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Analisi due : la matematica non è un problema PDF

67 Pages·1999·19.306 MB·Italian
by  MillerRobert
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Bob Miller non insegna 1n un'università d'élite; 11 suo college è una scuo la come tante. i suoi studenti sono ragani che. anno dopo anno, affron tano. con le d1ff1coltà e le paure d1 tutti i ragani normali. i loro primi esami d1m atematica. Eppure questo insegnante del City College of New York è diventato. negli Stati Urnll. una vera e propria celebrità nazionale: non per la sua gerna l1tà. né per la brillanteua delle sue ricerche. ma semplicemente perché, con umiltà e passione d1datt1ca. 1n oltre trent'anni di insegnamento, ha aiutato generaz1on1 d1 studenti a sopraw1vere all'impatto con la mate I llbrl di Bob Mlllor non sono dcl normali oserclzla· rl, della sorte "1999 probleml risolti di. .. "; sono piuttosto delle vero "lezlonl su carta". Il lettore viene preso por mano o guidato, passo dopo passo, nella comprensione del concetti mato matlcl, dalla soluziono dello equazioni di primo grado fino al calcolo di integrali multlpll. lo stilo è colloquialo, amichevole, a volto scherzo so; l'osposlzlono è ben lontana dal formalismo e dalla freddezza del tipici tosti di matematica. L'Autore ricorro a tutti i trucchi di una consumata esperienza didattica por rendere digeribili al letto ri anche gH argomenti più ostici: esempi, esercizi, spiegazioni Intuitive e scorciatole di calcolo sono utlllzzate con maestria, senza però mal spingersi oltre Il punto ove sarebbe compromesso Il rigore concettuale della spiegazione. . . . : ~ ,. ~. ,·, LA MATEMATICA NON È UN PROBLEMA ANALISI DUE Robert Miller Malhematics Deparlmenl City College of New York McGraw-Hill Libri Italia srl Milano • New York • St. Louis • San Francisco • Auckland • Bogota Caracas • Lisboa • London • Madrid • Mexico City Montreal • New Delhi • San Juan • Singapore Sydney • Tokyo • Toronto INDICE Allo studente ix CAPITOLO I Coordinate polari, lunghezza di archi, superfici di rotazione Coordinate polari 4 Lunghezza di una curva e arca di una superficie cli rotazione 12 s Tttolo originale: Bob Miller Cale/or rhe Clueless CAPITOLO 2 Applicazioni degli integrali 15 Copyright© 1998 McGrnw-Hill Companie . lnc. TI lavoro 15 Copyright© 1999 McGraw-Hill Libri Italia rl Calcolo di volumi 17 via Ripamonti, 89 Volume di sezioni 24 20139 Milano Esempio finale 26 I diri11i di traduzione, di riproduzione, di memorizzazione elCllronica e di adattamento totale e parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono CAPITOLO 3 Vettori, rette e piani 29 riservati per tulli i paesi. Punti nello spazio 29 Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati o registrati alle rispettive Vettori 33 case produttrici. Piani o rette nello spazio 40 McGraw-Hill zz Distanza di un punto da un piano, distanza fra due rette 46 i\ On•u"'" o(ThcM<Cru"' I lil!Companaa Equazioui parametriche nello spazio 46 Editor: Alberto Kratter Thalcr CAPITOLO 4 Curve a tre dimensioni 49 Redazione: Chiara Tartara Produzione: Gino La Rosa Traduzione: Chiara Ro signoli CAPITOLO 5 Limiti e derivate a due dimensioni 53 lmpagina1ione: Tecnograf srl -Trezzo sull'Adda (Mi) Stampa: Cromografica Europea - Rho (Mi) Derivate parziali 56 Variazione totale 59 Derivata di funzione composta 61 Uguaglianza delle derivate seconde miste 63 ISB 88 386 5056-X l' edizione scnembre 1999 CAPITOLO 6 Derivate direzionali, massimi e minimi 65 Printed in ltaly L234567890CROCR0932 I 09 Derivala di funzione implicita 70 VI INDICE 71 Mnssimi o minimi di funzioni di duo variabili 73 PRESENTAZIONE Molliplicnlori di Lagrnngo 77 CAPITOLO 7 Integrali doppi 83 Integrale doppio in coordinale polari 87 CAPITOLO 8 Integrali tripli 90 Coordinate cilindriche 92 Coordinale sferiche Prima di lutto, una parola per cercare di chiarire che cosa questo libro non è: non è un libro di lesto di mate CAPITOLO 9 Campi