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Vero come la finzione: La psicopatologia al cinema PDF

190 Pages·2010·0.998 MB·Italian
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Vero come la finzione Matteo Balestrieri Stefano Caracciolo • Riccardo Dalle Luche Paolo Iazzetta • Ignazio Senatore Vero come la finzione La psicopatologia al cinema Volume 1 Con il contributo di Vittorio Volterra Sotto l’egida della Società Arte, Musica, Cinema, Teatro e Mass Media in Psichiatria Sezione Speciale Società Italiana di Psichiatria 123 Matteo Balestrieri Professore di Psichiatria Università degli Studi di Udine Udine L’utilizzo del titolo “Vero come la finzione”, che riprende quello del film omonimo, è stato autorizzato da Mandate Pictures ISBN 978-88-470-1539-5 e-ISBN 978-88-470-1549-4 DOI 10.1007/978-88-470-1549-4 © Springer-Verlag Italia 2010 Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore, e la sua riproduzione è ammessa solo ed esclusiva- mente nei limiti stabiliti dalla stessa. Le fotocopie per uso personale possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso non personale e/o oltre il limite del 15% potran- no avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla ristampa, all’utilizzo di illustrazioni e tabelle, alla citazione orale, alla trasmissione radiofonica o televisiva, alla registrazione su microfilm o in database, o alla riproduzione in qualsiasi altra forma (stampata o elettronica) rimangono riservati anche nel caso di utilizzo parziale. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge. L’utilizzo in questa pubblicazione di denominazioni generiche, nomi commerciali, marchi registrati, ecc., anche se non specificatamente identificati, non implica che tali denominazioni o marchi non siano protetti dalle relative leggi e regolamenti. 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Layout copertina:Ikona S.r.l., Milano Impaginazione: Ikona S.r.l., Milano Stampa: Arti Grafiche Nidasio, Assago (MI) Stampato in Italia Springer-Verlag Italia S.r.l., Via Decembrio 28, I-20137 Milano Springer fa parte di Springer Science+Business Media (www.springer.com) Prefazione Quest’opera è frutto del lavoro di diversi autori, tutti psichiatri appassionati di cine- ma. Ci ha guidato l’idea di realizzare un lavoro originale, che da un lato fosse testi- monianza della sterminata cinematografia in cui si ritrae la sofferenza psichiatrica e dall’altro potesse offrire un metodo per apprendere la psicopatologia. Durante la stesura abbiamo cercato di fornire una chiave di lettura precisa, ai nostri occhi l’unica possibile: quella che si propone di capire cosa c’è dietro e oltre la trama di un film, che si trova recensita nei pur validi dizionari dei film di Mereghetti, Morandini, Farinotti eccetera. Il nostro ambizioso obiettivo era sugge- rire al lettore fruitore di cinema uno sguardo nuovo, arricchito di conoscenze. I rischi del progetto erano chiari fin dall’inizio, ci muovevamo su un sentiero incerto, in delicato equilibrio tra due diverse tentazioni. Da una parte la lettura dei film in chiave psicoanalitica, un metodo già piuttosto praticato, che ha dato contri- buti importanti sia alla teoria cinematografica (valga per tutti Christian Metz) sia all’esegesi delle singole opere; dall’altra il metodo puramente oggettivante, che rimanda la presenza di uno o più sintomi/comportamenti a una determinata diagno- si. Questo metodo è spesso utilizzato in occasione delle proiezioni di film ai con- vegni di psichiatria e psicologia. Il percorso che abbiamo scelto è stato invece quel- lo di analizzare l’intera sceneggiatura del film, ponendo certamente grande atten- zione ai sintomi e non sfuggendo a interpretazioni sui meccanismi psichici profon- di, ma allo stesso tempo valorizzando la clinicain tutti i suoi aspetti. Abbiamo per- ciò cercato, nei ristretti limiti dello spazio di ogni scheda, di evidenziare gli elemen- ti salienti della storia individuale dei personaggi, del contesto socioculturale, delle relazioni interpersonali e anche del non detto, vale a dire ciò che è solo accennato o appena intuibile nella diegesi del film. La necessità di sintesi ci ha indotto a tralasciare alcuni elementi propri della cri- tica cinematografica: i rimandi letterari, il background storico, lo stile e il genere del film, l’interpretazione degli attori, la visione del regista, il collegamento con altri film e altro ancora. Sappiamo tuttavia, essendo i confini tra critica cinemato- grafica e analisi psicopatologica non così netti, di avere in questo modo rinunciato ad alcune informazioni utili. Il lettore interessato a questi aspetti troverà tali infor- v vi Prefazione mazioni su internet (anche in siti gestiti da alcuni di noi o a cui contribuiamo), oltre che su volumi e articoli citati. La nostra passione cinematografica ha dovuto comunque confrontarsi in diversi casi con la frustrazione della rinuncia, oltre che con il rammarico di non aver trattato ulteriori film: sappiamo bene di aver omesso pellicole interessanti, e in