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4 Ottobre-Dicembre 2016 Dalla cartella clinica al DRG PDF

56 Pages·2016·4.5 MB·Italian
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Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere 4 Ottobre-Dicembre 2016 TRIMESTRALE DI IGIENE, TECNOLOGIA, MANAGEMENT DEGLI OSPEDALI E DEI SERVIZI SANITARI TERRITORIALI Dalla cartella clinica al DRG: attribuzioni, funzioni e responsabilità del Direttore Sanitario Ospedale, Presidio e Stabilimento L’esperienza dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza nella promozione dell’appropriatezza: applicazione di Choosing Wisely e Slow Medicine alle pratiche infermieristiche La Medicina rigenerativa: attuali prospettive La Medicina rigenerativa: le nuove prospettive con le energie fisiche Poster - 42° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. Comunicazioni - 42° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. ORIZZONTI [email protected] • www.gsanews.it , fornitori si nasce partner si diventa Coopservice è specializzata nella fornitura di servizi ad aziende, enti pubblici e privati. Il suo punto di forza è rappresentato dalla capacità di integrare la professionalità dei propri operatori con le più avanzate risorse tecniche e dalla valorizzazione della loro esperienza, consentendo di approntare soluzioni adeguate per ogni situazione. Coopservice si propone come referente unico per la gestione di tutte le attività no-core che il Cliente intende esternalizzare, progetta e gestisce un’ampia gamma di servizi integrati coinvolgendo i propri Clienti in tutte le fasi di organizzazione ed erogazione dei seguenti servizi: PULIZIA CIVILE PULIZIA E ECOLOGIA E INDUSTRIALE SANIFICAZIONE OSPEDALI LOGISTICA E ENERGY & FACILITY SICUREZZA MOVIMENTAZIONI MANAGEMENT E VIGILANZA Coopservice, molto più che un semplice fornitore. 42122 Reggio Emilia · Via Rochdale, 5 Tel. 0522 94011 www.coopservice.it e-mail [email protected] SOMMARIO SOMMARIO Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere 4 Ottobre-Dicembre 2016 4 Dalla cartella clinica al DRG: attribuzioni, funzioni e responsabilità del Direttore Sanitario M. Chellini, C. Sideli, G. Finzi 7 Ospedale, Presidio e Stabilimento F. Bisetto, M. Forte, P. Anello 12 L’esperienza dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza nella promozione dell’appropriatezza: applicazione di Choosing Wisely e Slow Medicine alle pratiche infermieristiche M. Loizzo M.D., F. Gallo M.D., C. Catania, M. Muoio, M. Marcello 18 La Medicina rigenerativa: attuali prospettive S. Zanasi, C. Ventura 33 La Medicina rigenerativa: le nuove prospettive con le energie fisiche C. Ventura, S. Zanasi 38 Poster - 42° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. 49 Comunicazioni - 42° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. 54 ORIZZONTI L’OSPEDALE - Periodico Trimestrale Segretario scientifico: I.I. Mura Grafica e impaginazione: A&C STUDIO dell’ANMDO Associazione Nazionale Medici Direzioni Comitato di direzione: Appicciafuoco, A. Battista, Fotolito e stampa: Ospedalierie Fondato dal Prof. Pino Foltz A. Benvenuto, F. Bisetto, S. Brusaferro, M.T. Cuppone, T&T STUDIO - MILANO Anno 69 - Numero 3 - luglio-settembre 2016 G. Finzi, A. Firenze, K. Kob, R. Lanzetta, R. Li Donni, VELAWEB - Binasco (mi) Testata volontariamente sottoposta a certificazione Direzione, Amministrazione, Redazione e Pubblicità G. Matarazzo, I.I. Mura, O.A. Nicastro, G. Pelissero, Autorizzazione del tribunale di Milano n°264 del di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento EDICOM s.r.l. A. Pellicanò, C. Ponzetti, R. Predonzani, A. Scarmozzino, 04/05/2001. CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica Sede legale: via Zavanasco, 2 G. Schirripa, G. Serafini, R. Siliquini, D. Stalteri, L. Tattini La pubblicità non supera il 45% del numero delle pagine Certificazione B2B 20084 Lachiarella (MI) Comitato