ebook img

Aggiunte e correzioni alla Fauna dei Cerambycidae d'Italia (Insecta Coleoptera Cerambycidae) PDF

16 Pages·1999·1.5 MB·
by  G. Sama
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Aggiunte e correzioni alla Fauna dei Cerambycidae d'Italia (Insecta Coleoptera Cerambycidae)

Quoderno di Srudi e Nolizie di Storio Nolurole dello Romogno Quad.S tudiN aî.R omagnal, l , suppl.4: 1-56,m aggio1 999 lssN1 123-6787 Gianfranco Sama AGGIUNTE E CORREZIONI ALLA FAUNA DEI CERAMBYCIDAE D'ITALIA (Insecta Coleoptera Cerambycidae) Riassunto Vengonop ropostid ati corologici nuovi o interessantrii guardantia lcuni Cerambycidaeit aliani. In particolarev iene confermatal a presenzad i Nothorhina punctat(i in Calabria e quella di Saperdap erforatainltalia,mentre vienee sclusala presenzadMi orinus ganglhauerii n Calabria. Corymbiah ybrida è segnalatad i Liguria e per Ia prima volta di una località appenninica( Emi- lia); altre citazioni di rilievo riguardano Callimellum abdominale (Corsica) Purpuricenus budensis( Veneto),R opalopusu ngaricus( Basilicata),L eioderesk ollari e Xylotrechusa ntilope (Sicilia), Pseudosphegesthecsin ereus( Sardegna)I,s otomusb arbarae (Emilia, ToscanaM, ar- che e Campania),P armenas ubpubescen(sC ampaniae Sardegna)P, armenaa lgirica (Sarde- gna),T etropss tarcki (Basilicata).V iene discussal a posizionet assonomicad i Chlorophorus pilosus (ritrovato in Sardegna)e di C. glabromaculafzs;v iene brevemented escritto il ma- schio,f inora i gnoto,d i Rhamnusiumg raecumi talicum, specier itrovatai n alcunel ocalità della Basilicata.V engonod escritti i seguentin uovi taxa: Vesperusc onicicollis macropterusî . ssp. (Sardegna)A, noplodera rufipes izzilloi n. ssp. (Basilicata),A noplodera rufipes lucidipes n. ssp. (Turchia), Phytoecia vulneris eremita n. ssp. (Basilicata).V engonop roposti i seguenti cambin omenclatorialiT: richoferush olosericeu(sR ossi,1 790)p er T. cinereus( Villers,1 789), Ropalopusv ariniBedel, 1870p er R. spinicornis (Abeille, 1869).R eitteroderusS ama,l 99l è consideratos inonimo (nomen novum innecessum)d r PhymatoderasR eitter, l9l2 nec PhymaîoderuDs ejean1 837( nomenn udum). Abstract lNew recordsa nd correctionsî o the ltalian Cerambycidfauna) The authorg ives additionalr ecordsa nd notesr egardingL onghorn beetlesc hiefly from Italy: Rhamnusiumg raecumi talicum (the unknownm alei s briefly described)N, othorhinap unctata, Corymbiah ybrida,l-eioderesk ollari, Chlorophorusp ilosus( firstrecordf or Italy), Chlorophorus glabromaculalus( considereda s distinct species),X ylotrechusa ntilope, Pseudosphegesthes cinereus,I sotomusb arbarae,P armenas ubpubescensP,a rmenaa lgiríca, Morinus asper ganglbaueri (a previous record for southernI taly is basedo n a misidentification),S aperda perforata (confirmedf or Italy), Tetropss tarcki.T he following new taxaa red escribed:V esperus conicicollis macropterusn . ssp. (from Sardinia),A noplodera rufipes lucidipes n. ssp. (from southemT urkey), Anoplodera rufipes izzilloi n. ssp. and Phytoeciav ulneris eremita n. ssp. (both from southernI taly). The following changeso f namesa re proposed:T richoferus 41 holosericeusR ossi (1790) for T. cinereu.s(V illers, 1789),R opalopusv arini Bedel, 1870f or R. spinicornis( Abeille, 1869).R e ítteroderusS ama,1 991i