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Acta Synodalia Sacrosancti Concilii Oecumenici Vaticani II. Volumen V: Processus verbales. Pars III. Commissio de Concilii laboribus coordinandis (sess. XVIII-XXIII, 15 Oct 1964 - 1 Dec 1965) — Moderatores (30 Oct 1963 - 26 Oct 1965) PDF

758 Pages·1991·37.7 MB·Italian
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ACTA SYNODALIA SACROSANCTI CONCILI! OECUMENICI VATICANI II VOLUMEN V PROCESSUS VERBALES PARS III COMMISSIO DE CONCILII LABORIBUS COORDINANDIS (SESSIONES XVIII-XXIII: 15 OCTOBRIS 1964 - 1 DECEMBRIS 1965) MODERATORES (30 OCTOBRIS 1963 - 26 OCTOBRIS 1965) TYPIS POLYGLOTTIS VATICANIS MCMLXXXXI PROPOSITUM ET MENS ( Operis nuncupati Acta -Synodalia Sacrosancti Concilii Oecumenici Vatica ni II editionem sedule prosecuti sumus. Spatio annuo interiecto, tertia nunc prodit Pars Voluminis V, quod inscribitur Processus Verbales. Tomus in duas dividitur sectiones, quarum prima commissionis de Con cilii laboribus coordinandis sex profert sessiones (XVIII-XXIII), quae habi tae sunt a die 15 mensis octobris anni 1964 usque ad diem 1 mensis decem bris anni 1965, cum commissio postremum convenit. Altera vero tomi sectio moderatorum sessiones complectitur inde a die 3 O mensis .octobris anni 196 3 . Antea Concilii secretarius generalis, exc.mus Pericles Felici, a niode ratoribus ad suas primas sessiones non fuit accersitus, ideo illarum processus verbales in Concilii archivo desunt. Deinceps Summus Pontifex Paulus VI mandavit praescriptum « Ordo ... », art. 15, § 1, servati; proinde Concilii secretarius generalis incepit modera torum sessionum pattern habere, et duo secretariae generalis officiales pro cessus verbales perscr1pserunt. Cuiuscumque sessionis documenta et processus verbales collegimus atque iisdem composuimus .rationibus, quas in prima et altera voluminis parte secuti sumus. Breves notae, quae redactionales dicuntur, inquisitioni favent atque index, ordine systematico-chronologico dispositus, effidt ut documenta faci lius inspici possint. Tomi forma et rationes typograiphicae eaedem sunt ac illae ceterorum quinquaginta quattuor tomorum, qui iam editi sunt. VINCENTIUS CARBONE I COMMISSIO DE CONCILII LABORIBUS COORDINANDIS SESSIO DUODEVICESIMA (15 Octobris 1964) A) DOCUMENTA 1 Exc.Mus PERICLES FELICI Secretarius generalis Concilii COMMISSIO DE CONCILII LABORIBUS COORDINANDIS Prot. N. LC/744 E Civitate Vaticana, die 14 ottobre 1964 Eminenza Reverendissima, Mi pregio comunicare all'Eminenza Vostra Reverendissima che l'Em.mo Card. Presidente della Commissione di Coordinamento dei lavori del Con cilio ha indetto una riunione per il 15 ottobre p.v. con inizio alle ore 17, per un esame della procedura dei prossimi lavori conciliari. La riunione, come al solito, avrà luogo nell'appartamento dell'Em.mo Card. Segretario di Stato. - L'Em.mo Card. Lercaro riferirà particolarmente sugli sohemi !idotti a proposizioni. Bacio la Sacra Porpora e con sensi di profonda venerazione mi professo dell'Eminenza Vostra Reverendi·ssima dev .mo obbl .mo ffi PERICLE FELICI, segr. gen. Agli Eminentissimi Signori Cardinali Membri della commissione de Concilii laboribus coordinandis 12 COMMISSIO DE CONCILII LABORIBUS COORDINANDIS 2 EM.MUS FERDINANDUS CARD. CENTO Praeses commissionis de apostolatu laicorum Roma, 2 ottobre 1964 Trasmetto a Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Felici la traduzione italiana di una lettera rivoltami dal Rev.mo Mons. Higgins, Perito della Commissione dell'Apostolato dei Laici, perché della proposta in essa contenuta faccia parte agli Eminentissimi Moderatori del Concilio Ecumenico FERNANDO Card. CENTO A Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Pericle FELICI Segretario generale del Concilio Vaticano II ADNEXUM REv.Mus D. GEORGIUS HIGGINS Peritus commissionis de apostolatu laic'orum (Traduzione) 1 ottobre 1964 Eminenza Reverendissima, Mi sia permesso di suggerire rispettosamente di chiedere al Segretario Generale del Concilio la concessione che un Uditore laico possa parlare nell'Aula, come rappresentante di tutti gli Uditori, durante la prossima discussione sullo schema «De aipostolatu laicornm ». Secondo la mia opinione, un discorso fatto da un laico durante la discussione del nostro schema sa rebbe molto importante - anche solo come un simbolo - e sarebbe per così dire un vantaggio « per l'opinione pubblica», perché aiuterebbe a drammatizzare al mondo l'interesse e preoccupazione sincera del Concilio per l'apostolato dei laici, aiuterebbe inoltre a neutralizzare la falsa impres sione che il Concilio· delibera in questa materia in una specie di « vacuum » per così dire. DOCUMENTA ET PROCESSUS VERBALES - SESSIO XVIII 13 Naturalmente non suggerisco che .un rappresentante dei laici debba criti care lo schema «De apostolatu laicorum » davanti