ebook img

00 sopsi antiporte 1-6 PDF

424 Pages·2007·3.37 MB·Italian
by  
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview 00 sopsi antiporte 1-6

XI CONGRESSONAZIONALE DELLASOCIETÀITALIANADIPSICOPATOLOGIA T ERAPIA PSICHIATRICA UN PROBLEMA DI LIBERTÀ fvfvfs GIORNALE ITALIANO DI PSICOPATOLOGIA Italian Journal of Psychopathology XI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia TERAPIA PSICHIATRICA UN PROBLEMA DI LIBERTÀ Roma, 21-25 Febbraio 2006 ABSTRACT BOOK Organo Ufficiale della Fondatori: Giovanni B. Cassano, Paolo Pancheri Società Italiana di Psicopatologia Cited in EMBASE Excerpta Medica Database Official Journal of the Italian Society of Psychopathology Editor-in-chief: Paolo Pancheri VOLUME 12 FEBRUARY 2006 SUPPLEMENT SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOPATOLOGIA Presidente Consiglieri Paolo Pancheri Alfredo C. Altamura Amato Amati Vicepresidente Massimo Biondi Mario Maj Massimo Casacchia Paolo Castrogiovanni Segretario Giovanni Muscettola Filippo Bogetto Alessandro Rossi Tesoriere Consigliere Onorario Gian Franco Placidi Luigi Ravizza XI CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOPATOLOGIA Presidente del Congresso Segreteria Organizzativa Paolo Pancheri MGA- Roma Coordinatore Sede del Congresso Roberto Brugnoli Roma - Hotel Hilton Cavalieri Coordinatore dei Corsi ECM Sito del Congresso Roberto Delle Chiaie www.sopsi.it Segreteria Scientifica Maria Caredda Angela Iannitelli Amalia Maione Marchini Francesca Pacitti Adalgisa Palma Lorenzo Tarsitani Immagine di copertina: Pier Augusto Breccia gdhzsh Le Sessioni plenarie a cura di Adalgisa Palma ghrehergh GIORN ITAL PSICOPAT 2006; 12 (SUPPL. AL N. 1): 7-15 MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2006 - ORE 17.30-19.30 SALACAVALIERI1 Sessione Inaugurale MODERATORI A. Amati (Catanzaro), G.B. Cassano (Pisa) Terapia psichiatrica: un problema di libertà mi che sono attualmente oggetto di dibattito e di studi em- pirici 1-3. Il primo di questi problemi è quello della soglia P. Pancheri per la diagnosi di ciascun disturbo mentale. Tale soglia è III Clinica Psichiatrica, Università di Roma «La Sapienza» attualmente basata sulla presenza di un certo numero di sintomi (spesso fissati in maniera arbitraria) e su un grado Lo scopo finale di ogni attività medica è la terapia. La psi- significativo di sofferenza o di compromissione del funzio- chiatria non è un’eccezione a questa regola. La terapia psi- namento sociale (entrambi lasciati alla valutazione sogget- chiatrica pone tuttavia problemi particolari che sono pre- tiva del singolo clinico o ricercatore). Tuttavia, per alcuni senti in minor misura in altre discipline mediche. Nella no- disturbi mentali, è ben documentata l’esistenza di diversi stra disciplina l’interazione tra alterazioni cerebrali, dina- casi che restano “sotto soglia” per quanto riguarda il nu- miche intrapsichiche e interazioni sociali complica in as- mero dei sintomi presenti, ma soddisfano pienamente il cri- senza di certezze biologiche le decisioni sia del paziente terio della compromissione del funzionamento sociale. che del medico nei confronti dell’intervento. D’altra parte, per altri disturbi mentali, il criterio della Il primo punto critico riguarda la decisione consapevole del compromissione del funzionamento sociale risulta essere paziente di accettare, rifiutare e aderire ad una terapia an- non pertinente. Un secondo problema è quello della fre- che quando sono soddisfatti i requisiti formali del consen- quente concomitanza di due o più diagnosi psichiatriche so informato. La coscienza di malattia e il particolare rap- (cosiddetta “comorbidità psichiatrica”). L’emergenza di porto di dipendenza del paziente psichiatrico nei confronti questo fenomeno è in parte un artefatto di alcune caratteri- del suo medico sono al centro di questo problema. stiche degli attuali sistemi di classificazione, quali la mol- Il secondo punto critico riguarda la decisione dello psi- tiplicazione delle categorie diagnostiche, il numero ridotto chiatra di curare o non curare un paziente di fronte ad una di regole gerarchiche, una certa tendenza all’ipersemplifi- richiesta personale, familiare o sociale di intervento. Vale cazione psicopatologica, nonché la regola concordata dagli sempre infatti la regola medica di curare sempre o comun- estensori del DSM-III (e poi seguita nelle