di redazione: A. Appicciafuoco, M. Chittaro, di ciascun fascicolo della rivista. Per il periodo 1/1/2015-31/12/2015 Periodicità: TRIMESTRALE Sede operativa: G. Finzi, K. Kob, I.I. Mura, O.A. Nicastro, G. Pelissero, © Copyright EDICOM s.r.l. - Milano Tiratura media: 4.625 Via Alfonso Corti, 28 - 20133 Milano F. Ripa, R. Siliquini Ai sensi dell’art. 2 comma 2 del codice di deontologia Diffusione media: 4.413 tfeea-lmx. 00a22il :77in00f o66@33 33g46s a29n94e w- 7s0.i t6 -0 w 21w 0w6.g sanews.it AItablbiao nananmueon ti € 31,00 rdbeaellanl’tcaiavt-todi vaiattilà ptgeriarostrotnanamalileisn tditcoia u, dsseoii rreedndadatiez ionpneoratsaloe nl ’paersleii sstsneoen lzlla’ae ssdeeird cueiz ndiaoi CSoecrtiieftiàc adtoi RCeSvSisTi onn.e 2: 0F1A5U-2S5T5O6 VITTUCCI Direttore responsabile: G. Serranò EPauersoip Eax tra Europei € 103,00 Via Alfonso Corti, 28 - Milano. Gli interessati potranno associato a: rivolgersi al responsabile del trattamento dei dati sig. ra Direttore editoriale: G. Finzi Copia € 1,29 Barbara Amoruso presso la sede di Milano Via Alfonso Vide Direttore editoriale: A. Firenze c.c.p. 38498200 Corti, 28 per esercitare i diritti previsti dal D.lgs 196/2003” A.N.M.D.O. Dalla cartella clinica al DRG: attribuzioni, funzioni e responsabilità del Direttore Sanitario Riassunto Fin dalle origini della legislazione sanitaria ita- liana (la prima norma che ricordiamo è l’art. La compilazione e conservazione delle cartelle cliniche 83 del Regolamento Generale Sanitario del 1901 e delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), nonché [1]) per ottenere l’autorizzazione all’apertura l’attribuzione dei corrispettivi DRG (Diagnosis Related di una struttura sanitaria era elemento indi- Group) e la trasmissione dei dati agli enti regionali di spensabile la dichiarazione scritta da parte di competenza, sono procedimenti amministrativi ben un medico di assunzione della responsabilità definiti e regolamentati dalla normativa nazionale e di direttore tecnico o sanitario. La medesima regionale italiana. Gli attori coinvolti nelle diverse tappe prescrizione è stata ripresa in epoca più recente del flusso di dati sono molteplici, e la direzione sanitaria di dalla Legge n. 412 del 30 dicembre 1991 [2] che, struttura pubblica o privata accreditata, gioca il suo ruolo nel prevedere che le Regioni potessero stipulare all’interno del percorso. convenzioni con istituzioni sanitarie private, ha A tale scopo è stata effettuata una ricerca sulle stabilito che queste fossero sottoposte al regime disposizioni normative e sul panorama giurisprundenziale di autorizzazione e vigilanza (di cui all’art. 43 nazionale con riguardo alle attribuzioni, funzioni e della Legge 833/78 [3]) e che dovessero “avere responsabilità del Direttore Sanitario in riferimento alla un direttore sanitario o tecnico, che risponde gestione del flusso di dati che va dalla cartella clinica al personalmente dell’organizzazione tecnica e DRG. L’articolo espone i risultati con riflessione critica sulle funzionale dei servizi e del possesso dei pre- competenze attribuite al Direttore Sanitario. scritti titoli professionali da parte del personale che ivi opera” (art.4, comma 2, 30 dicembre 1991 n. 412 - Legge finanziaria 1992) [2]. Una fondamentale norma di riferimento per quanto attiene più specificatamente alle fun- zioni di Direttore Sanitario è contenuta nell’art. 5 del DPR 27/3/1969 n. 128 [4], riguardante i servizi ospedalieri, in virtù del quale “il Di- rettore sanitario… vigila sull’archivio delle cartelle cliniche, raccoglie ed elabora i dati statistici sanitari e presenta al presidente o al sovraintendente, ove esista, la relazione annua- le sull’andamento sanitario dell’ospedale”. Lo stesso decreto (all’art.7 comma 3) attribuisce invece al Primario l’onere della regolare tenuta M. Chellini1, C. Sideli2, G. Finzi3 della cartella clinica stabilendo che “il Primario 1 Medico in