s a synonym( nomenn ovumi nnecessum) of PhymatoderurRs eitter, 7912 necP hymatoderusD ejean 1837( nomenn udum). Key words: ColeopteraC, erambycidaen, ew records,n omenclaturen, ew subspeciesI,t aly, Turkey. Introduzione Dopo la pubblicazioned el Catalogod ei Cerambycidaep er la Faunad 'Italia (Saua, 1988), gfaziea lla cortesiad i numerosic olleghi, ho potuto esaminareu n gran nu- mero di esemplari,p rovenienti soprattutto dalle regioni italiane meno conosciute sotto questop rofilo. Come avevo rilevato allora e come è statop untualmentec on- fermato da vari lavori successivi,l a minore ricchezzadi specied i numeroser egio- ni italiane deriva unicamente dacarenzadi ricerche. Sono pertanto lieto che il mio lavoro abbia stimolato non solo la prospezione,m a anchee soprattutto la pubbli- cazioned ei dati che le ricerche hanno determinato. Come aveva rilevato Goest (1994) e come si evince anched a questan ota, sonos oprattuttol e regioni meridiona- "cerambicidofauna" li e la Sardegnac hec onferrnanoi l maggiorei nteressed ella loro - soprattutto sotto il profilo biogeografico. Riporto in questol avoro alcuni nuovi dati, fra i più significativi, originati da ricer- che di numerosi colleghi e mie personali e correzioni di errori e modifiche nomenclaturali. Per ahre variazioni rispetto al mio Catalogo rimando alla recente Checklistd elle specied ella fauna italiana (Seue, 1995). Salvo diversai ndicazione,i l materialeq ui citato è conservaton ella mia collezione. VesperusD ejean, 1821 In basea ll'Art. 12 delINrBnNArroNACLo DEo FZ ooLocICALN oMENCLATU(1R9E8 5), I'autore del genered eve esserer itenuto Dejean e non Latreille, 1829,c ome ripor- tato nel Catalogo( Snue, 1988)e nella Checklist (Serrae1, 995). Vesperusc onicicollis macroptelús n. ssp. Come avevo già rilevato (Snua, 1983), la popolaziones ardad i V conicicollis Fairmaire & Coquerel differisce costantementes ia da quella di Marocco sia da quella della penisolai berica meridionale.N egli ultimi tempi ho avuto la possibi- lità di esaminareu n gran numero di esemplarid ei due sessi,p rovenienti dall'inte- ro arealed i distribuzioned ella specie.A mio avviso, la costanzad i alcuni dei caratteri già rilevati (di particolare importanzaè la presenzad i ali apparentemente funzionali nelle femmine, caso unico nel genere),g iustifica I'attribuzione di un nome agli esemplarid i Sardegna. A' Materiale esaminato. Holotypus femmina: Sardegna,C agliari, Donna Laura' 2.VIl|r.IT76, leg. Cabitta;p aratypi:n umerosie semplari,m aschi e femmine delle seguentil ocalità, tutti della provincia di Cagliari: Isola S. Antioco (Calasetta), viil.tgzg,leg. P. Rapuzzi,c alasetta,V III.1979,leg. A. Del Fabbro,P . Rapuzzi; idem, VII-VIII.1982, leg. A. Del Fabbro; Capo Spartivento,T eulada, 14- 15.VIII.1985,leg.L.Fancello;villasimius,vlll.I974,3.VIII.1976,15-28.VII.1976 leg. M. pavesi;ìdem,2 8.VIil.1976,l eg. C. Panella;id em, 13-16.VIII.1971l,e g. G. Pinzari; Capo Spartivento,C ala Cipolla,VIILL9T} leg. De Murtas. Possiedo inoltre una femmina raccoltaa Bari Sardo( Nuoro), 13.VIII.1984,leg.P .L eo, che amplia verso nord I'arealed i questas peciei n SardegnaH. olotypus e paratypi in mii collezione,a lcuni paratypi anchei n collezioneL . Bassetti,A . Del Fabbro,I ' Gudenzi,C . Panella,M . Pavesi,C . Pesarini,P . Rapuzzi. Discussione. Questar azza differisce in maniera evidente dagli esemplari betico- magrebini, soprattutto per le femmine munite di elitre molto più lunghe (almeno 6/7 volte il prònoto), che lasciano scoperti solo gli ultimi due tergiti e per le ali complete, pèrfettamentef unzionali in entrambi i sessi.N ella razza tipica, le fem- miné sono brachittere,l e elitre sono molto accorciate( solo 4 volte più lunghe del pronoto) e lasciano scoperti almeno gli ultimi quattro tergiti. Differisce inoltre per i lobi oculari maggiormente sviluppati e più sporgenti e per la testa ed il pronoto più lucidi in quanto ricoperti da microscultura più fine. Rhamnusium grúecum italicum G. Mùller in Tassi,1 966 Di questob ellissimo longicorne erano note, fino a pochi anni fa, due sole femmi- ne raccolte,r ispettivamentes, ul M. Pollino (holotypus)e pressoV iggiano (S.rue', 1988).P iù recentementeG, ossr (1994) ha segnalato] uîaterzaf emmina raccolta da F. Izzillo pressoA ccettura (MT). Nello stessol avoro, Gobbi citava ancheu n presuntoR . bicolor (Schrank)r accolto in località Casa del Conte sul versante iucano del M. pollino, dunquei n pieno arealed i graecumi talicum. premessoc he la questioner elativa alla validità tassonomicad i italicum è tutt'al- tro che chiarita, avendoneo ttenuto ex larva una piccola serie di esemplari dei due sessi,c redo opportunor enderen oti nuovi dati sulla corologia e sulla biologia di questor aro longicorne e descriverneb revementei l maschio finora ignoto. L'areale di distribuzione finora conosciuto comprendeu n territorio relativamente ristretto dell'Appennino lucano fra il M. Volturino ed il Massiccio del Pollino, anchei n territorio calabreseN. on si tratta di una speciem ontanal egataa l Fagetum, come supponevaT assie come facevanop ensarei soli esemplarin oti del Pollino e di Viggiàno; l'ho infatti raccolto personalmentea d altezzev ariabili fra 200 e 600 metris.l.m., pressoA ccettura( MT) e nei dintorni di Noepoli (PZ), dove si svilup- pa st Ulmuisp. (Accettura)e Populus nlgrc (Noepoli); I'ho ottenutoi noltre da Fagus sylvatica( Massicciod el Pollino pressoC asad el Conte)' Fra gli esemplarid a me allevati, tutte le femmine, tranne due, corrispondono aila Aescrizioìe originale, con il corpo interamenten ero ed elitre a riflessi bluastri 43 o violetto-bluastri. Una femmina presentai l pronoto parzialmente rossastro, mentre in una seconda( di Noepoli) la colorazioneè simile a quella di bicolor, con la testa (tranne il vertice), il pronoto, le zampee l'addome rossi. Tutti i 4 esemplarim aschi conosciuti sonoc aratterizzatid alla colorazioner ossob runa di tutta la parte superiore del corpo; una colorazione molto simile a quella dei maschi di R. algericum Pic e di quelli a colorazione chiara di bicolor (var. glaucopîerurnS challer),d iversa da quella giallo rossicciad ei maschi a colora- zione chiara di graecurn Schaufuss.I n tre esemplari (gli unici perfettamente maturi) la testa è parzialmentea nnerita sulle guancee fra gli occhi. La parte inferiore è totalmenten era, compresi gli sterniti, così come la base dei femori anteriori e mediani e gran parte di quelli posteriori; le antennep resentanoi primi quattro articoli rossi, i rimanenti neri. In bicolor var. glaucopterum taîto gli sterniti