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Quality and quantity: HSS research evaluation in Italy. A state of the art PDF

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Qualità e quantità: stato dell’arte della valutazione della ricerca nelle scienze umane in Italia PaolaGalimberti La valutazione è un processo che richiede chiarezza nelle scelte legateagliobiettivieallemotivazioni. Unprocessochegeneraco- noscenze,maancheleutilizza,chepromuoveapprendimentoma ancheintroducelapropensioneversocomportamentiopportunistici. Iltemadellavalutazionedellaricerca,isuoiobiettiviegliscopi,ha attiratol’attenzionedellecomunitàscientifichedisciplinarianche esoprattuttonell’ambitodellescienzeumane,doveildiscorsosu quantitàequalitàèsemprestatoaffrontatoconuncertodistacco, quasifosseuntemanondidirettapertinenza. Leriflessioniinque- sto ambito hanno però subito una improvvisa accelerazione con lanominadell’AgenziadiValutazionedelSistemaUniversitarioe della Ricerca (ANVUR) nel2010 e ancordi più con l’avvio dell’e- sercizionazionaledivalutazione(ValutazionedellaQualitàdella Ricerca(VQR)2004-2010),1suscitandocritiche,proposteerichieste dimodifiche,maanchedandoavvioadunavivacediscussionesu- gliindicatoriesullemetodichedaapplicare. Nonostanteinmolti sisianosentitiindirittodiparlareescriveredivalutazionedella 1http://www.anvur.org/?q=schema-dm-vqr-definitivo JLIS.it.Vol.3,n.1(Giugno/June2012). DOI:10.4403/jlis.it-5617 P.Galimberti,Qualitàequantità ricercainquestiultimitempi,2 pochisonodavverotitolatiafarlo. La valutazione (della ricerca ma non solo) costituisce un’area di studiodicaratteretrasversalecheassocial’approfondimentodelle problematiche,teoricheepratiche,connesseall’eserciziovalutativo (perché si valuta, per chi si valuta, come si valuta, che uso si fa e si può fare della valutazione) ai contenuti e alle caratteristiche dell’oggettoedeisoggettisottopostiavalutazione. In pratica per poter correttamente valutare un prodotto della ricercanonbastapossederelecompetenzescientifichedellacorri- spondenteareadisciplinaremaèanchenecessarioaveredimesti- chezzaconleproblematiche,ancoraunavoltateoricheeoperative, per poter esercitare detta competenza. E, ovviamente, viceversa. In Italia manca (o meglio mancava fino a qualche tempo fa) una veraculturadellavalutazione,mancaunatradizioneseriadistudi sullavalutazionedellaricerca,mancanocentridigestioneeanalisi deidaticherappresentinoilriferimentoperchisioccupadique- stetematiche,3mancaunsistemainformativoefficaceedefficiente, mancanodatiaffidabiliecompleti,iltuttoancheinragionediuna domandachefinoranonavevarappresentatounamotivazioneco- sìrilevanteperattivareuncircuitopositivoingradodisostenere processitendenzialmentedeboliecontraddittori. Con l’avvio dell’esercizio nazionale, pur con tutte le contrad- dizioni e le critiche derivate, le polemiche ma anche i contributi propositivi, sièassistitoaun’inversioneditendenzachehafatto emergerecompetenzediffuse,interessiedesperienzepoconotifi- no a questo momento e che dovrebbero in qualche modo essere ricondottiaunitàperpoteresseresfruttatiappieno. 2Gliinterventisuquotidianiorivistedivulgative,sublogesitidedicatisisonomol- tiplicatiinquestiultimitempi,alimentandoundibattitovivaceemoltopartecipato daidirettiinteressati. 3Un esempio potrebbe essere l’IFQ di Berlino o il CWTS di Leiden o il Wissenschaftsrat. 