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Le società dell'Italia primitiva. Lo studio delle necropoli e la nascita delle aristocrazie PDF

220 Pages·2003·2.861 MB·Italian
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Gilda Bartoloni Le società dell’Italia primitiva Lo studio delle necropoli e la nascita delle aristocrazie Carocci editore aedizione, gennaio  © copyright by Carocci editore S.p.A., Roma Realizzazione editoriale: Omnibook, Bari Finito di stampare nel gennaio  dalle Arti Grafiche Editoriali Srl, Urbino ISBN--- Riproduzione vietata ai sensi di legge (art.  della legge aprile, n.) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico. Indice zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Premessa i1 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Introduzione I. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Dalla vita alla morte 1.1. La teoria socio-antropologica di matrice francese e 1.2. la NEZLA’r chaeology 16 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 1.3. Archeologia post-processuale 18 1.4. Caratteristiche dei contesti funerari nella protostoria italiana 20 I. j. Le necropoli analizzate 72 1.6, Questioni cronologiche 27 1.7. L‘emergere delle aristocrazie nell’ltalia centrale tir- renica -0 Riferimenti bihliografici 35 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 2. I riti funerari e la tomba 43 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Incinerazione e inumazione: il caso di Populonia 2.1. 2.2. Inuniazioni e incinerazioni: il caso di Veio 2.3. 11 culto “eroico” 2.4. Le tombe a camera villanoviane Le prime totnbe a camera inonumentali e i tumuli 2.5. 2.6. La cerimonia funebre 2.7. I1 culto degli anteriati 2.8. Morte peregrina e cenotafi Riferimenti bibliografici 7 zyxwvutsrqpzonymlxkjwihgvfeducbtasZrYqXWpVoUnTSmRQlPkOjNihMgLKfJeIHdGcFEbDaCBZAYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 3. Necropoli e società zyxw87 vutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Stratigraiia delle necropoli e indivirluazione di gruppi 3.1. 87 3.2. Dalla famiglia allargata alla faniigiia nucleare: gruppi e circoli 93 7iinibe bisome e plurinie 97 Dinamiche di genere e problemi demografici 101 Tombe infantili 102 Morti in abitato 105 Riferimenti bibliografici 108 4. La donna in Etruria e nel Lazio I1j zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 4.1. Filatrici e tessitrici 4.2. Padrone di casa 4.3. Spose e madri 4.4. Beni da esibire 4.5. Le donne al potere 4.6. Le larnentatrici Riferimenti bibliografici 5 Carri, cavalli e armature '59 Le armi da offesa: lance e spade Le armi difensive Carri e calessi I duelli Le scorte armate e il trionfo Guerrieri e/o sacerdoti Guerrieri o cacciatori? Aristocratici e carpentieri Riferimenti bibliografici zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 6. Il vino e le aristocrazie deil'Italia cent& tirrenica 195 6.1. Le importazioni di coppe eiiboiche o cicladiche 196 6.2. L'introduzione della viticoltura 199 6.3. Bere seduti: la tomba 871 di Veio-Casa1 dei Fosso 201 8 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 6.4. LI banchetto sdraiato: la tomba KT di Caste1 di Decima 203 Kiferimenti bibliografici 209 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 7. Conclusioni 217 Indice analitico 221 9 Premessa Il corpo di ogni uomo insegue la morte irresistibile, ma lascia dietro di sé una parvenza di vita che vive ancora: infatti questa sola ci viene dagli dei. Pindaro, in Plutarco, Romolo, ,  Il contenuto di questo lavoro verte sull’emergere dell’aristocrazia pres- so le comunità dell’Italia centrale tirrenica nel corso dell’VIIIsecolo a.C., cioè sul momento finale della prima età del ferro, rappresentato in Etru- ria, in particolare, dalle ultime manifestazioni della cultura villanoviana. È il momento di passaggio dalla protostoria alla storia. Il libro prende spunto dalla richiesta di Gianluca Mori di fare una nuova edizione aggiornata del volume La cultura villanoviana. All’inizio della storiaetrusca: considerando che gli studi degli ultimi anni miei e di altri si sono concentrati sulla parte finale dell’argomento trattato, ho pre- ferito soffermarmi su questo periodo e considerarlo separatamente. Il quadro ricostruito si è basato quasi esclusivamente sull’analisi dei dati funerari. Le onoranze funebri possono rappresentare l’occasione nella quale la comunità sottolinea, nel modo più completo e significati- vo, la somma delle identità sociali che costituiscono la posizione di cia- scuno dei suoi membri. Nei contesti funerari cioè sono rappresentati simbolicamente i ruoli raggiunti nella vita dai diversi individui, indica- ti mediante attributi, che vengono riconosciuti degni di essere rappre- sentati dopo la morte. Questi indicatori sembrano variare da contesto a contesto e da un periodo all’altro anche nella stessa necropoli o ambi- to culturale. Si è sentita la necessità di riproporre lo studio delle necropoli in una prospettiva maggiormente legata a metodi