Formazione Specialistica, Medicina Preventiva, … è responsabile della regolare compilazione Università di Firenze delle cartelle cliniche, dei registri nosologici e 2 Medico Valutatore Sistemi Qualità e Accreditamento della loro conservazione, fino alla consegna 3 Presidente Associazione Nazionale Medici Direzioni Ospedaliere all’archivio centrale”. La giurisprudenza con- (ANMDO) ferma ed integra il concetto definendo le fun- zioni della cartella clinica: “la cartella clinica, PAROLE CHIAVE: della cui regolare compilazione è responsabile Direttore Sanitario, cartelle cliniche, il primario, adempie la funzione di diario del schede di dimissione ospedaliera decorso della malattia e di altri fatti clinici ri- 4 042016 levanti. Attesa la sua funzione di diario, i fatti cui assume le medesime valenze di carattere devono essere annotati contestualmente al loro medico-legale”, indicandone i requisiti sostan- verificarsi” (Cass. Sez. V, 21.2.1983 n. 161097) ziali minimi e i requisiti formali secondo i quali [5]. “la scheda di dimissione ospedaliera deve reca- Occorre peraltro e parimenti osservare che non re la firma del medico curante, nonché quella esiste una disciplina normativa di dettaglio del responsabile di divisione, il quale assume circa le concrete modalità di redazione della la responsabilità della regolare compilazione cartella clinica che non sono in alcun modo della stessa”. Lo stesso prevede poi espressa- normativamente regolamentate, né per quanto mente, tra i compiti del direttore sanitario, “la attiene agli elementi indispensabili a conferirle verifica della completezza delle informazioni una valida compiutezza formale, né per quanto contenute nella scheda di dimissione ospeda- concerne l’individuazione del soggetto che ab- liera e la trasmissione delle stesse alla regione bia titolo a compilarla materialmente: certo è, ed al Ministero della sanità”. che la responsabilità della regolare compilazio- Il DM 27.10.2000 [8] ha in seguito disciplinato ne della stessa è addossata al Primario. Infatti, in maniera ancora più dettagliata la SDO riba- al di là del generico richiamo alla “regolare dendo la valenza di carattere medico legale di compilazione” (responsabilità -e non compito- cartella clinica e SDO e individuando i sogget- che l’art. 7 DPR 128/69 assegna al primario), ti responsabili della gestione: la responsabilità e al di là dell’ulteriore richiamo alla vigilanza della corretta compilazione “compete al medico sull’ “archivio delle cartelle cliniche” (attribuiti responsabile della dimissione, individuato dal al Direttore sanitario ex art. 5 del medesimo responsabile dell’unità operativa dalla quale il DPR), non sussistono previsioni legislative o re- paziente è dimesso”. In particolare “la codifi- golamentari specificamente riguardanti forma ca delle informazioni sanitarie riportate nella e contenuti della cartella clinica. Per comple- scheda di dimissione ospedaliera è effettuata tare il quadro del panorama normativo relativo dallo stesso medico responsabile della dimis- alla cartella clinica viene in rilievo, da ultimo, sione”. Infine “il Direttore Sanitario dell’istituto l’art.26 del Codice di Deontologia Medica [6], di cura è responsabile delle verifiche in ordine approvato in data 16.12.2006, il quale definisce alla compilazione delle schede di dimissione, criteri e modalità di redazione, in via di rego- nonché dei controlli sulla completezza e la con- lamentazione di autodisciplina professionale. gruità delle informazioni in esse riportate”. Dalla normativa di cui si è dato conto (sia sta- La SDO è finalizzata a consentire (oltre che tale che ordinistica) emerge come la cartella l’attribuzione dei codici indispensabili per la clinica rivesta una finalità prettamente clinica, classificazione nei DRG, ai fini del rimborso costituendo uno strumento informativo indi- da parte del servizio sanitario nazionale) la viduale finalizzato