I : ':.Vpi WyOWiÿÿ ;tv;:»Í-.V(cid:127)(cid:127)(cid:127)(cid:127).I/ Wm " :(cid:127).*, -V •V W '‘-m I 1ff|ffS O' mj'ijvT ) -(cid:127){;SsÍ ìtfef (cid:127)31 ) ) SOCIETÀINTERNAZIONALE ste MICHELAPEREIRA PER LO STUDIO DEL MEDIOEVO LATINO ) (S.I.S.M.E.L.) 1' - ) vj If 5! 1V' j mk: ) ) (cid:127)4S ; m ) BIBLIOTECA . \ (cid:127)if Wv po(cid:127)ï,.>(cid:127) L’ORO DEI FILOSOFI ; ) DI MEDIOEVO LATINO (cid:127)«>n»’SXyVtivy.\«f(cid:127)f Saggio sulle idee di un alchimista * acuradi f-lvf:;f: ‘à ) RinoAvesani, FerruccioBerlini, Giuseppe Cremascoli, Francesco Del Pun- ,‘r del Trecento ) vtaa,nLniouOirslaHnodli,tzA,gMosictihnaoePlaLraapviicdignei,BCalgaluiadnioi,MLeaornioarPdiic,cEinninriic,oGiMuseenpepsetòS,cGaliioa-, a jJ&yVf ) DieterSchaller. Hi ) IS rSÉÆ .: mm " ) : m- ) « S? ' ! ) }7 ) ) (cid:127)I'!®t ;(cid:127)IVI ) : ’I' - / 7 1 . (cid:127) ) (cid:127) ' f ït, (cid:127) *:.* MICHELAPEREIRA ) m ) ifIflliflIISIPvi SaggiosulleLid'OeReOdiDuEnIaFlcIhLiOmSiOstFaIdelTrecento \V }JSÌ1f1(cid:127)"Hài'v >x' CENTROITALIANO DISSPTOULDETIOSULL'ALTO MEDIOEVO ì f ;)) .PViK.H’ÿ1l-'(cid:127):iÆilSiiliiifl.tI/S-"':V 'Vi:.-;- Aá*. i V ; mg smI Mà*Xì fiS*tiM'A£**:Isf . (cid:127).(cid:127)v(cid:127) v pi.y ?..(cid:127)(cid:127)(cid:127)y-*« isii/VfPSiv':y'S.iilii?:'B-SSi'b.nlVUifoìixt:.ièipvcCS.sa.'fSPf:M-!1iIPlFCHS ) m (cid:127) jir I ï-Wf ) J ' ) ) primaedizione:giugno1992 / ) ; ) * ï ) ) ) ã ï ©Copyright1992by «Centro italianodistudisull’altomedioevo»,Spoletoand by :y ) «Societàintemazionaleperlostudiodelmedioevolatino»Firenze * S3» 3 PRIMAPARTE T'."‘ CAPITOLO PRIMO-Perunainterpretazionedell’alchimia . ) A 1)Iterminidel problema 2)L'alchimia dascienza della materiaaimmagina- ) zione materiale » 13 3)L'alchimia come iniziazione » 20 fjÍMCíHBAAMDAED«AîPpCHa' .,. ï<4 NOT4A)CLR'IaTlIcChAimia comericercasimbolica »» 2353 I t(cid:127) v IH. / V EX (cid:127)3 ;(cid:127) CAPITOLOSECONDO-Alchimiae filosofia rTPOlinXV-K:'lV--. r: D£?Ì># (cid:127)/ ïf'i‘Ev-’1’ 132)))LA«aAlcshucirimuemniazpaspedreecmlulalaagttriiasvtsaemriuutmazi»one »»» 445836 )) PRSÇO 4)Materia primaequintessenza » 62 IID.AJA .ji.líftl&Ç.*: :,À NOTA CRITICA » 71 K°CPD I ) BISUK.HHPM.O..... (cid:127) SECONDAPARTE CAPITOLOTERZO-//Testamentume l’alchimiatulliana I 1)Alla ricercadel MagisterTestamenti » 87 ) 2)Alchimia teorica e sviluppo del corpus pseudo- L’opera si pubblica anche con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche *- 3)lLu’ollpiaunsoalchemico ... »» 19041 ;.>*: ! ) NOTACRITICA ... » 113 : * 3 ) ) I > jlS îâÎ ) 1 . ’iih üü ) Î ;i' f;:£ ' si ; ) W!F: mwm m‘K ) vi INDICE ) CAPITOLOQUARTO-Alchimiae filosofianelTestamentum ) 1)Il rapportofraartee natura Pag. 123 PREMESSA 2)Lascienzadeiralchimista » 134 m 3) «Instrumentum philosophicum » » 144 ) NOTA CRITICA » 149 CAPITOLO QUINTO-La filosofia naturale del Magister Te- stamenti .... L’oggettivitàscientificaèilmanto 1 concuil’Occidentevelaasestessoil propriocuore 1)Iprincipidella natura » 157 (cid:127) I ) 2)«Medium,sai,amor» » 166 (C.G.Jung) î ) 3)Materia » 173 i 4)Laruota deglielementi » 180 NOTA CRITICA » 193 Ilsegretodell'alchimiaèdinuovoattuale:come nelXIIseco- lo, quandolanovitas raggiunseicentridellaculturaoccidentale ) CAPITOLOSESTO-Naturaearte all’opera û attraversoletraduzionidall'arabo, ricongiungendosiforseatemi 1)L'energia » 203 sopravvissuti nellesettedualiste; ocome nell'età rinascimentale, 2)« Virtutesnaturales » » 210 incuisi ripresentòattraversoladiffusionedellafilosofiaermeti- 3)Anima » 214 ca con le sue istanze di rinnovamento religioso e scientifico, il ) 4)Uncorpoperfetto » 218 fascinodi questosegretosi puòintuireoggi nellafioritura di un NOTACRITICA » 225 interessechesiespìrme nei modi più vari. ) La mia personalevia d'accessoalla ricerca delsegretodell'al- CONCLUSIONE » 229 chimia sièaperta moltiannifa, nella grandesalaacupola della British Library. Mi trovavo a Londra per completare unostudio ) FONTI » 233 sulleopere mediche di Raimondo Lullo, e sapevo bene, natural- mente, che esisteva tutta una letteratura alchemica conosciuta BIBLIOGRAFIA » 235 nei secoli col suo nome; avevo inoltre presentechel'editore