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Storia del pensiero filosofico e scientifico. VOLUME 9. Il Novecento[3] (NUOVA con INDICE) PDF

607 Pages·1976·12.663 MB·Italian
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LUDOVICO GEYMONAT Storia del pensiero ftlosoftco e scientifico VOLUME NONO Il Novecento (3) Con specifici contributi di Bernardino Fantini, Giulio Giorello, Corrado Mangione, Silvano Tagliagambe, Renato Tisato GARZANTI I edizione: aprile 1972 Nuova edizione: novembre 1976 Ristampa 1981 © Garzanti Editore s.p.a., 1972, 1976, 1981 Ogni esemplare di quest'opera che non rechi il contrassegno della Società Italiana degli Autori ed Editori deve ritenersi contraffatto Printed in Italy SEZIONE UNDICESIMA Per una nuova concezione del mondo realistica e razionalistica CAPITOLO PRIMO N ol a introduttiva L'oggetto del presente volume è la contemporaneità, nel senso più pre gnante del termine. In effetti, entro l'amplissimo ventaglio delle scienze odierne, la biologia e la logica - alle quali sono dedicati i capitoli secondo e terzo, costituenti in certo senso la prima parte del volume - possono venire a buon diritto consi derate le scienze oggi più ricche di novità, le più promettenti per il futuro, le più feconde di sviluppi originali. Come è noto, non sono pochi a ritenere che la prima di esse (la biologia) abbia assunto negli ultimi tempi la posizione di « scienza-guida » occupata fi no a qualche anno addietro dalla fisica. Aggiungiamo che di entrambe vengono analizzati, negli anzidetti capitoli, gli sviluppi più moderni, come - per la logica - la teoria delle categorie, di importanza capitale anche per la matematica, e come - per la biologia - la genetica molecolare che notoriamente si trova alla base del nuovo evoluzio nismo nonché degli affascinanti dibattiti che si sono avuti intorno al caso e al la probabilità. Sia la trattazione della prima sia quella della seconda scienza richiedono, come il lettore vedrà, il ricorso a qualche tecnicismo; ma tale ricorso verrà te nuto nella minima misura possibile, dato il nostro esplicito intento di porre in luce, non solo il significato scientifico degli argomenti presi in esame, ma pure quello filosofico generale. Il fatto che, nei due capitoli in esame, i legami fra scienza e filosofia rive lino la loro essenzialità per entrambe, acquista un particolare significato nel presente volume; dimostra infatti che si tratta di legami ancora oggi di grande attualità, confutando così la pretesa che essi si riducano ormai a poco più che un ricordo del passato. Confessiamo francamente di scorgere in ciò una chiara conferma della validità dell'impostazione che abbiamo cercato di dare all'in tera nostra opera, imperniata appunto sulla inscindibilità fra pensiero filosofico e pensiero scientifico. Né meno attuali o meno significativi risultano gli argomenti trattati nel 7 Nota introduttiva quarto e nel quinto capitolo (che possono considerarsi come costituenti la se conda parte del volume). Il quarto fornisce infatti un ampio resoconto cr1t1co di uno dei più v1v1 dibattiti che stanno appassionando da circa un decennio la cultura filosofica e scientifica anglo-americana: il dibattito sul significato della crescita della scien za, sul suo carattere razionale o meno, sui modelli più idonei a farci cogliere tale razionalità, posto che esista. Il quinto affronta poi in forma originale il complesso problema, di natura non solo teorica ma anche politica, dei rapporti tra scienza e filosofia nel l'Unione Sovietica. Al fine di farcelo cogliere in tutti i suoi aspetti, ne delinea la storia a partire dal 92 seguendon e le alterne vicende durante gli ultimi I I, anni della vita di Lenin e poi durante la lunga era staliniana per giungere fi no ai nostri giorni. Parecchie pagine del più vivo interesse sono dedicate al « caso Lysenko » e ai dibattiti intorno all'interpretazione filosofica della meccanica quantistica, stu diati - sia quello che questi - su abbondante materiale pressoché sconosciuto in Occidente. L'importanza culturale di questi due capitoli è evidente, come è evidente il nuovo contributo che essi recano alla tesi, poco sopra accennata, circa l'in teresse essenziale che presenta ancora oggi, non meno che in passato, il pro blema dei