ebook img

Il Gazzettino-Friuli 2022-10-23 PDF

30.8 MB·Italian
by  
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Il Gazzettino-Friuli 2022-10-23

€ 1,20 il Quotidiano ‘ANNO136-N°252 DAL 1887 IL GAZZETTINO will ll! del NordEst | il] Domenica 23 Ottobre 2022 FRIULI www.gazzettino.it Bagnaia cade nelle qualifiche ma ora serve Pultimo sprint A pagina 20 Milan, un “derbino” facile: 4-1 al Monza Altalena Inter: ULL gol vittoria al 95’ In edicola il primo volume Sacca e Riggio alle pagine 19 e 20 a €8,80* con ILGAZZETTINO Il commento La guerra Governo Meloni, prime mosse >leri il giuramento, oggi il consiglio dei ministri »Domani vertice con Macron, sul tavolo misure subito dopo il passaggio di consegne con Draghi_ per il gas: asse italo-francese contro la Germania “mondiale” e il ruolo di Usa e Cina Romano Prodi ia prima della guerra di Ucraina la disponibilita di alimenti per la mag- gior parte degli africani stava pericolosamente dimi- nuendo. Questo in conse- guenza del Covid, di lunghi periodi di siccita in molte re- gioni del continente e di un processo inflazionistico che, accompagnato da ripetute svalutazioni delle monete na- zionali, aveva gravemente peggiorato le possibilita di ac- cesso al cibo per una crescen- te parte degli africani. Poi é arrivata la guerra a bloccare le esportazioni di grano da Russia e Ucraina, fi- noallorai pitt grandi esporta- tori di cereali nel continente africano. Per qualche settima- na l'intero pianeta ha espres- so un’angosciata preoccupa- zione per le tragiche conse- guenze che tutto questo com- portava. Questa condivisa preoccupazione ha, dopo lun- ghi negoziati, portato all’ac- cordo di Istanbul, che ha ria- perto le possibilita di esporta- zione dei cereali dal Mar Ne- ro. Daallora il problema della fame in Africa é scomparso dalle cronache, come se tutto fosse stato risolto con la ria- pertura del porto di Odessa. Le esportazioni, tuttavia, non solo soffrono dei limiti quan- titativi dovuti alla guerra, ma sono anche sottoposte a rigo- rosi controlli, per effetto dei quali le navi sono trattenute in porto per quasi quindici giorni. Inoltre l'accordo stes- so scade a fine mese e non é ancora stato rinnovato. Nel frattempo i prezzi dei cereali sono impazziti e, di conse- guenza, solo il 26% dell’ex- port (...) Padova II boom per l’ultima edizione In mostra 5mila auto addio alla fiera storica L’area riservata alle Porsche nei padiglioni della fiera di Padova leri il giuramento. E gia oggi, su- bito dopo il passaggio di conse- gne con Mario Draghi, Giorgia Meloni presiedera il suo primo consiglio dei ministri. Il tempo gia stringe. Primi dossier sul ta- volo quelli sulla guerra in Ucrai- na, con riconferma del posizio- namento dell'Italia, e sul ca- ro-bollette. Tema quello dell’energia che sara al centro dei colloqui di domani con il pre- sidente francese Emmanuel Ma- cron: si profila un asse ita- lo-francese per contrastare la leadership tedesca. Bassi, Bulleri, Evangelisti, Gentili, Malfetano e Menicucci da pagina 2a pagina6 Dagli Usa alla Ue Leader «impazienti di lavorare con Giorgia» «Ansiosi», «curiosi>, «entusiasti» di conoscere Giorgia Meloni, la prima donna premier della storia italiana. I Capi di Stato edi governo europei rompono gliindugi subito dopo il giuramentoe “prenotano” gliincontriconla premier. Bechis a pagina 4 L’intervista Piantedosi: «Linea dura del Viminale? Con chi lo merita» «Le dita negli occhi? Soloa chise lo merita», parola del neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Che annuncia «una forte attenzione> alle periferie, il controllo dei flussi di immigrazione e unastretta alfenomeno dei rave party. Ajello a pagina 7 Veneto, nessun ministro legh ista Lira della base: <Incomprensibile» >Marcato: «I vertici spieghino». Villanova: «Chiarezza sull’autonomia» Cinque i ministri in capo alla Le- ga e sono tutti lombardi. Nelle stanze dei bottoni i veneti non ci sono. Se il governatore del Vene- to Luca Zaia si limita ad augura- re «buon lavoro a tutti i nuovi no- minati», a intervenire sono I’as- sessore regionale Roberto Mar- cato e lo speaker dell'intergrup- po Lega-Zaia Presidente a Palaz- zo Ferro Fini Alberto Villanova. «C’é grande delusione - dice Mar- cato -, é incomprensibile. Perché non ci sono leghisti veneti al Go- verno? Questo bisogna chiederlo a chi governa il partito in Vene- to». Villanova avverte: «Sono sta- te fatte promesse chiare sull’au- tonomia e vanno mantenute». Il sindaco di Venezia Brugnaro: «Niente moderati una scelta poco intelligente» Pn rf ) ay eae Alda Vanzan aaugurato in bocca al lu- po ai nuovi ministri ri- correndo a un famoso detto veneziano: duri i banchi! Che vuol dire tenere duro, non arrendersi, non farsi abbattere dalle avversi- ta. Continua a pagina 9 Continua a pagina 23 per l'ultima edizione della rassegna Rodighiero a pagina 16 Vanzana pagina8 Cina Calcio malato Xi, lincoronazione ee in campo i «Colpa ancne G fa cacciare Ore 11.30 Ore 18.00 di er itori il predecessore —_— i certi genitori» Lo “XiTerzo”,con altri Iicalcio non sta bene. E allarme cinque anni di potere RISULTATI, COMMENTI, APPROFONDIMENTI rosso soprattutto per l'atteggia- assoluto e incontrastato, ha preso formacon la prova di forza schiacciante nell'ultima delle sette giornate del XX Congresso nazionale del Partito Comunista cinese. I] presidente Xi Jinpingha fatto ulteriormente elevare ilsuo status, come mai dai tempi di Mao Zedong, facendo modificare la Costituzione. Voccia a pagina 14 EINTERVISTE DA TUTTO LO SPORT REGIONALE SE HAI PROBLEMI DI VISIONE 0 NON inn i ‘TV SUL CANALE 12 DEL DIGITALE TERRESTRE INVIA UN MESSAGGIO A REDAZIONE: via Torino 110 -30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ‘4 "llprezo degli abinamenti® agguntvo al prezzo de"IlGazzttno'e fina esaurimento, La promazion é valida solo per are della provincia dl eivone. Speizione in abonamentopostale: OL 352/03 (conv. inL.n. 48 el27/02/04) a. Veommal, VE 41 Segretidel Cicsma-voL1"+ €8,80 mento aggressivo di tanti geni- tori. Per questo nei giorni scorsi il questore di Venezia ha parlato di Daspo per famiglie e giocato- ri violenti. Una situazione rico- nosciuta anche dallo stato mag- giore della Fige e del Coni che in- vitano a pit miti consigli, rico- noscendo che vi sono problemi di eccessi violenti. <Occorre agi- re sull’educazione» dice la Fede- razione. Aggiunge il Coni: «Evi- tare l’enfasi e puntare alla cultu- radel rispetto». Borzomia pagina ll 2 Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it Primo Piano G| 21) Infrastrutture e vicepremier: Matteo Salvini 22) Premier: Giorgia Meloni 23) Capo dello Stato: Sergio Mattarella 24) Esterie vicepremier: Antonio Tajani 25) Funzione Pubblica: Paolo Zangrillo 26) Parlamento: Luca Ciriani 1)Turismo: Daniela Santanché 2) Ambiente: Gilberto Pichetto Fratin 3) Cultura: Gennaro Sangiuliano 4) Universita: Anna Maria Bernini 5) Istruzione: Giuseppe Valditara 6) Lavoro: Marina Calderone 7) Salute: Orazio Schillaci 8) Mare e Sud: Nello Musumeci 9) Agricoltura e Sovranita alimentare: Francesco Lollobrigida 10) Regioni e Autonomia: Roberto Calderoli 11) Imprese e Made in Italy: Adolfo Urso 12) Economia: Giancarlo Giorgetti 13) Difesa: Guido Crosetto 14) Giustizia: Carlo Nordio 15) Interni: Matteo Piantedosi 16) Riforme: Elisabetta Casellati 17) Disabilita: Alessandra Locatelli 18) Famiglia e natalita: Eugenia Roccella 19) Sport e giovani: Andrea Abodi SS EE ON SAL DOT ROMA «Giuro di essere fedele alla Repubblica...». Sono passate da undici minuti le dieci quando Giorgia Meloni, prima presiden- te del Consiglio donna della sto- ria italiana, pronuncia la formu- la di rito. Emozionata mentre si tortura le mani per l'agitazione, la premier china appena il capo eva a memoria: «...di esercitare il mio mandato e le mie funzio- ni nell’interesse esclusivo della Nazione». Tailleur non pit blu maneroe décolleté tacco 12 d’ec- cezione, Meloni non inciampa nelle parole ma aggiunge «il mio mandato» alla formulazio- ne originaria. Poco male, il so- spiro di sollievo é evidente. Si é rae _ 17 20) Affari europei: Raffaele Fitto \ hai ‘ Tl governo giura: «Serviremo !Ttalia con orgoglio» >Meloni pronuncia la formula di >Regna la sobrieta, e le ministre rito a memoria. Sorrisi con Salvini rigorosamente tutte in pantaloni ifs > “ Elena Boschi. Cosi Eugenia Roc- cella, ministra della Famiglia che pare pitt a suo agio di molti e molte, veste un classico tail- leur nero con maglia a righe. Alessandra Locatelli e Elisabet- ta Casellati invece, si susseguo- no in un bianco ton sur ton che, oltre ad evidenziare l'immanca- bile spillona dorata appuntata sulla giacca dell’ex presidente del Senato, ha il merito di spic- care tra i tappeti damascati e i pesanti tendaggi rosso bruno. Tocca ai ministri di peso. Matteo Piantedosi, prescelto per il Viminale, é il solo a usare una sua penna e non quella messa a disposizione dalla pre- sidenza della Repubblica, men- tre Carlo Nordio, elegante e de- ferente, accenna un inchino da- fatta trovare pronta, come ave- La stretta di pare disposto a chiacchierare Non sfuggono alle telecamere i I due parte di Giorgia, Andrea Abodi vanti a Mattarella. Il Guardasi- va promesso. mano tra con tutti meno che con lui, il continui cenni al figlio 19enne vicepremier si distingue perché - quasi tre- gilli, in