ebook img

La filosofia della probabilità nel pensiero moderno. Dalla Logique di Port-Royal a Kant PDF

336 Pages·1988·10.618 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview La filosofia della probabilità nel pensiero moderno. Dalla Logique di Port-Royal a Kant

zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 9 1 0 2 2/ 0 LUIGI CATALDI MADONNA 8/ 2 n o zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 0] 8 1 4. 2 4. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 0 2 7. 3 1 s s LA FILOSOFIA DELLA PRORABILITÀ e dr d NEL PENSIERO MODERNO a a [IP Bullu Logique di Yolt-Rqyal a Kant n g o ol B di v. ni U m - u or di u St er at M a m Al y b d e s s e c c a ent CADMO EDI’rOKE nt o C www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. 9 1 0 2 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 2/ 0 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 8/ 2 n o 0] 8 1 4. 2 04. per i miei genitori 2 7. 3 1 s s e dr d a P a [I n g o ol B di v. ni U m - u or di u St er at M a m Al y b d e s s e c c a nt e nt o C www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 19 Indice Sommario 0 2 2/ 0 8/ zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 2 on 9 Prefazione 0] 8 11 Introduzione 1 4. 4.2 17 I. La Logique di Port-Royal 20 O. Premessa 17 i. Per una logica del probabile 20 2. L’analisi 7. circostanzialez 27 3. Certeyzza e probaxbilità 37 wvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 3 1 s 47 11. John Locke s dre O. Premessa 47 1. Conoscenza e intuizione 48 2. Dimostrazio- d ne e sensazione 61 3. La teoria della probahiiitii 66 a P 83 111. Christian Thomasius na [I O. Premessa 83 1. Scienza e probabilità 85 2. La logica indutti- og va 93 3. La natura delle idee 101 ol B 105 IV. Christian Wolff di v. O. Premessa 105 1. L’interesse per il probabile 107 2. Probabi- ni lità aleatoria e principio di ragione insufficiente 121 3. Probabi- U m - lità induttiva ed esperienze indubitate 138 153 V. David Hume u dior O. Premessa 153 1. probabilità dei casi e probahiliti delle cause u 155 2. Prohaliilismo e determinism0 158 3. La prova 164 4. St Per una concezione piU liberale della scienza 174 er at 181 VI. Moses Mendelssohn M a O. I’reniessa 181 1. La filosofia della probabilitii 182 2. Certez- m za, probabilità e ipotesi 187 3. Probabilismo contro scettici- Al smo e indeterminism0 i93 y b d 199 VII. Immanuel Kant e ss O. Premessa 199 1. La fine della filosofia moderna della proba- ce bilità 199 c nt a 207 Bibliogrdfia e nt o C -7- www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 9 Prefazione 1 0 2 2/ 0 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 8/ 2 n I1 tema di questo libro fa parte di una ricerca sulla metodologia o 0] empirica nel razionalismo classico, finanziata per due anni dalla Fon- 18 dazione Alexander von Humboldt e poi continuata ancora per tre anni 24. con una borsa di studio del Ministero italiano della Pubblica Istruzio- 04. ne. Tale ricerca è stata svolta in gran parte nel Seminario Filosofico 2 7. dell'università di Mannheim e presso la cattedra di Teoria della scienza 3 1 e Sociologia della stessa Università. AI corpo doceznte e non doceynte di xwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA s s questo Seminario e di questa cattedra va il mio ringraziamento per e dr aver facilitato in tutti i modi sia ia ricerca che il soggiorno in Germania. d P a In modo particolare ringrazio Hans Werner Arndt che ha ispiratzo il yxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA a [I progetto iniziale di ricerca e ne ha stimolato poi lo sviluppo. Le discus- n sioni con Hans Albert e Rainer Specht mi hanno aiutato a chiarire mol- g o te idee e mi hanno offerto punti di vista nuovi. Sono molto grato ad ol B Axel Buhler che ha letto pazizentementey gran parte dxel manoscritwto: le vutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA v. di sue obiezioni e le sue proposce tianno contribuito