storici e archeologici, rispet- to agli enunciati talvolta troppo teorici proposti dalle recenti tendenze della “archeologia della morte” di matrice anglosassone, pur recependo ampiamente la grande linea innovativa di questa corrente di studi. I da- ti della cultura materiale vanno letti come i testi storici. Questo libro nasce anche dalla necessità di raccogliere una serie di scritti da me elaborati negli ultimi anni, alcuni dei quali in periodici o pubblicazioni non facilmente reperibili nelle biblioteche universitarie, per facilitare lo studio degli allievi del mio insegnamento di Etruscolo- gia e Archeologia italica, ai quali il lavoro è dedicato. Un’approfondita e  LE SOCIETÀ DELL’ITALIA PRIMITIVA il più possibile aggiornata rassegna bibliografica segue ogni capitolo per chi vuol saperne di più. All’inizio degli anni settanta () ho usufruito di una borsa di stu- dio offerta dalla M. A. Cotton Foundation, per affrontare questo stesso argomento su Veio, di cui approfondii il problema dei diversi riti fune- rari. Con gratitudine voglio ricordare in questa sede l’indimenticabile Molly Cotton, conosciuta e frequentata al “Camerone” della British School agli inizi del mio lavoro. Desidero inoltre ringraziare, per l’aiuto nella stesura finale di queste pagine e per la collaborazione alla documentazione grafica, Sergio Bar- berini, Alessandra Berardinetti, Piera Bocci, Mariassunta Cuozzo e Ales- sandra Piergrossi.   Introduzione . Dalla vita alla morte Dalla fine del IImillennio a.C. (tarda età del bronzo) in tutta la peniso- la italiana è documentato l’uso di deporre nelle tombe insieme al mor- to oggetti di ornamento e vasellame ceramico o in metallo: infatti la ca- ratteristica più evidente nelle sepolture delle singole comunità è il più o meno ricco corredo funerario che accompagna le diverse deposizio- ni, spesso un vero tesoro. Alcuni di questi oggetti erano stati utilizzati nella cerimonia funebre, gli altri dovevano indicare il prestigio e il ruo- lo del defunto. Può essere utile per illustrare come potevano essere accumulati que- sti beni nella tomba il racconto della sepoltura di Gilgamesh re di Uruk, «il re senza pari, colui che non ebbe uguali tra gli uomini»: «Per Gilga- me&, figlio di Ninsun, essi pesarono le loro offerte: la sua cara moglie, suo figlio, la sua concubina, i suoi musicisti, il suo giullare e tutta la gen- te della sua casa; i suoi servi, i suoi attendenti, tutti quelli che vivevano nel palazzo pesarono le loro offerte» (Sandars, , p. ). La deposizione del corredo doveva essere l’ultimo atto di una com- plessa cerimonia funebre, articolata in tre momenti principali: l’esibi- zione del corpo, l’accompagnamento funebre (FIG..) e la sepoltura. Tacito racconta che a Roma il funerale di un personaggio illustre era celebrato con un fasto straordinario, non dissimile da quello desti- nato a un generale vittorioso nel giorno del suo trionfo. Il mesto cor- teo era aperto da strumentisti (per lo più suonatori di flauto) e da can- tanti (prefiche prezzolate con le chiome scomposte). Nel foro si tene- va un’orazione funebre e infine ci si dirigeva verso il luogo di sepoltu- ra, all’esterno della città, dove il cadavere veniva cremato. Talvolta ve- nivano organizzati dei giochi. Indubbiamente a Roma le usanze fune- bri arcaiche mantennero a lungo valenza e significato presso le famiglie patrizie.  LE SOCIETÀ DELL’ITALIA PRIMITIVA FIGURA. Disegno di un funerale romano del di H. C. Andersen (da H. E. Nørregfard- Nilsen, Quadri di viaggio dall’Italia di H. C. Andersen, Roma ) Non molto dissimile sembra il funerale tracciato nelle schematiche sce- ne di ekphorà (trasporto funebre) e pròthesis (esposizione della salma), con raffigurazioni di gruppi di piangenti e suonatori, carri da trasporto e letti funebri, dipinte nelle grandi anfore geometriche del Ceramico di Atene (Ahlberg, ). Nei contesti funebri dell’Italia protostorica e arcaica noi possiamo cogliere solo la parte conclusiva di queste cerimonie. Il rituale funerario è curato ed espletato dai vivi attorno ai corpi dei defunti. La spiegazio- ne della scelta e dello svolgimento dei riti va cercata nel mondo dei vivi. L’utilizzazione dei dati provenienti dalle necropoli è da tempo con- siderata fonte primaria per la ricostruzione sociologica delle comunità antiche: ed è preferenza motivata dalla molteplice concentrazione e cam- pionatura di materiali rinvenuti in complessi chiusi, quali le tombe. An- zi, nell’ultimo trentennio vi è stata quasi un’esaltazione dei dati funerari come fonte archeologica, che ha provocato la nascita di una speciale branca definita “archeologia della morte”. Va pure tenuto presente, però, che le sepolture e i relativi corredi, che rappresentano solo una delle fonti archeologiche d’informazione su una società, sono forse la fonte più condizionata a livello ideologi-  www.torrossa.com - For non-commercial use by authorised users only. License restrictions apply.

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