cravatta regimental a Intanto alle sue spalle il salo- Sergio suo vicino e collega, salvo una_ Federico e alla piccola Mirta(9) Matteo mante - é il solo uomo in com- _ strisce diagonali, peraltro resta ne delle Feste, la terza sala pitti Mattarellae qualche accigliatissima battuta. che, senza alcuna incertezza,é Salvinie pleto grigio. Sugli outfit in effet- impeccabile per tutti i 28 minuti grande del palazzo che fudeiPa- Giorgia Il Capitano é agitato, a disagio accudita dalla compagna Fran- Antonio ti, siosa poco, anche traledon- della cerimonia nonostante gli pi, sembra trattenere il fiatoin- Melonidopo nel rigore imposto dalla leader cesca Verdini. Non basta pero. Tajani ne. Tutte evitano di indossare _ sia toccato il posto pit inospita- sieme a lei. Un attimo resta so- aver di Fdl e pare provare a stempe- Al tavolo per la firma da mini- parlano gonne o toni accesi. Niente a_ le nella doppia schiera di sedie speso nei flash dei fotografi pronunciato rare la tensione rifugiandosi stro delle Infrastrutture e vice- durante che vedere con ’ormai iconico che accomoda la squadra dei quando la penna tocca il verba- le. Perfino la regina in- contrastata della sala, la piccola Ginevra - fi- glia di Meloni e del compagno Andrea Giambruno - zainetto sulle spalle, rallenta la sua irrequieta compo- stezza da bimba di 6 an- ni. Poi étutto in discesa e pure il colorito di Giorgia degrada veloce verso il rosa dopo il ros- sore iniziale. I MINISTRI Il segretario generale della presidenza della Repubblica Ugo Zam- petti, scandisce allora con calma i nomi dei ministri. II primo é Antonio Tajani. Il nuo- vo inquilino della Farnesina, forse memore della sua prima attivita da giornalista, imposta la voce e sciorina abile la locu- zione che gli vale anche la cari- cada vicepremier. La stessa di Matteo Salvini che, curiosamente, appena pri- ma dell’'avvio della cerimonia il giuramento nella sua famiglia allargata. FRANCESCA VERDINI ACCOMPAGNA | FIGLI DEL LEADER LEGHISTA. L’EMOZIONE DI URSO CHE FATICA A DECLAMARE IL GIURAMENTO: GIORGIA LO RASSICURA CON UN ABBRACCIO premier, il leghista - con tanto di spilla di Alberto da Giussano sul bavero della giacca - é incer- to. Inforca gli occhiali, si co- stringea leggere il giuramentoe divora qualche sillaba. Ripone le lenti, sorride, le riprende e poi firma aggiungendo marcata- mente i puntini sulle “i” del suo cognome. Sguardi di intesa con Giorgia, le prende la mano con entrambi palmi, quasi a ricor- darsi che senza di lei non avreb- be mai rivissuto quel momento. IGIURAMENTI Seguono senza intoppi le pro- messe del ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Cirianie del quasi ministro dell’Ambien- te, incardinato infine nella me- no moderna Pa, Paolo Zangril- lo. E il turno di tutti i “senza por- tafoglio”. Un sorridente Rober- to Calderoli cede il passo a Nello Musumeci che, unico, azzarda una battuta con Mattarella: «Ne abbiamo tanto bisogno Presi- dente» risponde agli auguri del Capo dello Stato. Se a Raffaele Fitto spetta la stretta di mano pit calorosa da la cerimonia completo blu elettrico di Maria IL TITOLARE DELL'INTERNO PIANTEDOS! PER FIRMARE SI PORTA LA PENNA DA CASA BRINDIS! COLLETTIVO NELLA SA\ DEGLI SPECCHI E PICCHETTO D'ONORE PER LA NEOPREMIER ministri. Primo della fila é infat- ti costretto a spostarsi ogni volta che viene scandito il nome di un suo collega. Poca fati- ca, se non quando a passare sono un irre- quieto Guido Crosetto (che si sventola a lungo con il foglietto del giu- ramento) e la sua staz- zaimponente che - ner- vosamente - il fondato- re di Fratelli d'Italia prova a coprire siste- mandosi d’abito, un classico vestito nero. Anche tra i (tanti) uo- mini in effetti, la sobrie- ta regna assolutamen- te sovrana. ILGUIZZO Il solo guizzo - oltre al picco chiaro di Abodi -lo regala Gian- carlo Giorgetti. Passo sicuro, il nuovo titolare del Tesoro, é al secondo giuramento di fila. Sta- volta senza mascherine e di- stanziamento, lex “uomo di Ma- rio Draghi” riabbraccia simboli- camente la Lega e sfoggia una Primo Piano Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it BRACCIALETTO TRICOLORE Sopra il braccialetto tricolore indossato dalla premier Giorgia Meloni al polso sinistro. Al destro, un magnifico bracciale di brillanti degno della grande occasione Una folla di parenti assiste alla cerimonia tantissimi i bambini Giorgetti sceglie una cravatta verde: un omaggio agli anni del Carroccio di Bossi cravatta verde che avra fatto piacere a Umberto Bossi. Come non sfugge l'enorme emozione di un pur navigato Adolfo Urso. Il ministro dello Sviluppo eco- nomico non solo fatica nella de- clamazione e nell’individuare il punto giusto per apporre la fir- ma, quanto quasi supera il tavo- lo quando passa a ringraziare Meloni che, pronta, gli tende la mano prima che possa finire in un poco istituzionale abbrac- cio. E la volta di Francesco Lollo- brigida che, impettito, giura da ministro dell’Agricoltura e ria- pre il capitolo familiare. Cogna- to di Giorgia, “Lollo” é accompa- gnato dalla moglie Arianna, in prima fila tra i tanti parenti ac- corsi (una cinquantina). Dal Colle infatti, il governo che ha istituito un ministero della Na- talita pare offrire il suo primo spot. Mai cosi tanti bambini, adolescenti, fidanzati/e, mariti, mogli e genitori avevano preso posto tutti insieme sotto al Trionfo dell'Italia che affresca la volta della sala. GLIALTRI Inappuntabili l'azzurro Gilber- to Pichetto, la tecnica Marina Calderonee il leghista Giuseppe Valditara. Tutti emozionati ma composti. A rompere l'impecca- bile sobrieta - lontana anni luce dai “barbari” del 2018 e La diretta social di Bernini (con sottofondo di Ambra) Il video di Anna Maria Bernini Polemica social per la scel- ta di Anna Maria Bernini di postare su Instagram le immagini del giuramento sulle note di “T’apparten- go” di Ambra Angiolini (canzone che recita «Ades- so giura»). Dopo aver sca- tenato una tempesta di commenti ironici, la mini- stra ha rimosso il video dalle sue “stories”. FAMIGLIE PROTAGONISTE In alto, il ministro della Salute Orazio Schillaci con la famiglia. Qui sopra il collega dello Sport Andrea Abodi con i suoi. A sinistra Francesca Verdini coni due figli del compagno Matteo Salvini dall’orecchino di Rocco Casali- no - ci pensa pero Anna Maria Bernini. Le sue sono probabilmente le immagini pili viste sul web. Mentre la neo-ministra dell’Uni- versita si incammina verso Mat- tarella e Meloni in un sobrio tailleur, proprio quando siste- ma il microfono e carica di pa- thos le parole del giuramento, alle sue spalle un social media manager molto solerte registra Yennesima storia Instragram della giornata. Le note scelte stavolta sono quelle di un’Am- bra Angiolini d’annata («E ades- so giura!»), che se per un’ormai vecchia canzone sarebbe dovu- ta essere presidente della Re- pubblica nel 2030, potra ora in qualche modo rivendicare di es- serci almeno andata vicina. La clip peraltro scatena un putife- rio sui social, tanto che qualche ora dopo viene rimossa, forse su richiesta diretta del cerimo- niale del Colle. A reincardinare tutto nella normalita é Gennaro Sangiuliano che sfoggia un tono pitt alto di chiunque fino a que- sto momento. Poi tocca a Ora- zio Schillaci e, infine, a Daniela Santanché che, da pit distante in fondo alla salone, lascia ri- suonare i suoi tacchi prima di scandire attentamente ogni sil- laba. Il Turismo chiude il via vai. Zampetti allora ritira i verba- lie Mattarella guida Meloni ver- so l'uscita. «Noi firmiamo do- po...» larassicura quando coglie l'incertezza di Giorgia che cer- cava nuovamente la sua penna per apporre l'ultimo sigillo sul governo, quasi a voler consoli- dare subito la realta. E l’ennesi- mo segnale di una sintonia affi- nata nell’ultima settimana per essere messa al servizio della Nazione. E il rompete le righe. Non prima pero di un brindisi tutti insieme nell’adiacente sala degli specchi. Poi é dawvero fini- ta. Meloni infatti, va a ricevere gli onori del picchetto schierato in cortile e sale a bordo dell’au- to che la portera per la prima volta a palazzo Chigi. Francesco Malfetano ‘© RIPRODUZIONERISERVATA La “first family” in prima fila Poi festa a scuola >I] compagno Andrea e la >Lui: «Non ci trasferiremo piccola Ginevra (con lo zainetto) a Chigi, prioritaé a nostra figlia» inevra, Ginevral». Cé poco da fare: gli oc- chi, dentro e fuori il « Quirinale, sono (qua- si) tutti per lei, la pic- cola di casa Meloni. La immortalano i fotografi assie- patiall'ingresso del Palazzo, la sa- lutano i neo-ministri prima della foto di gruppo (tanto che la nuova titolare del Turismo Santanché viene pure richiamata dai colle- ghi: «Daniela, vieni a metterti in posa!»). Alla fine, dall’alto dei suoi sei anni, la figlia di Giorgia con- quista pure i commessi, a cui un po’ intimidita chiede un bicchiere d'acqua prima che comincila ceri- monia. Eccola, Ginevra, che scende dalla 500 bianca appena parcheg- giata sulla piazza del Quirinale, in mezzoa una selva di auto blu. Ve- stitino di piume color panna, i ca- pelli biondi raccolti in una trec- cia, varca il portone del Colle con uno zainetto rosa sulle spalle, quasi come fosse un giorno di scuola speciale. Un po’ contenta, un po’ intimorita da tutte quelle attenzioni che le vengono rivolte. A tenerla per mano fin