a rilevare le informazioni raccolta sistematica, economica e di qualità anagrafiche e cliniche del paziente annotate controllabile delle principali informazioni con- dal professionista sanitario che di volta in volta tenute nella cartella stessa di cui costituisce la entra in relazione di cura con il paziente e del- rappresentazione sintetica e fedele. la cui regolare compilazione è responsabile il Le attestazioni contenute nella SDO contengono Primario, anch’egli necessariamente coinvolto pertanto non solo una parte ricognitiva rispetto nella relazione di cura suddetta. ai dati annotati nel diario clinico, ma anche una parte funzionale alla corretta applicazione Per converso, a differenza della cartella clini- dei DRG (l’individuazione e la codifica della ca, la scheda di dimissione ospedaliera (SDO) diagnosi principale e delle prestazioni appro- risulta legislativamente predeterminata e speci- priate che sono state erogate) e che si traduce ficamente normata, essendo identificata e pre- in una dichiarazione originaria del pubblico scritta una forma tassativa, dettata in maniera ufficiale (medico responsabile della dimissio- specifica e puntuale il relativo contenuto ed ne) il quale procede direttamente all’identifi- individuato specificamente nell’operatore sa- cazione dei dati clinici rilevanti e alla relativa nitario il soggetto responsabile della compila- codifica. Le attestazioni sono quindi dotate zione. Il DM 28.12.1991 [7] ha istituito la SDO di autonoma efficacia giuridica, essendo pre- “quale parte integrante della cartella clinica, di ordinate al riconoscimento in capo al titolare 5 042016 A.N.M.D.O. della convenzione del diritto al pagamento del- In conclusione quindi, il Direttore Sanitario le prestazioni documentate e al conseguente non è responsabile della regolare compilazione obbligo di rimborso per la pubblica ammini- delle cartelle cliniche, essendo il relativo one- strazione. Per quanto attiene poi alle verifiche re posto unicamente a carico del Primario e/o delle informazioni contenute nella SDO, “le del sanitario che in sua vece, ai sensi dell’art.7 Regioni e le Provincie autonome provvedono DPR 128/69, le sottoscrive. Allo stesso modo il a verificare, anche attraverso indagini campio- Direttore Sanitario non è tenuto a sottoscrivere narie effettuate sulle cartelle cliniche, la com- la SDO, che deve recare invece unicamente la pletezza, la congruenza e l’accuratezza delle firma del medico curante e del Responsabile di informazioni rilevate attraverso le schede di Divisione, che ne assumono la responsabilità in dimissione”. La Corte di Cassazione ribadisce relazione alla regolare compilazione. La codifica ripetutamente gli stessi concetti (Cass.pen.Se. delle informazioni sanitarie riportate nella SDO, feriale, (ud.04.09.2008) 12.11.2008, n. 42166 [9]; anche ai fini della corretta applicazione del DRG, Cass. Sez. V, 26.11.1997, n. 209682 [10]; Cass. è effettuata dallo stesso medico responsabile del- Pen. Sez. feriale, 07.11.2008, n. 41824 [11]; Cass. la dimissione e non dal Direttore Sanitario. Il le- 2.9.2008 n. 242103, in senso conforme Cass. gislatore inoltre, attribuisce alla Regione l’onere 4.9.2208 [12]). del controllo della SDO ai fini del pagamento La corretta compilazione della SDO si riflette delle prestazioni documentate. L’attribuzione dunque anche sull’esatta applicazione del DRG. del DRG viene infine effettuata all’esito di con- Il DRG individua un sistema di classificazione trolli automatici dal software informatico DRG- dei pazienti dimessi dagli ospedali, suddivisi grouper, a cui segue la valorizzazione teorica in categorie con caratteristiche cliniche ana- delle prestazioni, con l’applicazione a ciascun loghe e comportanti, per il loro trattamento, DRG della corrispondente tariffa regionale in volumi omogenei di risorse ospedaliere. L’at- vigore; non è quindi il Direttore Sanitario ad tribuzione