastanza per voi?” indicazioni puramente biografiche, perché rispose la donna, in tono triste, le conosceva: Dave Arnfeld era nato nel angosciato.” “Non è sufficiente che vi abbia 2017, nel nord dello Stato di New York, in consegnato Dave e Reggy, e tradito tutti un’antica agiata famiglia. Aveva cinque quelli della mia razza? anni quando era scoppiata la guerra fra la “Sembra che voi non comprendiate il Terra e Marte. A dodici anni era stato carattere definitivo della nostra vittoria” ammesso all’Accademia Lunare. A sedici, replicò Intelligenza Suprema, con un munito dei suoi diplomi, era entrato a far leggero tremito di voce. David Anfield e parte dei Servizi dello Spazio, dove era Regelin dzu Coruthan sono morti. I loro rimasto per la maggior parte della sua vita, cadaveri sono in nostro possesso, per lo col grado di ufficiale, prestando servizio sia meno ciò che ne resta. Insomma: non li a bordo di diverse astronavi, sia nelle basi avete uccisi voi stessa? interplanetarie. A venticinque anni, aveva “Si” ammise lei col gli occhi bassi. “Si, l’ho avuto la carica di agente esecutivo alla base fatto…Per la mia bambina. Pallas. Poi la guerra era finita, e Arnfeld “Bene, tutto è finito, ormai. E voi, l’unica era ritornato a casa. Controvoglia sopravvissuta, siete nostra prigioniera. Intelligenza Suprema incominciò a leggere Siete ufficialmente morta, e non vi la minuta scrittura che riempiva il lasceremo andare. Tenete quindi conto di quaderno, ma in capo a pochi minuti tutto ciò e comportatevi di conseguenza. dimenticò il disagio di quella decifrazione, Ora rispondetemi: avete già visto questo preso da un vivo interesse per ciò che stava quaderno?” La donna s’accostò alla leggendo. scrivania e guardò il documento.” “Si disse infine. Quel quaderno era nella casa , 1 4 Poiché da qualche tempo, eravamo bombardamento.” “Noi ci siamo battuti sprovvisti di radio, la notizia ci giunse per valorosamente, e abbiamo fatto gravi danni mezzo di un’astronave postale, soltanto a nostra volta. Forse un giorno potremo qualche settimana dopo l’avvenimento. Ci avere la nostra rivincita, ma in attesa di aspettavamo di sapere, da un momento quel giorno dobbiamo leccare i piedi ai all’altro, che la Terra era stata sconfitta, marziani, se è necessario, perché la razza cosa prevedibile dopo che i marziani umana possa continuare a vivere.” avevano conquistato la Luna. Ciò “Mi limitai ad infliggere al sabotatore una nonostante, la notizia ufficiale fu un vero e leggera pena: tuttavia feci compilare un proprio colpo. Vidi parecchi uomini ordine del giorno, nel quale prevenivo tutti piangere. Io non piansi, ma fu ancora quanti che se si fosse verificata un’altra peggio, forse. Continuai a fare il mio lavoro infrazione del genere, i colpevoli sarebbero come un automa, con la sensazione ‘essere stati giudicati per direttissima dalla Corte svuotato, d’essere soltanto un corpo Marziale. In fondo i miei uomini sapevano senz’anima. Nelle ore di riposo, il sapere ch’io avevo ragione, ma anch’essi erano che eravamo stati schiacciati era ancora come svuotati. Si sentivano vinti, e le più terribile. Restavo disteso sulla mia prospettive del futuro erano nere. cuccetta, nel buio e nella solitudine, in uno M’ingegnai a trovare per loro del lavoro, stato di apatia che mi toglieva ogni gusto di degli svaghi, qualsiasi cosa potesse ridare vivere. Per fortuna avevamo molto da fare, loro un poco di gusto per la vita. Ma i e il lavoro m’impediva di riflettere. risultati non furono brillanti. In realtà, comandavo io l’asteroide. Il Trascorsero quattro mesi, durante i quali il