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Accademia Dei Lincei. XXXII seminario sulla evoluzione biologica e i grandi problemi della biologia - Neurobiologia della coscienza (Roma 24-26 febbraio 2005) PDF

307 Pages·2006·7.278 MB·Italian
by  AA.VV.
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Si ringrazia la «Associazione Amici della Accademia dei Lincei» per la collaborazione offerta all'edizione del presente volume ISSN: 0394-0705 ISBN: 88-218-0954-4 ACCADEMIA NAZIONALE DE I LINCEI ANNO CDIII -2006 CONTRIBUTI DEL CENTRO LINCEO INTERDISCIPLINARE «BENIAMINO SEGRE» N.113 XXXII SEMINARIO SULLA EVOLUZIONE BIOLOGICA E I GRANDI PROBLEMI DELLA BIOLOGIA NEUROBIOLOGIA DELLA COSCIENZA (Roma, 24-26 febbraio 2005) ROMA2006 BARDI EDITORE EDITORE COMMERCIALE COMITATO ORDINATORE MAURIZIO BRUNORI (Direttore del Centro Linceo) BACCIO BACCETTI BRUNO BATTAGLIA LUCIANO BULLINI ERNESTO CAPANNA GIOVANNI CHIEFFI GIORGIO FORTI ERASMO MARRÈ LUCIANO MARTIN! FLORIANO PAPI SANDRO PIGNATTI ALBERTO STEFANELLI COMITATO ORGANIZZATORE GIOVANNI F. AzzoNE GIOVANNI BERLUCCHI LAMBERTO MAFFEI GIACOMO RfZZOLATTI CARLO UMILTÀ Il Direttore del Centro Linceo Interdisciplinare «Beniamino Segre», Prof Maurizio Brunori, apre il Seminario con le seguenti parole: Ho il gradito compito di porgere a tutti i partecipanti a questo XXXII Semi nario sulla «Evoluzione e i grandi problemi della Biologia» il benvenuto a nome dell'Accademia e in particolare il saluto del Presidente Prof. Giovanni Conso, che per impegni inderogabili non è potuto intervenire, nonché quello del Vicepresi dente Prof. Lamberto Maffei, che ha attivamente contribuito all'organizzazione di questo seminario sulla: «Neurobiologia della coscienza», un tema nuovo e di estremo interesse. Molti dei professori e delle professoresse che sono presenti questa mattina hanno partecipato anche a precedenti seminari; a loro e ai loro studenti rivolgo un benvenuto e un ringraziamento per essere intervenuti anche quest'anno, così numerosi. Come ben noto, i Seminari sulla Evoluzione biologica sono diretti ai pro fessori e agli studenti di scuole secondarie superiori, e pertanto il Centro pone particolare attenzione nella scelta dei temi e dei relatori per trasmettere un mes saggio che sia comprensibile, interessante e largamente recepito, e che costituisca occasione di stimolo e di riflessione per tutti, a partire dai più giovani. Gli orga nizzatori sperano che nel corso di queste giornate la discussione veda coinvolti soprattutto i professori e gli studenti in quanto il Seminario è diretto prevalente mente al mondo della scuola. Voglio ringraziare moltissimo a nome del Centro Linceo i membri del Comi tato Organizzatore, i Colleghi Azzone, Berlucchi, Maffei, Rizzolatti e Umiltà, e fra questi in particolare il Socio Berlucchi (coordinatore di questo seminario) per l'eccellente lavoro, come evidenziato dal programma di grande interesse. Rin grazio inoltre sentitamente gli eminenti colleghi che hanno accettato di venire in Accademia a presentare le loro relazioni su un tema che tanto ci coinvolge. Desidero infine ringraziare il personale dell'Accademia a partire dal Cancel liere, la Dott.ssa Ada Baccari, e la Seg~etaria del Centro Linceo Interdisciplinare, la: Sig.ra Anna Anastasi, che molti di voi conoscono e che è la nostra interfaccia con il mondo della scuola. Passo la parola al Prof. Berlucchi, che introdurrà il tema di questo XXXII Seminario. Grazie. GIOVANNI BERLUCCHI* INTRODUZIONE La coscienza è un concetto di ardua definizione, nato in ambito umani stico, dal quale la biologia, e in particolare le neuroscienze, si sono tradizio nalmente tenute lontane, nonostante l'ovvia dipendenza dal sistema nervoso di ogni attività mentale. La difficoltà di individuare criteri oggettivi compor tamentali caratterizzanti la coscienza, la scarsa credibilità della introspezione come strumento di conoscenza scientifica, la separazione fra processi consci ed inconsci come implicita negazione dell'unitarietà funzionale dell'orga nismo vivente, sono tutti fattori che hanno agito storicamente come deterrenti alla possibilità di considerare la coscienza come una entità biologica, passibile di studio scientifico. Ciò ha fatto sì che per lungo tempo l'analisi dell'espe rienza psicologica soggettiva rimanesse appannaggio delle discipline filoso fiche, storiche e letterarie, a sostegno del discutibile concetto che fra cultura umanistica e cultura scientifica debba esistere una divisione insuperabile. Le posizioni contrapposte sono ben rappresentate dalle affermazioni dello psi cologo sperimentale Stuart Sutherland (1990), che alcuni anni fa sentenziava che la coscienza è un argomento affascinante ma elusivo, e che niente di tutto quello che