del DRG viene effettuata mediante attribuire i DRG. Analizzando l’excursus tempo- un software (DRG-grouper) che utilizza come rale legislativo e giurisprudenziale, emerge che input i dati clinici rilavati dalla SDO e produce la reale responsabilità del Direttore Sanitario ri- come output un numero a 3 caratteri che iden- cade sull’archiviazione delle cartelle cliniche e tifica il DRG corrispondente. Il breve excursus sulla verifica della compilazione, completezza normativo e giurisprudenziale effettuato con e congruità della SDO a cui segue trasmissione riguardo alle funzioni e attribuzioni del Diret- dei dati alla Regione. È sul corretto svolgimento tore Sanitario consente di individuarne e deli- di queste fasi, collocate all’interno del flusso di mitarne competenze e relative responsabilità dati che va dalla cartella clinica al DRG, che la con particolare riferimento alla gestione delle direzione sanitaria di struttura pubblica o priva- cartelle cliniche e delle SDO. Il quadro nor- ta accreditata, è pertanto chiamata a rispondere. mativo di riferimento attribuisce al Direttore Sanitario il compito di vigilare sull’ “archivio BIBLIOGRAFIA delle cartelle cliniche”, della cui “regolare com- pilazione” risponde invece il Primario. Sulla 1. Regolamento Generale Sanitario del 1901 veridicità dei dati contenuti nella cartella cli- 2. Legge n. 412 del 30 dicembre 1991 nica sarà chiamato a rispondere il medico che 3. Legge 833/78 ha avuto in cura il paziente, il quale rileva e 4. DPR 27/3/1969 n. 128 (art. 5 + art.7) registra in cartella – con poteri certificativi – il 5. Cass. Sez. V, 21.2.1983 n. 161097 percorso diagnostico terapeutico del paziente 6. Codice di Deontologia (art.26) avendone avuto diretta e personale contezza. 7. DM 28.12.1991 Parimenti, la corretta compilazione della SDO 8. DM 27.10.2000 e la codifica delle informazioni sanitarie in 9. Cass.pen.Se. feriale, (ud.04.09.2008) 12.11.2008, essa contenute, anche ai fini della corretta ap- n. 42166 plicazione dei DRG, è demandata al medico 10. Cass. Sez. V, 26.11.1997, n. 209682 responsabile della dimissione individuato dal 11. Cass. Pen. Sez. feriale, 07.11.2008, n. 41824 responsabile dell’unità operativa dalla quale il 12. Cass. 2.9.2008 n. 242103, in senso conforme Cass. paziente è dimesso. 4.9.220 6 042016 Ospedale, Presidio e Stabilimento Secondo il Vocabolario Treccani, con il ter- Riassunto mine Ospedale si definisce quell’”edificio, o Ospedale, Presidio e Stabilimento sono termini di frequente complesso di edifici, destinato all’assistenza utilizzo in riferimento a edifici di tipo ospedaliero. Tuttavia, sanitaria dei cittadini e quindi adeguatamen- te attrezzato per il ricovero, il mantenimento non è chiaro se i vocaboli possano essere considerati e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di am- sinonimi, o se a ciascuno sia da attribuirsi una precisa malati e feriti”. L’Ospedale, inoltre, si classi- connotazione. Il presente articolo propone un excursus sia fica in pubblico o privato; civile, o militare da un punto di vista etimologico, che in considerazione quando preposto al ricovero di militari feriti o ammalati; un’ulteriore classificazione è in della progressiva caratterizzazione nel corso generale o specializzato, ad esempio pedia- dell’evoluzione legislativa che ha portato alla definizione trico o geriatrico, ortopedico, o oftalmico. del nostro Sistema Sanitario Nazionale, assumendo diverse La stessa fonte dà una definizione di Presi- e a volte contraddittorie accezioni in campo edilizio, dio strettamente connessa all’origine latina organizzativo e gestionale. del termine, “Praesidium”, ovvero “posto avanzato”. Secondo questa accezione, per presidio si intende una “guarnigione mili- tare” o “contingente di truppe che è di stan- za, abitualmente o temporaneamente, in un luogo, al fine di esercitarvi un’azione di con- trollo, di vigilanza, di difesa. [...]”