PERCORSIDIETICA SAGGI Direttore LuigiA UniversitàdegliStudidiMacerata Comitatoscientifico AntonioDR UniversitàdegliStudidiPadova FrancescoM UniversitàdegliStudidiRoma“TorVergata” Marie-AnneV Université“PaulVerlaine”deMetz Comitatoredazionale CarlaC UniversitàdegliStudidiMacerata DonatellaP UniversitàdegliStudidiMacerata MariaTeresaR UniversitàdegliStudiRomaTre PERCORSIDIETICA SAGGI Lacollanapresentapercorsidiriflessionecheattraversanolefrontie- re—anticheenuove—dell’etica,analizzandoquestioniemergenti all’incrocio tra filosofia e vita, e cercando di coniugare, in prospet- tiva interdisciplinare, il lessico della responsabilità, le forme della reciprocitàeleragionidelbene. Lacollanasiarticolainduesezioni:laprima(“Saggi”)ospitastudi monograficicomerisultatodiricerchepersonali;laseconda(“Collo qui”)raccogliedialoghiapiùvoci,costruitiapartiredaunprogetto organico, verificato e condiviso nell’ambito di seminari e gruppi di discussione. La ricerca di una coerenza di fondo fra i nuclei tematici presi in esamee ilmetododialogicodellaloroelaborazione fadella collana unpreziosostrumentocritico,ingradodialimentareildibattitoetico contemporaneoallalucediistanzefondamentalidicuraepromozione dell’umano. Carlo Leonardi Alasdair MacIntyre Sulcroceviatraetica,filosofiadellareligioneeteologia Prefazionedi MarioMicheletti Copyright©MMXIII ARACNEeditriceS.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] viaRaffaeleGarofalo,/A–B Roma () ---- Idirittiditraduzione,dimemorizzazioneelettronica, diriproduzioneediadattamentoancheparziale, conqualsiasimezzo,sonoriservatipertuttiiPaesi. Nonsonoassolutamenteconsentitelefotocopie senzailpermessoscrittodell’Editore. Iedizione:febbraio Indice 9 Prefazione di Mario Micheletti 17 Introduzione 37 PARTE PRIMA Etica 39 Capitolo I La rinascita dell’“etica delle virtù” Aporie metaetiche – Tradizione, razionalità pratica e telos umano – Il paradigma normativo delle virtù 55 Capitolo II “Versioni rivali” di Aristotele? Etica delle virtù e coeva “riabilitazione della filosofia pratica” – La controversa eredità di Heidegger interprete di Aristotele – La parabola aristotelica di MacIntyre 69 Capitolo III Il primato della tradizione aristotelico–tomista Etica delle virtù quale “migliore teoria morale sinora formulata” – Principia ethica, crisi epistemologiche e progresso nelle scienze umane – “Tomismo analitico” v. “teoria ermeneutica”: concordia discordans? 85 PARTE SECONDA Filosofia della religione 87 Capitolo IV MacIntyre, filosofo della religione Lo status epistemologico della credenza religiosa – Difficoltà logiche nel cristianesimo – A quale Dio dover ubbidire e perché? 7 101 Capitolo V “Teleologia pratica” e Weltanschauung cristiana La fallacia della deontologia kantiana – Teleologia pratica v. teleologia normativa – “Costruzione teologica” del mondo e della storia umana 121 Capitolo VI Sulla possibilità di un fondamento teologico dell’etica Il potenziale della teologia in W. Frankena – L’“etica teocentrica” di J. Gustafson e il “comunitarismo confessionale” di S. Hauerwas – MacIntyre: perché la ricerca dei fondamenti dell’etica è divenuta così frustrante? 143 PARTE TERZA Teologia 145 Capitolo VII Excursus teologico intorno all’opera di MacIntyre Il fallimento della “teologia della secolarizzazione” – La “teologia post– secolare” di J. Milbank – Escatologia e “teologia della prassi” 159 Capitolo VIII “Teologia narrativa”, prassi cristiana e radicamento ontologico “Narratività”: nuova panacea dei problemi teologici e morali? – Ermeneutica biblica quale “ermeneutica della prassi ebraico–cristiana” – Racconto fondatore e radicamento ontologico 175 Capitolo IX La tradizione nella riflessione filosofica e teologica cristiana Eclissi o reviviscenza della tradizione? – La “concezione” della tradizione nell’odierna teologia cristiana – Il modello di “tradizione cristiana” insito nella teoria morale di MacIntyre 185 Conclusione 199 Bibliografia 219 Indice dei nomi 8 Prefazione Nel recente volume God, Philosophy, Universities, MacIntyre di- fende con decisione la tesi tommasiana dell’identità in Dio di essenza ed esistenza (Dio come ipsum esse subsistens), sostenendo che nel pensare Dio in