molti potranno chiederci le ragioni dell’esclusione. L’opera ha intenti prevalentemente didattici, che riteniamo utili sia per la frui- zione personale, sia per la formazione professionale e culturale. Sotto questo profi- lo, Vero come la finzioneha dovuto confrontarsi con il noto testo di Wedding, Boyd e Niemec del 2005, Movies and mental illness. Using film to understand psychopa- thology. Crediamo di aver prodotto un’opera diversa e complementare. Innanzitutto abbiamo scelto di non privilegiare alcuni film a discapito di altri: operazione che ha permesso di affrontare diversi aspetti e sfumature della psicopatologia attraverso l’approfondimento di un numero elevato di pellicole. Inoltre abbiamo dato rilievo alla cinematografia europea e internazionale, differenziandoci dall’orientamento decisamente americano di Wedding e colleghi. In particolare, abbiamo inserito molti film italiani che raccontano della sofferenza psichica e del modo in cui è stata ed è affrontata nel nostro Paese: trattiamo sessantacinque film (più di un quinto delle schede) prodotti o coprodotti in Italia. Ogni scheda contiene i credits, la trama, una critica psicopatologica, la descrizio- ne di alcune scene significative e le indicazioni sull’anno e il Paese di produzione dell’opera cinematografica. I film sono stati suddivisi in capitoli dedicati ad aree psi- copatologiche specifiche. La catalogazione è frutto di una scelta che ha privilegiato il ruolo della psicopatologia di un personaggio o di una situazione. Inevitabilmente molti film hanno contenuti collocabili in capitoli diversi: si vedano per esempio le sovrapposizioni tra le sezioni dedicate ai contesti di cura e alle psicosi, quelle tra i disturbi di personalità e i serial killer o i disturbi post-traumatici, quelle tra i distur- bi affettivi e la suicidalità. La struttura di ciascun capitolo dedicato a un’area diagnostica è opera di un sin- golo autore, ma le schede all’interno dei capitoli sono redatte da diversi autori, come specificato nelle sigle corrispondenti1. Ogni autore è responsabile dell’impostazione e della stesura del proprio capitolo, ma non delle schede siglate da altri. D’altronde, riprendendo il noto concetto della multideterminazione del sogno, ogni film può essere letto in modo diverso e a vari livelli di complessità. Qualora non si fosse tro- vato un accordo sulle attribuzioni psicopatologiche, come nel caso emblematico del film L’Avversario(nomen est omen), si è deciso di tenere traccia della discussione tra gli autori, non tanto per evidenziare le differenze, quanto per mostrare come, attraverso i paradigmi di una scienza come la psichiatria, non si possa leggere in modo univoco e meccanicistico un’opera cinematografica dotata di codici propri. L’opera è divisa in due volumi. Nel primo è inclusa la filmografia attinente alle aree dei disturbi organici, le psicosi, i disturbi ansioso-fobici, i somatoformi e le rea- 1 MB: Matteo Balestrieri; SC: Stefano Caracciolo; RDL: Riccardo Dalle Luche; PI: Paolo Iazzetta; IS: Ignazio Senatore. Prefazione vii zioni allo stress. Il secondo prende in esame i film rilevanti per le aree dei disturbi affettivi, il suicidio, i discomportamenti alimentari e da abuso di sostanze e infine il vasto ambito delle alterazioni del carattere e della personalità. La realizzazione è stata possibile grazie all’incontro tra gli autori nella Società Scientifica Arte, Musica, Cinema, Teatro e Mass Media in Psichiatria, sezione spe- ciale della Società Italiana di Psichiatria, voluta da Vittorio Volterra, a cui dobbia- mo un gentile contributo presente in questo volume. Lungo sarebbe l’elenco delle persone da ringraziare per i contributi che hanno dato alle nostre conoscenze cine- matografiche. Voglio però ricordare Anna Pellegrino per il prezioso lavoro finale di editing. Affido ora ai lettori il giudizio conclusivo. Udine, dicembre 2009 Matteo Balestrieri Indice Elenco degli Autori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . xiii Parte I Cinema e psicopatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 1 Emozione e comprensione cinematografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Stefano Caracciolo, Matteo Balestrieri 1.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.2 Il cinema come storia narrata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 1.3 Le strutture della narrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 1.4 Le modalità della fruizione cinematografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 1.5 Empatia e condivisione emotiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 1.6 Stereotipi e stigma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 1.7 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 2 Lo psicopatologo al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Riccardo Dalle Luche 2.