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Alfredo Petrucci PDF

16 Pages·2012·3.65 MB·Italian
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©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte LINGUAGGIO DI MARCANTONIO L A PIÙ antica fra le stampe datate da Mar sua mano e le differenzia senz'altro da quelle cantoni o Raimondi, Piramo e Tisbe, I) è del di tutti gli incisori che lo hanno preceduto. La 1505. Ma delle altre stampe della prima maniera luce e l'ombra sono logicamente divise e pun giunte a noi, più di una era stata lnCISa anche tualizzate, i piani sommariamente stabiliti, e prima di quella data. su di essi il bulino ara i Lo stesso ritratto di Fi- suoi solchi fitti'e leggeri, loteo Achillini di cui con un sentimento che il poeta parla nel Viri è ancora quello della dario, sia o non sia cosiddetta" maniera fi quello a noi giunto, ne" fiorentina, ma che deve ritenersi anteriore rivela intanto un più al 1504.2) preciso intento plastico. Come si presentava la L' incisore però non personalità di Marcan sa rinunziare ai suoi tonio in queste stampe? contorni ben marcati, i Bisogna tener presente quali continuano così a che egli usciva dalla vivere per conto loro, bottega di Francesco come se il chiaroscuro Francia, dove aveva in non avesse assolto il suo cominciato a lavorare di compito. niello.3) La sua opera Di siffatta contraddi perciò sarà per lungo zione stilistica è impron tempo riverberata dei tata tutta la prima par . modi del niello, quali te dell'opera incisoria specialmente la campi tu di Marcantonio Rai ra delle figure su fondo mondi. Contraddizione unito e l'accentuazione è nella rispettiva auto dei loro contorni, spesso nomia del contorno e ripresi col ciappolino. del chiaroscuro; con A differenza però dei traddizione tra la sboz primitivi fiorentini, i zatura sommaria dei quali, nei loro tentativi corpi nudi e la rifinitura di modellazione, ave- da orafo delle chiome, MARCANTONIO RAIMONDI: DAVID CON LA FIONDA E IL SACCO vano accusato una certa gli uni sentiti per piani, paura degli spazi bianchi, ora eludendola col nella luce, e le altre acconciate e cesellate ciocca ripiegare sui contorni ed acquarellare le figure per ciocca, filo per filo; contraddizione a volte a mano, ora affrontandola senza persuasione, nella impostazione dei personaggi e degli ac con un "macchiato" a tratti finissimi simulanti cessori e nella stessa fattura delle singole parti di la tinta unita dell'acquerello, che non coinci un corpo, contraddizione fra l'illuminazione delle deva quasi mai con la dialettica del rilievo, figure e la mancanza di qualsiasi ombra proiet 4) Marcantonio mira con una certa risolutezza a tata al suolo. Ma da tutte codeste contraddi sistemare il chiaroscuro. Egli è innamorato del zioni nasce una certa speciosa unità, un accento nudo e su quello specialmente fa le sue prove, che dà sapore e bellezza alle immagini così inge riuscendo a realizzare subito un certo modulo nuamente realizzate e di cui è esempio leggia grafico, che dà carattere alle stampe uscite di drissimo il David con la fionda e il sacco (B. 12). ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte ROMA, GABINETTO NAZIONALE DELLE STAMPE - MARCANTONIO RAIMONDI: RITRATTO DI FILOTEO ACHILLINI ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte Fino a questo runto tuttavia Marcantonio di altri incisori già formati, anche quando, è un "primitivo ,'o I suoi fantasmi respirano cessando di copiarli, si esercita ad imitarli. più l'atmosfera casta ed acerba dei fiorentini La sua intuizione della forma è, in fondo, del Quattrocento fino al Robetta, che non quella diversa da quella del Durer, e lo schema gra più esperta e consapevole di Alberto Durer e di fico dell' incisore tedesco, scoperto nelle xilo Luca di Leyda, grafie, nei rami di lui poco più non è sempre anziani. Ma nel tale da poterglisi suo spirito urge rivelare compiu una ben diversa tamente.7) Perciò forza, una più se un vantaggio ambiziosa aspira gli viene, come ( zione lo agita. mestiere, da La sua insistenza quell' esercizio, nello studio del la sua aspirazio nudo, l'amore ne stilistica non dell' antico che ne guadagna l'Achillini gli at gran