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Centrality measurement in the ALICE experiment with the Zero PDF

149 Pages·2002·2.83 MB·English
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EUROPEAN ORGANIZATION FOR NUCLEAR RESEARCH European Laboratory for Particle Physics Internal Note/ZDC ALICE reference number ALICE-INT-2002-08 V 1.0 Institute reference number Date of last change 2002-03-05 Centrality measurement in the ALICE experiment with the Zero Degree Calorimeters Author: C. Oppedisano Università degli Studi di Torino, Torino, Italy Universita(cid:18) degli Studi di Torino Facolta(cid:18) di Scienze M.F.N. Dipartimento di Fisica Sperimentale Dottorato di Ricerca in Fisica XIV Ciclo Centrality measurement in the ALICE experiment with the Zero Degree Calorimeters. Tesi di dottorato di Chiara Oppedisano Relatore: Contro-Relatore: Prof. M. Gallio Dott. A. Morsch Co-Relatore: Coordinatore: Dott. E. Scomparin Prof. R. Garfagnini Dicembre 2001 A Mate, Alberto e a nonna Anna, che racconta della sua nipote \scienziata". Acknowledgements I would like to thank Federico Carminati, Jiri Chudoba and Massimo Masera for all the help they gave me, for the useful discussions and for the patience they had in answering the great amount of my questions (starting from basic doubts like \What is C++ and what can I do with it?"). A special thanks goes to Andreas Morsch, whose help has been fundamental for this work. I would also like to thank him since he accepted to be the external member of the committee of my thesis. Ed in(cid:12)ne... Devo ringraziare di cuore tutti (ma proprio tutti!) i \Pinottiani" che hanno reso piacevole il lavoro anche durante quest’ultimo faticoso periodo. Ringrazio Mauro Gallio per il tempo che ha sempre trovato, tra i suoi mille impegni urgenti, per rispondere a tutte le mie domande e per il costante incoraggia- mento a non disperare quando mi sentivo persa in un labirintodi oggetti e puntatori (nonstante la sua scarsa (cid:12)ducia iniziale in tutto cio(cid:18) che (cid:18)e scritto in C++!). Grazie ad Enrico per avermi guidato ed aiutato nel lavoro, per avermi insegnato molte cose e per aver sempre valorizzato il mio lavoro. Credo di doverti ringraziare anche per avermi fatto tu(cid:11)are a capo(cid:12)tto nell’oceano scon(cid:12)nato del C++...perch(cid:18)e alla (cid:12)ne non (cid:18)e poi cos(cid:19)(cid:16) male (basta avere fede e non farsi troppe domande quando tutto funziona!). Ringrazio EmilioChiavassa per gli utilissimiconsigli e per l’incoraggiamentoche mi ha dato quando mi sembrava tutto molto diÆcile. Grazie di cuore a Beppe per aver ascoltato tutti i miei sfoghi (scienti(cid:12)ci e non!) e per avermi trasmesso il suo entusiasmo per gli esperimenti \ra(cid:11)azzonati"! UngraziegrandissimoaRobertaperl’incoraggiamentoel’instancabileottimismo che mi ha regalato in questi mesi, anche quando io ero insopportabile, acida e mu- sona. La tua amicizia e la tua allegria hanno riempito le mie giornate e mi hanno incoraggiato tantissimo! Come non ringraziare l’altro mio collega d’uÆcio, nonch(cid:18)e compagno di questa lungaavventura?! GrazieAlessandro, periltuosorrisoeperl’ironiaconcuiabbiamo vissuto la scrittura della tesi...anche se non proprio in coincidenza di orari! Grazie Federica, per essermi stata vicina e per avermi accolto nella tua comoda poltrona di velluto marrone nelle mie pause di cinque minuti degli ultimi giorni! Ringrazio Pietro per avermi dimostrato l’anno passato che tutto (cid:18)e possibile quando si tratta di scrivere la tesi! Grazie ad Alfredo per aver illuminato la via di ritorno verso casa, la sera, alle otto passate con la mia sfrecciante bicicletta rossa! Ringrazio anche Nora, Anna ed Ermanno. Grazie in(cid:12)ne a Pier Luca, compagno di nuotate, a Giovanna e ai suoi \pastic- ciotti", ad Alberto e Ra(cid:11)aella per l’allegria con cui attraversano il nostro uÆcio! Grazie a Paolo \Mer(cid:18)o" per tutti i TCP/IP che mi ha chiesto! Grazie a Luisella anche se passa a trovarci troppo raramente! RingrazioPaolo Merlatti per le utilidiscussioni nelle quali mi ha fatto capire che (cid:18)e inutile disperare (anche se non ho coltoproprio bene ilsucco del discorso e misono agitata un sacco lo stesso!). Grazie a Francesco ed Elisabetta perch(cid:18)e condividere (cid:18)e bello (per(cid:18)o sarebbe stato ancora piu(cid:18) bello se Francesco avesse condiviso con noi almeno uno dei suoi 35 capitoli!). Sommario L’esperimento ALICE al collider LHC sar(cid:18)a dedicato allo studio della materia nucleare in collisioni nucleo-nucleo. L’obiettivo della (cid:12)sica degli ioni pesanti (cid:18)e lo studio della transizione di fase dalla materia adronica ordinaria ad un plasma in cui quark e gluoni sono liberi. La teoria QuantoCromoDinamica (QCD) prevede che la formazione di tale stato avvenga alle elevate densit(cid:18)a di energia raggiunte nelle collisioni centrali di ioni pesanti accelerati ad energie ultra-relativistiche. La densita(cid:18) di energia pu(cid:18)o essere stimata misurando la centralit(cid:18)a della collisione. All’esperimento ALICE la centralit(cid:18)a della collisione sar(cid:18)a determinata in maniera indipendente da rivelatori diversi. L’osservabile piu(cid:18) direttamente correlata alla ge- ometria dellacollisione(cid:18)e l’energia trasportata in avanti dai nucleoni spettatori. Tale energia sar(cid:18)a misurata da un sistema di calorimetriposti a zero gradirispetto all’asse del collider, i cosiddetti calorimetri a zero gradi (ZDC). L’accettanza e la risoluzione di questi rivelatori (cid:18)e stata studiata in dettaglio con simulazioni, considerando tutti i fattori che potrebbero in linea di principio incidere sulla rivelazione degli spettatori. Per e(cid:11)ettuare questi studi (cid:18)e stato sviluppato un nuovo codice basato su tecniche \Object-Oriented" che fornisce uno strumento per la simulazione, la ricostruzione e l’analisi per gli ZDC. Le prestazioni dei rivela- tori, inseriti nell’apparato sperimentale complessivo dell’esperimento ALICE, sono state studiate utilizzandoilcodicesviluppati ed i risultatiottenuti sono ampiamente discussi. Questo lavoro propone inoltre due metodi per la stima del parametro d’impatto e del numero di nucleoni partecipanti dall’energia misurata nei calorimetri a zero gradi. I risultati ottenuti con i due metodi sono accordo; infatti in entrambi i casi i valori simulati del parametro d’impatto sono riprodotti con un’accuratezza inferiore al 9% su tutto l’intervallo di centralita(cid:18). La risoluzione sul parametro d’impatto e sul numero di partecipanti (cid:18)e stata valutata anche in funzione della centralit(cid:18)a ed (cid:18)e emerso che si ottiene una migliorerisoluzione suglieventi centrali dalla ricostruzione del numero di partecipanti piuttosto che dalla stima del parametro d’impatto. E(cid:18) stata anche investigata la dipendenza dei risultati ottenuti dal modello usato per descrivere l’interazione, veri(cid:12)cando che la misura della centralit(cid:18)a non (cid:18)e in prima approssimazione in(cid:13)uenzata dal modello utilizzato. Abstract ALICE is a dedicated heavy ion experiment, designed to study the physics of stronglyinteractingmatterinnucleus-nucleuscollisionsattheLHCcollider,foreseen to start in 2006. The aim of heavy ion physics is to study the phase transition from hadronicmattertoaplasmaofquarksandgluons,thesocalledQuarkGluonPlasma (QGP). Statistical QCD predicts that this transition occurs at the extreme energy density values reached in the collisions of heavy ions at ultra relativistic energies. The energy density can be estimated through a measurement of the centrality of the collision. This latter quantity will be measured by ALICE in di(cid:11)erent indepen- dent ways, by means of di(cid:11)erent detectors. The measurable quantity most directly correlated to the geometry of the collision is the energy carried in the forward di- rection by spectator nucleons. This energy will be measured by means of a system of calorimeters placed at zero degree with respect to the LHC axis, the Zero Degree Calorimeters (ZDC). The acceptance and the resolution of these detectors have been studied in detail through simulations, taking into account all the factors that could a(cid:11)ect spectators detection. A new code for the simulation of the ZDC in the frame of the ALICE experimental setup has been developed with Object-Oriented techniques. This code provides a tool for simulation, reconstruction and analysis for the ZDC. Using this code the physics performances of the detector in the overall ALICE setup have been studied and the obtained results are reported. For the evaluation of the impact parameter and of the number of participant nucleons from the energy measured in the ZDC two di(cid:11)erent methods are proposed and discussed. It is shown that the results obtained with these two methods are in relatively good agreement; in fact in both cases the simulated value of the impact parameter is reproduced within 9% over the whole centrality range. The resolution on the impact parameter and on the number of participants has been calculated as a function of centrality and it has been pointed out that a better resolution for the most central events is obtained from participants reconstruction rather than from the estimate of the impact parameter. The dependence of the results on the model used to describe the interaction has been evaluated and it has been veri(cid:12)ed that the centrality estimation is not strongly a(cid:11)ected by the used model. Contents List of Figures iii List of Tables xi Introduction 1 1 Heavy ion physics and the ALICE experiment 5 1.1 Ultra-relativistic heavy ion collisions: motivations and objectives . . . 5 1.2 QCD phase diagram . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 1.3 Initial conditions and collision evolution . . . . . . . . . . . . . . . . 8 1.4 SPS experimental results . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 1.4.1 Probes for decon(cid:12)nement . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 1.4.2 Conclusions from the SPS experimental programme . . . . . . 18 1.5 First results from RHIC experiments . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 1.6 New aspects for heavy ion physics at LHC . . . . . . . . . . . . . . . 22 1.7 ALICE experiment . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 References 27 2 Centrality determination with ALICE Zero Degrees Calorimeters 29 2.1 Centrality measurement in heavy ion collisions . . . . . . . . . . . . . 29 2.1.1 Centrality determination with the ZDC . . . . . . . . . . . . . 30 2.2 Zero Degree Calorimeters for the ALICE experiment . . . . . . . . . 33 2.3 Resolution on centrality . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 2.4 Spectator proton losses . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 2.5 Nuclear fragmentation . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 2.5.1 Centrality determination with fragments production . . . . . . 49 References 51 3 The forward electromagnetic calorimeter 53 3.1 Detector characteristics and centrality determination . . . . . . . . . 53 i

Description:
Mar 5, 2002 most central events is obtained from participants reconstruction rather than from the estimate of 2.1 centrality measurement in heavy ion collisions . 2.2 Parameters of the beam line magnetic elements (LHc optics v6.2) processed and stored, allows the use of fundamental properties o
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