dentro al SEI ANNI, IN ABITO BIANCO, Andrea Giambruno, 41 anni, giornalista Mediaset e compagno di Giorgia Meloni, arriva al Quirinale con la figlia Ginevra Negli atti ufficiali sara “il presidente” enon “la” “Il” presidente del Consiglio Giorgia Meloni e non “la”. E Ja formula che usera la pre- mier nelle comunicazioni uf- ficiali. Secondo Claudio Ma- razzini, presidente dell’Ac- cademia della Crusca, le due scelte sono entrambe accet- tabili: <I titoli al femminile sono legittimi sempre, e quindi é giusto dire “la” pre- sidente (evitereila presiden- tessa)», ma al tempo stesso «chi invece preferisce le for- me tradizionali maschili ha comunque diritto di farlo, secondo l’opzione che fu a suo tempo di Giorgio Napoli- tano (che preferiva chiama- re Laura Boldrini “il presi- dente della Camera”). LA BAMBINA E STATA LA VERA PROTAGONISTA DELLA MATTINATA AL QUIRINALE. NEL POMERIGGIO ANCHE LA PREMIER A UN EVENTO DEDICATO Al NONNI salone delle Feste é il papa An- drea Giambruno, giornalista Me- diaset nonché primo “first gentle- man” della storia repubblicana: completo scuro e cravatta blu sul- la quale spicca in bella vista il tri- colore (uguale a quelle che Melo- ni aveva regalato ai parlamentari di Fratelli d'Italia per il primo giorno di legislatura). Dietro, in- sieme a padre e figlia, ecco Gio- vanna Ianniello, collaboratrice e portavoce della premier, tra le po- che signore a scegliere un outfit con gonna. Arriva anche leia bor- do della 500 guidata da Giambru- no. Giorgia invece no: ha lasciato la sua abitazione al Torrino qual- che minuto prima del compagno, per salire con la sorella Arianna sulla berlina grigia che Palazzo Chigi le ha messo a disposizione. Non prima, pero, di aver salutatoi vicini di casa, che scendono in strada per dirle «in bocca al lu- po». I SORRISI Poco dopo, ecco di nuovo tutta la first family riunita nel salone del- le Feste. Lei, Giorgia, istituzionale accanto a Sergio Mattarella: sul polso sinistro il braccia- letto ricamato col trico- lore, sul destro un brac- ciale di brillanti. Le tele- camere la immortalano mentre, pronunciata la formula di rito, saluta con un sorriso e un cen- no della mano la figlia, seduta in prima fila tra Ja zia Arianna e il papa Andrea. Ma le cerimo- nie, si sa, per quanto so- lenni talvolta rischiano di annoiarli, i bambini: e cosi a un certo punto Gi- nevra lascia andare la te- sta sulle gambe del pa- dre. E quasi, con lo sguardo, sembra chie- dergli: «Quand’é che ce netorniamoacasa?». «E stata bravissima —la elo- gia pit tardi il papa - all'inizio era imbarazza- ta: é un contesto al quale non é abituata, poi c’era una gran curiosita dei fo- tografi, ed era emoziona- taper lasua mamma». E proprio per tutelare la piccola che, spiega Giambruno, «non abbia- mo intenzione di andare a vivere Palazzo Chigi: sarebbe _controprodu- cente, vogliamo farla cre- scere nella maniera pitt naturale possibile, in se- renita». Impegno, per ora, mantenuto. Tanto che dopo il giuramento-— e, per Meloni, la parteci- pazione ai funerali del giovane Francesco Valdi- serri, subito dopo il giuramento — nel pomeriggio la famiglia al com- pleto corre alla scuola della bam- bina, «per partecipare alla festa dei nonni. Giorgia — racconta il compagno-non poteva mancare, @ davvero una super mamma. E quando crescera, se ne rendera contoanche Ginevra». Andrea Bulleri (© RIPRODUZIONERISERVATA 4 Primo Piano G| Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it eS iy, . a: ROMA Una corsa forsennata. I ca- pi di Stato e di governo stranieri sono «ansiosi», «curiosi», «entu- siasti» di conoscere Giorgia Me- loni, la prima donna premier della storia italiana. E glielo fan- no sapere a pochi minuti dal giu- ramentoal Quirinale. L'ASSIST USA Trai primi a muoversi c’é il pre- sidente degli Stati Uniti Joe Bi- den. «Mi congratulo con Giorgia Meloni per essere diventata la nuova prima ministra italiana. Litalia @ un alleato vitale della Natoeun partner stretto mentre le nostre nazioni affrontano in- sieme le sfide globali comuni», recita una nota della Casa Bian- ca. «Come membri del G7, non vedo l’ora di continuare a pro- muovere il nostro sostegno all'Ucraina, di ritenere la Russia responsabile della sua aggressio- ne, di garantire il rispetto dei di- ritti umani e dei valori democra- tici e di costruire una crescita economica sostenibile». Eccolo, il filocon Washington DC che Giorgia ha tessuto per mesi, una priorita. Nel pomerig- gio si aggiunge il capo della di- plomazia Usa Antony Blinken con un messaggio anche per il neoministro degli Esteri Anto- nio Tajani: «Vogliamo portare avanti il nostro eccellente rap- porto con |'Italia». Lei, che ieri ha fatto il suo pri- mo ingresso a Palazzo Chigi ma sié anche ritagliata del tempo in famiglia, risponde a tutti, uno ad uno. Ringrazia, rassicura, pro- mette. «Stati Uniti e Italia sono uniti da una profonda amiciziae dalla partnership transatlanti- ca, fondata su valori comuni», & ilmessaggio di rimandoa Biden. In fila ad applaudire la nuova inquilina di Palazzo Chigi c’é, so- prattutto, il presidente ucraino Volodymir Zelensky. «Le mie congratulazioni a Giorgia Melo- LA PREMIER RISPONDE A TUTTI SU TWITTER 0 CON CHIAMATE DIRETTE. MICHEL: «Cl INCONTREREMO MOLTO PRESTO» L’impegno euro-atlantico Da Biden a von der Leyen I leader «<impazienti di lavorare con Giorgia» >Il presidente Usa: «Affrontiamo insieme GLI AUGURI DALLE CANCELLERIE DI TUTTO IL MONDO a* la Ursula Von der Leyen (sopra) e Joe Biden sono due dei tani leader mondiali che hanno alutato l'insediamento di Giorgia Meloni augurandosi di poter lavorare insieme al pitt presto. A destr Antonio Ta ministro degli Esteri del nuovo governo. >Colloqui con la presidente Ue e con Metsola le sfide globali». Benvenuto anche da Blinken Messaggio a Zelensky: noi dalla vostra parte Telefonata a Kiev, primo atto di Tajani La richiesta all'Ttalia: armi pit sofisticate ROMA Sono le 18.30 quando Dmy- tro Kuleba, ministro degli Esteri ucraini, scrive su Twitter: «Ap- prezzo che Antonio_Tajani abbia avuto con me la sua prima chia- mata come nuovo ministro degli Esteri italiano. Un chiaro segnale delle priorita del nuovo governo. Gli ho augurato tutto il successo nei suoi sforzi e ho sottolineato che la massima __ priorita dell’Ucraina ora é quella di rice- vere rapidamente i sistemi di di- fesa aerea». La scelta di Tajani non passa inosservata. II me: gio é forte, per quanto possibile, scolpito sulla pietra. Il primoatto da ministro degli Esteri é stato te- lefonare a Kuleba, il suo omologo ucraino, che dal 24 febbraio a Kiev é al fianco di Zelensky nel di- fendere il paese dall’aggressione ordinata da Vladimir Putin. La conversazione é avvenuta in in- glese. E dal governo ucraino Taja- ni ha raccolto la richiesta, insi- stente, inviata all’Italia e a tutto l'Occidente, perché vengano for- niti altri sistemi di difesa aerea, alla luce dei sempre pit frequen- tiattacchi russi con missili e dro- ni. Come vuole la liturgia consoli- data del dialogo tra Kiev e l'Occi- dente, anche Tajani parla della conversazione con Kuleba con un tweet. Esce pochi minuti dopo quello del collega ucraino: «La prima telefonata entrando alla Farnesina é stata al Ministro de- gli Esteri ucraino Dmytro Kule- ba. Ho confermato il sostegno dell'Italia all'Ucraina in difesa della liberta e contro l’invasione russa. Non c’é pace senza giusti- zia. E giustizia significa indipen- denza dell’Ucraina». Inutile gi- rarci intorno, Tajani ha voluto chiamare subito Kuleba perché IL MINISTRO DEGLI ESTERI CHIAMA IL SUO OMOLOGO KULEBA PER CONFERMARE LA LINEA ATLANTISTA DEL GOVERNO serve abbassare il volume degli audio rubati in cui Berlusconi che prende le parti dello Zar. E urgente cancellarli, spostarli nel cestino (e svuotare il cestino). CONFERME Cosi il vicepresidente di Forza Italia ed ex presidente del Parla- mento europeo, ha consegnato ai giornalisti alcune frasi ben cali- brate: «Al governo voglio portare tutta la mia esperienza per far si che I'Italia possa affrontare e su- perare tutti gli ostacoli che ha di fronte, sia economici, sia ai confi- ni dell'Unione. Non c’é pace sen- za giustizia, e giustizia significa la liberta per I'Ucraina». Da gior- ni Tajani, anche prima del giura- mento, é al lavoro per rassicura- re Europa e America sul fatto che I'ltalia confermera la sua voca- zione atlantica e il suo sostegnoa Zelensky. In questo é stato molto pit vicino a Giorgia Meloni che a Silvio Berlusconi. Per la premier si vocifera di un possibile viaggio a Kiev per incontrare Zelensky, come hanno gia fatto in passato Mario Draghi e diversi leader eu- ropei. Ma servira comunque tem- po per una missione cosi delica- ta. Non solo: in questi giorni, con Yintensificazione dei bombarda- menti voluti da nuovo coman- dante delle forze russe, il genera- le Surovikin, ci sono concrete in- cognite sulla sicurezza. Non a ca- so ieri Kuleba ha chiesto a Tajani nuovi «sistemi di difesa aerea». Ecco, allora, che la telefonata tra i due ministri ha un valore sim- bolico importante ed arriva co- me tappa finale di un percorso passato anche dal vertice dell'Epp (il partito popolare euro- peo), giovedi scorso, quando la sua nomina alla guida della Far- nesina non era ancora certa e sta- va vacillando per gli audio su vo- «NON C’E PACE SE L'UCRAINA NON E LIBERA». GLI