in modo rilevante ni alla redazione definitiva. Ringrazio anche Sonia Carboncini e Jean Éco- U m - le per i loro suggerimenzti critici. yxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Alcune parti di questo libro, in seguito rielaborate, sono gia state u or pubtilicate. Si tratta dei seguenti articoli: Wahncheinlichkeit und di u u~ahncheinlichesW issen in dcr Philosophie von Christian W»# in St er "Studia Leibnitiana", XKWl (1987), pp.2-40; Prohahilimo e determini- at smo in Duuid Humc>i, n "I1 Cannocchiale", 1-2 (1987)! pp.49-66; Proba- M a hilitG e curtesiunismo: 1u Logiqut. di Port-Royal, in "Verifiche", xvI/3 m -63; Probubilità e ipotesi nella Yogica" di Kunt, in "Fi- Al y losofia e soci&", 1X (1988), pp.S-22. Invece il capitolo su Thomasius, b d 2 la rielaboraziont di una corifcrcnza tenuta a Wolfenbuttel per un e s convegno su 'rhoniasius 121-23.5.1987)c on il titolo: Wissenschufts- s e und Wahm-cheinlichkeitsuz~~assbiriii ~'I~h omasius. c c a nt e nt o C 9- www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Avvertenza bibliografica 9 1 0 2 Nella prima nota non numerata di ogni capitolo sono indicati il 2/ 0 modo di citare i testi principali e, se sono state usate, le relative abbre- 8/ 2 viazioni . Quando è stato possibile si è cercato di citare i testi con la n o data, fra parentesi quadre, della loro prima edizione. La data dell’edi- 0] zione utilizzata, se è diversa, è specificata nella bibliografia in fondo al 8 4.1 volume. Perlopiù i riferimenti bibliografici sono stati fatti direttamente 2 nel testo, quelli privi del nome dell’autore sottintendono quello citato 4. 0 precedentemente. Qui i numeri arabi se non sono preceduti dalla let- 2 7. tera p. indicano sempre i paragrafi. I passi tradotti, se nella bibliografia 3 s 1 non viene indicato il nome del traduttore, sono stati tradotti da me. Per es riferirsi a parti di questo libro ho usato spesso indicazioni di questo ti- dr po: Iv.2, qui il numero romano indica il capitolo e quello arabo il pa- d a P ragrafo. a [I n g o ol B di v. ni U m - u or di u St er at M a m Al y b d e s s e c c a nt e nt o C - 10- www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 9 Introduzione 1 0 2 2/ 0 8/ 2 n Si è sempre creduto che nel Seicento e nel Settecento abbia do- o 0] minato soltanto l’idea della certezza e che la probabilità sia stata consi- 8 1 derata un oggetto degno forse della ricerca matematica, ma non della 24. riflessione filosofica e della scienza. Al contrario io credo che il Seicen- 04. to e il Settecento siano stati anchei secoli della probabilità, soprattutto 2 7. perchè essa venne considerata l’unica via possibile per raggiungere la 3 1 certezza. Non a caso già nel titolo di un’opera di Chladenius, apparsa ss nel 1747, la probabilità viene chiamata idolum saeculi (De probabi- e dr litate, idolo saeculi). Ora lo scopo di questo libro è proprio quello di d a mostrare che in quell’epoca la probabilità fu un idolo, e tra i più im- P na [I pfiolorstaonfitci,a d deil lqau reilfll’eespsoiocnae è f idloivseorfsiac ad. aIn q auletrlela p raicroolsetr: ul’iteaf,f eintt igvean seitruea, zdioalnlea g o storiografia filosofica e a cui ormai siamo abituati. Se si ammette que- ol B sta tesi, allora si assume anche una prospettiva privilegiata per capire il di significato e la funzionalità di certi concetti fondamentali dell’epoca v. ni strettamente connessi con il concetto di probabilità, come la certezza, U m - lpaa rctoicnoolsacree naztate, nlaz isocnieen azlal ’ean laal idsiim dio sqturaezstiio nceo.n Nceetlt il.i bSreob èb esntaet ae sdseid siicaantoa u or modellati sul paradigma della matematica, non equivalgono ai concetti di u matematici corrispondenti. La filosofia dell’epoca ha elaborato gra- St dualmente una forma più debole di questi concetti per poterli applica- er at re alla realtà e permettere così la costituzione e la legittimazione delle M scienze empiriche. a m In