quanto le antennes ono (senzae ccezionen egli esemplarie saminati) totalmente rossicci così come nella forma chiara di graecum di cui, però, ho osservator ari individui a sterniti parzialmentea nneriti. Anche per quanto con- cerne I'estensioned ella colorazione melanica, pertanto, italicum è molto più simile ad algericum che a graecum. La testa ed il pronoto sono ricoperti da setolee retted i colore giallastro;l e elitre presentanos etoles imili alla basee nel quarto apicale. La biologia di italicum è analogaa quellad i bicolor;la larva si sviluppan elle parti cariate di piante viventi. Lo sviluppo larvale richiede un tempo variabile da due a cinque anni (tre esemplaris ono sfarfallati contemporaneamentnee ll'aprile 1991 da larver accolten ell'aprile 1986).P er quantoh o potuto osservaren ei miei alleva- menti, le larve maturet rascorronoI 'ultimo inverno in celletta,d ove si impupano in febbraio omaîzo; gli sfarfallamenti cominciano ad aprile. In naturah o rinvenu- to un solo esemplarev ivente, una femmina, in maggio; una secondaf emmina, morta da tempo,e ra sottoc ortecciad i Populusv erso la metà di giugno. Perq uantoc oncernela suppostap resenzad i bicolor sul M. Pollino (Gonnr,1 994), mi permetto di avanzareq ualche dubbio sulla correttezza della determinazione, per quanton on abbiap otuto controllarlap ersonalmenteN. ell'attribuire a bicolor I'esemplarein questionei,n fatti, Gobbi si basau nicamentes ul fenotipod ell'esem- plare;u na colorazionec he è tipica di bicolor, ma che si riscontra,n on raramente, anchef ra gli esemplarid i graecumd i Grecia.D a notarei noltre che,c omeh o detto in precedenzan, ella medesimal ocalità indicatad a Gobbi (versantelu canod el M. Pollino pressoC asad el Conte)h o trovatol arve da cui si sonos viluppatie semplari tipici di italicum. Cortoderah umeralis (Schaller,1 783) È presentea nchei n Emilia: Piacenza,loc.S .Giorgio (leg. Baviera),V igolzone e Vernasca( leg. A. Migliorini); Appennino Reggiano:v alle del Secchia( leg. M. Malmusi); nelle Marche anche sul M. Nerone (leg. G. Pagliacci); in Abruzzo anchei n loc. CapoP escara( Popoli) (leg. Riti), in Molise: MonteneroV al Cocchiara, Zittola(Isernia),leg. A. Zuppa & G. Osella. Grammoptera ustulata (Schaller, 17 83) Marche,P iobbico (PS),e x larva Quercrzss p. (!). Anoplodera ruftpes (Schaller,1 783) Dall'esame dell'abbondantem ateriale attualmentea mia disposizione anche per I'acquisizione della collezione Schurmann,r isulta evidente la tendenzad i questa speciea differenziarsii n sottospecie,p articolarmentea i limiti del suo discontinuo arealed i distribuzione.I n attesad i uno studio più completo,d esiderof omire la de- scrizioned i duerazzeg eografichein edite che sostituisconola forma tipica rispettiva- mentei n Italia meridionalee sui monti Tauri di Cilicia nella Turchia meridionale. Fra i caratteriVilizzablli per una futura revisione, segnalo due caratteri sessuali secondari,a naloghi a quelli glà,u tilizzati in altri gruppi di Lepturini, ma non se- gnalati per questo genere: metatibie nei maschi distintamente incurvate, più o meno distintamentec arenatel ongitudinalmente ed appiattite e lucide al lato inter- no e munite di una o due spinea picali. Anoploderar ujipes izzilloi n. ssp. Materiale esaminato. Holotypus maschio,lungh. 