5617-2 JLIS.it.Vol.3,n.1(Giugno/June2012) Ilprimoerrorechesiravvisaneicontributicheappaionoquoti- dianamenteneigiornali,neiconvegnioneiblogèquellorelativoalla capacitàdicorrelarelastrumentazionesceltaagliobiettivi(espliciti eimpliciti)dellavalutazione,ovverolanondistinzionedellivello acuilavalutazionesiapplicaeladiversanaturadelcommittente, dacuiderivanopoinecessariamenteoggetto,indicatoriemetodi- che utilizzati: come se si potessero applicare gli stessi criteri alla valutazionedeiDipartimentialivellonazionaleoalivellodiateneo, allavalutazionedeisettoriodeisingoliricercatori. Inrealtàdeve esserebenchiarochelediversedimensioni(Ateneo,Dipartimenti, Aree/gruppidiSSD,SSD,individui)nonsonodirettamentescala- bili o cumulabili o confrontabili, in quanto rispondono a criteri e metodi diversi di analisi, senza dimenticare che i fenomeni sotto osservazionesonodinamicienonsemprelarilevazionevienefatta nelmomentoritenutocorrettorispettoalproblemadaaffrontare.4 Diconseguenzaleclassifichechenederivanosonosemprerelati- veetendonoallasemplificazionediunarealtàcomplessa.5 Nel2010 ungruppodiespertidellaDGRicercadellaCommissioneEuropea suAssessmentofUniversity-BasedResearch(AUBR)hapubblicato un interessante rapporto in cui, fra gli altri argomenti, s’introdu- ceilconcettodimatricemultidimensionaledellavalutazionedella ricerca,dacuiemergechiaramentelacomplessitàdeltemaincui 4Inriferimentoall’attivitàdiunDipartimento,diungruppodiricerca,diun ricercatore. E’possibileinfattichelavalutazioneprendainesameunperiododi (apparente)inattivitàacuipuòseguireunperiodomoltofecondo, ochenonsi consideriletrasformazioninellemissionenellecomposizionidellestrutturepiuttosto cheicondizionamentiesterni. 5Questopuntovatenutoincontonelmomentoincuisidecidequaleusofare dellavalutazione. ComebenricordatoaPadovadaGiovanniPascuzzi(Lavalutazionedeiprodotti scientifici nell’area giuridica) la valutazione incide sull’attribuzione di risorse agli atenei,sullepolitichedireclutamento,sullostatogiuridicodeiprofessoriesullaloro retribuzione,sulleprocedureconcorsualiesullasceltadeiprogettidafinanziare. 5617-3 P.Galimberti,Qualitàequantità hannounruolofondamentalel’unitàscelta,loscopo,ledimensioni dell’output,gliindicatoribibliometriciealtretipologiediindicato- ri(ExpertgrouponAUBR).Comesipuòvederenellafigura1gli indicatoribibliometricisonounaparteall’internodellamatrice,a cuiperònelladiscussionenazionaleeinternaallecomunitàscientifi- chedisciplinarièstatoattribuitounpesoforseeccessivo,6facendo emergereposizioniradicalisiadifiduciachedisfiducia.7 Figura1:Themulti-dimensionalresearchassessmentmatrix. Thistable presentsacorepartofthematrix,nottheentirematrix.Itaimsto illustratewhatthematrixlookslike.Itshouldbereadcolumn-wise: eachcolumnrepresentsadifferentdimension(MoedePlume) Ènecessarioricordarsichel’universitàharuoliefunzionidiver- se,difficilmentecumulabiliedesprimibiliconindicisintetici. Ad 6Quasi la valutazione della ricerca potesse essere ridotta agli indicatori bibliometrici. 7SivedanoalpropositogliinterventisulsitodiROARS(http://www.roars.it)ele replichediANVUR(ANVUR.Consigliodirettivo;Bonaccorsi). 5617-4 JLIS.it.Vol.3,n.1(Giugno/June2012) esempiounricercatoremoltoproduttivoedigrandeimpattopuò essereuncattivodocenteeviceversaolasuaperformancepuòav- venireascapitodialtrefunzionie/odialtriricercatori. Nellaanalisi della produzione scientifica di dipartimenti, ricercatori e gruppi bisognadeciderecomeconsiderarelearee/tematichenuove,come bilanciareledistorsionideterminatedacomunitàscientifichepicco- le,chipremiareecomepremiare,comeaumentarelaperformance complessivaecomegestireleinformazionieleconoscenzechesi generano,comevalorizzareipercorsimigliorativi. Selaqualifica- zionescientificaavvieneascapitodialtrefunzionidell’università bisognavederecomebilanciareruoliefunzionirispettoagliobiettivi daperseguire. Intuttiquesticasilamatricechesidovràcomporre saràdiversaediversisarannogliindicatoriutilizzati. Qualità e quantità Mentre l’idea della necessità della valutazione