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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna DOTTORATO DI RICERCA IN DIRITTO E ... PDF

483 Pages·2013·2.78 MB·Italian
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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna DOTTORATO DI RICERCA IN DIRITTO E PROCESSO PENALE Ciclo XXIV Settore Concorsuale: 12/G1 SSD: IUS/17 Coordinatore del Dottorato: Chiar.mo Prof. Giulio Illuminati IL VOLTO EUROPEO DEL REATO DI NEGAZIONISMO TRA RICHIESTE DI INCRIMINAZIONE UE E PRINCIPI FONDAMENTALI CEDU Tesi dottorale in co-tutela con la Humboldt-Universität zu Berlin Relatori: Presentata da: Chiar.mi Proff. Paolo Lobba Luigi Stortoni Gerhard Werle Esame finale anno 2013 A Mamma e Papà I / T C NDICE ABLE OF ONTENTS RINGRAZIAMENTI / ACKNOWLEDGEMENTS .......................... XV ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI ..........................................XVII I. NEGAZIONISMO: NASCITA, SVILUPPO E TENDENZE ATTUALI.........................................................................................1 1. Oggetto e scopo dell’indagine.........................................................1 2. Il fenomeno negazionista. Distinzione dal revisionismo...............13 3. Le dinamiche di incriminazione in atto nel continente europeo ...17 3.1. Sguardo d’insieme sull’emersione del reato di negazionismo negli ordinamenti nazionali..........................17 3.1.1. Italia: l’assenza di una fattispecie specifica. I progetti di legge presentati........................................30 3.1.2. L’opportunità di una risposta penale: opinioni “laiche” a confronto..................................................35 3.2. L’incriminazione della falsificazione storica come perno di una più ampia operazione mnemonica..................39 3.3. Le attuali tendenze repressive (nazionali, europee ed internazionali) in materia di libertà di espressione .............44 II. IL REATO DI NEGAZIONISMO NELL’UNIONE EUROPEA.....53 1. Premessa ........................................................................................53 Sezione I: Evoluzione istituzionale e mutamento del sistema normativo dell’Unione europea...............................................................56 vii 2. L’influenza del diritto comunitario ante-Lisbona sul sistema penale interno.................................................................................56 2.1. Le decisioni quadro .............................................................58 2.2. L’impatto sul diritto penale degli atti del primo pilastro ....63 2.3. Altri canali di penetrazione comunitaria.............................67 3. Le riforme del Trattato di Lisbona in materia penale....................68 3.1. Il nuovo assetto istituzionale dell’Unione europea.............68 3.2. L’espressa (seppur indiretta) “competenza penale” dell’Unione europea ............................................................70 4. Il futuro delle politiche di lotta a razzismo e xenofobia alla luce del Trattato di Lisbona...........................................................73 4.1. L’an dell’intervento: individuazione della base giuridica nel Trattato riformato...........................................73 4.2. Il quomodo dell’intervento: sussidiarietà, extrema ratio e bene giuridico sovranazionale..........................................77 Sezione II: La normativa anti-negazionista nel quadro della lotta al razzismo.................................................................................................83 5. Il contesto normativo della Decisione quadro 2008/913/GAI.......83 6. La Decisione quadro: analisi delle principali disposizioni............88 6.1. Il reato di negazionismo “allargato”....................................89 6.2. Gli “elementi opzionali” della fattispecie............................92 6.3. Le disposizioni procedurali, in particolare, la competenza giurisdizionale.................................................94 7. Gli effetti di armonizzazione della Decisione quadro...................98 7.1. L’unificazione delle modalità di condotta.........................102 7.2. L’estensione dell’oggetto delle espressioni incriminate...105 7.3. La definizione uniforme dei reati presupposto..................108 8. La forma qualificata del reato di negazionismo: analisi e critica dei principali “elementi opzionali” del reato....................109 viii 8.1. La clausola francese: punibilità limitata alla negazione dei crimini accertati con sentenza definitiva.....................110 8.2. La clausola tedesca: punibilità subordinata al pericolo di turbamento della pace pubblica.....................................114 8.3. La clausola inglese: punibilità circoscritta dal dolo specifico.............................................................................116 9. L’obbligo di interpretazione conforme........................................119 10. L’adempimento da parte dell’ordinamento italiano degli obblighi imposti dalla Decisione quadro.....................................121 10.1. Il quadro normativo attuale...............................................121 10.2. Esame delle (lievissime) necessità di adattamento...........124 10.3. Applicabilità del mandato d’arresto europeo al negazionismo?...................................................................126 10.4. La punibilità del negazionismo puro in Italia de iure condito...............................................................................129 III. CORTE DI STRASBURGO E REATO DI NEGAZIONISMO TRA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, ABUSO DEL DIRITTO, E PROTEZIONE DELLA DEMOCRAZIA..........................................133 1. Premessa ......................................................................................133 Sezione I: La negazione dell’Olocausto nella giurisprudenza di Strasburgo...............................................................................................136 2. La libertà di espressione secondo i giudici di Strasburgo...........136 2.1. Principi generali derivanti dall’art. 10 CEDU...................136 2.2. Cenni (e rinvio) sul rapporto tra libertà di espressione e reati di opinione.................................................................143 2.3. La clausola sull’abuso del diritto ex art. 17 CEDU: origini e ragioni di fondo (rinvio) .....................................147 ix 3. I tre stadi evolutivi dell’orientamento degli organi della CEDU...........................................................................................150 4. Prima fase: applicazione dell’ordinario test ex art. 10 CEDU.....152 5. Seconda fase: l’art. 17 CEDU come adiuvante interpretativo.....158 5.1. Prologo: lo sviluppo della giurisprudenza sulle attività di ispirazione nazista .........................................................158 5.2. Le due varianti di intervento dell’art. 17 CEDU: argomento ad adiuvandum e argomento (apparentemente) ad abundantiam....................................161 5.3. Dal razzismo al negazionismo: prime applicazioni dei principi di Kühnen alla contestazione di fatti storici.........163 5.4. Il lato “A” dell’art. 17 CEDU: veicolo dell’interesse alla pacifica convivenza tra popoli....................................166 5.5. Il lato “B” dell’art. 17 CEDU: clausola di stile o cavallo di Troia?.............................................................................169 6. Terza fase: l’esclusione categorica dalla protezione convenzionale...............................................................................173 6.1. Lehideux and Isorni v. France: l’introduzione della categoria dei “fatti storici chiaramente stabiliti”...............174 6.2. Osservazioni intermedie sui principi affermati in Lehideux.............................................................................180 6.3. L’eredità di Lehideux: a) la prima applicazione della categoria in Garaudy c. France.........................................188 6.4. (continua): b) …e il suo ampliamento in Witzsch v. Germany (2).......................................................................197 6.5. La decisione nel caso Witzsch: rilievi critici e necessità di procedere ad un’analisi dell’art. 17 CEDU...................200 Sezione II: La clausola sull’abuso del diritto: natura, presupposti, campo di applicabilità ............................................................................203 7. L’area di applicabilità dell’art. 17 CEDU....................................203 x

Description:
Rethinking the French Past, New York, 1996; J. HABERMAS, L'uso pubblico della storia, in. G.E. RUSCONI (a cura precedente era “Disposizioni relative alla cooperazione nei settori della giustizia e degli 'Nuremberg Clause' and Beyond: Legality Principle and Sources of International Criminal.
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