successive edi- que una manifestazione “patologica” anche quando essa zioni del DSM) secondo cui alcuni sintomi caratteristici di non compromette la libertà decisionale del paziente? E determinate classi diagnostiche non possono essere inseriti qual è il livello di consenso attuale per definire i limiti del- nelle definizioni dei disturbi di altre classi. L’uso acritico di la patologia psichiatrica? più diagnosi psichiatriche nello stesso paziente può impe- Il terzo punto critico è il margine di libertà decisionale del- dire un approccio olistico al singolo caso ed incoraggiare lo psichiatra nella scelta della terapia. Nella sua attività un uso eccessivo della polifarmacoterapia. D’altra parte, se professionale lo psichiatra è consapevolmente o inconsape- soltanto una delle diagnosi concomitanti viene registrata volmente condizionato in questa scelta da fattori multipli (come spesso accade nella pratica clinica), la quantità di ed interagenti. Problemi di costi, di esigenze delle Aziende informazioni che viene raccolta può risultare inferiore (an- Ospedaliere, di interessi delle Aziende Farmaceutiche, di ziché superiore) rispetto alla diagnosi tradizionale. Inoltre, pressioni sociali e di condizionamento da parte dei mass dal momento che i vari clinici possono concentrare l’atten- media possono influenzare questa scelta. zione sull’una o l’altra delle categorie diagnostiche conco- I disturbi psichiatrici comportano inevitabilmente una più o mitanti, la riproducibilità della diagnosi può essere com- meno grande perdita di libertà di pensiero e di azione nei promessa. nostri pazienti. Ma quanto è libero lo psichiatra da pregiu- dizi scientifici, da stereotipi di scuola e da condizionamen- ti esterni nell’aiutare il paziente a recuperare la libertà per- Bibliografia duta? 1 Narrow WE, Rae DS, Robins LN, Regier DA. Revised preva- lence estimates of mental disorders in the United States: using a clinical significance criterion to reconcile 2 surveys’esti- Verso il DSM-V e l’ICD-11: alcuni problemi mates. Arch Gen Psychiatry 2002;59:115-23. attuali della diagnosi in psichiatria 2 Maj M. ‘Psychiatric comorbidity’: an artefact of current diag- nostic systems?Br J Psychiatry 2005;186:182-4. M. Maj 3 Maj M. The aftermath of the concept of ‘psychiatric comorbi- Dipartimento di Psichiatria, Università di Napoli SUN dity’. Psychother Psychosom 2005;74:67-8. Gli attuali sistemi di classificazione dei disturbi mentali, basati su definizioni operative delle varie categorie diagno- stiche, hanno reso la diagnosi psichiatrica più precisa e ri- producibile, favorendo la comunicazione tra i clinici e ren- dendo più confrontabili i risultati delle ricerche. Questi si- stemi hanno però anche fatto emergere una serie di proble- 9 SESSIONI PLENARIE MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO 2006 - ORE 9.15-12.00 SALACAVALIERI1 Sessione plenaria - La mattina delle libertà MODERATORI G. Muscettola (Napoli), P.L. Scapicchio (Roma) La libertà dal nostro cervello la possibilità di esercitare una certa libertà nella costruzio- ne del nostro futuro, anche se partiamo da circostanze che F. Bogetto non sono solo il frutto di nostre pregresse scelte ma di un Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino gran numero di determinanti genetiche e ambientali. Il no- stro “libero arbitrio” è molto relativo, forse più vicino ad Parlare di libertà dal cervello significa occuparsi del tema un vissuto di controllo di forze interne ed esterne che ad di quanto sia possibile all’uomo elaborare pensieri, prende- una reale libertà di scelta. re decisioni, attuare comportamenti che, in qualche modo, Si può ragionevolmente ritenere che condizioni aperte, in non siano già stati predisposti e non siano totalmente de- cui l’agire può prendere strade diverse, coesistano con con- terminati dall’organizzazione stessa del nostro cervello. È dizioni cliniche, biologicamente e ambientalmente deter- il tema che, in campo filosofico, fa riferimento all’esisten- minate. za o meno del libero arbitrio, in relazione ad una concezio- ne più o meno determinista dell’essere umano. Senza dub- bio l’uomo porta con sé ed è il risultato di pesanti fattori La psicopatologia del perito psichiatra determinanti, biologici e ambientali. Il corredo genetico, la e libertà decisionale traduzione nell’organismo dello stesso, l’ambiente geogra- fico, il