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 2.2 Critica della visione ingenua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 2.3 Il linguaggio del cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 2.4 Critica della diagnosi psichiatrica al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 2.5 Il cinema è psichico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 2.6 La visione après coup . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 2.7 Dall’impressione di realtà alla visione vera e propria . . . . . . . . . . . . . . . 25 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 ix x Indice 3 Lo psichiatra nel cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Vittorio Volterra Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 4 Traiettorie dello sguardo. Dal buio della sala cinematografica alla stanza della terapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Ignazio Senatore 4.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 4.2 Dal buio della sala cinematografica alla stanza della terapia . . . . . . . . . 36 4.3 Traiettorie dello sguardo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 4.4 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 5 Il cinema nella didattica medica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Matteo Balestrieri, Stefano Caracciolo 5.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 5.2 Basi teoriche: la medicina narrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 5.3 L’analisi di un film . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 5.4 Gli approcci didattici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 5.4.1 Approccio nosografico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 5.4.2 Approccio psicopatologico narrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 5.4.3 Approccio incentrato sui contesti di cura e i trattamenti . . . . . . . . . . . . . 46 5.4.4 Approccio anti-stigma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 5.4.5 Approccio incentrato sulla professione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 5.4.6 Approccio incentrato sulle attivazioni personali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 5.5 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Parte II Filmografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 6 Disturbi pervasivi dello sviluppo, ritardo mentale e disturbi mentali organici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 Paolo Iazzetta 6.1 La rappresentazione dei disturbi al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 6.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Indice xi 7 Psicosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 Riccardo Dalle Luche 7.1 La rappresentazione delle psicosi al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 7.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 7.2.1 Psicosi schizofreniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 7.2.2 L’esperienza paranoide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 8 Disturbi ansioso-fobici e ossessivo-compulsivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 Matteo Balestrieri 8.1 La rappresentazione dei disturbi d’ansia al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 8.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 9 Disturbi post-traumatici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Ignazio Senatore 9.1 La rappresentazione dei disturbi post-traumatici al cinema . . . . . . . . . . 123 9.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 10 Disturbi somatoformi e dissociativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 Stefano Caracciolo 10.1 La rappresentazione dei disturbi somatoformi e dissociativi al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 10.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 11 Reazioni psicologiche alle malattie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 Stefano Caracciolo 11.1 La rappresentazione delle reazioni psicologiche alla malattia al cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 11.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152 12 I contesti di cura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 Riccardo Dalle Luche 12.1 La rappresentazione dei contesti di cura nel cinema . . . . . . . . . . . . . . . . 161 12.2 Schede filmiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 Indice delle schede filmiche per capitolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179 Indice alfabetico dei film . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 Elenco degli Autori Matteo Balestrieri Paolo Iazzetta Dipartimento di Patologia e Medicina SC Unità Funzionale Salute Mentale Adulti Cattedra di Psichiatria (UFSMA) Università degli Studi di Udine Massa Marittima Udine ASL 9 Grosseto Grosseto Stefano Caracciolo Sezione di Psicologia Generale e Clinica Ignazio Senatore Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Ferrara Università Federico II di Napoli Ferrara Napoli Riccardo Dalle Luche Vittorio Volterra Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Istituto di Psichiatria ASL 1 Massa Carrara Università di Bologna Massa Bologna xiii

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