che. tribuisce espli Già in opere citamente (" che come Apollo Gia imita degli an cinto e Amore tichi le sante (B. 348), il Sati orme,,), ci avver ra che sorprende tono come egli la Ninfa (B. I9), tenda alla realiz la Venere che si zazione di una' strizza i capelli forma plastica (B. 3I2), l'Uomo mente più com e la donna dalle piuta, ma nello' palle (B. 377), stesso tempo più l'Amore e i tre pura e serena. bambini (B. 320), 5) Egli ha cono il Serpente che sciuto il Durer e parla (B. 396), si è messo a co Venere, Vulcano piarne accanita e Amore (B.326), mente le inci- alcune delle MARCANTONIO RAIMONDI: ORFEO ED EURIDICE sioni. Sono nate quali datate a così le serie della Passione di Cristo e della Venezia, egli non è più solo dinanzi al Durer. Vita della Vergine, nonchè altre stampe tratte La conoscenza di Bartolomeo Montagna gli da xilografie e incisioni in rame del celebre inci consente intanto di tingere di veneto e bel sore tedesco. Ma a che può servirgli, tolto il liniano sapore l'orizzonte d'una composizione fine commerciale, tutta codesta esercitazione? bolognesissima come la sua prima Natività 6) Nonostante la sua valentia, Marcantonio ha la (B. I6), il cui S. Giuseppe dormente è copiato coscienza di non essere giunto ancora a trovare appunto dal S. Pietro che il Montagna aveva sul rame un linguaggio che gli permetta di inciso nel Cristo all' orto (B. 4), e la cono possedere compiutamente i suoi fantasmi, di scenza del Diana e del Giorgione, sia diretta spiegarseli, cioè, nel sentimento dell' incisione; mente, sia attraverso Giulio Campagnola, lo ma non si appaga di quello che gli offre l'opera mette in grado d'incidere la Donna che innaffia ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte MARCANTONIO RAIMONDI: SAN GIORGIO CHE UCCIDE IL DRAGO una pianta (B. 383), e di meditare il celebre e a Venezia, tende a scomparire del tutto a arcano e bellissimo Incendio sul lago (B. 359), Firenze: contorno e modellato, spinti uno verso che _s arà poi iriciso a Firenze, dopo il suo l'altro da un atto d'amore, assumono la stessa inContro col cartone di importanza, si mettono sul Il Pisa" di Michelangelo. medesimo piano, si com Codesto incontro è breve, pletano. I profili delle figu ma rimarrà per molto tem re cessano di avere nello po vivo -nella vita e nella spazio più peso di quel fantasia di Marcantonio, che possano averlo le linee anche se -stilisticamente interne destinate a defi sarà subito --superato e as nire un seno, una spalla, sorbito dall' incontro con un ginocchio. Ed ecco che Raffaello. Michelangelo, anche quelle linee, al pari come abbiamo visto,8) chia dei contorni, denunziano risce alla mente di Mar il loro modo di essere, cantoni o il-principio della hanno insomma confine Il linea modellante. L'indi con l'aria". pendenza fra contorno e -La forma così cade sotto ,modellato delle sue figure il raggio di un' intuizione bolognesi, attenuatasi già più completa e l' incisore MARCANTONIO RAIMONDI: RITRATTO DI PIO II 406 ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte se l'appropria nella sua totalità. Un altro passo Luca di Leyda aveva fatto di Massimiliano. Se avanti e Marcantonio comincerà ad incidere a ad una cosa mira Marcantonio con piena consape contorni aperti", riconoscendo così anche i volezza, è all'alleggerimento e alla chiarificazione Il diritti dell'atmosfera. dell' "artifizio" , in vista di determinate conqui Per quanto estrinseco gli era stato a Venezia ste di· stile. E in ciò è schiettamente italiano. 1'insegnamento dureriano e leydiano,9) per Lasciamo un momento in disparte le opere tanto intrinseco gli si manifesta a Firenze e sue più celebri, come il Giudizio di Paride, IO) a Roma quello buonarrotiano e raffaellesco. il Martirio di S. Cecilia (B. 117), la Strage degli Marcantonio riconosce finalmente la sua voca zione e le si abbandona. Si usa troppo, a pro posito di Marcantonio, parlare di " tecnica" , come se la sua opera, presa in blocco, non rappresentasse altro che il trionfo del mestiere, e si trascura così di distinguere il possesso dell' " artifizio" inci sorio da quel che è in un incisore il modo personale di esprimersi, si confonde insomma un acquisto di natura