ai Padri conciliari. Al contrario, spererei che egli prima di tutto parli a favore dello schema, che esprima ai Padri la riconoscenza del laicato per la promozione dell' aposto lato dei laici ecc. ecc. - ·D'altra parte, spererei anche che quel laico, par lando a nome degli Uditori laici e riflettendo le loro reazioni comuni sullo schema, possa delineare anche, non le obiezioni allo schema, ma i punti principali che, secondo il loro giudizio, avrebbero bisogno di maggiore enfasi e dovrebbero essere messe in maggiore risalto. Se a un rappresentante degli Uditori laici sarà dato il privilegio di par lare ai Padri secondo le linee generali tracciate sopra, penso che sarebbe anche chiaro che egli non vorrà istruire i Padri, ma solamente tenterebbe indicare, in termini generali, quello· che i laid - come rappresentati da questo gruppo particolare degli Uditori - aspettano dal Concilio riguardo all'apostolato dei laici. Preparando il suo intervento, l'Uditore naturalmente dovrebbe consultare gli altri Uditori, di cui rifletterebbe i punti di vista comuni nella sua relazione al Concilio. Concludendo, mi sia ancora permesso di dire che quasi tutti i Vescovi, Periti e Uditori, con i quali ho privatamente discusso questo progetto, hanno accolto con entusiasmo l'idea. Essi guardano a questo, come io stesso, come una opportunità provvidenziale per simboleggiare l'importanza del laicato nell'apostolato della Chiesa e di simboleggiare anche la volontà e il desiderio. dei Padri di consultare i laici in materie, nelle quali per vocazione ed espe rienza, hanno competenze speciali. Di tutti gli schemi del Concilio, certa mente lo schema «De apostolatu laicorum » è quello nel quale il mondo aspetta che forse un rappresentante dei laicato sia ascoltato in Aula. Posso aggiungere che un tale intervento di un laico sarebbe anche un buon pre cedente per un intervento simile - o una serie di interventi - sullo schema 13, che similmente tratta di problemi che sono competenza speciale del laicato. Con sentimenti di stima, mi professo di Vostra Eminenza Reverendissima · umilissimo servo GEORGE G. HIGGINS A Sua Eminenza Rev .ma Ferdinando Cardinal CENTO Presidente della commissione per l'apostolato dei laici 14 COMMISSIO DE CONCILII LABORIBUS COORDINANDIS 3 PROJET D'UNE INTERVENTION D'UN AUDITEUR LArc EN CONGREGATION GENERALE ·k (le texte serait lu en anglais ou en espagnol) Avant tout, je tiens à remercier Leurs Eminences les Cardinaux Modé rateurs, au nom de tous les auditeurs et auditrices, la1ques, en ce moment présents à Rome, d'avoir bien voulu nous accorder la parole au cours de ce débat conciliaire sur l'apostolat des laks. C'est un lak qui vous parle, Vétiérables Pères, pleinement conscient, camme le sont ses collègues, de la redoutable responsabilité dont le Souve rain Pontife nous a chargés en nous ipermettant d'etre présents à vos assises. Et c'est en tant que laks que nous devons vous ex:primer notte profonde reconnaissance en constatant toute la place que le IIème Concile Oecumé nique du Vatican - pour la rpremière fois dans l'histoire - réserve au lakat dans ses délibérations. Tout d'abord, dans la constitution doctrinale sur l'EgHse, qui est l'une des pièces maitresses de ce Concile, nous sommes comblés par la lumière nouvelle qu'elle jette sur le mystère de l'Eglis.e, peuple de Dieu en marche; et son chapitre De laicis ouvre d'admirables et vastes horizons à notre parti cipation active dans la mission totale de l'Eglise. Tandis que la première constitution approuvée par ce Concile, sur la sainte Liturgie, avait déjà renouvelé notte participation au trésor le plus précieux de l'EgHse, sa rprière collective. Quant au schéma qui présentement vous occupe, Vénérables Pères, son inclusion meme dans les travaux du Concile est d'une très grande signifi cation. C'est l'aboudssement de toute une histoire et - nous en avons la ferme espérance - le début d'une ère nouvelle. L'une part, c'est la suite naturelle du développement que vous avez donné vous-memes à la doctrine sur l'Eglise, de la prise de consdence que l'Eglise a d'Elle-meme. D'autre part, c'est aussi le résultat - qui marque une étape .- de la maturation progressive du lakat, prenant sa part effective dans l'apostolat de l'EgHse, sous l'autorité des successeurs des Apotres. Et à ce propos, nous aimerions relever - en remerciant la Commission conciliaire - la collaboration de quelques laks à ses travaux, qu'elle a recherchée depuis le début. Car l'apostolat n'est pas un hixe - et le schéma nous le rappelle oppor tunément - ni moins un caprice, ou un désir de nous immiscer avec suf- ~'( Huiusmodi textus die 11 octobris 1964 ab exc.mo Angelo Dell'Acqua mis sus est, una cum Summi Pontificis Pauli VI animadversionibus, ad exc.mum Felici.

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