vettoriali, integrali di linea 97 matica, con il suo linguaggio rigoroso e il suo usuale ap lntograli di linea 100 parato di definizioni, teoremi e dimoslrazioni; e non è Teorema fondamentale por gli integrali di linea 104 neppure il solito eserciziario, con le centinaia e centinaia di problemi, svolti e da svolgere. CAPITOLO IO Teorema di Green e altri 110194 Cpehre icnocso'nè trdaurne q(suiea? p Puorotr esomlom noe dllier ep acgoisnì:e èd iu unn'o clicbarsoi)o unne Altri teoremi grande insegnante, e per farsi guidare e sostenere da lui nel primo impatto con la matematica in università. Questo è il compito che Bob Miller si è assunto, con en tusiasmo e dedizione, nei suoi oltre trent'anni di inse gnamento: aiutare gli studenti a "sopravvivere alla mate matica". Bob Miller non insegna in un'università d'élite. Il City College of New York è una scuola come tante, che avverte acutamente il problema della "mortalità" studentesca, e la matematica è una delle cause principali di questa morta lità: gli studenti affrontano il primo esame di Analisi ma tematica con paura e trepidazione; se subiscono un in successo, si scoraggiano, perdono il passo ... e spesso ciò prelude all'abbandono degli studi. Bob MiUer, in tutta la sua carriera di insegnante, ha cercato di combattere questa sindrome; non con la scorciatoia, in gannevole e controproducente, di corsi ed esami più facili, ma con il rimedio autentico di una grande passione di dattica, che gli consente di mettersi nei panni dello stu dente, di prevenire i suoi dubbi e le sue incertezze, di aiu tarlo a superare i trabocchetti - e forse, alla fine, di infon dergli un po' dcl proprio amore per la matematica. VIII P R ES E N T A Z I O N E Questi libri derivano dall'esperienza didattica di Bob Miller e sono quasi - o almeno vorrebbero essere - una ALLO STUDENTE versione stampata delle sue lezioni: ci auguriamo che aiutino a combattere quella paura della matematica che, anche nel nostro Paese, è uno dei peggiori incubi dogli studenti - e una delle principali cause di morta lità (negli studi!). Questo libro è stato scritto per te; non per il t.uo inse gnante, non per i tuoi compagni, né per i tuoi vicini di casa, ma solo ed esclusivamente per te. Ho cercato di essere più chiaro possibile, nelle spiega zioni così come negli esempi; tuttavia, anche se detesto doverlo riconoscere, non sono perfetto. Se ti accadesse cli trovare quaJche punto nel libro che ti è incomprensi bile, o di notare qualche errore o qualche significativa mancanza, ti prego di farmelo sapere; cercherò di rime diare nella prossima edizione. E ora, mettiamoci al lavoro; vedrai che la matematica non è poi così brutta (né così difficile) come te l'hanno descritta ... BOB MILLER SI PRESENTA Mi sono laureato in matematica al Brooklyn Poly, ora Polytcchnic University. La prima volta che ho insegnalo (in sostituzione dcl do cente di ruolo) ho sentito uno studente dire a un suo compagno mentre usciva dall'aula: "Almeno ora abbiamo uno che è in grado di insegnarci questa roba". Da quel momento sono stato catturato per sempre dall'insegna mento. Ho insegnalo al Weslficld State College, nel Massachusetts, alla Rulgers e al City College di New York, dove ho tra scorso i miei ultimi 29 anni. Per quanto male possa stare prima di entrare in aula, mi sento sempre benissimo quando mi metto a insegnare. Mi piace particolarmente insegnare ai corsi base di matema tica, e sono felicissimo quando uno studente mi viene a dire che aveva sempre odialo la matematica e non ci aveva mai capilo un accidente, ma che seguendo il mio corso si è reso con lo che la materia è comprensibile, e può essere perfino divertente. Per mc, insegnare la matematica è una grande gioia; spero di riusci.re a trasmettervi un po' di questa gioia. RINGRAZIAMENTI I lo molto persone da ringraziare. Dovo ringraziare, prima di tutto, mia moglie Marlone, che rende la vita degna di essere vissuta, e i due bambini più meravigliosi dcl