. La defini- zione può essere estesa alle forze di polizia, o più genericamente a “gruppi organizzati posti in un luogo per esercitarvi un’azione di controllo o di difesa”. Volendo caratterizzare il termine da un punto di vista edilizio, si definisce invece come “il luogo, e anche il complesso degli edifici in cui è acquartierato un presidio.” Il termine Stabilimento, invece, si riferisce a un “edificio o complesso di edifici dotato di particolari impianti, attrezzature e servizi, per rispondere a determinate utilizzazioni Francesco Bisetto1, Massimo Forte2, Paola Anello3 e attività”; prerogativa dello stabilimento è 1 Direttore medico di Presidio Ospedaliero - Ospedale di quella di essere geograficamente circoscrit- Camposampiero, Padova to. 2 Dirigente medico di Direzione Medica di Presidio Ospedaliero - Ad una prima analisi delle definizioni, si Ospedale di Camposampiero, Padova desume come il termine Ospedale sia entrato 3 Medico specializzando in Igiene e Medicina Preventiva, Padova nel linguaggio e nel sentire comune come termine univocamente correlato al ricovero finalizzato all’erogazione di cure ai feriti o PAROLE CHIAVE: agli ammalati. Lo stesso non può dirsi di Pre- Infortuni, rischio biologico sidio, difficilmente dissociabile dall’accezio- 7 042016 A.N.M.D.O. DEA I livello DEA II livello L’ospedale deve garantire le funzioni di: L’ospedale deve assicurare le prestazioni fornite „ Pronto soccorso e accettazione dai DEA di primo livello, più le funzioni di più alta „ Osservazione e breve degenza qualificazione legate all’emergenza: „ Rianimazione „ Cardiochirurgia „ E deve assicurare interventi diagnostico terapeutici „ Neurochirurgia di: „ Terapia intensiva neonatale „ Medicina generale „ Chirurgia vascolare „ Chirurgia generale „ Chirurgia toracica „ Ortopedia e traumatologia „ Cardiochirurgia medico-chirurgica „ Cardiologia con Unità di Terapia intensiva Cardiolo- „ Neurologia medicochirurgica gica (UTIC) „ Unità per grandi ustionati „ Ostetricia-ginecologia „ Unità spinali „ Pediatria „ Prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche,di diagnostica per immagini, e tra- sfusionali Tabella 1. Classificazione e caratteristiche dei Dipartimenti d’Emergenza e Accettazione (DEA) ne di edificio con finalità strategico-militari, prevedere, “nel rispetto dell’igiene generale”, sebbene non sia precluso l’utilizzo da parte i seguenti locali e servizi: di generiche organizzazioni. Con Stabili- a. “un reparto di accettazione, fornito dei ne- mento, invece, si è maggiormente propensi cessari servizi per l’igiene personale dei malati ad identificare un insieme di edifici che si e di locali adeguati alla osservazione dei rico- prestano ad un’ampia gamma di opportunità verati, divisi per sesso e per età; organizzative. Vediamo invece l’evoluzione b. adatte sale di degenza e relativi servizi per della giurisprudenza nella caratterizzazione medicina, per chirurgia ed eventualmente per dei requisiti strutturali, organizzativi, e di le specialità; governance degli edifici finalizzati all’eroga- c. locali separati per l’isolamento degli amma- zione dell’assistenza ospedaliera. L’articolo lati di forme diffusive; 1 del Regio Decreto n. 1631, datato 30 set- d. locali separati per malati settici ed asettici tembre 1938, relativo alle “Norme generali nei reparti di chirurgia e di ostetricia e gine- per l’ordinamento dei servizi sanitari e del cologia; personale sanitario negli ospedali” classifica e. adeguati servizi di radiologia e di ricerche gli istituti di cura dipendenti da enti pubblici cliniche; quali Province e Comuni, in “ospedali” ed f. servizi di disinfezione, di lavanderia, di ba- “infermerie”. La direzione di queste strutture gni, di cucina e di dispensa, oltre il guardaroba viene delegata ad un “ente ospedaliero o di e la fardelleria; amministrazione ospedaliera”. In accordo g. sala mortuaria e di autopsia secondo le