dell’università appareaquestopuntolargamentecondivisaeormaiaccettatada tuttelecomunitàscientifiche,menocondivisesembranoesserele finalità8 eancormenolemodalitàattraversolequaliessadevees- sere realizzata. L’ANVUR ha dovuto predisporre, in pochissimo tempo, una macchina credibile in grado di associare gli strumen- ti ai fini dichiarati, dovendo in molti casi svolgere un compito di indirizzoedigiustificazioneconcettualedellesceltepropostee,in alcunicasi, disostituzionerispettoainformazioni, competenzee 8”Lavalutazionedellaricercanondeveesserepercepitacomeunmeccanismo burocraticoocensorio,macomepreziosaopportunitàpermettereafuocoaspetti nevralgicidellaperformancedellestrutturediricerca”[...](ComitatodiIndirizzo perlaValutazionedellaRicerca);”Tutteleuniversitàdovrannoripartiredazero.E quandolavalutazionesaràconclusa,avremoladistinzionetraresearchinguniversitye teachinguniversity.Adalcunesipotràdire:tufaisoloilcorsodilaureatriennale.E qualchesededovràesserechiusa”(Fiori,«LaureaDOC.IntervistaaS.Benedetto»). 5617-5 P.Galimberti,Qualitàequantità ”tools”nonsempredisponibili. Inpraticaunamacchinache,anche in ragione delle scelte fatte sulla quantità e rappresentatività dei prodottidaconsiderare,permettessedivalutareconmetodichee indicatori differenti a seconda delle aree disciplinari una enorme quantità e varietà di lavori di ricerca, con numeri che avrebbero potuto mettere in crisi sistemi che hanno una tradizione ben più consolidataqualiquelloaustralianoobritannico.9 Nonostantegli ostacolilaVQRhapresoavvio,ebenchéipiùscetticisottolineinoil suocaratterediipotecasullevalutazionifuture(ancheindividuali), glierrorimetodologici,inevitabilidatoilpocotempoadisposizione, l’opinabilitàdellesceltecompiute(alcunedecisamentesbagliate), questoprimopassohageneratoriflessioniediscussioniimportanti per una evoluzione delle pratiche valutative nell’ambito della ri- cerca, ha stimolato il confronto spesso anche con toni accesi e ha portato il discorso sulla valutazione, prima relegato nei nuclei di valutazioneenegliosservatori,sullepaginedeiquotidiani.10 Alcuni, datiallamano,sostengonochepiuttostocheunacattivavalutazione meglionessunavalutazione,econsiglianoall’ANVURdifermarsi per poter partire con indicatori e metodi più robusti.11 In questa sedecilimiteremoasottolinearechel’avviodiquestoeserciziodi valutazionenazionalehaportatoadunaconsapevolezzadiffusache primaeracompletamenteassenteequestoèunfenomenopositivo. InItalialecomunitàscientificheafferentialleareedelleScienze umaneeSociali,corrispondentialleareeCUN10-14,12hannocomin- ciatosolonegliultimianni(alcunisettorisoloinepocarecentissima) 9LaVQR2004-2010riguarderà195240lavoridiricercae68237ricercatori,numeri impressionantirispettoaglialtriesercizinazionali. 10SivedaadesempioilpostriassuntivosuROARS(30aprile2012),Ildibattitosui rankingsdirivistehttp://www.roars.it/online/?p=7836. 11SivedanoadesempioipostdiAlbertoBacciniodiGiuseppedeNicolaosu http://www.roars.itinmeritoallabibliometriadell’ANVUR. 12Vedremoconunaseriedidistinguoalmenoperl’area13. 5617-6 JLIS.it.Vol.3,n.1(Giugno/June2012) adoccuparsidiindicatoriquantitativiequalitativi,maafrontedella scarsaesperienzahannopotutocontaresuun’ampialetteraturasul tema(ancheinsensocritico)esugliesitideglieserciziportatiavanti neglialtripaesialivelloeuropeoeinternazionale(Wissenschaftsrat; KNAW,StandardevaluationProtocol2009-2015;Qualityindicatorsfor researchintheHumanities;Martinetal.)ehannoavutoquindi(per chihasaputocoglierla)lapossibilitàdievitarediprenderestrade giàpercorseeinterrottedachilehaprecedute. Pertradizioneeancheperunaseriedimotivicontingenti–cro- nica mancanza di dati (Hicks e Wang; Martin et al.), molteplicità