UOMINI DI ZELENSKY AUSPICANO L'INVIO DI NUOVI SISTEMI DI DIFESA AEREA ni, la prima donna presidente del Consiglio d'Italia - scrive su twitter. Con l’augurio - é il secon- do dal voto di settembre - di «ri- spondere con successo a tutte le sfide di oggi» e proseguire «una continua fruttuosa cooperazio- ne per garantire pace e prosperi- tain Ucraina, in Italia e nel mon- do». Giorgia risponde e non lascia spazio a dubbi. «L’Italia é e sara sempre dalla parte del coraggio- so popolo ucraino che lotta per la sua liberta e per una giusta pa- ce. Non sei solo!». Suonano lon- tane, adesso, le polemiche che nei giorni scorsi hanno rischiato di mettere in forse il posiziona- mento internazionale del gover- no in fasce. Governo che - Melo- ni ne ha fatto un mantra - 0 é atlantista ed europeista, o non é. Lo ribadisce ai leader Ue che la chiamano per complimentar- si. Nell’ordine: Charles Michel, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola. Con loro la leader di FdI discute delle priorita in agenda, a partire da «un rapido intervento di riduzione dei prez- zi dell'energia per famiglie e im- prese». La presidente della Commis- sione Ue si fa fotografare al tele- fono sorridente: «Una prima buona telefonata con la presi- dente Giorgia Meloni-annuncia Ursula -lavoreremo insieme per affrontare le sfide critiche del nostro tempo, dall’Ucraina all’energia». «Desiderosi e pron- ti a collaborare con voi per raf- forzare la resilienza dell’Ue», re- plica Meloniastretto giro. L'INTESA UE Quella da Bruxelles é un’apertu- ra di credito ormai netta, non pregiudiziale, Giorgia «va con- frontata alla prova dei fatti», so- stiene la presidente dell’Euro- parlamento Metsola accodando- si agli auguri: «L’Europa ha biso- gno dell'Italia. Insieme superere- mo ogni difficolta». Sempre da Bruxelles, ma dalla Nato, porge la mano il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg: «Non vedo I’ora di lavorare con te». E se il cancelliere tedesco Olaf Scholz prende parola, «con- tinueremo I’ottima cooperazio- ne tra i due Paesi», il presidente francese Emmanuel Macron at- tende di fare gli auguri alla pre- mier italiana dal vivo, in un fac- cia a faccia previsto a Roma lu- nedi. Nella staffetta di diplomazia telefonica non mancano amici e alleati di Giorgia che é-e per ora resta - presidente dei conserva- tori europei. Dal premier unghe- rese Viktor Orban, «é un grande giorno per la destra europea!» al capo del governo polacco, «oggi abbiamo una leader coraggiosa e determinata a Roma». Fino all'assist da Gerusalemme del premier israeliano Yair Lapid, «auspico di lavorare presto in- sieme per rafforzare i legami tra Gerusalemme e Roma e in ambi- to internazionale». Poi una chio- sa, l'impegno comune per «la lotta all’'antisemitismo». Telefoni spenti, per ora, da Mosca e Pechino. Dove forse le feluche preferiscono attendere (come hanno fatto con Draghi)e sondare la direzione del nuovo vento che soffia a Roma. Francesco Bechis (© RIPRODUZIONERISERVATA Volodymyr Zelensky in collegamento con un vertice Nato (foto ANsA) dka e lambrusco di Berlusconi. Tajani aveva detto: «Sono a Bru- xelles per confermare ancora una volta la posizione di Forza Italia, del suo leader Silvio Berlu- sconi e mia personale in favore della Nato, delle relazioni transa- tlantiche, dell’Europa e contro Yinaccettabile invasione dell'Ucraina da parte della Rus- sia». Venerdi é stata ufficializza- ta la nomina a ministro degli Esteri, ieri il giuramento al Quiri- nale e, subito dopo, la telefonata con Kuleba. Oggi sara all'incon- tro internazionale sulla Pace or- ganizzato a Roma dalla Comuni- ta di Sant’Egidio: oltre al presi- dente Mattarella, partecipera an- che il presidente icese Ma- cron. Tajani, che gia ieri pome- riggio era alla Farnesina dove c’é stato il passaggio di consegne (e una stretta di mano) con Luigi Di Maio, prende il testimone in una delle fasi pit: delicate del conflit- to in Ucraina. Kiev sta guada- gnando terreno sia nella regione di Kharkiv (a Nord-Est) sia in quella di Kherson (a Sud). Sotto traccia, le diplomazie stanno ope- rando per consentire la ripresa dei negoziati, anche per iniziati- va del presidente turco Erdogan. Tl ruolo dell'Italia, in questo scac- chiere, non sara ininfluente. Mauro Evangelisti {©RIPRODUZIONE RSERVATA Primo Piano G| Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it Lastampaestera _ Lastampaestera _ The Times Il quotidiano inglese registra il successo della Meloni, che ottiene il sostegno per il suo governo anche se «potrebbero esserci divisioni tra glialleati». @ INDEPENDENT =e Independent Latestata della sinistra liberale britannica titola: «Giorgia Meloni falastoriae diventa la prima donna premier italiana». Le Monde ‘ Le Monde Peril quotidiano franceseil governo Meloni, con figure «sperimentate ed europeiste nei posti chiave», riusciraa «rassicurare glialleati diRoma» Bonomi: IMPRESE E LAVORO ROMA Carlo Bonomi, il presidente degli industriali, parla di un «fat- to storico». Giorgia Meloni é la prima donna a guidare un gover- no in Italia. E a lei ea tutto l’ese- cutivo, il leader degli industriali chiede sin da subito un’azione «efficace». Con il solito pragmati- smo Bonomi ha spiegato, inter- venendo al Festival dell’Ottimi- smo del Foglio, che «Confindu- stria non da giudizi sulle perso- ne», ma giudichera il «merito delle azioni del governo». Le prossime settimane e i prossimi mesi, ha ricordato il leader degli industriali saranno «durissimi». Bisogna agire con «efficacia» e rapidita. «Il governo», ha detto Bonomi, «dal giorno uno, quindi da domani, dovra intervenire sul tema dell’energia perché é un te- ma di emergenza nazionale». ia ILRETROSCENA ROMA «Ora che ha giurato nelle mani di Mattarella e il suo gover- no é nato, Giorgia incontrera Ma- cron. Non ci sono dubbi. E non ce ne sono per- ché Giorgia non pud non incontrarlo». Nell'entourage della nuova premier, che ie- riha preparato il terreno sen- tendo e rassicu- rando tutti i vertici Ue (von der Leyen, Mi- chel, Metsola), si da per scon- tato un incontro con il presiden- te francese domani. Subito dopo o subito prima il pranzo privato al Quirinale tra Macron e il capo dello Stato Sergio Mattarella, «che sicuramente preparera il terreno», dice un esponente di Fdl che segue il dossier. E la visi- ta del presidente d’Oltralpe da papa Francesco. Anche fonti dell'Eliseo confer- mano la «volonta» e «il forte inte- resse» del presidente francese a celebrare il colloquio con la nuo- va premier italiana. E in queste ore gli staff dei due leader sonoa lavoro per definire i dettagli. Per- ché, come ha detto Macron cer- cando di mettere una pezza alle dichiarazioni sgrammaticate della sua premier Elisabeth Bor- ne e della ministra all'Europa Laurence Boone («vigileremo su diritti, valori e liberta») seguite alla vittoria elettorale di Fadl, «il popolo italiano ha fatto una scel- ta democratica e sovrana. Noi la rispettiamo. Come Paesi vicini e amici, noi dobbiamo continuare alavorare insieme». Insomma, sia per Meloni che per Macron confermare i buoni rapporti tra Parigi e Roma sug- gellati nel novembre scorso dal- la firma del trattato del Quirina- le, é «una necessita». Lo sa bene Mario Draghi che, nei seicento giorni trascorsi a palazzo Chigie in giro per le cancellerie euro- pee, ha intessuto «relazioni pre- ferenziali» con il presidente fran- cese. Tanto pitt dopo l'uscita di scena di Angela Merkel che ha anche segnato la crisi del tradi- zionale asse tra Francia e Germa- nia. Ebbene, cosi come per la que- stione delle «risposte concrete» da dare all’emergenza energeti- ca e per il sostegno all’Ucraina nella guerra scatenata da Vladi- mir Putin, Meloni si muovera inevitabilmente nel solco trac- ciato da Draghi. E Macron, da quanto filtra dall'Eliseo, «é mol- to interessato» a conoscere la nuova premier. Anche perché - come dimostrano le cronache dell’'ultimo vertice europeo ter- minato venerdi con qualche pas- so avanti da mettere perd nero su bianco - le distanze tra il presi- dente francese e il cancelliere te- desco Olaf Scholz sono ormai ampie. Ecome Macron in questo quadro ha bisogno del sostegno dell'Italia per tentare di ammor- bidire le posizioni di Berlino sul nodo delle misure da adottare per contrastare la crisi energeti- ca, cosi Meloni per raggiungere lo stesso obiettivo ha la necessita di confermare e rilanciare il buon feeling creato da Draghi conl Eliseo. La partita che si gioca in Euro- pa é definita «cruciale». La deci- sione di Scholz di attingere all’enorme spazio di bilancio di cui gode la Germania per stan- ziare 200 miliardi di euro con cui sostenere famiglie e imprese «Governo storico subito aiuti sulle bollette» L’apertura dei sindacati CONFINDUSTRIA Carlo Bonomi IL PRESIDENTE DEGLI INDUSTRIALI: «GIUDIZIO SUI FATTI IL CUNEO FISCALE DEVE ESSERE TAGLIATO» Per Bonomi, insomma, il nuovo esecutivo «deve intervenire ur- gentemente con interventi con- giunturali, quindi da quialla fine dell’'anno proseguire nel soste- gno al caro bollette per imprese e famiglie; e mettere in campo tutti quegli interventi di natura strutturale, perché noi», ha det- to, «paghiamo anni di scelte scri- teriate, e quindi dobbiamo met- tere adesso in sicurezza il Pae- se». Ed in effetti l’'allungamento fino alla fine dell'anno delle mi- sure emergenziali