fino ad allora era stato scritto al riguardo valeva la pena di essere letto; e da quella del romanziere e critico letterario David Lodge (2002), se condo il quale invece la poesia lirica è il più riuscito tentativo dell'uomo di descrivere le qualità sensoriali soggettive della realtà percepita o ricordata (i «qualia» della moderna filosofia della mente), e il romanzo classico è il più riuscito tentativo di descrivere l'esperienza interiore della vita umana indivi duale nel suo svolgimento attraverso Jo spazio e il tempo. Questo scenario di contrapposizione intellettuale è cambiato decisamente negli ultimi anni, come dimostra il ricorso all'uso su larga scala del termine coscienza da parte di una * Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione -Sezione di Fisiologia Umana -Università degli Studi di Verona -Strada Le Grazie, 8 -37134 VERONA. [email protected] 8 G. BERLUCCHI letteratura scientifica che in precedenza lo aveva :fieramente bandito dal suo lessico. Valgano alcuni numeri: nell'indice analitico del più diffuso trattato di neuroscienze a cura di Kandel e collaboratori, il termine coscienza non compare nella prima edizione (Kandel e Schwartz, 1981 ), comincia a com parire, ma una sola volta nella seconda edizione (Kandel e Schwartz, 1985), colleziona sette citazioni nella terza edizione (Kandel et al., 1991), e addi rittura trentadue citazioni nella quarta edizione (Kandel et al., 2000). I libri sulla coscienza scritti negli ultimi anni da studiosi appartenenti ai più diversi settori del sapere, alcuni dei quali sicuramente degni di considerazione, sono così numerosi che. qui non ci sarebbe lo spazio materiale per citarli. Tutto ciò è il frutto del cospicuo aumento delle conoscenze sulle correlazioni fra stati e processi mentali da una parte e attività e strutture cerebrali dall'altra, che ha indubbiamente permesso di affrontare l'antico e ancora irrisolto problema dei rapporti fra mente e cervello con un modo di pens~e nuovo, ampiamente condivisibile dagli scienziati come dagli umanisti. Per esempio, lo studio dei deficit della memoria conseguenti a lesioni cerebrali ha rivelato la differenza fondamentale fra conoscenze esplicite, sul possesso delle quali il soggetto può esprimere continuamente un commento informato dall'interno, e conoscenze implicite, espresse unicamente da comportamenti che il soggetto può solo commentare a posteriori, senza una precisa consapevolezza interiore degli an tecedenti. Anche in soggetti normali si osservano dissociazioni ugualmente nette fra ciò che uno fa e ciò che uno sa. I mezzi moderni di visualizzazione non invasiva dei processi cerebrali durante compiti cognitivi hanno fornito convincenti dimostrazioni che la coscienza è servita da sistemi distribuiti di neuroni che consentono la fusione dei ricordi del passato, della cognizione del presente e della prospettiva del futuro in una esperienza unitaria. L'imposta zione biologica del problema della coscienza ha infine posto il problema della evoluzione della coscienza nella specie umana, così come della possibilità dell'esistenza della coscienza in animali non umani. Sulla «Neurobiologia della Coscienza» è incentrato questo XXXII Semi nario sulla Evoluzione Biologica e i grandi problemi della Biologia del Centro Linceo Interdisciplinare «Beniamino Segre» dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I rapporti fra biologia, neuroscienze e coscienza verranno trattati da molteplici punti di vista da :filosofi come Michele Di Francesco e Giulio Gio rello, biologi come Giorgio Vallortigara, Edoardo Boncinelli e Giovanni Fe lice Azzone, psicologi come Carlo Umiltà, Carlo Alberto Marzi e Anna Berti, e neuroscienziati come Stefano Cappa, Vittorio Gallese, Salvatore Aglioti, INTRODUZIONE 9 Leonardo Chelazzi e Giacomo Rizzolatti, nel tentativo di offrire all'uditorio, come anche ai lettori degli atti del convegno, una panoramica più ampia pos sibile sull'evoluzione del pensiero scientifico attuale riguardo ai rapporti fra sistema nervoso e processi psichici. BIBLIOGRAFIA KANDEL E.R., ScHWARTZ J.K., 1981. Principles of Neural Sciences. lst Ed., Elsevier North Holland, New York. KANDEL E.R., ScHWARTZ J.K., 1985. Principles of Neural Sciences. 2nd Ed., Elsevier Science Publishing CO., New York. KANDEL E.R., ScHWARTZ J.K., JEssEL T.M., 1991. Principles ofN eural Sciences. 3rd Ed., Elsevier Science Publishing CO., New York. KANDEL E.R., ScHWARTZ J.K., JESSEL T.M., 2000. Principles of Neural Sciences. 4th Ed., McGraw-Hill, New York. LoDGE D., 2002. Consciousness and the nove!. Harvard University Press, Cambridge, MA. SuTHERLAND S., 1990. International Dictionary ofP sychology. Continuum, New York.

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