set- tecentescodegliOperaomniadiLullo,IvoSalzinger, nell'indica- ) INDInICdIiceanalitico »» 224475 (cid:127)4 lrae suunaa pmoesdsiibciinlealeatltl'uarlacheismoiteariicnamdeaìnYiaerrsaluelslpialincait,aa.vPevearcciòolldeegcaitsoi Indicedei nomi » 261 che non potevo completare il mio studio prima di aver letto le Indicedei manoscritti » 265 dueoperechevenivanocomunementeconsiderate centrali nella produzionealchemica pseudolulliana, ecioè ilTestamentume il Liber de secretis naturae seu de quintaessentia.Questo mi portò da una partealla scoperta-che avrebbe fecondatogliannisuc- ) cessivi della mia ricerca accademica - che le due opere erano ) molto diverse nella loro impostazione; e, dall’altra, mi mise a - contattocon unatradizionedi pensierocheniente nella miafor ) mazioneavrebbefatto presagirecheavrei maiincontrato. Addentrandomi nellostudiodellatradizionealchemica,infat- =- ; : ) !(cid:127); - ) ) ' 2 L'ORODEIFILOSOFI < PREMESSA 3 ' ; ti, non mi era possibile evitare di confrontarmi con l'inteipreta- metendenza oggettivache persegue unoscopobendeterminato, zione junghiana dell'alchimia che, rinnovando le basi stesse su (cid:127)1 ma ancora soggettivamente sconosciuto), perché la perfezione a cui era possibile guardare a questo « oggetto misterioso » della I cui tendono è la perfezione dei corpi, che consiste in ultima storia,avevaasuotemporicevuto un'accoglienzaentusiastapro- istanza nel tentativo di conferire alla materia la incorruttibilità prio da parte di uno degli storici della scienza a cui guardavo che è attribuita allo spirito-tentativo che certo agli alchimisti ) con più interessedalpuntodi vista metodologicoe deicontenu- % - non è riuscito, ma che si ripresenta di continuo nella storia del ti,Walter Pagel.Cosìaffrontaila letturadi Psicologia ealchimia: ì rapportofra gli uominiela natura. le suggestioni che ricavai da quella lettura furono numerose e Questo caràttere simbolico rende tendenzialmenteconflittuale, importanti, perla miavita primacheperi mieistudi.Mal'inter- ì senonimpossibile,ilconfrontofral'alchimiaelatradizionefiloso- pretazionedell'alchimiacheJungformulava,perquantomicon- ficaoccidentale,costruitasulladicotomiadimateriaespirito,sog- vincesse nei suoi termini generali, non riusciva a contenere sen- ? gettoeoggetto:einfatti,dopounprimoperiododiattenzionedegli za residui le tematiche che avevo colto nei testi alchemici pseu- Scolastici per la novità e l'oscurità dell'alchimia (i cui libri, come dolulliani, considerati fra i più importanti da tutta la tradizione quelli di medicina, Gastrologia, di filosofia, erano stati importati ermetica. (cid:127)i nell'Occidente latino durante quel XII secolo, in cui il patrimonio Per alcuni anni ho continuato con ostinazione le mie ricer- scientificomedievalesiarricchìadismisura)lascienza,oarte,del- cheele mieletturealchemiche,allargandoledal campo pseudo- latrasmutazionevenneesclusadallaculturaistituzionale,efinìcol lullianoatuttalatradizionemedievaleeoltre:einsiemeinsegui- diventare una «scienza occulta», vivendo a fianco, o piuttosto ai vo tuttele possibili tracce per capire il senso dei testi di cui ve- margini,dellosviluppo del pensiero e delle scienze nell'Occidente. nivoindagandolevicissitudinistoriche.Da questitestiavevoca- Afferriamo così un capo del filo che collega il fallimento degli al- pito che ciò che gli alchimisti facevano nei loro laboratori era chimistioccidentaliel'espulsionedell'alchimiadallascienzascola- una ricerca di concreto perfezionamento della materia (si espri- stica, il duplice processo che ha privato ima seconda volta il pen- messe nella ricerca dell'«aurum nonvulgi »,dell'elixirodellapis sierooccidentale(laprimavoltaerastatoconlavittoriadelcristia- philosophorum),mentretrovavoin Jung-esoprattutto, devodi- nesimosulle «eresie» gnostiche)delcontattocolsuolatooscuro- re, neisuoiseguaci-unasottolineaturadelcaratterespiritualee- ;(cid:127) ; quello che nell'ultimosecolo la psicoanalisi ela psicologia dell'in- metaforico di questa attività, che forse si addiceai testi d'alchi : conscio hanno riportato alla luce a partire da una «materia pri- mia post-quattrocenteschi, ma