meccanica, egualmente accessibile a tutti, con l'accento che l'artista ad esso imprime nel l'atto di farne uso. Nessun tecnico, in ve rità, sa essere così sem plice come Marcanto nio. La sua Tentazione (B. I) per portare qual che esempio, è addi rittura elementare di fronte all' Adamo edEva del Diirer, come ele mentare, per non par lare del preteso ritratto di Raffaello (B. 496), è il suo celebre ritratto dell'Aretino (B. 513), rispetto a quello che ROMA, GABINETTO NAZIONALE DELl.E STAMPE qualche anno pnma MARCANTONIO RAIMONDI: LA CACCIATA DAL PARADISO ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte ROMA, GABINETTO NAZIONALE DELLE STAMPE - MARCANTONIO RAIMONDI: IL MORBETTO Innocenti (B. 20), il Parnaso (B. 247), Galatea sforzo dalla loro naturale opposizione. L'imma (B. 350), la Profumiera (B. 489), tutte da Raf gine purissima vive per miracolo nella fantastica faello; il Quos Ego, conteso tra Raffaello e atmosfera creatagli dall' inciso re, e se un segno, II) Giulio Romano, il Trionfo di Tito (B. 213), anche il più lieve, scendesse a circoscriverne il su disegno attribuito a Baldassarre Peruzzi, il profilo delicato, quell'incanto sarebbe senz'altro Martirio di S. Lorenzo (B. 104), da Baccio rotto, come lo ruppero in seguito i due copisti. Bandinelli, opere in cui, dove più dove meno, Non meno sobria è una fra le più complesse pur servendosi di un linguaggio semplice, sco stampe di Marcantonio, La Peste, detta comu perto e spesso libero, mira a realizzare quel nemente Il Morbetto (B. 417), incisa su un l'ideale statuario della forma che oggi gli aliena disegno di Raffaello, al quale era stato sug le nostre simpatie, e fermiamoci per un momento gerito da quel passo del volume III dell'Eneide su una delle incisioni minori, sulla Pensierosa, in cui si descrive una fiera pestilenza nell' isola per esempio, distinguendola anzitutto dalle di Creta, che "la stagione e l'anno - e gli 12) due copie in controparte, una delle quali (B. 445) uomini e gli armenti e l'aria e l'acque - e tutto ci è da taluno presentata come l'originale. altro infettonne: onde ogni corpo - o cadeva L'incisore, puntualizzata l'immagine, ne af o languiva ... II' 13) fida l'espressione ad un giuoco elementare di Fortemente contrastata di luci e di ombre, piani tonali, facendo sì che essa emerga senza e per questo riattaccantesi all'ormai remoto ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte ROMA, GABINETIO NAZIONALE DELLE STAMPE MARCANTONIO RAIMONDI: VENERE, PALLADE E AMORE ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte una consapevole parsi monia di mezzi; figure sbozzate per piani (si veda la donna acco sciata col capo sul brac cio), e toni raggiunti anche con una sola serie di tratti (come per esempio nel vec chio col braccio alzato, tutto nero sul lume dello sfondo), che hanno la schiettezza e la trasparenza di un colpo di pennello. Anche questa, come la Pensierosa, è una opera viva nella sua semplicità, non meno di. certe composizioni bolognesi dello stesso Marcantonio e di altre stampe concepite o eseguite a Roma, al l'infuori del clima affocato delle riprodu zioni di mestiere. Pochi incisori, in ve rità, furono come Mar cantonio sollecitati dal problema dell' espres sione. Egli giunge 14) con un tirocinio di cui è facile individuare le tappe a spiegarsi la for ma attraverso le leggi del moto prospettico della linea. Questa era la MARCANTONIO RAIMONDI: LA MADONNA SULLE NUVOLE sua segreta aspirazione, Incendio sul lago, essa è altrettanto semplice e Michelangelo, come abbiamo visto, lo aiuta ad quanto la Pensierosa. Il suo tessuto, è, qua e là, appagarla, gliela rivela, diremmo, quasi di colpo. addirittura vimineo, e ricorda certe stampe Ma una conquista di tal genere porta con sè del periodo bolognese. Anche qui l'incisore un gravissimo pericolo: quello che la linea, tra non si preoccupa che di stabilire alcune tonalità le mani dell' incisore, diventi esemplare, tipica, fondamentali, entro le quali le singole figure, i astratta, perdendo il contatto e l'aderenza con singoli oggetti, assumono naturalmente il loro la forma su cui nasce. Questo è infatti il difetto posto e la loro fuzione nello spazio. Dappertutto è che