Questa storia comincia l’11 ottobre 2012, alle 19 in punto, quando Maurizio viene chiamato dalla direzione.
Gli chiedono di accomodarsi, ma lui già si immagina cosa stanno per dirgli e preferisce restare in piedi.
«Come ti avevamo accennato, siamo costretti a terminare il nostro rapporto professionale. Entro domani mattina raccogli le tue cose per favore. Grazie per il tuo impegno di questi sedici anni.»