legami tra scienza e filosofia. Ovviamente questo problema viene attualmente formulato in termini diversi da quelli usati nei secoli scorsi, ma ciò non toglie nulla alla sua centralità. Ed è pure rimarchevole che esso possegga un peso altrettanto grande in due culture così diverse come quella anglo-ame ricana e quella sovietica. Finora la cosa era relativamente nota per la prima, ma non per la secon da; uno dei meriti incontestabili di Silvano Tagliagambe, autore del quinto capitolo, sta proprio nell'averci fatto scoprire l'incidenza del problema anche nell'Unione Sovietica, erroneamente considerata ancora oggi, specialmente in Italia, come impermeabile a queste raffinatissime indagini. Quanto all'attualità delle varie questioni discusse nell'ultima parte del vo lume, cioè nei capitoli sesto e settimo (quali ad esempio la questione della ge stione sociale della scuola o quella della neutralità della scienza), non è il caso di aggiungere parola, tanto essa appare evidente. In effetti, tali capitoli affron tano, in forma teoretica più che storica, alcuni nodi centrali della nostra civiltà largamente dibattuti in Italia come all'estero. Non già che prescindano da ogni considerazione storica, ma possono esimersi dal discuterla direttamente, perché basta loro far riferimento ai numerosi capitoli di specifico argomento storico contenuti nei volumi precedenti. Possono anzi considerarsi come la conclu sione di tali volumi, cioè come il punto di approdo delle indagini ivi ampiamente svolte. Nota introduttiva In quanto tali, hanno un carattere non solo teorico ma in certo senso pro grammatico, perché cercano di enucleare le più profonde esigenze della scuola e della cultura odierne, e su questa base si sforzano di indicare alcuni impegnativi suggerimenti, nella convinzione che possano riuscire di qualche utilità a chi intenda darvi una risposta seria e consapevole. 9 CAPITOLO SECONDO La nuova biologia DI BERNARDINO FANTINI I • INTRODUZIONE Con la trattazione sostanzialmente storica che è stata seguita nei prece denti capitoli di quest'opera dedicati alla biologia, siamo giunti alle soglie di quella che viene chiamata la « nuova biologia », per sottolineare il carattere di profonda svolta che si è verificato nelle scienze biologiche, nel loro com plesso, intorno al I 9 5o, svolta le cui premesse, come abbiamo visto nel capitolo IV del volume ottavo, erano già state poste negli anni trenta e quaranta. Si dovrebbe infatti parlare, più che di svolta, di un momento di sintesi, di incontro fra filoni di ricerca che sembravano incomunicanti, di unificazione all'interno di una teoria unitaria di interpretazioni che sembravano contrap poste (come nello studio dell'evoluzione, dove la teoria moderna, che unifica l'approccio genetico e quello morfologico ed ecologico, non a caso è detta «sintetica»). La stessa nascita della genetica molecolare che, nel bene e nel male, ha segnato profondamente tutta la biologia contemporanea, è un mo mento di sintesi fra conoscenze ed interpretazioni teoriche che erano state rac colte ed avanzate da decenni, una sintesi che prima o poi, per dire così, « do veva esserci ». Ma come sempre nella storia della scienza, un momento di sin tesi audace diviene il punto di partenza per nuovi programmi di ricerca, per una reinterpretazione di vecchie teorie, anche delle più consolidate, per get tare nuova luce su aspetti rimasti ancora non spiegati, per prevedere nuovi ri sultati sperimentali. Tutto il complesso delle ricerche biologiche nella sua fase attuale è caratterizzato da questo processo di costruzione di nuove interpreta zioni della realtà della vita, basato sulla teoria sintetica della evoluzione da una parte, sulla biologia molecolare dall'altra e sul loro incontro-confronto. La « svolta sintetica » non ha portato solo ad un incredibile aumento di conoscenze ma soprattutto ha permesso di fondare su basi più solide che nel passato lo sforzo di costruzione di una teoria generale della biologia, anche se questo sforzo si è spesso limitato ad una più rigorosa chiarificazione dei prin cipali termini esplicativi e metodologici, senza impegnarsi nella costruzione dello « scheletro logico del sistema esplicativo » (Ernst Nagel). IO

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