gia approvate dal governo Draghi, ma in sca- denzaa fine novembre, potrebbe essere il tema sin dal primo con- siglio dei ministri del governo Meloni. Sul tavolo c’é la riconfer- ma del credito di imposta del 40 per cento per le bollette delle im- prese e un nuovo bonus da 150-200 euro per le famiglie coni redditi pitt bassi. Il presidente de- gli industriali, sempre sul fronte energetico, ha ricordato anche La strategia = Unasse Meloni-Macron 4| per limitare la Germania >Domani l'incontro col presidente francese: sul tavolo le misure sul gas e il sostegno a Kiev >Le ipotesi per il primo viaggio della premier: Parigi, Bruxelles 0 dall’amico Duda in Polonia tedesche, é vista sia da Meloni che da Macron come un attenta- to al mercato interno europeo, alla concorrenza. E come I’allar- mante preludio della fine dell’'Unione europea, con il pre- valere dell’egoismo dei singoli wa ¥. che bloccare il rigassificatore di Piombino «non fa l’interesse del Paese». Subito dopo l'energia, poi ci sara da lavorare anche alla manovra di Bilancio per la quale i tempi sono strettissimi. Anche qui Bonomi ha ribadito la ricetta che ripete da tempo: il taglio del cuneo fiscale. «E ovvio», ha det- to, che l'inflazione ha «eroso il potere d’acquisto soprattutto per le fasce di reddito pit basse, ed é@ per questo che chiedevamo un taglio contributivo cuneo fi- scale, per mettere pitt soldi in ta- sca a italiani». Per quanto riguar- da invece il Pnrr, il piano nazio- nale di ripresa e resilienza, per il numero uno di Confindustria de- ve essere rivisto, almeno nei tem- pi. Non preoccupa, ha spiegato Bonomi, «la capacita del gover- no di fare il Pnrr ono» ma «la do- manda e l’offerta: dobbiamo sca- ricare 170 miliardi di investimen- ti, realizzare infrastrutture e al di la» delle problematiche legate AL QUIRINALE IN TAILLEUR BLU indossava un scuro, con ¢: blu. Casell erano le uniche mir e di bianco. «alle materie prime, il tempo di realizzazione é molto breve, non so se il sistema industriale sia in grado di realizzarle entro il 2026». LA MANIFESTAZIONE Teriintanto i sindacati sono scesi in piazza per manifestare per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ed é stata anche la prima occasione per tastare il polso di quelli che potranno essere i rapporti della triplice con il nuovo esecutivo. Le prime dichiarazioni, in realta, sono sembrate in linea con quel- ANCHE C6IL, CISL E UIL PRONTI A COLLABORARE MAURIZIO LANDINI: «ATTENDIAMO DI ESSERE COINVOLTI» Stati e l'addio a quella solidarieta (con tanto di emissione di titoli di debito comune) che ha per- messo all’Ue di superare la pan- demia. Tant’é che lo scontro estremamente aspro avvenuto a Bruxelles tra Macron-Draghi da una parte e Scholz-Paesi del Nord dall‘altra é esploso, oltre che sul tetto al prezzo del gas, proprio sull’eventuale replica del Sure (utilizzato per contra- stare la disoccupazione innesca- ta dalla pandemia) e di altre «ri- sorse e misure comuni» a soste- gno di imprese e famiglie stroz- zate dal caro-bollette. | PASSI SUCCESSIVI Se l'incontro di domani tra Melo- nie Macron dovesse andare be- ne, se com’é certo il presidente francese avra dalla premier ita- liana le rassicurazioni sulla li- nea atlantista, europeista e an- ti-Putin del governo di Roma, é molto probabile che la prima missione internazionale di Gior- gia sara a Parigi. L’alternativa sa- ra un incontro a Bruxelles alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen sentita ieri altelefono. "é chi non esclude che Melo- ni, con Kiev interdetta a causa dei bombardamenti russi, possa invece decidere di andare a far visita al presidente e al premier polacchi Andrzej Duda e Ma- teusz Morawiecki, alleati sovra- nisti e amici di vecchia data della leader di FdI. Mossa che non “turberebbe” le cancellerie occi- dentali, in quanto Varsavia gode in questa fase bellica dell’om- brello di protezione di Washing- ton. E ne godra anche Roma se Meloni seguira le indicazioni del presidente americano Joe Biden che, nel congratularsi con Gior- gia, ha ricordato le condizioni: il sostegno all’Ucraina e le sanzio- nicontro Mosca. Quelle che Mat- teo Salvini e Silvio Berlusconi hanno detto mille volte di non gradire. Alberto Gentili (©RIPRODUZIONE RISERVATA TRA ROMA E L’ELISEO UNA LINEA COMUNE PER IL PRICE CAP E L'OPPOSIZIONE AL PIANO TEDESCO DA 200 MILIARDI le di Confindustria. «Giudichere- mo il governo per quello che fa- ra», ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. «Ci attendiamo», ha aggiunto, «di essere coinvolti e che prima di prendere le decisioni discuta con isindacati e con il mondo del lavoro. Ci aspettiamo che dia ri- sposte concrete ai problemi che ci sono, a partire dall’emergenza bollette, dai redditi e dalle pen- sioni, dalla troppa precarieta». Una posizione simile anche quel- la di Luigi Sbarra, segretario del- la Cis]. «Ci aspettiamo», ha detto, «il consolidamento delle misure demergenza varate in questi me- si: un decreto che rafforzi gli aiu- tia lavoratori, pensionati, fami- glie e imprese. Ci aspettiamo», ha aggiunto ancora, «che si lavo- ri in modo partecipato per cen- trare gli obiettivi del 2022 del Pnrr, senza rimettere tutto in di- scussione, dando tempicertiagli investimenti. Ci aspettiamo che si tenga la barra ferma, rispetto alla guerra in Ucraina, sulla col- locazione dell’Italia nel cuore dell’Europa e dell’Alleanza atlan- tica». Pierpaolo Bombardieri, nu- mero uno della Uil, ha ricordato di aver «gia da tempo presentato tre piattaforme unitarie su lavo- ro, pensioni e fisco. Siamo pron- ti», ha detto, «a confrontarci col governo appena ci chiamera. Ve- rificheremo i fatti». Andrea Bassi ‘©RIPRODUZIONERISERVATA 6 Primo Piano G| Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it «Governo di destra-centro Italia va rafforzata nella Ue» >Il ministro: «Oggi siamo pit credibili bisogna tornare ai livelli di trent’anni fa» rancesco Lollobrigida, mi- nistro alla Sovranita ali- mentare. Che significa? «Iniziamo col dire che é il ministero dell’Agricoltura e della Sovranita alimenta- re. E che é una la stessa definizio- ne usata in Francia». Copiamo da Parigi? «I francesi fanno alcune cose peggio di noie alcune meglio: tra queste, sicuramente la difesa dei propri prodotti enogastronomi- ci, agricoli, agroforestali. Lo sa qual é la cosa buffa?». No, lo dica lei... «Quelli che criticano questo no- me sono gli stessi che hanno vo- tato il trattato del Quirinale, per Vinterrelazione tra alcuni nostri ministeri e gli omologhi france- si. Noi non lo abbiamo votato, ma siamo d’accordo sul fatto che ci siano rapporti reciproci per la difesa sia della qualita dei nostri prodotti». Un modello sovranista? «Ma guardi che il sovranismo ali- mentare non nasce a destra. An- zi. Sa quali sono i Paesi che lo hanno messo nella loro costitu- zione? L’Ecuador e il Venezuela, paesi non certo a destra. E anche Carlo Petrini di slow food ap- prezza questa scelta. Significa ri- dare centralita al contadino, al piccolo imprenditore, alla filiera corta. Sia nell’allevamento che nelle coltivazioni. Abbiamo ab- bandonato i nostri campi, con ef- fetti, anche sul dissesto idrogeo- logico, evidenti». Stop ai prodotti stranieri, quin- di? Non mangeremo piii sushi, poké, chiameremo gli hambur- ger “disco di carne macinata”? «Niente di tutto questo. Capisco le battute, possono anche essere divertenti. Ma non é un’operazio- ne autarchica, anche perché cre- diamo nell’export. Si tratta di tu- telare i nostri prodotti, anche dalla contraffazioni: dal parme- a) ESECUTIVO POLITICO, SIE SCELTA LA QUALITA GIORGETTI E LAUREATO IN ECONOMIA, GUALTIERI ERA UNO STORICO CON LAUREA IN LETTERE ><] sovranismo alimentare serve a difendere le filiere e i nostri prodotti» san al San Diniele 0 al Prosecco. L'Ungheria, col Tocai, I'ha fatto. Anoié dispiaciuto, ma é una co- sa che ci sta. Sorprende, ripeto, che ci attacchino awversari politi- ciche poi esaltano la Francia, co- me Enrico Letta che quando non governa ci vaa vivere...». Di nuovo la Francia. E vero allo- ra che pensate ad un asse con Parigi in chiave anti-tedesca? «L'Ttalia nel ‘91 era al quarto po- sto nel mondo, la Germania in- dietro. Se ora siamo il fanalino di coda in Europa, é perché gli altri hanno lavorato per rafforzare i loro Paesi, mentre noi abbiamo lavorato per rafforzare Francia e Germania. Se vogliamo un rie- quilibrio in Europa, é fondamen- tale approfondire i rapporti con la Francia. E infatti mentre il Pd andava da Scholz a parlare male dell'Italia, Draghi ha forzato la mano sul price-cap sul gas, sa- pendo che la Germania non lo voleva. Ora che I'Italia é pitt cre- dibile sul fronte internazionale, dopo anche lintervento sull’'Ucraina, possiamo esserlo anche su altri campi». Lacredibilita non é stata mina- ta neppure dalle frasi,poi pre- cisate, di Berlusconi su Putin? Riforma pensioni sul tavolo lipotesi di “Quota 102-bis” con 61 anni e 41 di contributi ILFOCUS ROMA Marina Elvira Calderone, neo ministro del lavoro, dovra gestire uno dei dossier pit scot- tanti del nuovo governo: la rifor- ma delle pensioni. Tra un paio di mesi scadra “Quota 102”, lo scivolo che permette di lasciare il lavoro con 64 anni di eta e 38 di contributi. Poi dal primo gen- naio del prossimo anno, se nulla accadra nel frattempo, si torne- ra alle ordinarie regole della leg- ge