b (Nel Nome di Dio, Il Clemente, Il Misericordioso) Istanbul 2009 Osman Nuri Topbaş Efendi Tasawwuf Il cammino dalla fede alla contemplazione dell’evidenza divina Traduzione e note a cura di Giuseppe Seminara SOMMARIO Alcune regole per leggere la lingua turca L’autore. Introduzione. PARTE PRIMA L’ESSENZA DEL TASAWWUF Capitolo I. La nascita del Tasawwuf. Capitolo II. Definizioni del Tasawwuf. a. Il Tasawwuf è cortesia e nobiltà d’animo. b. Il Tasawwuf è educazione dell’anima e purificazione del cuore. c. Il Tasawwuf è lotta spirituale senza tregua. d. Il Tasawwuf è fede sincera (ihlas). e. Il Tasawwuf è rettitudine (istiqama. f. Il Tasawwuf è sottomissione e accettazione della Volontà divina. Capitolo III. L’oggetto del Tasawwuf. Capitolo IV. Il fine del Tasawwuf. Capitolo V. La necessità del Tasawwuf. I RAPPORTI DEL TASAWWUF CON GLI ALTRI RAMI DEL SAPERE Capitolo VI. Il Tasawwuf e le altre scienze islamiche. a. La teologia. b. L’interpretazione del Corano. c. La scienza degli hadith e le biografie del Profeta. d. La giurisprudenza islamica. Capitolo VII. Il Tasawwuf e le scienze della natura. 7 Tasawwuf: il cammino dalla fede alla contemplazione dell'evidenza divina Capitolo VIII. Il Tasawwuf e la letteratura. Capitolo IX. Il Tasawwuf e le arti. a. La musica. b. L’architettura. c. L’arte calligrafica. Capitolo X. Il Tasawwuf e la filosofia. Capitolo XI. Il sapere utile. PARTE SECONDA: IL CAMMINO INIZIATICO (seyr-u sülûq). Capitolo XII. Il Tasawwuf, come via iniziatica di formazione spirituale. Capitolo XIII. La rettificazione dell’anima. a. Le sue caratteristiche. b. La liberazione dell’anima dalle sue scorie: - La purificazione per opera di Allah Ta’âlâ. - La purificazione del Profeta. - La purificazione per iniziativa personale. Capitolo XIV. I livelli dell’anima. 1. Nafs-i ammâra. 2. Nafs-i lawwâma. 3. Nafs-i mulhama. 4. Nafs-i mutma’inna. 5. Nafs-i radiyya. 6. Nafs-i mardiyya 7. Nafs-i kâmila. Capitolo XV. Il cuore e la sua purificazione. Capitolo XVI. L’essenza del cuore. 8 Indice generale Capitolo XVII. Tipologie del cuore. Capitolo XVIII. La purificazione del cuore. a. Alimentazione pura (halal). b. Il pentimento e la preghiera. c. La lettura del Corano e la messa in pratica delle sue prescrizioni. d. L’esecuzione dei riti con umiltà e sottomissione a Dio. e. La vivificazione delle notti. f. Il dhikr e la contemplazione (murâqaba). g. L’amore per il Rasûlullâh e il saluto su di lui (salavât-ı sharîf). h. La meditazione della morte. i. La frequentazione di persone rette, e dal cuore sincero. j. Un buon comportamento. Capitolo XIX. Guardare il mondo con un cuore purificato. Capitolo XX. I principi fondamentali dell’educazione nel Tasawwuf. Capitolo XXI. Il murshid-i kâmil (il Maestro perfetto) e i metodi dell’irshad. 1. Il murshid-i kâmil. 2. I metodi dell’irshad. - L’amore e la râbıta. - Sohbet. - Hizmet. - L’orientazione del cuore (tawajjuh). - La preghiera. Capitolo XXII. Lo stile del Tasawwuf. 1. Retta guida e misericordia. 2. Dolcezza e compassione. PARTE TERZA: LA CONOSCENZA DI ALLAH (MARIFATULLAH) E I DONI DIVINI. Capitolo XXIII. Marifatullah. 1. L’Essenza della funzione divina (Dhat-ı Uluhiyya). 2. Gli Attributi e le manifestazioni divini. 3. Marifatullah e le manifestazioni dei Sufi (arif). 9 Tasawwuf: il cammino dalla fede alla contemplazione dell'evidenza divina Capitolo XXIV. I doni divini. 1. La scienza infusa (‘Ilm ladunnî). 2. Il potere di agire sugli esseri (tasarruf) e i miracoli (karama). 3. I sogni veridici. PARTE QUARTA: ALCUNE QUESTIONI NEL TASAWWUF. Capitolo XXV. La richiesta d’intercessione (tawassul). Capitolo XXVI. Il potere degli oggetti, come veicolo d’influenze spirituali (tabarruk). Capitolo XXVII. La visita alle tombe. PARTE QUINTA: RACCONTI DI AWLIYA’ ALLAH Capitolo XXVIII. Racconti di Awliya’ Allah PARTE SESTA: ANEDDOTI E INSEGNAMENTI SUFI Capitolo XXIX. Il vero sapere. Il metodo nell’educazione spirituale. Ibrahim bin Adham e la gazzella. Non contaminare la via di Allah. I miracoli. Il contagio dei cuori immemori di Allah. La porta dell’amico intimo di Allah. L’obbedienza – il prendersi cura degli altri (hizmet) – l’esortazione (nasihat). Prendersi cura di tutte le creature. La cortesia degli Awliya’ Allah. La volontà umana consapevole della Presenza divina. 