nostro Comandante era smarrito in una Quartiere Generale non diede segno di vita. specie di ebetismo, per cui non lo vedevamo La cosa cominciava a preoccuparmi, che di rado. Dovevo occuparmi io di tutte le poiché eravamo da parecchio tempo necessità burocratiche, che erano razionati, e le nostre riserve di viveri erano numerose. Dovevo, inoltre dare il benestare ormai prossime all’esaurimento. Mi al lavoro degli ingegneri, e assicurarmi che chiedevo se non fosse il caso di trasgredire non sabotassero le installazioni. Un giorno gli ordini ricevuti e usare un razzo per sorpresi un uomo, che deliberatamente, andare a cercare aiuto. Il planetoide Hilton stava saccheggiando gli apparecchi di non era molto lontano da noi, bene inteso controllo e di sicurezza, della nostra calcolando la distanza in linguaggio maggiore pila d’energia, così che, presto o astronautico, e laggiù c’erano installazioni tardi la pila avrebbe finito di saltare. per la produzione artificiale di viveri. Quando interrogai il sabotatore, lui mi Il nostro asteroide si spostava rapidamente rispose rudemente: “Vorreste lasciarla attraverso la grande notte glaciale, in un intatta ai marziani? Regalare tutto questo, cielo disseminato da milioni di stelle, che con un abbraccio, magari? “Chiamatemi sembravano gocce ghiacciate. La fascia signore” gli dissi seccatamene. “Così ci si della Via Lattea riluceva dolcemente. Il rivolge correttamente ad un ufficiale nostro sole era lontano, molto lontano: un superiore. Il Quartiere Generale, in base minuscolo disco senza calore che alle condizioni di armistizio, ci ha dato dispensava soltanto una pallida luce sulle ordini perché questa base venga aggressive rocce frastagliate. Fuori della consegnata in buono stato di base vera e propria regnava un silenzio funzionamento, e io farò rispettare questi perpetuo, e noi respiravamo male nei ordini. I marziani ci tengono per la gola – caschi delle nostre tute spaziali. aggiunsi con tono un po’ meno severo – se Finalmente, all’improvviso ci giunsero dei non facciamo ciò che chiedono la Terra ne soccorsi: quattro grandi astronavi andrà di mezzo. Avete una famiglia laggiù, marziane, usate per il trasporto delle non è vero? “Si” mi rispose “se non li truppe, apparvero all’improvviso, hanno ammazzati tutti in un sputando violenti getti di fiamme dai 5 reattori. Erano accompagnate da un lungo Ci siamo combattuti per troppo tempo – incrociatore nero. riprese il mio interlocutore sorridendo. Ci raggruppammo nel migliore ordine “Ormai è ora che i nostri due popoli possibile, sforzandoci di assumere un’aria diventino amici. dignitosa, per ricevere gli ufficiali nemici, “amici?” pensai. “Dopo ciò che hanno fatto poiché avevamo una reputazione da alla Terra?” E’ chiederci troppo. Troppo salvaguardare: eravamo gli uomini della per quel che mi riguarda, comunque!” base di Pallas, uomini che avevano ci imbarcammo per il lungo viaggio di combattuto per le Nazioni Unite della ritorno, che fu senza storia monotono, Terra, che avevano respinto tre violenti deprimente. Per distrarli, costringevo gli attacchi in un anno, e che negli intervalli, uomini a fare quotidiane esercitazioni. durante eterne giornate di attesa, avevano Dopo avere vissuto a lungo su un asteroide saputo conservare alto il morale. sul quale la gravità era debole, dopo Credo che il Comandante marziano sia settimane di soggiorno in un’astronave rimasto favorevolmente colpito dal nostro dove, praticamente, la gravità non esisteva, aspetto. Non arrivò al punto di stringerci la era necessario riadattarci alla gravità mano, dando una