pre- all’Art.15, le amministrazioni degli istituti scrizioni del regolamento speciale di polizia di cura con diversi ospedali dipendenti che mortuaria e di quello locale”. presentino una media giornaliera di almeno L’Art.4, invece, disciplina l’assetto organiz- trecento ricoverati, prevedono un direttore zativo. Viene prevista una classificazioni in sanitario a coordinamento di ogni ospedale, sezioni, intese come unità funzionali dell’o- cui possono essere affiancate figure come il spedale, comprendenti generalmente 30 posti soprintendente sanitario e, eventualmente, letto, dotate di “un proprio insieme organi- vice-direttori e ispettori sanitari. L’articolo co di servizi e di personale per l’assistenza 2 dello stesso Decreto definisce le funzioni immediata dei malati”. L’unità fondamentale degli ospedali, incaricati di provvedere le ospedaliera viene individuata nella divisione, cure medico-chirurgiche, ostetrico-gineco- composta da due o più sezioni, e aventi “un logiche, pediatriche e specializzate, oltre a proprio completo servizio assistenziale sani- 8 042016 Presidi ospedalieri Presidi ospedalieri Presidi ospedalieri di base di I livello (Spoke) di II livello (Hub) Bacino di utenza tra 80.000 e 150.000 tra 150.000 e 300.000 tra 600.000 e 1.200.000 abitanti (per aree abitanti abitanti disagiate anche <80.000) Specialità Numero limitato di Specialità con servizio Discipline più complesse specialità ad ampia medico di guardia attiva non previste nell’ospedale diffusione territoriale: e/o di reperibilità oppure di I livello, presenti h. 24: „ Medicina interna in rete per le patologie che „ Cardiologia „ Chirurgia generale lo prevedono: con emodinamica „ Ortopedia „ Medicina Interna, interventistica „ Anestesia „ Chirurgia Generale „ Neurochirurgia „ Anestesia e „ Cardiochirurgia Rianimazione, „ Rianimazione „ Ortopedia e cardiochirurgica Traumatologia „ Chirurgia Vascolare „ Ostetricia e Ginecologia „ Chirurgia (se prevista per n. di parti/ „ Toracica anno) „ Chirurgia Maxillo- „ Pediatria, facciale „ Cardiologia con U.T.I.C. „ Chirurgia plastica „ Neurologia „ Endoscopia digestiva ad „ Psichiatria elevata complessità „ Oncologia „ Broncoscopia „ Oculistica interventistica „ Otorinolaringoiatria, „ Radiologia „ Urologia interventistica „ Rianimazione pediatrica e neonatale, „ Medicina Nucleare Servizi di Guardia attiva e/o Disponibilità h. 24 o Disponibilità h.24 di diagnostica/ servizio pronta disponibilità h.24 presenza in rete di Servizi Servizi di Radiologia immunotrasfusionale di Radiologia, Laboratorio, di Radiologia (almeno (almeno T.A.C. e Ecografia Emoteca T.A.C. ed Ecografia), con presenza medica), Laboratorio, Servizio Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Immunotrasfusionale Intensità di cura Letti di Letti di “Osservazione Breve “Osservazione Breve Intensiva” Intensiva” e letti per la - Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare) Tabella 2. Classificazione e caratteristiche dei Presidi ospedalieri secondo il modello Hub and Spoke tario ed infermieristico”. Costituito da una o ospedali generali vengono ulteriormente suddi- più divisioni, il reparto “rappresenta il settore visi in ospedali di zona, provinciali e regionali. dell’ospedale dove si eseguono determinate e L’Art.19 della stessa legge aggiorna i requisiti specifiche cure”. degli ospedali. Rispetto alla precedente defi- Secondo l’Art.7 della legge n.132 del 12 Feb- nizione, vengono introdotte alcune modifiche: braio 1968, ciascun ente ospedaliero è costitu- „ il servizio di accettazione attua una suddi- ito da uno o più ospedali; dove, per Ospedale, visione esclusivamente per sesso (e non più si intende uno stabilimento dotato di servizi per età); sanitari funzionalmente autonomi. L’Art.20 „ i locali di degenza vengono distinti a secon- classifica gli ospedali in generali e specializ- da della natura delle prestazioni, del sesso e zati, per lungodegenti e per convalescenti. Gli dell’età dei malati. 