mondo, Shcryl o Eric. Un grazio anche a mio fratello Jerry, per avermi incorag giato nel lavoro o per l'aiuto nella produzione artigianale dci miei manoscritLi. Grazie a Bernice Rothstein del City College di New York e a Sy Solomon del Middlescx County Community College per la loro gentilezza e il loro incoraggiamento. Grazie al Dr. Robcrt Urbansky, direttore dcl Dipartimento di Matematica al Middlcscx, per aver raccomandato i miei libri agli studenti, avendo riscontralo che li trova vano utili. Grazie a Bill Summers dcl reparto audiovisivi del CCNY por il suo aiuto in questa e in altro imprese. Un ringraziamento alle colonne portanti di tre scuole, le rispetti ve segretarie: Hazel Spenccr a Mi ami (Ohio). Libby Alam e Efua Tongé al City Collego di New York e Sharon elsoo alla Rutgers. Un ringraziamento a Marly Levine di Market Sourcc per aver sottoposto i miei testi alla McGraw-llill. Un ringraziamento, naturalmente, anche alla McGraw Hill, e in particolare a fohn Carico, john Aliano, David Bcckwilh e Pal Koch. Barbara Gilson, Mary Loebig Giles e Michelle Molazza Bracci, di McGraw-Hill, e Mare Campbell, della orth Market Streel Grapbics, hanno contribuilo notevolmente a migliorare la qualità edito riale di questi libri. Voglio ringraziare i miei genitori, Lee e Cele, che hanno XIV RINGRAZIAMENTI CAPITOLO I visto l'inizio della scrillura di questi libri, ma non hanno COORDINATE potuto vederne la conclusione. Infine, un grazie a tre grandi amici, tre persone che mi POLARI, LUNGHEZZA hanno sostenuto nei momenti più difficili: Gary Pitkolsky, David Schwinger e Keilh Ellis. DI ARCHI, SUPERFICI DI ROTAZIONE Non sempre le coordinale cartesiane .funzionano bene; in certi casi, per semplificare il procedimento si ricorre a dei parrunetri, ossia a nuove variabili più facili da trallare di quelle di partenza. ESEMPIO I Considero le lre variabili x, y, t legate fra loro dalle rcla- zioni X = 2t y = t2/4 - 1 -2 $ t $ 4 Pertanto vale t X y o - 2 -4 -1 -2 -3/4 o o -1 1 2 -3/4 o 2 4 3 6 5/4 4 8 3 Riportiamo sul piano i valori dix e y. Risolvendo rispello a t la relazione x = 2t olleniamo t = x/2 che sostituita nell'altra relazione dà 2 CAPITOLO I Coordinate polari, lunghe z:z:a di archi, superfici... 3 y = (x/2)2/4 - 1 = x2fl6 - 1 che è davvero orribile ... questo è un caso in cui abbiamo proprio bisogno dei parametri. o risulta evidente che in questo caso non avevamo biso gno del paramolro t. Volevo solo faro un semplice esem Prima di affronta.re la cicloide, vediamo come calcolare pio iniziaJe! le derivalo noi caso di funzioni che dipendano da tu10 stesso paramelro. Un caso che si incontra spesso è ESEMPIO 4 X= COS t y = sen t Valo Anche in questo caso il parametro è superfluo, poiché x = t4 +1,y= l6 - 5 x2 + y2 = 1. da cui ''iil:ua1.w1 d /dx = dy/dt y dx/dt Considero una circonferenza tangente all'asse x nell'ori gine. Metto un sogno sul punto di tangenza e faccio "ro dy/dt=8l7 tolare" la circonferenza I ungo] 'asso x. ln corrispondenza dx/dt = 4t3 il punto traccia una curva detta cicloide. Le coordjnatc di tale punto sono e infine x = a (t - sen t) dy/dx = 8t7/4l3 = 2l4 y =a (t - cos t) Ora vogliamo calcolare d2y/dx2 attenzione, non si tratta ; ili derivare separatamente numeratore o deoomjoalorc di dx/dy, n6 di derivarlo come quoziente. o, perché la de rivata seconda è la derivata della derivala prima; pertanto dobbiamo calcolare d2y d(y') d(y')/dt dx2 = CiX = dx/dt - d(2l4)/dt = ~ = 2 7ta. - d(t4 + 1)/dt 4t3 Come vedete, nel precedente caso come negli Esempi 1 o 2 si sarebbe potuto eliminare t, ma sappiamo già che Allo scopo di eliminare t, risolvo rispetto a t la seconda non sempre ciò è possibile, come nel caso dcl cicloide cqua~one,ottenondo dell'Esempio 3. Torniamo a tale caso. l = arccos (1 - yla) ESEMPIO 3 PROSECUZIONE da cui Consideriamo Ja cicloide, ossia la curva di equazioni pa x = a [arccos(J - y/a) - sen (a.rccos(l - y/a))) rametriche

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