questo processo di indebolimento della concettualità matema- Al tica la riflessione sulla probabilità ha svolto un ruolo determinante. y b Bandita inizialmente dalla scienza, con il passar del temp? le viene at- d e tribuita dignità scientifica. Ad essa si ricorre per elaborare una metodo- s s e logia empirica capace di trasformare le proposizioni empiriche c c ipotetiche in proposizioni quasi infalsificabili e, perciò degne di entra- a nt re nel sistema delle scienze. Al tempo stesso si elabora una teoria ma- e nt tematica della probabilità con la speranza di riuscire a imporre un o C - 11 - www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. ordine razionale a tutti quei campi che precedentemente crano sfuggiti al controllo della ragione. Alcuni autori SperdnC anche che tale teoria 19 possa risolvere tutti i problemi connessi con l'indzuzione. inclyusii la sua xwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 0 giustificazione. Per usare una felice espressione woiffiana. alla proba- 2 2/ bilità venne assegnato il compito di realizzare il "connubiiim rationis et 0 28/ experientiae". Dezl resto uyna volta scxoperta la pzwossibilità ydella svua xina- uwtsvruqtpsroqnpmolnkjmihlgkfjeihdgcfbeadZcYbXaZWYVXUWTSVRUQTPSORNQMPOLKNJMIHLGKFJIEHDGCFBEADCBA n tematizzazione, il concetto di probabilità sembrava particolarmente o 0] idoneo az soddisfare quyesto compito.x Infatti da una wparte esso erav con- utsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 8 1 nesso per definizione al concetto di contingenti. - per entrambi il con- 24. trario è sempre possibile -; dall'aItra, essendo suscettibile di 04. interpretazione matematica, mostrava un aspetto nece 2 7. Così, dalla Logique di Port-Royal fino ai Gedanken di hlendels- 3 1 sohn, l'estensione della funzione attribuita aka conoscenza probabile ss fa passi da gigante. i1 suo raggio d'azione. inizialmentez circoscrityto alla xwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA e dr Vita e alla filosofia pratica, viene esteso alla filosofia naturale e, in se- d a guito, persino alla metafisica. Questa estensione mette la filosofia in P a [I condizione di elaborare una concezione della scienza e della certezza n molto più vicina, di quanto abitualmente si creda. alle nostre idee at- g o tuali. ol e B Come annuncia già il titolo, il tema del libro la ,filosofia e non il v. di calcolo della prohat>ilitk. Cioè viene considerata soprattutto la concei- ni iualità della inoderria teoria dellaz probabiliyià e non il xsuo contenuwto vutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA U m - mnea tteram failtoicsoo.f iSa een zcaa ldcoultrh) rinoa stie ipnoattir ebbiea oubni eptòta raer ticfhicei oqsuae pstoai csheep.a orawziioa-- u + or rncnie, l'uno strettamente conn con I'ahra, La risposta a questa di ) u obiezione 6 seniplice: sebbene la rnatr:mritica sia stata allora un pard- St er diginu per gran parte della concettualità filosofica, tuttavia in genere at gli storici non tianno credulo di dov-cr corisicierart: la inatrinatica per M capire la filosofia tic1 ienipo. Si pii<>a ggiungcrc che al riconoscimcnto a m della funzione paradigmaticzi ciella matematica non corrisponde in Al y ogni filosofo iin'adeguata preparazione matematica. Uaruralrnente lo d b stesso vale anche per I;i protxhilità. Così in molti testi filosofici dcll'e- se poca all'ammissione di dover interprrtare niateniaticaimmte il concetto s e di probabilità non segue poi iin'effettiva trattazionc matematica del c ac medesimo. 