TERAPIA GENICA Mauro Giacca TERAPIA GENICA Presentazione a cura di Angelo Fiori 123 MAUROGIACCA Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) Trieste ISBN 978-88-470-1988-1 ISBN 978-88-470-1989-8 (eBook) DOI 10.1007/978-88-470-1989-8 © Springer-Verlag Italia 2011 Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore,e la sua riproduzione è ammessa solo ed esclusiva- mente nei limiti stabiliti dalla stessa.Le fotocopie per uso personale possono essere effettuate nei limitii del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art.68,commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n.633.Le riproduzioni per uso non personale e/o oltre il limite del 15% potran- no avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO,Corso di Porta Romana n.108, Milano 20122,e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org. 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Prefazione Mi sono affffacciato all monddo ddelllla terapia genica allll’’inizio ddeglli anni ’’90,affffasci- nato dall’immenso potenziale che l’utilizzo dei geni offriva alla medicina, alla ricerca di nuove metodologie per risolvere problemi terapeutici insolubili.Fin da allora ho vissuto in maniera stretta i successi e gli insuccessi di questa disciplina, cercando in particolare di contribuire con il lavoro del mio laboratorio allo svi- luppo di soluzioni terapeutiche innovative per le malattie cardiovascolari. Nel corso di questi anni,ho avuto modo di parlare in molteplici occasioni in Italia e in giro per il mondo sulla terapia genica,a livello sia accademico sia divulgativo, e ho costantemente notato che il campo è di grande interesse per scienziati di tutte le discipline.Cosa più affascinante,di fatto,della possibilità di affrontare e curare le malattie utilizzando l’informazione genetica stessa o modulandone direttamente l’espressione? Nonostante quest’interesse diffuso, tuttavia, un libro che fosse in qualche modo comprensivo dell’intera disciplina della terapia genica non esisteva,limi- tandosi la maggior parte delle opere pubblicate a descrivere in maniera troppo tecnica settori specialistici,rappresentando quindi dei manuali per gli addetti ai lavori, o a presentare l’argomento in maniera troppo divulgativa e superficiale. Da queste considerazioni è nata l’idea di scrivere un volume che avesse l’ambi- zione di essere una sorta di libro di testo, tale da coprire l’intero campo della terapia genica, ma che allo stesso tempo utilizzasse un linguaggio semplice dal punto di vista tecnico,in modo da poter essere letto e consultato dallo studente di dottorato,dal ricercatore formato e attratto dalla disciplina,o dal clinico che cerca di comprendere i principi di base su cui le metodologie del trasferimento genico o la scelta degli acidi nucleici terapeutici si basano. Dal momento che il libro si rivolge sia a ricercatori di base sia a medici clinici,ho inserito quante più descrizioni possibili, al fine di soddisfare le rispettive necessità di approfondi- mento.Ad esempio,il lettore clinico può trovare difficile comprendere il razio- nale della costruzione dei vettori retrovirali senza conoscere la biologia del ciclo replicativo dei retrovirus, mentre il ricercatore di base può ignorare le esigenze cliniche del paziente con scompenso cardiaco e come queste si correlino con la fisiopatologia di questa malattia.In entrambi i casi,il libro fornisce le rilevanti informazioni. Il volume si apre fornendo una visione ampia del campo della terapia genica e dei suoi sviluppi storici (Capitolo 1),per poi proseguire con la descrizione accu- rata degli strumenti della terapia genica, ovvero gli acidi nucleici con funzione VII VIII Prefazione terapeutica (Capitolo 2) e le modalità con cui essi possono essere somministrati ai pazienti (Capitolo 3). Il lungo Capitolo 4 riporta un’estesa descrizione delle condizioni cliniche che la terapia genica ha finora affrontato,descrivendo i suc- cessi e le delusioni ottenute in oltre 20 anni di sperimentazione.A questo propo- sito, mi preme sottolineare che il libro intende essere un vero libro di “terapia” genica,considerando soltanto quelle condizioni in cui la sperimentazione è effet- tivamente arrivata al paziente, e trascurando la grande mole di studi biofisici, chimici o di biologia molecolare che si sono limitati alla ricerca di laboratorio o alla sperimentazione sugli animali. Infine, i molteplici problemi sociali ed etici connessi all’uso dei geni ed alla potenziale modificazione dell’informazione genetica umana sono trattati nel Capitolo 5.Oltre a discutere delle problemati- che connesse alla sicurezza delle sperimentazioni sui pazienti, questo capitolo affronta i problemi relativi sia al trasferimento genico nelle cellule germinali,nel- l’utero,sia alla possibilità di utilizzare la terapia genica per condizioni non pro- priamente mediche,quali il doping genetico o la cosmesi. Il contenuto del volume ha già costituito la base per una serie di corsi acca- demici che ho avuto modo di tenere,negli ultimi anni,presso la Scuola Normale di Pisa,l’Università di Trieste e alcune Università in altri Paesi.Questi corsi sono stati frequentati da studenti dei corsi magistrali in biologia o biotecnologie medi- che,studenti del corso di medicina negli ultimi anni di studio,medici specializ- zandi in diversi settori della medicina interna o delle discipline specialistiche, nonché studenti di dottorato e ricercatori in vari campi della moderna ricerca biomedica. Curare le malattie umane utilizzando l’informazione genetica rappresenta una delle sfide più difficili e allo stesso tempo più stimolanti della scienza,e gli osta- coli tecnologici da superare rimangono ancora molti.Tuttavia,sono fermamente convinto che, quando questi saranno definitivamente superati, la terapia genica offrirà una vasta e precedentemente insperata gamma di soluzioni a malattie che oggi necessitano disperatamente dello sviluppo di terapie innovative. Trieste,febbraio 2011 Mauro Giacca Ringraziamenti II mmiieeii ppiiùù ssiinncceerrii rriinnggrraazziiaammeennttii aadd OOssccaarr BBuurrrroonnee,,SSeerreennaa ZZaacccchhiiggnnaa,,LLoorreennaa Zentilin e Miguel Mano per la lettura critica del testo e a Suzanne Kerbavcic per il suo prezioso aiuto. Molti ringraziamenti anche a tutti gli altri membri del mio laboratorio presso l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste per aver contribuito a mantenere un ambiente scien- tifico e intellettuale molto stimolante durante questi anni. Mauro Giaccaa IX IInnddiiccee Capiitollo 1 – Introdduziione alllla terapiia geniica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Geni come farmaci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Terapia genica:una visione d’insieme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Scelta del gene terapeutico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Modalità di somministrazione dei geni terapeutici . . . . . . . . . 