non alle ricerche contemporanee : ma» sordida come il piombo, l'oro lebbroso degli alchimisti, ma allascolastica medievale. che,a differenza diquesto,siorigina dall'intemodell'uomo:la ne- La ricerca degli alchimisti, rivolta a trasformare la materia, vrosi,oildisagiodell'anima. richiede certo, da parte del ricercatore/operatore, atteggiamenti C'è però- ed è questa la tesi centrale di questo libro- un e pratiche intesi a superare il tabu del contatto con la materia momento di passaggio, in cui la tradizione alchemica sembra stessa:inquestoaspettodell'alchimia,chesiriallacciaalletradi- cercare il dialogo conla filosofia,delineando un'immaginedella zioni metallurgiche analizzate da Mircea Eliade, sta la matrice propriastrutturateoricaedoperativa mediantel'usodistrumen- cdhelelm'initcear,peredtaezlliaoncoempuurnaemleetntuterare«lisgpioirsiatudailetu»t,taolmaettraafdoirziicoan,edaell-- 4>5 ftiiadenlatpuernaslieersocodloasmtiicnaandtiemdealtlr'iecpeocaaris-tonteellliacafa-ttiespceecricea,ldaifdiliomsoo-- l'interpretazione junghiana.Inveritàperòneitestideglialchimi- strarela verità della propria ricerca e dei suoi risultati in questi sti medievali farel'oro ol'elixir non è una metafora del proprio i termini. La necessitàdiadeguarsialla definizionediscienza na- perfezionamento interiore: è invece un'operazione rivolta fuori turale vigente nell'ambito della filosofia scolastica opera sull'al- da sé, di carattere simbolico (intendo qui «simbolo» nel senso chimia nelsensodiunatendenzaalladeterminazioneconcettua- della formulazione junghiana, nel Mysterium Coniunctionis, co- le,leggibile, neltestocheanalizzeremo,attraversol'adozionedel I 3 i 3 B I H3 4 L'ORODEIFILOSOFI PREMESSA 5 I linguaggio aristotelico e di uno dei «linguaggi della misurazio- Il libro si sviluppa attorno ad un tema centrale, l'elaborazio- 3 ne», in cui L E. Murdoch ha visto l'elemento caratterizzante .; ne di una «filosofia alchemica» nel Testamentum pseudolullia- dli della scienza tardo medievale. Ma il segreto della materia che no,e adue temidicontorno,omegliointroduttivi:leinterpreta- iHl prende vita, l'unione di « materia » e «spirito» - la coniunctio : zioni moderne del fenomeno alchemico e l'alchimia di Ruggero oppositorum - non può venire espresso nel linguaggio della Bacone. Poiché nessuno di questi temi è stato fatto oggetto di scienza aristotelica (o forse della scienza tout court). Il coerente studi specifici nella storiografia contemporanea, mi è sembrato esqncsuooie,tlosaitbsontrieiscdgaaoapt-eivvrmeeondodnaseeltllrloraaigsl«'etiamtQttauupttaoooesssaetilpiboiidsltiideteàmfuadoolilrcoihdgiedimfceioiinaiicrn»eocn-elf'ariitnlnocihbodia,mesqlieluaaaancnleutqoilutmtuaerelrae-- 3!! ovsipipraeipnfcoedirfroiitmcuahnedeonavtcipoopblstioetbsrluaiitoiermge«reaintfltioecmtrieeidociirniodtirriscdechliaonezresi»ooganeldenlaiersreifanitlntgeaeo,mlsdieiiaanortlgegeonsnmiuocietaantpzetiiistootdnil,eoilrpsitinieùa-- emliimniininalcauliocreorceasivgaennozad.i farlo gli alchimisti « teorici », ma non fsitaoncaotnuraaslpeedtteildMeleddiiobeavttoi.toLeinncootersaopsiuèlldailcphaigminiaadoesiuclalapiftiololis2o--* Il corpo a corpo degli alchimisti col problema della materia 6rinvianoperciòesclusivamenteai testi.Nel primocapitolo,che può essere letto come uno dei tentativi, che la storia ha cono- costituisce una sorta di introduzione estesa, le poche citazioni sciuto, di operare la salvezza della materia, cioè dei corpi, in sonoinvecedirettamenteintessutenelcorpodeltesto,edirinvii una prospettiva escatologica. È questo,secondo me, ilsenso più fra parentesi sono da intendersi alle traduzioni italiane indicate profondo del perdurare del fascino del segreto alchemico e del in bibliografia (oalla pagina del testooriginale, quandosi tratta suo ripresentarsi alla luce del sole in momenti particolarmente di una mia traduzione). critici nella storia umana. E lo sforzo compiuto per definire in- Perquei testi alchemici medievali di cui non esistonoedizio- tellettualmente questo tentativo testimonia di una profonda esi- nicritiche houtilizzatol'ultimagranderaccoltadiscrittid'alchi- genzadi