deicanalidicomunicazionedeirisultatidellaricercadifficilmente tracciabili dai database citazionali, differenti modalità e tempi ci- tazionali(HuangeChang;Hellqvist),usodellalinguanazionale– lescienzeumanehannosempreconsideratolapeerreview,peraltro spessoesercitatainformenonstrutturate,comel’unicostrumento divalutazionepossibilepercertiambitidisciplinari. Certamentela peerreviewèstataapplicataavarilivelliallavalutazionediprogetti, persone,gruppielavoridiricerca,manonsempreicriteriutilizzati (dallasceltadeirevisori,allamodalitàdirevisione,allamodalitàdi decisionenelcasodipareridiscordi)sonostatiresinotiinmaniera trasparente. Ciòèveroinparticolareperlerivistenazionali(iltarget perlamaggiorpartedeglistudiosidellescienzeumaneesociali). Labruscaaccelerazionedeiprocessilegatiallavalutazionede- terminatasiconl’operativitàdell’ANVURhaprovocatoanchel’ac- celerazionedelleprocedurediaccreditamentodellesedieditoriali (collane,riviste,caseeditrici),ancheseèdifficilecapireperilmo- mentosequantodichiaratodallevarieredazionicorrispondaauna reale prassi editoriale. Si è dunque avviata una vivace discussio- ne,nonprivaditonipolemici,sullemodalitàdiconduzionedella peerreviewpressolesedieditorialinazionali,sulconfrontocongli standardeuropei,sullaopportunitàdicercaredipubblicareall’este- 5617-7 P.Galimberti,Qualitàequantità ro(odipubblicareinItaliamautilizzandolalinguainglese)esul sensodell’utilizzoeaffiancamentodiindicatoriquantitativiperla valutazionenellearee10-14. Dovendoattuarevalutazionisuampiascala,checoinvolgono strutture e gruppi di ricerca la peer review presenta dei limiti, in particolaresenoninquadrataattraversomeccanismitrasparentie riproducibili,relativiallaqualificazionedegliesperti13 eadatabase ricchidiinformazioniatteafavorirelacorrettaallocazionetraogget- tod’analisieexpertisedelrevisore. Talilimitiriguardanosoprattutto la credibilità del processo, e la possibilità che rieasca a fornire ri- sultatiutiliancheinterminidicomparazioneebenchmarking,14eil meccanismodigestione,onerosointerminiditempiecosti. Sempre dipiùquindisièaffermata(questoadireilveroancheperlearee 01-09) l’idea dell’impiego della informed peer review,15 cioè di una revisionedeipariincuialvalutatoresonoresinotialcunielementi ingradodisupportarneilgiudizioo,eventualmente,dicorreggerlo eincuiidifettidellavalutazionequalitativasiequilibrinoconquelli derivantidallavalutazionequantitativa. Perlescienzedurelapeerreviewvienenormalmenteaffiancata,o preceduta,dagliindicatoribibliometricicheperònellescienzeuma- nenonrisultanodisponibiliperunaseriedimotivinoti,sialegatiai prodotti(eallaloromodalitàdiproduzione)ealletipologiedilavori diricerca(saggi,monografievs. articoli),siaconnessiallemodalità 13Sivedaades. larispostadiP.P.GiglioliaI.Colozzi,PresidentedelGEV14, http://www.roars.it/online/?p=8285#more-8285 14Sipensialladifficoltàdiricondurregiudizianaliticiagiudiziquantitativiole difficoltàderivantidalledimensioniridottedellecomunitàscientificheinalcuni settoricheannullanoimeccanismiblindcaratteristicidellapeerreview. 15IldocumentodiaccompagnamentodeicriterideiGEV(29febbraio2012),in- dividua nella informed peer review la tecnica scelta per la valutazione da tut- ti i GEV, ciascuno secondo le proprie peculiarità e a seconda delle tipologie di lavorivalutati,http://www.anvur.org/sites/anvur-miur/files/gev/documento_ accompagnamento_criteri.pdf 5617-8 JLIS.it.Vol.3,n.1(Giugno/June2012) dicitazionechenerendonodifficilelaraccolta(citazioniapie’di pagina piuttosto che in fondo all’articolo, citazioni a monografie esaggipiuttostocheadarticoli), oaitempidicitazionechesono moltopiùlunghicheperlescienzedure. Lastrutturastessadella comunicazionescientificanellescienzeumane,eilminorinteresse