1.a probabilità era sentita come un prol,lenia essenzialmen- nt te filosofico su cui, per certi versi, la filosofia niodcrna misurava il silo e nt distacco dalla filosofia antica c medievale. o C - 12 www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Questo libro non pretende di essere una storia esaustiva della fi- losofia della probabilità nel pensiero moderno. Esso vuole offrire solo 9 alcuni esempi significativi di un modo di pensare, di un'atmosfera cul- 1 20 turale perlopiù dimenticata. L'interesse per la probabilità impronta in 02/ modo carafteristico tutta un'epoca e non è solo il frutto dell'impegno 28/ di alcuni matematici per una materia nuova. Per provare questa tesi bi- n sognava considerare i "minori" cioè proprio quegli autori che, senza o 0] essere brillanti matematici, avevano fatto della probabilità un tema im- 8 1 portante della riflessione filosofica. Anche per questa ragione i prota- 4. 4.2 gonisti della teoria moderna della probabilità - come, p.es., Pascal 20 Leibniz e Jakob Bernoulli - sono stati qui considerati solo in secondo 7. ordine. Del resto per quanto riguarda la storia del calcolo delle proba- 3 1 bilità e i suoi protagonisti esiste già una letteratura di tutto rispetto. In- s s vece, per quanto io sappia, manca una letteratura sulla filosofia della e dr probabilità nel pensiero modermo. Come vedremo, per alcuni degli d a autori qui trattati non esiste nemmeno una letteratura secondaria sul P a [I tema e per gli altri essa è perlomeno unsufficiente. n Un'altra tesi che verrà discussa nel corso del libro è la stretta con- g o nessione tra la concettualità e le istanze del razionalismo e lo sviluppo ol B della teoria della probabilità. Questa tesi non è nuova. Contro la cre- di v. denza che tutte le teorie della probabilità, da Hume ai nostri giorni, ni siano state "costruite su principi empiristici", Reichenbach ha obiettato: U m - "L'analisi della probabilità viene confusa da resti di un'inter- u pretazione razionalista della conoscenza; i germi del razio- dior nalismo sono penetrati così profondamente nel pensiero u filosofico da infettare perfino i pensatori orientati empiristi- St er vcia mloegnitcei ddeli ncoossttrrou tierem puon.a i l treaozriioan adleislmlao prirvoibvaeb nileiit àt endtaaltlia- at M ragione pura, una teoria della logica induttiva secondo cui i a gradi di probabilità siano derivabili dalla struttura logica m delle proposizioni come i teoremi della logica dedutti- y Al va ...T ratto comune di tutte queste teorie è che chi le propo- b ne ritiene di possedere una regola analitica che può d e determinare, sulla base del materiale di osservazione, con s s quale grado di probabilità si presenteranno osservazioni fu- e c ture di un certo tipo. La radice razionalista di queste teorie è c a evidente: se la logica non è in grado di prevedere il futuro, nt dovrebbe essere almeno in gzrado di styabilire la pxrobabilità wvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA e nt delle diverse forme possibili del futuro - il desiderio razio- o C nalista di un mondo fisico controllato dalla ragione si è insi- - 13- www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA niiato in questa forma attenuata nella filosofia matematica del nostro tempo. In questa nuova forma è altrettanto attivo e pericoloso che in quella antica in cui prometteva la certez- 9 1 za: promcttere probabilità è forse una forma di fazionalismo 0 2 ancor più pericolosa dal momento che ha un aspetto tanto 2/ modesto e moderno" ([19471, pp. 190-1). 0 8/ 2 Io condivido gran parte di queste osservazioni, ma non il tono, n o eccessivamente critico, con cui sono state scritte. Anche se da un pun- 0] to di vista teoretico il nesso tra razionalismo e teoria della probabilità 8 1 4. risultasse discutibile, da un punto di vista storico è comunque interes- 4.2 sante constatarlo e cercare di capire fino a che punto esso possa essere 20 stato propizio. 