Description:Licenziando nel ’47 una nuova edizione di L’omnibus celeste, Forster la dedicava a Ermes Psicopompo, che «può sempre starsene sul ponte di prua, a guardare il gran mare della disintegrazione». Di fronte al letargo dell’immaginazione e alle profezie apocalittiche «in omaggio alla bomba atomica», Forster preferiva tessere un elogio serio e faceto della Fantasia, «che svolazza per gli scenari di certe vacanze anglo-italiane, oppure si spinge con grandi ali e ancor minor giustificazione verso le contrafde del futuro»; e talvolta prende le sembianze di Ermes «messaggero, guastatore di congegni e guida delle anime verso un non troppo temibile aldilà». Ma accanto ai toni ironici e amabilmente dissacranti, queste pagine rivelano il segreto tormento di Maurice o insolite incursioni nel fantastico, e addirittura nella fantascienza.
Percorrendo quest’ampia galleria di personaggi e conflitti, di atmosfere e confessioni, il lettore potrà così ricostruire l’intero paesaggio della scrittura forsteriana, dagli sberleffi al mondo eterosessuale della convenzione, ai temi più profondamente patiti delle differenze razziali e sociali, della morte e dell’amore.