Fornero, con il pensionamen- toa 67 anni. Il ministro Caldero- ne, non appena giurato nelle mani del presidente della Re- pubblica Sergio Mattarella, ha gia detto come intende procede- re: «Con un rinnovato dialogo sociale». Sulle pensioni, insom- ma, fara molto probabilmente ripartire il tavolo di confronto con i sindacati voluto dal gover- no Draghie che si era interrotto con lo scoppio della guerra in Ucraina. Cosi ieri sarebbe rima- sta sorpresa, per il fatto che uno studio tecnico della Fondazione dei consulenti del lavoro, con un ipotesi di pensionamento a IL COSTO PER LO STATO SAREBBE DI CIRCA 700 MILIONI NEL PRIMO ANNO COMPATIBILE QUINDI CON IL BILANCIO 60 anni con 35 di contributi, sia stata indicata come una propo- sta politica. Cosa che invece non é. Cosa c’é allora effettivamente sul tavolo della riforma? II con- fronto tra sindacati e governo Draghi non era arrivato ad una sintesi sull’uscita anticipata. II governo aveva proposto uno sci- volo a partire dai 64 anni di eta, ma con un ricalcolo contributi- vo dell’assegno. I sindacati, inve- ce, hanno sempre proposto una doppia alternativa: 0 quota 41 per tutti, o un’uscita anticipataa La telefonata a ey Gli auguri di Zaia che chiama Sangiuliano Auguri di «buon lavoro» aineo ministrie «in particolare ai veneti» dal governatore Luca Zaia. Che poisié@intrattenuto al telefono conil titolare della Cultura Gennaro Sangiuliano. Chiacchierata amichevole che lex direttore del Tg2 ha apprezzato, in attesa di approfondire i dossier sul Veneto e soprattutto su Venezia, una delle principali citta d’arte del paese. partire dai 62 anni. Ed é proprio da questi punti che riprenderan- no le trattative, che dovrebbero essere rapide, tra il governo e le parti sociali. I tecnici in realta sarebbero gia al lavoro quanto meno per capire i costi delle va- rie soluzioni sul tavolo. Qualche simulazione sarebbe anche gia stata chiesta all’Inps. Su un’ipo- tesi in particolare: una sorta di Quota 41 “ammorbidita”. Che poi si potrebbe anche tradurre come una Quota 102 bis. Liidea in pratica sarebbe que- nato a Tivoli il ‘0 del regionale. deputato dal 2018 «La leggo in po- sitivo. E tal- mente forte la leadership del nuovo governoe talmente netto il fatto che stiamo con l'Occidente, che questo non vie- ne intaccato da una singola esternazione 0 video». Questo sembra un governo for- temente identitario... «E un governo di destra-centro, visto il rapporto di forza tra i par- titi. E sicuramente é in disconti- In pensione con “quota 102” Come funziona 38 annidi contributi 2) Opzione donna: prorogata fino al 2022 (68 anni deta + 35 di contributi) con una variabile: se lalavoratrice @ autonoma Leta pensionabile & 59 anni dei tavori g Ape sociale: prorogata fino al 2022, con 'aggiornamento delletenco 6) Vali i: 500 milioni: pensione: A gennaio-31 dicembre fondo per i lavoratori 64 anni deta 2022 penalizzati dai nuovi requisit as Platea interessata: circa SOmila persone ravosi Withub Oggi “scambio della campanella” LA GIORNATA ROMA Un rapido scampanellio, una stretta di mano e via, si co- mincia. Non c’é tempo da perde- re e Giorgia Meloni é la prima a esserne convinta. Anche per questo il primo Consiglio dei mi- nistri del nuovo governo é stato convocato per questa mattina al- le 12, subito dopo il tradizionale rito della Campanella che (alle 10,30) immortalera il passaggio di consegne tra la prima donna premier e il suo predecessore, Mario Draghi. Perché sebbene la nuova in- quilina di Palazzo Chigi sia appe- na arrivata, la sua scrivania é gia ingombra di dossier: dal nodo bollette al capitolo legge di Bi- lancio, tanto per cominciare. Pri- ma ancora, pero, vanno appron- tate le ultime limature alla squa- dra di governo. Ed é proprio a questo servira il cdm di questa mattina. II primo punto all’ordi- ne del giorno sara la nomina di Alfredo Mantovano - gia annun- ciata da Meloni insieme ai nomi degli altri ministri— come sotto- segretario alla presidenza del Consiglio. Una casella chiave, nella macchina di Palazzo Chigi, anche perché Mantovano (ex de- putato di An e Pdl ed ex sottose- gretario all’interno del secondo governo Berlusconi) sara l'uni- co trai non-ministri a partecipa- realle riunioni del Consiglio. LE DELEGHE Poi vanno attribuiti gli incarichi ai nove ministri senza portafo- glio: dalla Pubblica amministra- zione ai Rapporti col Parlamen- to, dagli Affari regionali alle Ri- forme. E poi Famiglia, Disabili- ta, Affari europei (cui si aggiun- ge la regia sul Pnrr) e Sport, fino al neonato ministero delle Politi- che per il mare guidato da Nello Musumeci. Ed é proprio quest’ultima ca- sella che nelle scorse ore é finita al centro di un giallo: a chi spet- tera, ci si é chiesti, l'ultima paro- lain fatto di capitanerie, guardia costiera e porti? Rimarra una competenza in capo alle Infra- strutture, e dunque a Matteo Sal- vini? Oppure il leader della Lega sara costretto a cedere la pro- pria voce in capitolo su tutto cid che riguarda (tra le altre cose) gli sbarchi al collega di FdI? Mi- stero che in realta sembra gia ri- solto: scali marittimi e capitane- rie restano sotto la gestione del- le Infrastrutture. ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA nuita con quelli di Pde M5. Mail problema della denatalita é per- cepito da tutti, cosi come la ne- cessita di coordinare gli inter- venti per il nostromare». Giorgia Meloni ha portato al governo tutti i suoi fedelissimi. Ecosi? «Non sono d’accordo. La scelta & stata sul merito e sulla quali- ta. Ognuno di noi vanta un lungo percorso, politico o professio- nale. E ci sono tanti che hanno una sto- ria diversa dalla sua: Roccella alla Famiglia, Schilla- ci alla Salute, Calderone al La- voro». Molti sono po- litici «E un governo politico, cer- to. Ma mi per- metta. Gior- getti é laurea- toin Economi alla Bocconi, prima come ministro al Te- soro c’era Gual- tieri, uno storico laureato in Lette- Te>. Emozionato al giuramento? «Pitt per i tanti che mi hanno detto: “era ora”. Non so se per un governo di destrao per una donna premier. In questo caso, bisogna far to- gliere lo specchio che volle la Boldrini alla Camera, dove faceva specchiare le donne: “Guardati, un giorno potresti essere la prima donna pre- mier”. Bé, ora c’é Giorgia». Ernesto Menicucci ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA sta: consentire, almeno per il prossimo anno, di lasciare il la- voro con 41 anni di contributi e 61 anni di eta. II costo stimato di questa soluzione sarebbe, nel primo anno, di 700 milioni di euro. Compatibile, insomma, con i conti pubblici e una mano- vra che quest’'anno potrebbe non avere dei grandissimi mar- gini per riforme profonde delle pensioni. Ma si tratta comun- que, di un’ipotesi al momento “tecnica”, a fianco della quale ce ne sono anche altre, come la co- siddetta “Opzione Uomo”, ossia un meccanismo simile a quello gia oggi previsto per le donne e che consente il pensionamento anticipato a 58 anni con 35 di contributi accettando il ricalco- lo contributivo dell’assegno. IL PASSAGGIO E proprio a proposito di “Opzio- ne donna’, va ricordato che alla fine dell'anno questo scivolo an- dra a scadenza. Cosi come pure l’Ape sociale, l'assegno pensio- nistico che permette I'uscita a 63 anni per chi svolge lavori gra- vosi. Si tratta di due strumenti che dovrebbero comunque esse- re confermati, anche perché fi- no ad oggi hanno avuto costi li- mitati. Al tavolo tra Draghi e i sindacati si era discusso anche di rendere strutturali le due mi- sure, 0 quantomeno di allunga- re l'Ape sociale fino al 2026. Si tratta di due temi che potrebbe- ro essere ripresi anche dal nuo- vo governo. Andrea Bassi ‘© RIPRODUZIONE RISERVATA, LA NEO MINISTRO CALDERONE; «ASCOLTERO LE PARTI SOCIALI» POSSIBILE PROROGA PER OPZIONE DONNA Primo Piano G| Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it Le interviste && Matteo Piantedosi x capo di gabinetto di Salvi- ni al Viminale, prefetto di Roma e ora Matteo Piante- dosi é il nuovo ministro dell’Interno. Lei conosce bene i dos- sier di questo dicastero. Quali le priorita che si trova adesso agestire? «Si comincia dall’esigenza di ri- Janciare il ministero dell’Inter- no come organo che garantisca il rispetto della legalita in una cornice di tutela dei diritti civili e di una adeguata considerazio- ne delle diverse sensibilita che spesso s'incrociano nell’attua- zione delle politiche di legalita. Voglio dire che non metteremo le dita negli occhi dinessuno. Le faccio un esempio. Da pre- fetto di Roma, abbia- mo affrontato le oc- cupazioni abusive. Riuscendo a resti- tuire ai legittimi proprietari i loro edifici e allo stes- so tempo modu- Jando eserci- zio della forza pubblica. A se- conda se ci sia- mo trovati di fronte gli Spa- da, i Moccia e altre famiglie criminali, op- pure davanti a povera gen- te a cui il di- ritto alla casa va garantito. Le dita negli © occhi, insom- ma, solo a chi se le merita. Que- sta sara la nostra linea dal Viminale». Questo metodo verra ap- plicato anche contro l'im- migrazione clandestina che resta una questione gravissima? «E un paradigma che dovra valere su tutto. Dobbiamo continuare a riaffermare l’esi- genza che i flussi migratori devono essere affidati all’in- tervento degli Stati e alla loro capacita di governare questo fenomeno, e non all'azione dei