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Le Baccanti PDF

172 Pages·1940·80.267 MB·Italian
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EURIPIDE LE CON AMPIO COMMENTO ESEGETICO GUAMMATICALE SINTATTICO ED ETIMOLOGICO-RADICALE DELLE PAROLE DEL PROF. RAFFAELE ELISEI NUOVA RISTAMPA. <I>ofJeeoì oè fJeowir;t µvf>ot uieooc; neoç {}ewv {}seanelaç (EUR. Elettra 743-744) ,. I FELICE LE MONNIER - FIRENZE MCMXL-XVIII PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA 781-40 - Firenze, Tipografia Enrico Ariani, Via San Gallo, 33 AU.' JT,LUSTRE COMMirnDATOI:lt DR. TITO OOLAMARINO COL PROPOSITO E LA SPERANZA CHE OJ,TRE LA BRH:VE CERCHIA DEI FAMILIARI E DELLA VITA RENDASI NOTO QUANTA GRATITUDINE E AFFETTO REVERENTE ABBIANO LEGATO L' A UTOUl!l AL GIUSTO INTEGRO E FORTE P.ll;TTO DELL' ALTO ESEMPLARE FUNZIONARIO DEL CULTORE ELETTISSUIO DELLI<: MUSE AVVERTENZE PRELIMINARI. Ragioni d'economia (non per riguardo al solo spazio) hanno valido che si sopprimesse la Prefazione e si restrin gesse il commento della metà precisa; e poichè l' aittore penò assai ad acconciarsi al niwvo supplizio del letto insieme e del torchio di Procriiste, da questo è proéeduto che la pttb blica zione del presente libro avviene con ben quattro anni di ri tardo. Non ci consta che nel frattempo abbiano veduta la liwe studi o edizioni che facciano parere arretrato il nostro lavoro. Ohe all1opposto riteniamo un vero tratto della benigna for tuna per noi l'Articolo di GIROLAMO VITEJT,LI su Euripide nel Pègaso di marzo dell'anno scorso, nella cui prima parte a noi sembrò di trovar tanta affinità di pensieri (si parva. licet componere magnis), non solo, ma anche di esposizione, con la prima parte della nostra Introduzione, che la cosa incredi bile ci fece correre dall'Editore, dal quale, ragguagliatolo dello strano e felice caso, ottenemmo che qu,ella parte del manoscritto fosse subito impressa indipendentemente dal resto. Quanto al metodo del commento, ci siamo regolati se condo una duplice norma: la nostra, prima di tutto; cioè il modo da noi sempre tenuto nello stitdiare, seguendo il 7Jroprio giitdizio, i propri bisogni, il proprio gusto; poi la norma sitggeritaci dalla scuola, da qttel tipo medio di alunno nl quale qttasi ttttto convien dire, spiegare, ricordare e ret-· tifi.care; rettificare specialmente circa la teorica delle forme, dove le comttni grammatiche lasciano più o meno tutte desi·· derare, e si mostrano così poco in armonia fra di loro. Ab biamo avuto cura che nitlla ci sfuggisse, non badando a di spendio di tenipo nè a disagio: il saggio in nota al v. 100 è il compendio d'nna estesa e va.ria corrispondenzn _, che ci VIII AVVERTENZE PREUllfIN Al U ha tolta la mortificazione di non esser riitsciti alla bisogna. con le sole nostre forze. La mancanza di un, « Appendice critica))' il non trovar mai citato il solito Wilamowitz nè altro nome di simile sit0no e sicuro effetto decorativo non induca a credere che sia man cata da parte nostra la «preparazione critica», e ci siano ignote le illustri fatiche dei benemeriti sl'ltdiosi d,oltr, Alpe e d,oltre mare o d,oltre oceano: abbiamo studiate le singole parole del testo (col criterio, per noi non nuovo, del conserva torismo più circospetto, non però codino e cieco) e le singole questioni degli esegeti; e dovrà pur apparire che il critico è da per tutto presente, pur senza indossarne l'assisa, chè no11 era. questo il luogo: non dic'o un Aristarco, ma (secondo le nostre forze e il non tiepido amore) scritpoloso, crediamo, co scienzioso e soprattutto non scansafatiche. Esprimiamo il nostro grato animo al Dott. VIERI PAo LET'l'I, Direttore della Casa Editrice Le Monnier, per l,alto onore fattoci di richiederci dell'opera nostra. È la prima volta che ci siamo indotti a cedere (non senza averci dormito sopra, dopo un riguardoso ma risoluto diniego!) in materia di pubblicazioni scolastiche, molto per la cortesia sqitisita del Richiedente, ma più forse per le nuove condizion'i dei tempi (tempora mutantur .... ), alle qitali si deve pitre se ab biamo ripud,iato nell, insegnamento l' uso degli autori nel puro testo, da noi sempre osservato e propugnato prima della Rifonna. Si vitale, da una parte, ai'utar l'opera dell'inse gnante e quella del discente ad alleviare il maggior peso clie ora importa l'esame di maturità; e, dall'altra, ci è parso questo il miglior modo (senza pregiudizio dell'alunno volenteroso) di combattere l,invasione dei traduttori, qi1,i veramente traditori, ai quali oramai tutti ricorrono, ren dendo al tutto vano il vario altissimo scopo dello studio di retto dei classici. Non è improbabile, che, una volta messici in via, se dur·i la lena, ci proviamo in alcitna delle opere delle q'uali ci paro che più difettino le scuole classiche, opere da tempo vagheg giate con altrettanto desiderio quanto è stato invincibile 'il pudore, il terrore, quasi, che ce ne ha tenuti decisamente, costantemente lontani. Ma il coraggio a fatio.he, quale è que sta che presentiamo agli egregi Collegh,i, non pnò venire che dall,approvazione e dalla buona accoglienza da parte loro, se ris'ulterà loro dall, esame, che, a paragone di altri commenti, gU alitnni abbiano ad apprendere dal nostro più

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