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3D Ricerca Altare di Pergamo PDF

13 Pages·2016·0.6 MB·Italian
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ALTARE DI PERGAMO Creato da: Cassinari Federica Legato Noemi Squinzani Sharon “Vi fu una città antica, all’interno della costa dell’Asia minore che si ergeva su una roccia immensa a centinaia di metri d’altezza. Pergamo - pensata e vissuta come una seconda Atene d’Asia – rappresenta l’altro lato dell’urbanistica greca. Un agglomerato urbano nel quale i palazzi dei signori sono ben poca cosa rispetto alla gloria divina dei templi e agli edifici dedicate alle istituzioni pubbliche.” Massimo Vidale e Andreas Steiner MITO Il mito di Pergamo è orientato a legittimare TELEFO: figlio di Eracle e Auge, l’origine divina, facendola risalire a Eracle e a sacerdotessa di Atena. Eracle aveva Telefo, discendenti di Zeus. Le vicende che la sorpreso Auge mentre lavava le vesti collegano con i due eroi sono scolpite nei rilievi. sacre del tempio e le aveva usato Di Telefo sono narrati gli eventi della vita, i violenza; nacque così Telefo, il padre presagi divini prima della nascita, il concepimento di lei fece esporre il bambino appena dall’unione di Eracle e Auge, fino al nato in un bosco e punì Auge combattimento con i greci e all’incursione in abbandonandola in mare in una Argo. La figura di Eracle è al centro della cesta. La cesta approdò in Misia, Gigantomachia*, in cui l’eroe combatte con gli dei dove la donna fu trovata da un Re contro i Giganti (esseri invincibili che potevano che la tenne con sè. Nel frattempo essere sconfitti solo se ad ucciderli erano un Telefo salvato da una cerva che lo mortale ed un divino insieme). aveva allattato era stato ritrovato da Eracle. Una volta cresciuto arrivò anche lui in Misia dove il Re gli promise la mano di Auge, i due si riconobbero evitando l’incesto. Salito *Gigantomachia= “grande fregio” è uno dei al trono dopo la morte del Re, Telefo capolavori assoluti dell’arte ellenistica. Nella fondò Pergamo e combattè contro i mitologia greca, combattimento dei giganti greci che preparavano la guerra di contro gli dèi, provocato dalla Terra, madre dei Troia. In battaglia fu ferito da Achille. giganti, per vendicarsi della sorte dei titani precipitati nel Tartaro. ERACLE & TELEFO L’ALTARE E LA SUA STORIA A Eumene ll si deve la ristrutturazione dell’acropoli di Pergamo. Al centro di questa nuova terrazza il re fece costruire un altare che fa parte delle 7 meraviglie del mondo antico, e dedicato a ZEUS e ad ATENA. Su un basamento rettangolare di 36,40 per 34,20 m dove poggiano 5 gradini che sorreggono lo spazio destinato ai sacrifici: qui era l’altare vero e proprio che si prolungava in due ali in modo da fiancheggiare la grande scalinata d’accesso. Dal punto di vista architettonico, l’altare rientra nel tipo del grande altare monumentale ellenistico come per il nuovo Artemision di Efesto. È però eccezionale il grande fregio che raffigura una lotta tra DEI e GIGANTI; un secondo fregio che rappresenta le imprese di Telefo. L’altare fu abbandonato e in parte deturpato in epoca bizantina e i blocchi di pietra e le colonne furono riutilizzati come materiale per costruire il nuovo muro per difendere l’acropoli. Tutta la facciata occidentale del monumento è stata ricostruita nel museo di Berlino. LA SUA SCOPERTA L’altare è venuto alla luce tra il 1871 e il 1879 durante gli scavi dell’acropoli di Pergamo condotti dall’archeologo tedesco, Carl Humann. Nella Germania nazista del tempo la scoperta assunse un rilievo politico: il suo ritrovamento sembra infatti annunciare il definitivo successo dei tedeschi sui francesi; e suscitò un entusiasmo tale che il governo tedesco acquistò quasi tutti i pezzi ritrovati. Nel 1886 i frammenti furono trasferiti a Berlino dove l’altare fu parzialmente ricostruito e esposto al pubblico. LA STRUTTURA L’ altare era composto da un recinto di forma quadrangolare, esternamente fasciato e abbellito da un colonnato disposto a forma di U. Al colonnato si accedeva tramite una grande scalinata. Nella parte più alta si sviluppava un doppio porticato, caratterizzato da colonne ioniche. La prima fila di colonne presentava nella sua parte posteriore un fregio continuo con la riproduzione delle avventure di Telefo. Splendide e raffinate sculture ornavano e abbellivano i margini della scalinata posta al centro del colonnato e la parte laterale dello zoccolo. Il complesso di queste sculture raffiguravano delle scene di gigantomachia. Il vero e proprio fregio dell’ altare raggiungeva una lunghezza di circa 110 metri e traduceva in forma scultorea diversi episodi: la Gigantomachia. Questa raffigurazione voleva in realtà ricordare la recente lotta tra il popolo pergameno e quello dei Galati. Erano inoltre raffigurate le scene che ricordavano la figura di Telefo, in bassorilievo, che, arrivato in Misia, fu nominato re e fondò una nuova dinastia. FREGIO DI TELEFO E GIGANTOMACHIA INTENSITÀ ESPRESSIVA Il gruppo più importante è quello di Zeus e Atena la cui posa costituisce un voluto, immediato richiamo al più classico dei modelli, il frontone occidentale del Partenone. Zeus è nudo ed esibisce la sua irresistibile fisicità lasciata scoperta dalla veste. Alla destra di questo primo gruppo si trova quello di Atena che abbatte un gigante identificato con Falcione. I corpi sono disposti su diagonali divergenti, la dea afferra e abbatte il gigante questi cerca scampo cercando di toccare la terra per recuperare le forze. IL PICCOLO FREGIO Il piccolo fregio intende dimostrare l’ascendenza divina degli Attalidi, grazie a Telefo in quanto figlio di Eracle discendente di Zeus. È raccontata per immagini in un’intera saga e episodi successivi sono collegati in un’unica narrazione. Il fregio di Telefo è più vicino a modelli pittorici. Il rilievo è meno pronunciato e i personaggi non occupano interamente lo spazio ma sonp spesso disposti su piani diversi; il fondo è riempito de elementi paesaggistici: lo si può vedere in una delle lastre più celebri dove la madre di Telefo viene abbandonata in mare su delle rocce che creano il paesaggio e accanto a lei due ancelle le donano degli oggetti per riconoscere in futuro il figlio. Fregio: elemento decorativo di una struttura architettonica, allungato e orizzontale, scolpito o dipinto, di solito recante motivi stilizzati o geometrici

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Telefo, discendenti di Zeus. Le vicende che la collegano con i due eroi sono scolpite nei rilievi. Di Telefo sono narrati gli eventi della vita, i.
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