dimostrazione di tatto, terrestre. I miei uomini erano deperiti per tuttavia inchinò cortesemente davanti a noi la mancanza di alimentazione sufficiente, il suo grande corpo alto oltre due metri, ma credo di averli tenuti ugualmente in secondo la migliore tradizione buona forma. Erano, infatti abbronzati dell’aristocrazia marziana. dalla cruda luce solare dello spazio. A “Siete il comandante in carica?” mi bordo ufficiali ed equipaggio erano domandò. marziani. Rimanevano tuttavia, confinati Parlava portoghese e molto meglio di me. nei loro alloggi. Li vedemmo appena e non La lingua brasiliana è ancora la più diffusa vi furono incidenti. Verso la fine del sulla Terra, ma alla base di Pallas eravamo viaggio notai che tanto la mia apatia per la maggior parte anglosassoni, e quindi quanto quella dei miei uomini parlavamo inglese. incominciava ad attenuarsi. Vinti o no, “Si per il momento” risposi. Roberts il tornavano a casa. Vecchie fotografie dagli nostro comandante, è indisposto.” Il orli consumati furono tirate fuori dai vecchio era a letto con una bottiglia di portafogli, contemplate a lungo. Si rilessero alcool. Probabilmente stava piangendo, vecchie lettere, ci si lasciò prendere dai cosa che gli accadeva spesso, dopo la nostra ricordi. S’udì persino qualche canzone. disfatta, ma mi parve inutile dirlo. Facemmo progetti per rivederci in gruppo “Scusate se abbiamo tardato a venire” una volta all’anno. disse il marziano. “Come potrete intuire, Nonostante la mia amarezza, incominciavo avevamo moltissimo da fare. Le nostre a comprendere che c’era stato qualche astronavi sbarcheranno uomini che vi buon momento nel corso di quegli anni daranno il cambio. Voi sarete trasportati perduti. sulla Terra a Quito. Ognuno dei vostri La nostra astronave entrò i orbita intorno uomini sarà munito di un biglietto di alla Terra e io contemplai per un bel po’ il viaggio per la grande città più prossima al mio pianeta natale che roteava, azzurro e suo domicilio. Parlando agitava la lunga magnifico, su uno sfondo di stelle. mano magra. Alla superficie non si distinguevano tracce Ancora una volta fui colpito dal fatto che la della guerra. Dopotutto, sia gli uomini sia i maggior differenza fra la mano di un marziani erano soltanto minuscoli insetti se marziano e quella di un uomo, non sono né confrontati con l’infinità dello spazio e del le sue sei dita, né la pelle bruno –cuoio, ma tempo. le unghie particolarmente quadrate. Ci Alcuni razzi ci prelevarono per siamo trasportarci a Quito. 6 La città era stata terribilmente molto limitatamente, devo riconoscere bombardata, e non era ormai che un tuttavia che cercarono di farlo. Ciò immenso cumulo di rovine. Tuttavia la nonostante milioni di esseri umano sono radioattività s’era dissolta, adesso e le morti..e continuano a morire. montagne erano sempre belle come un Gettò uno sguardo triste sull’aeroporto tempo. Era stato costruito un nuovo dove sventolava ancora la nostra bandiera astroporto, contornato da file di capanne e sulla quale campeggiano un globo e un di baracche che, forse, sarebbero state ramo d’ulivo; ma la bandiera marziana, l’embrione di una nuova città. Non mi ornata di una doppia falce di luna, inginocchiai per baciare la terra, come sventolava più alta. molti altri dei miei compagni, ma tesi i “E’ la fine dell’indipendenza umana” disse. muscoli per provare la potenza della sua “Ormai siamo come bestiame. gloriosa gravità e aspirai a pieni polmoni “Le cose potrebbero cambiare” ribattei. l’aria pura e frizzante. Le lacrime mi Mettiamo che occorrano vent’anni per offuscavano la vista. riprenderci. Fra