unificareil bisognodiconoscenza elalotta per vincere ! mia curata da J.J. Manget nel 1702, che costituisce, insieme a ildivenireela morte. A quelle del Gratarolo, del Perna e dello Zetzner unodei canali di Questo, almeno, è quanto io leggo in questi testi lontani: le -ï: trasmissionepiù diffusidellatradizionetestualedell'alchimia,ed idee espresse in questo libro sono dunque le mie idee, ed i testi hailpregiodiunarelativamentefacilereperibilità,ancheperes- deglialchimisti, insiemea ciò percui concordano col miovede- serestata ristampatain edizioneanastatica in anni recenti.Il te- re, mantengonoancheuna irriducibile autonomia.Seèvero,pe- stodelTestamentumvienecitatosecondoquestachiave:I,segui- rò, che questi testi possono essere considerati come un aspetto to dal numero del capitolo e dalla pagina, si riferisce alla dgn'oeOlnmombaorlncauddnoee,llcdauotimradadaninzdineoonfoernifsdiplaoomssoteefnictfaailloioscroicsfiipdcehetent,otaslaeelp,l'epèsuspreeerrecfhodénedlsla'iutpoeomsnuo- Sp-> mf«uTumhmies;o»rL,iMcaedr»ii;tnaIvIicasoiamrlifeLerisbiseeccreoMnadlelaracu«praPiorrtraeucmtdicea(lc»h>T;eeIsIftIaaampllaearnt«teuPmdrealclnatoicvteaisrsdziae- una matrice diversa da quella del pensierofilosofico tradiziona- parte dell'opera), non riportato dal Manget, e stampato in due loep:enraozniolnai rmazaitoenriaalliitàecchoenasletraime,mmaaginilicdoainevsoslegismuesnctiotatceo.nPeler 1 eddelilz'oiopneiradivvieernseepterracilòorcoitaetapedralloMpSiùOxifnoarfdfi,dCaobrilpiu:sqCuehsrtiastipCarotle- questo, accanto alla mia lettura, altre sono, saranno, possibili, lege 244, ff. lra-81ra. Tutte quante le citazioni sono state co-- senza cheforsesi possa mai esaurireil «segreto» dell'alchimia. munqueconfrontatecoltestodiquestomanoscritto,dicuisiso Proporne unaletturasignificadunque nulla di più cheriportare nosegnalateleeventualidivergenzesignificativerispettoaltesto all'attenzione una tradizione che mostra che « c'è dell'altro » nel ;ii astampa. campo del pensiero, rispetto a quello che è stato definito « filo- , La bibliografia sull'alchimia è vastissima e diseguale: ripre- sofia» nelcorsodella nostrastoria occidentale. Î sentarla senza discussione avrebbe avuto scarso significato, di- i k\ 1 !. w r,sÍF7lEg!?"fff|f f(cid:127)r y (cid:127)fV (cid:127)T(cid:127)',fvt!* yI i'iWiy;’'."(cid:127)r-Æ.(cid:127);,>..í':i ,'4'Ü,H. ... f»P: -7,i ;- 99 'ÀiLJÌ 6 L’ORODEIFILOSOFI :>v«^-m-s.di-mú scuterla con pretesedi completezzaavrebbecomportatoscrivere unlibroaltrodaquestoemoltodiversamenteorientato. Misono mWYy1" Êî perciòlimitata ad indicareitestida meeffettivamente utilizzati, >V evitando di aggiungere una bibliografia vera e propria, per la ; Sir quale il lettore può utilizzare le appendici alle opere di R. Hal- : leux e di R.P. Multhauf citate nella « Nota critica» al primo ca- I mpiteonltoo;spuelrlelaribciebrlciohgerpaifùiarceocrernetni,tedesvuell'easlscehriemciaonesupletratuanlaorriievnistata- 1(cid:127)ii:f\V> i'1 specialistica Ambix.The Journal of the Society for the History of WÆÊ: ' Alchemyand Chemistry (Heffer's Printers,London). .*:. 1 'ï 1 ‘ PRIMA PARTE L'elaborazione delle ideecontenute in questolibro è avvenu- ta durante molti anni, lungo i quali ne ho discusso spesso - e talvoltaanimatamente-conChiaraCriscianiecon Fabrizio Mo- neschi,che hannocontribuito,da punti di vista radicalmentedi- K versi, a farle venire alla luce: per questo sono profondamente grata ad entrambi, così come a Mila Busoni e a Michele Ran- chetti, che hannolettoil dattiloscritto, econi lorosuggerimenti e incoraggiamenti mi hannoaiutatoa migliorarnelaformafina- le. Ringrazio infine Claudio Leonardi e Agostino Paravicini Ba- gliani,chehannovolutoaccoglierequestolavoronellacollanadi ) studi medievalidella S.I.S.M.E.L.Illibroèdedicatoa mio mari- ) toFrancesco ea miafiglia Rossella. V Pistoia,maggio1990-ottobre1991 I ) S: ) ) JfS I % IIV'I m ) W: y \ V Ííj ) V y .ft? ir ;VY-.