7. La connessione tra teoria della probabilità e concettualità razio- 3 1 s nalista può essere riscontrata anche in aIcuni emzpiristi. Peyrciò ho traxt- wvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA s e tato tre razionalisti (Arnauld, Wolff e Mendelssohn) e tre empiristi ddr (Locke, Thomasius e Hume). Infine ho considerato Kant perché con a P lui continua l'epoca della certezza, ma si conclude quella della proba- a [I bilità. La presenza-assenza del tema della probabilità diventa quasi una n g cartina di tornasole di questa transizione. Kant tratta la probabilità in o ol una delle sue opere più legate alla tradizione, la Logica, ma la considc- B di ra poco e senza darlez altrettanta iymportanza nexlle opere "crwitiche". in vutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA v. seguito anche l'idealismo mostra lo stesso disinteresse per il prohahilc. Uni La mia ricerca si conclude con la constatazione di questo fatto, senza m - discuterlo. u Nel libro verrà discusso anche il nesso di determinismo e teoria or di della probabilità. Questo nesso è un Fatto storico facile da constatare, u St Perciò cercherò solo di mostrare come si è potuto verificare e in che er senso la fede ncl deteriniiiisino ha avuto un erfetto positivo sullo svi- at luppo della teoria della probabilità. M a Per evitare successivi. equivoci, opportuna una breve considera- m Al zione riguardo ai termini razionalisrno ed enipirisirio. La storiografia fi- y losofica più recente lili consigliato di riconsiderarne il senso e di b d utilizzarli in modo più prudente (cfr. p. es. Specht Ii9841). io non di- e ss scuto questi termini, tuttrivia una certa consapevolezza critica riguardo e c alla loro valitiiti un presupposto implicito di questa ricerca. Così, c nt a p.es., incontreremo empiristi come Thomasius che difendono una for- e ma di innatismo delle idee e razionalisti come Wolff che pongono alla nt o base del sistema scientifico le "experientiae indul3itatae". C - 14 www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni. zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Ogni c:ipitolo intrc)d«tto da una premessa in cui si indicano i te- mi specifici che vengozno trattati,y perciò qiii rxiassumo brewvemente solo vutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 9 i iemi generali. Ncl cap. I accenno alla questione delle origini della 1 20 teoria della probabilità e cerco di mostrzare la suay connessioxne con il wvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 2/ cartesianisrno. Nel cap. TI prinia discuto l'estensione della teoria della 0 8/ conoscenza alla percezione sensibile delle esistenze; poi considero il 2 n compito di razionalizzazione dell'opinione affidato alla teoria della o 0] probabilità. Nel cap. I11 tratto l'estensione del concetto di scienza al 8 1 contingente e alla verità probabile. Nel cap. IV prendo in esame l'inter- 24. pretazione razionalisia ciella probabilità e poi cerco di mosttare che i' 04. "c:xperientia indiibiiata" tieve ezsscre intesay come un CxdSO iiriiite dweiia vutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 2 7. probabiliià. Ncl cap. V discuto il nesso di detcrminismo e prolmbilicino 3 1 e poi spiego perché anche il concetto di "prova" deve essere inteso co- ss me un caso lirnite della probabilità. Nel cap. vi tratto i problemi con- e dr nessi alla proposta di una logica induttiva e riferisco un qomento a d a favore del deterrninisino metafisico basato sull'iitilizzazione della teo- P a [I ria dzella probaybilità. Nelx cap. V1ì trawtto la tesi kantivana riguarduo all'ir- tsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA n realizatiilità di una logica del probabile. g o i'er evitare equivoci c'C ancora un'ultima osservazione da fare. ol B Poiché tutti gli autori considerati usano il termine proposizione, an- v. di ch'io ho continuato ad usare lo stesso termine. 'i'uttaviu e opportuno ni precisare che con proposizioni si intendono cicllc entità astratte, rrien- U m - tali, e oggi proprio per evitare di ammettere tali entità si preferisce par- lare di enunciati, ci& di entità linguistichc. u or di u St er at M a m Al y b d e s s e c c a nt e nt o C -15- www.torrossa.com – Uso per utenti autorizzati, licenza non commerciale e soggetta a restrizioni.

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.