trafficanti e neanche a quella dello spontaneismo sia pur umanitario. Proprio mentre le sto parlando, mi é arrivata la no- tizia che dopo un salvataggio della Guardia di Finanza in se- guito al rovesciamento di un barcone al largo di Lampedusa una coppia di persone ha de- nunciato la scomparsa di una neonata che era al loro seguito. Ecco perché insisto sull'indi- spensabilita che i flussi venga- no governati dagli Stati. E fonda- mentale rafforzare tutte le ini- ziative possibili di partenariato con i Paesi di nascita e di transi- to dei flussi. Questo partenaria- to va inserito in una cornice di condivisione con i Paesi euro- pei. Oggi mi incontrero alla Nu- vola dell’Eur, a margine dell’evento con Mattarella e Ma- cron organizzato dalla comuni- ta di Sant’Egidio, con il mio col- lega ministro francese Darma- nin. A partire da questa oppor- tunita, miriamo a sviluppare quella strategia e quella cornice dicuistiamo parlando». Altra priorita? «Il rafforzamento delle procedu- re di controllo sui fondi del Pnrr, per evitare infiltrazioni a) GLI SGOMBERI DEGLI ABUSIVI A ROMA MODELLO DA SEGUIRE: UN CONTO SONO GLI SPADA, UN ALTRO LA POVERA GENTE «Linea dura del Viminale? « CHIE Matteo Piantedosi é nato a Napoli il 20 aprile 1963. Si laurea in giurisprudenza a Bologna, citta dove iziera anche la sua lunga carriera che, da capo di gabinetto nella prefettura, lo portera a diventare prefetto di Roma. Negli ultimi dieci anni ha inoltre ricoperto numer incarichi ministeriali criminali ma allo stesso tempo questi controlli non dovranno intralciare la velocita dell’uso dei fondi nei tempi previsti. Sup- porteremo anche i Comuni, che sono i principali beneficiari di questi fondi, nella programma- zione e nella gestione dei proget- ti. Questo approccio consolida la tradizionale vocazione del mi- nistero dell'Interno ad essere di supporto alle autonomie territo- Tiali>. Come verra fronteggiato il fe- nomeno delle scritte brigati- ste, dei manichini appesi a te- sta in gi, delle risorgenti for- me di violenza politica? «Sono per ora fenomeni appa- rentemente isolati. Ma la cre- scente frequenza degli stessi ci segnala che dobbiamo stare at- tenti ai riflessi della presumibi- le crescita del disagio socio-eco- nomico. Penso per esempio alle bollette energetiche bruciate sulle piazze. E chiaro chelacura sistemica saranno i provvedi- menti economici che prendera il governo per mitigare la crisi. Quanto a noi, siamo pronti a ge- stire con equilibrio le manifesta- zioni di protesta». Esiste il pericolo di un risor- gente terrorismo? E come combatterlo? «Mi pare prematuro parlare di un nuovo terrorismo. La guar- dia naturalmente la teniamo al- ta. E fard affidamento sulle ana- lisi che gli ottimi specialisti del ministero mi forniranno perio- dicamente». Possiamo stare tranquilli che non cisaranno taglifinanziari nell’ordine pubblico? RPO Registro pubblico delle opposizioni «Non sono in agenda e non sono nelle corde di questo governo. Gli investimenti nella sicurezza costituiscono un importantissi- mo fattore di sviluppo economi- coesociale del nostro Paese. Pit in generale, mi é sembrato di co- gliere che le ultime politiche fi- nanziarie anche europee abbia- no preso atto che investire enon tagliare é il metodo pit adatto a combattere la crisi». Che cosa significa continuita di azione tra il ministro dell’Interno uscente e quello nuovo? Ora puoi contrastare il telemarketing invasivo anche sul tuo cellulare. Solo con chi se lo merita» >Il ministro dell’Interno: «Forte attenzione alle periferie e agli intrecci ; le tra degrado e criminalita. E sui migranti sia lo Stato a controllare i flussi» «Significa per esempio che in- tendo sviluppare un‘iniziativa a cui aveva gia dato l’avvio il mini- stro Lamorgese. Riguarda i rave party. Serve una norma che ci consenta di agire piii efficace- mente sul fronte della deterren- za, anche prevedendo la confi- sca di tutto il materiale utilizza- to per la loro organizzazione. Se avremo nuovi strumenti di in- tervento, probabilmente il feno- meno é destinatoa ridursi». Lei a Roma ha fatto tanto. Che cosa resta da fare? «Intanto sard presto a Milano e Chiama a Napoli, per affrontare con le autorita di quelle citta i proble- mi dei rispettivi territori. Quan- to a Roma, avra presto un pre- fetto all’altezza della situazione ma il ministro dell’Interno avra modo di occuparsi molto da vi- cino della Capitale. Provero dal Viminale a rilanciare l'attenzio- ne alle periferie. Cé@ ancora da combattere per eliminare l'in- treccio tra degrado e fenomeni criminali. E questo intreccio che rende precaria e fragile la quotidianita dei cittadini della Capitale>. ® SUI RAVE PARTY INTENDO SVILUPPARE UN'INIZIATIVA DI LAMORGESE: SEQUESTRI PREVENTIVI PER FERMARE IL FENOMENO Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA Ministero dello sviluppo economico 06 4298641 1 dal cellulare 800 957 766 dal fisso registrodelleopposizioni.it 8 Primo Piano G| Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it Le tens oni nel Carroccio VENEZIA CVD, come volevasi dimo- strare. La scelta del segretario fe- derale della Lega, Matteo Salvini, di scegliere un veneto - il verone- se Lorenzo Fontana, suo vicese- gretario nonché amicissimo - per la terza carica dello Stato, ha comportato l’esclusione dei “li- ghisti” dal Governo di Giorgia Meloni. Ottenuta la presidenza della Camera dei deputati, le ca- selle dei ministri sono state infat- tiescluse ai veneti. Cinque i mini- stri in capo alla Lega e sono tutti lombardi: due milanesi (Matteo Salvini e Giuseppe Valditara), un bergamasco (Roberto Calderoli), una comasca (Alessandra Loca- telli), un varesotto (Giancarlo Giorgetti, per la precisione di Caz- zago Brabbia). Con dicasteri im- portanti: Infrastrutture, Affari re- gionali, Disabilita, Istruzione, Economia. Ma nelle stanze dei bottoni i veneti non ci sono. Fon- tana (che nel Conte I ha avuto pri- mail dicastero alla Famiglia e poi agli Affari regionali) si occupera di Montecitorio, la ministra Erika Stefani pud sperare di essere re- cuperata (e comunque retroces- sa) come sottosegretario, anche se in pole position ci sono Mara Bizzotto e Massimo Bitonci. LE REAZIONI Il governatore del Veneto Luca Zaia in una nota diffusa da Palaz- zo Balbi si limita ad augurare «buon lavoro a tutti inuovi nomi- nati, in particolare, ai neo mi: stri veneti», anche se nessuno é della Lega-Liga veneta, ricordan- do le sfide locali per la Regione, dall’autonomia alle infrastruttu- re fino alle Olimpiadi del 2026. Tace il commissario della Liga, VENEZIA Con il Governo Meloni sa- ralavolta buona per l'autonomia differenziata? Nel quinto anni- versario - ieri - del referendum sull’autonomia, i governatori le- ghisti si dicono fiduciosi. «Il Go- verno che si é insediato é il quin- to in cinque anni ma é rappresen- tato da forze politiche che hanno convintamente sostenuto il refe- rendum e il progetto di autono- mia - dice il presidente del Vene- to, Luca Zaia -. L’autonomia, ora, écome l'opera scolpita da Miche- langelo, ottenuta cavando tutto il marmo in pitt compreso nel bloc- co iniziale. E a portata di mano ed é il motore per il futuro del Paese». E il collega governatore della Lombardia, Attilio Fonta- na: «Se ci si vuole impegnare, si os ___ Lega, zero ministri veneti Delusione e polemiche Marcato: incomprensibile >Zaia sorvola, tace il commissario Stefani Lassessore: «I vertici del partito spieghino» Je promesse devono essere mantenute» he i L'UNICO INCARICO veneto ad aver r incarico in questa legislatura > Villanova, capogruppo in Regione: «Ora Yonorevole Alberto Stefani. A in- tervenire sono I’assessore regio- nale Roberto Marcato e lo spea- ker dell'intergruppo Lega-Zaia Presidente a Palazzo Ferro Fini Alberto Villanova. LA PREOCCUPAZIONE «La “trazione” Nord della Lega al Governo e al Parlamento mi piacciono: presidente della Came- ra, capigruppo, ministri, tutti del Nord. Un ritorno alle origini - di- ce Marcato -. Ma c’é grande delu- sione nel non vedere in questo esecutivo nessun ministro veneto della Lega, noi che siamo il socio «PIACE LA TRAZIONE NORD, E UN RITORNO ALLE ORIGINI. MA NOI SIAMO IL SOCIO DI MAGGIORANZA E SERBATOIO DI VOT Autonomia, i governatori ci credono Il Pd si divide tra favorevoli e contrari potrebbe portare all’approvazio- ne in Parlamento entro I’estate della legge definitiva. Sono con- vinto sia necessaria al Paese da sempre e ora pitt che mai, il cen- tralismo non funziona da nessu- na parte». Zaia ha poi sottolineato la le- gittimita di chiedere 23 materie: «Dopo cinque anni siamo ancora in attesa, ma siamo arrivati alla bozza della legge quadro; una volta approvata dalle Camere da- ra mandato all’esecutivo di fir- mare direttamente le intese con le Regioni. Non é trascorso, quin- di, un quinquennio di immobili- smo ma di lavoro incessante gra- zie alla delegazione trattante. La Costituzione consente di richie- dere l’autonomia in 23 materie e ognuna é stata inquadrata dal punto di vista giuridico. Questo significa che noi abbiamo svoltoi nostri compiti pitt che diligente- IL DEM POSSAMAI RIBATTE A RICCI: «SBAGLIA» E PROVOCA SALVINI: «PORTI OGGI IN CDM LA LEGGE DELEGA» mente». Male resistenze continuano. E non a caso Zaia dice che «il vero nemico dell‘autonomia é la disin- formazione con cui in molti ne fanno una