In questo romanzo, Roberta Rambelli attinge alla nebulosa atmosfera dei sentimenti, dei contrasti, degli istinti e delle passioni umane, sullo sfondo dell'eterno duello Bene-Male, il cui valore assoluto trascende la comprensione degli stessi protagonisti. Questi ultimi sanno di essere strumenti al servizio delle due fazioni, ma al termine si trovano di fronte all'angosciosa incertezza di chi non sa per chi, esattamente, ha combattuto. La pietra di Gaunar non è un capolavoro di fantascienza sociologica, non è neppure un ciclopico intrigo alla Van Vogt, ma è un romanzo atipico, un romanzo che rimarrà senza dubbio tra le cose migliori offerte dalla fantascienza italiana.