£ 8$ Sv ||® fp ) i. \ÿy ,/ì. fili:f(cid:127) 'f'; *}» - : ' ) '--- vp.;1; ’(cid:127)(cid:127)1 (cid:127)rr- -*.:vr,^T I nr-?'y®":;T h V T-’TX":iX*í-X?'X~f'TS’7vpT'ri'-W: M- - ) V* .t ®X (cid:127) ' ') vj ) m1te i®K ; I® ) ) CAPITOLO PRIMO Xv; PER UNA INTERPRETAZIONE DELL'ALCHIMIA % ) ÍV’"' if ) fM ) WXr ; ÉS./H‘1T1'r. 1)1TERMINI DEL PROBLEMA ) ;> Nei testi della tradizione latina medievale l'alchimia viene Wfe’V.' spesso presentata come filosoìfa o sapienza: l'affermazione di M unaidentitàfra duetipidisaperecosìlontaniai nostriocchiap- ) . pareestremamenteproblematica:eppureproprioquestosirivela ) mf•vt'iÿXt.mX'.t'V; eLsuslelore, tielstteomcaelceebnretraeleridteenluTteostaaumtoernetvuomleadttaribtuutittaolaaRtraaidmizoinodnoe I A YxxX.,M ermetica fino al XVIII secolo. In esso è detto chiaramente che !®X «l'alchimia è una parteocculta della filosofia naturale»-e pro- ; prioa partireda tale affermazioneilsignificatofilosoficodell'al- ) chimiavenneacostituireuncarattererilevantedituttoilcorpus pseudolulliano,checontribuisceaspiegarneilsuccessoinetà ri- ) m XX/X nascimentaleeancheoltre.Perquestaragionemisonoproposta , dianalizzareafondoilTestamentum,indagandola presenza ela ) - . ?Vi rilevanza di tematiche filosofiche al suo interno, allo scopo di ) chiarire i termini del problema e offrire un contributo di qual- ) :* (cid:127)(cid:127) cherilievo perunadefinizionedell'alchimia. Le opere attribuite a Raimondo Lullo dal XIV secolo in poi . costituiscono unodeifilonipiùimportantinell'ambitodell'alchi- ) Xm'aiclMfeVvi-XX/'- dminiaeosctocridiceon:tainlepmriemdioevluaoleg.oLloacvoansftaeremcaonmopdaivttearstirafdaitztoiorinedimoar-- ) noscritta,ela presenza non marginale di questi scritti nelle rac- colte alchemiche dei secoli XVI-XVIII, dalle edizioni curate da Wk seguacidi Paracelso, comeMichaelToxiteseJannosHuemii,al- t, )))) : .(cid:127): l.: ir.(cid:127)'i? Vwi A X.NX•.*fr!iAi.:/ (cid:127);K (cid:127); XAX: I ;\‘MmB.vïrIîS-v:(cid:127)t, lneelgTrahnedaitrruamccoclhteemdieclumGradtiarLoalzozearodeZlePtzenmear,efinneollaallB'inibclliuosth’i(cid:127)(cid:127)Vo,encaeiXSiíXflíi% \ /)) V'. ' XV.X. , xX'', ,x v XT\-X 'x y-XX:'A.l’> '> .v- I ... V i:X ,*;ò ' S(cid:127)XX|X «. X;- \u‘(cid:127)f'Vj Xü.11 X !•X rV 10 L'ORODEIFILOSOFI PERUNAINTERPRETAZIONEDELL'ALCHIMIA 11 chemica curiosa di Jean Jacques Manget; altrettanto si dica per Arnaldo da Villanova; suddivisione che riflette il movimento la rilevanza che proprio la tradizione pseudolulliana mostra di pressochécontemporaneoall'internodella tradizione medica,le- avere come un precedente delle ricerche di Paracelso, nella cui gato alla affermazione della medicina comedoctìrna,scienza in- farmacologia spagirica trova sbocco uno degli aspetti più vitali tegrata nel sistema della Scolastica. È questa caratteristica che delle pratiche degli alchimisti medievali, la preparazione di me- fa sì che gli scritti alchemici latini del '200e del'300 non possa- )(cid:127) dicine basate sulla «quintessenza »; infine, la centralità della fi- no essere totalmente spiegati all'internodelle interpretazioni co- gura di Lullo (non il Lullo autentico, ma il supposto autore del dificate dell'alchimia; ed è proprio questa, però, che li rende in- > Testamentum,del Codicillus,del Liber de secretis naturae seu de n teressanti a mio avviso come esempio del tentativo di confronto quinta essentia) nelle ricostruzioni della tradizione alchemica fra la mentalità scientifica occidentale in un momento cruciale operatealsuointerno:dagli esempi piùantichi(la Summa seda- della sua formazione (l'aristotelismo della Scolastica) e le tema- cinadiGuglielmoSedacer,l'anonimaConversalo philosophorurn ticheespressesimbolicamente nefl'alchimia. del 1475), fino ai Symbola aureae mensae duodecim nationum di Michael Maier nel XVII secolo e al Dictionnaire mytho-herméti- Quest'ultima affermazione implica, come evidente, un taglio que diAntoine Pemety nelXVIII. interpretativo che va reso esplicito: infatti non è possibile oggi Nonostante la sua diffusione e l'importanza accordatagli al- j procedere come se la definizione di alchimia e di testo alchemi- l'interno della tradizione, però, lo pseudoLullo alchemico, ed in cofosse unconcettostoriograficocosìlineare,comesipoteva ri- particolare l'opera più importante e fondante rispetto alcorpus, - tenereancoraall'iniziodelnostrosecolo.Anchevolendo