minaccia per il Paese. Affermazioni pretestuose perché il presidente della Repubblica, che é il massimo custode e garan- te della Costituzione, gia nel suo discorso di insediamento, ha san- cito che l'autonomia é legittima. Ricordo che anche esponenti ve- neti di primo piano di altre forze la hanno appoggiata». SPACCATURA DEM E mentre il senatore Antonio De Poli (Udc) chiede una accele- razione («Basta aspettare, rien- tra nel programma con cui ci sia- mo presentati davanti agli eletto- ri»), nel Partito Democratico si registrano posizioni antitetiche. «L’autonomia differenziata non passera mai, non vi consentire- mo di spaccare I'Italia», ha detto ilcoordinatore dei sindaci del Pd, Matteo Ricci. Parole che il capo- gruppo dem in consiglio regiona- le del Veneto, Giacomo Possa- mai, non condivide. «Hanno tor- to sia Ricci, quando dice che l’au- tonomia differenziata allarghe- rebbe le diseguaglianze, che Za- ia, che in questi anni ha avuto BO? MELA ON DOMANI tuttiinomi ei/tempi det classiticat ILGAZZETTINO di maggioranza del partito e uno straordinario serbatoio di voti per esso, oltre al fatto che il Vene- to é una delle Regioni traino eco- nomico del Paese. Perché non ci sono leghisti veneti al Governo? Questo bisogna chiederlo a chi governa attualmente il partito in Veneto», dice l'assessore. Una as- senza che Marcato, premettendo ilruolo propulsivo svolto dalla Li- ga per l'autonomia, giudica «in- comprensibile». Sul destino della legge per arrivare all’autonomia differenziata, Marcato aggiunge: «Credo che questo non sia piil il tempo di chiedersi “chi é” il mini- stro, ma “per cosa” si fanno i pro- getti. Detto questo, o si arriva all'autonomia, o per quel che mi riguarda la Lega pud tornare a ca- sa anche domattina». Non é da meno Villanova: «Se ci fosse stato qualche veneto nel- la lista dei ministri saremmo stati pill contenti - dice il capogruppo in consiglio regionale -. Auguro buon lavoro al Governo di Gior- gia Meloni, consapevole che per mettere in salvo il Paese bisogna intervenire sul caro bollette e sull’energia. Ma ricordo anche - puntualizza Villanova - che sono state fatte promesse chiare sull'autonomia e che quelle pro- messe ora vanno mantenute». Al- trimenti? «Altrimenti - dice il pre- sidente dell’intergruppo a Palaz- zo Ferro Fini - ne va della credibi- lita del centrodestra. Questa é l'ul- tima possibilita, c’é l'obbligo di dare concretezza alle promesse». Resta il fatto che, con zero mi- nistri, la Lega-Liga veneta risulta in difficolta rispetto agli alleati: due i ministri di Fratelli d'Italia, Carlo Nordio e Adolfo Urso, una per Forza Italia, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Alda Vanzan {© RIPRODUZIONERISERVATA una impostazione, e cioé la ri- chiesta di tutte le 23 materie, che ha dato un’idea secessionista. E noi, infatti, nel solco della Costi- tuzione che prevede l’'autonomia differenziata, abbiamo proposto sette materie che, per le imprese, il lavoro, la formazione, possono fare la differenza nella trattativa con lo Stato. Anche perché - ag- giunge Possamai - c’é un aspetto tecnico tra il trattenere le risorse eavere le competenze, é una cosa complicata». Sara il Governo Me- loni ad attuare l’autonomia o pensa che non se ne fara ancora niente? «In campagna elettorale Salvini ha detto che al primo con- siglio dei ministri avrebbe porta- to la legge delega sull’autonomia. Mi aspetto - dice Possamai - che lo faccia oggi nella riunione con- vocataamezzogiorno». (al.va.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Primo Piano Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it G| I centristi a augurato in boc- ca al lupo ai nuovi mini- stri ricorren- do a un fa- moso detto veneziano: duri i banchi! Che vuol di- re tenere duro, non arrendersi, non far- si abbattere dalle avversita. Un augu- rio che Luigi Bru- gnaro, sindaco di Ve- nezia e leader di Co- raggio Italia, una delle quattro forze centriste che alle elezioni politiche del 25 settembre hanno dato vita alla lista Noi Mo- derati, rinnova. Anche se nenessuno dei suoié stato scelto da Giorgia Meloni per far parte del nuovo esecutivo. Sindaco Brugnaro, nes- sun ministro della cosiddet- ta “quarta gamba” del centro- destra nell’esecutivo appena insediato. Cosa dice di questa esclusione? «Secondo me sarebbe stato pitt intelligente assegnare un mi- nistero a Maurizio Lupi, non lo penso solo io, ma é andata cosi. Le tensioni tra di loro - Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega - erano evidenti, anche se bisogna riconoscere che il nostro risultato elettora- le, 0,9%, ha pesato». Vi aspettate qualche inca- rico nella prossima scel- ta dei sottosegretari 0 dei SINDACO viceministri? Luigi «Si, penso che con i sottose- Brugnaro, gretari ci possa essere un leader di CI, riequilibrio. Comunque non é 6lanni Q L’intervista Luigi Brugnaro «Nessun ministro ai moderati? Errore Ma sono ottimista» >Il sindaco di Venezia: «Sarebbe stato intelligente portare al governo Lupi. Con Nordio creeremo i Giudici di pace penali» un problema di sigle. Io, piutto- sto, sono contento che si sia for- mato il Governo e sono conten- to delle scelte dei ministri, alcu- ni li conosco benissimo, sono amici miei. Per quanto ci riguar- da nessun problema». La citta di Venezia che lei am- ministra cosa si aspetta dal nuovo Governo? «Diciamo invece cosa Venezia puo dare al nuovo Governo. Al- la presidente Giorgia Meloni ho detto subito che non mi sarei candidato perché avrei conti- nuato a fare il sindaco e perché sono convinto che occorra crea- re una relazione sempre pit di- retta tra il territorio e il Gover- no. Lo dico adesso che c’é un Go- verno di centrodestra perché é Yalleanza in cui io mi ritrovo, anche se com’é noto io sono da sempre filogovernativo. Io pen- so che dai Comuni possano arri- vare indicazioni importanti per lesecutivo». In concreto che aiuto potreb- be dare Venezia a Palazzo Chi- i? «Ad esempio la proposta del giu- dice di pace penale, cosi che pos- sa dirimere le questioni mini- me, fino a 10 giorni di cella, sgra- vando i tribunali. Credo che con il nuovo ministro alla Giustizia, Carlo Nordio, sara piu facile af- frontare questi temi, lui é una persona competente, che sa do- ve agire. Un altro argomento da affrontare sara quello delle So- vrintendenze rispetto alle auto- rizzazioni ambientali e paesag- gistiche, mi riferisco soprattut- to ai parchi fotovoltaici: ci sono partite ferme da vent'anni per- ché con i precedenti Governi non si é riusciti a sbloccare le macchine ministeriali. Anche solo indicare quali sono i funzio- nari bravi e quelli magari un po’ meno capaci, pud essere di aiu- @ DA SALVINI ASPETTO SUBITO LA NOMINA DEL PRESIDENTE DELL'AUTORITA PER LA LAGUNA. IL GIUDIZIO SARA SUI RISULTATI Cl SONO TEMI PIU URGENTI DI ALTRI: AD ESEMPIO L'AUTONOMIA. ZAIA LO SPIEGHERA AL SUD: NON E LA SECESSIONE DEI RICCHI to. E poi il Pnrr: cosa si pud acce- lerare e quali sono le difficolta gia denunciate dai sindaci». Salvaguardia di Venezia, quali sono le priorita? «Intanto c’é una nomina che va fatta subito ed é quella del presi- dente dell’Autorita per la lagu- na di competenza: la competen- za é del ministro alle Infrastrut- ture Matteo Salvini ma d’intesa con il sindaco di Venezia. Poi il rifinanziamento della Legge speciale. Sono fiducioso: cono- sco Giorgia Meloni, conosco i ministri, abbiamo una rappre- sentanza parlamentare». Rilievi critici? «No e non dovrebbe muoverli neanche l’opposizione. Come si fa a criticare un Governo appe- na insediato, tra l’altro il pitt ve- loce della storia, con una ragaz- za che si é conquistata tutto da sola? Io sono veramente soddi- sfatto. Dopodiché, si, ci sono dei temi pill urgentidialtri>. Quali? «L’autonomia. La Lega e il go- vernatore Luca Zaia lo spieghe- ranno bene, soprattutto al Sud: qui non c’é nessuna voglia di prevaricazione, non é la seces- sione dei ricchi, é 'applicazione della Costituzione. E poi l’ener- gia e il caro bollette: sicuramen- te va affrontata l’emergenza, ma bisogna anche “inventarci” il futuro dei prossimi 20 anni e quindi nucleare, fotovoltaico, ri- gassificatori. Partendo dalla bu- rocrazia che va sbloccata». Il giudizio che dara a questo Governo su cosa vertera? «Sui risultati, come sempre». Alda Vanzan (© RIPRODUZIONE RISERVATA Moltoapprofondito Moltointeressante Moltospecifico Moltocostruttivo Moltoaffascinante Moltosorprendente Moltointrigante Moltoesperto Moltocompleto Moltoattento Moltochiaro Molto di piu. MAessagacro ILXMATTINO Ora c’é Molto di piu. MoltoSalute, MoltoDonna, MoltoFuturo e MoltoEconomia. Quattro nuovi magazine gratuiti che trovi ogni giovedi in edicola, allegati al tuo quotidiano. Uno per ogni settimana, per approfondire, capire, scoprire, condividere. Mi piace sapere Molto. ulMoltoEconomia — aiMoltoFuturo alMolto o> MOSTACOLT ILGAZZETTINO Corriere Adriatico Quiotidiano 10 G Domenica 23 Ottobre 2022 www.gazzettino.it risparmiati Pari al consumo di 1.600.000 persone! RICICLANDO IL wetro CORRETTAMENTE Cl GUADAGNI TU E L’AMBIENTE. SEGUI SEMPRE QUESTE TRE SEMPLICI REGOLE: J. dividi sempre il vetro ‘dai falsi amici \ togli sempre il tappo da bottiglie e vasetti ==) non gettare mai O il sacchetto nei contenitori Scopri di pis su Www.coreve.it e seguici su © ‘in y) Ceara ,

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.