8,5 mm: Basilicata:B osco di Gallipoli-cognatop ressoA ccettura( MT), m 400-600,6 -7. vL1992, G. Samal eg.. Paratypi:1 maschio,s tessdi ati dell'holotypus;2 maschi,i dem,9 .vL1991, F.Izzlllo leg; 2 maschi, idem, 29.V.1 994,F . Izzrllo leg.; 1 maschio idem, 6.VI.1992, P. Crovatol eg.;2femmine, idem,3.VI.199l,leg.F. Angelini; l maschio,B asilicata, dint. Noepoli, ex larva Populusa lba, sfartalamento8 .IV.1993,G . Samal eg.; 14 maschi.3 femmine,M . Pollino (PZ),loc. casa del conte, m 1200,I 9-20.V1.1995. Holotypuse paratypii n mia collezione;p aratypia nchei n coll. F. Izzillo e P.C rovato. Discussione. Questa razza differisce da rufipes s. str. per gli ultimi due/tre seg- menti addominalir ossiccii n entrambii sessi,I 'apice delle tibie posterioris empre con due lunghee robustes pinea picali nei due sessi,let empiem eno sviluppatee angolose all'indietro, la peluria eretta della testa e del pronoto più fine, quella elitrale evidentementep iù corta. L'addome è generalmenten ero nei due sessi in rufipes; nelle forme ad addome chiaro descritti in letteratura, var. ventralis Heyden, 1886 (nome nuovo per rufiventrisT oumier, lSJ2,nonGebler) evat.medeaPic, 1909,e ntrambed escritte del Caucaso,la colorazioner ossicciar iguarda (in basea lle descrizionio riginali ed al materialec he ho a disposizione)u nicamentel e femmine. L apice delle tibie posteriori presentad i regola, in rufipes, due robuste spine nelle femmine, una sola nel maschio, essendol a secondaa trofizzata; questo carattere, tuttavia,n on è costante;i n molte popolazioni,i nfatti, si possonot rovarer ari ma- schi con le metatibie munite di due spine terminali, di cui quella interna general- mente molto corta: ho esaminatoe semplari così conformati di Francia: Evreux; Germania: Osfringen; Slovakia: Margecany; Macedonia: Ohrid; Turchia: Kizilgahamam,M esudiye,A rdanuc. Le tempie sono maggiormente sviluppate, più angolose e fortemente sporgenti all'indietro in rufipes (esemplari di Germania,F rancia e Slovacchia) mentre sono pressochéa rrotondatea lf indietro in esemplari di Ohrid, Caucasoe lran, mentre sono del tutto tipiche in esemplari di Kizilgahamam. Anoploderar ufipesi zzilloi n. ssp.s embrau n endemismod ell'Appennino lucano; è nota fino ad ora dei boschi dei dintorni di Accettura (Foresta di Gallipoli-Co- gnato), dei dintorni di Noepoli (un esemplare è sfarfallato dal legno morto di Populus unitamentea Rhamnusiumg raecum italicum e Pedostrangalia revestita) e del versantel ucano del M. Pollino. Gli adulti si rinvengono in generes ui fiori di cespugli di rose selvatiche. Ad Accettura convive con la congenere sexguttata (Fabricius). Anoplodera ruftpes lu c í dip e s n. ssp. Materiale esaminato.H olotypusm aschio,l ungh.m m. 9,5: Turchia,Icel,E rdemli, V.1987,P . Schurmannl eg.. Paratypi: 1 maschio,s tessid ati dell'holotypus; 1 ma- schio, 1 femmina, Turchia, Icel, Erdemli, W. Mersin, m 1100,7 .VI.1986, P. Schurmannl eg.; 1 maschio,T urchia,M ersin, Erdemli N., m 1100,9 -II.Vl.l992, I. Rydh leg.;24 maschi,1 1 femmine,T urchia,I cel, N. Erdemli,25.Y.I997,R. Pettersonle g.; 3 maschi,T urchia,I cel, N. Erdemli, 25.V.1991,S . Lundbergl eg.; 1 maschio,T urchia,E rdemli, I5-22.Y1.I998,P .M oravec leg.; 1 femmina,E rdemli, 2I.V.1995,S . Lunbergl eg.;2 maschi,T urchia,I