infirma molte incisioni di Marcantonio e 4IO ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte quelle specialmente nate intorno a lui, nella sua basi, e come già in gioventù tagliava a colpi bs:>ttega e fuori; e su questo difetto si svilupperà d'ascia i volumi elementari del David con la fionda l'incisione accademica della seconda metà del e il sacco, così più tardi, nel pieno possesso dei secolo. Da questo difetto insomma scaturirà quel suoi mezzi, lascia che la luce divori addirittura monumento di abilità e di pretenzione che è il le fattezze dei ritrattini dei sei Pontefici (Pass. 292 grande S. Girolamo di Agostino Cara cci 15) e su a 297). Ma anche dove sia indotto ad attuare esso si fonderà, nell' Ottocento, tutta t'estetica graficamente quell' ideale classico della forma ch' è del" bel taglio". Ma Mar 16) cantonio, trovate le leggi dell' andamento prospettico della linea, non giunge, come gl' incisori che gli succede ranno, alla concezione esclu siva di un rilievo ideale buono per tutte le sue incisioni, e quando la fretta e le esigenze di bottega non t'obbligano a fare diversamente, dà al suo linguaggio accenti perfetta mente individuati, la cui puntualità ancor oggi ci sor prende. Che gl' importano allora le regole del rilievo id eal e? Il suo periodo ri t mico spezza le formule, e dove ci aspetteremmo l'im piego di serie di linee ton deggianti e incrociantisi se condo un "concerto" pre stabilito e indifferenziato, egli se ne esce invece con un piano di linee a pioggia, get tato nel verso dell' illumina zione, franco e riassuntivo come una brava pennellata. A questo modo Marcantonio solo può creare la zona d'om bra sul volto della Pietà dal braccio nudo (B. 34), mentre il ripetitore della Pietà dal braccio coperto (B. 35), ha bi sogno d'in tessere, per otte nere la stessa ombra, una rete di tratti modellanti se condo la convenzione. Mar cantonio è felice quando può eludere codesta convenzione, di cui egli stesso ha posto le LONDRA, MUSEO BRITANNICO - RAFFAELLO: LA MADONNA DI FOLIGNO 4II ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte forma della sua visione nell'atto stesso in cui questa gli si impone. E in tal senso è un arti sta, come tutti i crea tori di linguaggio. Bisogna considerare che Marcantonio lavo rava quasi sul nulla, anche quando aveva davanti dei disegni di Raffaello. Quei disegni, lo sappiamo, erano soli tamente allo stato di abbozzo, e su essi l'in cisore doveva esercitare la sua immaginazione, o meglio la sua" capaci tà di lettura" , andando sempre più in là dei modelli e conferendo loro quell'aspetto che avrebbero avuto se il pittore li avesse con dotti a termine da sè. Ma anche quando I7) Marcantonio avesse avuto sotto gli occhi un' opera finita, dise gno o pittura che fosse, si trattava sempre di un'opera non concepita per l'incisione, e per tradurla sul rame bisognava s piegarsela da sè, trovarle, cioè, ROMA, GAB. NAZ. DELLE STAMPE - AGOSTINO VENEZIANO: VENERE FERITA CON AMORE un linguaggio. implicito nei modelli e verso i quali indubbia Ben diversa dalla sua poteva dirsi la posizione mente egli si sentiva attratto per temperamento di quei fiorentini del Quattrocento, detti della e per coltura, Marcantonio rifugge dal fissarsi "maniera larga", ai quali era assegnato il in uno schema rigido che rifletta uniformemente compito di trasportare sul rame dei disegni già ed accolga dall' esterno i modi di quell' ideale. bell' e spiegati per 1'incisione, eseguiti cioè Quando tra il I5I5 e il I520 ha già un dizionario dagli stessi inventori così come andavano in tutto suo, per poco ch'egli non abbia fretta, si cisi. Dietro la grande Assunzione del preteso astiene dal farne uso senza averne saggiato la Baccio Baldini (B. XIII, 86,4), chi non vede il proprietà su quel che di particolare l'opera da disegno stesso di Sandro Botticelli, con quel incidere presenta. Egli individua e crea così la suo caratteristico tratteggio a penna, diagonale 412

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LINGUAGGIO DI MARCANTONIO. L A PIÙ antica fra le stampe datate da Mar- cantoni o Raimondi, Piramo e Tisbe, I) è del. 1505. Ma delle altre
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