vent’anni, potremmo Mi misi in contatto con gli ufficiali di rimanerci e…” collegamento terrestre e trascorsi i due Fece una smorfia. giorni seguenti a smobilitare la mia unità. Il fatto è che i marziani non ci Gli uomini ricevevano un biglietto di permetteranno di risollevarci: intendono viaggio e gli arretrati della loro paga, con abolire le industrie sulla Terra e instaurare un piccolo supplemento per compensare gli una civiltà rurale. E sarà così per sempre, effetti dell’inflazione che stava finendo di poiché conoscete il carattere dei rovinare un’economia agonizzante, nonché marziani…Non sono vendicativi ma molto tessere per gli alimenti, varianti secondo le previdenti, prudenti e pazientissimi. Quel regioni nelle quali risiedevano: il tutto con progetto mi parve terribilmente l’aggiunta di un opuscolo illustrato che draconiano. Prima che noi potessimo spiegava loro le nuove leggi e ingiungeva vivere convenientemente in un sistema l’obbedienza verso le autorità occupanti. economico puramente agricolo, la nostra Poiché c’era penuria di capi vestiario, ci popolazione avrebbe dovuto essere ancora autorizzarono a tenere la nostra uniforme, ridotta della metà. E saremmo stati a condizione di portarla senza insegne. costretti a diventare contadini, manovali, Contemplai a lungo la stella alata che artigiani, boscaioli. A voler essere ottimisti avevo scucito dalla mia giubba prima di si sarebbe potuto aspirare al massimo, a avvolgerla in un pezzo di carta e di farla diventare burocrati dell’Impero Marziano. scivolare in tasca. E saremmo rimasti così, confinati nella Gonzales, il Comandante del distretto, mi nostra ignoranza, mentre Marte avrebbe chiese: “Non vorreste rimanere qui per monopolizzato le scienze, le industrie, il qualche tempo? Non vi consiglio di andare progresso e avrebbe potuto slanciarsi alla a New York. È stata spaventosamente conquista delle stelle. colpita: le condizioni di vita sono adesso Del resto, al posto dei marziani, avrei agito molto dure laggiù. nello stesso modo. La Terra possedeva tanti “Sono dure ovunque, segnor” gli risposi. vantaggi naturali, ed era stata così vicina “Ahimè! Siamo ridotti a una economia ad annientare i propri avversari, che primitiva, incapace di provvedere alle avevano ragione di diffidarne. E dire che, necessità della scarsa popolazione rimasta. se nel Grande Stato Maggiore ci fosse stato Siete ancora fortunato d’essere arrivato qualche cervello meglio organizzato, dopo la fine della guerra. Se aveste visto avremmo potuto battere Marte in cinque come andavano le cose, quest’inverno. E anni! Purtroppo i nostri capi supremi anche questa primavera…. avevano commesso errori su errori, “Carestia?” “Già: fame. E le peggiori balordaggini a volte persino inconcepibili. epidemie. I marziani potevano aiutarci, Vero che anche i capi dei marziani avevano 7 sbagliato spesso, senza che la guerra non niente. Riprenderemo a spostarci a cavallo, sarebbe stata né così lunga né così navigheremo su barche a vela. È già devastatrice. Trattandosi della prima previsto che la linea di razzi sulla quale guerra interplanetaria, sia nella storia stiamo viaggiando verrà soppressa fra umana, che nella storia marziana, s’erano qualche mese, non appena saranno esaurite presentate situazioni assolutamente le più urgenti necessità di comunicazione. imprevedibili per entrambi i contendenti, e “Sarebbe meglio che continuassimo a gli errori erano forse stati inevitabili. batterci” disse un altro.” Non sono Ma non serviva a niente recriminare, numerosi quei marziani! Saranno sì e no ormai. Era troppo tardi. E