cel, N. Erdemli,26.V.1996R, . Pettersonl eg.; 1 maschio, 1 femmina, Turchia, Erdemli, W. Mersin, m 1100, 7.VI.1986,K . Adlbauer leg.. Holotypusi n mia collezione;p aratypia nchei n coll. Adlbauer,S . Lundberg,R . Petterson. Discussione. Differisce a prima vista dalla forma tiponominale centro europea per le tibie posteriori appiattite al lato interno, fortemente carenate lungitudinalmentel ungo il bordo posterioree fortementel ucenti. Nella sottospecie tipica (così come nella ssp.i zzilloi descritta sopra) le tibie posteriori sono ugual- mente appiattite anteriormente,m a sono arrotondatea l lato posteriore almeno nel terzo basalee presentanou na leggerac ostolaturas olo verso la metà.T utta la su- perficie, inoltre, è ricoperta da fitta microsculturatae punteggiatacosì che le tibie risultano del tutto opache.L a nuova razzaè caratterizzatain oltre da setolee litrali corte e tempie angolose inferiormente come in izzilloi, tibie posteriori nel ma- schio con una sola spina apicale, addome uniformemente nero come nella forma 46 tipica centro europea;l a punteggiaturad el pronoto è appenap iù rada,q uella elitrale meno fortementei mpressas oprattuttoa lla base. Anoplodera sexguttatalFabricius,| 783) Convive conA . rufipess ull'Appenninol ucanop ressoA ccettura,d ove è statar ac- colta da P.C rovato eF.Izzlllo su infiorescenzed i Rosa sp. Corymbia hybri.da (Rey, 1885) Considerod i estremoi nteressela scopertad i questas pecie,n otap er l'Italia unica- mente delle Alpi, in una località dell'Appennino parmense:M . Nero (Bedonia, PR), una piccola serier accoltad all'amico E. Felce di Parma. Io stessop, oi, ne ho raccolto alcuni esemplarii n Liguria pressol a località di Osiglia, nell'entroterras avoneseL. a specieè nuova per la Liguria e l'Emilia. Nothorhina punctata (Fabricius,I 789) CalabriaS, ila:L a Fossiata( CS), l6.VIILL994, st Pinusl aricio,leg.l.Izzillo. Si tratta della definitiva confermad ella presenzad i questas peciei n Italia ed in particolarei n Calabriad i cui era citata con dubbio (Seue, 1988). Trichoferus holosertceus( Rossi, 1790) Callidium holosericeurzR ossi, 1790,F aunaE trusca,1 : 153,T av. 1, Fig. 6; Loc. typ.: Etruria. = Cerambyxc inereusV illers, 1789n ec Cerambyxc inereusD e Geer, 1775. =? Callidiumn ebulosumO livier, 1790,E nc.m eth.,5 :257. Loc. typ.: Paris. Cerambyx cínereusV illers, 1790 non può essereu filizzafo, per omonimia prima- ria con Cerambyxc inereusD e Geer, 1775 (= Cerambyxc ylindricus Linnaeus, 1758,o ggi Phytoeciac ylindrica).I nomi disponibili più antichi riportati in lette- ratura sonoq uelli, suespostic, oevi, di Rossi e di Olivier. La sinonimiar elativa a " nebulosumO livier non è però certa:g ià Knnerz (1863:108):s criveva Da assicu- razir:ni di Chevrolat, in merito al Typus di Olivier, questo insetto (H. nebulosus) sarebbeq uello già descrittod a Fabriciusc omeC allidium griseum."D a notarec he lo stessoO uvmn (1195:70, riga 59) affermava,a propositod i Callidium griseum "Cet Fabricus: insectep aroit se rapprocherd u Callidie nébuleux." Alla luce di quanto esposto,p ertanto, preferisco utllizzare il nome holosericeun Rossi sulla cui identitàn on vi sembranoe ssered ubbi. 47 Callimellum abdominale (Olivier, 1795) Questas pecieè presentea nchei n Corsica:B elvedere( K. Adlbauer in