Dramma a carattere filosofico e teologico in tre atti, è il punto più alto raggiunto da Calderòn de la Barca e probabilmente l'opera più importante dell'intero Diciassettesimo Secolo. Scritta in versi, composta di tre atti, pubblicata nel 1635, viene considerata una sorta di versione cristiana dell'Edipo Re. Non è qui presente l'incesto ma la morte della madre del principe Sigismondo, in una trama che ricalca il canone tradizionale dell'epica ma apre la porta a nuove e profonde riflessioni sul destino, sull'ineluttabilità della vita e sul rapporto che si intreccia quotidianamente tra la vita reale e il sogno, il cui confine spesso è di difficile identificazione. Un capolavoro della letteratura europea di tutti i tempi, di grande attualità ancora oggi.
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