economico di un mercato esterno alla ”ricerca per la ricerca”, ha impeditolacreazionedidatabasebibliometriciingradodifornire indicatoriquantitativiediimpattodellepubblicazioniscientifiche,e ilavorieglistudiorientatiintalsensosonorimastiperilmomentoa livellopuramenteteorico.16 Negliultimiannic’èstatounproliferare diindicibibliometricidivariotipo. Legatiall’autore,allavorodi ricerca,allarivista. Essiappaionomenocostosidellapeerreview,17 di più facile implementazione e permettono la comparazione fra strutturegruppiepersone. Gliindicibibliometricipermettonoperò solodicoglierealcuniaspettidellaqualitàdiunapubblicazione(odi unautore);sonodebolirispettoallaqualitàintrinseca. Laprincipale caratteristicacheunindicebibliometricodeveavereèlacoerenza • rispettoabanchedatidiverse; • rispettoallepratichedellacomunitàscientificadiriferimento. Moed(«Themulti-dimensionalresearchassessmentmatrix»)ha sottolineatocomeconl’avanzaredeglistudisugliindiciel’appli- cazione degli stessi si sia ormai arrivati alla terza generazione di indicatoribibliometrici(tabella1nellapaginasuccessiva). L’elemento determinante ai fini di disporre di indici coerenti è la disponibilità di dati bibliografici accurati. Questi dati, per le 16Sivedalostudiocommissionatodaalcunesocietàscientificheeuropee(Martin etal.):inunrecenteconvegnoaVenezialostessoBenMartinhadichiaratochenon èancorabenchiaroseicostiperlacostituzionediundatabasebibliometricoperle scienzeumaneesocialisarebberogiustificatidaibenefici. 17Anche se il lavoro di pulizia dei dati prima che possano essere utilizzati è piuttostolungoeoneroso. 5617-9 P.Galimberti,Qualitàequantità Tipo(generazione) Descrizione Esempi Primagenerazione Indicatoridibase,facilida Numerodipubblicazioni, otteneredafontiattestate, numerodicitazioni, ormaidisponibilidadecenni metrichedell’impattodellarivista Secondagenerazione Indicatorirelativionormalizzati Mediadicitazionirelativa perareadisciplinare onormalizzataperl’areadisciplinare Terzagenerazione Indicatoribasatisullaanalisi Scimagojournalrank, avanzatadelnetwork,utilizzando indicatoridel”prestigio”(pesa parametricome dipiùunacitazionecheviene lacentralitàdelnetwork daunarivistadimaggiorprestigio) Tabella1 scienzeumane,nonsonoattualmentedisponibili.18 Anchegliindici bibliometricihannoattiratounaseriedicriticheeperplessità. Ad esempioilfattochesonofacilmentemanipolabili,iltimorechenel lungoperiodol’usodegliindicatoribibliometricipossacondurre a comportamenti adattivi quali la ricerca di pubblicare su riviste considerate eccellenti e per le quali è necessario scrivere di tema- tichemainstreamtrascurandolineediricercapiùoriginalimapiù ”rischiose”dalpuntodivistadell’impattoimmediato,oppureilfat- to che ci si indirizzi verso tipologie di pubblicazioni considerate più”redditizie”dalpuntodivistadelriconoscimento(articolovs. monografia). In alcuni paesi, ad esempio la Gran Bretagna, l’impiego degli indicatoribibliometricièstatorifiutatocomeunicafonteinformativa perlavalutazione19 18Attualmenteesistonoglistrumentidiraccoltadeidati(leanagrafilocali),ma mancatotalmentealivellocentraleunapoliticadigestioneeraccoltadeidati.Una policycomunerispettoaidati(chi,cosa,come,suchearcotemporaleesecondoquali criteridivalidazione)potrebbemodificareradicalmentelasituazione(Capaccionie Spina). 19Noncosìinaltripaesi:sivedainfattil’Internationalauditofresearchdevelop- mentandInnovationcommissionatodallarepubblicaCecaaTechnopolisdovericerca- toridelCWTShannoeffettuatounaanalisisullaqualitàdellaricercabasandosiesclusi- vamentesuindicatoribibliometricihttp://www.technopolis-group.com/resources/ 5617-10

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