regime alimentare, gli eventi micro e macrorelazio- G.C. Nivoli nali, il livello economico, la condizione sociale, la cultura, Clinica Psichiatrica, Università di Sassari le concezioni etiche e religiose, sono fattori determinanti di enorme potenza, per cui potrebbe essere ragionevole rite- L’Autore illustra i vari problemi cui può andare incontro lo nere che non siamo altro che il risultato di tutto ciò. Lo psichiatra forense nella sua professione. Tali problematiche strumento attraverso il quale questi fattori agiscono è la vengono illustrate attraverso le tecniche della descrizione strutturazione stessa del cervello: i geni propongono un de- di un “comportamento con errore” , e secondariamente at- terminato assetto neuronale, l’ambiente biologico e cultu- traverso l’offerta di una tra le varie ipotesi di “comporta- rale lo conferma, lo modifica, lo annulla. Il cervello, for- mento senza errore”. Inoltre vengono descritte alcune tec- mato e continuamente rimodellato dall’interazione con niche per manipolare, delegittimare, criticare e ridurre la l’ambiente, è così il nostro padrone assoluto, che elabora credibilità dello psichiatra forense nell’aula giudiziaria nel un’attività psichica e di conseguenza, comportamentale che corso dell’esame e del controesame. Per ogni tecnica ma- non può, dati i presupposti, che essere quella? O possiamo nipolatoria è illustrato un “esempio clinico” a scopo chiari- concepire qualche spazio di libertà, che ci permetta di inci- ficatore ed è prospettata “l’ipotesi di una possibile rispo- dere con autonomia decisioni e volontà, (libero arbitrio) sta” dello psichiatra per neutralizzare l’intervento manipo- sulla nostra vita? latorio. La mia relazione si propone di esaminare quali contributi Infine vengono illustrate le più frequenti motivazioni che possa dare la moderna psichiatria alla risposta a questa an- spingono lo psichiatra ad abbandonare il ruolo di terapeuta tica e fondante domanda. La ricerca neuroscientifica ha per acquisire il ruolo di psichiatra forense e le caratteristi- fornito interessanti spunti, che non possono certamente ri- che psicopatologiche che le distinguono. vestire il carattere di risposte decisive. Verranno approfon- diti alcuni contributi, a partire dai potenziali di Libet alla social cognition, quale modello di risposta relazionale alta- mente influenzata dai circuiti neurali, comunque intesi co- Il fantasma della libertà nella prescrizione me caratterizzati da un ruolo aperto, senza contenuti pre- terapeutica fissati. Un interesse particolare viene poi rivolto al proble- P. Pancheri ma della libertà di scelta in vari quadri clinici psichiatrici. Infatti, la volontà, il potere di scelta di fronte all’azione, III Clinica Psichiatrica, Università di Roma «La Sapienza» può essere compromessa in svariati disturbi mentali e, vi- ceversa, la sua riacquisizione è indice del miglioramento e La scheda tecnica di un farmaco riporta una serie di infor- della risposta alle terapie. Basti pensare allo schizofrenico mazioni utili per impostare correttamente una terapia: indi- privato della sua volontà da voci imperative o da deliri di cazioni, controindicazioni, cautele particolari, rangedi do- influenzamento, al depresso grave nullificato nella sua vo- saggio ed altre. lizione, all’ossessivo-compulsivo incapace di interferire Nella pratica, il clinico si trova, più spesso di quanto non si sui suoi processi mentali e sui suoi rituali, e così via. ritenga, di fronte alla opportunità o alla necessità di pre- Vengono, quindi, presi in esame alcuni risultati psichiatri- scrivere un farmaco al di là di quanto riportato nella sche- co-forensi, essendo la responsabilità subordinata all’esi- da tecnica. Il caso più frequente è l’utilizzo di un farmaco stenza della possibilità di scelta. Possiamo dire di essere le- al di fuori delle indicazioni riportate in scheda tecnica. gati al nostro cervello, ma come strumento interattivo, con D’altra parte, come è evidente dalla “storia registrativa” 10

Description:
order. Am J Psych 1990;147:462-4. 6. Li L, Dowling JE. Effects of dopamine depletion on visual sen- sitivity of zebrafish. J Neurosci 2000;20:1893-903. l'intelletto senza la guida di un altro, può e deve essere ap- presa, mentre l'apprendimento implica che chi apprende può e deve essere autonomo
See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.