prescin- il Testamentum, non sembra trovare uno spazio adeguato all'in- (cid:127)3 dere da una considerazione articolata dell'alchimia orientale, la terno delle interpretazioni dell'alchimia: da parte degli storici consapevolezza che l'alchimia in Occidente non è riducibile al della scienza, il corpus alchemico pseudolulliano viene valutato : suo aspetto di proto-chimica ha infatti portato ad un ampio di- perlo più negativamente, per la sua scarsa rilevanza come con- battitosull'argomento, che ha potenzialmenteallargatoilcampo tenitoredi innovazioni tecniche nel sensodella proto-chimica, e di ciò che è definibile come alchimia, fino a renderne incerti e per l'ampio spazio dato alle speculazioni teoriche, necessaria- sfumatiiconfini. Misembra necessarioperciòripercorrerealcu- menteinadeguateeoscureperchiguardiadesseconl'occhiori- ne tappe significative del dibattito storiografico ed ermeneutico volto alle categorie della scienza chimica moderna. In questo del nostrosecolo, per chiarire in via preliminareche cosa inten- senso i testi pseudolulliani vengono generalmente svalutati ri- Vi do per « alchimia », così da poter mettere questa definizione a spetto alle opere alchemiche del XIII secolo (Geber latino, le confronto con il contenuto dei testi pseudolulliani e rendere ri- opere attribuite ad Alberto Magno). D'altra parte, nemmeno le conoscibile la prospettiva incuileggoquesti ultimi. interpretazioniche portano in primo pianoilsignificato iniziati- 1 - co, religioso e simbolico dell'alchimia possiedono un «luogo» : Nel cercaredi circoscrivere i confini del nostrooggettodi in teoricoperleargomentazioniscientificheefilosofichecontenute dagine, occorre innanzitutto sottolineare che ciò che oggi chia- in questi testi, di cui sottolineano soltanto aspetti marginali, miamo «alchimia » èunsaperecheda unlatoconsistein unfa- quandononlitrascuranodel tutto. 1 re, un operare-nel latino degliscolasticiè un'ars e l'alchimista La caratteristica fondamentale delle opere alchemiche pseu- . j. èartifex.-,e dall'altro in una tradizionescritta, costituita da nu- dolullianeconsiste,comevedremo, nell'accentuareil rilievodella merosi testi di varia dimensione e vario carattere, nei quali le teoria alchemica, a partire dalla suddivisione dell'alchimia in esperienze degli alchimisti sono depositate: di questo occorre una parte teorica e una parte pratica od operativa, già praticata sempre tener conto nell'interpretazione dei testi e delle immagi- da Ruggero Bacone e in almeno due testi di alchimisti, laTheo- nicheliaccompagnanonellatradizioneoccidentale,a partireal- rica et practica di Paolo di Taranto e il Rosarium attribuito ad %: meno dal XTV secolo, tenendo presente che il limite di ogni in- ;; . 1, ; 12 L’ORODEIFILOSOFI PERUNAINTERPRETAZIONEDELL'ALCHIMIA 13 terpretazione dell'alchimia è costituitodallo scartochecèfra il 2)L'ALCHIMIADASCIENZADELLAMATERIAAD IMMAGINAZIONE MATERIALE testoel'esperienza, realeoimmaginale, acui esso rinvia.D'altra parteilricorsoallasuppostacontinuitàdella tradizionealchemi- La riprese dell'interesse per l'alchimia al di fuori dei circoli ca esoterica nella interpretazione dei testi ignora la diversità im- esoterici è avvenuta nell'Ottocento, grazie soprattutto all'opera posta dallo svolgimento temporale e gioca sullo spiegare « igno- pionieristica di Marcelin Berthelot, uno storico della chimica di tum per ignotius», invocando fattori che non possono essere impianto positivista,seguitoda numerosi altrichevedevano nei ) sottoposti acontrollo. testidegli antichialchimistiiprimi tentatividiindaginechimica Ma che cose l'alchimia? Tutti sannoche gli alchimisti cerca- sulla materia.Icontributi diquestotipoallastoria dell'alchimia sonoassai numerosi:non tuttiperò raggiungonoilivellidelleri- vanodifarel'oroa partiredai metallivili, edunque ladomanda cerchedellostesso Berthelot, di von Lippman, di Ganzenmiiller, sembra invocare una risposta ai limiti dell'owietà. La cosa però di Ruska(pernonfarecheinomiclassici). cambia aspetto se mettiamo a fuoco alcuni elementi: prima di Ladefinizionedell'alchimiacomescienzadella