la nostra sorte quattro o cinque milioni di soldati, sparsi era segnata per sempre. “Addio in una infinità di guarnigioni, tutto intorno Comandante” mi disse Gonzales. “E buona al nostro pianeta. E la gravità terrestre è fortuna!” penosa da sopportare per loro! Dovremmo riorganizzarci e buttarli fuori. Il mio viaggio fina New York fu senza “E con che cosa?” chiese una voce stanca. storia. I miei compagni di viaggio erano “Con fucili da caccia e coltelli da cucina, tutti esseri umani: tutti miseramente vestiti contro la loro artiglieria atomica, le loro e tutti con una ruga d’amarezza all’angolo mitragliatrici i loro lanciafiamme, le loro della bocca. Mi assillarono di domande sul astronavi? E non dimenticate le basi sulla modo in cui s’era svolta la guerra nello Luna: la minimo sentore di rivolta, spazio. Io, invece era avido di sapere potrebbero bombardarci da lassù e finire com’erano andate le cose sulla Terra: di compiere la rovina della Terra.” mancavo da cinque anni. Seppi che gli “Vi siete arresi voi astronauti?!” ultimi mesi erano stati spaventosi: La domanda mi venne rivolta da una bombardamenti atomici marziani, poi donna, giovane, ma dai tratti capitolazione, carestia, epidemie. Tutti i prematuramente induriti. grandi centri industriali, tutti gli aeroporti “Credo di si” risposi “Se intendete dire che erano stati metodicamente distrutti. Era avrei fatto meglio a lasciarci la pelle”. stato impossibile assicurare il vettovagliamento delle immense 2 popolazioni urbane, rintanate nei rifugi o Era quasi buio, quando atterrammo. in fuga sulle strade, impossibile curare gli Mi recai alla torre di controllo ammalati. L’anarchia, il delitto erano dell’astroporto. Le cui installazioni erano fioriti sulle rovine come piante velenose, state sommariamente rimesse in piedi. Di s’erano sparsi dovunque nel mondo lassù contemplai a lungo ciò che rimaneva nonostante la cooperazione delle forze di New York. M’avevano detto che la città marziane con quelle delle Nazioni Unite e era stata duramente colpita, ma non avrei con le autorità locali, per fare cessare lo mai immaginato che fosse ridotta in quel scatenarsi della violenza. modo. Le orgogliose, fiere strutture dei “E forse vedremo ancora di peggio” disse grattacieli di Manhattan non erano ormai un americano con voce lugubre. che un ammasso di scheletri di acciaio, “Dobbiamo aspettarci di patire la fame per spezzati, demoliti, che parevano tendere anni e anni, fina a quando la densità della allo spazio le braccia scarnite. Alcuni popolazione sarà scesa a un livello che grattacieli, direttamente colpiti dalla permetta al resto di nutrirsi in modo folgore atomica, si erano fusi e parevano sufficiente. E non potremo far niente per rocce spaccate fatte di un amalgama di risollevarci. I marziani stanno acciaio contorto e di cemento annerito dal smantellando sistematicamente tutte le fuoco. installazioni industriali di qualche Intorno all’immensa buca del cratere importanza, che ancora esistono. Fra principale si distingueva un agglomerato quattro o cinque anni, non ci sarà più sinistro di rovine sulle quali il vento faceva 8 ancora turbinare polvere e cenere. Già, questo premio è stato decretato Brooklin aveva lo stesso aspetto, sebbene quattro mesi fa. Oggi quella somma potrà rare carcasse di palazzi simili a conchiglie servirvi appena per pagarvi tre pasti e un vuote fossero ancora in piedi. Le ombre del tetto sulla testa, per tre notti. La città paga crepuscolo nascondevano già il resto della coloro che lavorano per lei in alimenti, in città, eppure non vidi luce in nessun