10 Indice generale Le convenienze spirituali (adab). Adab nel modo di prendersi cura degli altri. La condotta e l’interesse per gli altri di un servo di Allah, Al-Haqq. L’importante è che lo sappia Allah, l’Eterno (Bâqî), non chi è solo di passaggio in que- sto mondo! Non disprezzare nessuno! Non biasimare nessuno! Far amare gli orfani. La vera amicizia. Lo scopo dell’amicizia sincera. La sottomissione completa. Guadagnarsi la preghiera di un credente. Un folle in Dio (majdhub) e la medicina del cuore. Visi angelici. Lo stato del cuore quando si fa del bene. Le buone azioni che salgono fino al Trono divino (Arsh). Essere sempre in grado di riconoscere Allah, Al-Haqq. Tutto quel che mi serve è Allah, il Generoso (Al-Karim). La responsabilità delle guide spirituali. Accettare l’invito di Allah. L’importanza della liceità (halal). I guadagni leciti. Capitolo XXX. Conclusioni. 11 Tasawwuf: il cammino dalla fede alla contemplazione dell'evidenza divina Alcune regole per leggere la lingua turca. La lingua turca si legge generalmente come si scrive; vi sono tuttavia alcune parti- colarità per il lettore italiano, che elenchiamo qui sotto: La lettera ç si pronuncia: «ce», «ci»; La lettera c si pronuncia: «ge», «gi»; La lettera g si pronuncia: «ghe», «ghi»; La lettera ğ («g» dolce) si pronuncia di solito, prolungando il suono della vocale immediatamente precedente. Es.: «dağ» (daa); La lettera ı ha un suono gutturale, ottenuto come se si volesse pronunciare la lettera «i» ma con la gola; La lettera ş si pronuncia «sce», «sci»; La lettera ö si pronuncia come la «ö» tedesca, e la «eu» francese; La lettera ü si pronuncia come la «ü» tedesca, e «u» francese di «tu»; Vocali con l’accento circonflesso: â, î, û. Sono lettere provenienti dall’alfabeto arabo e da quello persiano (le vocali cosiddette «lunghe»), e si pronunciano prolungando il suono della vocale semplice corrispondente. 12 L’autore. Osman Nuri Topbaş Efendi è nato nel 1942 a Istanbul. Suo padre, Musa Topbaş, è stato il 34º Maestro dell’Ordine Naqshbendi-Khalidi e una grande autorità sufi vissuta in Turchia nel secolo scorso. Da lui Osman Efendi ha ereditato l’amore per la conoscenza divina e per gli uomini e, come lui, ha consacrato la sua vita a una missione di miseri- cordia e redenzione universale sull’esempio del Profeta (s.a.w.s.). Egli ha ricevuto un’educazione di tipo tradizionale, studiando il Corano e le scienze ad esso correlate come la dottrina, i commentari e la giuri- sprudenza islamica sotto la guida di eminenti studiosi. Ha conosciuto anche Necip Fazil Kısakürek, famoso poeta, scrittore e filosofo turco, entrando a far parte del circolo letterario facente capo alla sua rivista Büyük Doğu, di cui è stato un attivo sostenitore. In gioventù si è occupato d’industria e commercio nell’azienda familiare ma, sempre attento ai bisogni della gente, non ha mai mancato di prodigarsi in attività filantropiche indirizzate specialmente ai poveri e agli studenti. A questo scopo, anzi, insieme ad altre persone di buona volontà ha promosso la rifondazione di un’antica organizzazione be- nefica d’Istanbul risalente al XVII secolo: la «Mahmut Hüday Vakfı», che raccoglie fondi dalla carità privata per distribuirli in varie forme ai bisognosi, e questa ha finito per divenire la sua attività prevalente. Alla morte di Musa Efendi, avvenuta nel 1999, gli è subentrato nelle funzioni di guida spirituale e capo dell’Ordine ma queste nuove responsabilità, di «medico delle anime», non gli hanno impedito di con- tinuare ad essere l’«angelo dei poveri» e d’interessarsi personalmente ai tanti casi umani che incessantemente bussano alla sua porta. Da sempre egli è impegnato, inoltre, ad aprire sempre nuovi fronti di servizio per diffondere il messaggio universale dell’Islam in un’ottica di amore e attenzione verso le altre creature, anche come strumento iniziatico di controllo sul proprio io. Egli ha promosso l’apertura di centinaia di corsi per l’apprendi- mento del Corano, al cui insegnamento contribuisce personalmente ove possibile, moschee, scuole, convitti per gli studenti, case di riposo per anziani, case editrici e riviste non solo in Turchia ma anche all’estero, 13
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