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La sintassi latina. Illustrata con luoghi di Cicerone. Volume primo. Volume secondo PDF

562 Pages·1949·34.454 MB·Italian
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GIOVAN BATTISTA GANDINO LA SINTASSI LATINA ILLUSTRATA CON LUOGHI DI CICERONE T&ADOTTI ED ANNOTATI PER USO DI RETROVERSIONB VOLUM.E PRIMO G. B. PARAVIA & C. TORINO - MILANO - PADOVA - FIRENZE - ROMA - NAPOLI • PALERMO SETTIMA RISTAMPA DELLA SECONDA EDIZIONE PROPRIETÀ LETTERARIA Printed in ltaly SI ritengono contraffatte le copie non firmate dall'Autore o non munite del timbro della S. I. A. E. Soc. per azioni G. B. PARAVIA ci C. TORINO - Corso Vittorio Emanuele II, n. 1~ 1722 (eA) 1949 . 2991 128~] PRE~"'AZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE Ho preso a comporre la presente operetta coll'intento di guidare gli alunni àell'e nostre sc~ole nello studio e nella pratica della tdnta8s1:l atina, e assuefarli nel te·mpo stesso a ricercare addentro le proprietà di essa lingua e le diffe-ren.ze fra lo stile latino e l'ital·iano. ll mezzo che m·i parve più pronto e più sicuro per consegui-re il fine che ·m.'erop roposto, è stato, come si -cede,l a versione dall'-italiano in latino. Non che non possa e non debba cooperare al medesi·mo effetto la lettura e la interpretazione degli autori la-lini; ma solo col tradurre dalla lingua 'materna prfma, e poi con lo seri vere a sua posta può uno acquistar conoscenza chiara e f perfetta d'·un altra arella, appropria.rsene i vocabol-ie le forme, comprende-rel a ragio·nee l'uso itelle regole sintatUc.he, la collocazione delle pa,rti del dùlcorso, il collega1nentod elle propmdzioni, la struttura dei periòdi. S'aggiunge, che ci tono nei classici latini, come in tutti i gra-ndi .'jcrittori,c erte finezze di concetto e sfu1nature di espressione, che non .~i possono intendere nè sentire se non da chi si sia_a ddentrato •rnediantel a pratica dello sorivt3ren el pensiero e nell'arte di quegli antichi. Delle due vie che mi si paravano innanzi per la scelta dei Temi, o pigliarli belU e fatti da autori itaUani originali, o voltare appo,sita1nentei n italiano luoghi d'autori latin-i, mi son.o_ atten-utoa lla seconda, non tanto a fine di sce·mare ~i principianti la di/ficoltà della trad·uzio·ne apprestando. IV loro -un italiano non troppo disforme dal lat·ino, quanto (ed è questo se non m'inganno, il principale motivo per cui è ' l l' . . raccomandato nelle nostre scuo e eserciz10 della retrover- sione) per ispianare la via alla intelligenza dei classici, sì con fornire per via de' tempi stess·i utili notizie intorno agli uomini e alle cose dell'antichità-, e sì con additare e sp-iegare nelle annotazioni, come l'occasione mi s'nffer-iva, certe 1,oci e certe loc,uzioni poco note e tuttavia molto i ,npor tanti che s'incontrano negli scrittori lat-i'n.i.N on ho poi bi sogno di dire, perchè fra tutti gli autori lat-ini abbia dato la preferenza a Cicerone, nelle cui luminose pa{line si ri~ flette e s'ai,viva non pure l'antichità romana ma anche la greca, con tante e così grandi memorie di personaggi, d'ist-ituzioni, di fatt-i,. con tanta nobiltà di pensieri e splen dore di el.ocuzione. · Nelfo Note mi sono studiato di svolgere innanzi tutto ed illustrare le regole p-iù i'mportanti e più. difficili della sin tc1,ssi,q 1rnlle in ispecie che riguardano il retto uso dei tempi e dei modi nelle proposizioni subordinate, rimandand,0 per 1aaggiori schr/ar·imenti alle due G-rammàtiche più diffuse nelle nostre scuole, quella dello ScnULTZ (l) e quella del l\iADVIG (2), ricche l'una e l'altra, e più la seconda, di pre gevoli osservazioni non solamente su la sintassi propria ·mente detta, ma anche su la syntaxis ornata o vogliarn dire dottrina deUo st-ile. Oltre a ciò ho preso cura ili additare al discepol,0 i vocaboli e i costr,utti più p:ropri e più conformi alla prosa classica, cioè alla prosa di Cice-rone e di Cesare, insegnandogU a fuggire le· voc-i e maniere di dire che si al lontanano dall'uso di quei due so1nnii 1nodelli di latinUà, sebbene alcune rieorrano spesso negli scritti dei latinisti moderni e si possan talvolta difendere con l'autorità di Livio ed altri b1toni scrittori dei tempi posteriori. Non ho C'itato, (1) Grammatica della lingua latina. Edizione italiana approvata dall'Autore. -- Torino. G. B. Paravia. • ~2) Grammatica della lingua latina ad uso delle scuole. Edizione ~tahana ap~rovata dall'Autore. - Torino. G. B. Paravia. V fuori delle due GTamm.atiched i che ho detto, altre opere moderne di lingua e di sUle, per non aceresveres enza pro' la mole del volume, ed anche perchè quelli che avrei dovuto nominare più spesso erano auto-ri stran·ieri, che non pote vano essere cons1tltati, per la difficoltà della lingua in cui sono scritte le loro opere, dagli alunni delle nostre sc·uole. Bensì mi sono industriato di confortare e rischiarare i pre cetti che 'tienivoe sponendo con esempi di Cice-ronee di Ce sare, e talvolta di Sallustio e di Nepote; i quali esempi, se non valgono sempre ad escludere l'uso contrario o diverso, servono tuttavia a dimostrare che quello da me consigliato si fonda su autorità gravissime e tali che da niuno possono essere rifiutate. Ed ora f o voto che il libro sia per riescir e di qualche utilità alle scuole, per le quali fu composto: il che se avverrà, potrò ben credere di non avere speso invano la mia fatica. Quod enim munus reipublicae afferre maius meliusque possumus quam si docemus atque erudimus iuventutem Y (010., Divin., II,. 2, 4). GIOVAN BAT'l'ISTA GANDINO.

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