litt.). Purpuricenus budensis( Goeze,1 783) Veneto: Mendazzo (TV), leg. L. Costella; era noto solo di Friuli e Yenezia Giulia. Aromia moschatam oschata (Linnaeus,1 758) Basilicata: Bosco di Gallipoli-Cognato presso Accettura (MT); alcuni esemplari da me allevati da Salix sp. Dal punto di vista biogeografico, è interessanten otare come questap opolazione "enclaveo' lucana rappresentiu na vera e propria della sottospeciet ipica nell'area popolata dalla ssp.a mbrosiaca Stevens,1 809,c he, in Italia, comprendel e regioni meridionali dalla Campania alla Sicilia. E' altresì degna di nota la mancanzad i reperti della specie in Puglia; anche in Grecia, come in Basilicata (a conferma della stretta connessionef ra i due popolamenti) sembrap resente,e non comune, unicamentel a forma tipica. Conosco di Grecia solo due esemplari: Corfù, leg. G. Platia:P eloponnesoT: ripolis, leg. P. Audisio. Ropalopus ungaricas (Herbst, 1784) Basilicata:B osco di Gallipoli-Cognatop ressoA ccettura (MT), un esemplared a me estratto dalla celletta pupale su Acer sp. Ropalopusv arini Bedel, 1870 = Callidium spinicorneA beille, 1869n ec Olivier, 1795. Il nome di Bedel deve sostituire quello di Abeille non utilizzabile per omonimia primaria. Questai nteressantes pecie è stata trovata anche in Emilia: Rioveggio (BO), leg. C. Panella. Leioderes kollnri (Redtenbacher,1 8 49) Leioderusk ollari: Selre. 1988: 105; 1991:7. Sicilia: PianoZ ucchi, ex larvaAcer,leg. P. Crovato.E ra noto di Alto Adige, Ro- magnae Puglia. L'incerta situazione nomenclaturale dei faxa Leioderes e Leioderrrs,e ntrambi di 48 Redtenbacher,h a dato origine a discordantrrnterptetazionic he hanno determina- to le seguentic ombinazioni. Leioderus Redtenbachef, 1845. Specie trpo: kollari Redtenbacher,1 849 (DeNu-ovsxvinSv,qcHe&DeNnevsrv,1988;SRlte,1988;1991;BuR.lrowsruet al., 1990). Lei,iodereRs edtenbacher,1 845. Specie tipo: kollari Redtenbacher,IS49 (DsÀ'{elr & FRaNz,1 990). LeioderesR edtenbacher1, 849.S pecie tipo: kollarí Redtenbacher1, 849 (Lucrtr' 1987: 246; BnNss,1 995: 264) Il genereL eioderus fu citato e brevemente descritto nel 1845 da Redtenbacher' alli pagina 110 del suo "Die Gattungen der deutschen-Fauna",m entre la specie tipo'(Ll testaceasR edtenbacher)f u indicata solo in nota e senzad escrizione,a lla pàgina 153d ello stessola voro, nel capitolo "systematischeU ebersichtd er Familien ,rni Cuttongen". Il nomeL eioder^ f,, ptoposto dallo stessoR n'orBNsecÉIs(1n8 49: 482), quatJesplicito emendamentod el precedentei,n associazionec on la nuova specie'kollari,ìegolarmente descritta,c he sostituiva implicitamente il precedente nome testacelts,r rorrP iù citato. Il Codiced i Nomenclatura( Art. 12.a.5),ritienev alido un nuovo nome del gruppo generep ropostop rima del 1931,s e accompagnatod a uno o più nomi disponibili ii ,p""i" "in "o*binution with it, or clearly included under it, or clearly referred to iiby bibliografic reference".U n nome del gruppo speciep, er essered isponibi- le, devee sserea ccompagnatod a una descrizioneN' el casoi n questione'i l nome testaceus,1845( richiaÀato in nota da un asterisco)e ra chiaramenter iferito a Leioderus,la cui precedented escrizione,n elle intenzioni dell'autore,d ovevae s- seree videntementer iferita anchea lla specie.S e si accettaq uestai