posto. indumenti, anche in medicine, nel limite di Il Comandante dell’astroporto, un uomo ciò che ha. Si grattò nervosamente un dagli occhi tristi e i gesti stanchi, che mi orecchio, ed evitando di guardarmi, aveva dato il permesso di salire sulla torre aggiunse: “Vi avrei offerto di tutto cuore per vedere ciò che rimaneva di New York, ospitalità per questa notte. Comandante, mi accolse tentennando il capo, quando ma purtroppo siamo già in sette in una sola ridiscesi. stanza e…. “Permettetemi di darvi un consiglio, “Lo immagino” dissi. “Grazie. Cercherò di Comandante Anfeld” mi disse. “Fareste trovare qualcosa… meglio a non allentarvi di qui, per lo meno “Provate al rifugio dei Benedettini: è un durante la notte. È ….spaventoso. piccolo gruppo di monaci che vivono parlava con voce monocorde. Aveva il viso insieme. Hanno costruito una baracca e grigio, gli occhi profondamente infossati accolgono, quando capita coloro che nelle orbite febbrili. possono aiutarli nel loro lavoro. Se hanno “Quanta gente vive ancora, fra quelle posto, vi daranno un pagliericcio in cambio rovine?” chiesi. “E chi lo può sapere? Un di piccole prestazioni. milione forse…Tutti coloro che sono “Vi andrò, grazie. Potrei anche offrire un riusciti a fuggire se non sono andati verso poco di denaro, per contribuire alla loro la campagna, quando carestia ed epidemie opera: un mezzo milione di dollari, incominciarono. Adesso ci procuriamo i diciamo. viveri attraverso baratti, e offriamo lavoro “Li accetteranno volentieri. Curano un a quelli che vogliono occuparsi dello mucchio di malati e di invalidi.” sgombero delle macerie. La situazione p Mi indicò la strada da prendere per leggermente migliorata, ora, ma poco, in trovare la baracca dei Benedettini, a circa realtà….. tre chilometri dall’astroporto. “Con che mezzo potrei ritornare a casa “Siate prudente” mi consigliò. “C’è un mia?” gli domandai. “Sto più lontano a mucchio di tipacci che ammazzano un nord”. uomo per poco o niente. La gente al colmo “C’è poco da scegliere, Comandante: a della disperazione. piedi, se non sarete tanto fortunato da Posai la mano sul fodero della mia pistola, trovare un passaggio sulla macchina di che come ex ufficiale ero autorizzato a qualche contadino… I paesani, come portare. Pensai inoltre che la mia divisa indovinerete non hanno molta simpatia d’astronauta, facilmente riconoscibile verso la gente di città, dopo l’inverno anche senza insegne, avrebbe ispirato scorso. rispetto a meno che qualcuno non volesse Guardavo fuori, dalla finestra della ammazzarmi proprio per impadronirsi baracca. Soltanto pochissime luci degli indumenti. Non era ancora rompevano debolmente, sull’astroporto, le intermante notte, quando lasciai tenebre venute dall’oceano. l’astroporto, ma era tuttavia, molto buio. “Bene , credo che per questa notte sarà Mi inoltrai per una strada fiancheggiata da meglio che rimanga nelle vicinanze. Non case diroccate con finestre e porte senza potreste indicarmi un posto dove andare? vetri e senza battenti. Dovetti scalare più “Quanto denaro avete?” volte mucchi di rottami. Incontrai rari Feci una smorfia. passanti che parevano errare, muti senza “Ho incassato gli ultimi arretrati di paga: scopo e senza speranza. Il silenzio era cinquantamila dollari. assoluto, un silenzio pesante, opprimente, 9 che accentuava in modo quasi “Oh, ma evitate di farmi domande di soprannaturale il rumore dei miei passi e questo genere!” esclamò. “Se volete venire quello del vento fra le rovine. Affrettai il ditelo e basta. Altrimenti continuate la passo, sperando di trovare una zona vostra strada, per