materiacosti- tutto, fin dall'antichità gli alchimisti erano almeno potenzial- tuisce il risultato più avanzato delle ricerche degli storici della menteconsapevolicheilmetallodelcoloredell'orocheproduce- scienza sull'argomento, e come tale si presenta nella sintesi più I vano nei lorolaboratori non era la stessa cosa che l'oroquale si recente legata a questa impostazione storiografica, il volume di estraedalleminiere.Esistevanoinfattidei metodidisaggio, frai R. P. Multhauf,The Originsof Chemistry.Accogliendo i risultati quali il sistema della coppellazione, i cui risultati erano inequi- di un secolo di ricerche, esso vuol essere una storia di questa vocabili; questo tuttavia non significa che gli alchimisti fossero scienza (e dunque, in prospettiva moderna, della chimica), che semplicemente dei falsari-anzi, essi usano sottolineare la con- presti attenzione a tutta la sua complessità, e parte dal ricono- sapevolezza della diversità del loro prodotto nel definire il loro scimento che la chimica prima del XVIII secolo ha ben poco in orocomeorodei filosofi,oronon comune(«aurum philosopho- comune negli obiettivi e nella terminologia con ciòchesi cono- rum », «aurum non vulgi»). Inoltre, almeno nell'Occidente me- sce nella scienza moderna. «Essa non si adatta al modello che dievale, la pratica degli alchimisti comprendeva anche la prepa- glistorici hannocostruito perlascienzain genere » (p.11).Per- razionedifarmacibasatisulla «fermentazione» (termineimpie- ciòla ricerca delle origini della chimica deve confrontarsi con il gato, come vedremo, da Ruggero Bacone) e, più tardi, sulla di- significatodell'alchimia:maquestoconfrontovienepostoin atto stillazionedisostanzeperlopiùvegetali,macomunquediorigi- seguendo un criterio costruito a posteriori, cioè la rilevanza o neorganica, alla ricerca di quell'agentedisaluteelongevità che, meno di una determinata sostanza nel contesto di ima virtuale ) con terminearabo,venivachiamatoelixir.Prendendoallalettera «scienza della materia » cheè rintracciabile di volta in volta nei la ricerca alchemica,si deveconcluderecon la constatazionedel dominidell'alchimia,della filosofia,della chimica: suo fallimento, perché né l'oro artificiale né l'elixir che conferi- sqcueell'eaterirsnpaosgtiaovailnlaeznzoasterasadloumteasnodnaoinstiaztiailmeafoispseroddiottitpi.oSleetdteurna-- Iguluncearnidzteeerteinoremèlicnsotaanttatoessqotuosteadlnliozaudniaavceossncsiseeidoneznraaorndeealsvleaesumsneaapteprreaicaretidcreiognluatiareerdciadonentaeseo-i le,si presenterebbe immediatamente un'altra domanda,più insi- materialiterrestri(p.12). ) diosa: come si può pensare che uomini almeno mediamente in- telligenti, e talvolta geniali (Newton, ad esempio, si è occupato Sinoticheconlacoppia «antecedents/consequences » ciri- assiduamentedialchimia),persecolisisianodedicatiad unari- troviamo pericolosamente vicini al tema duhemiano dei «pre- cerca i cui scopi erano manifestamente impossibili? Si dovrà corrimenti». dunque cercare in un «altrove» il significato della pratica del- L'alchimia, per Multhauf, è dunque la prima forma in cui l'alchimia-ilsuosegreto. l'uomo pone la materia ed i suoi cambiamenti al centro della ) 1 14 L'ORODEIFILOSOFI PERUNAINTERPRETAZIONEDELL'ALCHIMIA 15 propria attenzione, e in ogni cultura che l'ha ricevuta conosce sforma in una lettura poetico-simbolica delle tematiche alche- una nascita e un declino successivi, iniziando il proprio ciclo in miche:è il percorsodi Gaston Bachelard, dalla Formation de l’e- stretto collegamento con la tecnologia e la fabbricazione dell'o- sprit scientifique alla tetralogiadeglielementi. I ro, e terminandolo in forme di occultismo che non hanno più V La consapevolezza che un elemento basilare per definire l'al- niente a che fare con la scienza della materia. Del ciclo dell'al- 11 chimia èla penetrazionedellinguaggio usatonei testialchemici chimia fa parte anche la farmacologia alchemica, che porta ad è dovuta ad una crescente sensibilità nei confronti del significa- una nuova teoriadellapreparazionedelle medicine,derivata dal- I : to dei «rifiuti» (nel senso in cui lo storico della