nterpretazione, LeioderesR edtenbacher,1849d eve esserec onsideratou n nome nuovo non ne- cessarioe kollariRedtenbach er, 1849u n sinonimo di L. testaceasR edtenbacher' 18 45.l n casoc ontrario,c omer itengonoi colleghit edeschi,t estaceusè da ritener- si nomen nudum così come lo sarebbe,d i conseguenzaL, eiodenzsR edtenbacher' 1845. In nessunc aso potrebbe essere accettatala soluzione ibrida, Leioderes Redtenbacher,1 845 proposta da Denelr & Fna'Nz( 1990)' per quantom i riguarda,p ài"hé, in ogni caso,m i sembrai nopportuna1 ar iesumazione, u ,pér" d\ koilali di ultaxon (tesnceus) uttl\zzafou na sola volta in una nota a piè ài puginu e "ripudiato" dal suo stessoa utore,r itengo corretto adeguarmia ll'inter- préruZion"d eiìolleghi tedeschie d accettarel a seguentec ombinazione: LeioderesR edtenbaóher,1849- speciet ipo: kollari Redtenbacher1 849' Phymatodenrs Reitter, 191 2 In unam ia precedenten ota( Seue, 1991),a vevos ostituito,c onReitteroderusn ov'' il nome piymatodenzsR eitter, 1912 (speciet ipo: P pusillum Fabricius)p er una supposho ;onimia con Ph ymatoderusD ejean, 1837( Speciet rpo:p uerulus Dejean, 18ù, CerambycidaeL, amiini). In realtà,p oiché puerulus Dejean, unica specie 49 citata,è da considerareu n nomen nudum, lo è, di conseguenza,a nche il genere. Phymatoderzs Reitter, 1912, perfanto,è nome disponibile, mentre Reitteroderus Sama,1 991n e diviene sinonimo. Xylotrechus stebbingi Gahan, 1906 L areale di distribuzione di questa specie di origine asiatica (Drolr & VrcaNÒ, 1990;S nue & Coceuprraeo1r,9 95)s i staa mpliandov elocementein tutto il bacino del Mediterraneo.P er I'Italia mi è nota anched el Veneto:C asoni di Mussolente (VI), ex larva, Celtis australis,28.VI.1995, A. Zonfa leg.; dell'Abruzzo: Città' S.Angelo( PE), su Ficus carica,23.VI.l995, V.M. Galleratil eg., della Sardegna: Porto Torres( zonap orto),V.I996, L. Fancellol eg. E' statat rovataa nchei n Isra- ele: 4 km NE Atlit, Zomet Oren, 25.VIII.1995, su Ficus carica, E. Orbachl eg. e nella Greciac ontinentale:A ttica, Egostena,1 8.VI.1994,G . Pagliaccil eg. Xylotrechus antilope (Schónherr, 18 17 ) Sicilia: M. Soro,m 1900( Nebrodi),e x larva, Quercuss p.,s farfallamentVi II.1995, leg. P.-Rapuzzi.Eranoto dell'Italia settentrionalee centrale fino al Lazio. Pseudosphegesthesc inereus (Castelnau& Gory, 1836) La distribuzione italiana di questas pecies i sta più esattamented elineando;è pre- sentea nchei n Sardegnad ove è stato rinvenuto pressoB usachi (OR), dove è stato ottenutoe x larva da Quercuss p.,2 0.V.1992,1e9P. . Crovato. Chlorophorus pilosus (Forstel 1771 ) Sardegna:D omus de Maria (CA), ex larva Lavatera arborea, sfarfallamenti 10.VI.19932, 2.YL1994,l eg.L . Fancello. Chlorophorus glabromaculatus (Goeze, 177 7 ) SardegnaC: apoterra( CA), 10.VII.1995,e xlawa Alntzss' p.,l eg. L. Fancello. La recente scoperta,n ella Sardegnam eridionale (in località poste a pochi chilo- metri di distanzaI 'una dall'altra) di esemplarid i entrambel e forme Qtilosuse glabromaculaîus), sembra confermare l'identità specifica dei due taxa, che ven- gono tuttora separati,c ome varietà, unicamente in base alla diversa colorazione della pubescenzae liúale (VIlr-mns,1 918).In realtà,l a diversac olorazioneè da 50

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.