9 042016 A.N.M.D.O. igienico-sanitari, in accordo all’Art. 5. La legge istitutiva del nostro Sistema sanitario nazionale (n.833/1978) parla di stabilimenti ospedalieri individuandoli come quelle “strut- ture delle unità sanitarie locali, dotate dei re- quisiti minimi” elencati nell’Art.19 nella legge n.132/1968 (cioè dei requisiti degli ospedali). L’organizzazione in dipartimenti è demandato alle autorità Regionali. L’enunciato del decreto legislativo di riordino della disciplina in mate- ria sanitaria n.502 del 30 dicembre 1992 ha dato adito a molti fraintendimenti, portando alcuni a sostenere la differenza, anche in termini di autonomia gestionale, tra Ospedale e Presidio, attribuendo maggiore rilevanza gerarchica ora a l’una ora all’altra struttura, a seconda delle di- verse declinazioni normative regionali. Vale la pena riprendere il testo del Decreto legislativo per evidenziare l’inconsistenza di tali distin- zione: “Gli ospedali che non siano costituiti in azienda ospedaliera conservano la natura di presidi dell’unità sanitaria locale. Nelle unità Figura 1. Evoluzione normativa nazionale che disciplina la sanitarie locali nelle quali sono presenti più definizione delle strutture ospedaliere ospedali, questi possono essere accorpati ai fi- ni funzionali. Nei presidi ospedalieri dell’unità Inoltre, vengono istituiti de novo: sanitaria locale è previsto un dirigente medico „ “servizi speciali di trasfusione e di anestesia; in possesso dell’idoneità di cui all’Art.17, come „ biblioteca e sala di riunione per i sanitari; responsabile delle funzioni igienico-organizza- „ servizio di pronto soccorso con adeguati tive, ed un dirigente amministrativo [...] A tutti mezzi di trasporto; i presidi di cui al presente comma è attribuita „ poliambulatori da utilizzarsi anche per la autonomia economico-funanziaria” (Art. 4, cura post-ospedaliera dei dimessi, per le attività comma 9). Risulta evidente che, in accordo con di medicina preventiva e di educazione sani- l’Art.4, per Ospedale si intendono tanto le strut- taria in collegamento con le altre istituzioni ture costituite in azienda ospedaliera, quanto sanitarie della zona; quelle che non lo sono, perché ricomprese nel „ servizio di assistenza religiosa.” più complesso insieme delle strutture dell’Unità Nell’anno seguente, l’Art.1 del Decreto del Presi- Sanitaria Locale; in questo caso, l’Ospedale (o dente della Repubblica n.128 del 27 marzo 1969 gli Ospedali) costituisce un Presidio funzionale definisce in maggior dettaglio gli organismi in- dell’Unità Sanitaria Locale. Solo così si com- caricati dell’”organizzazione tecnico-sanitaria” prende l’affermazione successiva che prevede e del “buon andamento igienico-sanitario dei la possibilità di accorpamento funzionale di servizi ospedalieri”. Ai vertici di ogni singolo più ospedali nell’ambito della stessa USL, riba- ospedale si colloca il presidente del consiglio di dendo ancora che a ogni Presidio ospedaliero amministrazione, coadiuvato da una direzio- (cioè a ogni Ospedale), che è dotato di autono- ne sanitaria e una direzione amministrativa. mia economico-finanziaria, sono preposti due Il sopraintendente sanitario, secondo quanto dirigenti: medico, responsabile delle funzioni disciplinato dall’Art.4, “dirige e coordina ai fi- igienico-organizzative, e amministrativo. ni igienico-organizzativi l’attività dell’ente che Alla classica visione basata sulle strutture di comprende più ospedali e ne risponde al presi- ricovero si affianca via via, nel tempo, anche dente”, oltre a “impartire direttive di massima una programmazione su basi funzionali, di cui ai direttori sanitari dei singoli ospedali”, inve- particolare importanza assume la rete per l’as- stiti del ruolo di dirigenti dell’ospedale ai fini sistenza in urgenza e emergenza. 10 042016

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