5 Sistemi di trasferimento genico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Targetingcellulare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Persistenza del gene terapeutico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Espressione del gene terapeutico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Risposta immunitaria alla terapia genica . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Letture consigliate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Capitolo 2 – Acidi nucleici con funzione terapeutica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Geni codificanti proteine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Proteine sostitutive di proteine cellulari assenti o mutate . . . . 13 Proteine che modulano funzioni cellulari . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Fattori di crescita secreti e citochine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Proteine che regolano la sopravvivenza cellulare e l’apoptosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Antigeni per la vaccinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Anticorpi e anticorpi intracellulari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Subunità delT-cell receptor(TCR) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Controllo dell’espressione dei geni terapeutici . . . . . . . . . . . . . 18 Acidi nucleici non codificanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Oligonucleotidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Oligonucleotidi modificati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Applicazioni cliniche degli oligonucleotidi . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Acidi nucleici catalitici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Piccoli RNA con funzione regolatoria (siRNA,microRNA) . . 30 Decoy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Aptameri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Modalità di somministrazione o sintesi intracellulare dei piccoli RNA regolatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Letture consiggliate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 XI XII Indice Capiitolo 3 – Metodologiie per iil trasfferiimento geniico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Barriere cellulari al trasferimento genico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Endocitosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Fuoriuscita dal compartimento vescicolare . . . . . . . . . . . . . . . . 43 Indirizzamento al nucleo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Metodologie per il trasferimento genico per la terapia genica:una visione d’insieme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 Inoculazione diretta di DNA ed RNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 Metodi fisici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Elettroporazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Iniezione idrodinamica intravascolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Sonoporazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Bombardamento con microparticelle ricoperte di DNA (gene gun) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Iniezione di DNA con getti ad alta pressione (((jet injection) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Metodi chimici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Liposomi e lipidi cationici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Polimeri cationici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Proteine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 Problematiche legate all’utilizzo dei metodi chimici per il trasferimento genico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 Vettori virali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Vettori basati sui gammaretrovirus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Vettori basati sui lentivirus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 Vettori basati sugli adenovirus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 Vettori basati sul virus adeno-associato (AAV) . . . . . . . . . . . . . 93 Vettori basati sul virus dell’herpes simplex (HSV) . . . . . . . . . . 102 Vettori virali per la terapia genica:campi di applicazione e valutazione comparativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 Letture consigliate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 Capitolo 4 – Sperimentazioni cliniche di terapia genica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Sperimentazioni cliniche di terapia genica: considerazioni generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Terapia genica delle cellule staminali ematopoietiche . . . . . . . . . . 121 Ematopoiesi e trapianto di cellule staminali ematopoietiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Trasferimento genico nelle cellule staminali ematopoietiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Applicazioni della terapia genica nelle cellule staminali ematopoietiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Sperimentazioni cliniche di trasferimento genico nelle cellule staminali ematopoietiche:considerazioni generali . . . . 127