favore.” illuminata, popolata. Per dieci anni ero vissuto continuamente A un tratto una mano mi afferrò il braccio. nello spazio, con rari viaggi sulla Terra o in Sussultai e mi volsi impugnando la pistola e qualche colonia umana, tuttavia sapevo puntandola sullo sconosciuto che mi aveva ancora distinguere a prima vista una fermato. Vidi che si trattava di una donna. donna da strada. Il cuore mi batteva precipitosamente e mi “E’ il vostro primo tentativo, non è vero?” resi conto d’avere molta paura. Le chiesi. Accennò di sì in silenzio. “Astronauta cerchi un alloggio per la “E perché lo fate?” le domandai. “Si può notte?” mi chiese la donna. trovare da lavora qui” Per qualche lungo minuto la fissai senza “Il lavoro che offrono è troppo pesante per parlare. me” rispose con voce quasi impercettibile. “Vieni dallo spazio, non è vero?” riprese “Non posso andare in campagna, i lei. “Sei appena ritornato sulla Terra?” La contadini non accettano più nessuno sua voce era bassa e tremante, ma era una nemmeno i più caritatevoli osano farlo. E voce educata. Doveva essere di buona ho una bambina sulla quale devo vegliare.” famiglia. Scossi la testa sforzandomi di sorridere. “Si risposi”. Che volete da me? “Sono dolente” dissi “ di non poter Avevo abbassato la pistola, e nonostante i approfittare di una occasione che si offre, a miei sforzi per renderla normale, la mia tali condizioni. voce era ancora molto rauca. Durante la “Se non sarete voi, sarà un altro” mi guerra avevo affrontato pericoli maggiori rispose, con voce disperata.” Preferirei voi. di quelli che avrei potuto incontrare in Mio marito era astronauta.” “Quanto quella città devastata, assillata dai chiedete?” domandai. fantasmi, ma qui la puara assumeva un “Io” mormorò “mezzo milione di dollari, è carattere insidiosissimo e sornione al quale troppo?” non ero ancora abituato. Bè dissi, poiché cerco rifugio e voi avete “Niente” disse lei. “Volevo semplicemente posto, vi darò mezzo milione per il letto e la domandarvi se volete passare la notte con prima colazione. Non vi chiedo altro.” Si …a casa mia. mise a piangere. Potevo vederla da vicino, Non mi dava del tu, e sentivo che faceva adesso: i suoi lunghi capelli, dorati erano uno sforzo per parlare. Riprese: - “Ho un ancora magnifici, i vestiti che indossava rifugio…C’è posto. Cercavo di distinguere avevano dovuto essere di ottima qualità, e i suoi lineamenti, nell’ombra. Era di osservai che, nonostante lo stato d’usura in statura media, e in altri tempi doveva cui erano ridotti, erano puliti. Come aveva essere stata piacente. Ora le sue gambe, potuto conservarli così senza sapone? Forse sotto i vestiti laceri, erano pietosamente lavandoli con acqua e sabbia. sottili. Doveva aver passato da un pezzo i Le presi una mano e li mi guidò verso la vent’anni: nel viso pallido, magro, dagli sua casa, evitando abilmente i mucchi di zigomi alti e sporgenti, gli occhi rifiuti, di macerie e di vetri spezzati. sembravano immensi: il naso, tuttavia era Arrivammo davanti a un edificio che una ben modellato e la bocca piena di dolcezza volta era stato un grande albergo, ma che e di grazia. Tremava leggermente e potevo ora era completamente rovinato. Lei ne udire il suo respiro affannoso. I suoi occhi aveva camuffato l’ingresso con due porte mi sfuggivano. demolite e qualche ramo di quelle “Chi siete?” le chiesi. La sua voce divenne sterpaglie che incominciavano a crescere rauca. qua e là, nella città. 