questo modo Tommaso d’Aquino ha trasceso i limiti dei modi aristotelici di pensare e ha riconosciuto possibilità concettua- li che erano ignorate dai filosofi del mondo antico e a loro estranee. «È qui — egli osserva — che la teologia di Tommaso d’Aquino risulta importante. Senza quella teologia Tommaso non avrebbe potuto porre alcune delle questioni filosofiche cruciali che ha in realtà affrontato: ad esempio, quale ragione abbiamo di asserire che il Dio che si rivela esiste? Com’è che gli esseri umani sono diretti dalla loro natura verso un fine trascendente la natura, e che, pur essendo Dio onnipotente, gli esseri finiti, compresi gli esseri umani, sono dotati tuttavia di facoltà indipendenti di attività causale? Affrontando tali questioni, Tommaso trovò necessario anche indagare questioni concernenti il significato, la verità, e la razionalità»1. Credere nella realtà divina — afferma Mac- Intyre — significa credere che esiste un essere da cui dipende tutto ciò che ha per noi valore e che richiede da noi una fiducia e un’obbedienza incondizionata, di modo che «non possiamo restare indifferenti di fronte ad affermazioni che riguardano la sua esistenza e la sua natura»2. Quando mi occupai di MacIntyre nei due volumi del 1971–1972 su Il problema teologico nella filosofia analitica3 non potevo certo im- maginare uno sviluppo del suo pensiero in questa direzione. In Visions (1955) e in The Logical Status of Religious Belief (1957) MacIntyre 1A.MACINTYRE, God, Philosophy, Universities, Rowman & Littlefield, Lanham 2009, pp. 85–6. 2Ibid., p. 8. 3 M.MICHELETTI, Il problema teologico nella filosofia analitica, La Garangola, Padova 1971–1972, vol. I, pp. 248–52; vol. II, pp. 161–79, 341–42. 9 10 Mario Micheletti sosteneva che le esperienze religiose non possono essere addotte come evidenze delle credenze religiose né possono essere autocertificanti, anche se un appello all’esperienza religiosa, al suo carattere autorevo- le, è inevitabile quando si tratta dell’origine di una tradizione religio- sa4. In The Logical Status of Religious Belief , l’intraducibilità del lin- guaggio religioso, una prospettiva che in qualche modo era propria dei filosofi della religione di ispirazione wittgensteiniana, assumeva deci- samente i connotati della presentazione barthiana della fede. «Si può accettare la religione nei suoi propri termini o rifiutarla; non c’è alcun modo di giustificarla col tradurla in altri termini. Questo è il correlato logico del barthismo in teologia»5. Questa fase del pensiero di MacIntyre culmina in Difficulties in Christian Belief (1959), dove tra le “difficoltà” cruciali sono da anno- verare le obiezioni alla stessa possibilità di giustificare razionalmente, senza circolarità, la credenza nella realtà divina. Nell’introduzione alla seconda edizione di Marxism and Christia- nity (1995), MacIntyre rende conto così, retrospettivamente, della cre- scente problematicità che ai suoi occhi aveva assunto la fede cristiana in quella fase del suo sviluppo intellettuale: «Il cristianesimo era di- ventato problematico per me come conseguenza del fatto che avevo supposto che la teologia, nei termini della quale le affermazioni di fe- de dovevano essere intese, era quella di Karl Barth. Ma ciò che la teo- logia di Barth si mostrò incapace di procurare era una considerazione praticamente adeguata della vita morale, ed erroneamente presi come un difetto del cristianesimo come tale quello che era un difetto della teologia di Barth»6. A me questa sembra un’ammissione importante per capire il ruolo che la svolta nell’etica ebbe poi, per MacIntyre, an- che nel senso di un ripensamento della teologia cristiana e di un avvi- cinamento al tomismo. 4 A. MACINTYRE, Visions, in A. FLEW – A. MACINTYRE (eds.), New Essays in Philosophical Theology, SCM, London 1955, pp. 254–60; ID., The Logical Status of Religious Belief, in S. TOULMIN – R.W. HEPBURN – A. MACINTYRE, Metaphysical Beliefs (1957), SCM, London 19702, pp. 167–211. 5 A.MACINTYRE, The Logical Status of Religious Belief, cit., p. 202. 6 A.MACINTYRE, Marxism and Christianity (1968), Duckworth, London 19952, p. xx.
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