medicina Wal- la preparazionedell'elixire affine ad essa, e all'introduzione nel- I!' ter Pagel aveva usato questo termine, rubbish, in un suo breve la farmacopea di nuove sostanze artificiali. Questo aspetto del- m11 scritto del 1945) nella storia della scienza-cioèalla consapevo- l'alchimia, generalmente considerato una novità introdotta da iÍ i;. lezza che nelle scienze del passato non si possono operare tagli Paracelso (e indicato col nome particolare di spagina, o arte $> netti imposti dall'epistemologia contemporanea, ma cheanziso- spagirica), in realtà ha origini più remote. Dallìslam nel XII se- 1' no propriole « deviazioni» o i lati oscuri nell'opera degli scien- colo l'alchimia con tutti i suoi aspetti passa in Occidente. Qui :r# ziati del passato che ci permettono una comprensione più ap- dapprima genera entusiasmo per la preparazione dell'oro, poi profondita del significatodelle loro ricerche. L'attenzione al lin- compie quelloche Multhauf definisce ilsuo « usual tum » verso r guaggio degli alchimisti però è anche dovuta ai problemi impo- l'occultismo (cheegli non riesce aspiegare, o non vuole). Ma gli : stidalconfrontoconleinterpretazionisimboliche(inprimoluo- alchimistilatinitrovano unavia d'uscita nellascoperta dell'elixir ã goquella diJung), chefanno «esplodere » la definizione di «te- della vita, riconoscendo una identità di fondo nella procedura I ; sto alchemico», «immagine alchemica », «linguaggio alchemi- dellafabbricazionedell'oroein quelladella medicinaalchemica, $ CO». Alle tematiche del linguaggio degli alchimisti si intreccia la cui efficacia finisce per imporsi, nonostante la mancanza di ï dunque strettamente la definizione della tradizione alchemica, una teoria corrispondente del corpo umanochespieghi il modo intesa nel senso del corpus testuale e iconografico che ne costi- di agire dei rimedi. Nella medicina chimica sta dunque, per a tuiscela tracciavisibile nellastoria. Multhauf, il contributo storicamente rilevante dell'alchimia, il 1 L'interesse di Crosland èsempre rivoltoalle originidella chi- cui lato occulto rimane estraneo alla sua ricerca. Di fatto egli . ' mica moderna, di cui considera l'alchimia come uno dei fattori, non si discosta dalle posizioni degli storici della scienza prece- =1- essendo l'altro le pratiche artigianali associate alla metallurgia, denti, se non in quanto sostituiscela medicina chimica alla chi- ì alla fabbricazione del vetro, alla tintura, alla distillazione e alla mica tout-court come «criteriodi verità» dell'alchimia, e nonsi $ farmacia (p.xv):mailfattochel'alchimia inquantotalenonab- poneaffattoilproblemadellavaliditàdeglielementinonscienti- 3 bia un linguaggio tecnico, è già un elemento che la distingue fici (in senso moderno) dell'alchimia, e dunque della sua com- dalle tecnologiechimiche,sia pure rudimentali.Illinguaggiode- Í plessità. 3 gli alchimisti è essenzialmente un linguaggio analogico, il che L'attenzione per il significato dell'alchimia, considerata nella 1 crealasituazione paradossale,perla qualeèpossibileche un te- totalità della sua fenomenologia storica - attenzione stimolata sto d'alchimia non sia riconoscibile come tale, mentre si può anche dalle ricerche religioso-comparatistichee psicologiche, su I leggere un testo allegorico come alchemico. Caratteristica del cui torneremo nelle pagine seguenti-si è comunque sviluppata I£ linguaggio degli alchimisti è la sua oscurità, che ha secondo nell'ambito storico-scientifico in due direzioni: da una parte fo- Í Crosland unaduplicefonte:intenzionale,in quantola conoscen- - calizzandosi sul tentativo di comprensione del linguaggio degli : za alchemica nonèfatta perillettoreoccasionale;ma anchele alchimisti (penso soprattutto allo studio di Crosland), dall'altra gata agli errori che è possibile commettere nel trasmettere le operando una sottileanalisi epistemologica dell'alchimia, chefi- S idee da un linguaggio o da una cultura ad un altro. Alla proble- niscecon un superamentodell'atteggiamentoscientifico esi tra- (cid:127)i matica legata all'origine araba (e greco-araba) della tradizione : : ï vih (cid:127)A : .úáàkiili