10 Strisciammo lungo uno stretto corridoio “Si” dissi “Ne abbiamo sterminato una fino a un buco di forma piuttosto regolare, quantità. Esattamente come hanno fatto di due metri circa di larghezza e non di loro coi terrestri, più tardi. Si, quel giorno cinquanta di altezza. La donna accese una ammazzammo, un milione di creature vecchia lampada a olio. In quell’alloggio intelligenti e sensibili. Non ne sono davvero primitivo non si poteva stare nemmeno ritti fiero, sapete. in piedi, ma tutto era pulito come i suoi “Io” mormorò lei. “Vorrei poterli uccidere vestiti, e altrettanto consumato. C’erano tutti, quei marziani maledetti. Tutti, sino alcuni utensili casalinghi, un materasso, all’ultimo!” qualche libro. Una bambina stava giocando “Non pensate più a queste cose” dissi. sul pavimento, una graziosa bambina di tre Sfogliai i libri accuratamente, ordinati in anni, che aveva gli stessi capelli biondi un angolo del rifugio. Probabilmente la della madre, i medesimi grandi occhi verdi. donna li aveva dissotterrati dalle macerie Corse verso la donna, che la prese in di qualche biblioteca. C’erano i drammi di braccio. Shakespeare, le tragedie greche, il “Faust” “Non ti sei sentita troppo sola Alice?” di Goethe, in tedesco, i poemi di Walt domandò la donna. Withman, e anche nota sentimentale, le “Oh, no, mamma.”Balbettò la piccola. “Ho opere di Brooke. giocato con Hoppy, abbiamo parlato, e lui Non avevo più dubbi, ormai: quella donna mi ha detto che avresti portato papà, a casa era di buona famiglia, colta ed educata. e che…. L’immaginai, rannicchiata in quella Il mi ero seduto in un angolo, con una squallida e piccola caverna mentre leggeva sensazione di vuoto nel petto e il cuore “Le Troiane” e scossi malinconicamente la stretto. testa. Non potei frenarmi dall’esclamare; “Come vi chiamate?” domandai. “Chrstine severamente: “E voi avreste lasciato che la Hawthorne. Le mie amiche mi chiamavano vostra bambina assistesse a… Kitty. La donna mi gettò un’occhiata carica di Vidi il rossore salirle alle guance. Ebbe, collera. senza dubbio, la sensazione che “Se non vi piace” disse “andatevene! Siete rispondendomi con tanta spontaneità mi stato sempre assistito e curato, voi non è avesse autorizzato a rimanere lì a fare vero? Avete sempre avuto da mangiare a quello che mi fosse piaciuto. sufficienza, l’ordine regnava intorno a voi e “Non temete Kitty.”Mi affrettati a dirle. se aveste dovuto morire, avreste avuto una “Sono ciò che si dice un giovanotto morte decente. Non vi siete mai dovuto normale e non ho visto una donna da molto nascondere per paura, né avete mai dovuto tempo, ma…non temete. Mi chiamo David provvedere, in condizioni spaventose, alla Arnfeld. vita di un bambino…Quindi, andatevene! Sorrise. Via di qui! Chiacchierammo un poco. Come me, Kitty, Mi sentivo turbato e un poco vergognoso. era cresciuta durante la guerra, ma i “Scusatemi” dissi. “Non avevo nessuna combattimenti , fino all’anno precedente, intenzione di farmi più santo di quanto voi s’erano svolti lontano dalla Terra, cosicché non siate. Un uomo che partecipato al la sua vita aveva potuto essere quasi bombardamento di Zuneth non ha il normale e decente. Apparteneva a una diritto di guardare la gente in faccia. famiglia agiata, istruita. Aveva viaggiato “C’eravate?” molto. Quattro anni prima aveva La sua collera svanì immediatamente. incontrato il tenente James Hawthorne, e Sorrise. l’aveva sposato. Me ne fece vedere la “Fu la vostra maggiore vittoria” riprese. fotografia. Una povera foto sbiadita, di un “Dobbiamo aver ucciso almeno un milione giovane dalla faccia piacente e simpatica. di marziani in quell’operazione.” James era stato ucciso durante la battaglia

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